testo Catalogo - Ministero dei Beni e le Attività Culturali

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LA COLLEZIONE
A metà degli anni 90', prima della creazione della Fondazione Hafnia, iniziò per Stevens Vaughn e Rodney
Cone l'interesse per i manifesti sulla propaganda cinese, che in quel momento, avevano perso popolarità a
favore della costruzione di una Cina moderna e aperta al mondo. Per questo motivo la gente iniziò a
custodire i vecchi manifesti, alcune volte utilizzati per decorare le case e gli ambienti di lavoro, sotto il letto,
nei cassetti o in altri angoli nascosti. Stevens Vaughn e Rodney Cone cominciarono così a visitare le case di
numerosi cittadini cinesi, per comprare questi manifesti e creare quella che ora è una delle più grandi
collezioni della propaganda cinese Maoista nel mondo.
Invece che custodirli accumulando polvere e lasciandoli deteriorare, questi manifesti furono restaurati e
catalogati. Nonostante l'alto valore storico, politico e scientifico, oggi la collezione viene presentata
principalmente per il suo valore artistico.
Durante il forum di letteratura e arte di Yan'an realizzato nel maggio del 1942, il Partito Comunista Cinese
guidato da Mao Tse Tung, tracciò le linee guida della "cultura rivoluzionaria" del partito. I discorsi di Mao,
durante questo evento, delinearono il modello dell'arte che si sarebbe prodotta fino a dopo la Rivoluzione
Culturale, negli anni 80'.
I suoi principali interessi erano:
- L'arte doveva riflettere la vita della classe operaia e considerarla come la principale protagonista
- L'arte doveva essere a servizio della politica e dello sviluppo del socialismo
Effettivamente, tutta la creazione artistica si trasformò in propaganda, che principalmente, descriveva la vita
dei contadini ed era a loro diretta. La bellezza di questi manifesti rappresenta le speranze più alte dell'utopia
Maoista, dove si distinguono immagini di purezza ideologica e di felicità familiare. In contrasto con la teoria
tradizionale Marxista e a quella Marxista Leninista, il Maoismo, non è un interpretazione materialistica dello
sviluppo storico, ma piuttosto, una teoria idealista basata sulla convinzione di Mao che la coscienza e la
volontà umana sono i principali fattori che guidano la storia. Da questo quadro ideologico, i propagandisti
cinesi furono in grado di produrre opere che vennero valorizzate e apprezzate per la loro bellezza e il loro
uso decorativo sia in ambienti pubblici che privati.
Nei Manifesti della Propaganda Cinese si alternano diversi stili artistici, incluso il realismo sociale e il
tradizionale acquerello cinese. Alcune opere, come i dipinti rupestri sono bellissimi esempi di arte naif; lineari
e pieni di colori, con un leggero e bizzarro senso della prospettiva. Senza dubbio, l'ndiscusso talento
naturale dei pittori è inconfondibile. Questi dipinti furono particolarmente idonei in un'epoca in cui Mao ha
sostenuto la naturale creatività del popolo cinese.
La Fondazione Hafnia è orgogliosa di presentare la sua collezione in Europa e mostrare a più persone la
bellezza e l'ambivalenza di questi manifesti di Propaganda Cinese. Questa dualità è maggiormente
sottolineata dalla famosa citazione di Deng Xiaoping, basata sull'antico proverbio di Sichuan "Non importa se
il gatto sia bianco o nero, l'importante è che catturi i topi." E' quindi desiderio dei promotori di questa mostra
che la bellezza di questi manifesti motivi il pubblico ad un ulteriore approfondimento dello studio e della
conoscenza della Cina moderna.
VALORI
Uno dei valori più importanti che poteva avere una persona in quell'epoca era amare il proprio paese e avere
fede nella direzione ideologica intrapresa. In Cina, essere "rosso" significava avere un cuore e intenzioni
pure, ovvero, avere fede che questo nuovo ordine sociale avrebbe creato una società armonica e prospera.
Nella cultura Cinese, la cooperazione e le lezioni di armonia, iniziano presto nella vita. A scuola i bambini si
aiutano l'uno con l'altro. Esiste un po' di invidia verso gli studenti migliori, poichè essi si distinguono
nell'aiutare chi ha maggiori difficoltà.
DONNE
Prima della fondazione del Partito Comunista, le donne che vivevano nell'area controllata dai sovietici
avevano già iniziato ad avere un ruolo come lavoratrici, mentre le contadine, che avevano sempre lavorato la
terra, mantenevano principalmente i loro doveri nelle attività domestiche.
Una serie di leggi promulgate dal partito negli anni 30' concesse alle donne uno status più equo nei rapporti
di lavoro. Prima della collettivizzazione, la legge riguardante i possedimenti terrieri, stabilì una assegnazione
paritaria all'interno delle coppie oltre alla possibilità di conservare la terra in caso di divorzio, inoltre, la legge
sul lavoro, assicurava loro lo stesso salario degli uomini nel settore industriale.
Il partito sosteneva ideologicamente le donne per ricostruire una nuova Cina e per toglierle dalla
subordinazione dei loro mariti e padri, convertendole in membri attivi della comunità. Inoltre, si aveva
bisogno di donne che lavorassero fuori di casa dato che molti degli uomini erano militari a tempo pieno.
Uno dei primi lavori disponibili fu guidare i trattori, in numerosi manifesti sono raffigurate mentre
"promuovono" questa immagine della nuova donna moderna.
BAMBINI
Il proposito principale dell'arte della propaganda Cinese era di educare e guidare il popolo verso un
comportamento e un modo di pensare corretto.
Era fondamentale per il raggiungimento di questo scopo dare una giusta educazione ai bambini, essendo
essi la personificazione della futura società socialista che il paese progettava nel momento in cui si stabiliva
la Repubblica Popolare Cinese.
L'armonia in famiglia e i doveri dei bambini sono sempre stati elementi importanti nella cultura Cinese, in
quanto si sperava che questi valori si sviluppassero molto attraverso le regole dell'ideologia politica e sociale
dell'epoca. Il sentimento tradizionale di lealtà verso la famiglia e l'imperatore venne sostituito con
l'obbedienza e la lealtà al partito e agli interessi di classe.
I bambini sono presentati ben nutriti, felici e sereni. Questi manifesti vanno molto al di là dal rappresentare la
vita come era, al contrario ritraggono la vita così come doveva essere. Rivelavano il proposito di creare una
nuova generazione felice, leale, patriota e produttiva.
INTERNAZIONALISMO
Mao fece una domanda: "può un comunista internazionalista essere patriota allo stesso tempo?" Questa era
una domanda critica nella storia e nell'immaginario della Rivoluzione Comunista Cinese e dello sviluppo del
Maoismo. Mao ha risposto a questa domanda affermativamente in accordo con la teoria Marxista-Leninista e
con la conoscenza della contribuzione ideologica straniera a favore del successo della rivoluzione.
Negli anni 50', una gran quantità di esperti sovietici andarono in Cina e un gruppo minore di studenti cinesi
andò in Unione Sovietica come interscambio culturale. Nonostante cio', fino agli anni 60', la Cina proseguì
con la politica di "isolamento" per evitare qualsiasi dipendenza dagli altri paesi.
Questo rimase un difficile quesito al quale rispondere per una rivoluzione che fondò il suo successo su una
guerra che espulse gli aggressori Giapponesi dalla Cina e si risolse in una grande migrazione di profughi
che si erano insediati in Cina tra il XIX e XX secolo.
L'orgoglio e il nazionalismo dei cinesi fu l'elemento chiave della propaganda, dell'educazione e delle
credenze popolari. La Cina ha più di mille anni di storia fondata sul suo nazionalismo che sovrasta i paesi
confinanti. L'internazionalismo basato sull'uguaglianza delle nazioni era un concetto alieno alla cultura
tradizionale cinese.
Manifesti che presentano studenti stranieri in Cina, personaggi come Bethune, che rinunciò alla sua
nazionalità per difendere la rivoluzione e ritratti del cameratismo internazionale e dell'appoggio alla
rivoluzione da parte del mondo negli anni 60' e 70', enfatizzarono le ambizioni internazionali e le credenze
della rivoluzione di questo paese.
Nel periodo compreso tra il 1949 e il 1979 la Cina rimase fondamentalmente chiusa rispetto alle visite e alle
influenze esterne. Per i cittadini cinesi, gli stranieri erano percepiti come immagini sui manifesti e non come
cittadini reali.
INDUSTRIA
AGRICULTURA
Uno dei maggiori componenti dell'ideologia Maoista era che i principali fondamenti della conoscenza del
vivere comune risiedevano nella comunità contadina, incorrutibile sia dall'élite sia dalla politica. Essi erano
gli artefici fondamentali delle regole essenziali della vita. I contadini e le loro famiglie corrispondevano
all'80% della popolazione di questa nuova Cina. Essi erano la fonte del successo della Rivoluzione di Mao e
i suoi diretti beneficiari. Nuova tecnologia, nuova organizzazione sociale e una nuova dinamica distribuzione
del terreno era idealizzata e elogiata nei manifesti che rappresentavano la vita rurale.
Le politiche di ri-educazione erano un fattore costante per Mao. Anche se erano dirette principalmente ai
giovani, furono suggerite e imposte anche a chi era fuori dall'elitè politica. Qualsiasi giovane che si trovasse
in una situazione politica non favorevole (per esempio i figlii dei genitori privilegiati) poteva purificarsi
apprendendo la vita rurale dai contadini per un certo periodo di tempo.
Il Movimento di Educazione Socialista ha avuto un picco durante la Rivoluzione Culturale con il motto "in alto
le montagne, sotto i villaggi" dove, oltre alla gente comune, più di 12 milioni di giovani furono ricollocati in
questo periodo. Certamente i manifesti di questo periodo mostrano adolescenti felici che apprendono l'ordine
naturale delle cose e come lavorare con i propri corpi e con le proprie mani, mentre nella realtà molta gente,
soprattutto anziani svantaggiati, andavano incontro ad un ardua lotta fisica che a volte terminava con la
morte.
SCIENZA E TECNOLOGIA
Storicamente la Cina è stato un paese di grande innovamento tecnologico e scoperte scientifiche. E' stato il
primo paese nel quale si sono registrate le prime osservazioni del movimento delle stelle e dove si crearono
le prime macchine volanti come l'aquilone. Le quattro grandi invenzioni della Cina furono: il compasso, la
polvere da sparo, la carta e la stampa che erano conosciute circa mille anni prima che in Europa. Inoltre la
Cina appariva nella cupside della navigazione del mondo del XIII secolo quando le sue navi arrivarono in
Africa.
In seguito la Cina si trasformò in un paese isolato che diede priorità a uno stile di vita che privileggiasse le
tradizioni degli antenati più che le nuove scoperte o cambiare l'ordine sociale. Il Partito Popolare decise di
cambiare. Le Quattro Modernizzazioni intendevano portare in Cina lo sviluppo industriale e culturale, al pari
delle nazioni del primo mondo, nel XXI secolo. L'obbiettivo principale era l'autosufficienza economica, che
includeva l'industrializzazione, l'agricoltura, la difesa nazionale e gli avanzamenti scientifici e tecnologici.
Un veloce progresso si realizzò nelle scienze pratiche e teoriche. La Cina ha sviluppato l'energia nucleare
per se stessa, nello stesso momento in cui si sviluppavano i satelliti, i computer e il raccolto di una varietà
ibrida di riso. Nonostante fosse un paese in via di sviluppo, nel 2003 la Cina è diventata la terza nazione
capace di inviare uomini nello spazio.
SOCIALISMO
EROI
Essendo una delle culture più antiche nel mondo, la Cina è molto orgogliosa di se stessa come nazione.
Senza dubbio, durante quasi un secolo prima dell'avviamento del Partito Popolare Cinese, ha sofferto tragici
e umilianti ostacoli. Uno dei maggiori obiettivi del partito era ristabilire l'orgoglio nazionale e dare alla Cina un
posto legittimo, tanto nella storia che nella scena internazionale.
Non sarebbe stata più una nazione in via di sviluppo, ferma al feudalesimo, alle superstizione e alle vecchie
tradizioni. Quando la Cina si confrontò con i poteri imperialisti dell'ovest e in particolare dei giapponesi,
rafforzò il suo sentimento di identità nazionale attraverso l'opposizione agli invasori e alle influenze straniere.
Gli eroi mostrarono le virtù del sacrificio. Spesso le loro gesta eroiche furono sconosciute al mondo, se non
fosse stato per gli sforzi fatti dalla propaganda. Il sacrificio personale a beneficio della società, del partito o
del paese, era una delle maggiori virtù di un comunista convinto.
Personaggi come Lei Feng, apparivano in diversi manifesti e sono conosciuti ancora oggi per il loro
sacrificio. "Impara da Lei Feng" è diventato un detto conosciuto da tutti.
VIGILANZA
La vigilanza contro i nemici tanto stranieri quanto interni, era un valore centrale del buon cittadino e il buon
modo di essere nella nuova Repubblica Popolare Cinese.
La dinastia imperiale Ching fu cancellata dalla storia nel 1911 quando la Cina fu afflitta dalle divisioni interne,
oppressione, povertà, invasioni straniere e assenza di coesione sociale.
La Cina si "alzò in piedi" come disse Mao, e rimosse l'influenza e la giurisdizione straniera dalle sue terre. Il
Partito Comunista diede potere al contadino e ai lavoratori per creare una nuova Cina come era stata
concepita da Mao e dal suo partito.
Questa "Nuova Cina" richiedeva la protezione e la vigilanza dei suoi cittadini e soldati migliori, i quali erano
usualmente descritti come giovani dal carattere forte, rappresentando il Nuovo Cittadino Cinese come
doveva essere.
Questa era una delle motivazioni dei Guardiani Rossi sostenuti da Mao e dalla "Banda dei Quattro".
EDUCAZIONE
Il nazionalismo era un importante componente in tutti i livelli dell'educazione durante questo periodo,
specialmente nella scuola primaria. Finalmente la Cina si era liberata dall'umiliante posizione in cui era stata
per quasi 100 anni. Inoltre, ebbe il coraggio di intraprendere e realizzare il proprio sogno utopico nonostante
le tante avversità.
I bambini erano cresciuti per adorare la loro nuova e giovane nazione, forse perchè non avevano mai
sperimentato direttamente gli orrori dell'occupazione e della guerra; la necessità li incoraggiava a difendere
fortemente la loro ancora fragile nazione.
Campagne ufficiali di letteratura e educazione furono lanciate negli anni 50' focalizzandosi nella
alfabetizazione adulta e nell'educazione tecnologica avanzata. Nel 1965 il partito semplificò il complesso
sistema di scrittura dei caratteri cinesi; una delle abilità della quale gli intellettuali si inorgoglivano
anteriormente visto l'alto grado di difficoltà per dominarla. Si sviluppò il Pinyin, un sistema organizzato di
suoni cinesi che usa l'alfabeto Romano. I modelli educativi furono influenzati da vari fattori: il modello
sovietico, la lotta contro l'elitè della Rivoluzione Culturale e le necessità pratiche di certe attività. Nonostante
la direzione e la qualità di queste riforme si ristrutturava constantemente, aumentò l'alfabetizzazione del
76,5% nel censimento del 1982 e una certa quantità di bambini in età scolare ricevettero una educazione
primaria per la prima volta in Cina.
MAO TSE TUNG
Mao è stata una delle figure più influenti nella storia. Ha guidato il Partito Comunista Cinese dal 1935 fino
alla sua morte 41 anni dopo nel 1976, e il paese stesso, una volta espulsi i nazionalisti a Taiwan nel 1949. E'
stato in grado di assicurarsi il potere e mantenerlo fino alla fine dei suoi giorni, liberò la Cina dai suoi legami
esterni, inorgoglì il suo popolo e eresse le basi per lo sviluppo della Cina Moderna.
Pur sapendo, pianificato o no, che molte delle sue regole causarono la morte di milioni di cittadini innocenti,
la figura di Mao è ampiamente riconosciuta. La sua eredità continuerà a svilupparsi quante più informazioni e
opinioni saranno ottenute. Valutando le responsabilità per gli eccessi e i disastri causati dalla Rivoluzione
Culturale e altri eventi anteriori al 1979, il Partito Comunista Cinese, riconosce questi fatti, incontrando il
contributo positivo di Mao alla Nuova Cina come un fattore di maggiore rilevanza rispetto alle perdite e agli
errori.
Grazie al culto generato dalla sua persona durante la Rivoluzione Culturale, abbiamo una sovrabbondanza
di immagini che descrivono come era la vita di quelli che vivevano il sogno dell'utopia socialista. Oggi il suo
viso adorna qualsiasi valuta in circolazione in Cina ed è comunemente usato per rappresentare lo stato, il
partito e la sua storia.
PITTURA
Le pitture originali sono prototipi per la riproduzione in serie dei manifesti di propaganda Cinese. Anche se
non tutte sono arrivate al loro stato finale di impressione, queste pitture erano parte del processo creativo dei
propagandisti e di artisti che lavoravano nei dipartimenti di propaganda in provincie, città e municipi del
governo.
Questi artisti lavoravano in origine con una varietà di pitture ad acqua, come gli acquerelli, la tempera e
l'acrilico. La capacità di rendere una idea rivoluzionaria, la sua proclamazione o un movimento sociale in una
opera d'arte, per poi riprodurla massivamente, era uno dei maggiori successi dei propagandisti dell'epoca.
Comparandoli con i manifesti di propaganda popolare russa, i manifesti cinesi erano più utopici e romantici,
avevano l'intenzione di riprodurre un sentimento di felicità e di innocenza rurale più che l'industrualizzazione
e il militarismo. Si può vedere un focus quasi travolgente sulle donne, sui bambini, sugli studenti e sugli
anziani, come anche una evidente carenza nella rappresentazione del proletariato. Di solito il soldato
dell'esercito di liberazione è presentato come un personaggio sorridente, amichevole e servizievole, mentre
lavora alla pari con i contadini. Questo scenario rimette ai tempi iniziali della rivoluzione quando Mao
utilizzava le campagne per "circoscrivere le città", inserendo l'Esercito Popolare di Liberazione nella vita
quotidiana della gente dei villaggi di campagna.
FONDAZIONE HAFNIA
La fondazione Hafnia promuove la fusione ludica e il dialogo Internazionale attraverso l'arte e gli artisti. Il suo
obbiettivo è dare sia ad artisti famosi che emergenti, gli strumenti per creare opere d'arte utilizzando diversi
materiali e differenti stili. Data l'esperienza professionale dei promotori della fondazione con la porcellana e
la ceramica, sono in special modo interessati a collaborare con artisti che usino questi materiali in maniera
innovativa.
L’obiettivo della Fondazione Hafnia, oltre la formazione e la promozione della collezione storica, è far
conoscere ad un pubblico sempre più ampio i fermenti e le tendenze più attuali nel panorama dell’arte
contemporanea internazionale. Negli ultimi anni la Fondazione è parte attiva in diversi progetti culturali in
Cina, Europa, Nord America e Sud America che promuovono il vasto campo delle arti visive – pittura,
scultura, fotografia, video, installazioni e performance – analizzato e proposto al pubblico non solo grazie alle
mostre, ma anche attraverso molteplici attività didattiche ed eventi collaterali di approfondimento, come
conferenze, residenze d'artista e incontri con curatori e critici del mondo dell'arte contemporanea.