Rapporto in PDF - infoMercatiEsteri

Download Report

Transcript Rapporto in PDF - infoMercatiEsteri

VIETNAM
A cura di:
Ambasciata d'Italia - VIETNAM
Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese
[email protected]
Con la collaborazione di:
Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE
Camere di Commercio italiane all'estero
www.infomercatiesteri.it
INDICE
PERCHE'
Perchè VIETNAM
Dati generali
Dove investire
Cosa vendere
OUTLOOK POLITICO
Politica interna
Relazioni internazionali
OUTLOOK ECONOMICO
Quadro macroeconomico
Politica economica
Indicatori macroeconomici
Tasso di cambio
Bilancia commerciale
Saldi e riserve internazionali
Investimenti - Stock
Investimenti - Flussi
Materie prime
Barriere tariffarie e non tariffarie
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica
Indici di Apertura al commercio internazionale
Fattori maggiormente problematici per fare business
Business Cost
Indice Doing Business
ACCESSO AL CREDITO
Accesso al credito
RISCHI
Rischi politici
Rischi economici
Rischi operativi
RAPPORTI CON L'ITALIA
Overview
Scambi commerciali
Investimenti con l'Italia - Stock
Investimenti con l'Italia - Flussi
Flussi turistici
VIETNAM
PERCHE'
PERCHÈ VIETNAM
Produzione
Mercato Locale
Network di Accordi Commerciali
Investimenti e Infrastrutture
Filiera Agroalimentare
Nel quadrante asiatico, il Vietnam presenta le prospettive di maggiore interesse quale "hub"
manifatturiero, come conferma la la quota di investimenti esteri registrata nel 2015, pari a 23
MLD USD (+12% rispetto al 2014). Il Paese puo' offrire disponibilita' di manodopera a costi contenuti, di parchi industriali ben
organizzati e a costi modesti, un vantaggioso sistema di incentivi e tassazione sull'impresa e, grazie alla partecipazione ad una fitta
rete di FTAs , possibilita' di esportare a dazi ridotti o senza dazi su uan consistente porzione del mercato mondiale.
Produzione
Mercato di oltre 94 milioni di abitanti, il Vietnam ha registrato negli ultimi anni una crescita
significativa (in media intorno al 6% annuo; nel 2015 ha riportato il 6,6% superando il target
del 6,2% posto dalle autorita'). Lo sviluppo economico si associa a dinamiche sociali e culturali che promuovono una forte
espansione dei consumi privati, in sensibile aumento. Questo trend, abbinato al tradizionale richiamo esercitato dai nostri marchi e
lifestyle, apre opportunità significative per l'affermazione dei nostri prodotti sul mercato vietnamita.
Mercato Locale
Nel 2015, il Vietnam ha chiuso i negoziati di FTAs con Corea, Unione Euroasiatica, Unione
Europea e Trans Pacific Partnership, e, in qualita' di Paese ASEAN, e' gia' parte di Accordi di
libero scambio con Cina, Corea, Giappone, India, Australia e Nuova Zelanda. Per le aziende italiane si aprono diverse prospettive di
inserimento: esportazione verso il Paese in termini commerciali, grazie all'EU-Vietnam FTA; esportazione a dazio zero o quasi zero
verso le piu' importanti economie mondiali (Stati Uniti, UE, Cina e Giappone) nell'ipotesi in cui sia realizzato un investimento
produttivo nel paese.
Network di Accordi Commerciali
La riqualificazione delle infrastrutture (trasporti, energia, strutture sanitarie) riveste un ruolo
chiavo per le prospettive di crescita del Paese e per garantire l'intensificazione degli scambi
commerciali nel quadro degli Accordi di Libero Scambio. La domanda di opere, 170 miliardi UDS per il periodo 2011-2020, puo'
contare su una quota di investimento pubblico pari alla meta' del fabbisogno; cio' rende imprescindibile la predisposizione di schemi
di copertura finanziaria realistici ed efficaci per attrarre capitale straniero.
Investimenti e Infrastrutture
Pur occupando posizioni di leadership nell'esportazione di alcune commodities agricole e di
prodotti della pesca (pepe, caffe, anacardi, riso), il Vietnam presenta un comparto industriale
alimentare ancora in via di sviluppo. Per garantire ai propri prodotti qualita' e rispetto degli standard di sicurezza alimentare, la filiera
del Paese ha esigenza di tecnologie e investimenti in macchinari, impianti di trattamento, catena del freddo, stoccaggio,
conservazione, ottimizzazione in fase di post-raccolto,packaging, imballaggio.
Filiera Agroalimentare
Ultimo aggiornamento: 20/03/2016
^Top^
DATI GENERALI
Forma di stato
Repubblica Socialista
Superficie
331.210 Kmq
Lingua
Vietnamita
Religione
Ufficialmente Ateo (80.8%). Buddista (9.3%); cattolica-evangelica (6.7%); altri (3.2%)
Moneta
Dong Vietnamita
Ultimo aggiornamento: 29/03/2016
^Top^
VIETNAM
1
DOVE INVESTIRE
Costruzioni
Mobili
Prodotti tessili
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Costruzioni
Il Governo di Hanoi ha individuato una serie di opere strategiche da realizzare nei prossimi
dieci anni per la modernizzazione e l’estensione delle grandi arterie stradali e ferroviarie e
delle infrastrutture portuali. A tal fine, si stima l’esigenza di un finanziamento di circa 15 miliardi di USD l'anno, di cui solo 7-8 miliardi
potrebbero provenire dal bilancio statale. Considerata la conseguente necessità di attrarre capitali privati-soprattutto stranieri-, il
Paese si sta dotando strumenti normativi innovativi, tra cui la nuova legge sul PPP (Public Private Partnership) entrata in vigore lo
scorso anno. Questa prevede il lancio di programmi-pilota tramite la presentazione agli investitori di studi di fattibilità corredati da
una valutazione del tasso di ritorno sull’investimento. Alla presentazione dei primi progetti, anche le imprese italiane, che già in
occasione della missione di sistema del 2008 avevano mostrato interesse per il settore infrastrutturale vietnamita, potrebbero
figurare tra i potenziali investitori.
Mobili
Il Vietnam è il secondo esportatore asiatico di mobili e prodotti di arredo in legno. Il settore
ha cominciato a crescere a partire dalla fine degli anni ’90. L’attività però, presenta forti
squilibri rappresentati innanzitutto dalla forte dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento di materie prime semilavorati e
accessori. Gran parte degli introiti dell’export sono controbilanciati dai costi dell’import di tronchi, tavole, truciolati ecc. Il valore
aggiunto realizzato è quindi molto ridotto anche perché la varietà dei prodotti è generalmente limitata a sedie, tavoli, mobili in legno
per soggiorni, esterni e camere da letto in legno coprono la quasi totalita' fatturato. Il punto di forza del Paese è rappresentato dal
basso costo e dalla buona qualità della manodopera. La mancanza di un’adeguata capacità di design e progettazione comporta
che, per ora, però il Vietnam si colloca sulla fascia bassa del mercato mondiale con scarso valore aggiunto e margini bassi
fortemente sensibili ai prezzi della materia prima.
Prodotti tessili
Il Vietnam è un forte esportatore di confezioni ma la filiera tessile è inadeguata. Gli
approvvigionamento di tessuti, tintura, finissaggio e accessori sono effettuati
prevalentemente in altri Paesi asiatici per motivi di prezzo. Alcune aziende però stanno avviando prodotti sulla “fascia alta”,
valutando possibili acquisti sui mercati europei. Abbigliamento: per aziende italiane con marchio proprio, c’è la possibilità di stipulare
accordi di vendita non solo in Vietnam ma anche nei mercati confinanti (Paesi Asean etc.) con produttori locali che stanno aprendo
catene di negozi che intendono qualificare con la co-presenza di marchi internazionali anche poco conosciuti. In aggiunta, questi
produttori necessitano anche di apprendimento delle tecniche di design, coloriture ed elaborazione tendenze moda per la creazione
di collezioni.Per l'abbigliamento, e' plausibile dunque pensare a investimenti mirati alla costruzione di collezioni e marchi destinati al
mercato interno e a quello dei Paesi Asean, Cina, Corea del Sud e Giappone. Per itessuti e filati, alla produzione di tessuti e filati
speciali, attività di tintura e finissaggio.
Articoli in pelle (escluso
abbigliamento) e simili
(Prodotti calzaturieri)
L’industria calzaturiera del Vietnam è cresciuta esponenzialmente a partire dalla metà degli
anni novanta e si è guadagnato il ruolo di uno dei principali percettore di valuta estera per il Paese. Attualmente il Vietnam si
classifica al 2 ° posto a livello mondiale in termini di fatturato all'export e 4 ° in termini di volumi di produzione. Secondo
l’Associazione calzaturiera vietnamita (LEFASO), sono circa 800 le aziende attive nel settore, che impiegano oltre 670.000
lavoratori (con altri 500.000 nell’indotto). La produzione si concentra per circa tre quarti nelle tre province meridionali di Ho Chi Minh
City, Dong Nai e Binh Duong. L'industria ha una vorte vocazione all’export, la maggior parte della produzione si concentra nella
categoria scarpe sportive, con il 67% della quantità totale di calzature prodotte (2010). Il consumo interno non è molto elevato,
raggiungendo 1,5 miliardi di dollari, metà viene coperto con produzione locale il resto con prodotti importati (soprattutto dalla Cina).
La maggior parte delle imprese vietnamite opera su contratti di trasformazione (terzisti), dove i partner stranieri forniscono materiali,
design ed il mercato per i prodotti finiti (circa l'80% dei materiali e di altri fattori di produzione devono essere importati). Le imprese di
proprietà estera, soprattutto da paesi asiatici, producono più della metà del fatturato totale delle esportazioni. Le fasi ad alto valore
aggiunto della catena di approvvigionamento sono gestite principalmente dai partner stranieri, mentre il Vietnam ospita le fasi di
lavorazione dove la manodopera a basso costo rappresenta il vantaggio principale.
Nel 2011 l'Unione europea ha costituito il mercato principale delle calzature vietnamite. Tra gli Stati membri dell'Unione europea, il
Regno Unito, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Spagna, Italia e Francia sono i principali importatori di calzature vietnamite. Gli Stati
VIETNAM
2
Uniti sono il più grande importatore di calzature dal Vietnam, che rappresentano oltre il 27% del valore delle esportazioni (era il
22,5% nel 2008) e circa USD $ 2,1 miliardi di dollari di fatturato.
Prodotti dell'agricoltura, pesca e
silvicoltura
Il Vietnam è un grande esportatore di prodotti agricoli e della pesca ma con un’industria
alimentare ancora agli inizi: la filiera agroalimentare del Paese necessita di tecnologie e
investimenti in macchinari, catene del freddo, impianti di packaging che le aziende italiane
sono in grado di fornire.
Ultimo aggiornamento: 15/04/2014
^Top^
VIETNAM
3
COSA VENDERE
Macchinari e apparecchiature
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
Prodotti alimentari
Mobili
Prodotti della metallurgia
Macchinari e apparecchiature
Dal momento poi che il Vietnam ha puntato molto sullo sviluppo di un'industria manifatturiera
locale per sostenere i propri ritmi di crescit economica, anche il settore dei macchinari risulta
di potenziale, grande interesse per le aziende italiane. Fra l'altro, quella delle macchine per utilizzo industriale rimane -nelle sue varie
specificazioni- la voce piu' importante nelle esportazioni italiane verso il Vietnam.
Articoli di abbigliamento (anche
in pelle e in pelliccia)
Il Vietnam e' un Paese in forte crescita che puo' risultare sicuramente interessante per i
produttori italiani dei settori dei beni di consumo. Negli ultimi anni si e' andata sviluppando
infatti, soprattutto nella capitale Hanoi e ad Ho Chi Minh City, una fascia crescente di
consumatori attratti dai prodotti italiani e dotati di una capacita' di reddito tale da farne dei potenziali acquirenti del Made in Italy (fra
l'altro dal 2010 il Vietnam e' statisticamente diventato Paese a medio reddito). Questo vale sia per il settore dei beni di consumo
durevoli (mobili) che per abbigliamento, calzature, prodotti agroalimentari (e, in particolare, il vino).
Prodotti alimentari
Il Vietnam e' un Paese in forte crescita che puo' risultare sicuramente interessante per i
produttori italiani dei settori dei beni di consumo. Negli ultimi anni si e' andata sviluppando
infatti, soprattutto nella capitale Hanoi e ad Ho Chi Minh City, una fascia crescente di consumatori attratti dai prodotti italiani e dotati
di una capacita' di reddito tale da farne dei potenziali acquirenti del Made in Italy (fra l'altro dal 2010 il Vietnam e'
statisticamente diventato Paese a medio reddito). Questo vale sia per il settore dei beni di consumo durevoli (mobili) che per
abbigliamento, calzature, prodotti agroalimentari (e, in particolare, il vino).
Mobili
Il Vietnam e' un Paese in forte crescita che puo' risultare sicuramente interessante per i
produttori italiani dei settori dei beni di consumo. Negli ultimi anni si e' andata sviluppando
infatti, soprattutto nella capitale Hanoi e ad Ho Chi Minh City, una fascia crescente di consumatori attratti dai prodotti italiani e dotati
di una capacita' di reddito tale da farne dei potenziali acquirenti del Made in Italy (fra l'altro dal 2010 il Vietnam e'
statisticamente diventato Paese a medio reddito). Questo vale sia per il settore dei beni di consumo durevoli (mobili) che per
abbigliamento, calzature, prodotti agroalimentari (e, in particolare, il vino)..
Prodotti della metallurgia
Dal momento poi che il Vietnam ha puntato molto sullo sviluppo di un'industria manifatturiera
locale per sostenere i propri ritmi di crescit economica, anche il settore dei macchinari risulta
di potenziale, grande interesse per le aziende italiane. Fra l'altro, quella delle macchine per utilizzo industriale rimane -nelle sue varie
specificazioni- la voce piu' importante nelle esportazioni italiane verso il Vietnam.
Ultimo aggiornamento: 10/09/2013
^Top^
VIETNAM
4
OUTLOOK POLITICO
POLITICA INTERNA
Il sistema politico vietnamita è monopartitico, con l’esclusivo esercizio del potere da parte del Partito Comunista del Vietnam (PCV),
guidato dagli eredi politici di Ho Chi Minh. Tuttavia, il regime vietnamita si distingue da sistemi analoghi per il suo carattere
relativamente dialettico, dovuto fra l’altro all’assenza di un leader unico. In effetti, il Paese è governato da una troika, composta dal
Segretario Generale del Partito Comunista - principale carica istituzionale - dal Presidente della Repubblica e dal Primo Ministro.
Il processo riformista, lanciato nel 1986, non ha intaccato il monopolio del Partito, che conserva una struttura ramificata ed una
presenza capillare a livello locale, favorite dall’acquiescenza generale, che ha le sue radici nella tradizione confuciana basata
sull’obbedienza all’autorità. A partire dalla fine degli Anni 80 il PCV ha dovuto confrontarsi con la disaffezione delle nuove
generazioni, estranee alla propaganda della guerra e dell’indipendenza e sempre più sensibili a modelli culturali ed economici
alternativi.
Il 12^ Congresso del Partito Comunista vietnamita (20- 28.1.2016) ne ha comunque riaffermato la centralita’ isituzionale,
riconfermando alla sua guida, a larga maggioranza, Nguyen Phu Trong, attuale Segretario Generale. Il Comitato Centrale ha
approvato, altresi’, le nomine delle 3 piu’ Alte cariche dello Stato - i cui nominativi dovranno essere ratificati dalla nuova Assemblea
Nazionale dopo le elezioni legislative del 22 maggio - ed eletto il nuovo Politburo, i cui membri sono saliti a 19 rispetto agli attuali
16. E’infine in corso di finalizzazione la designazione dei nuovi Ministri.
Per quanto concerne il processo di riforme interne, la X sessione plenaria dell’Assemblea Nazionale (20.10-27.11.2015), ha
registrato positivi sviluppi sul fronte del giusto processo, della protezione dei minori e della riduzione della pena di morte. Le rigide
previsioni del Codice Penale segnano invece delle zone d’ombra sul fronte della liberta’ religiosa e di manifestare il proprio pensiero.
Si conferma comunque il profilo progressivamente piu elevato dell’AN, affermatasi gradualmente come camera di compensazione e
trasformatasi da organo ratificatore delle decisioni assunte dal Partito a foro di dibattito sulle riforme del Paese. L’Assemblea è in
prima linea nel processo di rinnovamento delle istituzioni e di riforma del sistema giuridico del Paese, il cui adeguamento è reso
necessario dall’integrazione del Vietnam nel sistema e nell’economia internazionale.
Ultimo aggiornamento: 31/03/2016
^Top^
RELAZIONI INTERNAZIONALI
Il Vietnam, parte del blocco sovietico all’epoca della guerra fredda, ha adottato a partire dagli anni ’90 una politica di “amicizia con
tutti i Paesi”. Tale indirizzo ha portato ad una crescente integrazione e costruttivo attivismo internazionale, con un rinnovato
dinamismo nel contesto onusiano (il Paese è attualmente membro del Consiglio Diritti Umani dell’ONU per il mandato 2014-2016 e
ha partecipato alla missione internazionale di peacekeeping in Sud Sudan) e con un ruolo sempre più incisivo nell’ambito
dell’ASEAN, sancito e rafforzato dalla nomina, nel 2013, dell’ex Vice Ministro degli Esteri vietnamita Le Luong Minh a Segretario
Generale e dal recente stabilimento dell’Asean Economic Community (AEC) il 31 dicembre 2015.
Particolarmente positive sono ormai le relazioni con l’ex nemico statunitense: compiuta ormai da tempo, anche nell’immaginario
collettivo vietnamita, la riconciliazione, il Vietnam è diventato per gli USA un importante partner economico, ma soprattutto un
partner strategico nella regione, anche in funzione di un contrappeso dell’ASEAN all’influenza cinese, mentre Hanoi vede nella
crescente collaborazione con Washington una sponda per quanto riguarda le dispute marittime e territoriali con Pechino nel Mare
Cinese Meridionale. Il Vietnam non può in ogni caso prescindere dall’ingombrante vicino orientale, con cui condivide stretti legami
economici oltre che il parallelismo del sistema politico, con una ancora rilevante corrente filo-cinese all’interno del Partito Comunista
vietnamita.
Anche le relazioni con l’Unione Europea hanno conosciuto una continua intensificazione, sia bilateralmente, con la conclusione
dell’Accordo di Partenariato e Cooperazione (PCA, in attesa di ratifica) e dell’EU-Vietnam Free Trade Agreement (al momento
sottoposto alle verifiche giuridiche, prima della firma), sia nell’ambito UE-ASEAN, acquisendo un profilo ancora più elevato e attuale
nell’agenda di politica estera.
Sempre più profilate infine l’attenzione e la partecipazione del Vietnam ai temi di interesse globale qualii cambiamenti climatici e
sostenibilità ambientale, come conferma l’impegno durante la COP21 e l’allestimento di un Padiglione nazionale per presentare ed
illustrare le azioni intraprese e da intraprendere nel campo dei cambiamenti climatici.
Ultimo aggiornamento: 28/03/2016
^Top^
VIETNAM
5
VIETNAM
6
OUTLOOK ECONOMICO
QUADRO MACROECONOMICO
Dal gennaio del 2011, il Vietnam ha avviato di una serie di misure congiunturali di stabilizzazione dell’economia al fine di ridurre la
crescita dell’inflazione, il cui dato finale per il 2011 e' stato superiore al 18%. Tali interventi hanno compreso un aumento del tasso di
sconto, un rigido tetto alla crescita del credito e una diminuzione degli investimenti pubblici.
A distanza di oltre due anni, si puo’ dire che la stabilita’ macroeconomica e’ stata ristabilita e che le misure attuate hanno ottenuto
risultati concreti: il Paese e’ passato a un’inflazione al 9,1% nel 2012, mentre il tasso tendenziale e' sceso ulteriormente nel corso
della prima meta' del 2013. Contestualmente, si e’ registrato un aumento delle riserve valutarie, il cambio del Dong si e’ stabilizzato
e la bilancia commerciale si e’ progressivamente riequilibrata.
Tuttavia, il forte aumento del tasso di sconto e la riduzione del credito ha causato gli effetti collaterali tipici di questo tipo di interventi
restrittivi. La crescita economica nel 2012 ha di poco superato il 5% (la media degli ultimi 10 anni aveva registrato un valore di oltre il
7%). Alcuni settori hanno registrato contraccolpi negativi, a cominciare dal manifatturiero, meno brillante rispetto agli anni passati; la
produzione industriale ha registrato nel 2012 un valore di poco superiore al 3%, inferiore rispetto al trend di lungo periodo; la
domanda interna e’ calata con effetti al ribasso sul settore del retail e delle vendite al dettaglio. Anche il settore immobiliare ha
registrato un calo, trascinando in basso il valore degli immobili. Per il Paese, la cui economia e' sempre piu' orientata all'export, ha
costituito un fattore negativo anche la pessima congiuntura economica internazionale nonostante il Vietnam stia comunque
riuscendo ad aumentare le proprie quote nei più importanti mercati di riferimento.
Nel complesso, un quadro fatto di luci e di ombre, quantunque la maggior parte degli osservatori ritengono di mettere l’accento, per
una complessiva valutazione dell’andamento del Paese, sulla stabilizzazione del quadro macroeconomico, tanto piu’ ragguardevole
se valutata alla luce della difficile situazione congiunturale domestica e della situazione economica internazionale. Rimane
necessario l'avvio di riforme strutturale in alcuni settori strategici (quello bancario, che e' stato sottoposto a una pressione
particolarmente elevata nel corso del 2012, oltre a quello delle imprese di Stato) che possano consentire al Paese di mantenere il
ritmo di sviluppo registrato nell’ultimo decennio, per raggiungere l’ambizioso obiettivo dichiarato dalle Autorita' vietnamite, che e'
quello di divenire un'economia industrializzata entro il 2020.
Ultimo aggiornamento: 30/07/2013
^Top^
POLITICA ECONOMICA
Il Vietnam e' un Paese socialista che, nonostante sin dal 1986 stia attuando una politica di riforme che ha progressivamente ed in
misura sempre maggiore aperto al libero mercato ed ai flussi del commercio internazionale, mantiene una forma di pianificazione
economica. Il piu’ recente piano di sviluppo socio-economico 2011-2015, approvato dall’Assemblea Nazionale a novembre 2011,
sottolinea l’esigenza di continuare nell’azione riformatrice dell’economia onde poter effettivamente raggiungere l’ambizioso obiettivo
che il Vietnam si e’ posto, cioe’ quello di raggiungere lo status di Paese industrializzato entro il 2020. Il punto centrale di questa
strategia comporta il passaggio della struttura economica vietnamita da un modello di crescita (l’attuale) che necessita di
investimenti crescenti in capitale e prevede uno sfruttamento delle risorse naturali esistenti ed un ricorso al basso corsto del lavoro,
ad un modello nuovo, che si basi sull’utilizzo di una tecnologia moderna ed efficiente da parte di risorse umane altemente qualificate
che utilizzano metodi di gestione aggiornati ed efficaci.
Le Autorita’ vietnamite intendono quindi puntare su una accelerazione del processo di modernizzazione industriale e su una
ristrutturazione della produzione che consenta la creazione di maggior valore aggiunto ai prodotti manufatti in Vietnam. Nel
contempo si intende puntare su un miglioramento delle infrastrutture fisiche del Paese (strade, porti e aeroporti, ferrovie) e
immateriali (in particolare, il sistema dell’istruzione obbligatoria e di quella universitaria), un processo nel quale si auspica un
maggiore e qualificato coinvolgimento anche di tecnologia, imprese e capitali stranieri.
Un aspetto centrale in questa strategia di modernizzazione sarebbe rappresentatto dalla privatizzazione delle imprese pubbliche,
dato che, negli ultimi anni, queste ultime hanno avviato rilevanti programmi di investimento, anche a carattere speculativo, facilitati
da un accesso preferenziale al credito, che hanno portato in alcuni casi a esposizioni debitorie elevatissime. Tuttavia il processo di
riforme in questo settore si e' sinora realizzato in misura limitata e con estrema lentezza, soprattutto per le forti resistenze sollevate
dai gruppi di interesse legati alle "State-Owned Enterprise". Parimenti, dovrebbe essere avviato un processo di riforma del settore
bancario (legato strettamente a quello delle SOE), che ha risentito notevolmente delle misure restrittive lanciate nel 2011 e in cui il
livello e' notevolmente aumentato.
Ultimo aggiornamento: 30/07/2013
VIETNAM
7
^Top^
VIETNAM
8
INDICATORI MACROECONOMICI
PIL Nominale (mln €)
Variazione del PIL reale (%)
Popolazione (mln)
PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $)
2012
2013
2014
2015
2016
2017
121.109
128.377
139.857
172.508
186.389
178.032
5,2
5,4
6
6,7
6,8
6,9
90,3
91,4
92,4
93,4
94,4
95,4
6.823
4.914
5.198
5.526
5.909
6.355
Disoccupazione (%)
3,2
3,6
3,4
3,5
3,1
3
Debito pubblico (% PIL)
50
53,3
52,9
53,5
52
50,2
Inflazione (%)
Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%)
6,8
6
2,7
1,2
1
6
7,84
19,24
14,11
21,36
10,98
7,6
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU (marzo 2016 - stime) e IMF World Economic Outlook Database (ottobre 2015 - stime)
Ultimo aggiornamento: 21/03/2016
^Top^
TASSO DI CAMBIO
Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia
VIETNAM
9
BILANCIA COMMERCIALE
EXPORT
Export
Totale
2013
2014
94.987 mln. €
2015
106.560 mln. €
Previsioni di crescita 2016
Previsioni di crescita 2017
nd %
nd %
nd mln. €
PRINCIPALI DESTINATARI
2013 (mln. €)
2014 (mln. €)
2015 (mln. €)
USA
17.902
USA
21.570
nd
nd
GIAPPONE
10.239
CINA
11.220
nd
nd
CINA
9.945
GIAPPONE
11.068
nd
nd
Italia Position:17
1.720
Italia Position:17
2.066
Italia Position:nd
Merci (mln. €)
2013
2014
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
7.352
8.785
Prodotti alimentari
5.981
6.918
nd
15.769
Prodotti tessili
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
678
837
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
7.759
9.695
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
4.344
4.879
Carta e prodotti in carta
348
350
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
7.069
6.608
Prodotti chimici
1.281
1.572
Articoli in gomma e materie plastiche
3.831
3.545
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
Prodotti della metallurgia
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
166
154
2.525
2.802
469
626
7.951
8.611
17.659
20.031
Macchinari e apparecchiature
4.511
5.506
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
3.725
4.235
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
4
623
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
4.822
5.499
Altri prodotti e attività
7.620
7.008
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati del General Statistic Office of Viet Nam.
VIETNAM
10
nd
2015
IMPORT
Import
Totale
2013
2014
96.753 mln. €
2015
108.367 mln. €
Previsioni di crescita 2016
Previsioni di crescita 2017
nd %
nd %
nd mln. €
PRINCIPALI FORNITORI
2013 (mln. €)
2014 (mln. €)
2015 (mln. €)
CINA
27.716
CINA
33.021
nd
nd
COREA DEL SUD
15.523
COREA DEL SUD
16.361
nd
nd
GIAPPONE
8.709
GIAPPONE
9.717
nd
nd
Italia Posizione: 16
879
Italia Posizione: 15
1.007
Italia Posizione: nd
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti alimentari
Tabacco
2013
2014
5.164
6.220
nd
274
1.525
1.568
223
241
Prodotti tessili
6.298
7.097
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
2.794
3.532
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
1.237
1.685
Carta e prodotti in carta
1.303
1.414
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
7.215
7.526
Prodotti chimici
6.231
6.431
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
1.641
1.799
Articoli in gomma e materie plastiche
7.117
8.067
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
Prodotti della metallurgia
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
Macchinari e apparecchiature
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
311
343
8.092
9.215
2.615
3.025
13.947
14.852
7.720
8.228
14.015
14.066
545
1.193
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
1.235
567
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
3.592
4.549
Altri prodotti e attività
5.891
5.871
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati del General Statistic Office of Viet Nam.
OSSERVAZIONI
VIETNAM
11
nd
2015
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI
2013
2014
2015
6.560
9.128
6.437
Saldo dei Servizi (mln. €)
-2.341
-2.657
-4.230
Saldo dei Redditi (mln. €)
-5.524
-6.657
-7.986
Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €)
7.136
7.231
7.537
Saldo delle partite correnti (mln. €)
5.832
7.045
1.758
19.793
26.026
27.056
Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €)
Riserve internazionali (mln. €)
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU (marzo 2016)
Ultimo aggiornamento: 21/03/2016
^Top^
VIETNAM
12
INVESTIMENTI - STOCK
VIETNAM
13
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: VIETNAM (INWARD)
Stock
di investimenti diretti esteri
nel paese:
VIETNAM (Inward)
2012
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2013
2014
2015
Previsioni 2016
Previsioni 2017
155,33 %
147,7 %
134,6 %
146 %
nd %
nd %
161,91 mln. €
172.628 mln. €
188.684 mln. €
251.497 mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI INVESTITORI
2012
2013
2014
2015
GIAPPONE
21.898
GIAPPONE
25.937
COREA DEL SUD
28.026
COREA DEL SUD
40.469
TAIWAN
20.699
SINGAPORE
21.984
GIAPPONE
27.769
GIAPPONE
34.620
SINGAPORE
18.980
COREA DEL SUD
21.781
SINGAPORE
24.648
SINGAPORE
31.290
Italia Position:29
196
Italia Position:29
193
Italia Position:29
226
Italia Position:31
Settori (mln. €)
2012
2013
2014
307
2015
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2.490
2.515
2.733
Prodotti delle miniere e delle cave
2.428
2.445
621
3.955
80.831
92.033
105.308
144.749
9.765
Manufatturiero
Costruzioni
3.278
7.670
7.400
8.556
Servizi di informazione e comunicazione
3.007
3.001
1.336
3.794
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
5.714
7.148
2.807
11.413
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
942
964
1.320
1.222
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
2.211
2.617
3.096
4.028
Trasporto e magazzinaggio
2.665
2.652
2.766
3.412
Servizi di alloggio e ristorazione
8.092
8.062
8.424
10.772
Attività finanziarie e assicurative
1.008
992
566
1.202
37.967
36.658
36.221
45.491
Attività professionali, scientifiche e tecniche
840
1.133
2.936
1.891
Attività amministrative e di servizi di supporto
147
145
1.015
366
Istruzione
353
549
2.464
639
Sanità e assistenza sociale
932
984
7.350
1.587
2.769
2.758
159
3.265
559
560
999
669
Attività immobiliari
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento
Altre attività di servizi
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati della Foreign Investment Agency del Viet Nam. I dati di investimento sono si riferiscono ai
capitali registrati (non a quelli versati).
OSSERVAZIONI
IL QUADRO COMPLESSIVO DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN VIETNAM. Il massiccio contributo degli FDI ha assicurato al
Vietnam nel 2015 proventi da esportazioni pari a circa 17 milardi di dollari. In particolare, dagli stabilimenti dei colossi manufatturieri
operanti nel Paese proviene il 70% delle esportazioni complessive del Vietnam. Risulta cosi’ confermata la criticita’ principale del
sistema locale: la carenza di tecnologia che permetta di potenziare il valore aggiunto nella catena di produzione.
Il settore dell’ICT annovera i nomi dei maggiori investitori stranieri, come quali Samsung, LG, Intel, Microsoft, GE, Hitachi,
Panasonic, Toshiba, Canon. L’investimento della sudcoreana Samsung si conferma quello dai numeri piu’ importanti, con un capitale
investito pari a circa 10 milioni di dollari e proventi da esportazioni attestatisi nel 2015 su circa 32 miliardi di dollari.
Da segnalare altresi’ l’intensificazione dei flussi di investimento giapponese, cinese e sudcoreano nel settore tessile, catalizzati dalle
prospettive di esportazione verso i Paesi della TransPacific Partnership, in particolare gli USA (si veda la voce WTO, Accordi
Regionali). Tra i piu’ rilevanti in fase di completamento, quelli della TexHong textile Garment Group, con un investimento da 300 mln
di $ e la coreana Kyungbang Company, con un investimento di 40 milioni di dollari.
GLI INVESTIMENTI ITALIANI IN VIETNAM. Il valore degli investimenti italiani, benche’ triplicato tra il 2008 e il 2013 rimane ancora
lontano rispetto a quello di altri partner del Vietnam e rispetto alle opportunita’ che i vantaggi strategici del Paese offrono (basso
costo del lavoro, posizionamento regionale, anche in riferimento alla conclusione degli FTAs in corso di negoziazione).
Al Nord, i principali investimenti produttivi sono quelli di Piaggio Vietnam, Ariston Thermo, Carvico-Hung Yen (tessile), Medlac
(farmaceutico). Nel centro-sud del Paese, sono localizzati gli stabilimenti produttivi di Bonfiglioli (motori elettrici), Datalogic
VIETNAM
14
(apparecchi software), Perfetti Van Melle (dolciumi), Pacorini (stoccaggio caffe’), Mapei, nonché gli uffici di Danieli e Tenova. È
altrettanto importante la presenza degli uffici di rappresentanza di Eni, Assicurazioni Generali, Unicredit e Intesa Sanpaolo nei settori
assicurativo e di sostegno all’esportazione, oltre che di Cae, operatore del monitoraggio ambientale, qualificato partner della nostra
Cooperazione.
Le maggiori aziende presenti hanno tutte incrementato significativamente il proprio investimento iniziale, confermando e rilanciando
cosi’ la scelta di puntare sul Paese, sulle sue prospettive e sulle sue credenziali di piattaforma produttiva e hub regionale.
VIETNAM
15
INVESTIMENTI - FLUSSI
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: VIETNAM (OUTWARD)
Flussi
di investimenti diretti esteri
in uscita dal paese:
VIETNAM (Outward)
2012
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2013
2014
2015
Previsioni 2016
Previsioni 2017
%
%
0,9 %
%
nd %
nd %
1.170 mln. €
3.727 mln. €
1,27 mln. €
mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI DESTINATARI
2012 (mln. €)
2013 (mln. €)
PERU'
626
AFGHANISTAN
CAMBOGIA
Italia Position:nd
nd
2014 (mln. €)
2015 (mln. €)
TANZANIA
nd
TANZANIA
435
189
CAMBOGIA
nd
CAMBOGIA
396
138
AFGHANISTAN
nd
Italia Position:nd
nd
Italia Position:0
0
Settori (mln. €))
Italia Position:nd
2012
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
128
Prodotti delle miniere e delle cave
741
Manufatturiero
2013
2014
nd
2015
61
Costruzioni
1
Servizi di informazione e comunicazione
12
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
14
Servizi di alloggio e ristorazione
9
Attività finanziarie e assicurative
147
Attività immobiliari
45
Sanità e assistenza sociale
9,8
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati forniti dalla Foreign Investment Agency del Viet Nam. I valori di investimenti sono stati calcoltai
sulla base dei dati di capitali registrati.
VIETNAM
16
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: VIETNAM (INWARD)
Flussi
di investimenti diretti esteri
in ingresso nel paese:
VIETNAM (Inward)
2012
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2013
2014
2015
Previsioni 2016
Previsioni 2017
12,06 %
13,88 %
10,86 %
%
nd %
nd %
12.724 mln. €
16.056 mln. €
15.228 mln. €
mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI INVESTITORI
2012
2013
GIAPPONE
4.353
2014
2015
GIAPPONE
4.328
COREA DEL SUD
5.515
TAIWAN
2.068
SINGAPORE
3.295
HONG KONG
2.260
SINGAPORE
1.508
COREA DEL SUD
3.233
SINGAPORE
2.107
Italia Position:18
50
Italia Position:48
0,19
Italia Position:26
Settori (mln. €))
2012
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
77
Prodotti delle miniere e delle cave
Manufatturiero
Costruzioni
Servizi di informazione e comunicazione
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
18
2013
2014
130
57,97
9.107
12.083,34
269
153
324
44,04
75
1.475,34
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
0,39
37,14
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
601
395,85
Trasporto e magazzinaggio
176
32,47
84
174,62
1.541
690,72
76
301,42
Servizi di alloggio e ristorazione
Attività immobiliari
Attività professionali, scientifiche e tecniche
Attività amministrative e di servizi di supporto
Istruzione
Sanità e assistenza sociale
2015
62,99
4
0,52
81
85,65
109
65,15
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento
47
36,73
Altre attività di servizi
15
10,38
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati forniti dalla Foreign Investment Agency del Viet Nam. I valori di investimenti sono stati calcoltai
sulla base dei dati di capitali registrati.
OSSERVAZIONI
VIETNAM
17
MATERIE PRIME
MATERIE PRIME
Materia
Unità
2010
2011
2012
2013
Carbone produzione
Milioni di tonnellate
0
44
0
0
Carbone riserve
Miliardi di tonnellate
0
255
0
0
Gas produzione
Miliardi di metri cubi
0
10
0
0
Gas riserve
TCF (trilioni di piedi cubi)
0
6
0
0
Petrolio produzione
Migliaia di barili al giorno
0
345
0
0
Petrolio riserve
Miliardi di barili
0
4
4
0
VIETNAM
18
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
Market Access Database della Commissione Europea
VIETNAM
19
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA
2013
Val
(0 - 100)
GCI
Pos.
148 paesi
2014
Val
(0 - 100)
Pos.
144 paesi
2015
Val
(0 - 100)
Pos.
140 paesi
4,2
70
4,2
68
4,3
56
Requisiti di base (58,9 %)
4,4
86
4,4
79
4,5
72
Istituzioni (25%)
3,5
98
3,5
92
3,7
85
Infrastrutture (25%)
3,7
82
3,7
81
3,8
76
Ambiente macroeconomico (25%)
4,4
87
4,7
75
4,7
69
Salute e Istruzione Primaria (25%)
5,8
67
5,9
61
5,9
61
4
74
4
74
4
70
Alta Istruzione e Formazione professionale (17%)
3,7
95
3,7
96
3,8
95
Efficienza del mercato dei beni (17%)
4,3
74
4,2
78
4,2
83
Efficienza del mercato del lavoro (17%)
4,4
56
4,4
49
4,4
52
Sviluppo del mercato finanziario (17%)
3,8
93
3,8
90
3,7
84
Diffusione delle tecnologie (17%)
3,1
102
3,1
99
3,3
92
Dimensione del mercato (17%)
4,6
36
4,7
34
4,8
33
Fattori di innovazione e sofisticazione (5,3 %)
3,4
85
3,4
98
3,4
88
Sviluppo del tessuto produttivo (50%)
3,7
98
3,6
106
3,6
100
Innovazione (50%)
3,1
76
3,1
87
3,2
73
Sub indici
Fattori stimolatori dell'efficienza (35,8 %)
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
^Top^
2013
Val
(0 - 100)
Indice di Liberta Economica
Pos.
184 paesi
51
140
2014
Val
(0 - 100)
50,8
Pos.
186 paesi
147
2015
Val
(0 - 100)
51,7
Pos.
186 paesi
148
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
^Top^
VIETNAM
20
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE
2010
Val
(0 - 7)
Pos.
132 paesi
ETI
2012
Val
(0 - 7)
Pos.
132 paesi
4
71
4
68
Accesso al mercato (25%)
4,4
50
4,3
41
Amministrazione doganale (25%)
3,5
88
3,5
94
Efficienza dell'amministrazione doganale (33%)
2,9
107
2,8
124
Efficienza delle procedure di import e export (33%)
4,8
54
4,9
54
Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%)
2,7
104
2,6
105
Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%)
3,6
68
4
56
Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%)
3,2
103
3,7
90
Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%)
4,4
31
4,4
28
Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%)
3,2
59
4
60
Contesto business (25%)
4,3
64
4,2
69
Regolamentazione (50%)
3,8
60
3,6
82
Sicurezza (50%)
4,9
66
4,9
64
Sub indici
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index.
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2013
^Top^
2010
Valore (%)
Peso % del commercio sul PIL
2012
Valore (%)
150
162
Fonte:
Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2013
^Top^
OSSERVAZIONI
Negli ultimi vent'anni il Vietnam ha progressivamente aperto il proprio sistema economico ai flussi di commercio internazionale.
L'accessione all'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), nel 2007, ha rappresentato per il Vietnam il culmine di questo
cammino, lento ma costante. Per soddisfare i requisiti di ammissione all'OMC, il paese ha preso importanti impegni in materia di
liberalizzazione dei servizi, riduzione delle barriere agli scambi e riduzione del sistema di aiuti alle imprese di stato, cio che ha
consentito all'interscambio commerciale vietnamita di raggiungere un livello di oltre il 160% del PIL nel 2011, il che denota un grado
di apertura tra i più alti del Sud Est Asiatico. Tuttavia, nell'attuazione degli impegni assunti con l'accessione all'OMC si sono
registrate difficoltà nell'applicazione delle nuove tariffe e resistenze da parte vietnamita ad aprire effettivamente settori protetti quali
l'assemblaggio di auto e motocicli o il commercio al dettaglio. Il governo si è riservato la possibilità di sottoporre a dazi
particolarmente elevati le bevande alcoliche, i prodotti a base di tabacco, il caffè solubile, gli autoveicoli nuovi e usati e alcuni
materiali da costruzione.
Restano quindi alcune aree dove l'applicazione degli impegni è più lenta o le normative sono meno chiare e si e' anche notato
l'affiorare di barriere non tariffarie, come ad esempio ostacoli burocratici allo svolgimento tempestivo delle pratiche doganali.
Proprio la complessita', la farraginosita’ e, spesso, la mancanza di trasparenza che caratterizza la normativa vietnamita in materia,
risultano questo uno dei piu’ rilevanti ostacoli di accesso al mercato che le aziende italiane si trovano ad affrontare. In prospettiva,
comunque, la conclusione dell'Accordo di Libero Scambio fra UE e Vietnam (i cui negoziati sono stati recentemente avviati, vedi
supra), accrescera' enormemente le possibilita' di reciproca integrazione economica.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2013
^Top^
VIETNAM
21
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS
2013 / 2014
2014 / 2015
2015 / 2016
18,4
15,9
12,5
6
5,5
6,8
Burocrazia statale inefficiente
4,8
5,8
7,4
Scarsa salute pubblica
0,2
0,2
0,5
Corruzione
8,2
11,2
9
Crimine e Furti
0,8
1,6
1,9
9,1
Accesso al finanziamento
Aliquote fiscali
Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale
6
6,7
Forza lavoro non adeguatamente istruita
10
10,2
11
Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture
8,5
8
8,3
Inflazione
9,9
5,6
7,1
11,4
9,2
11,4
Instabilita del governo/colpi di stato
2,2
3,7
1
Normative del lavoro restrittive
0,8
3,1
2
Normative fiscali
8,5
8,5
7,7
Regolamenti sulla valuta estera
2,7
3,4
2,2
Insufficiente capacita di innovare
1,4
1,5
2
Instabilita delle politiche
Ultimo aggiornamento: 18/01/2016
^Top^
VIETNAM
22
BUSINESS COST
Unita
2012
2013
2014
Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o
Chief Executive in organizzazioni medio-grandi.
€ per anno 67.555,23 91.881,47 86.574,55
Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali,
o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in
organizzazioni piccole.
€ per anno 51.040,49 63.782,71 51.195,33
Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o
regionali.
€ per anno
Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con
predominanza della responsabilita di staff.
€ per anno 15.430,66
16.096,1 18.012,04
Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze
gestionali o regionali.
€ per anno 15.639,53
17.371,8 18.339,41
Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria
senza o con ridotte responsabilita di supervisione.
€ per anno
4.917,53
4.810,42
5.170,82
Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi
supervisionati da posizioni senior.
€ per anno
2,65
2.806,96
2.927,74
Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per
anno.
€ per m2
per anno
418,9
412,91
445,63
Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno.
€ per m2
per anno
24,61
36,14
36,13
€ per kwH
0,08
0,08
0,08
€ per m3
0,31
0,34
0,34
0,72
0,72
Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per
KwH.
Acqua per uso industriale /commerciale.
Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica.
49.522,4 62.140,33 52.138,74
€ per
linea/mese
Aliquota fiscale corporate media.
%
25
22
22
IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi.
%
10
10
10
Aliquota fiscale massima su persona fisica.
%
35
35
35
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 24/01/2016
^Top^
VIETNAM
23
INDICE DOING BUSINESS
2015
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
Posizione nel ranking complessivo
Avvio Attivita (Posizione nel ranking)
2016
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
93
90
125
119
Procedure - numero (25%)
10
Tempo - giorni (25%)
34
20
Costo - % reddito procapite (25%)
5,3
4,9
Permessi di costruzione (Posizione nel ranking)
10
12
Procedure - numero (33,3%)
12
10
10
Tempo - giorni (33,3%)
166
166
Costo - % reddito procapite (33,3%)
0,7
Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
Tempo - giorni (33,3%)
Costo - % reddito procapite (33,3%)
6
108
6
115
59
1.432,8
1.322,6
Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking)
58
Procedure - numero (33,3%)
Tempo - giorni (33,3%)
0,8
130
58
5
5
57,5
57,5
Costo - % valore della proprieta (33,3%)
0,6
Accesso al credito (Posizione nel ranking)
0,6
36
Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8
max) (37,5%)
7
Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%)
6
Protezione degli investitori (Posizione nel ranking)
28
7
7
121
122
Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%)
7
7
Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)
(33,3%)
3
3
Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria
(0 min - 10 max) (33,3%)
1
1
Tasse (Posizione nel ranking)
172
Pagamenti annuali - numero (33,3%)
Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai
pagamenti (33,3%)
168
32
30
872
770
Tassazione dei profitti (33,3%)
17
Procedure di commercio (Posizione nel ranking)
14,5
98
99
Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore)
57
57
Adempimenti doganali per esportare - costo (USD)
309
309
Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo
(ore)
83
83
Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo
(USD)
139
139
Adempimenti doganali per importare - tempo (ore)
64
64
Adempimenti doganali per importare - costo (USD)
268
268
Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo
(ore)
106
106
Preparazione dei documenti neccessari per importare - costo
(USD)
183
183
Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking)
Risolvere una controversia - giorni (33,3%)
74
400
74
400
Costi - % del risarcimento (33,3%)
29
29
Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%)
6,5
6,5
Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking)
125
123
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business.
Note:
I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.
Ultimo aggiornamento: 24/01/2016
^Top^
VIETNAM
24
VIETNAM
25
ACCESSO AL CREDITO
ACCESSO AL CREDITO
Il tasso di sconto ufficiale in vigore in Vietnam e' dal 13 maggio 2013 pari al 5%. Dal punto di vista congiunturale negli ultimi due
anni il settore bancario vietnamita e’ stato sottoposto a forti tensioni, con il tasso di sconto aumentato di 6 punti fino a raggiungere il
13% nel 2011 (nell’ambito di un piano di intervento del Governo avente l’obiettivo di controllare l’aumento dell’inflazione) per poi
ridiscendere progressivamente di ben 8 punti fra il 2012 e il 2013. A questo riguardo, molta attenzione e' stata dedicata al livello
delle sofferenze. La scarsa trasparenza dei dati disponibili non consente una valutazione sicura del loro ammontare complessivo
(secondo la Banca Centrale (SBV) erano pari all'8% a fine 2012 e sono scesi al 6% nel primo trimestre 2013) concentrandosi nelle
banche di dimensioni minori. Anche il livello della crescita del credito e’ sotto osservazione: si sono susseguiti i tentativi della
SBV di rendere piu’ agevole l’accesso al credito, in particolare aumentando le possibilità di concedere finanziamenti alle imprese da
parte le banche considerate piu’ solide. Tuttavia, dal punto di vista reale, la crescita del credito non ha superato nel 2012 il 2%, un
valore estremamente basso per gli standard a cui le imprese e le banche vietnamite erano abituate in passato.
Da fine 2012 sono stati emanati alcuni provvedimenti tesi a rmigliorare le performance del sistema bancario. Per le banche statali, il
provvedimento prevede, tra l’altro, aumenti di capitale obbligatori per raggiungere gli standard previsti dagli Accordi di Basilea ed un
target di riduzione delle sofferenze. A questo riguardo, e' stato poi varato un meccanismo che prevedra’ l’obbligo, per la banche con
un livello di sofferenze superiore al 3%, di vendere tali crediti ad una Asset Management Company (AMC), che li acquistera’, a
valore di mercato, con delle obbligazioni, utilizzabili presso la SBV per ottenere dei rifinanziamenti. Per le banche private e’ stata
decisa una classificazione in fasce di merito in base alle “performances” registrate (la lista non viene resa pubblica). Cio’ ha
determinato alcune fusioni di piccoli istituti di credito guidate dall’alto e una serie di interventi da parte della SBV per tamponare
temporanee mancanza di liquidita’. Di particolare rilievo l'arresto di alcuni manager di importanti banche di stato e private ad agostosettembre 2012 con l'accusa di corruzione e malversazione, che ha segnalato anche al grande pubblico l'urgenza della realizzazione
di una riforma efficace del settore. Nel marzo 2013, come ulteriore misura tesa a dare il segnale di un maggior controllo sul mercato,
e' stata emanata una circolare governativa che permette alla SBV di controllare direttamente o di effettuare ispezioni speciali,
a Banche che si trovino in stato di bancarotta, siano insolventi o abbiano violato la normativa. Una riforma complessiva del sistema
dovrebbe prevedere l’adozione di misure quali la progressiva uscita delle imprese di Stato dal settore (spesso detengono quote
dominanti di istituti bancari), ma questo sbocco sembra ancora lontano.
Ultimo aggiornamento: 30/07/2013
^Top^
VIETNAM
26
RISCHI
RISCHI POLITICI
Rischio di escalation militare per il controllo delle isole del Mare Orientale
Lotte di potere all'interno del partito fanno deragliare il percorso delle riforme
Dimostrazioni violente in aree con alta concentrazione di minoranze etniche
Rischio basso. Nonostante le relazioni con la Cina siano eccellenti, rimangono delle tensioni
per le rispettive e confliggenti rivendicazioni sulla sovranita' delle isole Spratley e Paracel,
situate nel Mare Orientale / Mar Cinese meridionale. Negli ultimi anni il Vietnam ha deciso di
varare un piano di rinnovamento del proprio sistema di difesa che consenta una migliore
sorveglianza e controllo delle isole e dei tratti di mare contesi.
Rischio di escalation militare per
il controllo delle isole del Mare
Orientale
Rischio medio-basso. Il Partito Comunista del Vietnam rimane saldamente al potere,
mantenendo i principi politici del regime marxista ma avendo aperto l'economia nazionale, sin
dal 1986, al libero mercato ed ai flussi del commercio internazionale. Dopo la tenuta dell'XI
Congresso del Partito, a gennaio 2011, cominciano ad intravvedersi alcune divisioni
all'interno del Partito in particolare fra un'ala che fa capo all'attuale Primo Ministro Dung (forse inquadrabile come piu' riformista)ed
un'ala che fa capo al Presidente della Repubblica, Sang (forse inquadrabile come piu' ortodossa).
Lotte di potere all'interno del
partito fanno deragliare il
percorso delle riforme
Dimostrazioni violente in aree
con alta concentrazione di
minoranze etniche
Rischio medio. Gia' in passato si sono registrati casi di scontri per questioni di carattere
essenzialmente locale in province remote che hanno coinvolto le minoranze etnico-religiose.
Tutti questi avvenimenti hanno avuto un carattere geograficamente molto circoscritto in aree
estremamente povere, ove e'quasi nulla la presenza di stranieri o di imprese a capitale
straniero.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2013
^Top^
VIETNAM
27
RISCHI ECONOMICI
Livello delle sofferenze nel sistema bancario
Forte svalutazione del Dong
Ritardi nella realizzazione di un processo di riforma delle imprese di Stato
Rischio medio. Le misure restrittive emanate a partire da gennaio 2011 hanno provocato, fra
l'altro, una diminuzione dei valori del mercato immobiliare e, con essi, un immediato aumento
delle sofferenze bancarie (concentrate nellle banche piccole e medio-piccole). Non esistono
stime attendibili, ma secondo alcuni il livello delle sofferenze potrebbe essere arrivato intorno all'8% del totale del credito. Le
Autorita' hanno varato nel marzo 2012 una riforma del settore che ha comportato una serie di fusioni ed iniezioni di liquidita' della
Banca Centrale, secondo alcuni ancora non sufficienti.
Livello delle sofferenze nel
sistema bancario
Rischio medio/basso. Negli ultimi anni, la forte richiesta di dollari e il forte aumento
dell'inflazione, hanno messo sotto pressione il Dong. Con l'emanazione della Risoluzione 11
del gennaio 2011, le Autorita' vietnamite hanno attuato una serie di misure restrittive che hanno consentito la stabilizzazione
macroeconomica (miglioramento della bilancia commerciale e un notevole aumento delle riserve, che hanno consentito al Dong di
raggiungere maggior stabilita'). Qualora le Autorita' vietnamite si discostassero da queste politiche, il Dong potrebbe di nuovo
correre un rischio di svalutazione
Forte svalutazione del Dong
Rischio elevato. Avviare una riforma delle imprese di stato (SOE) consentirebbe al Paese di
migliorare le potenzialita' della propria economia modernizzando la propria struttura. Il
processo tuttavia viene rallentato dalle resistenze che tale operazione incontra nei gruppi di
potere che beneficiano della posizione dominante che le SOE ancora mantengono ni molti
settori dell'economia, fra cui anche quello bancario.
Ritardi nella realizzazione di un
processo di riforma delle
imprese di Stato
Ultimo aggiornamento: 09/08/2013
^Top^
RISCHI OPERATIVI
Rischio insolvenze commerciali
Complessita' del sistema fiscale e doganale, corruzione.
Carenza infrastrutturali
Difficolta' di reperimento di manodopera adeguata
Possibilita' di incorrere in una ingiusta sentenza presso una Corte vietnamita
Rischio medio. Onde evitare casi di mancato pagamento a fronte di forniture, si suggerisce
di utilizzare sempre lo strumento della Lettera di Credito irrevocabile garantita a copertura di
operazioni commerciali, anche di piccola entita'
Rischio insolvenze commerciali
Rischio elevato. Le procedure doganali, fiscali e quelle burocratico-amministrative in genere
si caratterizzano in Vietnam per la loro lentezza, farraginosita' e mancanza di trasparenza. In
queste condizioni, molto spesso eventuali ispezioni si concludono in maniera
insoddisfacente per le aziende straniere. L’elevato livello di burocrazia, la corruzione e la costante interferenza politica, sono i
maggiori ostacoli all’implementazione di riforme, piu' volte annunciate, del quadro giuridico.
Complessita' del sistema fiscale
e doganale, corruzione.
Rischio medio. Il sistema stradale, ferroviario, portuale ed aeroportuale necessitano di
urgenti interventi di sviluppo ed ammodernamento. Il Paese manca ancora di un efficace
collegamento stradale e ferroviario fra nord e sud. Sull'energia, in alcuni periodi dell'anno, ed in alcune zone del Paese, possono
sorgere problemi nell'approvigionamento dell'energia elettrica. Il problema si e' rivelato particolarmente acuto nel 2011, da allora
sono stati fatti dei passi in avanti, migliorando il sistema di produzione energetica e provvedendo ad acquisti di elettricita' da paesi
vicini.
Carenza infrastrutturali
Difficolta' di reperimento di
manodopera adeguata
Rischio medio (in alcune aree del Paese). La qualita' media della manodopera va
migliorando ma, soprattutto nelle grandi aree metropolitane di Hanoi e Ho Chi Minh City, il
reperimento di operai qualificati o, soprattutto, di quadri e dirigenti puo' essere difficoltoso.
VIETNAM
28
Possibilita' di incorrere in una
ingiusta sentenza presso una
Corte vietnamita
Rischio medio. Le leggi vietnamite sono spesso complesse, incoerenti ed interpretabili in
modi difformi. E' sempre preferibile esperire tutte le modalita' di raggiungimento di soluzioni
amichevoli prima di ricorrere alle vie giurisdizionali.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2013
^Top^
VIETNAM
29
RAPPORTI CON L'ITALIA
OVERVIEW
Il Vietnam, con una popolazione di oltre 94 milioni di abitanti ed un’economia che ha registrato negli ultimi decenni una crescita
sostenuta, rappresenta uno dei Paesi emergenti del Sud Est asiatico tra i più dinamici sullo scenario regionale e globale ed uno dei
nostri partner prioritari dell’area. Il dialogo politico bilaterale conosce dal 2009 una costante intensificazione, testimoniata dalla
continuità di visite governative: quelle in Italia del Presidente della Repubblica Triet (2009) e del Segretario Generale del Partito
Comunista Trong, massima carica politica, (2013), che ha segnato la firma della Dichiarazione congiunta sullo stabilimento del
Partenariato strategico tra i due Paesi. A partire dal 2014, l’apertura del Consolato Generale a Ho Chi Minh City, la visita del
Presidente del Consiglio Renzi (giugno), la visita del Presidente della Repubblica Mattarella (novembre 2015) e la firma contestuale
del Piano d’Azione 2015-2016 hanno rappresentato, al piu’ alto livello, segnali concreti di attenzione e testimonianze della priorità
che accordiamo al Paese.
Il Vietnam offre interessanti OPPORTUNITA’, grazie al profilo industrale fondato sulle PMI, alla sua attrattiva in tema d’investimenti
esteri, alla disponibilita’ di una manodopera giovane a basso costo e qualificata, così come alla partecipazione alla rete di accordi di
libero scambio.
La struttura industriale vietnamita e’ costituita al 96% da PMI determinate ad acquisire prodotti, macchinari, tecnologia e modelli di
sviluppo qualificati, al fine di poter inserirsi con successo nella supply chain dei grandi investimenti internazionali e poter
concretamente beneficiare dei vantaggi offerti dalla fitta rete di FTAs. Significative prospettive sono inoltre assicurate dal sostenuto
impulso dei processi di liberalizzazione e incentivazione degli investimenti, dagli ambiziosi obiettivi in piu’ settori (infrastrutture,
energia, meccanizzazione agricola, biomedicale, turismo) e dall’espansione di una classe media piu’ facoltosa e particolarmente
sensibile al richiamo esercitato dai prodotti del “Made in Italy” (gastronomia, arredamento, design e moda).
Infine, le previste liberalizzazione tariffarie offerte dalla conclusione degli Accordi di Libero Scambio si riflettono non solo nelle
potenzialita’ delle esportazioni verso il Vietnam (Accordo EU-Vietnam FTA), ma anche in quelle di produzione ed esportazione sui
mercati del sud-est asiatico in particolare e su quello mondiale, grazie al profilo di hub del Vietnam e agli Accordi TPP, ASEAN,
Corea e e Unione Euroasiatica.
L’INTERSCAMBIO totale italo-vietnamita, raddoppiato tra il 2010 ed il 2014, è in continua crescita. Nel 2015 ha raggiunto le cifre di
4,304 milioni di dollari, con una quota sul totale dell’interscambio EU-Vietnam del 10,40%. Il valore delle importazioni vietnamite
dall’Italia é pari a 1,453, milioni di dollari (1.338 nel 2014, 1.173 del 2013), mentre le esportazioni vietnamite dall’Italia si attestano su
2,851 milioni di dollari. Tali dati fanno dell’Italia il quarto partner commerciale UE per interscambio complessivo, il quinto (dietro
Germania, Paesi Bassi, Regno Unito e Francia) mercato di destinazione dei prodotti vietnamiti ed il secondo (dietro la Germania)
mercato di provenienza dei prodotti importati dall’area UE in Vietnam.
Le principali voci dell’export vietnamita sono rappresentate da apparecchiature telefoniche ed elettroniche con relativi componenti,
prodotti tessili e dell’abbigliamento, calzature, prodotti in legno, agricoltura, ittico, petrolio grezzo. Le importazioni sono costituite
principalmente da macchinari, materie plastiche e petrolio raffinato.
Per quanto concerne i nostri INVESTIMENTI in Vietnam, in base ai dati locali finali del 2015, l’Italia si colloca al 31mo posto su scala
mondiale e all’8 su scala UE, con un totale di 340 milioni di US$ e con n. 67 progetti.
Sono circa cinquanta le aziende italiane presenti nel Paese, di cui 33 sotto forma di IDE/joint ventures e 18 quali uffici di
rappresentanza (dati ICE). Le nostre imprese descrivono in termini positivi la propria esperienza e molte sono impegnate in progetti
di ulteriore espansione dei propri investimenti, una prova del successo della propria scommessa sul Vietnam.
Ultimo aggiornamento: 29/03/2016
^Top^
VIETNAM
30
SCAMBI COMMERCIALI
EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: VIETNAM
Export italiano verso il paese:
VIETNAM
Totale
2013
2014
2015
674,4 mln. €
732,3 mln. €
1.100 mln. €
gen-dic 2015
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti alimentari
2016
1,1 mln. €
2013
nd mln. €
2014
2015
8,3
6
5,8
0,77
0,9
1,5
19,18
43,3
74,6
Bevande
2,6
3,5
5,4
Prodotti tessili
38
49,8
59
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
8,9
10,9
13
103,35
142,2
173
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
Carta e prodotti in carta
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
Prodotti chimici
4,1
5,5
5,9
7,97
8,6
7,9
67
1
23
1,02
353
381
75,9
81,5
74,3
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
34,18
32,1
36,3
Articoli in gomma e materie plastiche
10,24
11,8
12,5
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
7,27
12,1
16,5
Prodotti della metallurgia
12,6
15,6
32,8
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
7,24
10,7
52,1
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
17,28
23,2
36,8
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
89,45
29,6
45,2
197,64
205,4
396,4
3,5
Macchinari e apparecchiature
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
1,3
2
9,96
12
11
4,7
11,6
11,3
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
10,6
11,1
19,5
Altri prodotti e attività
1,75
2,7
5,1
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
Mobili
Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.
VIETNAM
31
IMPORT ITALIANO DAL PAESE: VIETNAM
Import italiano dal paese:
VIETNAM
2013
Totale
2.178,3 mln. €
2014
2015
2.249 mln. €
2.661 mln. €
gen-dic 2015
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti alimentari
Bevande
2016
2,66 mln. €
nd mln. €
2013
2014
2015
226,53
241,4
273
1,79
2,5
4
117,9
117,9
123,2
5,1
3,39
3
32,34
36,8
36
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
108,01
152,4
197
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
Prodotti tessili
257,31
316,3
414,4
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
4,67
5,6
7,1
Carta e prodotti in carta
2,17
2,6
4,9
0
0
1
12,33
22,4
21,5
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
1,79
1,9
4,4
Articoli in gomma e materie plastiche
29,2
37
44,9
9,33
11,7
13
28,02
37,7
64,1
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
Prodotti chimici
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
Prodotti della metallurgia
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
20,53
30,8
36,3
1.132,9
976,6
1.133
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
44,98
60,5
61,6
Macchinari e apparecchiature
52,18
76,5
69,7
1,15
2,1
3,1
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
30,59
49,7
67,4
Mobili
27,28
26,8
32,9
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
31,24
35,2
41
2,02
1,4
3,9
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Altri prodotti e attività
Elaborazioni Ambasciata d’Italia su dati Agenzia ICE di fonte ISTAT.
OSSERVAZIONI
VIETNAM
32
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK
VIETNAM
33
OSSERVAZIONI
VIETNAM
34
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI
VIETNAM
35
OSSERVAZIONI
VIETNAM
36
FLUSSI TURISTICI
I trend vietnamita del turismo ingoing e outgoing sono in crescita, in parallelo con il rapido sviluppo e il processo di integrazione
internazionale registrati dal Paese e all’aumento del reddito disponibile pro-capite.
Il comparto turistico vietnamita puo’ contare su un articolato menu di attrazioni paesaggistiche (8 località vietnamite sono iscritte
nella World Heritage List dell’UNESCO) e mete sempre piu’ visitate (come le localita’ balneari di Da Nang e Phu Quoc) e
contribuisce notevolmente sia all’occupazione (4-5% della forza lavoro) sia al prodotto interno lordo (circa 7% nel 2015, 10% se si
considera tutto l’indotto) e alla ricezione di consistenti entrate di valuta straniera. Lo sviluppo del comparto richiede l’adozione di
interventi strutturali incentrati sulla realizzazione e sull’ammodernamento delle strutture ricettive, su una adeguata formazione del
personale, sulla riqualificazione dei servizi e sul potenziamento dei collegamenti aerei diretti da e per l’estero, necessari per attrarre
flussi turistici dai Paesi occidentali.
Le autorita’ vietnamite sono attualmente impegnate in un programma di branding del Paese- focalizzato sulla partecipazione a
manifestazioni fieristiche del settore - e di interventi specifici mirati all’ attrazione di flussi, confermato dall’adozione a partire dal 1
luglio scorso di un regime di esenzione unilaterale dei visti di ingresso per i cittadini di cinque Paesi europei (Italia, Francia,
Germania, Regno Unito e Spagna) per soggiorni fino a 15 giorni. Il regime é previsto fino al 30 giugno 2016 ma se ne prevede
l’estensione.
Sul fronte “outgoing”, la vibrante crescita economica del Paese ne sta trainando l’aumento del reddito pro capite e l’espansione di
una classe media sempre piu’ esposta ai trend, modelli e stile di vita internazionali. Al tempo stesso, una piu’ ristretta (ma dai numeri
in aumento) fascia di facoltosi rappresentanti dell’ elite vietnamita sta sviluppando un crescente interesse nei confronti di mete
turistiche di nicchia che siano in linea, negli standards di lusso, brand e riservatezza, con il proprio “status symbol”. La crescita
della domanda é sostenuta sia dalla disponibilità di voli low cost, sia da un incremento dei collegamenti disponibili con l’estero Le
mete turistiche privilegiate risultano essere in primo luogo le seguenti destinazione di area: Thailandia, Malesia, Singapore,
Giappone e/o Corea. A seguire, si posizionano le mete europee, proposte nella maggior parte dei casi in pacchetti regionali che
includono sempre Francia e Italia e, ad integrazione, Svizzera, Germania e Olanda. Per quanto concerne il MonoItaly, le nostre
destinazioni piu’ richieste si confermano le principali citta’ d’arte: Roma, Firenze, Pisa, Venezia e Milano per lo shopping.
L’Italia figura nella top 5 delle destinazioni prescelte dal turista vietnamita. Forte é il richiamo esercitato dal “brand Italia”, sostenuto
dagli asset del patrimonio artistico e culturale, dallo sport (calcio), dalla passione per la nostra gastronomia e per la lingua, dalla
moda.
Di recente sono stati lanciati sul mercato pacchetti mono Italy di 5/7 gg. con costi particolarmente competitivi che stanno attirando
numerosi turisti della nuova classe media. Le destinazioni più richieste sono le principali città d’arte: Roma, Firenze, Pisa, Venezia,
Napoli e Milano, cui vengono talvolta abbinate localitá minori (Verona, Assisi). E’ in crescita l’interesse, espresso dai vietnamiti più
facoltosi, per mete più ricercate.
FLUSSI
Secondo dati di fonte vietnamita, gli arrivi internazionali nel 2015 sarebbero stati 7.943.651, il 67% dei quali di origine asiatica,
superiori al 15% quelli di provenienza europea. In termini assoluti il maggior numero é costituito dai cittadini cinesi (1.780.918, quota
del 22%), seguiti da sudcoreani e giapponesi. Gli arrivi da Paesi europei sarebbero stati 1.199.142 (15,10% del totale), con un
numero di italiani di 40.291. Il nostro Paese si colloca al sesto posto tra i 28 dell’Unione ma é quello che ha registrato il tasso di
crescita più elevato rispetto all’anno precedente (+10,6%).
Per il 2016 l’obiettivo annunciato é di accogliere 8.5 milioni di visitatori internazionali e far viaggiare 60 milioni di turisti nazionali .
Ultimo aggiornamento: 25/03/2016
^Top^
VIETNAM
37