AC3013 - Luigi Dal Trozzo

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SCHEDA DATI DI SICUREZZA
Ag test
Doc. SDS_CLP830_00-IT-REX-AG-Rev.02_2015-10-26
Data prima emissione: 01/10/2003
#1/8
1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa
1.1. Identificatore del prodotto
Nome commerciale
:
Ag test - flacone da 10 ml
REX-AG
Codice ISS
:
1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Usi professionali
: Reagente per saggio argento
Usi sconsigliati
: Tutti quelli non espressamente identificati in etichetta
1.3. Informazioni sul fornitore della scheda di dati di sicurezza
REX Components s.r.l. - Piazza Castello, 11 - 20121 MILANO - tel 02877279
e-mail persona competente: [email protected]
1.4. Numero telefonico di emergenza
02 877279 (dalle 08,30 alle 12,30 - dalle 14,00 alle 18,00)
Al punto 16 della presente scheda sono indicati i recapiti telefonici dei Centri Antiveleno in Italia attivi 24 ore su 24.
2. Identificazione dei pericoli
2.1. Classificazione della sostanza o della miscela
2.1.1 Classificazione ai sensi del Regolamento (CE) N. 1272/2008
Pittogrammi
: GHS05, GHS06, GHS07, GHS08, GHS09
Codici di classe e di categoria di pericolo
: Acute Tox. 4, Acute Tox. 3, Skin Corr. 1A, Skin Sens. 1, Resp. Sens. 1, STOT SE 3, Muta. 1B,
Carc. 1A, Repr. 1B, STOT RE 2, Aquatic Chronic 2
Codici di indicazioni di pericolo
: H302 - Nocivo se ingerito.
H311+H331 - Tossico a contatto con la pelle o se inalato
H314 - Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H317 - Può provocare una reazione allergica cutanea.
H334 - Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato
H335 - Può irritare le vie respiratorie.
H340 - Può provocare alterazioni genetiche.
H350 - Può provocare il cancro.
H360FD - Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto.
H373 - Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.
H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
2.1.2 Effetti avversi
Prodotto Nocivo: non mettere a contatto con la pelle e non inalare. Non ingerire.
Prodotto corrosivo: provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
Il prodotto, se inalato, provoca irritazioni alle vie respiratorie.
Se inalato, può provocare fenomeni di sensibilizzazione alle vie respiratorie; se portato a contatto con la pelle, può provocare sensibilizzazione cutanea.
Il prodotto può presentare rischi di mutagenesi.
Il prodotto presenta rischi di cancerogenesi.
Attenzione: il prodotto può nuocere alla fertilità e può nuocere al feto.
Attenzione: il prodotto può provocare danni irreversibili gravi alla salute umana in caso di esposizione prolungata o ripetuta.
Il prodotto è pericoloso per l'ambiente poiché tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
2.2. Elementi dell'etichetta
Etichettatura conforme al regolamento (CE) n. 1272/2008:
Pittogrammi
: GHS05, GHS06, GHS08, GHS09
Codice di avvertenza
: Pericolo
Codici di indicazioni di pericolo
H302 - Nocivo se ingerito.
H311+H331 - Tossico a contatto con la pelle o se inalato
H314 - Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H317 - Può provocare una reazione allergica cutanea.
H334 - Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato
H335 - Può irritare le vie respiratorie.
H340 - Può provocare alterazioni genetiche.
H350 - Può provocare il cancro.
H360FD - Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto.
H373 - Può provocare danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.
H411 - Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Codici di indicazioni di pericolo supplementari:
Non classificabile
Consigli di prudenza
Prevenzione
PERICOLO
P201 - Procurarsi istruzioni specifiche prima dell’uso.
P260 - Non respirare la polvere/i fumi/i gas/la nebbia/i vapori/gli aerosol.
P273 - Non disperdere nell’ambiente.
P280 - Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso.
P284 - [Quando la ventilazione del locale è insufficiente] indossare un apparecchio di protezione respiratoria.
Reazione
P301+P330+P331 - IN CASO DI INGESTIONE: sciacquare la bocca. NON provocare il vomito.
P303+P361+P353 - IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE (o con i capelli): togliere immediatamente tutti gli indumenti contaminati. Sciacquare
la pelle/fare una doccia.
P304+P340 - IN CASO DI INALAZIONE: trasportare l’infortunato all’aria aperta e mantenerlo a riposo in posizione che favorisca la respirazione.
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P305+P351+P338 - IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI: sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali lenti a
contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P308+P313 - IN CASO di esposizione o di possibile esposizione, consultare un medico.
P310 - Contattare immediatamente un CENTRO ANTIVELENI/un medico.
P314 - In caso di malessere, consultare un medico.
P333+P313 - In caso di irritazione o eruzione della pelle: consultare un medico.
P342+P311 - In caso di sintomi respiratori: contattare un CENTRO ANTIVELENI/un medico.
P391 - Raccogliere il materiale fuoriuscito.
Conservazione
P403+P233 - Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilato.
P405 - Conservare sotto chiave.
Smaltimento
P501 - Smaltire il prodotto/recipiente in un centro di raccolta autorizzato.
Contiene: Potassium dichromate (VI), Trioxochromium
UNICAMENTE AD USO DI UTILIZZATORI PROFESSIONALI
2.3. Altri pericoli
Contiene:
Trioxochromium - SVHC
Potassium dichromate (VI) - SVHC
L'utilizzo di agenti cancerogeni implica i seguenti obblighi per il datore di lavoro:
 attuare tutte le azioni necessarie alla sostituzione o riduzione dell'utilizzo dell'agente cancerogeno. Se tecnicamente possibile, l'agente cancerogeno
deve essere sostituito con altro che risulti meno nocivo;
 se non risulta tecnicamente possibile sostituire l’agente cancerogeno o mutageno “il datore di lavoro provvede affinché la produzione o l’utilizzazione
dell’agente cancerogeno avvenga in un sistema chiuso purché tecnicamente possibile”;
 se il ricorso ad un sistema chiuso non è tecnicamente possibile il datore di lavoro provvede affinché il livello di esposizione dei lavoratori sia ridotto al
più basso valore tecnicamente possibile”.
Inoltre il datore di lavoro deve:
 assicurare, applicando metodi e procedure di lavoro adeguati, che nelle varie operazioni lavorative siano impiegati quantitativi di agente cancerogeno
non superiori alle necessità delle attività analitiche e che l'agente cancerogeno in attesa di utilizzo, non causi un rischio diffuso nell'ambiente di lavoro;
 limitare al minimo possibile il numero dei lavoratori esposti o che possono essere esposti all'agente cancerogeno, anche isolando le zone di impiego
in aree predeterminate provviste di adeguati segnali di avvertimento e di sicurezza, ed accessibili soltanto ai lavoratori che debbono recarvisi per
motivi connessi con la loro mansione o con la loro funzione;
 dotare l’ambiente di lavoro di un adeguato sistema di ventilazione generale e ricambi d’aria;
 provvedere alla regolare e sistematica pulitura dei locali, delle superfici delle apparecchiature e degli impianti;
 elaborare procedure specifiche per i casi di emergenza che possono comportare esposizioni elevate;
 assicurare che l'agente cancerogeno sia conservato, manipolato, trasportato in condizioni di sicurezza;
 assicurare che la raccolta e l’immagazzinamento, ai fini dello smaltimento degli scarti e dei residui delle lavorazioni contenenti l'agente cancerogeno,
avvengano in condizioni di sicurezza, in particolare utilizzando contenitori ermetici etichettati in modo chiaro, netto, visibile;
 disporre, su conforme parere del medico competente, misure protettive particolari per quelle categorie di lavoratori per i quali vi sia esposizione
all'agente cancerogeno;
 assicurare che i lavoratori dispongano di servizi igienici appropriati ed adeguati;
 disporre che i lavoratori abbiano in dotazione idonei indumenti protettivi da riporre in posti separati dagli abiti civili;
 provvedere affinché i dispositivi di protezione individuale siano custoditi in luoghi determinati, controllati e puliti dopo ogni utilizzazione, provvedendo
altresì a far riparare o sostituire quelli difettosi o deteriorati, prima di ogni nuova utilizzazione.
Ricordiamo infine che le disposizioni relative alla protezione da agenti cancerogeni è contenuta nel D.Lgs.81/2008 Titolo IX Capo II.
3. Composizione/informazioni sugli ingredienti
3.1. Sostanze
Non pertinente
3.2. Miscele
Fare riferimento al punto 16 per il testo completo delle indicazioni di pericolo.
Sostanza
Concentrazione
Trioxochromium - SVHC
>5≤6%
Sulfuric acid 98%
>1≤5%
Potassium dichromate (VI)
- SVHC
> 0,1 ≤ 1 %
Classificazione
CAS
Ox. Sol. 1, H271; Acute Tox. 3, H301; Acute Tox. 2, H310;
Skin Corr. 1A, H314; Skin Sens. 1, H317; Acute Tox. 2,
H330; Resp. Sens. 1, H334; Muta. 1B, H340; Carc. 1A,
1333-82-0
H350; Repr. 2, H361f; STOT RE 1, H372;
Aquatic Chronic 1, H410
Skin Corr. 1A, H314
7664-93-9
Ox. Sol. 2, H272; Acute Tox. 3, H301; Acute Tox. 4, H312;
Skin Corr. 1B, H314; Skin Sens. 1, H317; Acute Tox. 2,
H330; Resp. Sens. 1, H334; Muta. 1B, H340; Carc. 1B,
7778-50-9
H350; Repr. 1B, H360FD; STOT RE 1, H372;
Aquatic Chronic 1, H410
EINECS
REACh
215-607-8
01-2119458868-17
231-639-5
01-2119458838-20
231-906-6
01-2119454792-32
4. Misure di primo soccorso
4.1. Descrizione delle misure di primo soccorso
Inalazione:
Consultare un medico. Se viene respirato, trasportare l’infortunato all'aria fresca. Se l’infortunato non respira, sottoporre a respirazione artificiale.
Contatto diretto con la pelle (del prodotto puro):
Togliere immediatamente gli indumenti e le scarpe contaminate. Lavare con sapone e molta acqua le zone che sono andate a contatto con il prodotto,
anche se solo sospette. Portare subito l'infortunato in ospedale. Consultare un medico.
Contatto diretto con gli occhi (del prodotto puro):
Lavare immediatamente ed abbondantemente con acqua corrente, a palpebre aperte, per almeno 10 minuti; quindi proteggere gli occhi con garza
sterile asciutta. Ricorrere immediatamente a visita medica. Non usare collirio o pomate di alcun genere prima della visita o del consiglio dell'oculista.
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Ingestione:
NON indurre il vomito. Non somministrare alcunché a persone svenute. Sciacquare la bocca con acqua. Consultare un medico.
4.2. Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati
Il prodotto danneggia gravemente le mucose e le vie respiratorie superiori nonché gli occhi e la cute. Tosse, Mancanza di respiro, Mal di testa, Nausea.
4.3. Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di trattamenti speciali
Vedere al punto 4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso.
5. Misure antincendio
5.1. Mezzi di estinzione
Mezzi di estinzione consigliati
Utilizzare acqua nebulizzata, schiuma alcool resistente, prodotti chimici asciutti o anidride carbonica.
Mezzi di estinzione da evitare:
Nessuno noto.
5.2. Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
Non respirare i fumi. La decomposizione termica sviluppa fumi potenzialmente nocivi per la salute (ossido di cromo).
5.3. Raccomandazioni per gli addetti all'estinzione degli incendi
Usare indumenti di protezione per le vie respiratorie, per gli occhi e la pelle. L’acqua nebulizzata può essere usata per disperdere i vapori e proteggere
le persone impegnate nell’estinzione. Si consiglia inoltre di utilizzare autorespiratori, soprattutto, se si opera in luoghi chiusi e poco ventilati. Indossare
i dispositivi di protezione specifici della squadra antincendio.
6. Misure in caso di rilascio accidentale
6.1. Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
Per chi non interviene direttamente
Allontanarsi dalla zona circostante la fuoriuscita o rilascio. Non fumare.
Per chi interviene direttamente
Informazioni generali: Usare un equipaggiamento individuale protettivo adatto, come indicato nella Sezione 8. Usare una protezione respiratoria. Evitare
la formazione di nebbie/vapori/gas e qualora si formassero evitare di respirarli. Prevedere una ventilazione adeguata. Evacuare il personale in aree di
sicurezza.
Misure cautelari rivolte alle persone:
Intervenire solo indossando l’equipaggiamento protettivo. Allontanare le persone non equipaggiate.
6.2. Precauzioni ambientali
Evitare sversamenti o perdite supplementari, se questo può essere fatto senza pericolo. Non lasciar penetrare il prodotto negli scarichi. La discarica
nell'ambiente deve essere evitata. Se il prodotto è defluito in un corso d'acqua, in rete fognaria o ha contaminato il suolo o la vegetazione, avvisare le
autorità competenti. Smaltire il residuo nel rispetto delle normative vigenti rammentando che si tratta di un prodotto cancerogeno.
6.3. Metodi e materiali per il contenimento e per la bonifica
Raccogliere il prodotto, agendo velocemente, assorbendolo con materiale inerte. Successivamente alla raccolta, lavare con abbondante acqua la zona
e i materiali interessati impedendo che i reflui possano penetrare nelle fognature, nelle acque di superficie o sotterranee e nel suolo.
6.4. Riferimento ad altre sezioni
Fare riferimento ai punti 8 e 13 per ulteriori informazioni
7. Manipolazione e immagazzinamento
7.1. Precauzioni per la manipolazione sicura
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle. Evitare la formazione di nebbie/vapori/gas e la dispersione del prodotto. Evitare l'esposizione - procurarsi
speciali istruzioni prima dell'uso. Adottare un'adeguata ventilazione nei luoghi dove si opera. Conservare lontano da fiamme e scintille - Non fumare.
7.2. Condizioni per l'immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Mantenere nel contenitore originale ben chiuso. Non stoccare in contenitori aperti o non etichettati. Tenere i contenitori in posizione verticale e sicura
evitando la possibilità di cadute od urti. Tenere lontano da fiamme libere, scintille e sorgenti di calore. Evitare l'esposizione diretta al sole.
7.3. Usi finali specifici
Nessun dato disponibile.
8. Controllo dell'esposizione/protezione individuale
8.1. Parametri di controllo
SOSTANZA
Trioxochromium
(come cromo, composti solubili in acqua di Cr (VI)
Nota
Effetti
critici
TLV/TWA
0,05 mg/m3
TLV/STEEL
Non
disponibile
Nota
Effetti critici
FONTE
A1; IBE
irrt TRS, cncr
ACGIH/2014
Sulfuric acid
0,2 mg/m3
Non
disponibile
A2; (M),
(T)
Fnpl
ACGIH/2014
Potassium dichromate
(come cromo, composti solubili in acqua di Cr (VI)
0,05 mg/m3
Non
disponibile
A1; IBE
irrt TRS, cncr
ACGIH/2014
A1 - Cancerogeno riconosciuto per l’uomo: l’agente è risultato cancerogeno per l’uomo sulla base dell’evidenza risultante dagli studi
epidemiologici.
A2 - Cancerogeno sospetto per l’uomo:la classificazione A2 viene applicata primariamente quando si ha evidenza ridotta di cancerogenicità
sull’uomo e evidenza sufficiente di cancerogenicità in animali da esperimento con rilevanza per l’uomo.
IBE - Sostanza con Indicatore Biologico di Esposizione
(M) - classificazione riferita ad acido solforico contenuto in nebbie di acidi inorganici forti.
(T) - frazione toracica
Fnpl – funzione polmonare
irrt TRS = irritazione Tratto Respiratorio Superiore
cncr = cancro
8.2. Controlli dell'esposizione
Controlli tecnici idonei:
Evitare il contatto con la pelle, con gli occhi e con gli indumenti. Lavarsi le mani prima delle pause e subito dopo aver maneggiato il prodotto.
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Misure di protezione individuale
a)
b)
c)
d)
Protezioni per gli occhi / il volto
Visiera e occhiali di protezione. Utilizzare dispositivi per la protezione oculare testati e approvati secondo i requisiti di adeguate norme tecniche
come NIOSH (USA) o EN 166 (EU) i.
Protezione della pelle
i) Protezione delle mani
Manipolare con guanti. I guanti devono essere controllati prima di essere usati. Usare una tecnica adeguata per la rimozione dei guanti (senza
toccare la superficie esterna del guanto) per evitare il contatto della pelle con questo prodotto Smaltire i guanti contaminati dopo l'uso in accordo
con la normativa vigente e le buone pratiche di laboratorio. Lavare e asciugare le mani.
I guanti di protezione selezionati devono soddisfare le esigenze della direttiva UE 89/686/CEE e gli standard EN 374 che ne derivano.
Protezione dall'immersione
Materiale: Gomma fluorurata spessore minimo: 0,7 mm Tempo di penetrazione: > 480 min.
Protezione dagli schizzi Materiale: Gomma nitrilica spessore minimo: 0,4 mm Tempo di penetrazione: > 30 min
ii) Altro
Indumenti protettivi completi resistenti alle sostanze chimiche, Il tipo di attrezzatura di protezione deve essere selezionato in funzione della
concentrazione e la quantità di sostanza pericolosa al posto di lavoro.
Protezione respiratoria
Operare in ambienti sufficientemente aerati provvisti di sistemi di captazione localizzata. In caso di utilizzo in priva di aspirazione utilizzare una
protezione respiratoria adeguata seguendo al norma UNI EN 529:2006 (Dispositivi di protezione delle vie respiratorie - raccomandazioni per la
selezione, l'uso, la cura e la manutenzione - documento guida) stabilendo l'adeguato valore FPO "Fattore di Protezione Operativo".
Pericoli termici
Evitare l’esposizione a fiamme libere.
Controlli dell’esposizione ambientale:
Impedire il rilascio di prodotto nell'ambiente
9. Proprietà fisiche e chimiche
9.1. Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Proprietà fisiche e chimiche
Aspetto
Odore
Soglia olfattiva
pH a 20°C
Punto di fusione/punto di congelamento
Punto/intervallo di ebollizione
Punto di infiammabilità
Tasso di evaporazione
Infiammabilità (solidi/gas)
Limite superiore/inferiore di infiammabilità
Tensione di vapore
Densità di vapore
Densità relativa a 20°C
Solubilità
Idrosolubilità
Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua
Temperatura di autoaccensione
Temperatura di decomposizione
Viscosità a 20°C
Proprietà esplosive
Proprietà ossidanti
9.2. Altre informazioni
Nessun ulteriore dato disponibile
10. Stabilità e reattività
10.1. Reattività
Nessun dato disponibile.
10.2. Stabilità chimica
Nessun dato disponibile.
10.3. Possibilità di reazioni pericolose
Nessun dato disponibile.
10.4. Condizioni da evitare
Non sottoporre a riscaldamento. Evitare l’umidità.
10.5. Materiali incompatibili
Materie organiche, Fosforo, Metalli in polvere.
10.6. Prodotti di decomposizione pericolosi
La decomposizione termica sviluppa ossido di cromo.
11. Informazioni tossicologiche
11.1. Informazioni sugli effetti tossicologici
ATE(mix) oral
= 1.565,5 mg/kg
ATE(mix) dermal =
847,9 mg/kg
ATE(mix) inhal
=
7,8 mg/l/4 h
Valore
Liquido rosato
Quasi inodore
Non disponibile
<2 sul tal quale
Non disponibile
Non disponibile
Non disponibile
Non disponibile
Non pertinente
Non disponibile
Non disponibile
Non disponibile
1,075 ± 0,005
In acqua
Totale
Non disponibile
Non disponibile
Non disponibile
Non disponibile
Non disponibili
Non disponibili
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a) Tossicità acuta
b) Corrosione / irritazione della pelle
c) Gravi lesioni oculari / irritazione
d) Sensibilizzazione delle vie respiratorie o della pelle
e) Mutagenicità sulle cellule germinali
f)
Cancerogenicità
g) Tossicità riproduttiva
h) Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione singola
i) Tossicità specifica per organi bersaglio (STOT) esposizione ripetuta
j)
Pericolo di aspirazione
Relativi alle sostanze contenute:
Trioxochromium
VIE DI ESPOSIZIONE
RISCHI PER INALAZIONE
EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE
EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE
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: Prodotto Nocivo: non mettere a contatto con la pelle e non inalare Prodotto Nocivo: non ingerire
: Prodotto corrosivo: provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
: Prodotto corrosivo: provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
: Il prodotto, se inalato, può provocare fenomeni di sensibilizzazione alle
vie respiratorie; se portato a contatto con la pelle, può provocare
sensibilizzazione cutanea.
: Il prodotto può presentare rischi di mutagenesi.
Trioxochromium: Muta. 1B H340: Può provocare alterazioni genetiche.
Potassium dichromate (VI): Muta. 1B H341: Sospettato di provocare
alterazioni genetiche.
: Il prodotto presenta rischi di cancerogenesi.
Trioxochromium: Carc. 1A H350: Può provocare il cancro.
Via di esposizione: Inalatorio
Potassium dichromate (VI): Carc. 1B H351: Sospettato di provocare il
cancro.
Via di esposizione: Inalatorio
: Attenzione: il prodotto può nuocere alla fertilità e può nuocere al feto
Trioxochromium: Repr. 2 H361f: Sospettato di nuocere alla fertilità.
Potassium dichromate (VI): Repr. 1B H360FD: Può nuocere alla
fertilità. Può nuocere al feto.
: Il prodotto, se inalato, provoca irritazioni alle vie respiratorie.
: Attenzione: il prodotto può provocare danni irreversibili gravi alla salute
umana in caso di esposizione prolungata o ripetuta
Trioxochromium: STOT Rep. Exp. 1 H372: Provoca danni agli organi in
caso di esposizione prolungata o ripetuta.
Organi colpiti: tratto respiratorio e reni.
Potassium dichromate (VI): STOT Rep. Exp. 1 H372: Provoca danni
agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.
Organi colpiti: cardiovascolare / ematologiche: emopoiesi
: sulla base dei dati disponibili i criteri di classificazione non sono
soddisfatti.
: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione e
attraverso la cute e per ingestione.
: L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di
particelle aereo-disperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente
quando disperso, soprattutto se pulverulento.
: La sostanza è corrosiva per gli occhi la cute e il tratto respiratorio.
Corrosivo per ingestione.
: Contatti ripetuti o prolungati possono causare sensibilizzazione cutanea.
Esposizioni ripetute o prolungate per inalazione possono causare asma.
La sostanza può avere effetto sul tratto respiratorio reni, causando
perforazione del setto nasale e danni renali Questa sostanza è
cancerogena per l'uomo. Può causare danni genetici ereditari alle cellule
germinali umane. Test su animali indicano la possibilità che questa
sostanza possa causare tossicità per la riproduzione o lo sviluppo umano.
RISCHI ACUTI/ SINTOMI
INALAZIONE Tosse. Difficoltà respiratoria. Respiro affannoso. Mal di gola. Dispnea. Sensazione di bruciore. I sintomi possono presentarsi in ritardo
(vedi Note).
CUTE
Arrossamento. Ustioni cutanee. Dolore.
OCCHI
Arrossamento. Dolore. Gravi ustioni profonde.
INGESTIONE Dolore addominale. Sensazione di bruciore. Shock o collasso.
NOTE
I sintomi dell'asma spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto essenziali il
riposo e l'osservazione da parte medica. Chiunque abbia avuto sintomi di asma causata dal contatto con questa sostanza, dovrebbe
evitare ogni ulteriore contatto. NON portare a casa abiti da lavoro. In funzione del grado di esposizione, sono indicati esami clinici
periodici.
Sulfuric acid
VIE DI ESPOSIZIONE
RISCHI PER INALAZIONE
EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE
EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE
: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi
aerosol e per ingestione.
: L'evaporazione a 20°C è trascurabile; una concentrazione dannosa di
particelle aereodisperse può tuttavia essere raggiunta rapidamente per
nebulizzazione.
: Corrosivo. La sostanza è molto corrosiva per gli occhi la cute e il tratto
respiratorio. Corrosivo per ingestione. Inalazione di aerosol di questa
sostanza può causare edema polmonare (vedi Note).
: I polmoni possono essere danneggiati per un'esposizione ripetuta o
prolungata a aerosol di questa sostanza. Pericolo di erosioni dentali per
ripetute o prolungate esposizioni ad aerosol di questa sostanza. Vapori
di acidi inorganici forti contenenti questa sostanza sono cancerogeni per
l'uomo.
RISCHI ACUTI/ SINTOMI
INALAZIONE Corrosivo. Sensazione di bruciore. Mal di gola. Tosse. Difficoltà respiratoria. Respiro affannoso. I sintomi possono presentarsi in
ritardo (vedi Note).
CUTE
Corrosivo. Arrossamento. Dolore. Vesciche. Gravi ustioni cutanee.
SCHEDA DATI DI SICUREZZA
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OCCHI
Corrosivo. Arrossamento. Dolore. Gravi ustioni profonde.
INGESTIONE Corrosivo. Dolore addominale. Sensazione di bruciore. Shock o collasso.
NOTE
I sintomi dell'edema polmonare spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico. Sono pertanto
essenziali il riposo e l'osservazione medica.
LD50 Orale (ratto) (mg/kg di peso corporeo) = 2140
CL50 Inalazione (ratto) di vapore/polvere/aerosol/fumo (mg/1/4h) o gas (ppmV/4h) = 375
Potassium dichromate (VI)
VIE DI ESPOSIZIONE
RISCHI PER INALAZIONE
EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE A BREVE TERMINE
EFFETTI DELL'ESPOSIZIONE RIPETUTA O A LUNGO TERMINE
: La sostanza può essere assorbita nell'organismo per inalazione dei suoi
aerosol, attraverso la cute e per ingestione.
: Una concentrazione dannosa di particelle areodisperse può essere
raggiunta rapidamente quando disperso.
: La sostanza è corrosiva per gli occhi la cute e il tratto respiratorio.
Corrosivo per ingestione. La sostanza può determinare effetti sui reni e
fegato, causando lesioni tissutali.
: Contatti ripetuti o prolungati possono causare sensibilizzazione cutanea.
Esposizioni ripetute o prolungate per inalazione possono causare asma.
La sostanza può avere effetto sul tratto respiratorio e reni, causando
perforazione del setto nasale e danni renali Questa sostanza è
cancerogena per l'uomo. Può causare danni genetici ereditari alle cellule
germinali umane. Test su animali indicano la possibilità che questa
sostanza possa causare tossicità per la riproduzione o lo sviluppo
umano.
RISCHI ACUTI/ SINTOMI
INALAZIONE Sensazione di bruciore. Mal di gola. Tosse. Dispnea. Difficoltà respiratoria.
CUTE
Arrossamento. Dolore. Ustioni cutanee.
OCCHI
Arrossamento. Dolore. Vista offuscata. Gravi ustioni profonde.
INGESTIONE Nausea. Vomito. Dolore addominale. Sensazione di bruciore. Diarrea. Shock o collasso.
NOTE
NON portare a casa abiti da lavoro. Chiunque abbia avuto sintomi di asma causata dal contatto con questa sostanza, dovrebbe
evitare ogni ulteriore contatto. I sintomi dell'asma spesso non si manifestano prima di alcune ore e sono aggravati dallo sforzo fisico.
Sono pertanto essenziali il riposo e l'osservazione da parte medica.
12. Informazioni ecologiche
12.1. Tossicità
Utilizzare secondo le buone pratiche lavorative, evitando di disperdere il prodotto nell'ambiente.
Il prodotto è pericoloso per l'ambiente poiché tossico per gli organismi acquatici a seguito di esposizione acuta.
12.2. Persistenza e degradabilità
Dati non disponibili.
12.3. Potenziale di bioaccumulo
Dati non disponibili.
12.4. Mobilità nel suolo
Dati non disponibili.
12.5. Risultati della valutazione PBT e vPvB
Contiene:
Trioxochromium - SVHC
Potassium dichromate (VI) - SVHC
12.6. Altri effetti avversi
Dati non disponibili.
13. Considerazioni sullo smaltimento
13.1. Metodi di trattamento dei rifiuti
Non riutilizzare i contenitori vuoti. Smaltirli nel rispetto delle normative vigenti. Eventuali residui di prodotto devono essere smaltiti secondo le norme
vigenti rivolgendosi ad aziende autorizzate.
14. Informazioni sul trasporto
14.1. Numero ONU
2927
Eventuale esenzione ADR (con applicazione dell’etichetta riportata a fianco) se soddisfatte le seguenti caratteristiche:
Imballaggi combinati: imballaggio interno 100 ml collo 30 Kg
Imballaggi interni sistemati in vassoi con pellicola termoretraibile o estensibile: imballaggio interno 100 ml collo 20 Kg
14.2. Nome di spedizione dell'ONU
LIQUIDO ORGANICO TOSSICO, CORROSIVO, N.A.S. (Trioxochromium, Sulfuric acid, Potassium dichromate)
14.3. Classi di pericolo connesso al trasporto
Classe
: 6.1 rischio sussidiario 8
Etichetta
: 6.1 + 8
Codice di restrizione in galleria
: D/E
Quantità limitate
: 100 ml
EmS
: F-A, S-B
14.4. Gruppo d'imballaggio
II
14.5. Pericoli per l'ambiente
Pericoloso per l’ambiente: SI (con applicazione della marcatura riportata a fianco)
Contaminante marino: SI
SCHEDA DATI DI SICUREZZA
Ag test
Doc. SDS_CLP830_00-IT-REX-AG-Rev.02_2015-10-26
Data prima emissione: 01/10/2003
#7/8
14.6. Precauzioni speciali per gli utilizzatori
Il trasporto deve essere effettuato da veicoli autorizzati al trasporto di merce pericolosa secondo le prescrizioni dell'edizione vigente dell'Accordo A.D.R.
e le disposizioni nazionali applicabili. Il trasporto deve essere effettuato negli imballaggi originali e, comunque, in imballaggi che siano costituiti da materiali
inattaccabili dal contenuto e non suscettibili di generare con questo reazioni pericolose. Gli addetti al carico e allo scarico della merce pericolosa devono
aver ricevuto un'appropriata formazione sui rischi presentati dal preparato e sulle eventuali procedure da adottare nel caso si verifichino situazioni di
emergenza
14.7. Trasporto di rinfuse secondo l'allegato II di MARPOL 73/78 ed il codice IBC
Non è previsto il trasporto di rinfuse
15. Informazioni sulla regolamentazione
15.1. Norme e legislazione su salute, sicurezza e ambiente specifiche per la sostanza o la miscela
D.Lgs. 09/04/208 n° 81 - TITOLO IX Capo II
Non contiene sostanze definite cancerogene ai sensi dell’art.234.
L'utilizzo di questo prodotto comporta l'obbligo della "Valutazione dei rischi" da parte del datore di lavoro secondo le disposizioni del Dlgs. 9 aprile
2008 n. 81. I lavoratori esposti a questo agente chimico non devono essere sottoposti alla sorveglianza sanitaria se i risultati della valutazione dei rischi
dimostrano che, in relazione al tipo ed alla quantità di agente chimico pericoloso e alla modalità e frequenza di esposizione a tale agente, vi è solo un
"Rischio moderato" per la salute e la sicurezza dei lavoratori e che le misure previste nello stesso Dlgs. sono sufficienti a ridurre il rischio.
D.Lgs. Governo n° 52 del 03/02/1997
(Attuazione della direttiva 92/32/CEE concernente classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose).
D.Lgs. Governo n° 65 del 14/03/2003
(Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi).
D.Lgs. Governo n° 25 del 02/02/2002
(Attuazione della direttiva 98/24/CE sulla protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori contro i rischi derivanti da agenti chimici durante il
lavoro).
DM del 26/02/2004
(Definizione di una prima lista di valori limite indicativi di esposizione professionale agli agenti chimici).
DM del 03/04/2007
(Attuazione della direttiva n. 2006/8/CE della Commissione del 23 gennaio 2006, che modifica, per adeguarli al progresso tecnico, gli allegati II, III e V
della direttiva 1999/45/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed
amministrative degli Stati membri, relative alla classificazione, all'imballaggio e all'etichettatura dei preparati pericolosi).
Regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006
Concernente la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH), che istituisce un'Agenzia europea per
le sostanze chimiche, che modifica la direttiva 1999/45/CE e che abroga il regolamento (CEE) n. 793/93 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1488/94
della Commissione, nonché la direttiva 76/769/CEE del Consiglio e le direttive della Commissione 91/155/CEE, 93/67/CEE, 93/105/CE e 2000/21/CE.
Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008
Relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le direttive 67/548/CEE e
1999/45/CE e che reca modifica al regolamento (CE) n. 1907/2006.
Regolamento (CE) n. 790/2009 della Commissione, del 10 agosto 2009
Recante modifica, ai fini dell'adeguamento al progresso tecnico e scientifico, del regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del
Consiglio relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele.
15.2. Valutazione della sicurezza chimica
Valutazione della sicurezza chimica non prevista.
16. Altre informazioni
16.1. Altre informazioni
Descrizione delle indicazioni di pericolo esposte al punto 3
H271 = Può provocare un incendio o un'esplosione; molto comburente.
H301 = Tossico se ingerito.
H310 = Letale per contatto con la pelle.
H314 = Provoca gravi ustioni cutanee e gravi lesioni oculari.
H317 = Può provocare una reazione allergica cutanea.
H330 = Letale se inalato.
H334 = Può provocare sintomi allergici o asmatici o difficoltà respiratorie se inalato.
H340 = Può provocare alterazioni genetiche.
H350 = Può provocare il cancro.
H361f = Sospettato di nuocere alla fertilità.
H372 = Provoca danni agli organi in caso di esposizione prolungata o ripetuta.
H410 = Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
H272 = Può aggravare un incendio; comburente.
H312 = Nocivo per contatto con la pelle.
H360FD = Può nuocere alla fertilità. Può nuocere al feto.
Classificazione effettuata in base ai dati di tutti i componenti della miscela
Recapiti telefonici di emergenza
ITALIA
(www.salute.gov.it/servizio/documenti/centri_antiveleni.pdf)
FIRENZE
Centro Antiveleni di Firenze
(www.antiveleni.altervista.org)
GENOVA
Servizio Antiveleni
MILANO
Centro Antiveleni
(www.centroantiveleni.org)
NAPOLI
Centro Antiveleni Ospedale Cardarelli
(www.ospedalecardarelli.it/ospedale/centro-anti-veleni)
PADOVA
Servizio Antiveleni
PAVIA
IRCCS Fondazione S.Maugeri
(www.cavpavia.it)
ROMA
Centro Antiveleni Policlinico Gemelli
(www.tox.it)
ROMA
Centro Antiveleni Università “La Sapienza”
(w3.uniroma1.it/cav_cartella)
TORINO
Centro Antiveleni
PRINCIPALI FONTI BIBLIOGRAFICHE
ACGIH - American Conference of Governmental Industrial Hygienists
ECB - European Chemicals Bureau
055 7947819
010 56361245
02 66101029
081 7472870
049 8275078
0382 24444
06 3054343
06 49970698
011 6637637
SCHEDA DATI DI SICUREZZA
Ag test
Doc. SDS_CLP830_00-IT-REX-AG-Rev.02_2015-10-26
Data prima emissione: 01/10/2003
#8/8
IARC - International Agency for Research on Cancer
IPCS - International Programme on Chemical Safety (Cards)
NIOSH - Registry of toxic effects of chemical substances (1983)
OSHA - European Agency for Safety and Health at Work
PHATOX - Pharmacological and Toxicological Data and Information Network
WHO – World Health Organization
Scheda Dati di Sicurezza conforme al regolamento (UE) n. 2015/830 del 29 Maggio 2015 e successivi adeguamenti
I capitoli evidenziati corrispondono a quelli modificati rispetto alla precedente revisione.
La presente scheda dati di sicurezza sostituisce integralmente tutte le precedenti versioni.
Le informazioni di questa scheda di sicurezza sono state ottenute da quanto di meglio sia disponibile o di nostra conoscenza sul mercato alla data di
revisione indicata. Né la Società intestataria di questa scheda né le società sussidiarie potranno accettare lamentele derivanti da un uso improprio
delle informazioni qui indicate o da un uso improprio nell’applicazione del prodotto. Porre particolare attenzione nell’utilizzo dei preparati perché un uso
improprio può aumentarne la pericolosità.