AngioRM 3D negli aneurismi e nelle dissecazioni

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Transcript AngioRM 3D negli aneurismi e nelle dissecazioni

AngioRM 3D con mezzo di contrasto
negli Aneurismi e nelle Dissecazioni dell’Aorta
Alessi V., Bianco B.P., Cassano T., De Marco Capizzi C., Finazzo M., Rossello M.
Dipartimento di “Scienze Radiologiche” - Arnas “Civico”- Palermo
L’AngioRM con mezzo di contrasto (mdc) rappresenta lo stato dell’arte nello studio dei grossi vasi toraco-addominali, essendo tuttavia prerogativa solo degli apparecchi di più
recente costruzione, in grado di consentire acquisizioni 3D veloci, in apnea respiratoria durante il passaggio di un bolo di mdc, il Gadolinio-DTPA (GD), che alla dose di 01-0,3 mml/Kg.
determina un accorciamento del tempo di rilassamento T1 del sangue con aumento dell’intensità del segnale in misura proporzionale alla sua concentrazione.
La nostra metodologia prevede : a) l’ottimizzazione del timing d’iniezione del mdc mediante la determinazione del Tempo di Picco, in modo da avere la massima concentrazione
intravascolare in coincidenza dell’acquisizione dei profili centrali dello spazio K, che sono deputati al contrasto d’immagine; ciò mediante la tecnica del bolus test (scansioni ripetute
per 40” dalla somministrazione di una dose test di 2 ml); b) l’acquisizione di una sequenza precontrasto (maschera); l’acquisizione dinamica di almeno 3 frames consecutivi; d) la
sottrazione della maschera dai frames di acquisizione dinamica; e) l’elaborazione MIP e/o MPR delle immagini ottenute con la sottrazione.
I parametri da noi utilizzati sono i seguenti : TR 7,3 ms, TE 2,8 ms, FA 25°, matrice 182x256, slab 60 mm, FOV 40 cm., spessore di slice 2-3 mm.
Il Gd-DTPA è stato somministrato a bolo alla dose di 0,2 mml/Kg. di peso corporeo, seguito da un bolo di 20 ml di soluzione fisiologica.
Con l’AngioRM è stato possibile identificare correttamente tanto gli aneurismi che le dissecazioni, e di definirne il diametro massimo, l’estensione, la morfologia, il lume residuo, i rapporti
con le strutture vascolari che originano dall’aorta. Per la valutazione della componente trombotica parietale e/o di alterazioni intrinseche della parete, quali ad es. l’ematoma intramurale,
è stato necessario integrare l’angiRM con acquisizioni T1 pesate di base e postcontrasto. Nelle dissecazioni l’AngioRm è stata in grado di identificare sia il flap intimale che il vero e falso
lume, dal momento che i due lumi presentano nette differenze d’intensità di segnale, derivanti dalla diversa concentrazione del mdc in virtù della differente dinamica dei flussi.
I principali limiti dell RM nello studio degli aneurismi aortici sono stati rappresentati dall’impossibilità di studiare i portatori di pacemaker o di materiali metallici non compatibili con i campi
magnetici e dalla incapacità della tecnica d’ identificare la componente calcifica parietale, il che ha reso questa metodica poco idonea per il bilancio anatomico preliminare all’impianto di
endoprotesi e per la diagnostica differenziale tra dissecazione con completa trombosi del falso lume ed aneurisma fusiforme trombizzato.
I risultati in termini di sensibilità e specificità dell’angioRM non sono stati inferiori a quelli ottenuti con la MSCT. Tuttavia se quest’ultima è meglio accettata dal paziente la RM si è
dimostrata più semplice , rapida e flessibile nelle procedure di elaborazione delle imagini ottenute.
Le immagini qui rappresentate sono state da noi ottenute con il magnete da 1,5 Tesla - Ecclipse della Marconi.
Quadro normale
Aneurisma dissecante dell’aorta. A(tipo A); B(tipo B).
F=lflap;; LV ed LF=lume vero e falso; Dal lume vero originano TC ed AMS.
A
Dissecazione di ipo B in sede toracoaddominale ( visione posteriore) con
interessamento delle iliache. L’art.renale sn.
origina da lume falso (LF). RS = Rene sinistro.
Angiomi nel fegato (a)
B
Aneurisma dell’aorta ascendente (*)
e dell’art.succlavia di sinistra (**)
A e B : aneurisma dell’aorta addominale e
delle aa.iliache comuni. In B si evidenzia la
componente trombotica parietale.(T) ed il lume (L).