Più profughi da aprile nella nostra provincia

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Transcript Più profughi da aprile nella nostra provincia

savona provincia
IL SECOLO XIX
VENERDÌ
11 MARZO 2016
NOVITÀ NEL BANDO EMESSO DALLA PREFETTURA
Un esercito
Più profughi da aprile
nella nostra provincia
Alassio fa le barricate
Nel Savonese
i rifugiati
sono già 550
••• SONO circa 550, ad
oggi, i profughi ospitati
nella provincia di Savona. Il flusso non si è mai
fermato: tra novembre
e dicembre scorso sono
stati quasi 200 i richiedenti asilo, destinati al
nostro territorio. Su 69
Comuni, però, sono solo 20 quelli che hanno
aderito alla sollecitazione della Prefettura,
che invita ad un’accoglienza diffusa: numeri
più contenuti, ma con
un coinvolgimento di
maggiori realtà, a partire dai borghi più piccoli.
Il tetto è di 750. Il sindaco Canepa: siamo invasi
IL RETROSCENA
SAVONA. Più posti per i profughi accolti a Savona e in provincia: quasi 150 in più, che
potranno essere ospitati nelle
apposite strutture del territorio già dal prossimo mese. È
questa una delle novità, introdotte nel bando appena chiuso, che la Prefettura ha emesso
per l’affidamento del servizio
di accoglienza dei cittadini
stranieri, richiedenti protezione internazionale. Sono i
migranti, uomini e donne che
fuggono dall’Africa e dai paesi
in guerra a bordo dei barconi
della speranza. Un fenomeno
che non accenna a fermarsi ma
che, anzi, con la primavera, è
destinato a crescere. E Savona
si deve preparare alle nuove,
probabili ondate.
Agiornisisapràqualicooperative o associazioni si aggiudicheranno la vincita del bando. Ma, ad anticipare i risultati,
è la polemica sui numeri: numerosi sindaci, soprattutto
quelli costieri, non intendono
accogliere i profughi. Un pro-
blema riemerso nella recente
riunione in Prefettura, dove
sono diversi i primi cittadini
che hanno negato la propria
disponibilità ad accogliere i
migranti, nonostante la sollecitazione del Prefetto all’accoglienza diffusa. Ancor più, a
frontedelnumerocrescentedi
stranieri che saranno destinati
aSavona.«Iltettomassimoche
potrà essere raggiunto è di 750
profughi su tutta la provincia –
spiega Cristian Petrocca, responsabile della Croce Rossa
Provinciale, che fa parte dell’associazione
temporanea
d’impresa, insieme, tra gli altri, a Caritas e Arcimedia, e che
sioccupadell’accoglienzaprofughi-. Non sono molti di più
rispetto al bando precedente:
circa il 15 per cento, quasi 150
soggetti che si aggiungono».
Il meccanismo per l’aggiudicazione è un po’ diverso: dovranno essere coniugati l’offerta economica con la qualità
deiservizi.Sipartiràdaunabase d’asta massima di 35 euro al
giorno per ospite e si scenderà
di prezzo con le offerte. Sino ad
oggi, la cifra era di 32 euro al dì,
di cui 2,5 nelle tasche dei mi-
granti e il resto alle cooperative per gestire vitto e alloggio,
attivitàdimediazioneculturale, formazione linguistica e assistenza legale.
«Lottiamo quotidianamente
con situazioni estremamente
difficili da gestire in un paese
turistico – commenta Enzo Canepa, sindaco di Alassio-. Siamo invasi da stranieri, che arrivano in treno e che mendicano denaro nel budello, spesso
con insistenza. E ce ne vogliono mandare altri? Abbiamo
segnalato i casi alla Prefettura,
peresserecertichenonsitratti
di profughi, inseriti nei programmi di accoglienza».
Ad oggi, i risultati sono negativi. «Dopo i fatti di Albenga,
però, ci hanno informato di un
supplemento d’indagine – dice il Canepa-. Alassio non può
ospitare i profughi».
«L’accoglienza diffusa deve
coinvolgere tutti – la risposta
di Monica Giuliano, primo cittadino di Vado-. Da noi l’esperienza è stata positiva e alcuni
richiedenti asilo stanno lavorandopernoi,inaiutoaglioperai comunali».
S. C.
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A Carcare i profughi impiegati come spalaneve
L’ESPERIENZA DEI LAVORI NELLE SCUOLE
Briano: «Ancora migranti? In Riviera»
Il sindaco di Cairo torna a sollevare il problema integrazione
«CAIRO? Ha già dato. Se vogliono aumentare i numeri
dei profughi ospitati in provincia li mandino nei Comuni
che, ancora, non accolgono i
migranti. A cominciare da
Alassio».
Il sindaco di Cairo Montenotte, Fulvio Briano, già nei
mesi scorsi aveva lamentato
il numero eccessivo di richiedenti asilo inviati sul suo territorio, con conseguenti problematiche di integrazione.
E, in alcuni casi, di ordine
pubblico. A Savona è stata
positiva l’esperienza che ha
coinvolto i migranti in attività lavorative. I profughi, la
scorsa estate, hanno ridipinto diversi spazi delle scuole
De Amicis, Noberasco, Mignone, Guidobono, le medie
di Lavagnola e la primaria di
Santuario, oltre ai centri sociali Auser in via Nizza, via
Boito e alla Villetta. A eseguire i lavori sono stati i richiedenti asilo, affiancati da alcuni tutor dopo un corso sulla
sicurezza realizzato con l’Ente Scuola Edile. Una ventina
ha prestato servizio in città.
«Le attività hanno contribuito a trasmettere un senso
di legalità alla cittadinanza
-spiega Isabella Sorgini, assessoreaiservizisocialidiSavona– il lavoro ha favorito il
processo di integrazione nella vita sociale cittadina, prevenendo anche situazioni di
emarginazione. Lavoro che
per la città è stato di pubblica
utilità»
SEDUTA INTERROTTA PER MANCANZA DEL NUMERO LEGALE E AULA CHE SI TRASFORMA IN UN RING (VERBALE)
Aumento della Tari, il Comune implode tra gli insulti
Aschiero “tradisce” la sua maggioranza. Festa (M5S) usa il turpiloquio. Berruti: i grillini? Uscita tra le più simpatiche
SILVIA CAMPESE
SAVONA. La maggioranza si fa
“stoppare” dall’opposizione il
regolamento sulle tasse e in
consiglio scoppia la bagarre,
tra insulti, urla e minacce di
querele.
È lo spettacolo, poco edificante, a cui si è assistito ieri pomeriggio, in un consiglio comunale sciolto dopo che, per
due volte, alla votazione sulla
Iuc, l’Imposta unica comunale,
è venuto meno il numero legale. Una batosta pesante per la
maggioranza, ancor più a fronte del fatto che, a non votare
una pratica di fondamentale
importanza per l’amministrazione, è stato un membro della
stessa maggioranza, GiampieroAschiero,Api.Sediciivotifavorevoli, mentre non hanno
votato i membri della minoranza (Delfino, Debenedetti,
Arecco, Santi, Bussalai, Romagnoli, Pongiglione, Parino) oltre al consigliere di Api.
Un flop che ha suscitato l’ilaritàdialcunimembridelMovimento Cinque Stelle, seduti tra
il pubblico, con un grido di
esultanza del grillino Eric Festa, che, rivolgendosi a giunta e
maggioranza, li ha appellati
pubblicamente come dei «coglioni».
Alcuni consiglieri si sono infuriati, a partire da Lia Minetti,
Pd, che si è alzata in piedi gridando che non intende farsi insultaredanessuno,tantomeno
daigrillini.Benprestol’aulasiè
trasformata in un ring, dove
sono volate accuse reciproche.
«Il mio non è un insulto, è solo
una valutazione politica – ha
rincarato la dose Festa-. Possibile che vi siate fatti mancare il
numero legale su una pratica
così importante? Non avete
anticipato le rate della Tari per
riempire le casse vuote, al limitedellosforamentodelpattodi
stabilità?». «È inaccettabile e
incivile una simile maleducazione», il commento di Franco
Zunino, Rifondazione, Sergio
Lugaro, Sel e di un’ampia fetta
di consiglieri. Tanto che, poco
dopo, il capogruppo Pd, Federico Larosa, ha fatto sapere che
«insieme a Zunino e Livio Bracco abbiamo fatto mettere a
verbalel’accadutodallapolizia
municipale. Se la denuncia per
ingiuria non procederà d’ufficio, andremo dalle autorità
competenti. Certi comportamentisonoinaccettabili,ancor
più da un esponente politico.
Sono situazioni inaccettabili.
In generale, la minoranza si è
dimostrata assai irresponsabile su una pratica così importante. La cosa più vergognosa,
però, è il comportamento di
Aschiero: spero che, dopo questo atto, esca definitivamente
dalla maggioranza».
«Abbiamo un programma
elettorale che continua ad essere disatteso. Non si fanno incontri di maggioranza e nessuno mi spiega il perché di certe
scelte: la mia posizione era
chiara già in commissione e
oggi ho scelto di non votare. Ci
sono troppe cose che non vanno: mi sembra che questo sia il
Pd delle brutte figure».
Laconico, ma anche sarcastico, un po’ per sdrammatizzare
e un po’ per provocare con
l’ironia, il sindaco Federico
Berruti. Sorridendo, si è lasciato andare a un commento da
“fine mandato”: «Mi sembra
che l’appellativo che ci è stato
rivolto sia una delle uscite più
simpatiche dei Cinque Stelle in
questi anni di governo cittadino».
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
10%
aumento
della Tari per utenze
domestiche
e commerciali
700mila
Giampiero Aschiero si ribella alla sua maggioranza
euro
il maggior costo della
raccolta rifiuti
da coprire con la Tari
LA HOLDING DEL TRASPORTO PUBBLICO RINUNCIA A CDA E REVISORI DEI CONTI
Acts, fusione Tpl ok : risparmio da 50mila euro
SAVONA. Un risparmio di
circa50milaeuroall’annotagliando le poltrone del consiglio di amministrazione, il
presidente, i revisori dei conti e le consulenze. Ieri mattinal’assembleadeisocieilcda
dell’azienda pubblica Acts
(zero dipendenti, holding
che controlla Tpl), che gestisce il patrimonio del trasporto pubblico, ha votato e approvato
l’incorporazione
tramite fusione dentro Tpl.
La decisione dei vertici e
dei manager Acts, presieduta
dall’avvocato Ettore Molino,
però non estingue, non annulla, la causa civile intentata contro la Provincia (39% di
Acts) per il mancato versamento della quota annuale
2014 di 250 mila euro.
L’udienza che si doveva tenere nei giorni scorsi è stata rinviata a maggio per la concomitanza della fusione. Nel
frattempo i legali di Acts, tramite l’avvocato Giacomo Buscaglia hanno ottenuto il “ri-
conoscimento” del debito
dell’amministrazione provinciale. Ieri l’assemblea Acts
si è così allineata a quanto
previsto dalla legge 190 del
2014 per la spending review.
Senza dipendenti previsto il
taglio. E così il cda ha deliberato il “ritiro” del presidente
Molino (espressione del centrodestra) che aveva un’indennità di circa 18 mila euro
lordi, del vicepresidente Alberto Merialdo (costo zero in
quanto dirigente in Comune
a Savona) e della consigliera
Valentina Spirito (giovani industriali). Oltre al trio del cda
Acts sono pronti a lasciare
l’incarico anche il trio di revisori dei conti Mauro Barbero,
Mario Tassinari e Maura Mallarini.
Nell’ambito della riunificazione Tpl-Acts rimarrà come socio di minoranza la società Gtt spa (Gruppo Torinese Trasporti).
A. P.
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