Lettera Diocesana di FABRIANO – MATELICA N. 265

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Lettera Diocesana
CURIA VESCOVILE
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di FABRIANO – MATELICA N. 265
FABRIANO MARZO 2016
www.fabriano-matelica.it
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Carissimi sacerdoti,
mentre vi scrivo, voi salite e scendete le scale delle famiglie per la
benedizione pasquale. E’ un pellegrinaggio faticoso, ma che vi esprime nel modo migliore
come padri in cerca dei figli. Ora vi affido un compito formativo molto interessante. Eccolo.
Indico a me e a ciascuno di voi un punto di lavoro importantissimo in questo Anno Santo della
Misericordia: la lotta per riconquistare l’umiltà! Se vince l’umiltà, la comunione presbiterale
è già un paradiso in terra. Dice Papa Francesco: “Non c’è santità senza umiltà … Io penso che
ognuno di noi se qualcuno ci dice qualcosa, una cosa brutta, subito cerchiamo di dire che non
è vero. L’umiltà soltanto può arrivare a un cuore tramite le umiliazioni. Non c’è umiltà senza
umiliazioni, e se tu non sei capace di portare alcune umiliazioni nella tua vita non sei umile. Il
fine della santità che Dio regala ai suoi figli, alla Chiesa, viene tramite l’umiliazione del suo
Figlio, che si lascia insultare, che si lascia portare sulla croce ingiustamente”.
Ricordiamoci, cari amici, che “la misericordia ha sempre la meglio nel giudizio” (Gc 2,13).
Allora, via le posizioni ideologiche, giudicatrici, superbe; ma siamo umili per volere più bene a
chi fa fatica su questo cammino. Quanto mi fa soffrire sentire che un sacerdote ha trattato male
una persona, che è stato rigido, di parte, altezzoso. No. Il sacerdote è sempre umile e mite come
Gesù (cfr. Mt 11,29). Alla sera vado a dormire contento se ho reso felici quelli che ho
incontrato.
Il nostro vero nemico è l’invidia e il lamento perché un altro è più bravo di noi. Ricordiamoci
ciò che ha detto Papa Francesco: “L’invidia cresce nel cuore come l’erba cattiva e ‘uccide’ ”.
Sempre vi ho chiesto amore e comprensione, e soprattutto valorizzazione. Essere contenti che
l’altro sacerdote è più amato, più valorizzato e più bravo di me. Quanto mi ha fatto piacere
scoprire che un sacerdote ha fatto incidere in una medaglia che porta al collo la frase di San
Gregorio Nazianzeno che sempre vi ho ricordato (cfr. Lettera diocesana di gennaio).
Alla prossima Messa Crismale portate i segni del cambiamento su questa virtù dell’umiltà.
Sono certo di ricevere tanti doni in questo senso. Dimenticate anche tutto ciò che ho detto e
fatto tra voi, ma datemi questa consolazione della riconquista dell’umiltà.
Carissimi fedeli!
Aiutate noi sacerdoti ad essere umili, dateci il vostro esempio. Vi rivolgo la riflessione di Papa
Francesco sulla “forza iniqua della gelosia”: “Pilato si era accorto del vero motivo per cui i
capi degli scribi gli hanno portato Gesù: l’invidia. Secondo l’interpretazione di Pilato, che era
molto intelligente ma codardo, è quella che ha portato Gesù alla morte. Glielo avevano
consegnato per l’invidia. Chiediamo al Signore la grazia di non consegnare mai, per l’invidia,
alla morte un fratello, una sorella della parrocchia, della comunità, neanche un vicino del
quartiere: ognuno ha suoi peccati, ognuno ha le sue virtù, sono proprie di ognuno. Guardare il
bene e non uccidere con le chiacchiere per invidia o per gelosia”.
Ringrazio immensamente gli amici della Pastorale Giovanile Diocesana per la stupenda
esperienza dell’Oratorio Sacro “il Giardino della Misericordia”, che ci ha fatto gustare nei
giorni passati.
Auguro a me e a voi la vittoria della riconquista dell’umiltà in questa Quaresima.
+ Giancarlo Vecerrica
La Santa Messa Crismale
Mercoledì Santo, 23 marzo 2016, ore 18, in Cattedrale
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Mercoledì 23 marzo 2016, ore 18, in Cattedrale, ci sarà il segno visibile della unità
della Chiesa Diocesana: la Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo, per la
Benedizione degli Oli. Ogni Benedizione Sacramentale che avverrà nell’anno in tutta la
Diocesi partirà da questa celebrazione: l’Olio dei Catecumeni, il Sacro Crisma e l’Olio
degli Infermi hanno questa unica sorgente. Ogni Benedizione Sacramentale è gesto della
Chiesa, del Corpo di Cristo, per questo c’è questa unica celebrazione nella Pasqua del
Signore.
Per questo appuntamento è convocata tutta la Diocesi: i sacerdoti e i diaconi, i
ministranti e i seminaristi, i religiosi e le religiose, i catechisti, i gruppi ecclesiali e tutti i
fedeli. In tutta la Diocesi le chiese saranno chiuse nel pomeriggio.
All’Offertorio della Santa Messa i Parroci e i rettori di chiesa porteranno le offerte
raccolte nella “Quaresima di carità”.
Al termine, i sacerdoti, i religiosi, i diaconi e i seminaristi ceneranno insieme al
Vescovo.
L’Anno Santo della Misericordia a marzo, nella nostra Diocesi
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Nelle Famiglie, nelle Parrocchie e nei Gruppi Ecclesiali si utilizza il nostro testo
degli Orientamenti Pastorali “Misericordia io voglio”.
Le 24 ore per il Signore, da venerdì 4 a sabato 5 marzo. Il Papa ci dice: “l’iniziativa
“24 ore per il Signore” da celebrarsi nel venerdì e sabato che precedono la IV Domenica
di Quaresima, è da incrementare nelle Diocesi. Tante persone si stanno riavvicinando al
sacramento della Riconciliazione e tra questi molti giovani, che in tale esperienza
ritrovano spesso il cammino per ritornare al Signore, per vivere un momento di intensa
preghiera e riscoprire il senso della propria vita. Poniamo di nuovo al centro con
convinzione il sacramento della Riconciliazione, perché permette di toccare con mano la
grandezza della misericordia. Sarà per ogni penitente fonte di vera pace interiore.
(Misericordiae Vultus,17).
Nella nostra Diocesi, ogni Moderatore di Zona Pastorale e ogni Parroco prepari questa
“24 ore”, con la presenza continua, possibilmente anche per parte della notte, di un
Confessore. È una proposta da accogliere e presentare con più coraggio e decisione! I
due Santi dell’Anno della Misericordia – Padre Pio e Padre Leopoldo – arrivavano a
stare nel Confessionale anche oltre 16 ore al giorno! Che bel dono questa testimonianza
per noi sacerdoti!
I Pellegrinaggi (Cfr. Misericordiae Vultus,14) alla Porta Santa della Cattedrale.
Alcune Parrocchie e Zone Pastorali, alcuni Gruppi, come i Catechisti, hanno già
lodevolmente svolto questo bel gesto di coinvolgimento della propria gente.
Ecco il Calendario dei Pellegrinaggio nel mese di marzo:
Martedì 1 marzo, ore 11, le Interforze di Polizia
Domenica 6 marzo, ore 15, la Zona Pastorale di Argignano-Collamato
Sabato 13 marzo, ore 15, Catechismo II e III elementare
Sabato 19 marzo, ore 11, i lavoratori della Diocesi
Sabato 19 marzo, ore 17,30, i Giovani della Diocesi
Venerdì 18 marzo, ore 21, via Crucis Cittadina a Fabriano
La Quaresima di Carità, ogni giorno, soprattutto ogni Domenica, si ripropongano le tre
indicazioni evangeliche quaresimali: preghiera, digiuno ed elemosina.
Si tenga viva la tradizione del “Cesto della Carità”. Le offerte che si raccolgono per la
nostra Caritas verranno presentate all’offertorio della Messa Crismale dai parroci e rettori
di Chiese. Tra le 14 opere di Carità da sostenere, quest’anno, poniamo anche il rilancio del
Consultorio Familiare Diocesano.
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Prospettive per i prossimi mesi:
“I Mercoledì della fede” riprenderanno così:
- Mercoledì 27 aprile, ore 18,30, in Cattedrale il Card. Francesco
Montenegro, Arcivescovo di Agrigento e Presidente della Commissione
CEI per il servizio della Carità, ci parlerà sul tema: “La carità non si può
dare in appalto”.
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Giovedì 18 maggio, ore 18,30, in Cattedrale Mons. Filippo Santoro,
Arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione CEI per i problemi
sociali, ci parlerà sul tema “Ambiente, territorio e formazione dei laici
cattolici”.
Il Pellegrinaggio dei Ragazzi/e, tra i 13 e i 16 anni, sono convocati a Roma,
all’Olimpico e in San Pietro, da Papa Francesco, con questo titolo: “ Crescere
misericordiosamente come il Padre”. La convocazione è per il 22-25 Aprile.
Ogni sacerdote e laico responsabile si impegni al massimo per portare i nostri
ragazzi dal Papa. Il riferimento è la Pastorale Giovanile Diocesana.
COMUNICAZIONI
1. INCONTRI DI CLERO
• Santa Messa Crismale: mercoledì 23 marzo ore 18, in Cattedrale.
• Comunità dei giovani preti: giovedì 3 marzo, ore 9,30 a Melano.
• Comunità dei Diaconi Permanenti: sabato 5 marzo, ore 15 a San Filippo.
• Incontro di formazione per gli Aspiranti al Diaconato permanente: sabato 13 marzo
ore 16 a Matelica (Concattedrale).
2. GIORNATE
• Il Venerdì Santo è dedicato alla preghiera e alla raccolta di offerte per la “ Giornata
per le opere della Terra Santa”. (Colletta obbligatoria), da consegnare subito in
Curia.
• Giornata della Gioventù in Diocesi (Sabato 19 marzo, ore 17,30).
• Giornata di preghiera e digiuno 24 marzo: in memoria dei Missionari martiri
3.
DOVERI DEI SACERDOTI
• La consegna in Curia delle offerte e delle intenzioni delle SS. Messe.
• Entro il 31 marzo si devono presentare in Curia i Rendiconti consuntivi e preventivi
anno 2015 delle Parrocchie e degli Enti di cui si è responsabili. Chi ha difficoltà ad
eseguire questo grave dovere si può far aiutare dal Dott. Roberto Gasparrini, Addetto
Diocesano agli Affari Economici.
4.
INCONTRI PASTORALI
• Laboratorio di preghiera per i giovani a Matelica, Monastero della Beata Mattia:
Lunedì 7 e 21 marzo, ore 21,15.
• Esercizi spirituali per le famiglie a livello diocesano: sabato 5 e domenica 6 marzo,
all’Eremo del Beato Lizzerio (Muccia).
5. ADORAZIONE EUCARISTICA
• A Fabriano: nella chiesa di san Filippo, il primo sabato del mese, 5 marzo 2016, dalle
ore 21 alle ore 6 della domenica.
Nel santuario della Madonna del Buon Gesù: tutti i giorni feriali, dalle ore 9 alle ore 19,
con possibilità delle confessioni.
• A Matelica, nella chiesa della Beata Mattia: il primo sabato del mese, 5 marzo 2016, dalle
ore 21 alle ore 24.
Nella chiesa di san Filippo: l’ultimo venerdì del mese, dalle ore 21 alle ore 24, e nella
Parrocchia di Regina Pacis il primo venerdì del mese, 4 marzo 2016, dalle ore 8 alle ore
17.
6. NOMINE
• In data 10 febbraio 2016, Papa Francesco ha dato il Mandato di “Missionario della
Misericordia” a Don Aldo Buonaiuto.
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Nella messa con i cappuccini il Papa parla del confessore
Il gran perdonatore
«Siate grandi perdonatori»: è l’invito rivolto da Papa Francesco alle centinaia di frati
cappuccini che hanno partecipato alla messa celebrata martedì mattina, 9 febbraio, in occasione
della traslazione nella basilica vaticana delle spoglie di san Pio da Pietrelcina e san Leopoldo
Mandić. All’omelia il Pontefice ha commentato le letture del giorno, sottolineando come «la
tradizione dei cappuccini» sia «una tradizione di perdono. Tra voi — ha constatato — ci sono
tanti bravi confessori: è perché si sentono peccatori, davanti alla grandezza di Dio». Ma
soprattutto «perché sanno pregare, sanno perdonare», mentre «quando qualcuno si dimentica
la necessità che ha di perdono, lentamente si dimentica di Dio, si dimentica di chiedere
perdono e non sa perdonare». In particolare, ha proseguito Francesco, «l’umile, colui che si
sente peccatore, è un gran perdonatore nel confessionale», a differenza di quanti si sentono “i
puri”, “i maestri” e «sanno soltanto condannare». Per questo il Pontefice ha voluto
sottolineare, «specialmente in quest’anno della misericordia», che «il confessionale è per
perdonare». Per cui anche quando non si può dare l’assoluzione, il Papa ha raccomandato di
“non bastonare ”. Poiché «la persona che viene» a confessarsi cerca «conforto, perdono,
pace». Ecco allora la necessità di avere quello che il Pontefice con un’immagine efficace ha
definito «un cuore largo», perché «il perdono è un seme, è una carezza di Dio» e bisogna avere
fiducia nel suo perdono. Insomma, ha esortato Francesco, occorre essere «grandi perdonatori,
perché chi non sa perdonare finisce come un grande condannatore. E chi è il grande
accusatore, nella Bibbia? Il diavolo». Di conseguenza: «O fai l’ufficio di Gesù, che perdona
dando la vita, la preghiera, tante ore lì, seduto, come quei due — ha concluso indicando le
teche contenenti i resti di san Leopoldo e di san Pio — o fai l’ufficio del diavolo che condanna,
accusa».