PTOF 15 16 - ic marconi

Download Report

Transcript PTOF 15 16 - ic marconi

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
"G. MARCONI"
VIA XXV APRILE, 59 - SAN GIOVANNI VALDARNO - 52027 (AR)
Cod. Mecc.: ARIC821002
Tel. 0559126140 - Fax. 0559126154
url: icmarconi.it
E-mail: [email protected]
P.E.C.: [email protected]
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
Ex Art.1, Comma 14, Legge N.107/2015
Approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta
Del 21 Gennaio 2016
1
INDICE
Pag
3
•
Premessa
19
•
Priorità, traguardi ed obiettivi
•
Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI
•
Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza
23
•
Piano di miglioramento
25
•
Scelte derivanti da priorità ed obiettivi assunti negli anni precedenti
26
•
Progetti e attività
41
•
Fabbisogno di personale
44
•
Scelte organizzative e gestionali
51 2
22
PREMESSA
•
•
•
•
•
•
•
Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo
“G. MARCONI” di San Giovanni Valdarno, è elaborato ai sensi di quanto previsto
dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di
istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative
vigenti”;
il piano è stato elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 217_ del 19 Gennaio 2016;
il piano ha ricevuto il parere favorevole del collegio dei docenti nella seduta del 20
Gennaio 2016;
il piano è stato approvato dal consiglio d’istituto nella seduta del 21 gennaio 2016;
il piano, dopo l’approvazione, è stato inviato all’USR competente per le verifiche di
legge ed in particolare per accertarne la compatibilità con i limiti di organico
assegnato;
il piano, all’esito della verifica in questione, ha ricevuto il parere favorevole,
comunicato con nota prot. ______________ del ______________ ;
il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.
3
Presentazione delle Scuole Dell’istituto
SCUOLE DELL’INFANZIA
Le scuole dell’infanzia sono tre:
BANI
Via Spartaco Lavagnini
tel. 055-9121992
“Bani”
“Caiani”
CAIANI
Via della Costituzione
tel. 055-9122774
Tutte presentano oltre alle aule curricolari, la sala mensa
e un ampio giardino.
Collocate nelle tre Scuole dell’Infanzia:
– Aule per attività didattica;
– Spazio per psicomotricità: tappeto, asse di equilibrio,
asse di legno, corde;
– Spazio per audiovisivi: televisore, lettore video,
videoregistratore;
– Spazio per educazione musicale e per le attività di
intersezione.
“Doccio”
DOCCIO
Via Giotto
tel. 055-9126176
La scuola dell’infanzia
funziona dalle 8,00 alle
16,00.
L’ingresso anticipato alle
7,45 è garantito dal
personale collaboratore
scolastico.
4
SCUOLE PRIMARIE
SCUOLA PRIMARIA BANI
Via Spartaco Lavagnini tel.-055-941052
Collocate nell'edificio della Scuola
Primaria “Bani”:
• Un Laboratorio multimediale con PC in
rete,proiettore e collegamento internet;
• 2 Aule dotate di LIM;
• aule video con monitor e computer;
• aula adibita a biblioteca con computer e
collegamento internet ;
• aula-laboratorio adibita al sostegno e
attività LARSA;
• spazio
multifunzionale
(educazione
motoria, drammatizzazione, assemblee di
plesso);
• ampi giardini intorno ai due edifici;
• locale mensa con ampia capienza ;
5
Orario Primaria Bani
Tempo normale
28 ore settimanali dal lunedì al venerdì con un rientro pomeridiano.
Quattro giorni con orario 8,10 – 13,10 ed un giorno con orario 8,10 – 16,10
Tempo pieno
40 ore settimanali dal lunedì al venerdì.
cinque giorni con orario 8,10 – 16,10
Nella scuola primaria l’ingresso anticipato è alle 7,40 ed è garantito dal personale
collaboratore scolastico.
6
SCUOLE PRIMARIE
SCUOLA PRIMARIA DOCCIO
Via Giotto tel.-055-942220
Sono presenti oltre alle aule curricolari:
•Spazio munito di vari computer con
collegamento internet;
• spazio multifunzionale;
• giardino;
• locale mensa.
Orario
28 ore settimanali dal lunedì al venerdì con un rientro pomeridiano.
Quattro giorni con orario 8,05 – 13,05 ed un giorno con orario 8,05 – 16,25.
Nella scuola primaria l’ingresso anticipato è alle 7,40 ed è garantito dal personale
collaboratore scolastico.
7
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Via XXV Aprile 59 tel.-055-9122636
Sono presenti oltre alle aule curricolari:
•Aula magna;
•due laboratori multimediali con
computer in rete e collegamento
Internet;
•laboratorio di scienze;
• spazio predisposto per attività di
ceramica;
• aula speciale per disegno;
• aule polifunzionali;
• biblioteca;
• palestra;;
•uffici di segreteria informatizzata.
Nella Scuola secondaria di primo grado è attualmente previsto un solo MODELLO TEMPO
SCUOLA di 30 ore diviso su sei giorni:
dal lunedì al sabato ore 8,00-13,00
Ogni anno nel secondo quadrimestre è attivato un progetto di SCUOLA APERTA in orario
pomeridiano con vari laboratori didattici.
8
Orario Scuola Secondaria
INSEGNAMENTI-EDUCAZIONI-
ORE SETTIMANALI
LABORATORI
di 30
Italiano
5
Storia
2
Geografia
2
Inglese
3
Seconda lingua comunitaria (Francese)
2
Matematica
4
Scienze
2
Tecnologia
2
Arte e immagine
2
Musica
2
Scienze motorie e sportive
2
Insegnamento Religione Cattolica
1
Approfondimento linguistico
1
30 ore per 33
settimane
Educazione alla convivenza civile
Educazione stradale
Educazione alla salute
In orario curricolare
Educazione alimentare
Educazione all’affettività
9
UFFICIO DI SEGRETERIA
La segreteria è aperta al
pubblico presso Via XXV Aprile,
59 52027 – San Giovanni
Valdarno (Ar)
orario antimeridiano –
da lunedì al sabato:
dalle ore 8,00 alle ore 9,00
dalle ore 11,30 alle ore 13,30
orario pomeridiano – martedì:
dalle ore 15,00 alle ore 17,00
Recapiti
Tel: 0559126140 Fax: 0559126154
Email: [email protected] –
PEC: [email protected]
10
Utenza
Attualmente l’Istituto è frequentato da un’utenza complessiva di 995 alunni, di cui
209 alla Scuola dell’Infanzia (21%), 470 alla Scuola Primaria (47%) e 316 alla
Scuola Secondaria di I grado (32%).
11
Gli alunni risultano così distribuiti nei vari plessi:
12
Il numero degli alunni dell’Istituto è rimasto
mediamente stabile negli ultimi anni.
A partire dall’anno scolastico 2007-2008 il numero
degli alunni stranieri è sempre aumentato passando
da 58 (5%) nell’A.S. 2007-2008 agli attuali 153
(15%).
13
ORGANIGRAMMA
Comitato di
Valutazione
Collegio dei
docenti
•Commissioni PTOF,
NIVePdM, Inclusione.
•Comitato di
Valutazione
•Funzioni Strumentali
•Docenti
Dirigente Scolastico
Stefania Agresti
Ufficio
Segreteria
Consiglio
d’Istituto
Staff
•DSGA
•Assistenti
Amministrativi
reperibile agli indirizzi:
http://icmarconi.it/istituto/organi-collegiali/
http://icmarconi.it/istituto/organigramma/
14
NOME
INCARICO
Griffo
Capoplesso Primaria Bani
Grazia Carrella
Capoplesso Infazia
Doccio
Chiara Sturli
Capoplesso Infanzia Bani
Gori Irene
Capoplesso Primaria
Doccio
Jennifer Bartolini
Capoplesso Infanzia
Caiani
Marco Spadaccio
Capoplesso scuola
Secondaria di 1°grado
COMPITI
Coordina l’attività di plesso.
E’ referente per la sicurezza e
Preposto.
Coordina i rapporti
Docenti/famiglie.
Coordina i rapporti Plesso/Sede.
15
NOME
INCARICO
Raspini Sandra
Coordinatore – classe 1A
Daddoli Edi
Coordinatore – classe 2A
Innocenti Virna
Coordinatore – classe 3A
Buccoliero Maristella
Coordinatore – classe 1B
Cotroneo Francesca
Coordinatore – classe 2B
Forni Giuliana
Coordinatore – classe 3B
Morandini Manuela
Coordinatore – classe 1C
Cantisani Filomena
Coordinatore – classe 2C
Franzese Antonella
Coordinatore – classe 3C
Spadaccio Marco
Coordinatore – classe 1D
Mugnaini Stella
Coordinatore – classe 2D
Albini Laura
Coordinatore – classe 3D
Marinosci Maria
Coordinatore – classe 2E
Magni Lucia
Coordinatore – classe 3E
COMPITI
Coordina il Consiglio di classe.
Presiede il Consiglio su delega del
Dirigente Scolastico.
Referente di classe per la sicurezza.
Coordina i rapporti Docenti/famiglie.
16
NOME
Valdambrini Stefania
Traquandi Sergio
INCARICO
Funzione Strumentale
Area 1 – P.T.O.F. e R.A.V.
Funzione Strumentale
Area 2 – NUOVE TECNOLOGIE
COMPITI
Gestione e coordinamento del Piano dell’Offerta
Formativa, delle progettazioni curriculari, valutazione
delle attività del Piano, coordinamento dei rapporti
scuola famiglia.
Partecipa allo Staff di Dirigenza
Realizzazione dei progetti formativi d’intesa anche con
Istituzioni esterne, coordinamento e utilizzazione delle
nuove tecnologie, organizzazione corsi di informatica e
comunicazione interna all’Istituto tramite web.
Partecipa allo Staff di Dirigenza
Buti Nadia
Funzione Strumentale
Area 3 – INTEGRAZIONE E
INTERCULTURA
Interventi e servizi per alunni, studenti e famiglie non
italofoni nati in Italia e non (laboratori di Italiano L2,
accoglienza, rapporti con il territorio). Supporto
didattico per i docenti e progettazione. Rapporti con
Enti internazionali.Gestisce i rapporti con scuole
europee e promuove progetti.
Albini Laura
Funzione Strumentale
Area 4 – CONTINUITÀ E
ORIENTAMENTO
Coordina e gestisce la continuita tra i vari ordini di
scuola dell’Istituto e con le scuole Secondarie di
Secondo Grado.
Costituzione di curricula verticali scolastici d’Istituto e
orientamento scolastico.
Bonaccini Serena
Funzione Strumentale
Area 5 – INCLUSIONE
Coordina e segue i progetti formativi tesi all’inclusione
di alunni in difficoltà (DSA-BES- ecc…) e in situazione di
disabilità
17
NOME
Fabbrini Antonio
Coordina il Dirigente
Scolastico
INCARICO
Animatore digitale
CommissioneN.I.V ( Nucleo
Interno di Valutazione) e
PdM (Piano di
Miglioramento)
COMPITI
Responsabile dell’attuazione dei progetti e delle
indicazioni contenute nel Piano Nazionale Scuola
Digitale che coordina, promuove e diffonde nella scuola
di appartenenza.
La Commissione elabora il RAV ( Rapporto di
Autovalutazione) e predispone il piano di
Miglioramento
Tenuta, aggiornamento e organizzazione di Sito Web
dell’Istituto
Fabbrini Antonio
Referente Sito Web
Sangalli Francesco
Referente Ambienti Digitali
Tenuta, aggiornamento ed organizzazione degli
Ambienti Digitali dell’Istituto Comprensivo
Referente alla Sicurezza
Collabora con il D.S. sulla tematica; partecipa ad
iniziative esterne per conto dell’Istituto
Magni Lucia
Referente Disturbi Specifici di
Apprendimento
Collabora con il D.S. sulla tematica; partecipa ad
iniziative esterne per conto dell’Istituto
Becattini Sabrina
Referente Ambiente e Salute
Collabora con il D.S. sulla tematica; partecipa ad
iniziative esterne per conto dell’Istituto
Referente INVALSI
Collabora con il D.S. sulla tematica; partecipa ad
iniziative esterne per conto dell’Istituto
Forni Giuliana
Griffo Regina
18
PRIORITÀ, TRAGUARDI ED OBIETTIVI
Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come
contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico
della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:
http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/ARIC821002/gmarconi/
In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera
l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di
cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione
dei processi organizzativi e didattici messi in atto.
19
Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:
•
•
Migliorare il risultato delle prove standardizzate. Colmare la differenza fra ordini e fra
plessi.
Rendere più obiettiva e condivisa, a livello di istituto, la valutazione delle competenze chiave
di cittadinanza.
I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:
•
•
Per la scuola primaria, all'interno del triennio, cercare di avvicinarsi alla media nazionale e
di rendere più omogenei i risultati fra i plessi.
Creare a livello di ordine in continuità, specifiche griglie di valutazione, da utilizzare nella
compilazione della certificazione delle competenze.
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
A parere del Nucleo la scelta si motiva con il riconoscimento del ruolo che le prove
standardizzate nazionali rivestono nella progettazione e nella valutazione del percorso
scolastico. Ci si pongono obbiettivi a breve periodo per una graduale penetrazione del
concetto di valutazione esterna, tra il corpo docente e le famiglie, basata su standard
nazionali. Data la complessità della situazione storico-sociale attuale, il nucleo individua
nello sviluppo più consapevole delle competenze chiave di cittadinanza un traguardo da
consolidare, unito alla necessità di verificarne la reale ricaduta educativa sugli alunni,
attraverso strumenti di valutazione strutturati e condivisi. Le scelte del Nucleo muovono
dall'analisi dei dati di "Contesto" e degli "Esiti" di questo documento, che collocano questo
Istituto a livelli sicuramente da migliorare.
20
Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento
dei traguardi sono:
•
Elaborazione di una griglia di osservazione strutturata per le competenze sociali e civiche da
adottare per le classi ponte (V primaria, III secondaria)
e le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Il Nucleo, pur continuando a lavorare all’ambito tecnico-cognitivo relativo all’Invalsi, ha
individuato per l’a.s. 2015/2016 nell’acquisizione di maggiori consapevolezze sulle
“competenze sociali e civiche” un possibile traguardo.
Si rimanda all’a.s. 2016/2017 l’analisi strutturata dei risultati dell’invalsi per un’azione volta al
miglioramento delle criticità.
21
SCELTE CONSEGUENTI AI RISULTATI DELLE PROVE INVALSI
L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle
prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i
seguenti punti di forza:
Il livello complessivo raggiunto dagli studenti nelle prove INVALSI risulta medio-alto con
gradi di eccellenza in matematica nella Scuola Secondaria di primo grado (ogni anno varie
classi partecipano, con risultati positivi, a concorsi matematici sia a livello nazionale sia
regionale).
ed i seguenti punti di debolezza:
Nella Scuola Primaria i risultati INVALSI sono parzialmente soddisfacenti poiché si
registrano in alcune classi esiti al di sotto del livello regionale e nazionale.
22
PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E
DALL’UTENZA
L’istituto da sempre collabora con le altre istituzioni del territorio( EELL, Asl,
Università degli Studi di Firenze) e con le realtà associative che operano nel campo
della cultura, dello sport, del volontariato. Il rapporto consolidato con il territorio
garantisce un continuo scambio per il miglioramento dell’offerta formativa,
l’ottimizzazione delle risorse e la formulazione di proposte educative integrate.
Nello specifico l’istituto assolve il suo ruolo di presidio culturale in grado di
accogliere ed elaborare le offerte didattiche e formative che giungono dall’esterno e
allo stesso tempo di promotore di una programmazione scolastica aderente alle
necessità dell’utenza.
In un’ ottica di miglioramento continuo e di coordinamento rispondente alle richieste
dei nostri alunni l’Istituto è parte di una rete di Scuole del Valdarno Aretino e
Fiorentino ( RISVA). Negli anni la partecipazione a questa rete ha consentito di
instaurare ottimi rapporti con le altre scuole in modo da offrire al territorio e
all’utenza una visione omogenea, articolata e produttiva dell’ Istruzione Pubblica.
23
A titolo di esempio, si elencano le collaborazioni più frequenti realizzate dall’Istituto Comprensivo
negli ultimi dieci anni con:
•MIUR
•Regione Toscana, Provincia di Arezzo, Comune San Giovanni Valdarno ;
•Conferenza di zona dell’Istruzione (Assegnazione e gestione PEZ, Screening DSA);
•ASL (PEI ed Educazione Sanitaria);
•CTS Arezzo,
•Istituti Scolastici del Valdarno (rete RISVA) ;
•Forze dell’Ordine: Polizia Postale, Polizia di Stato, Polizia Municipale, Carabinieri (Educazione
alla Legalità);
•uniCoop Firenze (Educazione Alimentare e Consumo Consapevole);
•Accademia Musicale Valdarnese ( Progetti didatticie Formazione docenti);
•Alcedo, FAI, CAI (Educazione Ambientale);
• Associazioni culturali provinciali e regionali (Teatro, Lettura, Folklore,…):
• Associazioni sportive (Interventi didattici di Gioco Sport);
• Biblioteca Comunale;
•Associazioni di volontariato (Mercatino CALCIT);
•Unicef ;
•Unesco;
•Agenzia Nazionale Erasmus Plus ( già LLP );
•Università degli Studi di Siena, Facoltà di Geotecnologia (Progetti di Orientamento);
•Università degli Studi di Firenze ( Convenzione e Accoglienza per tirocinio laureandi ,TFA e
ricerca per tesi di laurea);
• Incubatore di Imprese di Cavriglia ;
•AID (Associazione Italiana Dislessia per formazione docenti).
24
PIANO DI MIGLIORAMENTO
L’Istituto dopo un’attenta analisi del RAV, ha provveduto a redigere il Piano di
Miglioramento, come da normativa vigente su modello INDIRE.
Il PdM costituisce un allegato del Ptof
25
SCELTE DERIVANTI DA PRIORITÀ ED OBIETTIVI
ASSUNTI NEGLI ANNI PRECEDENTI
Le attività educative concorrono al successo formativo di ciascun alunno nel rispetto e
nell’interrelazione di finalità e obiettivi istituzionali, nonché dei bisogni fondamentali del
territorio.
L’Istituto Comprensivo “G. MARCONI“ conferma l’obiettivo, individuato anche negli
anni precedenti, di educare attraverso:
•una progettazione unitaria (programmazione curriculare);
•la programmazione extracurricolare;
•iniziative e progetti promossi da enti esterni;
•il lavoro in rete con altre istituzioni scolastiche e non;
•la valorizzazione delle diversità , delle pari opportunità e prevenzione della violenza verso
chiunque manifesti delle fragilità;
• il coinvolgimento delle famiglie e delle agenzie educative del territorio.
26
La scuola si è impegnata e si impegna a promuovere e a realizzare:
•attività inerenti all’educazione alla cittadinanza;
•attività inerenti all’educazione all’Intercultura;
•attività inerenti all’educazione all’Ambiente;
•attività inerenti all’educazione alla Salute;
•attività inerenti all’educazione alla Legalità;
l’Istituto Comprensivo “G. MARCONI“ garantisce il diritto allo studio e alla
formazione della persona anche in situazione di difficoltà, in risposta a bisogni
specifici sorti in seguito a malattia e a percorsi di cura a domicilio
(ISTRUZIONE DOMICILIARE)
27
OBIETTIVI FORMATIVI
Nel rispetto delle Indicazioni Ministeriali per il curricolo, gli Obiettivi di apprendimento
saranno alla base della formulazione dei percorsi formativi che seguiranno una prospettiva
interdisciplinare:
•educare alla legalità;
•valorizzare il patrimonio culturale dei bambini/ragazzi, la loro storia e le tradizioni per
svilupparne il senso di identità e di cittadinanza;
•promuovere comportamenti e atteggiamenti di tutela dell’ambiente;
•formare una mentalità aperta alla ricerca e all'indagine capace di rispondere ai
cambiamenti sociali, culturali e professionali;
•favorire lo sviluppo di un atteggiamento scientifico che renda capaci i bambini/ragazzi di
organizzare le proprie esperienze e di risolvere situazioni problematiche con modelli e
strumenti adeguati;
•favorire lo sviluppo ed il potenziamento della conoscenza dei vari linguaggi e la capacità
di utilizzarli in contesti significativi;
•favorire la consapevolezza delle proprie potenzialità per una fattiva interazione di gruppo;
•favorire la capacità di autovalutarsi per scelte consapevoli anche in funzione
dell’orientamento nel mondo del lavoro.
28
CURRICOLO
Istituto Comprensivo Marconi assume come fine dell’educazione lo sviluppo
armonico della personalità del bambino e dell’adolescente e promuove la formazione
e l’innalzamento del successo formativo per tutti gli alunni e le alunne, e attraverso
una programmazione il più possibile personalizzata, favorisce:
a)la graduale acquisizione di competenze pre-disciplinari, disciplinari e
interdisciplinari;
b)La maturazione di capacità critiche,creative, relazionali e di autonomia progettuale
ed operativa;
c) la consapevole interiorizzazione dei valori della convivenza civile;
d)l’inserimento attivo e responsabile in un contesto ambientale naturale e
socioculturale in rapida evoluzione.
Il curricolo elaborato permette di avere una visione d’insieme, con riferimento al
profilo dello studente, dei traguardi delle competenze e degli obiettivi di
apprendimento nei vari ordini si scuola; le competenze sono state desunte dalle
COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE, definite
dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea.
Le programmazioni curricolari sono reperibile all’indirizzo:
http://icmarconi.it/programmazioni-curricolari/
29
IMPARARE
AD
IMPARARE
AGIRE IN MODO
AUTONOMO
E
RESPONSABILE
PROGETTARE
COSTRUZIONE
DEL SE’
RISOLVERE
PROBLEMI
COMUNICARE
E
COMPRENDERE
COLLABORARE
PARTECIPARE
COMPETENZE CHIAVE
RELAZIONE
CON GLI ALTRI
ACQUISIRE
E INTERIORIZZARE
INFORMAZIONI
DI CITTADINANZA
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI
E INFORMAZIONI
RAPPORTO
CON
LA REALTA’
Mappa del curricolo verticale
CURRICOLI
DISCIPLINARI
SCUOLA DELL
INFANZIA
SECONDARIA DI
I GRADO
PRIMARIA
30
VALUTAZIONE DELL’ALUNNO
La valutazione degli alunni ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dell’azione educativa della scuola, in
funzione della continua regolazione dei processi di insegnamento/apprendimento, in rapporto alle diversità
individuali, e alla promozione di tutte le opportunità educative possibili e necessarie.
Nella scuola d’infanzia, per i bambini di tre e quattro anni, la valutazione sarà fatta mediante profili individuali
dei bambini due volte l’ anno(gennaio e giugno),trascritti nel registro di sezione. Per i bambini dell’ ultimo anno le
insegnanti si avvarranno anche delle schede elaborate dalla commissione continuità, riportando in esse le
valutazioni inerenti le esperienze acquisite dai bambini in ogni “campo d’ esperienza” e valutazioni sui vari
ambiti della scuola dell’ infanzia.
La scuola primaria e secondaria di primo grado formulano la loro valutazione utilizzando questi contributi:
1) valutazione del processo di crescita e di apprendimento dell’alunno in rapporto alla situazione di partenza;
2) valutazione del comportamento e del livello medio di maturazione dell’alunno in relazione agli stadi evolutivi;
3) valutazione del grado di partecipazione e del livello di apprendimento raggiunto.
Nella scuola primaria la valutazione quadrimestrale non è il risultato della media aritmetica delle varie prove
sostenute dall’alunno/a, ma è un processo complesso che si avvale di una molteplicità di elementi. In questa
prospettiva, il giudizio narrativo completa il documento di valutazione quadrimestrale tenendo conto non solo
delle prestazioni dell’alunno nelle singole discipline, ma del percorso individuale di ciascun bambino. Nella
scuola secondaria di 1°grado ogni operazione valutativa assume, specie nell’ultimo anno scolastico, anche una
funzione di orientamento verso il proseguimento degli studi, la società, il lavoro.
Al termine di ciascun ciclo della scuola dell’obbligo gli alunni dovranno aver raggiunto gli obiettivi previsti nei
curricoli coerentemente a quanto stabilito dai programmi ministeriali, quindi per essere promossi alla classe
successiva sarà necessario avere il sei in tutte le discipline o gruppi disciplinari, inclusa la sufficienza nel
comportamento.
31
VERIFICA
Nella scuola d’infanzia la verifica si basa sull’ osservazione in itinere dei comportamenti e dei
cambiamenti messi in atto dai bambini. Essa viene condotta attraverso l’osservazione occasionale e
sistematica dei bambini e delle loro molteplici attività( gioco libero,gioco strutturato,attività grafopittoriche e di manipolazione,attività di routine ecc…).
La scuola primaria e secondaria di primo grado coordinano la loro azione educativa con
verifiche informali e sistematiche in rapporto a:
• comportamento
• capacità relazionale
•ritmi e modi di apprendimento
•grado di maturazione raggiunto
•acquisizione di contenuti specifici, di abilità e competenze.
Le verifiche dei percorsi didattici sono effettuate per valutare la situazione iniziale (test ingresso),
in itinere (prove sistematiche sulle unità di apprendimento) e alla fine dei percorsi (prove orali e
scritte) per accertare l’apprendimento dei contenuti.
Le verifiche saranno quanto più possibile frequenti in modo da avere, alla fine del quadrimestre,
elementi sufficienti per stabilire il livello di apprendimento raggiunto e formulare la valutazione.
32
Indicatori per la valutazione del comportamento – SCUOLA PRIMARIA
GIUDIZIO
OTTIMO
DISTINTO
INDICATORI
• Partecipazione alle attività scolastiche assidua e vivamente interessata
• Svolgimento del lavoro assegnato serio e accurato
• Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione
• Ruolo positivo all'interno della classe
• Partecipazione alle attività scolastiche positiva e interesse costante
• Svolgimento del lavoro assegnato serio e puntuale
• Comportamento responsabile nei confronti dei compagni e degli adulti
BUONO
• Partecipazione discreta alle attività scolastiche
• Svolgimento del lavoro assegnato adeguato
• Comportamento corretto nei confronti dei compagni e degli adulti
SUFFICIENTE
• Partecipazione superficiale alle attività scolastiche
• Svolgimento del lavoro assegnato limitato all'essenziale
• Comportamento nei confronti dei compagni e degli adulti solo a volte corretto
INSUFFICIENTE
• Grave inosservanza delle elementari regole di comportamento
33
Indicatori per la valutazione del comportamento – SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
VOTO
10
INDICATORI
• Partecipazione alle lezioni attiva, assidua e vivamente interessata.
• Svolgimento del lavoro assegnato regolare, serio e proficuo.
• Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione.
• Ruolo positivo all’interno della classe.
9
• Partecipazione attiva alle lezioni e interesse costante.
• Svolgimento del lavoro assegnato regolare, serio e proficuo.
• Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione.
8
• Partecipazione alle lezioni buona e attivamente interessata.
• Svolgimento del lavoro assegnato proficuo
• Comportamento responsabile nei confronti dei compagni e degli adulti.
7
• Partecipazione alle attività scolastiche discreta.
• Svolgimento del lavoro assegnato adeguato.
• Comportamento corretto nei confronti dei compagni e degli adulti.
6
• Partecipazione alle attività scolastiche solo a volte adeguata.
• Svolgimento del lavoro assegnato solo a volte responsabile.
• Comportamento non sempre corretto nei confronti dei compagni e degli adulti
• Grave inosservanza del regolamento scolastico da comportare notifica alle famiglie e
sanzione disciplinare secondo quanto stabilito dal regolamento di Istituto
5
34
L’Istituto riconosce che accanto all’ attuazione delle Indicazioni Nazionali proposte per
l’apprendimento degli alunni è necessario sviluppare attività e progetti rispetto a priorità
specifiche in una Scuola Pubblica di base:
•DISABILITÀ
•BES
•DSA
•INTERCULTURA
•L’Analisi del contesto e le linee programmatiche rispetto a queste aree sono contenute
nel PAI (Piano Annuale Inclusione). Vedere Allegato
35
DISABILITA’
La nostra scuola si attiva rispetto alle problematiche degli alunni disabili per i quali
sono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitano la loro integrazione nella
realtà scolastica. La scuola garantisce per l’alunno disabile una didattica
individualizzata , ove possibile coerente con la programmazione di classe e
comunque nel rispetto della normativa vigente. Per la formulazione del PEI da
quest’anno è stato adottato un nuovo modello di PDF (Profilo Dinamico
Funzionale), che viene compilato da ASL, insegnanti curricolari e di sostegno
dell’Istituto in collaborazione con i genitori. E’ il documento nel quale oltre all’
analisi della situazione di partenza dell’alunno H , vengono individuati gli interventi
predisposti per la realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione. Di norma
con l’USMIA (Unità Funzionale Salute Mentale Infanzia ed Adolescenza) sono stati
concordati due incontri all’anno per la predisposizione del PEI, salvo diversa
esigenza.
La normativa di riferimento è costituita principalmente da:
L. n° 517/1977;
C.M. n°258/1983;
C.M. n° 250/1985;
L. 104/1992.
reperibile all’indirizzo: http://icmarconi.it/disabilita/
36
BES
L’area BES include gli alunni con bisogni educativi speciali di varia natura:
svantaggio sociale e culturale;
disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici;
difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana.
condizione derivante da un’ adozione
L’ Istituto, dunque pone molta attenzione alla didattica inclusiva al fine di
realizzare a pieno il diritto all'apprendimento per tutti gli studenti in situazione di
bisogno e di difficoltà. A tale proposito realizza le seguenti azioni:
stesura, da parte dei docenti in accordo con i genitori, di un Piano Didattico
Personalizzato (PDP);
Assegnazione alla Figura Strumentale per l’Inclusione di coordinare gli interventi
anche di formazione dei docenti.
La normativa di riferimento è costituita da:
Direttiva 27/12/2012
C.M. 8/2013
reperibile all’indirizzo: http://icmarconi.it/b-e-s/
37
DSA
Per Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) si intendono la dislessia, la
disgrafia, la disortografia e la discalculia.
Il nostro Istituto per attuare quanto previsto dalla normativa e dalle Linee guida
dove vengono specificati i compiti della scuola, della famiglia e dei servizi svolge
le seguenti azioni:
stesura, da parte dei docenti in accordo con i genitori, di un Piano Didattico
Personalizzato (PDP), per individuare gli strumenti compensativi e
dispensativi adeguati;
richiesta della collaborazione dei genitori;
attivazione di uno Sportello informativo per docenti e genitori;
presenza di un docente referente, formato su tali problematiche. Inoltre
dall’a.s. 2012/13 l’istituto è impegnato in un progetto di area (Valdarno),
promosso e finanziato dalla conferenza zonale dei Sindaci. Si tratta di uno
screening sulla popolazione scolastica per l’individuazione precoce degli
alunni a rischio DSA, accompagnata da una formazione continua dei
docenti titolari delle classi prime della scuola primaria.
La normativa di riferimento è costituita da:
L. 170 dell’8 ottobre 2010;
Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011
reperibile all’indirizzo: http://icmarconi.it/d-s-a/
38
INTERCULTURA
La nostra scuola offre percorsi didattici, materiali e strumenti mirati a favorire
l'accoglienza e l'inserimento di alunni stranieri; promuove inoltre l'educazione
interculturale rivolta a tutti gli alunni come dimensione qualificante per la formazione
della persona attraverso:
accoglienza, integrazione ed interazione degli alunni stranieri , anche
attraverso l’intervento di mediatori linguistico -culturali
organizzazione e monitoraggio degli inserimenti e continuo confronto con i
docenti;
promozione di laboratori di Italiano L2 (prima alfabetizzazione e lingua per
lo studio) per alunni stranieri e genitori.
verifica dell'attualità e dell'efficacia del Protocollo dell'Accoglienza e
monitoraggio dell'attuazione delle prassi di accoglienza, valutazione,
passaggio fra i vari ordini di scuola e orientamento.
39
Realizzazione di progetti, a carattere permanente ed in continuità verticale,
con il coinvolgimento delle famiglie italofone e non (Es. Settimana
Interculturale), tutoraggio, rapporti con il territorio, enti, istituzioni
scolastiche, Oxfam Italia; monitoraggi/articoli; formazione e ricerca-azione.
Il Collegio Docenti ha sempre individuato una specifica Funzione Strumentale
per tale Area ed è stato presentato annualmente un progetto di finanziamento
per le Aree a forte Processo Immigratorio sempre finanziato. Questi fondi
garantiscono la realizzazione di Progetti ad ampio respiro ma anche interventi
immediati di insegnamento di Italiano come Seconda Lingua all’arrivo di
alunni stranieri, proprio per favorirne l’accoglienza.
La normativa di riferimento è costituita da:
C.M. febbraio 2014 – Linee guida per accoglienza ed inserimento alunni stranieri
C.M. n. 8 marzo 2013 - Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali… indicazioni operative
Decreto N. 254 -16.11.2012 – Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo scuola dell’infanzia, primaria…
C.M.2 del 8.1.2010
C.M. n. 24 del 1° marzo 2006 –Linee guida accoglienza ed inserimento alunni stranieri.
D.P.R. 31.8.99 n.294
D.L. 286 - 25 luglio 1998 -"Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione di
straniero”
L. 40 del 6 marzo 1998 -"Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero"
C.M.n.205 del 26 luglio 1990 - "La scuola dell'obbligo e gli alunni stranieri - L'educazione interculturale"
reperibile all’indirizzo: http://icmarconi.it/intercultura/
40
PROGETTI E ATTIVITÀ
Partendo dalle finalità educative che la scuola si è prefissata, sono stati privilegiati
progetti ed attività innovative e sperimentali che coinvolgessero, in una prospettiva
di continuità verticale, un maggior numero di classi e plessi dell’Istituto.
Il primo criterio di selezione prescelto è stato il coinvolgimento degli alunni negli
interventi didattici ed educativi organizzati con modalità di didattica laboratoriale e
gruppi di interesse, con l’obiettivo di:
• personalizzare l’apprendimento;
• garantire a tutti la possibilità di sviluppare abilità e acquisire competenze;
•valorizzare le eccellenze
• recuperare e consolidare la preparazione di base;
• ampliare l’offerta formativa ministeriale;
• orientare lo sviluppo delle potenzialità individuali;
• contribuire alla creazione di un clima favorevole al dialogo in una società
multiculturale;
• favorire l’inclusione degli alunni che presentano situazioni di varia difficoltà, non
ultima la disabilità , anche nell’ottica del successo formativo .
41
L’area della progettazione potrebbe essere definita come una cornice, connotata da
flessibilità e perfettibilità. Ecco che il docente, progettando, si pone con
l’atteggiamento del ricercatore e la sua sete di conoscenza, nella ricerca-azione non si
esaurisce mai. I progetti scelti dal corpo docenti rappresentano un valore aggiunto al
percorso curricolare, aperto e flessibile.
I progetti, sintetizzabili in quattro macroaree integrano l’offerta formativa e possono
esprimere l’intreccio e la trasversalità delle Educazioni e delle Discipline:
•ACCOGLIENZA
•INCLUSIONE
•RECIPROCITÀ (Reciprocità è comunità di apprendimento,cittadinanza attiva,affettività )
•PERCORSI MULTIMEDIALI
Le macroaree sono state identificate in applicazione delle seguenti direttive
ministeriali:
L.59 del 15 marzo 1997(Legge sull’Autonomia)
Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità, Miur 2009
Linee guida per accoglienza e integrazione degli alunni stranieri, Miur Febbraio 2014
Indicazioni Nazionali per il Curricolo, 2012
42
La continuità didattica è uno dei pilastri del processo educativo, tanto più quando tale
processo si esplicita all’interno di un Istituto Comprensivo.
Per fare ciò è necessario integrare iniziative e competenze, dei diversi ordini
scolastici, al fine di individuare una “traiettoria educativa” che ponga al centro l’idea
di un percorso curricolare sull’apprendimento.
L’adesione al Progetto Sigma (Curricolo verticale di Matematica), coordinato
dall’ISIS Benedetto Varchi di Montevarchi (AR), per esempio, , si pone pertanto
l’obiettivo di attenuare le difficoltà che, talvolta, si presentano nel passaggio tra i
diversi ordini di scuola, e di fornire ai docenti un momento di scambio formativo.
I Progetti didattici dell’anno scolastico 2015-2016 sono stati approvati dal Consiglio
d’Istituto con delibera n. 13 del 25 Novembre 2015 e sono visionabili all’indirizzo:
http://icmarconi.it/progetti/
43
FABBISOGNO DI PERSONALE
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Motivazione: indicare il piano delle
sezioni previste e le loro caratteristiche
(tempo pieno e normale, pluriclassi….)
Fabbisogno per il triennio
Annualità
Posto comune
Scuola
dell’infanzia
Posto di sostegno
a.s. 2016-17: n.
18
2
a.s. 2017-18: n.
18
1
a.s. 2018-19: n.
a.s. 2016-17: n.
18
34+L2+
Alternativa
1
6
34+L2+
Scuola
primaria
a.s. 2017-18: n.
a.s. 2018-19: n.
Alternativa
34+L2+
Alternativa
5
5
n. Plessi 3
n. Sezioni 9
Tempo scuola 40 ore su 5 giorni
n. Plessi 3
n. Sezioni 9
Tempo scuola 40 ore su 5 giorni
n. Plessi 3
n. Sezioni 9
Tempo scuola 40 ore su 5 giorni
n. Plessi 2 BANI e DOCCIO
Bani n. classi tempo normale 7
n. classi a TP 10
Doccio n. classi a tempo normale 5
n. Plessi 2 BANI e DOCCIO
Bani n. classi tempo normale 7
n. classi a TP 10
Doccio n. classi a tempo normale 5
n. Plessi 2 BANI e DOCCIO
Bani n. classi tempo normale 6
n. classi a TP 10
Doccio n. classi a tempo normale 5
44
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO
Classe
di
concorso/sostegno
A043
ITAL.,STORIA,ED.CIVI
CA,GEOG.SC.MED.
A059
SCIENZE
MAT.,CHIM.,FIS.,NA
T.I GR.
a.s. 2016-17
7+14 ore
4+ 12 ore
a.s. 2017-18
a.s. 2018-19
7+14 ore
4+ 12 ore
7+14 ore
4+ 12 ore
Ore disciplinari 2 per classe
Numero classi 14
Tempo normale dal Lunedì al Sabato 8-13
1+10 ore
1+10 ore
1+10 ore
A345
LINGUA STRANIERA
(INGLESE)
2+ 6 ore
2+ 6 ore
2+ 6 ore
A030
ED.FISICA NELLA
SCUOLA MEDIA
A032
ED. MUSICALE
NELLA SCUOLA
MEDIA
A033
ED. TECNICA NELLA
SCUOLA MEDIA
AD00
SOSTEGNO NELLA
SCUOLA MEDIA
Ore disciplinari 10 per classe
Numero classi 14
Tempo normale dal Lunedì al Sabato 8-13
Ore disciplinari 6 per classe
Numero classi 14
Tempo normale dal Lunedì al Sabato 8-13
A245
LINGUA STRANIERA
(FRANCESE)
A028
EDUCAZIONE
ARTISTICA
Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le
loro caratteristiche
Ore disciplinari 3 per classe
Numero classi 14
Tempo normale dal Lunedì al Sabato 8-13
Ore disciplinari 2 per classe
Numero classi 14
Tempo normale dal Lunedì al Sabato 8-13
1+10 ore
1+10 ore
1+10 ore
1+10 ore
1+10 ore
1+10 ore
Ore disciplinari 2 per classe
Numero classi 14
Tempo normale dal Lunedì al Sabato 8-13
1+10 ore
1+10 ore
1+10 ore
Ore disciplinari 2 per classe
Numero classi 14
Tempo normale dal Lunedì al Sabato 8-13
1+10 ore
1+10 ore
1+10 ore
Ore disciplinari 2 per classe
Numero classi 14
Tempo normale dal Lunedì al Sabato 8-13
6
(8 H con 3 gravità)
6
(10 H con 1 gravità)
6
(8 H con 1 gravità)
Presenza di alunni in stato di gravità psicofisica con
necessità quotidiane di assistenza alla persona .
Il Comune di riferimento non eroga servizio di educatore
scolastico
45
ORGANICO POTENZIALE
Tipologia (es. posto comune primaria,
classe di concorso scuola secondaria, n. docenti
sostegno…)*
Posto Comune Scuola Primaria
A043
ITAL.,STORIA,ED.CIVICA,GEOG.SC.MED.
A059
SCIENZE MAT.,CHIM.,FIS.,NAT.I GR
A032
ED. MUSICALE NELLA SCUOLA MEDIA
A345
LINGUA STRANIERA (INGLESE)
A245
LINGUA STRANIERA (FRANCESE)
3
1
1
1
1
1
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche al capo I e
alla progettazione del capo III)
Ampliamento del tempo scuola per le classi prime e seconde a tempo normale
con il passaggio da 1 a due pomeriggi per un totale di 31ore settimanali
Divisione delle classi (in media di 27 alunni) in gruppi di lavoro con la
possibilità dell’Insegnamento disciplinare in un’altra lingua comunitaria, la
realizzazione di metodologie didattiche innovative ( laboratori, didattica per
compiti, peer education, , apprendimento cooperativo….)
Divisione delle classi (in media di 27 alunni) in gruppi di lavoro con la
possibilità dell’Insegnamento disciplinare in un’altra lingua comunitaria, la
realizzazione di metodologie didattiche innovative ( laboratori, didattica per
compiti, peer education, , apprendimento cooperativo….)
Divisione delle classi (in media di 27 alunni) in gruppi di lavoro con la
possibilità dell’Insegnamento disciplinare in un’altra lingua comunitaria, la
realizzazione di metodologie didattiche innovative ( laboratori, didattica per
compiti, peer education, , apprendimento cooperativo….)
Divisione delle classi (in media di 27 alunni) in gruppi di lavoro con la
possibilità dell’Insegnamento disciplinare in un’altra lingua comunitaria, la
realizzazione di metodologie didattiche innovative ( laboratori, didattica per
compiti, peer education, , apprendimento cooperativo….)
Divisione delle classi (in media di 27 alunni) in gruppi di lavoro con la
possibilità dell’Insegnamento disciplinare in un’altra lingua comunitaria, la
realizzazione di metodologie didattiche innovative ( laboratori, didattica per
compiti, peer education, , apprendimento cooperativo….)
46
POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO, NEL RISPETTO DEI LIMITI E DEI
PARAMETRI COME RIPORTATI NEL COMMA 14 ART. 1 LEGGE 107/2015.
Tipologia
n.
Assistente amministrativo
5
Collaboratore scolastico
17
47
FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI
Infrastruttura/ attrezzatura
Motivazione, in riferimento alle priorità
strategiche del capo I e alla progettazione del
capo III
Fonti di finanziamento
Diffusione della rete in
tutti i plessi
Adeguare tutte le strutture dell’istituto perché
l’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche non
sia più un ‘esigenza ma un modus operandi
fondi PON-FESR
(ambienti digitali)
Tools: stampanti 3D,
software per coding
Fornire gli ambienti scolastici di attrezzature in
modo che la scuola digitale sia concretamente
realizzata
fondi PON-FESR
(ambienti digitali)
LIM Mobili
Attrezzare gli spazi didattici in maniera flessibile,
per stimolare la creatività, l’approfondimento
disciplinare e l’interazione docente-alunno
fondi PON-FESR
(ambienti digitali)
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta
destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e
strumentali con esso individuate e richieste.
48
PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE
Nel corso del triennio di riferimento l’Istituto scolastico si propone
l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei
tempi e modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico:
Attività formativa
Personale coinvolto
Priorità strategica correlata
Competenze digitali e
innovazione didatticometodologica
Competenze linguistiche(
CLIL,…..)
Docenti in servizio: a tempo
indeterminato/ determinato, neoassunti, neo-trasferiti
•Docenti Scuola Primaria di Lingua
Inglese e altre discipline.
•Docenti Scuola Secondaria di
I°grado di altre discipline con
particolare riferimento alla Geografia
•Attuazione del PNSD ( Piano Nazionale Scuola Digitale)
•Favorire l’apprendimento integrato di lingua e contenuti
disciplinari nell’ambito di progetti in rete in relazione ai
bisogni dei docenti e alle esigenze d’Istituto emerse dal
RAV
•Attuare gli obiettivi di processo del Piano di
Miglioramento e delle esigenze d’Istituto evidenziate nel
RAV
•Valorizzazione di metodologie innovative, lavoro in rete,
rielaborazione degli apprendimenti realizzati, ricercazione…
•Coinvolgimento
dei
collaboratori
scolastici
nell’accoglienza (famiglie, alunni
con particolare
riferimento ad alunni H, stranieri e/o adottati)
Competenze funzionali alle Docenti di Italiano e Matematica della •Attuare gli obiettivi di processo del Piano di
prove INVALSI
Scuola Primaria e Secondaria di Miglioramento e delle esigenze d’Istituto evidenziate nel
1°grado
RAV ( potenziamento delle competenze di base nell’ambito
linguistico e matematico)
Inclusione,disabilità,integrazione e competenze di
cittadinanza globale
•Docenti in servizio dei vari ordini di
scuola
•Team Inclusione/Accoglienza
•Personale
ATA
(collaboratori
scolastici)
49
Attività formativa
Personale coinvolto
Valutazione
•Docenti impegnati nel
PTOF e PdM
(gruppo di miglioramento)
Digitalizzazione di servizi di
Segreteria
•DSGA
•Assistenti amministrativi
Priorità strategica correlata
NIV/RAV, •Costruire competenze specifiche per l’analisi , compilazione,
stesura dei documenti previsti dalla Legge 107/2015 nell’ottica
di favorire innovazioni curricolari e organizzative
•Miglioramento dei servizi amministrativi e contabili, gestione
delle risorse umane, nonché documentazione della
formazione…
Sicurezza, prevenzione, primo •Figure sensibili impegnate nei temi di •Formare docenti competenti in tali settori per garantire un
soccorso
sicurezza, prevenzione, primo soccorso livello di sicurezza efficace e continuo per rispondere alle
ecc….
esigenze di docenti, alunni e famiglie del nostro Istituto
Piano di Formazione Digitale
•Figure strategiche impegnate nella •Realizzazione della legge 107/2015 e del PNSD
diffusione delle nuove tecnologie
(Animatore Digitale, Figura strumentale
e referenti)
Formazione Individuale o per
gruppi d’interesse/settore in
ambito nazionale ed
internazionale
•Tutti i docenti a seconda dei campi
d’interesse, disciplinari, metodologici,
relazionali in forma di studio personale,
attività in presenza , blended o on-line
•Valorizzazione delle risorse umane e delle competenze
individuali dei docenti dell’Istituto, con particolare riferimento
a metodologie innovative , gestionali…..che richiede la
normativa
50
SCELTE ORGANIZZATIVE E GESTIONALI
Il Consiglio d’Istituto, il Dirigente Scolastico e il Responsabile Amministrativo, ciascuno per
proprie competenze, assolvono le funzioni amministrative dei servizi dell’istruzione. Al
D.S.G.A., oltre all’osservanza delle materie del proprio profilo, incombe l’obbligo
dell’organizzazione dei servizi amministrativi e ausiliari, affinché si realizzino le direttive per la
realizzazione dei risultati di cui il dirigente è responsabile unico. Il Capo d’istituto informa il
D.S.G.A. di tutte le decisioni prese, anche da altri organismi della scuola, per le necessarie
registrazioni e per conformare l’azione di predisposizione degli atti amministrativi, contabili, di
stato giuridico, ecc.
I più significativi fattori di qualità dei servizi amministrativi sono individuati in:
Celerità delle procedure
Le pratiche interne e quelle relative ai rapporti con l’Amministrazione e con terzi vengono
espletate in maniera celere (entro qualche giorno le più complesse).
Trasparenza
Tutte le operazioni relative a fornitura di materiale didattici, di acquisto di sussidi e di macchine
per l’ufficio, di contratti a tempo determinati per supplenze temporanee, di compilazione di
graduatorie e di ogni altro atto e deliberazione riguardante le decisioni degli organi collegiali
verranno comunicate agli utenti, agli organi interessati ai sindacati (qualora previsto dal CCNL
vigente) nelle forme più flessibili e trasparenti possibili mediante affissione all’albo, accesso agli
atti amministrativi secondo le norme in vigore, informazioni dirette e/o individuali.
Al 31 Gennaio 2015 è stato pubblicato il PTTI (Programma Triennale per la Trasparenza e
Integrità).
51
Informatizzazione dei servizi amministrativi
La scuola ha informatizzato il servizio secondo gli standard ministeriali.
Tempi di attesa agli sportelli
Non vi sono tempi di attesa, se non di qualche minuto, nel caso vi sia un afflusso contemporaneo
di più persone. In alcuni momenti dell’anno scolastico coencidenti con particolari scadenze
vengono incrementati sia gli orari di servizio del personale amministrativo sia l’orario di apertura
al pubblico.
Flessibilità degli orari degli uffici
I genitori e gli altri utenti possono accedere alla segreteria durante gli orari di ricevimento. Per
motivi di urgenza gli uffici sono aperti al pubblico in qualunque momento del loro funzionamento
e senza tempi di attesa.
Ricevimento del Dirigente Scolastico
Il D.S. riceve su appuntamento per poter evitare attese e così andare incontro alle esigenze
lavorative e familiari soprattutto dei genitori degli alunni.
Certificati e attestati
Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico,
entro la giornata per quelli di iscrizione e frequenza, ed entro tre giorni per quelli con giudizi. Gli
attestati e i documenti di valutazione sono consegnati a vista dai docenti nel corso di un’apposita
riunione successivamente alla data di scrutinio o di esame di licenza o d’idoneità; documenti di
valutazione ed attestati non ritirati nel corso della riunione vengono depositati negli uffici di
segreteria presso i quali è possibile ritirarli.
52
Iscrizioni
I moduli per l’iscrizione alla Scuola dell’Infanzia sono scaricabili dal sito web dell’istituto e/o
possono essere consegnati a vista tutti i giorni. I moduli di iscrizione vengono accolti subito alla
consegna. Per quanto riguarda l’iscrizione alla SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA può
essere effettuata solamente on line al sito www.iscrizioni.istruzione.it in base alle scadenze
indicate dal Miur su apposite circolari. Il personale di segreteria assegnato al settore didattica è
opportunamente formato per rilasciare tutte le informazioni richieste e supportare i genitori nella
compilazione delle domande, anche in formato digitale.
Centralino telefonico
La scuola assicura agli utenti la tempestività del contatto telefonico, precisando nella risposta il
nome e la qualifica di chi risponde e la persona in grado di fornire le informazioni richieste.
Informazione
Tutte le informazioni riguardanti l’Istituto sono presenti sul SITO Web: http://icmarconi.it/
53
Allegato 1 :
Progetto esplicativo-attuativo del
PIANO DI MIGLIORAMENTO
Anno scolastico 2015-2016
Una scuola che “si forma”
Forma cittadini
consapevolmente attivi
54
MOTIVAZIONE
Il progetto nasce, in primis, in risposta al RAV, in cui si evince, come punto di
debolezza, la mancanza di un curricolo di Cittadinanza e Costituzione e della
relativa griglia di osservazione per la valutazione in itinere, nonché, di una
scheda per valutare, in modo oggettivo, i risultati attesi. A ciò si aggiunge il
dettato del Documento di indirizzo per la sperimentazione dell’ insegnamento
di cittadinanza e costituzione del 4 marzo 2009 che afferma:
“…..le scuole sono chiamate a concorrere, anzitutto con la riflessione, con l'
approfondimento e con la sperimentazione…. In vista di un più maturo assetto
ordinamento le della materia”.
FINALITÀ
•Costruire un curricolo verticale di insegnamento di Cittadinanza e
Costituzione a partire dalle esperienze già esistenti nella scuola per costruire
un percorso sistematico e coerente help preveda attenzione al curricolo
implicito e alla cittadinanza agita.
•Garantire all’insegnamento Cittadinanza e Costituzione uno spazio curricolare
adeguato, trasversale e multidisciplinare.
•Predisporre strumenti di monitoraggio e valutazione delle competenze.
55
METODOLOGIA
Si procederà , dal punto di vista operativo, lavorando su due dimensioni: quello
verticale, per porre in continuità formativa i tre ordini della scuola del primo ciclo
d’istruzione e che coprono l’arco di scolarizzazione dai tre ai quattordici anni , e
quella orizzontale che si focalizza ed approfondisce le specificità interne ad ogni
ordine.
I docenti, pertanto, lavoreranno in gruppi, organizzati per discipline, per classi
parallele in orizzontale e verticale, per individuare linee guida, metodi e
procedure e predisporre materiali. Tali materiali saranno poi sperimentati da tutti
i docenti che quindi contribuiscono , attraverso il loro impiego in percorsi di
ricerca azione, ad una taratura dei materiali stessi e delle proposte operative , al
monitoraggio e alla valutazione dei percorsi realizzati.
56
SCHEMA OPERATIVO
AZIONE
Incontro collegiale per
predisposizione lavoro
Periodo/data
Febbraio
N ore
2
Luogo
Aula magna
Incontro in gruppi per
studio documenti
Febbraio
2
Propria sede
Incontro studio documenti Marzo
2
Propria sede
Incontro di verifica con NIV Marzo
2
Aula magna
Lavoro di gruppo per
predisporre UdC
Aprile
2
Propria sede
Lavoro di gruppo per
predisporre UdC
Aprile
2
Propria sede
Lavoro di gruppo per
Maggio
predisporre griglia di
osservazione e valutazione
2
Propria sede
Incontro collegiale di
Maggio/giugno
condivisione
Incontro di formazione con Da definire
docente esperto
2
Aula magna
4
Aula magna
I componenti del gruppo di valutazione coordineranno e collaboreranno
con tutti i gruppi.
57
Tabella 1 – Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di processo
Obiettivi di processo
E' connesso alle
priorità
1
Curricolo,
progettazione e
valutazione
1)Individuare all'interno del curricolo obiettivi trasversali
che mirino al conseguimento di competenze di cittadinanza
e costituzione.
2) elaborazione di una griglia di osservazione strutturata
per le competenze di cittadinanza da adottare per le classi
ponte
2
x
x
3
4
1
Ambiente di
apprendimento
2
3
4
1
Incusione e
differenziazione
2
3
4
1
Continuità e
orientamento
2
3
4
Orientamento
stategico e
organizzazione
della scuola
1
2
3
4
1
Sviluppo e
valorizzazione delle risorse
umane
2
3
4
1
Integrazione con il
territorio e rapporti
con le famiglie
2
3
4
58
Tabella 2 – Calcolo della necessità dell' intervento sulla base di fattibilità ed impatto
Obiettivo di
processo elencati
1
2
Individuare all'interno del
curricolo obiettivi
trasversali che mirino al
conseguimento di
competenze di cittadinanza
e costituzione.
Fattibilità
(da1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto: valore
che identifica la rilevanza
dell'intervento
5
4
20
elaborazione di una griglia
di osservazione strutturata
per le competenze di
4
cittadinanza da adottare per
le classi ponte
3
12
3
Tabella 3 – Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di
processo in via
di attuazione
1
2
elaborazione di una griglia
di osservazione strutturata
per le competenze di
cittadinanza da adottare per
le classi ponte
Risultatti
attesi
Strumento
operativo
condiviso ed
efficace
Indicatori di
monitoraggio
Modalità di
rilevazione
Numero ore di
Incontri periodici
elaborazione
di verifica
Numero docenti
partecipanti agli incontri.
Numero aree disciplinari
di intervento.
Numero modelli prodotti
59
Tabella 4 – Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione
prevista
Effetti positivi
all'interno
della scuola
a medio termine
Creazione di
Formazione e
gruppi di studio aggiornamento del
per sezione, per personale docente
classi parallele,
in verticale tra
gli ordini di
scuola
Effetti negativi
all'interno
della scuola
a medio termine
x
Produzione di Valutare con più chiarezza Possibili difficoltà di
unità di
e consapevolezza
condivisione e resistenza al
competenza e
cambiamento
relative schede
di valutazione
Effetti positivi
all'interno
della scuola
a lungo termine
Effetti negativi
all'interno
della scuola
a lungo termine
Personale docente
x
preparato e al passo con le
riforme
Usufruire di uno strumento
che permetta al docente, se
necessario, di modificare
e/o correggere gli interventi
se questi, grazie alla griglia
di osservazione,risultassero
inefficaci.
Verifica delle competenze
più obiettiva.
60
Tabella 5 – Caratteri innovativi
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Obiettivi triennali legge 107/2015 art. 1, comma 7
Principi ispiratori “Avanguardie Educative” INDIRE – pratiche innovative nelle scuole
Connessione con il quadro di
riferimento di cui in Appendice
AeB
d. sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e
democratica attraverso la valorizzazione dell’educazione
interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell’assunzione di responsabilità
nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle
conoscenze in materia; − e. sviluppo di comportamenti
responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità,
della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali;
1. Trasformare il modello trasmissivo della scuola: il modello
basato solo sulla trasmissione delle conoscenze “dalla cattedra” è
ormai anacronistico. Oggi gli studenti imparano più
efficacemente attraverso l’apprendimento attivo che sfrutta
materiali aperti e riutilizzabili, simulazioni, attività laboratoriali,
esperimenti hands-on, giochi didattici; − 2. sfruttare le
opportunità offerte dalle ICT e dai linguaggi digitali per
supportare nuovi modi di insegnare, apprendere e valutare: le
ICT riducono le distanze aprendo nuovi spazi di comunicazione
(cloud, mondi virtuali, Internet) riconnettendo luoghi,
geograficamente isolati, e attori del sistema scuola; − 5.
riconnettere i saperi della scuola e i saperi della società della
conoscenza: la società contemporanea, grazie anche alla
diffusione della Rete, valorizza nuove competenze che spesso
non riguardano una disciplina in particolare e il cui sviluppo è
legato a una modalità di apprendere e operare in stretta
connessione con la realtà circostante. Una scuola aperta
all’evoluzione dei saperi è in grado di comprendere il
cambiamento e migliorare il servizio offerto in sinergia con le
richieste del territorio; 6) Investire sul “capitale umano”
ripensando i rapporti: una scuola d’avanguardia è in grado di
individuare le risorse – nel territorio, nell’associazionismo, nelle
imprese e nei luoghi informali – per arricchire il proprio servizio
attraverso un’innovazione continua che garantisca la qualità del
sistema educativo.
61
Tabella 6 – Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Tipologia di
attività
Ore aggiuntive
presunte
Costo
previsto
Fonte
finanziaria
Figure
professionali
Docenti
Studio di documenti,
normative e indicazioni
nazionali;
elaborazione di UdC per
classi ponte; elaborazione di
scheda di osservazione e
valutazione
600
FIS
Personale ATA
Apertura pomeridiana locali
scolastici
20
recupero
Altre figure
Formazione in presenza
4
600
Fondi per il
funzionamento
Tabella 7- Descrivere L’impegno Finanziario Per Figure Professionali Esterne Alla Scuola
IMPEGNI FINANZIARI PER
TIPOLOGIA DI SPESA
Formatori
consulenti
attrezzature
IMPEGNO PRESUNTO
FONTE FINANZIARIA
600 euro
Fondi per il funzionamento
Biblioteca –aula multimediale
62
Tabella 8- tempistica delle attivita’
ATTIVITA’
Gen.
Condivisione collegio dei x
docenti
Individuazione e
x
acquisizione delle
disponibilità e
costituzione di gruppi di
lavoro
Esame dei documenti e
individuazione dei
percorsi da attuare
Realizzazione proposte
interdisciplinari
Realizzazione proposte
interdisciplinari : classe
seconda e classe quinta
primaria
Realizzazione scheda di
osservazione e verifica
PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’
Feb.
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
x
x
x
x
x
63
Tabella 9- monitoraggio delle azioni
DATA DI
RILEVAZIONE
INDICATORI STRUMENTI DI CRITICITA’
DEL
MISURAZIONE RILEVATE
MONITORAGGI
O
Aprile
Verificare i
vantaggi che
derivano da una
maggiore
collegialità delle
scelte e delle
modalità di
verifica
maggio
Verificare la
Verifica in una
congruenza tra
classe campione
UdC e strumento
di verifica
PROGRESSI
RILEVATI
MODIFICHE
Questionari
elaborati dal
gruppo di
miglioramento
64
ALLEGATO 2
Prot. N.
2753C23
San Giovanni Valdarno, 26.06.15
Piano Annuale per l’Inclusione a. s. 2015-2016
Nel Contesto. Premessa.
Come previsto dalla vigente normativa in materia di BES, il presente documento rappresenta il concretizzarsi di una progettualità condivisa e partecipata,
garante del successo formativo dei nostri studenti. Il PAI non è il semplice ottemperare ad un adempimento normativo. L’Istituto, quale scuola amica,
ha partecipato al secondo step del Piano di formazione Unicef “Bullismo. Strategie di intervento”; un percorso curricolare che ha visto l’azione
sinergica delle figure strumentali preposte. Le affinità di competenza delle figure strumentali Disagio-Bes e Intercultura, impongono una stretta
collaborazione, nell’ottica di una didattica inclusiva. Nel sito dell’Istituto (www.icmarconi.it) è presente una specifica area BES. Nella “scuola di tutti e
di ciascuno”, che cerchiamo di concretizzare nella prassi didattica, auspichiamo massima collaborazione tra docenti curricolari e docenti preposti al
sostegno, progettando per i nostri studenti percorsi personalizzati e motivanti.
L’anno scolastico che volge al termine ha visto i docenti dei vari ordini di scuola uniti e partecipi ad innumerevoli iniziative progettuali, con risultati notevoli,
frutto di un impegno costante e di alte professionalità. Il GLH si è riunito per due volte, condividendo aspetti specifici delle dinamiche inclusive.
Alcune classi hanno potuto incrementare le ore di compresenza per percorsi di recupero e sviluppo in classi particolarmente complesse ed
eterogenee. Per l’anno scolastico 2015-2016, sono auspicabili la revisione e l’aggiornamento degli strumenti operativi già adottati per il
monitoraggio, migliorandone aspetti formali e tratti funzionali mirando in particolare ad un maggiore coinvolgimento del team: il monitoraggio e le
osservazioni sul gruppo classe rappresentano adempimenti normativi di carattere collegiale. Tale consapevolezza potrà essere maggiormente
acquisita e diffusa attivando percorsi di autoformazione specifici con documenti digitali. Anche il modello adottato per la stesura del P.E. I. potrà
essere migliorato e adattato alle nuove esigenze del contesto, prevedendo ad esempio spazi flessibili in merito all’ordine di scuola di appartenenza.
Le attività intraprese dal Tavolo di concertazione sull’Handicap, ampiamente illustrate nel precedente PAI, non hanno potuto concretizzarsi in virtù di
significativi cambiamenti nel turnover dei coordinatori.
In sintesi, l’azione di miglioramento attivata annualmente, nasce da una duplice consapevolezza: i bisogni rilevati nel contesto e le risorse disponibili.
[1] I dati empirici raccolti, assemblati e confrontati nel quinquennio 2009-2013 (antecedenti e successivi alla L/170) hanno evidenziato alcune criticità. Dall’analisi
comparativa sono emersi interessanti aspetti relativi alla partecipazione e alla consapevolezza del disagio nei docenti curricolari. Alcune griglie non sono pervenute;
altre, anche se in numero esiguo, hanno rivelato una scarsa cura nella compilazione, complicando la restituzione dei dati in forma di grafico. La voce “interventi”, ha
permesso una proficua riflessione sull’attivazione dei percorsi personalizzati prevista dalla normativa in materia di BES. Per la stragrande maggioranza dei docenti
curricolari l’intervento è percepito come “relazione scuola famiglia”, per cui sono stati indicati sintagmi quali “ripetuti colloqui con la famiglia” oppure “lettere di
richiamo”. La carenza di una formazione specifica è inoltre avallata da un lessico improprio. Solo nel 2,56% delle schede pervenute si rilevano sintagmi con
riferimento a “didattica inclusiva” (es. cooperative learning, attività in piccoli gruppi). In nessuna griglia si è posta attenzione alla “valorizzazione delle eccellenze”.
Nei proficui momenti di ricerc-azione che hanno visto coinvolto il gruppo di lavoro nell’a.s. 2013-2014, sono state rilevate le seguenti criticità
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A.
1.
1.
1.
Rilevazione dei BES presenti nei tre ordini scolastici
Scuola dell’Infanzia
disabilità certificate (Legge 104/92)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP (disturbo oppositivo provocatorio)
Borderline cognitivo
Altro
svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro : Handicap in situazione di gravità
n°
5
5
Totali
Scuola Primaria
1. disabilità certificate (Legge 104/92)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP (disturbo oppositivo provocatorio)
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro: Handicap in situazione di gravità
2
(5 L104)
8
1
7
25
Totali
1
(8 L104 + 25 DSA)
Scuola Secondaria I Grado
1. disabilità certificate (Legge 104/92)
minorati vista
minorati udito
Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
DSA
ADHD/DOP (disturbo oppositivo provocatorio)
Borderline cognitivo
Altro
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico
Linguistico-culturale
Disagio comportamentale/relazionale
Altro: Handicap in situazione di gravità
11
11
21
4
Totali (11 L104 + 21 DSA)
Ovvero il
% disabilità certificate (Legge 104/92) su popolazione scolastica globale (1003 alunni)
2,39 %
Ovvero il
% DSA certificati su popolazione scolastica: iscritti primaria e secondaria (767 alunni)
5,99 %
N° PEI redatti dai GLHO
(25 primaria)
N° di PDP redatti dai Team o dai Consigli di classe in presenza di diagnosi clinica
+
(21secondaria)= 46
N° di PDP redatti dai Team o dai Consigli di classe in assenza di diagnosi clinica
•Mancanza di una formazione specifica su BES; in particolare su normativa e didattica inclusiva e assenza di condivisione su “lessico specifico”.
•Inadeguatezza degli strumenti operativi in uso.
(11 L104 + 21
DSA)
Totali
% disabilità certificate (Legge 104/92) su popolazione scolastica globale
(1003 alunni)
% DSA certificati su popolazione scolastica: iscritti primaria e secondaria (767
alunni)
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Team o dai Consigli di classe in presenza di diagnosi
clinica
Ovvero il
2,39 %
Ovvero il
5,99 %
(25 primaria)
+
(21secondari
a)= 46
N° di PDP redatti dai Team o dai Consigli di classe in assenza di diagnosi clinica
Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e/o di piccolo gruppo
Attività che coinvolgono l’intera classe
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Assistenti Educativi e Culturali Attività individualizzate e/o di piccolo gruppo
Sì
X
No
X
X
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e/o di piccolo gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi aperte,
laboratori protetti, ecc.)
X
X
X
X
funzione e nome
Funzioni strumentali e/o coordinamento Funzione Strumentale Area 1; P.O.F.:
Antonio Fabbrini
Funzione Strumentale Area 3; Integrazione e Intercultura:
Nadia Buti
Funzione Strumentale Area 4; Continuità e orientamento:
Laura Albini
Funzione Strumentale Area 5; Autovalutazione:
Carrella Maria Grazia
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
Altro:
Referente disabilità – BES-DSA: Lucia Magni
68
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
Docenti tutor/mentor
Altro:
A.
Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe
Docenti con specifica formazione
(specializzazione polivalente, master, ..)
Docenti curriculari
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a
prevalente tematica inclusiva
Altro: Screening di vallata per
individuazione DSAp
Sì
X
X
X
No
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
69
.
A.
A.
Coinvolgimento personale ATA
Coinvolgimento famiglie
A.
Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali.
Rapporti con CTS / CTI
A.
A.
Rapporti con privato sociale e volontariato
Formazione docenti su
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro: Comunicazione rilevazione dati con il supporto
del personale preposto
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione della comunità
educante
Altro:
X
X
X
Progetti / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
X
Progetti / protocolli di intesa formalizzati su disagio
X
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
(buone prassi)
Procedure condivise di intervento su disagio
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di gruppi di scuole
Rapporti con CTS / CTI
Altro:
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di gruppi di scuole
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione
della classe
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a
prevalente tematica inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi
DSA, ADHD, ecc.)
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo,
ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
Altro:
X
[1] La Conferenza dei sindaci del Valdarno, promuove annualmente la partecipazione al Tavolo di concertazione sull’Handicap,
coinvolgendo scuola, territorio, associazioni. Obiettivo degli incontri, oltre al confronto e alla dimensione partecipativa dei soggetti
coinvolti, la redazione di un Protocollo per l’integrazione dei soggetti con disabilità. Dagli incontri svoltisi nell’anno scolastico
2013-2014 è emersa la necessità di un confronto in merito al “lessico” relativo al disagio. I significativi cambiamenti auspicati ed
apportati dalla vigente normativa in materia di BES, rendono necessario un confronto che non è banale. Chiarire mediante
condivisione cosa sia la macro area BES e cosa comporti la stesura dei relativi PDP è giocoforza per garantire il successo formativo
degli studenti e prevenirne la dispersione.
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
70
Sintesi dei punti di forza rilevati * :
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel
cambiamento inclusivo
0
1
2
3
X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi
inclusive
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’interno della scuola
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti (assistenza alla persona, assistenza alla
comunicazione…)
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e
nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla
promozione di percorsi formativi inclusivi
X
Valorizzazione delle risorse esistenti
X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive
utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
(volontariato, servizio civile,..)
4
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che
scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità
tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
Altro: Azione sinergica tra le figure strumentali preposte
per la progettazione di progetti curricolari (Es. Unicef
Scuola Amica; Progetto di rete ITACA)
X
X
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
L’Istituto ha avuto un ruolo attivo nel Progetto per lo screening dei DSA, protrattosi per un triennio. Nella
fattispecie, i docenti hanno acquisito informazioni sui processi di letto-scrittura e necessità di reperire un
adeguato metodo nell’ottica di una didattica inclusiva. Quale criticità del progetto posto in essere, pur
evidenziandone l’alto livello qualitativo, l’assenza di una valutazione finale per i docenti partecipanti.
71
Parte II – Obiettivi di miglioramento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo: (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Per quanto concerne il modus operandi, si confermano i principi condivisi nel precedente anno scolastico.
Se la qualità di un sistema scolastico è direttamente proporzionale alla qualità del progetto di integrazione, il POF può essere considerato, globalmente,
come un progetto per l’integrazione.
Gli attori di questo processo sono rappresentati dal Dirigente Scolastico, che ne è il coordinatore, dal Collegio docenti, dal Personale ATA (Segreteria
amministrativa e personale di custodia). L’interfaccia è rappresentato dal Territorio che include: utenza (le famiglie) e servizi in un’ampia accezione:
USL di competenza, USR, CTS, CTI, Rete (reti di scuole o reti di servizi).
Al DS compete la valorizzazione delle risorse umane, indicando CHI POTREBBE FARE COSA, sulla base delle COMPETENZE verificate. Le FIGURE DI SISTEMA
(Figure Strumentali) selezionate, con approvazione collegiale, si impegnano nel conseguimento di obiettivi collegiali condivisi. Questo aspetto, non
marginale, contrasta con l’atteggiamento contrario diffuso: la tendenza è quella di agire per poi condividere.
Un incarico implica l’assunzione di una RESPONSABILITÀ.
Da ciò si rende necessario rilevare quali siano i bisogni del contesto, in ordine di priorità, ottimizzando le risorse.
L’azione di miglioramento, prassi consolidata per il gruppo di lavoro (già Commissione Disagio-Handicap), parte da un’analisi delle risorse disponibili nel
contesto. Si articola in 5 passi, la cui scansione coincide verosimilmente con 5 bimestri. Ogni passo presenta una duplice scansione in TEAM e GLI,
indicandone sinteticamente le azioni di competenza. I 5 passi potranno essere supportati da seminari specifici a cura delle risorse umane presenti in
Istituto.
Il personale ATA preposto è informato su iniziative specifiche; potrà partecipare a iniziative di formazione; contribuirà al miglioramento delle comunicazioni
interne, con le famiglie, con i servizi territoriali.
Lo stesso contribuirà alla compilazione dei dati tecnici/numerici di competenza.
Il CTS di Arezzo potrà confermarsi quale interfaccia con Istituzioni, Territorio e Rete. Il Tavolo di concertazione sull’Handicap, permetterà un proficuo
confronto con le istituzioni, le associazioni presenti sul territorio, analoghe figure strumentali di rete.
Obiettivi: Progettare un’Azione di Sistema, come previsto dal CAF, volta al superamento dell’autoreferenzialità incrementando i livelli di partecipazione e
condivisione.
72
Proposta operativa per l’a.s. 2015-2016
Step
Ipotesi di attuazione
1
bimestre
ottobre
settembre-
Azione sinergica e partecipativa
GLI
Nomina formale membri e coordinamento.
Presentazione PAI approvato nel mese di giugno con eventuali
modifiche funzionali.
Condivisioni degli strumenti operativi per il Monitoraggio
BES e relativi adattamenti/integrazioni sulla base della vigente
normativa.
Pianificazione annuale incontri: compete al GLH la tabulazione
dei dati relativi al monitoraggio. Tale monitoraggio potrà
essere restituito in forma sintetica (grafici o analoghi) al
Collegio.
TEAM
Osservazioni sul contesto classe.
Scelte metodologiche funzionali alla
Programmazione, connotata da idonea flessibilità.
Azioni sinergiche per una didattica inclusiva.
Definizione metodologie per il conseguimento di
obiettivi programmatici e percorsi personalizzati.
Ipotesi condivisa PEI.
Ipotesi condivisa PDP.
73
2
bimestre novembre-dicembre
3
bimestre gennaio-febbraio
4
bimestre marzo-aprile
5
bimestre maggio-giugno
GLI
Confronto funzionale al rilevamento delle criticità emerse.
Condivisione contenuti aggiornamento e formazione volti al superamento dell’autoreferenzialità.
Analisi strumenti operativi in uso e ipotesi di miglioramento.
Aggiornamenti normativa.
Condivisione collegiale.
TEAM
Novembre:
Stesura formale condivisa della Programmazione.
Stesura formale condivisa PEI.
Stesura formale condivisa PDP.
Dicembre:
Verifica obiettivi.
Adeguamento obiettivi.
GLI
Analisi PAI.
Miglioramento strumenti operativi in uso (vademecum docente di sostegno, modelli verbali, modelli
PDP).
Condivisione documentazione di percorsi di didattica inclusiva intrapresi.
Eventuale focus su casi rappresentativi.
TEAM
Monitoraggio BES e indicazione degli interventi di didattica inclusiva attuati.
Verifica obiettivi.
Adeguamento obiettivi.
GLI
Ipotesi nuovo PAI e relativa stesura.
Condivisione documentazione di percorsi di didattica inclusiva intrapresi.
Eventuale focus su casi rappresentativi.
TEAM
Verifica obiettivi.
Adeguamento obiettivi.
Segnalazione di eventuali nuovi BES per adempimenti Invalsi.
GLI
Duplice condivisione del nuovo PAI:
- nel GLI, per apportare miglioramenti e/o ulteriori modifiche funzionali;
- con il Collegio, condividendo la bozza in rete, auspicando partecipazione prima dell’approvazione
definitiva.
Valutazione e autovalutazione del percorso sviluppato dal gruppo di lavoro.
Presentazione e condivisione collegiali.
Approvazione collegiale.
TEAM
Verifica obiettivi.
74
Adeguamento obiettivi.
Valutazione e autovalutazione
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
In assenza di risorse economiche, in virtù dell’autonomia, il DS progetta piani di formazione individuando chi, nel personale formato, è in possesso di
adeguate competenze per farsi FORMATORE nel SISTEMA.
Promuovere la diffusione di materiali specifici anche con l’inserimento dei medesimi nel sito dell’Istituto.
Promuovere azioni di supporto con Università e settori specifici di Ricerca.
Promuovere partecipazione a sperimentazioni su metodi, didattica e tecnologie informatiche.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive:
Monitorare i progressi oggettivi conseguiti dagli studenti nei percorsi intrapresi, con appositi strumenti operativi per le osservazioni (es. griglie).
Documentare i risultati conseguiti e le progettualità che li hanno promossi perché possano tradursi in buone pratiche. Promuovere attuazione di percorsi
di formazione su osservazione, scelte metodologiche, valutazione.
Individuare parametri di riferimento comuni (indicatori) per la valutazione dei BES.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola:
Intensificare e pianificare incontri del GLH: approfondire e curare temi quali “relazione educativa e disagio” o anche “disagio ed efficacia comunicativa
tra gli attori del PEI”.
Valutare in itinere la possibilità di una migliore distribuzione delle risorse umane.
Progettare interventi di supporto per le classi ove siano stato monitorato maggiore disagio.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
Incrementare interfaccia con Enti locali.
Incrementare interfaccia con CTS.
Promuovere attività di Rete, in particolare, volte alla condivisione di buone pratiche e alla realizzazione di “Progettualità partecipate e condivise”.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione
delle attività educative
Promuovere attivazione di momenti per la condivisione.
Inserire nel Sito, in itinere, documentazione di esperienze.
Come previsto dal CAF, progettare un’azione di miglioramento del contesto, curando il percorso valutativo e auto valutativo.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi:
Curare il progetto e la stesura di un curricolo per la costruzione di “competenze compensative”.
Inserire nel POF riferimenti a didattica inclusiva esplicitandone metodologie e riferimenti a eventuali buone prassi già adottate.
Curare un’area per la documentazione digitale delle esperienze didattiche significative nei vari ordini di scuola.
75
Valorizzazione delle risorse esistenti
Tale azione sinergica, sviluppata con la collaborazione delle altre funzioni strumentali e la super visione del DS, potrà convergere nel POF
(come auspicato nelle linee guida operative).
Il Sito potrà disporre di una specifica Area BES, aggiornata in itinere, contenente normativa e documentazione del PAI nella sua fase
attuativa. L’Area BES sarà inoltre dotata di uno scaffale BES, contenente l’Inventario degli ausili alla didattica presenti nell’Istituto e
un Indice bibliografico (specifico per BES e didattica inclusiva) di consultazione e prestito, che potrà svolgersi online.
Lo Sportello DSA operativo potrà implementare il servizio in qualità di punto di ascolto e informazione BES. Potranno essere migliorati
anche gli strumenti operativi per le osservazioni e il monitoraggio nel micro-contesto classe.
Valorizzare le risorse umane interne all’istituto, potrà attivare percorsi formativi sui temi esposti a seguire, ritenuti fondanti di una “buona
scuola”:
•lessico della riforma: dalla teoria alla prassi applicata al contesto;
•osservare per programmare: adeguare un metodo alle reali capacità del gruppo classe;
•competenze compensative;
•approccio metacognitivo;
•didattica inclusiva;
•gestione del gruppo eterogeneo;
•valorizzazione delle eccellenze.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Migliorare il livello di comunicazione e diffusione delle informazioni evinte da normativa o iniziative del MIUR, dell’USR, del CTS.
Migliorare gli strumenti operativi per le osservazioni e il monitoraggio nel micro-contesto classe.
Monitorare il grado di disagio nel contesto.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, tra ordini diversi
di scuola e il successivo inserimento lavorativo
Curare l’inserimento di nuovi alunni.
Curare i fascicoli degli alunni stilando relazioni dettagliate su apprendimenti e dinamiche relazionali.
Curare la continuità con il nuovo contesto accogliente.
Condividere, con riferimento agli anni ponte, momenti di raccordo e percorsi didattici.
Monitorare i risultati degli studenti in un’azione di miglioramento concentrata sul tema della “dispersione scolastica”.
76
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione; condiviso dal Collegio con mail del 15/06/2015
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 18/06/2015
Allegati:
Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.)
Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Stefania Agresti
La documentazione relativa agli organici di sostegno relativa all’AS 2015-2016 è giacente presso gli uffici competenti: USR
Toscana; CSA Arezzo.
77