Assenze ingiustificate la Asl licenzia due dipendenti

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-MSGR - 05 LATINA - 42 - 02/04/16-N:
42
Latina
Sabato 2 Aprile 2016
www.ilmessaggero.it
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Assenze ingiustificate
la Asl licenzia
due dipendenti
I provvedimenti riguardano Maurizio Piazza, ex primario
di ortopedia, e un’infermiera in servizio al distretto
SANITÀ
Risoluzione del rapporto di lavoro
per licenziamento disciplinare».
Non capita tutti i giorni di leggerlo
nell’oggetto di una delibera, anche
se dopo la “stretta” del governo sui
dipendenti pubblici è cresciuta anche l’attenzione ai dipendenti cosiddetti “fannulloni”. Alla Asl, dove ieri sono stati pubblicati i due
provvedimenti - delibere del direttore generale facente funzioni
Giorgio Casati - a dire il vero qualcosa anche in passato era stato fatto. Nel settore veterinario e in
quello della farmaceutica.
Mai finora, però, uno dei licenziamenti aveva riguardato un primario. L’altro è riferito, invece, a
un’infermiera che lavora presso il
distretto a Largo Celli.
Una notizia che fatto ben presto il
giro della Asl e del “Goretti”.
Il primario in questione, infatti, è
niente meno Maurizio Piazza, fino
a qualche mese fa in servizio come
“facente funzioni” a ortopedia, poi
sostituito, già al centro anche di
un’inchiesta penale legata all’attività libero professionale. Vicenda
che lo aveva fatto cadere in “disgrazia” con il vertice della Asl, al
punto che ci fu una prima sospensione e poi il rientro con l’unità
operativa del collo femore.
Proprio il rientro è al centro delle
contestazioni della Asl, secondo la
quale il medico non avrebbe mai
ripreso servizio a tempo pieno, adducendo una serie di giustificazioni. Per quanto riguarda l’infermiera, invece, sembra che svolgesse assentandosi - attività sempre nel
settore ma ovviamente non per
conto della Asl. Da qui la segnala-
zione all’azienda e l’avvio della
procedura prevista.
LA CONTESTAZIONE
«Ma davvero mi hanno licenziato? Io non ho ancora ricevuto nulla. Francamente è un sollievo. Sono stato ingenuo a pensare di poter combattere la malasanità di
Latina da solo, almeno ora posso
passare la palla ai miei avvocati e
alla magistratura» - ha detto il medico, ieri regolarmente al “Goretti”.
Il suo avvocato, Carlo Guglielmi,
parla di «licenziamento paradossale». Quando Piazza è rientrato il
primario era un altro e l’unità non
c’era più: «Il mio cliente ha scritto
alla direzione aziendale chiedendo quali mansioni gli sarebbero
state assegnate ed offrendo ogni
disponibilità a ricercare una soluzione condivisa, senza risposta.
Per la prima metà del mese di novembre si è presentato giornalmente in servizio senza però essere stato messo nella turnazione e
non avendo neppure un armadietto per il camice». Un successivo incontro con i vertici Asl sembrava
aver risolto il caso, tanto che da
febbraio l’unità è stata ricostituita:
«Come si vede un inadempimento
contrattuale, e grave, c’è stato ed è
della Asl che per 3 mesi non ha
IL MEDICO IERI
ERA IN OSPEDALE:
«SONO STATO INGENUO
A PENSARE
DI POTER COMBATTERE
LA MALASANITÀ»
La denuncia
«Tutti quei pazienti mandati altrove»
L’impressione è che non finisca
qui la vicenda tra la Asl e
l’ortopedico Maurizio Piazza. Il
suo avvocato non aggiunge
troppi particolari, ma afferma
che le ragioni del dissidio con la
direzione aziendale «sono tutte
rinvenibili nelle molte lettere
protocollate dal dottor Piazza».
Aggiunge, poi, che «la denuncia
che più volte è stata avanzata,
ancora nello scorso mese di
marzo, è rivolta all’inerzia della
Direzione Aziendale a fronte del
fatto che il servizio 118 continui
in molte occasioni a portare i
traumatizzati al collo femore anche quando l’Ospedale ha letti
a disposizione - in una nota
struttura privata convenzionata
di Latina» Proprio per questo
«resta l’amarezza del fatto che la
sanità pubblica di Latina perde
il più esperto dei suoi chirurghi
ortopedici, e lascio
all’intelligenza di chi legge
comprendere chi si avvantaggi
di tale scelta».
LA VERTENZA Maurizio Piazza, l’ex primario
licenziato per assenteismo, sotto il direttore
generale facente funzioni della Asl, Giorgio
Casati, che ha firmato la delibera
consentito al dottor Piazza di svolgere la sua funzione. Il paradosso
è che oggi sia proprio il mio assistito ad essere licenziato pur essendo documentale che allo stesso
nessuna mansione e nessun orario erano stati assegnati. Se poi si
pone a mente che nel periodo della sua direzione la struttura del
collo femore per risultati era divenuta la prima nel Lazio e la quarta
in Italia, pare evidente come ben
altri siano stati i motivi della sottrazione di mansioni prima e di recesso poi, che si provvederà a portare all’attenzione della magistratura civile e penale».
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bambini maltrattati, le maestre chiedono
di tornare in classe dopo i 12 mesi di sospensione
IL CASO
Fissata per il 15 aprile l'udienza
del Tribunale del Riesame di Roma per discutere le richieste di
riammissione all'insegnamento
delle due educatrici della scuola
dell'infanzia “Mariele Ventre” di
piazza Dante, a Latina, sospese
dal lavoro per un anno.
Rita Borelli e Rita Procida sono
accusate di maltrattamento verso
fanciulli con l'aggravante di aver
commesso il fatto con abuso di
autorità e di relazioni d'ufficio,
imputazione che ha indotto il sostituto procuratore Simona Gentile, titolare dell'inchiesta, a disporre anche un'ordinanza interdittiva con il divieto di esercitare l'attività d’insegnamento per dodici
mesi. Un provvedimento pesante
giustificato dalla gravità dei fatti
contestati alle maestre dello storico plesso scolastico che, dopo le
denunce presentate in Questura
dai genitori di alcuni alunni, sono
state riprese e registrate per un
mese da telecamere e impianti audio installati nelle aule dalla polizia: un lavoro investigativo seguito in prima persona dal questore
Giuseppe De Matteis. Il materiale
raccolto mostra in maniera inequivocabile come i sospetti dei genitori fossero più che giustificati:
i bambini venivano strattonati, tirati per le orecchie, insultati con
frasi di ogni genere tanto che in
alcuni di loro tale esperienza ha
prodotto traumi evidenti e comportamenti alterati come balbuzie e perdita d’appetito. I piccoli,
scrive il pm Gentile nell'ordinanza, venivano quotidianamente
"vessati e umiliati" con modalità
aggressive e violente. Una ricostruzione che però le due maestre
contestano. La Borelli, originaria
di Roccagorga e sposata con un
sottufficiale della Finanza, nel
corso dell'interrogatorio ha negato d’aver picchiato i bambini e ha
prodotto copia delle lettere con le
quali, già da novembre aveva
chiesto uno psicologo e un insegnante di sostegno per gestire un
allievo "difficile", richiesta che
non ha mai ottenuto risposta. Il 15
aprile il Riesame sarà quindi chiamato a dare risposta alle istanze
con le quale i difensori delle due
maestre - Renato Archidiacono e
Pierluigi Angeloni per la Borelli,
Giuseppe Napoleone e Francesco
Vasaturo per la Procida - hanno
richiesto, con due atti separati, la
revoca dell'ordinanza interdittiva
e la riammissione all'insegnamento. Nel frattempo i legali dovrebbero anche acquisire copia
dei filmati e delle registrazioni effettuate nelle aule di piazza Dante, materiale che fino ad oggi era
stato secretato.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL QUESTORE Giuseppe De Matteis
LA DECISIONE VERRÀ
PRESA DAI GIUDICI
DEL RIESAME IL 15 APRILE:
ESAMINERANNO
LE ISTANZE
DEI DIFENSORI
LE SCRITTE Sul muro della scuola di Piazza Dante (Foto Tamborrelli/Ginnetti)
Montello, dubbi sui benefit pagati al Comune
AMBIENTE
Non ci sono soltanto problemi legati all'inquinamento ambientale
e al superamento dei limiti di capacità degli invasi ma anche presunte irregolarità economiche
nella gestione della discarica di
borgo Montello. Tanto da rendere
necessario un sopralluogo nel capoluogo pontino - probabilmente
il 21 aprile - da parte della Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse
al ciclo dei rifiuti che, dopo avere
ricevuto comitati e rappresentati
dei residenti dell'area interessata,
ha ascoltato nel corso dell'ultima
seduta il Procuratore della Repubblica di Latina Andrea De Gasperis e il sostituto Luigia Spinelli, titolare quest'ultima dell'inchiesta
che a gennaio ha portato al seque-
stro dell'invaso gestito da Indeco.
Nel corso dell'audizione - parte
della quale si è svolta in seduta segreta per non rivelare particolari
chiave dell'indagine in corso - i
magistrati pontini, oltre a ribadire come nella vasca in questione,
secondo gli accertamenti effettuati, sarebbero stati conferiti nel
corso dell'ultimo anno rifiuti in
eccesso per un ammontare di circa 120.000 metri cubi in più rispetto al consentito, rispondendo ai
questi posti dai parlamentari hanno sollevato interrogativi sulla gestione finanziaria dei rifiuti, anch'
essa oggetto di accertamenti da
parte della Procura. L'attenzione
si sta concentrando infatti sui benefit ambientali che negli ultimi
anni Ecoambiente e Indeco avrebbero versato all'amministrazione
comunale in misura minore rispetto al dovuto senza che il Co-
mune di Latina abbia avviato azioni per il recupero delle somme.
Quel denaro in definitiva non è
mai entrato nelle casse dell'ente.
Oltre a ciò la magistratura sta verificando l'accantonamento di fidejussioni e polizze da parte delle
due società che gestiscono gli invasi di Borgo Montello per trovare eventuale conferma al sospetto
che quelle somme esistano soltanto virtualmente ma non siano state effettivamente versate e rese di-
PROCURATORE Andrea De Gasperis
LA COMMISSIONE
SUL CICLO DEI RIFIUTI
HA ASCOLTATO
I MAGISTRATI PONTINI
CHE INDAGANO
SULLE DISCARICHE
sponibili. Una circostanza che se
trovasse conferma potrebbe rendere illegittimo l'affidamento della gestione visto che le polizze rappresentano un requisito indispensabile per il rilascio dell'autorizzazione allo stoccaggio dei rifiuti e
che per le garanzie ambientali gli
utenti pagano una quota specifica
della tassa sui rifiuti. La seduta
della Commissione si è chiusa con
la comunicazione da parte del
presidente Bratti che una delegazione dell'organismo parlamentare effettuerà un sopralluogo in
provincia di Latina il 21 aprile con
due possibili tappe, la discarica di
Montello e il porto di Gaeta. Come
dire che il livello di attenzione rispetto alla gestione dei rifiuti nel
capoluogo pontino si è alzato ulteriormente.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-TRX IL:01/04/16
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