Ceriale, dopo la confisca il nodo delle aree Nucera

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48 .Riviera Albenga
STAMPA
.LA
DOMENICA 7 FEBBRAIO 2016
PROBLEMI ANCHE PER LE TRE PALAZZINE DI VIA CARLOFORTE AD ALBENGA
Ceriale, dopo la confisca
il nodo delle aree Nucera
Degrado e pericoli mentre il Comune non può entrare in possesso dei terreni
LUCA REBAGLIATI
CERIALE
La confisca è ormai definitiva, dopo che anche l’ultimo
ricorso è stato respinto, ma il
Comune non riesce ad entrare in possesso dei terreni e la
vecchia azienda agricola di
Andrea Nucera resta da anni
in preda all’abbandono. Le
serre sono ormai compromesse e gran parte dei
25mila metri che costituivano l’azienda circostante le
abitazioni del noto impresario accusato di bancarotta e
della sua famiglia sono invase dalle erbacce.
Il problema però non è solo il degrado della zona, con
l’incombente pericolo di incendio delle sterpaglie durante la stagione secca. Il
cancello della proprietà è rimasto senza elettricità,
quindi non è accessibile neppure per gli addetti alla manutenzione del bombolone
del Gpl che serve il vicino
condominio Parei, e degli
estintori.
«Sono ormai tre anni che i
terreni sono in totale abbandono e nessuno ha mai fatto
niente: se le aree sono del
In abbandono i terreni dell’azienda di Nucera confiscati
Comune, l’amministrazione
ha il dovere di intervenire per
metterle in sicurezza e risolvere le problematiche che
questa situazione comporta
per la zona e per tutto il paese,
se invece sono ancora sotto la
responsabilità di privati si
provveda al più presto con
un’ordinanza», tuona il consigliere di minoranza Luigi
Giordano.
Acquisire una proprietà del
genere per l’ente pubblico potrebbe essere un’occasione
importante, magari per realizzare un’area verde o per vendere una parte e incassare un
po’ di soldi, invece sembra diventare un problema. Soprattutto se, come in questo caso,
la vicenda urbanistica e giudiziaria si intreccia con quella
del fallimento dei proprietari
degli immobili.
«Temo che fino alla chiusura del fallimento non si potrà
avere il passaggio di proprietà
– spiega il sindaco Ennio Fazio
-. Abbiamo già effettuato un
ALASSIO. ALTRI DUE RAGAZZI SONO STATI TROVATI IN POSSESSO DI HASHISH
sopralluogo ed abbiamo segnalato la situazione al curatore fallimentare. Al momento
non abbiamo molti strumenti
a disposizione».
Ma non sono tutte rose e
fiori neppure ad Albenga, dove la confisca delle arcinote
tre palazzine di via Carloforte
(gruppo Giallombardo) è definitiva, anche se la proprietà (o
meglio anche in questo caso la
curatela) potrebbe rivolgersi
addirittura alla Corte Europea, che però difficilmente potrà ribaltare gli effetti della
sentenza della nostra giustizia
penale.
Qui i problemi sono altri.
Prima di tutto capire se (o meglio in quale misura) gli abusi
potranno essere sanati o se bisognerà procedere a un costoso ripristino, poi bisognerà
trovare il modo (cioè i soldi)
per completare le palazzine,
dopo averne stabilito la destinazione. Senza dimenticare
che c’è anche chi aveva già
versato caparre che rischia di
vedere perdute. Il sindaco
Giorgio Cangiano ha incaricato uno studio legale specializzato di trovare una soluzione.
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Il campanile della parrocchia della Santissima Annunziata
ALBENGA. UNA RACCOLTA DI FONDI PER I LAVORI
Ultimato il restauro
del campanile di Bastia
tra i più alti della diocesi
E’ tra i più alti della diocesi, circa 40 metri, tutto in pietra, e da
alcuni giorni è stato completamente liberato dalle impalcature in legno, dopo una serie di lavori di restauro per bloccare le
infiltrazioni d’acqua che ormai
raggiungevano l’interno della
chiesa, la parrocchiale della
Santissima Annunziata a Bastia d’Albenga. «L’intervento al
campanile non poteva più
aspettare. Con l’occasione è
stata anche ingrandita la croce
alla sommità, sistemato un
nuovo angelo, sostituite le lancette dell’orologio e installato
un moderno impianto di parafulmine che rende più sicura
tutta la zona - ha detto il parroco don Armando Nania - i lavori
sono stati resi possibili da contributi e offerte, grandi e picco-
le, che confermano l’attaccamento degli abitanti di Bastia alla loro
chiesa». Le spese non sono state
ancora interamente coperte e
proseguono le iniziative di raccolta fondi, a cura della confraternita della Santa Croce, gruppi
parrocchiali e volontari. Il campanile, visibile anche dall’Autofiori è uno dei simboli del paese.
Bastia nelle scorse festività natalizie si è caratterizzata anche per
l’altissimo numero di presepi.
Composizioni tradizionali e moderne (come la natività ospitata
in una vecchia tv), realizzate in
vari punti del paese oltre a quello
della Confraternita: arte, abilità
e molta pazienza concentrate in
un piccolo capolavoro di 60 metri
quadrati in un magazzino a ridosso della chiesa.
[M.F.]
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LA VICENDA DEL RISARCIMENTO AL MUSICISTA CADUTO ALL’INTERNO DEL CASTELLO
Avevano grimaldelli e oggetti da scasso Contenzioso Comune-Amici nell’Arte
due giovani denunciati dai carabinieri “Uniti per Garlenda” chiede spiegazioni
Un nuovo pattuglione di controllo dei carabinieri, con otto
pattuglie e sedici militari in
campo. E come risultato tre
sequestri e quattro denunce.
Dopo i controlli ad Albenga,
Pietra e Finale Ligure, anche
la compagnia carabinieri di
Alassio ha organizzato posti
di blocco e accertamenti nella
serata di venerdì, mirati a
contrastare furti, borseggi e
spaccio di stupefacenti. Nell’ambito del servizio, svolto in
collaborazione con le unità cinofile e con l’ausilio di un velivolo del 15esimo nucleo elicot-
Controlli dei carabinieri
teri, sono stati controllati 20
esercizi commerciali, 235 persone e 185 autoveicoli (sequestrati 3 furgoni sprovvisti di as-
sicurazione). Inoltre, sono scattate quattro denunce. A finire
nei guai sono stati: D.A.E, 25
anni, di Albenga, e M.L., 20 anni, di Imperia trovati in possesso di grimaldelli e oggetti atti
allo scasso (l’imperiese è stato
sorpreso anche con refurtiva e
pistola giocattolo priva di tappo rosso); C.D.I., 20 anni, di Andora, trovato in possesso di circa 6 grammi di hashish; T.A., 25
anni, residente Andora, trovato
in possesso di circa 50 grammi
di hashish e materiale per confezionamento e vendita. [D.SR.]
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Prosegue il contenzioso tra il
Comune e l’associazione Amici nell’Arte: Uniti per Garlenda interroga il sindaco sulla
questione. La lista, attraverso
il consigliere Carminati, ha
presentato un’interpellanza
per conoscere la ragione del
protrarsi della battaglia legale su quanto accaduto al Castello Costa del Carretto. Nel
2011, il circolo ingauno Amici
nell’Arte aveva allestito la mostra «Dreams» nello storico
edificio (di proprietà del Comune). Il 20 agosto, però, il
musicista Agostino Guarino
cadde in un pozzo nascosto da
una porta che non presentava
segnali di pericolo. L’artista, ristabilito, aveva avanzato una richiesta di risarcimento da 800
mila euro al Comune, che a sua
volta aveva additato il Circolo
come responsabile. Ha spiegato
Carminati: «Desideriamo approfondire le motivazioni che
hanno spinto il Comune ad affidare la pratica all’ufficio legale
della compagnia di assicurazione. Spesso gli interessi della
compagnia non collimano con
quelli dell’assicurato. Inoltre,
chiediamo al sindaco se verifica
le condizioni di sicurezza di un
bene pubblico e acquisisce un
parere prima di autorizzarne
l’utilizzo». La risposta del primo cittadino Silvia Pittoli non si
è fatta attendere: «Le assicurazioni vengono stipulate proprio
perché vengono fornite garanzie. La scelta mi pare ovvia e la
polemica ridicola. Il Castello all’epoca dell’accaduto aveva ovviamente ottenuto tutte le autorizzazioni da parte degli enti
competenti. Mi spiace che la
minoranza continui a fare opposizione in questo modo».[D.SR.]
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IL CONSIGLIERE DI ALBENGA CIANGHEROTTI: «QUALCUNO ATTENDE, GLI ALTRI SI SPOSTANO NEL BASSO PIEMONTE»
Interventi di piccola e media chirurgia
ora la lista d’attesa supera i mille pazienti
Supera quota mille la lista dei
pazienti del ponente savonese in lista di attesa per interventi di piccola e media chirurgia, rigettando nuovamente sotto i riflettori della
polemica la situazione della
sanità in provincia di Savona.
Una situazione allarmante, che vede ben 1070 pazienti
con problematiche addominali (come ernie o calcoli della colecisti) costretti a sopportare il dolore, dovendo attendere per settimane, o peggio per mesi, di poter essere
operati. Infinite sono anche le
code al Pronto soccorso dell’ospedale Santa Corona, oberato e con personale sempre
Ospedale
L’ingresso
del Santa
Maria di
Misericordia
di Albenga
più ridotto, così come sono numerose le lamentele di turisti e
cittadini, rimpallati da Albenga a Pietra Ligure e viceversa
in cerca di posti letto disponibili. Un insieme di problematiche che contribuisce ad aggra-
vare il quadro della sanità savonese, favorendo la fuga dei
pazienti nelle regioni vicine.
A lanciare l’allarme, denunciando il nuovo intoppo nel sistema sanitario, è stato il consigliere di Forza Italia Eraldo
Ciangherotti, che ha spiegato:
«Sono andato al Cupa per prenotare un intervento chirurgico e ho scoperto che, ad oggi,
oltre 1070 pazienti del Savonese sono in lista di attesa per essere sottoposti ad interventi di
piccola e media chirurgia. La
situazione è insostenibile e
dannosa per tutti. I pazienti attendono all’infinito per poter
essere operati o diversamente
si rivolgono ad altri ospedali
del basso Piemonte, perché
non sono sufficienti, tra Santa
Corona e Santa Maria di Misericordia, le giornate di sala
operatoria dedicate alla chirurgia».
[D.SR.]
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ALASSIO
Un tributo a Berrino e un premio a Quaglieni
1 Gli Amici di Mario Berrino, Pier Franco Quaglieni, la famiglia Berrino e il
sindaco Enzo Canepa: l’incontro è avvenuto ieri, nella Galleria Berrino ad Alassio. I rappresentanti dell’associazione culturale di Ispra (Va) hanno annunciato il conferimento (a settembre) del premio alla carriera giornalistica e per la
diffusione della cultura a Quaglieni, cofondatore del Centro Studi Pannunzio
di Torino. L’associazione, infine, ha presentato un progetto di docufilm sulla
figura di Berrino, dal titolo «Mario Berrino: tra arte ed amore», nato per celebrare il quinto anniversario dalla sua scomparsa (il prossimo 3 agosto). [D.SR.]