Piano di Miglioramento (PDM) - Savio

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Transcript Piano di Miglioramento (PDM) - Savio

Piano di Miglioramento (PDM)
Dell'istituzione scolastica BAEE20100B
SAN D. SAVIO+T. FIORE
Premessa
Il Circolo didattico "Savio - Fiore" è scuola-comunità che guarda ai mutamenti normativi attualmente
in atto come effettiva opportunità per promuovere il miglioramento del servizio, la valorizzazione
delle professionalità ed il benessere degli operatori e degli utenti. Si ritiene che la nostra scuolacomunità possa, con modalità condivise e cooperative di governance, arricchirsi e perfezionarsi in
modo sistematico e continuativo. Ponendosi nell'ottica del miglioramento e del rinnovamento delle
istituzioni scolastiche si pensa che i processi di autovalutazione favoriscano la consapevolezza di
quanto ogni comunità ha già a sua disposizione, ordinando ed evidenziando situazioni
problematiche e punti di forza. L’autovalutazione diventa così uno strumento utile a tutti i livelli
della nostra comunità scolastica. La condivisione dell’osservazione della scuola e l'individuazione dei
punti forti e delle criticità da migliorare, entrambi fondati su un approccio organizzativo per
processi, contribuiscono a compiere un passo decisivo verso il miglioramento. L’autovalutazione è
utile strumento anche nel micro sistema classe e per le singole professionalità: bisogna conoscersi
per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti; bisogna conoscersi per dare
valore positivo anche agli errori; bisogna conoscersi per mantenere comportamenti positivi. In
pratica il Circolo didattico "Savio - Fiore" ritiene che per migliorare il proprio lavoro bisogna partire
da se stessi, costruendo relazioni e collaborazioni interne ed esterne con tutti i soggetti interessati al
buon servizio. In tal modo, in relazione ai punti di debolezza individuati si stabiliscono le priorità, si
pianificano e si realizzano azioni di miglioramento, si rivede la stessa autovalutazione. In sostanza, si
intende mettere in atto un processo di ricerca-azione continuo e ricorrente.
La professionalità docente
L’autovalutazione attraversa ed interessa tutte le componenti della comunità, dagli alunni al
Dirigente scolastico, in essa è insita l'esigenza di individuare limiti e potenzialità, punti di debolezza e
di forza per poter migliorare. L’intera comunità scolastica ritiene che il saper essere sia una delle
componenti della professionalità docente e che il riuscire a manifestarla passi anche attraverso la
conoscenza del contesto in cui si insegna e degli allievi che apprendono. In tutti gli istituti scolastici
italiani vi è una quota di docenti, professionalmente attivi e dalle attitudini alla riflessione sulle
proprie pratiche scolastiche, insegnanti che si fanno carico delle attività e della dimensione
organizzativa-gestionale del sistema nel suo complesso e in aggiunta al lavoro legato
all'insegnamento disciplinare. Con l’impegno di questi docenti si può riuscire ad acquisire
competenze utili per condurre un efficace processo di autovalutazione e si possono guidare i
successivi sviluppi verso il miglioramento. Individuando e monitorando tali competenze interne, si
può decentrare a figure specifiche, di sistema, di staff, il presidio di alcune funzioni cardine nella
nostra scuola. La presenza di docenti che abbiano i necessari requisiti di competenza e che
coordinino i consigli di classe, i progetti, i plessi, delinea una loro qualificazione necessaria, necessita
di percorsi di formazione, che si descrivino le modalità di accesso alla formazione ed i compiti attesi:
bisogna coniugare i presupposti verso il miglioramento personale con il raggiungimento di standard
ottimali. Il Circolo didattico "Savio - Fiore" ritiene che questo approccio sia coerente con l’idea di
un’autonomia scolastica non puramente gestionale, ma di natura professionale, con leadership
distribuite e figura del Dirigente scolastico-leader e che tali processi possano influire positivamente
anche sull’innalzamento della qualità degli apprendimenti degli alunni.
I presupposti normativi
La Direttiva n. 11/2014 e la Circolare ministeriale n. 47/2014 (Priorità Strategiche del Sistema
Nazionale di Valutazione e Priorità Strategiche della Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione
e Formazione) hanno chiaramente coinvolto anche la nostra scuola nella sperimentazione di un
modello di autovalutazione VALES/INVALSI. Il Circolo didattico "Savio - Fiore", sin dalla sua
costituzione avvenuta il 1° settembre 2013, si è impegnato a creare una scuola di qualità, proiettata
verso il miglioramento organizzativo e degli apprendimenti, una scuola che riflette sulle proprie
azioni e che si dota di un adeguato sistema di management, in cui si effettui periodicamente il
riesame dei punti di forza e di quelli di debolezza; una scuola in cui si individuino le aree potenziali di
miglioramento. La "Savio - Fiore" ha già pubblicato il suo Rapporto di Autovalutazione (RAV),
riferimento normativo Prot. 1738 del 2 marzo 2015, con il quale si fa carico delle proprie
responsabilità per realizzare al meglio il suo compito. In tal modo ritiene di porre i presupposti per
rendere conto alla comunità dell’efficacia e dell’efficienza del servizio svolto. Il RAV di Istituto si
colloca all'interno di un programma di lavoro previsto dal Governo e che con il documento “La
Buona Scuola”, Legge n. 107 del 13 luglio 2015, tratta il tema della valutazione individuale di scuole
e docenti.
La rendicontazione sociale, un ulteriore adempimento della autovalutazione.
La rendicontazione sociale dei rapporti di autovalutazione è vista nel Circolo didattico come punto di
riferimento e le si affida un ruolo strategico per il miglioramento del servizio. Si ritiene che essa
risponda ad una richiesta di trasparenza da parte della società civile e che si attui mediante la
collaborazione di più soggetti interni, ma anche esterni, alla nostra comunità scolastica. Con tale
azione riteniamo mettere a disposizione della stessa elementi oggettivi per far conoscere la nostra
scuola, per promuovere il confronto, le collaborazioni, il miglioramento reciproco. Una
rendicondazione sociale, dunque, che non si identifica soltanto con la pubblicazione dei risultati
raggiunti, valutati attraverso indicatori e dati comparabili. Pertanto, per la nostra comunità,
rendicondare socialmente i processi, le azioni, gli esiti, rappresenta un indispensabile fattore di
crescita, sia a livello locale sia in modo territorialmente più ampio. Siamo ben consapevoli che
l’autovalutazione dell’organizzazione dei servizi scolastici costituisca una realtà molto complessa ed
articolata, ma siamo altrettanto convinti che debba essere ritenuta una richiesta di trasparenza
istituzionalmente attesa dall’intera comunità. Nel presente documento, l’organizzazione scolastica,
dopo essersi autovalutata nel RAV, ha predisposto piani che, in seguito ad una attenta analisi e
sviluppo degli elementi della sua organizzazione, prevedano azioni di accompagnamento,
formazione e di valutazione delle loro dinamiche interattive. Il Piano di Miglioramento è stato
redatto con lo sforzo comune e condiviso di ottimizzare il sistema scuola rispetto agli obiettivi della
vision e della mission indicati e sottolineati più volte dal Dirigente scolastico, dal Collegio dei
Docenti, dal Consiglio di Istituto.
Il RAV, un punto di partenza per giungere al Piano di Miglioramento
Il RAV come strumento di riflessione della scuola su se stessa, basato soprattutto su una
approfondita analisi dei dati dei risultati di apprendimento. Una riflessione sui processi, sulla
definizione ed individuazione dei criteri di qualità; si tratta di una importanza strategica ai fini della
presa di coscienza del processo autovalutativo. I dati del RAV sono stati elaborati come fonte per
tracciare un consuntivo fra il servizio erogato e l’apprendimento (prodotto), sono stati interpretati
in termini di scostamento dal livello standard di scuole analoghe. Tutto questo ha permesso di
individuare priorità e mete di lungo periodo che possano definire un Piano di Miglioramento che
contenga:
a) il monitoraggio dei processi interni con la revisione del curricolo, al fine di
migliorare nelle prove standardizzate nazionali;
b) la formazione di docenti alle nuove metodologie della didattica;
c) monitorare gli esiti degli alunni frequentanti il primo anno di scuola secondaria
di primo grado al fine di rivedere le pratiche di continuità ed orientamento con
il grado scolastico successivo.
In questo modo il Circolo “Savio Fiore” ha descritto la sua vision che passa anche attraverso i
percorsi di formazione ed ha evidenziato la sua identità, in sostanza ciò che vuol diventare nel
contesto specifico. La scuola ha potuto sintetizzare una propria mission, cosa e come fare per
adempiervi, favorendo obiettivi di azione: scopi, percorsi, orizzonti condivisi con tutti gli attori,
interni ed esterni, del sistema scuola. Un modus operandi presente già nella Circolare Ministeriale
47/2014 e che ha portato ad introdurre modifiche al POF con misure di miglioramento ed una futura
implementazione. Il RAV, quindi, con i suoi punti di forza e le condizioni di debolezza visti come
elementi cardine per la stesura del PDM, un piano per ricostruire un trend che pianifichi e proceda
con interventi mirati al miglioramento. I dati rilevati saranno trasformati in suggerimenti per la
revisione degli obiettivi pianificati e quindi in azione di autovalutazione delle proprie performances.
Una identità culturale e progettuale che parta e riconosca la centralità del bambino. Un Piano di
Miglioramento che si integra con le scelte educative ed organizzative elaborate nel POF, che
garantisce a tutti gli alunni la possibilità di raggiungere livelli di eccellenza e pari opportunità di
formazione ecittadinanza.
RISULTATI DEI PROCESSI AUTOVALUTAZIONE
CRITICITA’
PUNTI DI FORZA
Il rapporto di autovalutazione ha evidenziato Punti di forza emersi nel rapporto di
aspetti di criticità nelle seguenti aree:
autovalutazione sono riferiti alle seguenti aree:
ESITI:
-
Risultati nelle prove
nazionali
Risultati a distanza
standardizzate
Relativamente all’area degli esiti la
scuola non riesce ad assicurare nelle
Prove Standardizzate Nazionali risultati
omogenee tra le classi dei due plessi in
considerazione anche del diverso target
di popolazione scolastica nei due plessi
dell’istituto.
PROCESSI:
-
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente
di
apprendimento
(Organizzazione di spazi
e tempi: più cura
degli spazi comuni e miglior gestione)
Inclusione e differenziazione (Potenziare
il livello
degli interventi di inclusione e
differenziazione;
Monitoraggio
degli esiti; Maggiori risorse umane)
Continuità
e
orientamento
(Monitoraggio degli esiti
nei
gradi
scolastici successivi)
Relativamente all’area dei processi
si
evidenzia la necessità di incentivare
ulteriormente percorsi individualizzati volti
sia alla valorizzazione dell’eccellenza sia al
potenziamento delle competenze di basi del
singolo.
PROCESSI:
Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
La scuola ha rivisto il curricolo per
competenze
Interventi di potenziamento e recupero
delle competenze di base
La definizione di un proprio curricolo e di
profili di competenza
Criteri di valutazione comuni e forme di
certificazione delle competenze in uscita
Ha reso espliciti gli obiettivi strategici che
si prefigge di raggiungere
Collaborazione consolidata tra i docenti
della scuola dell’Infanzia e della scuola
Bisogna sviluppare l’utilizzo da parte dei
docenti di attività e strategie innovative e di
differenziazione in base alle diverse capacità
degli studenti.
Sebbene la scuola abbia elaborato un proprio
curriculo, essa sta transitando verso una
progettazione per competenze ma deve
ancora maturare riflessioni e condivisione
sulle competenze, a partire dalla necessità
di
impianti
progettuali
intermultidisciplinari. Anche le metodologie
didattiche richiedono una maggiore
esplicitazione ed un maggiore collegamento
all'attività didattica. La valutazione necessita
di una attenta riflessione-condivisione: non
sono presenti per tutte le discipline criteri
comuni di valutazione e rubriche di
valutazione,
neppure
si
utilizzano
valutazioni autentiche
Le procedure di continuità sono quasi
esclusivamente orientate alla formazione
delle classi e mancano di formalizzazione e
documentazione.
Le
attività
di
orientamento coinvolgono le classi finali e si
limitano a presentare direttamente agli
studenti (non ai genitori) i diversi indirizzi di
scuola superiore; inoltre manca l’analisi
delle attitudini degli alunni e il controllo dei
risultati a distanza.
Primaria.
Realizzazione di attività finalizzate ad
accompagnare gli alunni nel passaggio da
un ordine di scuola all’altro.
Sviluppo della relazione educativa tra pari
grazie alla costruzione di un clima positivo
Il lavoro di gruppo è diffuso come
metodologia privilegiata di intervento
Stabilità del corpo docente che garantisce
la continuità educativo-didattica per il
quinquennio favorendo una relazionalità
empatica, presupposto anche di buoni
risultati formativi
Gestione strategica delle risorse.
Punto di forza della scuola è la capacità di
governo da parte del Dirigente scolastico,
in grado di allineare le risorse alle priorità
strategiche, e di catalizzare le energie
intellettuali interne, i contributi e le
risorse del territorio, le risorse finanziarie
e strumentali disponibili, verso il
perseguimento degli obiettivi strategici
del Circolo didattico.
La valutazione degli alunni è limitata al
percorso svolto all’interno della scuola
senza una raccolta sistematica degli esiti
formativi del percorso scolastico successivo.
Relativamente alle aree critiche, l’Unità di Valutazione suggerisce le seguenti piste di
miglioramento:
ESITI
Suggerimenti del Team di valutazione:
L’azione della scuola deve essere prioritariamente rivolta a ridurre l’incidenza numerica ed il gap
formativo degli studenti con livello di apprendimento sotto una determinata soglia.
Intervenire sulla composizione delle classi per condizione socio culturale ed economiche
PROCESSI
Suggerimenti del team di Valutazione:
−
revisione del lavoro in continuità scuola primaria/Scuola secondaria di primo grado non solo
finalizzata alla formazione delle classi
−
migliore articolazione progettuale del curricolo
verticale scuola primaria/ Scuola
secondaria di primo grado, soprattutto nelle classi passaggio
−
programmazione per classi parallele con:
a) interventi in itinere-generalizzati per tutte le discipline sulle competenze
disciplinari
b) monitoraggio degli stadi di avanzamento dei lavori
c) recupero immediato, non di contenuti, ma di competenze/abilità
−
progettazione per competenze e non per obiettivi
−
riflessione sulle metodologie didattiche con utilizzo consapevole delle ICT a supporto della
didattica
−
valutazione ( rubriche valutative disciplinari condivise nei dipartimenti)
La riflessione sulle seguenti criticità e sui punti di forza emersi nel RAV , da parte del Dirigente
Scolastico e dell’Unità di Valutazione, ha portato alla individuazione delle seguenti priorità delle
azioni di miglioramento
−
Priorità
Ridurre la varianza tra le classi ed i risultati
−
delle prove nazionali
−
Incrementare il successo formativo nella
scuola secondaria di primo grado
Traguardi
Rientrare nella media regionale e
nazionale
−
Monitorare i risultati a distanza
La linea guida del Piano di Miglioramento è:
Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi di quegli alunni che evidenzino
scarsa motivazione e difficoltà negli apprendimenti di Italiano e di Matematica.
Piano di Miglioramento (PDM)
Dell'istituzione scolastica BAEE20100B
SAN D. SAVIO+T. FIORE
Indice
Sommario
•
1. Obiettivi di processo
o
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi espressi nel
Rapporto di Autovalutazione (RAV)
o
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
o
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si rilevanza
•
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di processo
•
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun obiettivo di processo individuato
•
o
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
o
3.2 Tempi di attuazione delle attività
o
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del raggiungimento
dell'obiettivo di processo
4 Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del piano di miglioramento
o
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
o
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
o
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia all'esterno
dell'organizzazione scolastica
o
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
1. Obiettivi di processo
1.1 Congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi
espressi nel Rapporto di Autovalutazione (RAV)
Priorità 1
Ridurre la varianza tra le classi nei risultati delle prove nazionali
Traguardi
•
Rientrare nella media regionale e nazionale
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
•
1 Migliorare le pratiche di progettazione, di valutazione, di autovalutazione in
relazione al curricolo per competenze.
•
2 Innovare i processi di insegnamento-apprendimento attraverso la didattica per
competenze
•
3 Migliorare, con opportune strategie didattiche, gli esiti formativi di quegli alunni
che evidenziano scarsa motivazione e difficoltà di apprendimento.
Priorità 2
Incrementare il successo formativo a lungo termine.
Traguardi
•
Condividere buone pratiche per diffondere azioni che producano risultati migliori
Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo
•
1 Incentivare il cooperative learning e la didattica laboratoriale.
•
2 Istituire una figura docente per monitorare i risultati degli studenti a lungo
termine. Rivedere le pratiche di continuità e orientamento con la scuola secondaria
di primo grado.
1.2 Scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di processo Fattibilità (da 1 a 5)
elencati
Impatto (da 1 a 5)
Prodotto: valore che
identifica la rilevanza
dell'intervento
1
Migliorare le
pratiche di
progettazione, di
valutazione, di
autovalutazione in
relazione al
curricolo per
competenze.
3
4
9
2
Innovare i processi 3
di insegnamentoapprendimento
attraverso la
didattica per
competenze
4
10
3
4
Migliorare, con
opportune
strategie
didattiche, gli esiti
formativi di quegli
alunni che
evidenziano scarsa
motivazione e
difficoltà di
apprendimento.
4
10
4
Incentivare il
cooperative
learning e la
didattica
laboratoriale.
3
3
9
5
Istituire una figura 3
docente per
monitorare i
risultati degli
studenti alla fine
del primo anno di
scuola secondaria
di primo grado.
Rivedere le
pratiche di
continuità e
orientamento con
la scuola
secondaria di
primo grado.
4
8
1.3 Elenco degli obiettivi di processo alla luce della scala si
rilevanza
Obiettivo di processo in via di attuazione
Migliorare le pratiche di progettazione, di valutazione, di autovalutazione in relazione al
curricolo per competenze
Risultati attesi
Rilevare i bisogni formativi e progettare sulla base dell’analisi degli stessi
Elaborare unità di lavoro per competenze che si concludano con compiti di realtà anche
multidisciplinari
Progettare e valutare in modo condiviso, collegiale e pubblico
Incentivare il senso di appartenenza alla comunità
Indicatori di monitoraggio
Percentuale di docenti presenti nei gruppi di lavoro
Percentuale dei docenti che utilizza i documenti realizzati collegialmente
Numero di schede di progettazione e documentazioni prodotte
Strutturazione di un protocollo osservativo da parte del Gruppo per il miglioramento, per
analizzare il grado di partecipazione ai gruppi e la ricaduta in termini di competenze professionali
Numero di incontri non formali tra docenti delle classi parallele
Modalità di rilevazione
Questionario aspettative, bisogni e gradimento. Osservazioni in presenza. Scambi
nell'ambiente di formazione. Schede di osservazione
Obiettivo di processo in via di attuazione
Innovare i processi d’insegnamento-apprendimento attraverso la didattica per competenze
Risultati attesi
Realizzare corsi di formazione“significativi”
Incrementare e diversificare le pratiche di docenza per rendere l’insegnamento più efficace
Utilizzare “altri” linguaggi nella pratica quotidiana
Sperimentare la metodologia acquisita ed i materiali elaborati nelle classi
Incrementare la diffusione delle competenze tra i docenti, creando momenti di partecipazione ad
esperienze significative
Indicatori di monitoraggio
Presenza docenti ai corsi di formazione. Gradimento dei docenti e ricaduta sulle pratiche di
insegnamento .Numero di docenti che attuano le metodologie proposte. Percentuale di docenti
che realizzano documentazioni della sperimentazione. Numero documentazioni inserite nel sito
Modalità di rilevazione
Questionario aspettative e bisogni .Questionario di gradimento. Osservazioni in presenza
.Compilazione registro azioni della sperimentazione. Attestati di partecipazione ai corsi di
formazione
Obiettivo di processo in via di attuazione
Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi di alunni che evidenziano scarsa
motivazione e difficolta di apprendimento .
Risultati attesi
Migliorare l’autostima negli alunni in difficoltà
Favorire l’acquisizione della strumentalità di base a tutti i discenti attraverso attività extra curricolari
di studio-guidato
Consolidare la capacità di ascoltare, comprendere, rielaborare e comunicare
Utilizzare i vari codici comunicativi
Migliorare i risultati alle Prove Invalsi 2016
Promuovere l’affezione all’istituzione
Indicatori di monitoraggio
Rilevazione bisogni. Rilevazione voti 1° e 2° quad. Verifica in itinere. Rilevazione gradimento dei
docenti e degli alunni. Rilevazione risultati Invalsi 2016 ( classi seconde e quinte ).
Modalità di rilevazione
Questionari aspettative e bisogni. Scrutinio finale 1° e 2°quadrimestre. Valutazione in itinere e
finale. Questionario di gradimento. Andamento attività. Questionari customer satisfaction.
Questionari di autovalutazione alunni. Dati invalsi 2016
Obiettivo di processo in via di attuazione
Incentivare il cooperative learning e la didattica laboratoriale
Risultati attesi
Introdurre approcci metodologico-didattici innovativi e inclusivi basati su ambienti di
apprendimento integrati per favorire il successo scolastico di tutti gli alunni attraverso il
superamento delle difficoltà di inclusione
Elaborare percorsi di gruppo con il docente in veste di facilitatore
Avviarsi verso un modello costruttivista, in cui i discenti siano organizzati per gruppi eterogenei - in
un’ottica di cooperative learning e peer education - per svolgere attività differenziate e
individualizzate, integrate dall’uso delle tecnologie digitali
Indicatori di monitoraggio
Numero e qualità dei prodotti creati dai docenti . Percentuali docenti che presentano specifiche
indicazioni sulle azioni svolte. Rilevazione dei voti di Italiano e Matematica di fine quadrimestre.
Modalità di rilevazione
Tabelle e grafici di scrutinio. Questionari, rilevazione di dati, check list, autovalutazione di efficacia.
Obiettivo di processo in via di attuazione
Istituire una figura docente per monitorare i risultati degli studenti a lungo termine. Rivedere le
pratiche di continuità e orientamento con la scuola secondaria di primo grado.
Risultati attesi
Agire sul percorso scolastico attraverso interventi e strategie concordate con i docenti di scuola
secondaria con ricaduta specifica e generale a livello pedagogico, organizzativo, curricolare e
didattico
Integrare i processi valutativi
Aumentare la percentuale di alunni la cui valutazione, nella scuola secondaria, sia coerente con
quello in uscita dalla scuola primaria
Consapevolizzare la pari dignità tra i vari ordini di scuola
Indicatori di monitoraggio
Numero di incontri tra i docenti dei vari ordini di scuola. Valutazioni di primo quadrimestre e finali
in Italiano e Matematica degli alunni nella scuola secondaria
Modalità di rilevazione
Griglie di rilevazione compilate dagli operatori coinvolti - Software per la raccolta dei dati
-----------------------------------------------------------
2. Azioni previste per raggiungere ciascun obiettivo di
processo
Obiettivo di processo
Migliorare le pratiche di progettazione, di valutazione, di autovalutazione in relazione al curricolo
per competenze
Azione prevista
Elaborazione di un curricolo verticale per competenze, di programmazione per competenze, di
criteri di valutazione comuni
Effetti positivi a medio termine
Superamento di un insegnamento inteso come successione di lezioni frontali e come semplice
sequenza di pratiche operative, ma come organizzazione e animazione di situazioni di
apprendimento in cui il soggetto è chiamato ad esercitare ruoli attivi in situazioni reali.
Coinvolgimento dello studente nella costruzione della conoscenza con conseguente acquisizione di
competenze
In termini percentuali, aumento del numero degli alunni che migliorano il proprio posizionamento
nelle prove standardizzate nazionali.
Effetti negativi a medio termine
Le potenziali ricadute negative potrebbero riguardare la sovrapposizione di altre attività nelle quali
la scuola è impegnata.
Effetti positivi a lungo termine
Riduzione della frammentazione nella competenza professionale dei docenti in merito a didattica
delle discipline, metodologie didattiche a dimensione sociale: laboratorio e apprendimento
cooperativo,progettazione/realizzazione di percorsi didattici e relativa documentazione per la
promozione delle competenze
Effetti negativi a lungo termine
Nessuno
Obiettivo di processo
Innovare i processi d’ insegnamento-apprendimento attraverso la didattica per competenze
Azione prevista
Corso di formazione sull’insegnamento della matematica "Apprendere al volo dalla scuola
dell'infanzia alla scuola primaria". Il corso è rivolto ai docenti della scuola dell'infanzia e della
primaria e si terrà negli aa.ss. 2015/2016 - 2016/2017
Corso di formazione sul cinema come supporto nella didattica dell’italiano in quanto strumento di
comunicazione d’eccellenza dei nostri giorni. Nell’attuale società della conoscenza la forma visiva
sta assumendo sempre più centralità nell’acquisizione di conoscenze. Utilizzare il potere delle
immagini con fini formativi offre la possibilità di elaborare emozioni in processi complessi che hanno
la finalità d stimolare nell’individuo nuove competenze
Effetti positivi a medio termine
Rendere più efficace l ’insegnamento della Matematica e dell’Italiano evitando pratiche didattiche
che riversino sugli allievi quantità rilevanti di nozioni e regole, per sostituirle con attività che
stimolino curiosità e partecipazione e che siano in grado di fornire strumenti per la riflessione e la
strutturazione del sapere acquisito .
Accrescere la motivazione e l’interesse per le discipline.
Sviluppare, attraverso il cinema, la creatività ed il senso critico degli studenti, stimolare la riflessione e la
conoscenze del mondo circostante, migliorare l’accoglienza di sé e dell’altro
Effetti negativi a medio termine
Le eventuali scarse risorse finanziarie potrebbero non permettere l’attuazione dell’intero corso. Le
potenziali ricadute negative potrebbero riguardare la sovrapposizione di altre attività nelle quali la
scuola è impegnata.
Effetti positivi a lungo termine
Si presume che, grazie alle maggiori competenze raggiunte dagli insegnanti, l’azione didattica sarà
più efficace.
Effetti negativi a lungo termine
Nessuno
Obiettivo di processo
Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi di quegli alunni che evidenziano
scarsa motivazione e difficoltà di apprendimento
Azione prevista
Progetti extracurricolari di studio assistito “Parole in... gioco” e “La magia dei numeri” rivolti agli
alunni di II e V con difficoltà di apprendimento e finalizzati a migliorare i risultati in italiano e
matematica. Si svilupperanno su due annualità (2015/16 2016/2017)
Effetti positivi a medio termine
Migliorare i livelli di conoscenza delle competenze di base degli alunni. Accrescere la motivazione e
l’interesse per le discipline. Lavorare in gruppo. Migliorare l’ autonomia e la capacità di organizzare il
proprio tempo e quello dello studio
Effetti negativi a medio termine
Le potenziali ricadute negative potrebbero riguardare la sovrapposizione di altre attività nelle quali
la scuola è impegnata.
Effetti positivi a lungo termine
Favorire l’equità degli esiti formativi all’interno del sistema scolastico riducendo la varianza interna
delle classi e tra le classi. Sviluppare una corretta metodologia di studio .Favorire la scoperta delle
proprie attitudini.
Effetti negativi a lungo termine
L’ impiego delle risorse finanziarie e umane in questa azione potrebbe limitare l’arricchimento
dell'offerta formativa.
Obiettivo di processo
Incentivare il cooperative learning e la didattica laboratoriale
Azione prevista
Corso di formazione "Verso la comunità di pratiche professionali" sulla necessità di promuovere il
lavoro cooperativo tra docenti, di condividere pratiche professionali efficaci e laboratoriali come
quelle legate al cooperative learning attraverso cui gli studenti ottengono risultati scolastici più
elevati, più alti livelli di autostima, maggiori competenze sociali, una più approfondita acquisizione
di contenuti e abilità.
Effetti positivi a medio termine
Attuare una modifica a livello di processi organizzativi per la promozione di una comunità di pratiche
professionali e la diffusione di una leadership distribuita.
Effetti negativi a medio termine
Suscitare sentimenti di frustrazione nei docenti coinvolti nel monitoraggio
Effetti positivi a lungo termine
Miglioramento della qualità dell’ azione didattica. Miglioramento della collaborazione tra i docenti.
Gratificazione dei docenti coinvolti nelle azioni di benessere psicofisico degli stessi.
Miglioramento dell’autostima negli alunni con scarsi risultati scolastici
Effetti negativi a lungo termine
Nessuno
Obiettivo di processo
Istituire una figura docente per monitorare i risultati degli studenti a lungo termine. Rivedere le
pratiche di continuità e orientamento con la scuola secondaria di primo grado.
Azione prevista
Progetto “Raccogliere, rielaborare e diffondere gli esiti formativi degli ex alunni”
Effetti positivi a medio termine
- Miglioramento della qualità della azione educativa e didattica e collaborazione tra i docenti Rimodulazione degli obiettivi educativi e didattici
Effetti negativi a medio termine
Suscitare sentimenti di frustrazione nei docenti coinvolti nel monitoraggio.
Effetti positivi a lungo termine
Migliorare la qualità della didattica. Favorire l’equità degli esiti formativi all’interno del sistema
scolastico riducendo la varianza interna delle classi e tra le classi.
Effetti negativi a lungo termine
Perdita della identità della propria offerta formativa
3. Pianificazione delle azioni previste per ciascun
obiettivo di processo individuato
3.1 Impegno di risorse umane e strumentali
Obiettivo di processo
Migliorare le pratiche di progettazione, di valutazione, di autovalutazione in relazione al curricolo
per competenze
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
Tipologia di attività
professionali
Ore aggiuntive
presunte
9 Funzioni
strumentali
Costo previsto
Elaborazione del
20 ore
curricolo verticale
per competenze,
2
programmazione per
collaboratori competenze, criteri
del DS
di valutazione
comuni
DS
Nessun costo
aggiuntivo
5 docenti
infanzia
Nessun costo
aggiuntivo
Elaborazione del
20 ore
curricolo verticale
per competenze,
programmazione per
competenze, criteri
di valutazione
comuni
Fonte finanziaria
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Formatori
Consulenti
Attrezzature
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Servizi
Altro
Obiettivo di processo
Innovare i processi d’ insegnamento-apprendimento attraverso la didattica per competenze
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
Tipologia di attività
professionali
Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
1 formatore per il Corso di
formazione di matematica di 20
ore
1200 per a.s. 2015/2016
Fondo di Funzionamento
1 formatore per il Corso di
formazione di italiano sul
cinema di 20 ore
1200 per a.s.2015/2016
Formatori
1200 per a.s 2016/2017
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Computer, Lim
Altro
Obiettivo di processo
Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi di quegli alunni che evidenziano scarsa
motivazione e difficoltà di apprendimento
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
Tipologia di attività
professionali
Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
6 Moduli, II e V
240
(Italiano) “Parole in
gioco”: inss.6 (a.s.
2015/20162016/2017) 6 Moduli
II e V ( Matematica )
“La magia dei
numeri”: inss. 6 (a.s.
2015/2016)
Euro 8160,00
FIS
Personale
ATA
DSGA:
Responsabile Piano
amministrativo
ASSISTENTI
AMMINISTRATIVI:
Supporto
amministrativo
Euro 580,00
FIS
40 ore
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
Obiettivo di processo
Incentivare il cooperative learning e la didattica laboratoriale
Impegno di risorse umane interne alla scuola
Figure
Tipologia di attività
professionali
Ore aggiuntive
presunte
Costo previsto
Fonte finanziaria
Docenti
Personale
ATA
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto
1 formatore per 10 ore” Verso la Euro 600,00
comunità di pratiche
professionali”
Fonte finanziaria
Fondi per la formazione
Obiettivo di processo
Istituire una figura docente per monitorare i risultati degli studenti a lungo termine.
Rivedere le pratiche di continuità e orientamento con la scuola secondaria di primo grado.
Figure
Tipologia di attività
professionali
Docenti
Ore aggiuntive
presunte
n. 2 docenti FFSS
20 ore
della continuità per
monitorare i risultati
degli studenti alla
fine del 1^ anno di
scuola secondaria di
primo grado
Costo previsto
Fonte finanziaria
Nessun costo
aggiuntivo
Personale
ATA
Altre figure
Impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi
Impegni finanziari per tipologia
di spesa
Impegno presunto
Fonte finanziaria
3.2 Tempi di attuazione delle attività
Obiettivo di processo
Migliorare le pratiche di progettazione, di valutazione, di autovalutazione in relazione al curricolo
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Elaborazione e azione
redazione per
(attuata o
competenze
conclusa)
delle
programmazioni
educativo
didattiche ( a
cura dei docenti
di interclasse)
Confronto tra
quanto
pianificato e
quanto rilevato
nelle valutazioni
degli alunni al
termine del 1°
quad, anche tra
le interclassi
delle seconde e
delle quinte (a
cura dei
docenti
referenti e
dell'U. di V.: De
Biasi,
Buonamassa,
Digennaro,
Cassano).
Comparazione
quantitativa dei
risultati degli
alunni
attraverso
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Giu
rubriche
valutative
comuni per un
controllo dei
livelli di
apprendimento.
(a cura dei
docenti
referenti e
dell'U. di V.: De
Biasi,
Buonamassa,
Digennaro,
Cassano).
Verifica del
livello di
soddisfazione
dell'utenza (a
cura dei
docenti
referenti e
dell'U. di V.: De
Biasi,
Buonamassa,
Digennaro,
Cassano).
azione
(in
corso)
Studio e
azione
revisione del
(attuata o
curricolo
conclusa)
verticale per
competenze a
cura dei docenti
delle interclassi.
Predisposizione
di schede per
una indagine
sistemica per il
monitoraggio
delle azioni
didattico
educative poste
in atto dai
docenti delle
classi seconde
e quinte (a cura
dei due docenti
referenti)
azione
(in
corso)
Approvazione
azione
PDM a cura del
Collegio dei
Docenti.
Stesura del
PDM a cura
dell'Unità di
Valutazione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Elaborazione e azione
redazione di
(attuata o
criteri di
conclusa)
valutazione
comuni adatti a
valorizzare
capacità e
intelligenze per
il successo
formativo ( a
cura dei docenti
di interclasse)
Monitoraggio
finale (a cura
dei docenti
referenti e
dell'U. di V.: De
Biasi,
Buonamassa,
Digennaro,
Cassano).
azione
(in
corso)
per competenze
Obiettivo di processo
Innovare i processi d’ insegnamento-apprendimento attraverso la didattica per competenze
Tempistica delle attività
Attività
Set
Ott
Nov
Dic Gen
Feb
Mar
Apr Mag
Giu
Approvazione dei corsi di azione
formazione da parte del (in
Collegio Docenti
corso)
Individuazione esperto
esterno-tutor a cura dell'
Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.
Dininno e Capuzzi A.
azione
(in
corso)
Analisi dei bisogni
formativi dei docenti e
progettazione analitica
delle attività (a cura dell'
Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.,
Dininno, Capuzzi A.
Consigli di Interclasse)
Tutor/esperto
azione
(in
corso)
Raccolta e analisi dei dati
emersi dal monitoraggio
finale e di quelli relativi
agli altri indicatori di
valutazione (a cura degli
OO.CC. e dell'Unità di
Valutazione)
Incontri dell'U.V. per la
stesura del progetto
inserito nel PdM a cura
del DS e del gruppo
dell'Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.,
Dininno, Capuzzi A.
Percorso formativo:
realizzazione attività (a
cura del tutor/esperto)
Monitoraggio iniziale (a
cura del tutor/esperto)
azione
(in
corso)
azione
(attuata o
conclusa)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Monitoraggio finale e
somministrazione
questionari di gradimento
(a cura del tutor/esperto
e dell' Unità di
Valutazione: Divella,
Capuzzi G., Dininno,
Capuzzi A.)
azione
(in
corso)
Diffusione/comunicazione
risultati (a cura del D.S.,
OO.CC., e dell' Unità di
Valutazione).
azione
(in
corso)
Rendicontazione (a cura
del DS, DSGA)
azione
(in
corso)
Monitoraggio intermedio,
analisi dei risultati e
pianificazione delle
eventuali azioni di
correzione (a cura dell'
Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.,
Dininno, Capuzzi A.)
azione
(in
corso)
Obiettivo di processo
Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi di quegli alunni che evidenziano
scarsa motivazione e difficoltà di apprendimento
Tempistica delle attività
Attività
Incontri dell'U.V. per la
stesura del progetto
inserito nel PDM (a cura
del D.S. e del Gruppo
dell'Unità di Valutazione:
Corizzo, Calculli, Grieco,
Paulucci, Lamuraglia,
Loporcaro)
Approvazione del
progetto da parte del
Set
Ott
Nov
azione
(attuata o
conclusa)
azione
(in
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Collegio dei docenti
corso)
Analisi dei bisogni
formativi degli alunni e
progettazione analitica
delle attività a cura del
gruppo dell'Unità di
Valutazione: Calculli,
Grieco, Corizzo,
Paulucci, Lamuraglia,
Loporcaro Consigli di
Interclasse Tutor
azione
(in
corso)
Diffusione/comunicazione
risultati a cura del DS,
OOCC, Unità di
Valutazione
azione
(in
corso)
Raccolta e analisi dei dati
emersi dal monitoraggio
finale e di quelli relativi
agli altri indicatori di
valutazione a cura degli
OOCC e Unità di
Valutazione
azione
(in
corso)
Rendicondazione a dcura
del DS, DSGA
azione
(in
corso)
Monitoraggio intermedio,
analisi dei risultati e
pianificazione delle
eventuali azioni di
correzione a cura del
gruppo dell'Unità di
Valutazione: Calculli,
Grieco, Corizzo,
Paulucci, Loporcaro,
Lamuraglia. Docenti-tutor
Percorso fomativo:
realizzazione attività
Moduli "Parole in gioco" e
moduli " Ce li hai i
numeri?" a cura dei
docenti-tutor
Monitoraggio finale e
somministrazione
questionari di gradimento
a cura del gruppo
azione
(in
corso)
azione
azione
(in
corso)
dell'Unità di Valutazione:
Calculli, Grieco, Corizzo,
Paulucci, Loporcaro,
Lamuraglia. Docenti/tutor
Monitoraggio iniziale a
cura del gruppo dell'U.V.:
Calculli, Grieco, Corizzo,
Paulucci, Loporcaro,
Lamuraglia. Docenti-tutor
azione
(in
corso)
Obiettivi di processo
Incentivare il cooperative learning e la didattica laboratrilar
Tempistica delle attività
Attività
Incontri dell'U.V. per la
stesura del progetto
inserito nel PdM a cura
del DS e del gruppo
dell'Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.,
Dininno, Capuzzi A.
Individuazione esperto
esterno-tutor a cura dell'
Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.
Dininno e Capuzzi A.
Monitoraggio finale e
somministrazione
questionari di gradimento
a cura del tutor/esperto e
dell' Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.,
Dininno, Capuzzi A.
Raccolta e analisi dei dati
emersi dal monitoraggio
finale e di quelli relativi
agli altri indicatori di
valutazione a cura degli
OO.CC. e dell'Unità di
Valutazione
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Analisi dei bisogni
formativi dei docenti e
progettazione analitica
delle attività a cura dell'
Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.,
Dininno, Capuzzi A.
Consigli di Interclasse
Tutor/esperto
azione
(in
corso)
Percorso formativo:
realizzazione attività a
cura del tutor/esperto
azione
(in
corso)
Monitoraggio iniziale a
cura del tutor/esperto
azione
(in
corso)
Monitoraggio intermedio,
analisi dei risultati e
pianificazione delle
eventuali azioni di
correzione a cura dell'
Unità di Valutazione:
Divella, Capuzzi G.,
Dininno, Capuzzi A.
azione
(in
corso)
Diffusione/comunicazione
risultati a cura del D.S.,
OO.CC., e dell' Unità di
Valutazione.
azione
(in
corso)
Rendicontazione a cura
del DS, DSGA
azione
(in
corso)
Approvazione del collegio
docenti
azione
(in
corso)
Obiettivo di processo
Istituire una figura docente per monitorare i risultati degli studenti a lungo termine. Rivedere le
pratiche di continuità e orientamento con la scuola secondaria di primo grado.
Tempistica delle attività
Attività
Stesura PdM Approvazione del
collegio docenti a cura
del D.S. e U.V.
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Apr
Mag
Giu
azione
(in
corso)
Somministrazione agli
alunni e raccolta schede
di osservazione del
gradimento
dell'organizzazione e
delle metodologie (a cura
del docente referente del
progetto)
azione
(in
corso)
Distribuzione e raccolta
format comuni per la
verifica dei risultati
raggiunti dagli alunni nel
primo anno di scuola
secondaria di primo
grado (a cura del
docente referente)
Monitoraggio degli esiti
dei risultati raggiunti e
confronto con quelli
ottenuti dagli alunni al
termine della scuola
primaria ( (a cura del
Mar
azione
(attuata o
conclusa)
Definizione di griglie di
osservazione del
gradimento
dell'organizzazione e
delle metodologie nel
passaggio tra i due gradi
scolastici (a cura del
docente referente del
progetto)
definizione dei gruppi e
calendarizzazione degli
incontri a cura dei
docenti/ referenti e U.V.
(De Biasi,Buonamassa
R. Digennaro,Cassano)
Feb
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
docente referente del
progetto e dell'Unità di
Valutazione:
Buonamassa, Cassano,
Digennaro, De Biasi)
Divulgazione dei risultati
a cura dei docenti
referenti e dell' U.V. ( De
Biasi,Cassano,
Digennaro,Buonamassa
R.)
Nomina del docente
referente per il
monitoraggio dei risultati
degli studenti alla fine del
primo anno di scuola
secondaria di primo
grado.
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
Valutazione e riesame
del PDM e delle azioni
educativo didattiche (a
cura della intera Unità di
Vautazione)
Incontro dei gruppi di
lavoro a cura del DS
,referenti e U.V. ( De
Biasi,Digennaro,Cassano
Buonamassa R.)
Stesura format comuni
per la verifica dei risultati
raggiunti dagli alunni nel
primo anno di scuola
secondaria di primo
grado ( a cura del
docente referente)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
azione
(in
corso)
3.3 Monitoraggio periodico dello stato di avanzamento del
raggiungimento dell'obiettivo di processo
Obiettivo di processo
Migliorare le pratiche di progettazione, di valutazione, di autovalutazione in relazione al curricolo
Data di rilevazione
20/06/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Percentuale di docenti presenti nei gruppi di lavoro
Percentuale dei docenti che utilizza i documenti realizzati collegialmente
Numero di schede di progettazione e documentazioni prodotte
Strutturazione di un protocollo osservativo da parte del Gruppo per il miglioramento, per
analizzare il grado di partecipazione ai gruppi e la ricaduta in termini di competenze professionali
Presenza di prove standardizzate per classi parallele per la valutazione delle competenze di base
Numero di incontri non formali tra docenti delle classi parallele
Strumenti di misurazione
Questionario aspettative, bisogni e gradimento. Osservazioni in presenza. Scambi nell'ambiente di
formazione. Schede strutturate sulla comprensione dei testi e sulla risoluzione logica di situazioni
problematiche. Schede di osservazione
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Obiettivo di processo
Innovare i processi d’insegnamento-apprendimento attraverso la didattica per competenze
Data di rilevazione
23/05/2017
Indicatori di monitoraggio del processo
Presenza docenti ai corsi di formazione. Gradimento dei docenti e ricaduta sulle pratiche di
insegnamento .Numero di docenti che attuano le metodologie proposte. Percentuale di docenti
che realizzano documentazioni della sperimentazione. Numero documentazioni inserite nel sito
Strumenti di misurazione
Scheda di rilevazione a cura degli esperti. Valutazione delle competenze metodologiche sviluppate
dagli insegnanti a cura degli esperti. Questionario di gradimento. Scheda di andamento delle attività
a cura dell’ U.V.
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Obiettivo di processo
Migliorare con opportune strategie didattiche gli esiti formativi di alunni che evidenziano scarsa
motivazione e difficolta di apprendimento .
Data di rilevazione
27/01/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Rilevazione gradimento dei docenti e degli alunni. Rilevazione voti di matematica e italiano nel
primo e nel secondo quadrimestre. Rilevazione dei risultati Invalsi a.s. 2015/2016 (classi seconde e
quinte ).
Strumenti di misurazione
Questionari di customer satisfaction .Questionari di valutazione finale dei docenti e dei Consigli
d’interclasse . -Questionari di autovalutazione alunni. - Tabelle di scrutinio finale delle classi
coinvolte nel progetto . Dati prove invalsi 2016
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Obiettivo di processo
Incentivare il cooperative learning e la didattica laboratoriale
Data di rilevazione
15/06/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Rilevazione gradimento dei docenti sul corso di formazione” Verso una comunità di pratiche
professionali”. Percentuale di docenti partecipanti . Documentazione prodotta.
Strumenti di misurazione
Questionari di customer satisfaction volti all’accertamento degli indici di produttività delle
azioni. Questionari di valutazione finale
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di aggiustamenti
Obiettivo di processo
Istituire una figura docente per monitorare i risultati degli studenti a lungo termie
Data di rilevazione
28/06/2016
Indicatori di monitoraggio del processo
Percentuale degli alunni le cui valutazioni al termine del primo anno della scuola secondaria
di primo grado corrispondono alle stesse valutazioni finali della scuola primaria.
Strumenti di misurazione
- Griglie di rilevazione compilate dagli operatori coinvolti . Software per la raccolta dei dati
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche/necessità di aggiustamenti
4. Valutazione, condivisione e diffusione dei risultati del
piano di miglioramento
4.1 Valutazione dei risultati raggiunti sulla base degli indicatori
relativi ai traguardi del RAV
In questa sezione si deve considerare la dimensione della valutazione degli
esiti, facendo esplicito riferimento agli indicatori che erano stati scelti nel RAV
come strumenti di misurazione dei traguardi previsti.
Priorità
Ridurre la varianza tra le classi nei risultati delle prove nazionali
Esiti
Risultati nelle prove standardizzate
Data rilevazione
08/06/2016
Indicatori scelti
Comparazione esiti valutazione in Italiano e Matematica degli alunni. (1°-2° quadrimestre)
Rilevazione dei risultati Invalsi 2016.
Risultati attesi
Aumentare la percentuale di alunni con risultati in linea con la media nazionale alle Prove Invalsi
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 38 di 43)
Priorità
Incrementare il successo formativo a lungo termine.
Esiti
Risultati degli apprendimenti a distanza
Data rilevazione
24/06/2016
Indicatori scelti
Valutazioni finali in Italiano e Matematica nella scuola secondaria
Risultati attesi
Aumentare la percentuale di alunni la cui valutazione nella scuola secondaria sia coerente con il
dato in uscita dalla scuola primaria.
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte di integrazione e/o modifica
4.2 Processi di condivisione del piano all'interno della scuola
Momenti di condivisione interna
I momenti di condivisione avverranno all’inizio, in itinere e alla fine del percorso e
coinvolgeranno gli OO.CC. : Collegio dei Docenti, Consiglio di Circolo, Consigli di classe e
interclasse e famiglie
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 39 di 43)
Persone coinvolte
Il DS, personale docente, personale ata, famiglie
Strumenti
Report, slide, web, sito-web,
Considerazioni nate dalla condivisione
Sebbene la scuola abbia elaborato un proprio curricolo, essa sta transitando verso una progettazione
per competenze, ma deve ancora maturare riflessioni e condivisioni sulle competenze . Anche le
metodologie didattiche richiedono una maggiore esplicitazione ed un maggiore collegamento
all’attività didattica. La valutazione, inoltre, necessita di un’attenta riflessione per giungere
all’elaborazione di criteri comuni.
Le procedure di continuità, quasi esclusivamente orientate alla formazione delle classi, vanno
completamente riviste e necessitano di una maggiore attenzione ne confronti dei risutati degli
apprendimenti a distanza.
4.3 Modalità di diffusione dei risultati del PdM sia all'interno sia
all'esterno dell'organizzazione scolastica
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’interno della scuola
Presentazione dei Progetti, da parte del Dirigente Scolastico, in Collegio docenti e Consiglio di
Circolo .Una volta definite le modalità di lavoro, presentazione delle stesse a tutti i docenti tramite
mail personali. Diffusione periodica dei risultati delle attività del gruppo di lavoro, a tutti i docenti
dell’Istituto, attraverso mail personali spedite dalla Dirigenza. Invio dei prodotti finali a tutti i
docenti e presentazione, a cura dei docenti esperti (FS), in sede di Collegio dei Docenti, delle attività
svolte con la pianificazione delle attività future.
Metodi/Strumenti
Tabulati, pubblicazioni sul sito web, incontri collegiali, mail, relazioni
Destinatari
Docenti, alunni, famiglie
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 40 di 43)
Tempi
2015/2017
Azioni per la diffusione dei risultati del PdM all’esterno
Pubblicazione dei report di monitoraggio per la valutazione sul sito web della scuola e sulle testate
giornalistiche locali; pubblicazione di manifesti e brochure; incontri con i genitori
Metodi/Strumenti
Tabulati, pubblicazioni sul sito web, incontri collegiali, relazioni da parte dei docenti conivolti agli
altri.
Destinatari delle azioni
Alunni, famiglie, territorio
Tempi
a.s 2016/017
4.4 Componenti del Nucleo di valutazione e loro ruolo
Nome
Ruolo
CAPUZZI MARIA ANTONIETTA
COLLABORATRICE DEL D.S. DELLA SCUOLA
DELL'INFANZIA "C. COLLODI"
Componente del Nucleo
DIVELLA ELVIRA
F.S. AREA 5 "COMUNICAZIONE INTERNA ED
ESTERNA"
Componente del Nucleo
DENINNO LUCIA
F.S. AREA 3 "SUPPORTO E SVILUPPO
PROFESSIONALE DOCENTE - CONTINUITA'"
Componente del Nucleo
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 41 di 43)
CAPUZZI GENOVEFFA
F.S. AREA 3 "SUPPORTO E SVILUPPO
PROFESSIONALE DOCENTE - CONTINUITA'"
Componente del Nucleo
CASSANO GIOVANNA
F.S. AREA 4 "SERVIZI PER GLI STUDENTI"
Componente del Nucleo
CALCULLI ROSA
F.S. AREA 2 "VALUTAZIONE INTERNA ED
ESTERNA"
Estensore del PDM
BARBARA ANNA
COLLABORATRICE DEL D.S. SCUOLA
DELL'INFANZIA "SAVIO"
Componente del Nucleo
LOPORCARO BRUNA
COMPONENTE N.V.
Componente del Nucleo
PAULUCCI ANGELA
F.S. AREA 6 " DISABILITA', DISPERSIONE,
DISABILITA', DSA E BES"
Componente del Nucleo
BUONAMASSA ROSA
F.S. AREA 4 "SERVIZI PER GLI STUDENTI"
GRIECO ANGELINA
F.S. AREA 2 "VALUTAZIONE INTERNA ED
ESTERNA"
Estensore del PDM
MARIA GRAZIA LAMURAGLIA
F.S. AREA 1 "GESTIONE DEL POF"
Componente del Nucleo
FRANCESCO DE BIASI
2° COLLABORATORE del DS
Estensore del PDM
ENZA CORIZZO
1° COLLABORATORE del DS
Estensore del PDM
D.S. AMELIA CAPOZZI
RESPONSABILE DEL PDM
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 42 di 43)
Modello di Piano di Miglioramento INDIRE (Pagina 43 di 43)