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ISSN 1833 0029
BOLLETTINO INFORMATIVO CULTURALE DEI SICILIANI D’AUSTRALIA
A CURA DEL
Volume 18
Issue 2
Inside this issue:
SOMMARIO
Frasi- Aforismi--Poesie
COORDINAMENTO ASSOCIAZIONI SICILIANE
Ricerca sul cancro, la scoperta siciliana
dovuta volare fino in Bel- che studia il tumore alla
gio, all’Università di Leu- mammella.
ven, per seguire il sogno
professionale.
Poi in Belgio.
2
Calendar of events
3
Cultura
4
Cultura
5
Dalla Sicilia
6
Curiosità
7
Novità locali e non
8
Londra, la scelta
dei siciliani che
cambiano vita
di GIOVANNI BLASCO
March —April 2016
“Io, giovane ricercatrice
siciliana, ho individuato la
proteina-interruttore del
tumore al seno. Ma sono
costretta a lavorare all’estero”
Si chiama Rossella Lucà, è
siciliana (nata a Gela) ed è
una ricercatrice.
È lei la prima autrice della
ricerca che ha individuato la
proteina che agisce come
interruttore del tumore al
seno.
Come molti altri
giovani talenti italiani, è
“Nella mia famiglia – racconta la dottoranda – si
sono purtroppo verificati
alcuni casi di cancro al
seno. Per questo motivo
quando avevo 16 anni ho
deciso che avrei lavorato
sodo per rendermi utile
nella lotta a questo tumore”.
Nel 2002 da Gela si è
trasferita a Catania, dove
si è laureata in Biologia
tre anni dopo.
Oggi la dottoressa Lucà
firma lo studio, appena
pubblicato sulla rivista del
Laboratorio europeo di Biologia molecolare Embo
Journal, che rivela che nella proteina responsabile
della più comune forma di
ritardo mentale ereditario,
la sindrome dell’X Fragile, contribuisce anche alla
progressione del tumore
alla mammella. “Un risultato importante – sostiene
Rossella Lucà – perché
La seconda destinazione permetterà di svolgere dei
è stata l’università Tor test per prevedere le
Vergata di Roma, dove è metastasi”.
entrata a far parte del
team di ricerca italo-belga
Gli Stadio vincono il Festival col brano bocciato l’anno precedente
ma sono I siciliani che incantano Sanremo
“C’è mezza Sicilia
che vive a Londra”.
La frase mi rimane in testa
a piombo, ripresa nel dormiveglia dell’aereo che
atterra a London Stansted
nell’ultimo volo della giornata.
Me la ritrovo per caso, che
cade a sorpresa, l’indomani sera quando arriviamo a
Carnaby.
SEGUE A PAGINA 6
'Un Giorno mi dirai'. Con questa canzone
Gli Stadio meritatamente hanno vinto il
Festival di Sanremo. Al secondo posto si
è piazzata la giovane Francesca Michielin
con il brano 'Nessun Grado di Separazione'.
Via da qui. Può sembrare una minaccia
ma loro ci rimangono e conquistano il
terzo posto.
Anche quest’anno la Sicilia è stata degna-
mente rappresentata a Sanremo: sia
Michael Leonardi che Miele hanno ben
figurato fino “a due passi” dal traguardo per poi anche loro tifare per i due
colleghi ragusani che il vessillo della
Trinacria l’hanno portato fino alla fine.
SEGUE A PAGINA 3
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Il Ficodindia
Il Ficodindia
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FRASI--AFORISMI--POESIE
B.N 97951797
P.O. Box 160 Ermington - Australia 1700
DALLE CASE IN FILA
Telephone/Fax : +61 2 9801 0116
E-mail: [email protected]
Internet: www.ilficodindiasydney.com
Editorial Committee:
Sam Mugavero-Sergio Gualtieri
Dalle case in fila
Contributors:
Sull’orlo del lago
Santo Crisafulli
da lontano
Webmaster:
qualcuno con la mano saluta.
Daniele Stasuzzo
Via V. Emanuele, 470 - 94011 Agira (En) Italy
E-mail: [email protected]
Da lontano
con la mano rispondo.
Founded in 1999
by Salvatore (Sam) Mugavero
Published by C.A.S
Questo transito d’oggi
Coordinamento
è tutto uguale a quello di ieri
Associazioni
e tu forse ti chiedi,
vicina che conosco di vista,
Siciliane
di quale voce io sono
ABN 79 312 810 122
o forse a che lavoro.
Incorporated on the 11th October 2001
P.O. Box 160 Ermington NSW 1700
Coordinator
Sergio Gualtieri
Ed ogni tanto
quasi quasi vorrei fermare
Vice-Coordinator:
Sam Mugavero
virando la barca
ASSOCIATIONS MEMBERS OF CAS:
Agira Cultural Association
Pres. A. Manno
Ass. Culturale Eoliana
Pres. G. Ficarra
Ass. Isole Eolie
Pres. F. Biviano .
Ass. Palermitani
Pres. G. Dibella
Bottega d’Arte Teatrale
Pres. S. Crisafulli
Circolo Siciliano
Pres L. Stivala
Ass. Palazzolo Acreide
Pres. G.Ferla
Ass. S, Antonio da Padova
Pres. P. Maniscalco
e approdare al tuo approdo.
Paolo Totaro (1985)
Il Ficodindia è reperibile a:
SYDNEY: Consolato Generale d’Italia-- Istituto Italiano di Cultura;
Earlwood: Dott. Ignazio Alberti-315 Homer Street;
Secretary:
Sylvia Granturco
Treasurer:
Adelina Manno
Public Relations: Teresa Todaro Restifa
Ex Officio: Eugenio Casamassima;
Len Destro; Francesco Giacobbe;
Charlie Pollicina; Tony Noiosi.
Five Dock: Canada Bay Club, 4 William St— Dott. Felice Merlino, 126 Great North Road;
Gladesville: RSL Club-Platimum Coffee House, Shop 1, 225-227 Victoria Road;
Haberfield: Pasticceria Papa;
Leichhardt: Casa D’Italia, 67 Norton Street;.
Ryde: Golden Banana Fruit Market, Ryde Shopping CentreQuarry Rd Pharmacy, 128a Quarry Road;
Wollongong: IT-SO-WEL—21 Stewart Street
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MELBOURNE:
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Agira (En)— BAR Scardilli,Circolo degli Operai, Salone Santo Trovato;
Naxos (Me) Taverna Naxos
Tramite abbonamento: Direttamente a casa vostra $20 per tutto l’anno
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March-April
2016
Segue da pagina 1
Il Ficodindia
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giustamenti che permettano di ammiccare al pubblico.
FESTIVAL DI SANREMO
Non solo, dunque i cantanti siciliani, ma anche il comico che
“gioca” con i bambini di qualunque
La coppia Giovanni Caccamo e
età che subiscono le intemperie del
Deborah Iurato ha “bucato” il video, come si suole dire. È apparsa mondo.
ben affiatata, il testo della canzone Riprende la sagra del Commissaè buono, la melodia gradevole, e il rio Montalbano. È una nuova serie,
che viene annunciata, con spot aspubblico ha gradito. Da Sanremo
voleranno ovunque, come è capita- sai felici, dal più sgarrupato e simpatico poliziotto del mondo, grazie al
to al Volo, che hanno stravinto a
quale Andrea Camilleri si fa beffe
Sanremo e fuori.
dell’intelligenza digitale (il poliziotto
stralunato è un genio del computer).
Nell’edizione 2015 del festival,
ricordiamoceli, così ci riempiamo gli occhi, a vincere fu il terzet- La Sicilia, insomma, c’è. Sul piccolo schermo e nella storia canora
to di tenori, molto siciliano. `
Ed ora la coppia Caccamo-Iurato. d’Italia. Se ci fosse anche altrove
La Sicilia non è mai stata di casa a saremmo a cavallo
Sanremo con l’eccezione di Domenico Modugno naturalizzato nell’Isola, più siciliano che pugliese per
l’intera carriera artistica.
Ma siciliano è anche Lorenzo
Fragola, un altro big in gara, catanese, divenuto noto dopo aver vinto l’ottava edizione del talent show
X Factor. Tra le nuove proposte,
siciliana meno fortunata anche
Miele, di Caltanissetta, che si è
esibita poi come ospite dopo essere stata eliminata dalla gara, non
senza polemiche.
Poi c’è Nino Frassica. Che ha
posato la maschera di sempre,
quella di Scasazza, per indossarne
una, inedita, di “fine dicitore” e
poeta. La sua interpretazione del
“gioco” ha toccato il cuore, senza
spegnere, e questo è davvero
straordinario, la luce che emana
dal personaggio beffardo e umanissimo di sempre. Questo piccolo
miracolo ha una spiegazione: Frassica nella vita è assai simile al personaggio che interpreta, è un po’
se stesso, magari con alcuni ag-
Ulteriori
dettagli
nel
prossimo
numero
COASIT NEWS
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Sarà Francesca Michielin (nella
foto) a rappresentare l’Italia al prossimo Eurovision Song Contest
che si terrà a Stoccolma in Svezia
(presso la Globen Arena) il 10, 12 e
14 Maggio. Dopo la rinuncia degli
Stadio, come da regolamento del
Festival, la
scelta del rappresentante italiano all’Eurovision
è stata fatta direttamente dalla Rai
tra tutti i partecipanti ed è ricaduta
sul secondo classificato (appunto la
Michielin).
OGNI MERCOLEDÌ dalle 9 alle 10.30
su Rete Italia
“Spazio Giovani”.
Continua il consueto
appuntamento con Paolo Rajo, Marco
Zangari e Giovanni Bressan del Co.As.It.,
Fabio Petrò e tanti giovani pronti a raccontare
le loro storie. Con interventi, telefonate in
diretta, esperti e collegamenti da Melbourne.
Le puntate passate sono visibili sul canale
YouTube “Teleaustralia”.
Marco Zangari
Youth and Family Project Officer
Operatore Sociale e Culturale per i Giovani e
le Famiglie
SICILIAN ASSOCIATIONS’ CALENDAR OF EVENTS FOR 2016
MARCH
6th - AGIRA Assn- International Women Day
APRIL
8th - Ass. Isole Eolie- Cocktail Event
MAY
7th -Ass. Isole Eolie- Mother’s day dinner Dance
th
15 - Ass. Agira - S. Filippo d’Agira Festa
JULY
9th - Bottega d’Arte- Opera: Cosi` fan tutte
17th - Ass. Isole Eolie- Christmas in July Day Trip
Messa in italiano a Gladesville (O.L.Q.o.P.) alle ore 10.45,
ogni seconda domenica del mese officiata da Padre Alberico Jacovone.
FG Fintax Pty. Ltd
Agenti Fiscali Autorizzati
Direttore Davide Giacobbe
Dichiarazioni dei redditi e contabilità
Persone fisiche-*Aziende*-Società
Consulenza Fiscale per i Pensionati Italiani
Tel. 9564 2533
48A Norton Street (rear entrance)
Leichhardt
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Il
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C U L T U R A
IL GIARDINO D’ORIENTE
Di Agostino Spataro
La luce della sapienza
Che strano! La luce della sapienza, la saggezza vengono dall’Oriente, ma noi le cerchiamo in Occidente laddove
queste virtù vanno a morire.
Aver girato le spalle all’Oriente è stato un grave errore!
C’era una volta … il viaggio in Oriente
C’era una volta il viaggio nell’Oriente islamico che faceva sognare, e partire, schiere d’artisti vagabondi, scrittori, eremiti, esteti, avventurieri e dame stravaganti.
Si andava per deserti sconfinati, sotto cieli di vivide stelle, alla scoperta di luoghi e di città favolose per abbeverarsi
alle fonti della sapienza antica, alla ricerca di emozioni forti e nuovi stili di vita o di “qualcosa” d’indefinito, di magico,
ch’era vano cercare in Occidente.
Bagdad, Damasco, Beirut, Gerusalemme, il Cairo, Tripoli, Alessandria, Istanbul, Aden, Algeri, Sana’a, Fez erano le
gemme più preziose di questo mirabolante Oriente.
Oggi, queste favolose metropoli ci vengono propinate come “nemiche”, ricetto di terrorismi e truci dittature e d’intrighi
menzogneri, evocatrici di odio e di vendette e stragi sanguinose, di miserie e lussi scandalosi; immagini ripugnanti
che si vorrebbero cancellare con una lunga serie di guerre “preventive” e/o “umanitarie”.
Le guerre e i fondamentalismi di tutte le risme stanno deteriorando i rapporti fra Occidente e mondo arabo e deformando l’idea che nell’immaginario collettivo si aveva degli arabi e dei loro paesi.
E viceversa. Se in Occidente cresce una forma ottusa di arabofobia che mira a rimuovere l’Arabia dai nostri orizzonti,
fra gli arabi si sta diffondendo un antioccidentalismo cieco, astioso, ideologico.
Tutto ciò, mentre sullo sfondo si sente aleggiare la minaccia più grave: la cosiddetta “guerra fra civiltà”, propugnata
(e forse anche programmata) dagli sciovinisti d’entrambi le parti.
La favolosa saggezza del sultano dell’Oman
In una calda mattina d’agosto, giunse nella rada di Palermo il panfilo del sultano dell’Oman, Qaboos Bin Said al Said,
il quale- per l’intera settimana del soggiorno- non mise piede sulla terraferma, rimase “consegnato” sull’imbarcazione
a meditare, a osservare, ad ascoltare musica profana…
A differenza dei tanti monarchi e satrapi orientali, Qaboos non ama i lussi, gli eccessi. Egli è un uomo mite, riservato.
Un uomo triste condannato al comando.
Assillato da tante, indecorose richieste di questua, il sultano donò a Palermo una certa somma in favore dell’ospedale dei bambini e del conservatorio “Bellini”.
I bambini e la musica: chi più di loro abbisognano di aiuto, di protezione!
Refrattario al gossip, ai baccanali, Qaboos non volle scendere nemmeno per partecipare al lauto banchetto offerto
agli ottimati dei palazzi del potere.
Che spettacolo! E che soddisfazione! Un ricevimento in cui l’anfitrione è, sdegnosamente, assente.
Il sultano restò sul panfilo ad ammirare le stelle, il cielo, la visione notturna di Palermo fra la Kalsa e Monte Pellegrino…
Felice di trovarsi in questa “conca” araba, si sarà ricordato della massima del califfo Omar: “Noi vi abbiamo dato ciò
che perisce e voi ci avete dato ciò che permane”.
Increduli e sconcertati, i palermitani, abituati a ben altri stili, non riuscirono a comprendere il suo comportamento.
Con un piccolo sforzo, si sarebbe potuto capire che il sultano, dal suo panfilo, vide, con occhi di orientale, qualcosa
di grande che c' è dentro e sopra Palermo. Qualcosa che noi, abbacinati dal luccichio di una falsa modernità, non
riusciamo più a vedere. (2008).
L’Oriente visto dall’Occidente
I nababbi d’Occidente continuano a percepire l’Oriente musulmano come un immenso giacimento di petrolio, mentre
per le elites intellettuali è un’entità indistinta, caratterizzata soltanto dal fattore religioso.
L’Oriente è rappresentato come un corpo estraneo, una realtà lontana dominata dal dispotismo politico e dal fanatismo religioso.
In genere, si vede l’Oriente musulmano come una barriera tenebrosa che s’interpone fra l’Europa e l’estremo
Oriente.
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Certo, i problemi esistono e sono anche gravi, incancreniti. Tuttavia, quella realtà non è irredimibile. Semmai, l’Occidente dovrebbe contribuire a sollevarla, a risarcirla, modificando l’approccio, la prospettiva generale con cui la guarda.
A iniziare da una nuova visione del Mediterraneo che deve essere concepito come fattore di unione e non come fossato che separa le civiltà.
Alla ricerca della Madre
Sempre più, nella ricerca della Madre volgo lo sguardo a Oriente… (1998)
Mondo arabo: suolo e sottosuolo
In Occidente si conosce poco la drammatica realtà sociale, esistenziale dei popoli arabi. Le dittature dominanti e i
loro alleati d’Occidente vogliono tenerla appartata, separata dal resto del mondo. I media, purtroppo, non aiutano a
recuperare questo deficit di conoscenza. Anzi, spesso ne danno una lettura adulterata, schematica, presentandola
come un’accozzaglia di popoli fanatici, eternamente occupati a difendere il velo, il burqa contro l’invadenza delle
mode parigine.
Se si andasse a cercare un po’ meglio si scoprirebbe la causa principale di questo dramma che sta nella grave disparità socio-economica interna, ingenerata dal contrasto tra un suolo dove prosperano le più inique povertà e un
sottosuolo dove si celano le più grandi risorse energetiche del pianeta.
Specie nei paesi petroliferi convivono ricchezze scandalose, lussi sfrenati e spaventose ingiustizie.
Un mix male assortito che genera odio e risentimenti nelle masse escluse. In queste realtà, così conciate, noi occidentali facciamo il pieno di benzina e l’estremismo religioso fa il pieno di… consensi.
Petrolio e dittatura
Sembra assodato che la dittatura è la forma di governo più congeniale per controllare i Paesi detentori di grandi risorse petrolifere ed energetiche.
Come una maledizione, il petrolio produce inquinamento, violenza, profitti scandalosi e… regimi illiberali.
Tali “soluzioni” sono spesso favorite dai cartelli delle grandi multinazionali che esercitano una perniciosa influenza
sulle forze politiche e sociali, sui media e perfino sui governi degli Stati.
In forza di ciò, tali imprese acquistano un potere davvero eccezionale sul mondo. Come mai prima.
Domanda: possono queste imprese continuare a decidere i destini dell’umanità?
Si tratta, infatti, di un potere enorme, non sottoposto al controllo democratico pubblico, spesso derivato da affari illeciti, e gestito sulla base del “cartello”, dell’intesa oligopolistica per meglio dominare il mercato mondiale.
Fino a quando in questo campo le cose resteranno inalterate, sarà difficile spezzare il rapporto fra petrolio e dittatura.
Quella volta Federico a Gerusalemme
Correva l’anno 1228 quando Federico II, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, giunse, a capo della VI
Crociata, in Terra Santa e senza colpo ferire “conquistò” Gerusalemme e se ne proclamò re.
Non era successo prima, non succederà dopo. Fu questa l’unica Crociata risoltasi in modo incruento e a favore dei
cristiani, mediante un accordo di pace raggiunto tra Federico e il sultano Kamil.
Un fatto veramente eccezionale nella storia penta millenaria della Città “tre volte santa”, reso possibile dalla cultura
e dalla mentalità “mediterranea” dei due sovrani, che assicurò alla Palestina un lungo periodo di pacifica convivenza.
Dopo quella esperienza, Gerusalemme non ebbe più pace: passò da un’invasione a un’altra, da una guerra all’altra.
L’ultima, quella “dei sei giorni” del 1967, quando fu occupata dalle armate israeliane. Poco tempo dopo, sarà proclamata, unilateralmente, “capitale eterna e indivisibile dello Stato d’Israele” in violazione delle vigenti risoluzioni dell’Onu che assegnano alla Città uno “statuto speciale internazionale”.
La comunità internazionale (in primis il Vaticano) non ha riconosciuto come legittima tale decisione, tanto che nessun governo ha trasferito la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme “capitale”.
Strano, però. Israele è l’unico Stato nato per decisione dell’Onu ed è uno dei primi Stati al mondo che non rispetta le
risoluzioni dell’Onu ossia della “madre” che lo ha generato.
Oggi, a Gerusalemme non c’è la guerra, ma neanche la pace. Si stanno accumulando tante, gravi tensioni che alla
prima scintilla potrebbero esplodere.
(dal mio “I giardini della nobile brigata” in: http://www.amazon.com/dp/B00JLD0AAW
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I l
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TORNA A SPLENDERE LA CHIESA DI SANT’ANTONIO ABATE
CERAMI. Completati i lavori di ri- dievali e lungo la salita via Umberto scultura di San Vito ed un grandioso
qualificazione, la chiesa dedicata a (un tempo chiamata Strada Centrale), intarsiato fercolo (vara) in legno doraSan Antonio Abate ha riguadagnato offre agli sguardi compiaciuti dei visit- to. Poi ancora scene istoriate e anin tutta maestosità la forza primitiva atori il bel portale gotico con coppie di tiche pale, di autore ignoto. Di redel suo intimo splendore. Gli inter- colonne in stile corinzio che reggono cente, la parte alta dell’altare mostra
venti di decoro riservati al tempio frontoni spezzati. A fianco si staglia suggestivi dipinti, opera del famoso
sacro hanno messo in luce la possente il campanile a base quadra- pittore maestro, Cesare Di Narda.
bellezza originale di uno dei più in- ta. La costruzione del monumento è Gli appuntamenti di festa solenne in
signi edifici di culto che, impadroni- documentata da un rogito notarile, onore di Sant’Antonio Abate che il
tosi del risanamento e della ripulitu- risalente al 1623 e conservato negli paese ciclicamente e annualmente
ra dell’apparato murario, è tornato archivi di Stato di Enna. Tramite atto vive nell’ultima domenica di luglio,
ad esibire lo splendore appartenuto del notaio Giuseppe Aiutamicristo di sono organizzati dalla nutrita schiera
alle tre spaziose navate, alle cornici, Gagliano, ma esercente a Cerami, i di confrati (circa 400) devoti al Santo
ai fregi e ai motivi di cromia che “mastri fabricatori” Antonio, Michele e eremita.
ornano di eleganza la chiesa. Sod- Geronimo Costa, Marzio Polizzi e
CARMELO LOIBISO
disfatta tutta la cittadinanza che, con Silvestro Giuliano (tutti valenti scaldevozione radicata verso il Santo, pellini del tempo) si impegnavano a
ha partecipato alla manifestazione costruire la chiesa entro tre anni con
inaugurale degli ultimati lavori di patti e clausole già prescritte nel marriqualificazione,
dall’elargizione
sovvenzionati zo del 1919. Tre navate sorrette da
offerta
dall’inse-
sei colonne monolitiche di pietra fan-
gnante, Santa Calandra, ed eseguiti no
assumere
all’edificio
sacro
sotto la direzione e la supervisione un’identità di tipo basilicale. All’interartistica curata, a titolo gratuito, dal no vi sono custoditi importanti caponoto pittore e maestro, Cesare Di lavori e tele seicentesche, anch’esse
Narda.
La chiesa, incastonata tra restaurate. Oltre alla statua del Santo
un armonico carosello di viuzze me- eremita vi sono conservati anche la
La facciata della chiesa
Interni della chiesa
March-April
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Sicilia tropicale: banane a Palermo e avocado ai piedi dell’Etna
Il caldo ha cambiato anche la distribuzione sul territorio dei vigneti che
tendono ad espandersi verso l’alto
con la presenza della vite a quasi
1.200 metri di altezza come nel comune di Morgex e di La Salle, in provincia di Aosta, dove dai vitigni più
alti d’Europa si producono le uve per
il Blanc de Morgex et de La Salle
Dop. Si è verificato nel tempo – continua la Coldiretti – anche un significativo spostamento della zona di coltivazione tradizionale di alcune colture
come l’olivo che è arrivato alle Alpi.
E’ infatti in provincia di Sondrio, oltre
il 46esimo parallelo, l’ultima frontiera nord dell’olio d’oliva italiano.
“Se vai a Palermo non toccare le
banane”, raccomandava Johnny
Stecchino. Adesso oltre a mangiarle
sarà anche possibile coltivarle. Sì,
perché il clima sta segnando un
cambio di passo anche nell’agricoltura. Una situazione che – rileva la
Coldiretti – ha avuto effetti straordinari in Sicilia dove c’è chi ha trasformato in opportunità il clima ormai
torrido, coltivando i primi avocado
Made in Italy, frutto tipicamente tropicale, a Giarre ai piedi dell’Etna. A
Palermo invece grazie al microclima
e alla posizione soleggiata, Letizia
Marcenò, che ha sempre voluto puntare sulla diversificazione aziendale,
riesce addirittura a produrre le
prime banane nostrane.
E’ quanto riferisce la Coldiretti in
relazione a quanto emerso al summit mondiale degli agricoltori
‘Agricoltura e cambiamento climatico’ organizzato a Parigi dall’Organizzazione mondiale degli agricoltori (Oma), dal Comitato delle Organizzazioni professionali agricole
dell’Unione Europea (Copa) e dal
Consiglio dell’agricoltura francese in
occasione del Vertice Cop21 di Parigi.
A causa del surriscaldamento sono
infatti arrivate in Italia le prime coltivazioni di banane e avocado ma
sono a rischio le piante di cacao
dell’Africa occidentale dove il clima
sta diventando più secco. L’effetto
serra inoltre taglia la resa delle coltu-
re di orzo e luppolo per la birra in
Belgio e Repubblica Ceca e anche i
produttori di champagne francesi
sono in allarme per l’aumento delle
temperature di quasi 1,2 °C negli
ultimi 30 anni nella zona di coltivazione tanto che autorevoli studiosi
hanno ipotizzato lo spostamento fino
in Inghilterra della zone di coltivazione più idonee.
“L’agricoltura è l’attività economica
che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei
cambiamenti climatici ma è anche
il settore più impegnato per contrastarli”, ha affermato il presidente della Coldiretti e vicepresidente del Copa Roberto Moncalvo. “Si tratta però
di una sfida per tutti che può essere
vinta solo se si afferma un nuovo
modello di sviluppo più attento alla
gestione delle risorse naturali nel
fare impresa e con stili di vita più
attenti all’ambiente nei consumi, a
partire dalla tavola”, aggiunge.
Il riscaldamento del pianeta ha effetti
anche sui prodotti tipici perché provoca il cambiamento delle condizioni ambientali tradizionali per la
stagionatura dei salumi, per l’affinamento dei formaggi o l’invecchiamento dei vini. Secondo un’analisi
della Coldiretti, negli ultimi 30 anni il
vino italiano è aumentato di un grado
ma si è verificato nel tempo un anticipo della vendemmia anche di un
mese rispetto al tradizionale mese di
settembre.
Negli ultimi dieci anni – spiega la Coldiretti – la coltivazione dell’ulivo sui
costoni più soleggiati della montagna
valtellinese è passata da zero a circa diecimila piante, su quasi 30mila metri quadrati di terreno.
Nella Pianura Padana si coltiva oggi
circa la metà della produzione nazionale di pomodoro destinato a conserva e di grano duro per la pasta, colture tipicamente mediterranee.
Lo sapevate che... l'Italia produce piu' kiwi della Nuova
Zelanda?
Fin dal 2000, l'Italia è risultata il primo
paese produttore, anche se la sua
quota è gradualmente diminuita. Nel
2011 ha rappresentato oltre un quarto
del totale mondiale, con 430.000 tonnellate.
La produzione di kiwi è molto concentrata; lo si deduce dal fatto che i primi
5 paesi produttori in ordine di importanza rappresentano l’87% della produzione mondiale.
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Marc h-April
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La Valle dei Templi eletta simbolo mondiale della pace
La Valle dei Templi di Agrigento è stata eletta simbolo mondiale di pace, al termine delle tappe siciliane della “Peace Run”,
la staffetta internazionale della Pace ideata da Sri Chinmoy.
“Da questa nostra ‘porta sul Mediterraneo’, che si
apre verso l’Europa, a noi agrigentini piace pensare che
possa partire un forte messaggio di pace” – ha dichiarato il sindaco di Agrigento Lillo Firetto – rivolgendosi agli oltre 200
runner che hanno partecipato alla corsa all’interno del Parco
archeologico.
“È un messaggio – prosegue – che rinnoviamo ogni
anno per la Sagra del Mandorlo in Fiore, che quest’anno
si svolge dal 12 febbraio al 13 marzo, e in particolare nella seconda metà di marzo con il festival internazionale del folklore,
che celebrerà le tradizioni dei popoli di diversi Paesi e vuole lanciare un segnale di pace e di armonia per il Mediterraneo e il mondo intero. Pertanto rivolgo un invito sin d’ora a tutti a partecipare a questo grande appuntamento, in cui
si leverà un inno di gioia e di pace”, conclude il sindaco di Agrigento.
THE PALERMITANI ASSOCIATION
PRESENTED A $20,000 CHEQUE TO
CONCORD OSPITAL
This has been the third donation by the Association. Two other lots of $10,000 were already
presented during a gala night in occasion of the
Association’s Anniversary held last November.
The recipients in that occasion were: The Chris
O’Brien Lifehouse Foundation and the Father
Chris Riley's Youth Off The Streets.
On the same day, a statue of Saint Rosalia,
Patron of the city of Palermo was blessed and
placed in the chapel of St. Antonio da Padova
Retirement Village in Ryde.
L-R: Alice Kang, (Concord Hospital), Sam Colonna (Associazione Palermitani),
John Sidoti MP, Giuseppe Murgida (Associazione Palermitani),
Associate Professor Dr Meng Ngu and Consul General of Italy Arturo Arcano.
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ANTOLOGIE
CONCORSO LETTERARIO CAS
Sono ancora disponibili alcune copie delle Antologie dei
precedenti concorsi letterari CAS al costo originale di $25.
Contattare Teresa Todaro Restifa allo 0413 431119 oppure a Sam Mugavero al 9801 0116