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a cura di Franco Massaro
a cura di Lorenzo Meyer e Mauro Raimondi
Inverno dalle nostre parti
Alessandria-Milan, il bello del calcio
po più di mezzo secolo. L’ultima
volta che Milan e Alessandria si
sono incontrate in serie A, infatti,
era (o fu, come preferite…) il 7 febrazionale. Quello della vittoria
braio 1960. Quel giorno, a San Siche non ti aspetti proprio o della
ro, sotto la direzione dell’arbitro
batosta incredibile (sì, anche la
Francescon di Padova, il Milan si
sconfitta può essere “romantica”).
schierò con Ghezzi, Fontana, MalQuello che ti fa sedere davanti aldini, Occhetta, Salvadore, Schiafla tv anche se lo sai che al 99%
fino, Bean, Galli, Altafini, Grillo,
andrà a finire in una certa maBettini. In maglia grigia, invece,
niera, essendo però consapevole
scesero in campo Stefani, Nardi,
che quell’1% può comunque accaGiacomazzi, Forin, Pedroni, Girardere. Il calcio è anche utopia. Ed
do, Flini, Migliavacca, Tacchi, Reè proprio questo che ci permette
geni e un tale Gianni Rivera, un
di dimenticare giocatori banderagazzino con i capelli a spazzoruole e procuratori-padroni, inula che, appena quindicenne,
tili moviolone e ammorbante
aveva esordito nel torneo prececiarlare, maglie orrende e partite
dente, il 2 giugno 1959, giocangiocate a tutte le ore, stadi trado contro... l’Inter.
sformati in enormi televisori in
Un piemontese, d.o.c., il Gianni.
cui ti sembra che la partita sia soNato il 18 agosto 1943 a Valle
lo una pausa nel continuo alterSan Bartolomeo, alle porte di
narsi di assordanti annunci pubAlessandria, e primogenito di
blicitari e musica insulsa.
Teresio (ferroviere) ed Edera, caConfessiamolo, da quando anche
salinga. Un’altra favola bella tra
il football è stato trasformato in Gianni Rivera con la maglia dell’Alessandria
le tante che potremmo estrarre
business, esserne appassionati è
davvero difficile. Per questo abbiamo voluto dedicare l’artico- dall’almanacco del calcio. Tu nasci figlio del popolo e diventelo della nostra rubrica ad Alessandria-Milan. Perché questa rai il “Golden Boy”, il simbolo di un Milan famoso in tutto nel
semifinale assolutamente inaspettata rappresenta l’essenza mondo. Ma in quel pomeriggio d’inverno sei proprio tu a readel football: che sa, qualche volta, meravigliare regalandoci lizzare alla tua futura Storia il gol della bandiera per la tua
l’impossibile. Nel caso specifico, l’arrivo di una squadra di Alessandria, che presto abbandonerai per fare il grande salLega Pro (la vecchia serie C, per intenderci) al penultimo at- to e diventare milanese. Se non è romantico questo...
La partita finì 3-1 per il Milan (autorete di Pedroni, Galli
to della seconda competizione calcistica nazionale.
Che senso di leggerezza, sfuggire per una volta alle soli- e Altafini), un risultato che vendicava l’inaspettata vittote logiche, alle solite sfide. Che colpo d’ala, che boccata ria colta dai piemontesi con lo stesso punteggio alla prid’ossigeno. Certo, solo l’eccezione che conferma la regola, ma di campionato, quando una tripletta di Tacchi aveva
potrebbe malignamente dire qualcuno, visto che l’ultimo schiantato i campioni d’Italia guidati dal duo “Cina”
scudetto sfuggito ai padroni Inter-Juventus-Milan risale Bonizzoni e Gipo Viani. Da allora, come si è accennato,
addirittura al 2001! Però, se leggiamo l’elenco delle squa- Alessandria e Milan nella massima serie non si sono più
dre di serie A di quest’anno, possiamo constatare come incrociate. Perché i Grigi, dopo la retrocessione avvenuta
l’eccezione sia sempre più la regola. Come spiegare, altri- alla fine di quel torneo, non sono più riusciti a risalire in
menti, un Carpi o un Frosinone nella massima serie? O A. E l’ultima partita ufficiale tra le due squadre risale
un Sassuolo, che tra l’altro potrebbe anche entrare in all’11 settembre 1960, quando il Milan vinse 5-3 ad
Europa League? O un Chievo, a cui ormai siamo abitua- Alessandria eliminandola dal primo turno di Coppa
ti ma che, se ci fermiamo a pensare, è il miracolo di un Italia. Questa volta, Rivera indossava sulla maglia rossonera quel numero dieci che non avrebbe mai più abbanpiccolo quartiere veronese che si ripete ogni anno.
Il fascino del calcio sta anche nell’eccezione. E anche in que- donato fino al 1979.
sto caso, il football non è altro che metafora della vita: se Stavolta, come finirà? Riusciranno i Grigi a raggiunpensiamo ai nostri giorni spesso molto simili se non gere la finalissima? In fondo, non importa. Perché,
uguali, non è forse proprio l’eccezione quella che cer- l’impresa l’hanno già compiuta. E comunque anchiamo, e che ricorderemo? E poi, il mito di Davide drà a finire, il Calcio, quello che amiamo noi,
contro Golia. Che, in questo caso, si rinnoverà do- ha già vinto.
volte, il calcio sa ancora farci
A
sognare. E tira fuori il meglio
di sé, cioè il suo lato romantico, ir-
a cura di Franco Bertoli
Novità nei servizi per il cittadino e tanti colori
uanti di noi sono entrati in un bar
Q
non certo spinti dalla sete ma più che
altro per poter usarne il bagno! Ora, coloro che d’ora in avanti si troveranno a passare in Viale F. Testi all’altezza della stazione M5 Bignami non dovranno più sorbirsi l’ ennesimo caffè della giornata ma
avranno la sorpresa di trovare un bagno
chimico “a gratis” (foto 1). Quanti invece,
ligi al dovere, vagheranno per Viale F.
Testi per acquistare il biglietto per la sosta sulle strisce blu potranno servirsi dei
6 totem multiservizi recentemente posizionati all’ altezza dei civici 5, 74, 69, 80,
83 e all’angolo di Via Maffeucci (foto 2).
Tornando invece ai due articoli sulla
Urban Art di ottobre a pag. 11 e gennaio
anch’ esso a pag. 11, desideriamo saldare
il debito che avevamo con Alessandra
Orlando, per la Casa di Alex, e Grafite
HB e Mr. Blob, per la scalinata della
Collina dei Ciliegi pubblicando le foto dei
due murales, splendidi, che hanno completato i loro interventi (foto 3, 4 e 5).
he dire del tempo pazzo? Primule nei boschi e Viole mammole
C
nei giardini in città. Stormi di Gru che volano a casaccio, una
volta verso sud, l’altra verso ovest o addirittura nord. Non ci sarebbe da meravigliarsi se qualche uccello preparasse il nido! In mezzo a questa situazione c'è anche chi è costretto a praticare gli sport
invernali, come questa magnifica coppia di Germani reali (foto di
Alberto). Questo è il mese in cui proprio i Germani formano le coppie, ma in giro per i vari laghetti se ne notano parecchie già stabili. Penso che le loro facoltà di prevedere il tempo siano già in funzione e che la Primavera non sia poi così lontana.
([email protected])
La classe dei cento anni
Roberta Coccoli
uando la incontriamo riQ
maniamo piacevolmente sorpresi dalla sua classe e
dalla sua grazia, un’eleganza
fatta di finezza, di attenzione
ai particolari, dal garbo dei
modi, dalla cortesia di vecchio stampo.
Bianca Bonfanti nasce il 9
febbraio 1916, e fin da ragazzina segue le orme della
mamma aprendo il suo negozio di intimo e lingerie femminile a soli 17 anni, a Seregno.
Si trasferisce all’Isola, sposandosi a vent’anni e aprendo
alcuni negozi di articoli di intimo femminile, A 42 anni rimane vedova, ma non si perde d’animo e continua a lavorare creando anche un laboratorio di busti, guepière e
lingerie in Via Arbe, vicino a
Piazzale Istria. Molto apprezzata per la qualità dei suoi prodotti, apre un negozio di intimo e abbigliamento femminile a Pratocentenaro, in Via Valfurva 4, continuando
a gestirlo con la nuora e l’amica Rina, fino all’età di 84 anni.
Il suo hobby è da sempre la pittura a olio su tela, e le sue opere sono
davvero di buona qualità, con cromatismi studiati e scelte di colore armoniche, tanto che ha presentato anche qualche sua personale. E
quando le chiediamo cos’è per lei la vita, ci descrive l’immagine di un
paesaggio di mare, con la spiaggia e qualche scoglio qua e là.
Il Comune di Milano ricorderà il suo centesimo compleanno consegnando una medaglia di bronzo e una pergamena ricordo, firmata
dal Sindaco. Auguri, signora Bianca!
Zoo di zona
Lupin il guerriero
upin è un bel micino
L
di 10 mesi, bianco e
nero, con una specie di
1
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mascherina nera sugli
occhi e sul nasino, e nella
sua breve vita ha già dovuto lottare per sopravvivere: nato con un'ernia
ombelicale, come tutti i
suoi 4 fratellini, è arrivato all'“Associazione Coccobello Miao & Bao Onlus” della nostra zona, a
soli 40 giorni, e poco dopo si è trovato a combattere una broncopolmonite, con antibiotici, vitamine e areosol. Quando si è rimesso, i volontari dell’Associazione si sono presi cura di lui facendolo operare per guarirlo dall'ernia ombelicale. Ora si è finalmente lasciato indietro queste sofferenze e aspetta di essere adottato: è un gattino giocherellone, dolce e vivace, e va d'accordo con gli altri animali. Si affida, dopo i regolari controlli, cippato, vaccinato, sverminato e sterilizzato. Info: [email protected] oppure 340/4130114.
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