PIANO TRIENNALE DELL`OFFERTA FORMATIVA

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Transcript PIANO TRIENNALE DELL`OFFERTA FORMATIVA

ISTITUTO COMPRENSIVO
“ZANNOTTI – FRACCACRETA”
San Severo (Fg)
via Giusti, 1
71016 San Severo (Fg)
C. F.: 93032530714
Tel. e Fax Presidenza: 0882-332736
Tel. e Fax Segreteria: 0882-376106
Cod. Mecc.: FGIC851001 e-mail: [email protected]
Pec: [email protected]
web: www.iczannotti.gov.it
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
aa.ss. 2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019
Redatto dal Collegio Docenti e deliberato in data 11/01/2016 (delibera n.34)
Approvato dal Consiglio di Istituto in data 12/01/2016 (delibera n.5)
INDICE
Premessa e presentazione della scuola
(il nostro istituto-calendario-plessi-orari-organizzazione tempo
scuola -dati di contesto-)
Organigramma
Finalità generali e bisogni formativi
Macroaree
Area 1 progettazione
Area 2 valutazione
Area 3 supporto agli alunni
L’organico dell’ autonomia(posti comune, sostegno, potenziamento)
Piano di Miglioramento
Programmazione delle attività formative rivolte al personale
Piano Nazionale Scuola Digitale
Fabbisogno attrezzature e infrastrutture materiali
Allegati:
1. COMPETENZE E TRAGUARDI
a) scuola dell’infanzia
b) scuola primaria
c.1) Competenze chiave di cittadinanza
c.2) Assi culturali
c.3) Competenze di base a conclusione dell’obbligo d’istruzione
c.4) Competenze disciplinari
2. LIVELLI DI APPRENDIMENTO
3. CRITERI DI VALUTAZIONE
a) scuola dell’infanzia
b) scuola primaria
c) scuola secondaria di I grado
d) Giudizi e indicatori per gli Esami di Stato
4. SEZIONE NORMATIVA:
Nota DSA
L.170/2010
Diversi da chi? Raccomandazioni per l'integrazione degli alunni
stranieri e per l' intercultura
Indicazioni operative per la concreta attuazione in ambito scolastico
della legge 54/2006 -"Disposizioni in materia di separazione
dei genitori e affidamento condiviso dei figli"
Regolamento d’Istituto
5. ATTO D’INDIRIZZO
2
pag.3
pag.8
pag.9
pag 10
pag.11
pag.14
pag.15
pag.17
pag.20
pag.29
pag.30
pag.31
pag.32
pag.32
pag.35
pag.39
pag.43
pag.44
pag.54
pag.70
pag.93
pag.93
pag.93
pag.95
pag.98
pag.104
pag.105
pag.106
pag.110
pag.113
pag.116
pag.133
Premessa e presentazione della scuola
L’Istituto Comprensivo “Zannotti-Fraccacreta” di San Severo nasce in seguito all’attuazione del piano di
riorganizzazione della rete scolastica regionale (delibere della Giunta Regionale n.20 del 18/01/2013; n.53
del 29/01/2013 e n.220 del 14/02/2013 riferite al Piano regionale di dimensionamento della rete
dell’istituzione scolastica e di programmazione dell’offerta formativa per l’a.s. 2013/14) che ha coinvolto la
Scuola Secondaria di I grado “Zannotti- Giovanni XXIII” e Infanzia-Primaria “U. Fraccacreta”.
Occuparsi della formazione dei ragazzi dai tre ai quattordici anni di un medesimo territorio implica la
continuità e la verticalizzazione della progettualità educativa e didattica e comporta una maggiore
responsabilizzazione del dirigente scolastico e dei docenti nei confronti degli alunni e delle loro famiglie.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (P.T.O.F) rappresenta lo strumento di programmazione generale
che contribuisce a realizzare l’unitarietà progettuale di tutte le attività promosse dai tre ordini di scuola
(pianificazione, orientamento ed indirizzo), concordando a livello di istituto un utilizzo razionale dei tempi,
degli spazi e delle risorse. Inoltre costituisce l’impegno complessivo e la carta distintiva della scuola,
secondo le indicazioni normative.
La proposta formativa contenuta nel PTOF è correlata alla riforma della scuola in atto nel sistema scolastico
italiano, in particolare essa fa riferimento sia alle coordinate culturali, organizzative e operative contenute nel
del d.lgs. n° 59/2004 (Indicazioni per i Piani di Studi Personalizzati) sia al D.M. 31/07/2007 (Indicazioni per
il Curricolo), alla Nota min. 31 gennaio 2008, prot. 1296 – (Misure di accompagnamento alla costruzione
del curricolo di scuola secondo le Indicazioni per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo), alla nota min.
5559 del 5/09/2012 ( Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del I ciclo) e alla
L.107/2015.
Nella definizione dell’offerta formativa si è fatto riferimento anche al “nuovo obbligo” (D.M. 22/08/2007, n.
139), agli Assi Culturali e alle Competenze Chiave di Cittadinanza (DM 03/08/2007) che recepiscono le
direttive della Raccomandazione della Commissione e del Consiglio dell’U.E. del 18/12/2006 , alle linee
guida per i DSA alla luce di quanto previsto dal D.M. 5669/2011 e in attuazione di quanto disposto con la legge
170/2010 e con la normativa riguardante gli alunni con BES (D.M. 27/12/2012 e C.M.n.8 del 06/03/2013).
Inoltre si è fatto riferimento alla nota del MIUR prot. N. 5336 del 2/09/2015, recante “Indicazioni operative per
la concreta attuazione in ambito scolastico della legge 54/2006 - Disposizioni in materia di separazione dei
genitori e affidamento condiviso dei figli" e alle raccomandazione per l’integrazione degli alunni stranieri e
per l’intercultura.
Il nostro PTOF è un impegno ufficiale che la scuola si assume verso l’intero contesto sociale. L’obiettivo
primario di tutto il complesso organizzativo è migliorare la qualità della vita della scuola, rendendola più
adeguata ai bisogni degli alunni di oggi, nella consapevolezza di operare in una società complessa, plurale,
multietnica e informatizzata nella quale si intende non trascurare la ricchezza del passato, gli insegnamenti
della storia e si intende guardare con “occhi nuovi” al futuro.
In particolare, tale documento è reso pubblico per permettere all’utenza di conoscere la propria realtà
scolastica: negli alunni incrementa la motivazione favorendo l’autovalutazione, e nelle famiglie favorisce la
collaborazione e la partecipazione ai processi di formazione e di istruzione.
Le famiglie partecipano alla definizione dell’offerta formativa mediante le scelte relative alle iniziative
culturali-educative, l’esposizione di pareri e proposte e le varie forme di corresponsabilizzazione attivate
dalla scuola.
Il Piano si articola in una serie di proposte di percorsi didattici, arricchiti da ampliamenti sia integrativi, sia
opzionali, nel quadro di una organizzazione mirata a soddisfare i bisogni dell’utenza e delle varie
componenti scolastiche.
3
Il documento risulta strettamente connesso al Programma Annuale finanziario, alle progettazioni educative e
didattiche per aree disciplinari, per classi parallele e per intersezioni, interclassi e Consigli di Classe.
ANALISI DEL CONTESTO LOCALE
La popolazione scolastica è costituita per la maggior parte da alunni desiderosi di elevare il proprio livello
culturale, anche se non mancano elementi poco motivati e /o a rischio di dispersione scolastica.
La scuola, nel contesto del territorio in cui si inserisce è, insieme alle parrocchie, l’unico punto di riferimento
culturale e formativo.
L’Istituto Comprensivo si fa interprete delle problematiche del contesto territoriale su cui agisce, delle
aspettative dei genitori e degli alunni, dei bisogni latenti, determinati dai continui mutamenti del mondo
attuale, per individuare le priorità formative da perseguire attraverso il curricolo, la progettualità e le varie
attività presenti nel Piano dell’Offerta Formativa.
L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate
ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. Ciò consente la
realizzazione di un unico curricolo verticale che facilita il raccordo con il secondo ciclo d’istruzione.
Il curricolo favorisce l’acquisizione dei saperi irrinunciabili sviluppando, al tempo stesso, le dimensioni
cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose di ciascun alunno.
La padronanza degli alfabeti di base si conquista attraverso il raggiungimento dei traguardi riferiti alle
discipline, che permettono di esercitare differenti potenzialità di pensiero nell’interpretazione e nella
rappresentazione del mondo.
Le esperienze di trasversalità e i progetti hanno la funzione di trovare connessioni e raccordi fra le
indispensabili conoscenze disciplinari e i problemi complessi della realtà odierna, poiché mettono in atto
approcci integrati, atti a promuovere modalità di elaborazione diverse e sempre più complesse.
Dall’analisi del contesto del territorio si evidenziano le seguenti priorità:










innalzare gli standard di apprendimento degli alunni;
incentivare la creatività;
incrementare il rendimento sociale;
introdurre e diffondere l’uso delle nuove tecnologie;
favorire l’integrazione tra scuola e territorio;
potenziare la capacità di partecipare ai valori della cultura, della civiltà e della convivenza
civile, contribuendo al loro sviluppo;
favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo
esterno,attraverso un’immagine chiara e approfondita della realtà sociale;
prevenire il disagio spesso legato al problema relazionale;
offrire occasioni di sviluppo della personalità in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali,
intellettive, culturali, affettive, operative, creative, ecc…);
orientare i giovani ai fini della scelta del percorso successivo.
4
IL NOSTRO
ISTITUTO:
strutture, attrezzature e dotazioni didattiche.
Il nostro istituto Comprensivo è composto da:
Due plessi di Scuola Primaria
Tre plessi di Scuola dell’Infanzia
Un plesso di Scuola Secondaria di I grado
PLESSI - ORARI
SCUOLA INFANZIA
Nella nostra scuola dell’infanzia, tenuto conto delle preferenze espresse dalle famiglie, sono
organizzati due orari settimanali come da prospetto:
ORE SETTIMANALI: 40
Plesso
Via Mazzini
Via Ergizio
ORE SETTIMANALI: 25
Orario
8.00-16.00
Dal lunedì al venerdì
Plesso
Via D’Annunzio
Via Ergizio
Orario
8.00 – 13.00
Dal lunedì al venerdì
Dopo aver effettuato la scelta, la famiglia deve attenervisi per l’intero anno scolastico, salvo
particolari esigenze occasionali e non prevedibili da comunicare alla scuola. Ogni variazione
dell’orario o del calendario scolastico, adottata dagli organi dell’istituto, viene comunicata alle
famiglie personalmente dalle insegnanti e pubblicata sul sito web dell’istituto. Per accompagnare
l’inserimento dei piccoli e di tutti i nuovi iscritti, le attività di inizio anno sono solitamente
caratterizzate dal “Progetto Accoglienza” della durata di quattro settimane circa.
SCUOLA PRIMARIA
L’orario delle lezioni è distribuito in sei giorni per le classi a tempo normale; nell’ambito delle 29 ore di
lezione, di 60 minuti ciascuna, 27 sono di curricolo obbligatorio e 2 opzionali (attinenti a laboratorio
espressivo e laboratorio di progettazione).
Per gli alunni i cui genitori chiedono di non avvalersi dell’insegnamento della R.C., la scuola offre un’attività
alternativa, svolta dai docenti in servizio, finalizzata al recupero/potenziamento di italiano e matematica.
Per le classi a tempo pieno, le lezioni sono distribuite su cinque giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.15
alle ore 16.15.
ORE SETTIMANALI: 29 (27 obbligatorie / 2 opzionali) ORE SETTIMANALI:40
Plesso
Orario
Plesso
Via Ergizio
8.15 -13.15
Via Mazzini
da lunedì a venerdì;
Via Mazzini
8.15-12.15 il sabato
5
Orario
8.15-16.15
dal lunedì al venerdì
Italiano
Matematica
Lingua inglese
Storia
Cittadinanza e
costituzione
Geografia
Scienze
Musica
Arte e immagine
Educazione Fisica
Tecnologia
Religione
Curricolo
obbligatorio
Curricolo
opzionale
1
classe
7
6
1
2
1
2 classe
3 classe
4 classe
7
6
2
2
1
7
6
3
2
1
7
6
3
2
1
5
classe
7
6
3
2
1
1
2
1
2
1
1
2
27
1
2
1
1
1
1
2
27
2
2
1
1
1
1
2
27
2
2
1
1
1
1
2
27
2
2
1
1
1
1
2
27
2
2
2
2
2
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ORE SETTIMANALI: 30
L’orario delle lezioni è distribuito in sei giorni dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
Nell’ambito delle 30 ore di lezione curriculari, di 60 minuti ciascuna, è prevista per gli studenti, una pausa
ricreativa dalle ore 10.25 alle ore 10.35 (vigilanza dei docenti della II ora di lezione).
La scuola funziona a tempo normale. Il tempo scuola è articolato per tutte le classi in 30 ore settimanali di
cui 29 destinate al curricolo obbligatorio e 1 di approfondimento in ambito letterario.
AREE CURRICULARI
Linguistico-letteraria
Scientifico-tecnologica
Artistico-espressiva
DISCIPLINA
ORE
Italiano
Storia
Geografia
Approfondimento
6
2
1
1
Lingua inglese
3
2^ Lingua comunitaria
(Francese, Spagnolo)
Religione (per gli alunni che si avvalgono
di tale insegnamento)
Matematica e Scienze
2
1
6
Tecnologia
Arte ed Immagine
2
2
Musica
Educazione fisica
2
2
6
A) DATI DI CONTESTO: n. di classi, n. di alunni
Complessivamente la popolazione scolastica è costituita da n. 950 alunni. Gli alunni diversabili
sono 36 e gli alunni con DSA sono 5; gli alunni non italofoni 26. La popolazione scolastica,
pertanto, risulta così ripartita:
CLASSI
N.
N. ALUNNI
ALUNNI
DIVERSABILI
ALUNNI STRANIERI
Infanzia
8
200
0
0
Prima primaria
3
62
0
5
Seconda primaria
4
62
3
2
Terza primaria
4
79
3
3
Quarta primaria
3
73
3
1
Quinta primaria
3
64
4
3
Prima media
6
125
5
2
Seconda media
6
136
8
7
Terza media
6
149
10
3
B) Dati di contesto: docenti ed a.t.a.
Presso questa Istituzione Scolastica prestano servizio, in totale, n.107 dipendenti così distinti:
Dirigente Scolastico: n. 1 unità
su posto comune
DOCENTI
di sostegno
di religione
Docenti: n. 90 unità così suddivise:
a tempo indeterminato
a tempo determinato
a tempo indeterminato
a tempo indeterminato
a tempo determinato
60
3
24
02
01
63
24
03
90
Personale A.T.A:. n. 17 unità così suddivise:
DSGA
ASSISTENTI AMMINISRATIVI
COLLABORATORI SCOLASTICI
a tempo indeterminato
a tempo indeterminato
a tempo determinato fino al 31/8/2016
a tempo indeterminato
a tempo determinato fino al 30/6/2016
TOTALE
7
1
05
0
10
01
01
05
11
17
ORGANIGRAMMA
Collegio
Docenti
unitario
Dirigente
Scolastico
Collegio Docenti
articolato in gruppi
di lavoro
Giunta
esecutiva
Due
collaboratori
DSGA
Amministrativi
Consiglio
d’Istituto
e collaboratori
scolastici
Coordinatori di sezione/classe
Coordinatori aree curriculari
ALTRE FORME DI
COLLABORAZIONE E
COORDINAMENTO
Responsabili di plesso
Commissioni
P
R
F.S.
Gestione
Curricolo/POF
F.S.
VALUTAZIONE
O G
E T T A Z I O N
F.S.
Coordinamento
progetti
d’Istituto
E
F.S.
F.S.
Gestione
Sito web
Gestione viaggi
d’istruzione
SUPPORTO AGLI ALUNNI
F.S.
F.S.
Continuità e
orientamento
Inclusività
8
Finalità generali e bisogni formativi
Finalità dell'Istituzione scolastica è lo sviluppo di tutte le azioni possibili, dal punto di vista
motivazionale, relazionale e disciplinare, nonché l'attivazione di tutte le strategie volte a garantire il
successo formativo degli studenti dell’Istituto, con particolare riguardo al potenziamento delle
azioni di inclusività per tutti gli alunni con problemi di apprendimento, prevenendo e recuperando
l'abbandono scolastico.
Obiettivi Prioritari:
a) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,
anche informatico. Il nostro progetto educativo, pertanto, dovrà privilegiare tutte quelle strategie che
incrementino l'autostima, l'automotivazione, l'autovalutazione e l'autoefficacia dei processi di
apprendimento. Si attiveranno percorsi progettuali per lo sviluppo di competenze trasversali e attività
finalizzate al benessere psico-fisico degli studenti. La Scuola promuoverà opportune azioni per indirizzare i
ragazzi al corretto uso delle tecnologie multimediali e dei social network, insieme ad uno sviluppo dell'etica,
della prosocialità;
b) Potenziamento dei percorsi di continuità ed orientamento;
c) potenziamento dell'inclusione scolastica (PAI) e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali - BES - attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore. Particolare attenzione sarà
messa in atto per alunni stranieri;
d) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche attraverso una didattica innovativa
basata sull 'uso delle ICT, più consone alla tipologia di apprendimento dei giovani;
e) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche nella madrelingua;
f) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche nella lingua inglese e altre lingue dell'
Unione Europea (spagnolo e francese) e l'attivazione delle certificazioni linguistiche;
g) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
alunni di cittadinanza o di lingua non italiana;
h) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, artistiche anche in riferimento al
DM 8/2011;
i) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole
dei social network e dei media;
j) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali con visite guidate e
partecipazione ad eventi, seminari, convegni;
k) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell' educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e i dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri con la partecipazione ad eventi nel territorio e da promuovere anche all 'interno dei
locali scolastici;
l) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
m) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione e con l'implementazione della pratica di attività sportive.
Dall’analisi condivisa nel Collegio dei docenti a settembre 2015 e in continuità con l’anno scolastico
precedente, nasce la proposta di articolazione del POF in tre macroaree così suddivise:
1. PROGETTAZIONE: dal bisogno di dare risposte concrete alle esigenze formative degli alunni
attraverso la formazione in servizio dei docenti e nuove modalità di progettare il curricolo;
2. VALUTAZIONE dal bisogno di:
- verificare i punti di forza e i punti di debolezza degli alunni (Invalsi);
- valutare sistematicamente il grado di apprendimento raggiunto dagli allievi;
- effettuare un’autovalutazione d’istituto che permetta di migliorarne l’efficacia.
3. SUPPORTO AGLI ALUNNI: dal bisogno di accogliere tutte le diversità presenti a scuola, nessuna
esclusa, attraverso metodologie di tipo attivo e cooperativo.
9
MACROAREE
PROGETTAZIONE
VALUTAZIONE
SUPPORTO AGLI ALUNNI
10
A R E A 1 Progettazione
L’area 1 si suddivide nelle seguenti sottoaree:
 GESTIONE CURRICOLO/POF;
 COORDINAMENTO PROGETTI DI ISTITUTO;
 GESTIONE SITO WEB;
 GESTIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE
GESTIONE CURRICOLO/POF
La progettazione curriculare ha lo scopo di sviluppare ed organizzare la ricerca e l’innovazione
educativa. Fin dalla scuola dell’infanzia, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo
grado, l’attività didattica deve essere orientata alla qualità dell’apprendimento e non deve essere una
sequenza lineare e incompleta di contenuti disciplinari.
I saperi disciplinari, quindi, devono mirare al raggiungimento delle competenze di cui occorre
sperimentare la certificabilità.” E’ dunque la scuola “a realizzare e non ad applicare l’innovazione
in relazione agli assi culturali considerati strategici e alle competenze chiave di cittadinanza così
come definite nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo del 2012.
Le competenze, così intese, non riguardano una versione riduttiva del saper fare, costituiscono
invece quel saper fare ad ampio spettro che conferisce senso autentico e motivante alle cose apprese
ed utilizzate perché siano riconducibili a sé e utilizzabili in più campi e con versatilità.
Al contempo, i saperi, fermi restando i programmi delle diverse discipline, devono potersi
concentrare, in primo luogo, su conoscenze chiave irrinunciabili, apprese in modo serio e generative
di nuovo apprendimento.”
Le unità di apprendimento (UDA) sono un parte integrante del nostro percorso formativo.
Punto di arrivo è un prodotto (compito unitario in situazione) che gli allievi sono chiamati a
realizzare
maturando gradualmente una serie di conoscenze e abilità, nonché le competenze
previste dai docenti che la progettano. I risultati attesi (conoscenze, abilità, competenze) vengono
attinti in fase di progettazione e sono riportati in forma più essenziale nella certificazione delle
competenze.
Il percorso è organizzato in una serie di esperienze di apprendimento diverse, che superano la logica
lezione/esercizio/interrogazione, dando spazio anche al laboratorio, alla ricerca personale, alle
attività di gruppo, alle esperienze extrascolastiche.
Oltre alle unità di apprendimento, la progettazione didattica della nostra scuola prevede la
realizzazione di una macro unità di apprendimento, grazie alla quale tutti i docenti sviluppano un
argomento o meglio un campo di apprendimento preferibilmente integrato, cioè affrontato in ogni
disciplina.
Tutto questo in coerenza con le sollecitazioni delle Indicazioni Nazionali del 2012, allo scopo di
avviare processi utili per costruire le forme di una “didattica attiva e inclusiva” basata sul
cooperative learning e sulle metodologie attive, a partire dalla “comunità di apprendimento
professionale” di scuola e di rete.
Concetto chiave alla base dell’insegnamento rimane sempre quello di concepire le discipline come
“punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del
mondo”.
Pertanto, il curricolo d’Istituto mira all’acquisizione di una cittadinanza attiva e responsabile e fissa
le seguenti finalità:
 Promuovere il pieno sviluppo della persona umana;
 Formare cittadini che siano al tempo stesso cittadini di uno Stato, dell’Europa e del Mondo,
nel rispetto dell’identità culturale di ogni studente;
11

realizzare iniziative che valorizzino la cultura, le tradizioni, le risorse e le ricchezze naturali
del territorio;
 formare individui capaci di scelte autonome, che siano il risultato di un confronto continuo
tra i loro progetti di vita e i valori che orientano la società in cui vivono.
 collaborare per l’attivazione di esperienze formative e progetti di prevenzione in tema di
salute e di disagio giovanile;
 facilitare i processi di integrazione degli alunni diversabili e degli stranieri
attraverso:
1. PROCESSI DI METACOGNIZIONE :
Acquisire più autonomia e senso di responsabilità nel lavoro scolastico, più padronanza nel
metodo di studio e padroneggiare strategie per apprendere meglio.
2. DIDATTICA LABORATORIALE:
Maturare maggiore autostima - Attivare la motivazione ad apprendere - Sperimentare nuove
metodologie di lavoro - diffusione dell’uso delle nuove tecnologie.
3. APPRENDIMENTO COOPERATIVO:
Imparare a cooperare e collaborare con gli altri.
5. COPROGETTAZIONE CON ENTI LOCALI:
Attivare esperienze formative in collaborazione con agenzie del territorio. Conoscere meglio e
valorizzare l’ambiente in cui si vive.
6. ITINERARI DI CONTINUITA’:
Ridurre il divario tra ordini di scuola e permettere passaggi in continuità.
7. DIDATTICA INCLUSIVA Facilitare processi di integrazione e inclusione - sviluppo di
un’offerta formativa interculturale.
All’interno del curricolo obbligatorio o in orario aggiuntivo sono previste attività di ampliamento e
valorizzazione dell’offerta formativa.
Il monitoraggio, a conclusione delle attività, aiuterà i docenti nella riprogettazione per il prossimo
anno scolastico. Le attività proposte sono coprogettate con amministrazioni locali, associazioni
culturali, esperti esterni.
Nell’ambito della progettazione curriculare sono previste altresì attività di Accoglienza, Attività da
svolgersi nell’ora alternativa all’I.R.C. e attività laboratoriali per alunni diversamente abili (Progetto
Crea- azione).
COORDINAMENTO PROGETTI D’ISTITUTO
Per il triennio 2016/2019 si propone l’organizzazione dei seguenti progetti, che saranno specificati
nei tempi e nelle modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico:
PROGETTO
Progetti di recupero
delle abilità di base in matematica e
in italiano
Laboratorio
di
danza
drammatizzazione
Laboratorio di informatica
e
di
Progetto pratica musicale nella scuola
primaria (DM 8/2011)
Progetto per certificazione lingue
FINALITA
DESTINATARI
Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica,
di ogni forma di discriminazione e del bullismo,
anche informatico.
potenziamento
delle
competenze
matematico-logiche e scientifiche
valorizzazione e potenziamento delle
competenze
linguistiche
nella
madrelingua;
Tutte le classi
sviluppo di competenze trasversali finalizzate al
benessere psico-fisico degli studenti
Tutte le classi
sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con
particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole
dei social network e dei media
potenziamento delle competenze nella pratica e nella
cultura musicali: contribuire allo sviluppo dell’
attitudine musicale dei più piccoli.
valorizzazione e potenziamento delle competenze
Tutte le classi
12
Tutte le classi della scuola
primaria
Tutte le classi
europee
Laboratorio di arte
Laboratorio di musica
Continuità
linguistiche nella lingua inglese e altre lingue dell'
Unione Europea (spagnolo e francese) e l'attivazione
delle certificazioni linguistiche
potenziamento delle competenze nella pratica e nella
cultura musicali e artistiche
Potenziamento dei percorsi di continuità ed
orientamento:
garantire la continuità del processo educativo tra
scuola primaria e secondaria
Orientamento
Orientamento per il futuro
Viaggi d’istruzione e visite guidate
sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla
conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del
patrimonio e delle attività culturali con visite guidate
e partecipazione ad eventi, seminari, convegni
Tutte le classi
Tutte le classi
Classi dell’Ultimo anno della
scuola dell’infanzia e classi
prime della scuola primaria;
Classi quinte primaria e
prime della secondaria di I
grado
Classi quinte primaria e
classi terze della secondaria
di I grado;
Tutte le classi
GESTIONE VIAGGI DI ISTRUZIONE
All’inizio di ogni anno scolastico, in sede dipartimentale, si individuano mete di visite guidate,
viaggi d’istruzione e uscite didattiche sul territorio. Successivamente, nei consigli per classi
parallele, si definiscono le mete comuni a tutte le classi prime, seconde e terze. Le scelte effettuate,
vengono inserite nella progettazione di ogni singolo consiglio di classe, con relative finalità,
collegamenti disciplinari e individuazione dei docenti accompagnatori.
GESTIONE SITO WEB
L’attività svolta dalla funzione strumentale “Gestione del sito web” non comporta solo la gestione e
l’amministrazione del sito della scuola, ma anche la gestione del registro elettronico e la
collaborazione, del docente incaricato, con le altre figure di sistema dell’istituto, oltre alla segreteria
e la presidenza.
In particolare questa collaborazione si esplica:
 nell’affiancare i docenti nella produzione e reperimento di documenti per essere poi
utilizzati nelle varie attività che li vede coinvolti;
 nell’impostazione del registro elettronico,con produzione dei documenti (schede e griglie)
che andranno a far parte del registro e attività di tutoraggio, di assistenza e formazione dei
docenti della scuola nell’utilizzo del registro elettronico;
 nel collaborare con la segreteria e la presidenza nell’utilizzo delle diverse piattaforme per
la partecipazione ai progetti o per le attività di pubblicità e trasparenza degli atti
amministrativi.
13
AREA 2 Valutazione
VALUTAZIONE DEL PROCESSO
D’INSEGNAMENTO- APPRENDIMENTO
AUTOVALUTAZIONE
VALUTAZIONE
INTERNA
(questionari anonimi
rivolti alle famiglie e al
personale scolastico)
Comportamento e
Arricchimento dell’offerta
apprendimento
formativa
Didattica
degli studenti
collegio docenti, consigli
collegio docenti, consigli di classe,
(docenti)
di classe, interclasse, intersezione
interclasse, intersezione
inininintersezioneintersezione)
Efficacia Progettazione
intersezione
STRUMENTI della Valutazione
Gli strumenti utilizzati sono: prove orali e scritte o pratiche, questionari a risposta aperta o chiusa,
vero o falso, scelta multipla, ricerche individuali e di gruppo, allestimento cartelloni, ecc. ..
La valutazione viene effettuata:
ad inizio di anno scolastico: valutazione diagnostica, finalizzata all’accertamento del possesso dei
prerequisiti ed all’organizzazione del loro recupero (per la classe prima le prove di ingresso saranno
concordate tra gli insegnanti della stessa disciplina nelle varie aree curriculari);
durante il corso dell’anno: valutazione intermedia o in itinere, finalizzata alla verifica dell’efficacia
e dell’adeguatezza della programmazione. Essa si concretizza nella valutazione infraquadrimestrale
e quadrimestrale, espressa con voto degli esiti delle discipline e del comportamento nel documento
di valutazione degli alunni;
al termine dell’anno scolastico o del ciclo di studi: valutazione finale o sommativa, per il confronto
fra risultati ottenuti e previsti e la misurazione dell’eventuale distanza degli apprendimenti
dell’alunno dallo standard di riferimento, tenendo conto delle condizioni di partenza e per
l’attestazione degli esiti raggiunti .
La valutazione iniziale, in itinere e finale viene effettuata attraverso prove strutturate per classi
parallele.
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO E AUTOANALISI
Per la valutazione del servizio della Scuola, è “in fieri” un’attività di verifica ai fini dell’autoanalisi
d’istituto.
La predisposizione e l’elaborazione dei dati sarà curata dalla F.S. per la Valutazione e consisterà
nella somministrazione di questionari per Alunni, Genitori, Personale ATA e Personale Docente, al
fine di avere un panorama completo della situazione e di offrire agi insegnanti l’opportunità di poter
intervenire in maniera efficace nell’iter educativo e all’utenza un servizio migliore.
14
AREA 3: Supporto agli alunni
L’area 3 è suddivisa in due sottoaree:
 CONTINUITÁ E ORIENTAMENTO
 INCLUSIVITÁ
CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
Il processo di continuità e orientamento investe il processo globale di crescita della persona, si
estende lungo tutto l’arco della vita, è presente nel processo educativo sin dalla scuola dell’infanzia
ed è trasversale a tutte le discipline. Orientare significa aiutare i ragazzi ad individuare un percorso
attraverso il quale costruire il loro progetto di vita e diventare cittadini responsabili. La scuola
considera l’orientamento un’attività interdisciplinare che accompagna l’alunno lungo tutto il suo
percorso scolastico e si identifica con il concetto di formazione che ha lo scopo di condurre l’alunno
a maturare e a sviluppare armonicamente le capacità, le abilità e le competenze per far fronte a
circostanze impreviste.
Nell’ambito della continuità e dell’orientamento, il nostro istituto prevede attività trasversali volte a
promuovere un momento formativo comune ai tre ordini di scuola. Il progetto Continuità nasce , sin
dall’inizio di ogni anno scolastico, in sede di apposita Commissione “Progetti” costituita da docenti
rappresentanti dei tre ordini di scuola, finalizzato a condividere una tematica comune, scelta di anno
in anno, e finalizzata a pianificare le attività laboratoriali.
In itinere, si procede alla stesura di un documento comune chiamato“Progetto Continuità” e
l’organizzazione di incontri tra i docenti con incarico di F.S. e i docenti della scuola primaria e
dell’infanzia, per definire le modalità di azione ed intervento.
Inoltre, per quanto concerne le attività di orientamento tra la scuola secondaria di I grado e quella di
II grado, si attua una giornata di Open Day presso il nostro istituto, caratterizzata da uno sportello
aperto a genitori e studenti, previ accordi con i docenti referenti di tutti gli indirizzi di scuole
superiori presenti sul territorio e in zone limitrofe. Inoltre, si accolgono tutte le iniziative curriculari
ed extracurriculari proposte dalle scuole secondarie di II grado finalizzate alla conoscenza dei vari
piani di studio e delle relative offerte formative. Il docente referente, inoltre, si preoccupa della
diffusione del materiale informativo (brochure, locandine, ecc…) e della comunicazione delle date
di Open Day organizzate da tutti gli Istituti di istruzione secondaria di II grado.
INCLUSIVITÀ
La scuola si impegna a far raggiungere ad ogni alunno un successo scolastico adeguato alle proprie
possibilità, con particolare riguardo al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di
svantaggio, riconoscendo e valorizzando le diverse situazioni individuali ed evitando che la
differenza si trasformi in disuguaglianza.
L’integrazione degli alunni diversamente abili, inoltre, costituisce fonte di progettualità tra scuola,
famiglia, ASL ed Enti locali, costituendo una occasione di arricchimento per tutta la scuola.
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
In base alla Legge quadro n. 104 del 1992 e successive integrazioni, nonché al D.M. 27/12/2012 e
C.M. n°8 del 6/3/2013, ogni anno scolastico sono costituiti i seguenti gruppi di lavoro:
•
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), presieduto dal Dirigente Scolastico e formato da:
funzioni strumentali, insegnanti di sostegno, docenti disciplinari con esperienza e/o formazione
specifica, insegnanti coordinatori delle classi, educatori ed assistenti dei PdZ, assistenti alla
comunicazione, Equipe del SIS, genitori, con i seguenti compiti:
rilevazione dei BES presenti nella scuola;
raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere;
focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi;
15
rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLHO sulla base delle
effettive esigenze espresse in sede di definizione dei PEII degli alunni disabili;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli
alunni BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico.
•
Gruppo di lavoro operativo (GLHO), formato dagli insegnanti della classe, l’insegnante di
sostegno, l’Equipe del SIS, i genitori dell’alunno ed eventuali componenti degli Enti Locali, con i
seguenti compiti:
stilare il PDF (aggiornamento per l’inserimento nella scuola superiore);
predisporre il PEI;
seguire il processo di integrazione e la realizzazione del progetto di vita dell’alunno.
•
Area curriculare di sostegno, composto dagli insegnanti di sostegno e coordinati da un
referente. Gli insegnanti si riuniscono per concordare gli interventi e predisporre progetti in cui
sono inseriti alunni diversamente abili.
RISORSE MATERIALI ED UMANE DELLA SCUOLA
La scuola è stata adeguata alla normativa sul superamento delle barriere architettoniche. Le aule al
pianoterra, i laboratori, la palestra, gli uffici, sono accessibili ad alunni con deficit motorio in
quanto comunicanti con appositi scivoli.
Gli insegnanti di sostegno sono tutti specializzati polivalenti. Inoltre, sono predisposte forme di
raccordo tra scuola, ASL ed Enti locali per l’intervento di figure specifiche per l’assistenza sociosanitaria e per il trasporto di alunni con disabilità.
ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÁ
Le attività educative e didattiche, opportunamente programmate in relazione alle potenzialità ed alle
difficoltà di ogni singolo alunno diversamente abile, vengono svolte principalmente in classe e sono
integrate con attività laboratoriali.
I laboratori, infatti, sono una ricchezza indispensabile per progettare attività con ricaduta positiva
per questi alunni.
Il laboratorio di psico-motricità ad esempio, rappresenta un indispensabile strumento per
l’acquisizione di un più adeguato sviluppo psico-motorio.
Ai fini di una migliore integrazione degli alunni disabili della scuola, sono attivi dei progetti di
laboratorio a spiccata valenza operativa, a cui partecipano anche alunni normodotati. Le attività di
laboratorio grafico, espressivo, creativo e psicomotorio sono condotte dagli insegnanti di sostegno e
dalle educatrici fornite dal Comune di San Severo, in base al Piano di Zona che viene posto in
essere annualmente, con un progetto di collaborazione e di integrazione degli interventi, tenendo
conto delle specifiche competenze di ogni operatore.
COMPETENZE
Competenze prioritarie e di carattere generale che gli alunni con disabilità devono acquisire alla
fine del triennio, nel rispetto delle proprie potenzialità:
 Acquisire un’ autonomia di base e sociale;
 Acquisire un’ adeguata capacità di comunicazione;
 Acquisire un adeguato sviluppo affettivo-relazionale;
 Saper interagire nel contesto scolastico e sociale.
VALUTAZIONE
La valutazione dell’alunno rappresenta un momento fondamentale nel rapporto docente-discente.
Ancor più quando si tratta di un alunno diversamente abile, in quanto deve assumere un valore
positivo e propositivo dal punto di vista formativo ed educativo. Nell’ambito di una “disciplina
elastica” della valutazione proposta dal Ministero, “gli insegnanti, sulla base del PEII, indicano per
quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno
siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmati in alcune discipline”
(art. 16 L.104/92). In tale ottica si muove la scuola, per ottimizzare al meglio il lavoro svolto e
valorizzare i risultati conseguiti
16
L’ORGANICO DELL’ AUTONOMIA
(POSTI COMUNE, SOSTEGNO, POTENZIAMENTO)
I posti di organico, comuni e di sostegno, nell’a.s. 2015/16, sono così definiti:
SCUOLA DELL'INFANZIA: n. 11 posti comune, n. 1 posto IRC per 12 ore, n. 0 posti sostegno;
SCUOLA PRIMARIA: n. 22 posti comune, n. 1 posti lingua inglese, n. 1 posti IRC, n. 8 posti
Sostegno.
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:
CLASSE DI CONCORSO
A043 Italiano, storia, ed. civica, geografia
NUMERO DOCENTI
10
A059 Scienze matematiche, chimiche,
fisiche e naturali
A345 Inglese
6
A245 Francese
1
A445 Spagnolo
1
A033 Educazione tecnica
2
A032 Educazione musicale
2
A030 Educazione fisica
2
A028 Educazione artistica
2
Religione
1
Sostegno
16
ORGANICO POTENZIATO
CLASSE DI CONCORSO
Scuola Primaria
A032 Educazione musicale
ORE RESIDUE
3
NUMERO DOCENTI
3
1
ORE RESIDUE
I posti di organico per il personale ATA, a.s. 2015/16, sono così definiti:.
Tipologia
n.
Assistente amministrativo
5
Collaboratore scolastico
11
Assistente tecnico e relativo
profilo
(solo
scuole
superiori)
Accantonamento posti ex
LSU
0
7
17
L’O.P. attualmente viene utilizzato nella scuola primaria per l’individualizzazione degli
apprendimenti. In particolare, alcune ore vengono dedicate al supporto di alunni stranieri e con
DSA, altre al recupero e potenziamento disciplinare in senso stretto (in accordo con i vari Consigli
di Interclasse, con un’articolazione del lavoro più mirata, per competenze);infine alcune vengono
utilizzate per coprire le supplenze brevi.
Invece, il posto attualmente assegnato nella scuola secondaria, (A032 musica) , consente di
realizzare oltre alla sostituzione di docenti in casi di supplenze brevi, anche la sostituzione del
docente vicario per n.8. ore. Inoltre, solo parzialmente, permette la valorizzazione delle
competenze musicali attraverso la pratica corale e/o strumentale in orario extracurriculare e in
orario curriculare presso la scuola primaria (classi III, IV e V) per espletare il progetto di pratica
musicale (DM n8/2011).
FABBISOGNO ORGANICO DOCENTI IN PROSPETTIVA
Il fabbisogno per il triennio di riferimento, sulla base dei dati risultanti dall'organico dell'anno in
corso è così proposto:
a. posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Fabbisogno per il triennio
Triennio
Sezioni e classi
Posto
comune
Lingua
inglese
Religione
Posto di
sostegno
1docente
per
12
ore
1
0
8 sezioni di cui 5 sezioni a tempo ridotto
e 3 sezioni a tempo normale
8
17 classi di cui 2 a tempo pieno e 15 a
tempo normale (29 ore)
Scuola
dell’infanzia
2016-19
11
//
Scuola
primaria
2016-19
22
1
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classe di concorso/sostegno
triennio
2016-17/
2018-19
A043 Italiano, storia, ed. civica,
geografia
A345 Inglese
A059
Scienze
matematiche,
chimiche, fisiche e naturali
A245 Francese
A445 Spagnolo
A033 Educazione tecnica
A032 Educazione musicale
A030 Educazione fisica
10
A028 Educazione artistica
2
Religione
Sostegno minorati psico-fisici
1
15
Sostegno minorati udito
1
Sezioni e classi
3
6
1
1
2
2
2
tempo normale:
N. 6 classi prime
N.6 classi seconde
N.6 classi terze
18
Per l’a.s. 2016/17 si richiede l’istituzione di un corso ad indirizzo musicale nella scuola secondaria
di I grado; proposta già avanzata ma non soddisfatta per l’a.s. 2015/16. Tale richiesta scaturisce
dall’intento di costituire un polo scolastico ad orientamento musicale verticale che miri a potenziare
la pratica musicale partecipata, attiva e formativa affinchè tutti gli alunni dell’I.C. possano utilizzare
la musica come linguaggio di comunicazione e come mezzo di sviluppo della creatività.
Le attività previste riguardano l’uso dei seguenti strumenti: chitarra, pianoforte, percussione e flauto
traverso, pertanto si richiedono n.4 docenti come da tabella:
Classe di concorso
AB77 Chitarra
AG77 Flauto
AI77 Percussione
Aj77 Pianoforte
A.S. 2016/17
6 ore
6 ore
6 ore
6 ore
Tipologia
Assistente amministrativo
n.
5
Collaboratore scolastico
11
Assistente tecnico e relativo
profilo (solo scuole superiori)
Accantonamento posti ex LSU
0
A.S.2017/18
12 ore
12 ore
12 ore
12 ore
A.S.2018/19
18 ore
18 ore
18 ore
18 ore
7
Il suddetto calcolo prevede la conferma di numero di classi per l’anno scolastico 2016/17. In caso di
variazione del numero di iscrizioni si esprimerà un fabbisogno adeguato alle iscrizioni.
Per l’organico di potenziamento si esprime il seguente fabbisogno:
b. Posti per il potenziamento
Tipologia
posto comune primaria
n. docenti
3
Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche e alla progettazione )
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche nella madrelingua
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche attraverso una
didattica innovativa basata sull' uso delle ICT, più consone alla tipologia di
apprendimento dei giovani
Posto comune primaria con specifica competenza
musicale
Scuola secondaria
A043 Italiano, storia, ed. civica, geografia
1
potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, artistiche
anche in riferimento al DM 8/2011
1
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche nella madrelingua
A059 Scienze matematiche, chimiche, fisiche e
naturali
1
potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche attraverso una
didattica innovativa basata sull' uso delle ICT, più consone alla tipologia di
apprendimento dei giovani
A032 Educazione musicale
1
A030 Educazione fisica
1
potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicale; sostituzione
per semiesonero docente vicario
potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno
stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione e con
l'implementazione della pratica di attività sportive.
A345 Inglese
A245 Francese
1
valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche nella lingua inglese e
altre lingue dell' Unione Europea (spagnolo e francese) e l'attivazione delle
certificazioni linguistiche
A445 Spagnolo
19
Piano di Miglioramento
FGIC851001 ZANNOTTI-FRACCACRETA
SEZIONE 1 - Scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti
e necessari in tre passi
Passo 1 - Verificare la congruenza tra obiettivi di processo e
priorità/traguardi
Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche (Sez.1-tab.1)
Area di processo
Priorità
Obiettivi di processo
1
Ambiente di apprendimento
Promuovere l'utilizzo di metodologie didattiche
innovative, portandole a sistema e rendendole
permanenti e diffuse.
Inclusione e differenziazione
Rendere più organici e continuativi gli interventi di
lotta all' emarginazione scolastica potenziando il
Sì
progetto "Area a rischio".
2
Sì
Passo 2 - Elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo
Calcolo della necessità dell'intervento sulla base di fattibilità ed impatto (Sez.1-tab.2)
Obiettivo di processo
Fattibilità
Impatto
Prodotto
Promuovere l'utilizzo di metodologie
didattiche innovative, portandole a
sistema e rendendole permanenti e
diffuse.
3
3
9
Rendere più organici e continuativi gli
interventi di lotta all' emarginazione
scolastica potenziando il progetto
"Area a rischio".
4
4
16
Passo 3 - Ridefinire l'elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati
attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di
misurazione dei risultati
Risultati attesi e monitoraggio (Sez.1-tab.3)
Obiettivo di
processo
Risultati attesi
Indicatori di monitoraggio
Modalità di rilevazione
Promuovere
l'utilizzo di
metodologie
didattiche
innovative,
portandole a
sistema e
rendendole
permanenti e
diffuse.
Impiegare due ore
mensili per attività
didattiche da
svolgersi in tutti i
laboratori.
Diminuire
l'insegnamento
frontale ed
incrementare la
didattica
laboratoriali di
almeno il 10%. Il
50% dei Consigli di
Classe e dei
docenti
sperimentano
attività
Numero di partecipanti al
corso di formazione, numero
di ore di frequenza dei
laboratori per ciascuna classe.
Relazioni finali dei docenti.
Questionario di gradimento
per docenti e alunni.
Registro di rilevazione della
frequenza dei laboratori e
del corso di formazione
Risultati in percentuale dei
questionari alunni e docenti
relativi alle nuove
metodologie usate.
Rendere più
organici e
continuativi gli
interventi di lotta
all' emarginazione
scolastica
potenziando il
progetto "Area a
rischio".
Omogeneità tra i
dati d’Istituto e i
dati nazionali entro
tre anni con una
riduzione di un
terzo dello scarto
già a partire dal
corrente anno
scolastico.
Dati riguardanti gli esiti
scolastici (1°quadrimestre e
scrutinio finale) e le prove
Invalsi relativi agli anni
scolastici 2015/16; 2016/17;
2017/18 in linea con i
corrispondenti dati nazionali.
Raccolta dei dati,
elaborazione e
presentazione di un
dettagliato documento
riguardante gli esiti degli
alunni nell’ambito degli
scrutini e delle prove Invalsi
nel corrente anno scolastico
e nel prossimo triennio di
riferimento.
OBIETTIVO DI PROCESSO: #8945 Promuovere l'utilizzo di
metodologie didattiche innovative, portandole a sistema e
rendendole permanenti e diffuse.
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Effetti positivi all'interno della
scuola a medio termine
1) Sperimentare metodologie innovative nelle classi. 2)
Questionario docenti ed alunni e tabulazione dati. 3)
Formazione sulle metodologie innovative di 20 h.
1)Migliorare la didattica, l’apprendimento e gli esiti
scolastici 2) Migliorare la formazione dei docenti 3)Dedicare
un maggior numero di ore di lezione alla didattica
laboratoriale 4)Utilizzare costantemente i laboratori nella
prassi educativa
Effetti negativi all'interno della
scuola a medio termine
1) Difficoltà nell’uso della piattaforma di e-learning 2)
Discreta disponibilità al confronto con altri docenti 3)
Resistenza alla formazione e all’aggiornamento
Effetti positivi all'interno della
scuola e lungo termine
1)adozione di una didattica laboratoriale 2)Creare
esperienze significative replicabili 3)Creare condivisione
didattica tra alunni, docenti e genitori4)Applicare
metodologie innovative che andranno progressivamente
integrandosi alla lezione frontale
Effetti negativi all'interno della
scuola e lungo termine
1)Poca apertura ad altre forme di innovazione 2)Prendere
consapevolezza dei risultati conseguiti 3)Non attribuire
giusto valore ad altri strumenti di
insegnamento/apprendimento
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Connessione con il quadro di riferimento di cui in
Appendice A e B
Svolgimento corso di formazione
sull’uso della piattaforma di e.learning
e sperimentazione diretta nelle classi.
Appendice A a. sviluppo delle competenze digitali degli
studenti; b. definizione di un sistema di orientamento.
Appendice B 1. Trasformare il modello trasmissivo della
scuola 2. Sfruttare le opportunità offerte dalle ICT e dai
linguaggi digitali per supportare nuovi modi di insegnare,
apprendere e valutare 3. Creare nuovi spazi per
l’apprendimento 4. Promuovere l’innovazione perché sia
sostenibile e trasferibile.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di
processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali
Docenti
Tipologia di attività
1)Docenti interessati alla sperimentazione Attività:
Sperimentazione delle attività innovative nelle classi. 2)
Funzione Strumentale Area progettazione-gestione web
Attività: Implementazione del sito web d’Istituto per
collegamento piattaforma di e-learni
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€)
Fonte finanziaria
Figure professionali
Personale ATA
Tipologia di attività
2 collaboratori ( (predisposizione aule e laboratori )
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€)
Fonte finanziaria
Figure professionali
Altre figure
Tipologia di attività
Assistenti amministrativi Attività: Operazioni
amministrative
Numero di ore aggiuntive presunte
Costo previsto (€)
Fonte finanziaria
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia di
spesa
Impegno presunto (€)
Formatori
Fonte finanziaria
500 Finanziamento per formazione
Consulenti
Attrezzature
Servizi
Altro
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività
Pianificazione delle attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
utilizzo dei laboratori
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le
azioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa
Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di
aggiunstamenti
01/03/2016
Indice/percentuale di docenti che utilizzano metodologie
didattiche innovative
Tabulazione risultati
OBIETTIVO DI PROCESSO: #8970 Rendere più organici e
continuativi gli interventi di lotta all' emarginazione
scolastica potenziando il progetto "Area a rischio".
SEZIONE 2 - Decidere le azioni per raggiungere ciascun
obiettivo di processo in due passi
Passo 1 - Ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti
negativi e positivi a medio e a lungo termine
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni (Sez.2-tab.4)
Azione prevista
Recupero delle abilità di base linguistico-espressive e
logico-matematiche in orario curriculare con attività di
gruppo a classi aperte,per livelli di
apprendimento.Realizzare, per classi parallele, UdA di
recupero in italiano e matematica
Effetti positivi all'interno della
scuola a medio termine
Miglioramento delle abilità di base in italiano e matematica;
maggiore omogeneità dei risultati in termini di
apprendimento.
Effetti negativi all'interno della
scuola a medio termine
Un cambiamento troppo repentino potrebbe causare dei
sovraccarichi di lavoro anche in riferimento alle
consuetudini in atto nella scuola.
Effetti positivi all'interno della
scuola e lungo termine
Superamento del gup cognitivo e prestazionale. Uniformare
le metodologie didattiche e impostazione flessibile dei
modelli organizzativi.
Effetti negativi all'interno della
scuola e lungo termine
Eventuale demotivazione dei docenti in seguito al mancato
raggiungimento degli obiettivi prefissati. Resistenza
all'attuazione del processo di organizzazione del lavoro
troppo analitico e dettagliato.
Passo 2 - Rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento
innovativo
Caratteri innovativi (Sez.2-tab.5)
Caratteri innovativi dell'obiettivo
Rilevare sistematicamente le
performance degli alunni attraverso
l’analisi e la tabulazione degli esiti
delle prove standardizzate e delle
verifiche in itinere.
Connessione con il quadro di riferimento di cui in
Appendice A e B
valorizzazione delle competenze linguistiche e logicomatematiche; .Prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica, di ogni forma di discriminazione; potenziamento
dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni
con bisogni educativi speciali attraverso percorsi
individualizzati e personalizzati. Valorizzazione della scuola
intesa come comunità attiva, aperta al territorio
valorizzazione di percorsi formativi individualizzati e
coinvolgimento degli alunni.
SEZIONE 3 - Pianificare le azioni di ciascun obiettivo di
processo individuato in tre passi
Passo 1 - Definire l'impegno delle risorse umane e strumentali
Descrivere l'impegno di risorse umane interne alla scuola (Sez.3 - tab. 6)
Figure professionali
Docenti
Tipologia di attività
scuola secondaria I grado: Docenti di lettere e di
matematica; primaria: ins.prevalenti Attività di recupero e
potenziamento. Progettazione di unità di recupero degli
apprendimenti in italiano e matematica per classi parallele
Numero di ore aggiuntive presunte 0
Costo previsto (€)
0
Fonte finanziaria
Non è previsto alcun costo, perché le attività di recupero si
svolgeranno in orario curricolare e nelle sedute
dipartimentali e di programmazione.
Figure professionali
Personale ATA
Tipologia di attività
2 collaboratori (predisposizione aule e laboratori )
Numero di ore aggiuntive presunte 2
Costo previsto (€)
0
Fonte finanziaria
Non è previsto alcun compenso, in quanto già incluso nel
piano delle attività
Figure professionali
Altre figure
Tipologia di attività
3 docenti (scuola primaria) dell'organico potenziato.
Numero di ore aggiuntive presunte 0
Costo previsto (€)
0
Fonte finanziaria
0
Descrivere l'impegno finanziario per figure professionali esterne alla scuola e/o beni e
servizi (Sez.3 - tab. 7)
Impegni finanziari per tipologia di
spesa
Impegno presunto (€)
Fonte finanziaria
Formatori
00
Consulenti
00
Attrezzature
00
Servizi
00
Altro
00
Passo 2 - Definire i tempi di attuazione delle attività
Tempistica delle attività (Sez.3-tab. 8)
Attività
Pianificazione delle attività
Set
Ott
Nov
Dic
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Azioni e strategie di
intervento per gli
esiti delle prove
Realizzazione di
prove congiunte
Recupero degli
apprendimenti di
base in italiano e
matematica.
In fase di pianificazione elencare le azioni progettate. In corso di attuazione del PdM colorare le
azioni secondo legenda:
Nessuno: per annullare selezione fatta
Rosso: azione non svolta secondo quanto pianificato/non in linea con gli obiettivi previsti
Giallo: azione in corso/ in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa
Verde: azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti
Passo 3 - Programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento
del raggiungimento dell'obiettivo di processo
Monitoraggio delle azioni (Sez.3-tab. 9)
Data di rilevazione
Indicatori di monitoraggio del
processo
Strumenti di misurazione
22/02/2016
- organizzazione (esplicitazione di obiettivi e compiti) qualità delle strategie metodologiche e operative dinamiche inter-relazionali all'interno dei gruppi utilizzazione delle risorse logistiche e umane -raccolta delle
unità di apprendimento di recupero
prove strutturate di italiano e matematica per classi
parallele.
Criticità rilevate
Progressi rilevati
Modifiche / necessità di
aggiunstamenti
SEZIONE 4 - Valutare, condividere e diffondere i risultati del
piano di miglioramento in quattro passi
Passo 1 - Valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai
traguardi del RAV
Priorità 1
Priorità 2
Migliorare gli standard di apprendimento in italiano e
matematica.
La valutazione in itinere dei traguardi legati agli ESITI (Sez.4 - tab. 10)
Esiti degli studenti
Risultati scolastici
Ridurre l'incidenza numerica e la dimensione del gap
Traguardo della sezione 5 del RAV formativo degli studenti con livello di apprendimento al di
sotto della soglia dell'accettabilità
Data rilevazione
04/04/2016
Indicatori scelti
Analisi dei dati riguardanti gli esiti scolastici (1°Q. e
scrutinio finale) e la Prova Nazionale relativi agli anni
scolastici 2015/16; 2016/17; 2017/18 che sarà confrontata
con i relativi dati di riferimento.
Risultati attesi
Omogeneità tra i dati d’Istituto e i dati nazionali entro tre
anni con una riduzione di un terzo dello scarto già a partire
dal corrente anno scolastico.
Risultati riscontrati
Differenza
Considerazioni critiche e proposte
di interrogazione e/o modifica
Passo 2 - Descrivere i processi di condivisione del piano all'interno della
scuola
Condivisione interna dell'andamento del Piano di Miglioramento (Sez.4 - tab. 11)
Momenti di condivisione interna
Persone coinvolte
Strumenti
Collegio docenti  Dipartimenti disciplinari  Riunioni
dei Consigli di classe
Dirigente Scolastico  Docenti  Personale ATA
Piattaforma registri on-line  Bacheca docenti  Sito Web
della scuola
Considerazioni nate dalla
condivisione
Passo 3 - Descrivere le modalità di diffusione dei risultati del PdM sia
all'interno sia all'esterno dell'organizzazione scolastica
Strategie di diffusione dei risultati del PdM all'interno della scuola (Sez.4 - tab. 12)
Metodi / Strumenti
Destinatari
Pubblicazione di comunicazioni
periodiche sulla Bacheca docenti dei
registri on-line e sul sito web della
scuola. Diffusione di documenti
docenti
informatici nell’ambito dei dipartimenti
disciplinari, dei consigli di classe e del
collegio dei docenti.
Tempi
comunicazioni contestuali
Azioni di diffusione dei risultati del PdM all'esterno (Sez.4 - tab. 13)
Metodi / Strumenti
1)Sito web della scuola 2)piattaforma
scuolanext (bacheca scuola e bacheca
classi) 3) Sito "Scuola in chiaro"
Destinatari
1)Famiglie e alunni
Tempi
1)Comunicazioni contestuali
Passo 4 - Descrivere le modalità di lavoro del Nucleo di valutazione
Composizione del Nucleo di valutazione (Sez.4 - tab. 14)
Nome
V.A. CARDO, AVEZZANO,
BALDASSARRE, CARELLA, FANELLI,
PELLEGRINO, PICE, RISOLDI
Ruolo
Dirigente Scolastico, docenti con Funzioni Strumentali
Caratteristiche del percorso svolto (Sez.4 - for. 15)
Sono coinvolti genitori, studenti o
altri membri della comunità
No
scolastica, in qualche fase del
Piano di Miglioramento?
La scuola si è avvalsa di
consulenze esterne?
No
Il Dirigente è stato presente agli
incontri del Nucleo di valutazione Sì
nel percorso di Miglioramento?
Il Dirigente ha monitorato
l'andamento del Piano di
Miglioramento?
Sì
Programmazione delle attività
formative rivolte al personale
In riferimento all’ art.1., comma 124 della L.107/2015 che definisce la formazione come
obbligatoria, permanente e strutturale, e in considerazione delle criticità emerse dal RAV, si
propone l’organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e nelle
modalità nella programmazione dettagliata per anno scolastico:
Attività formativa
Teen
explorer,
cyberbullismo,
adescamento on-line
La valenza educativa dell’ascolto
efficace con i giovani
Peer education
Personale coinvolto
Docente
Docente
Docente
Registro elettronico
Docente
Privacy
Docente e ATA
Trasparenza amministrativa
ATA
Gestione
documentale
protocollo informatico
del
ATA
Sicurezza
Docente e ATA
Formazione
relativa
alla
sperimentazione in materia di
certificazione delle competenze
Didattica innovativa
Docente
Docente
Priorità strategica correlata
Prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica, di ogni forma di discriminazione e
del bullismo, anche informatico.
Valorizzazione
dei
percorsi
formativi
individualizzati e coinvolgimento degli alunni.
Favorire la formazione dei docenti sull’uso
delle nuove tecnologie ai fini dell’innovazione
didattica.
Tutela della privacy ai sensi del D.L.gs 196 del
30/06/2003 e D.M. n.305 del 07/12/2006.
Adeguamento alla normativa prevista dal
D.Lgs n.33 del 14/03/2013.
Adeguamento alla normativa prevista da:
D.Lsg n.82/2005; DPCM 03/12/2013; DPCM
13/11/2014.
Adeguamento alla normativa prevista dal
D.Lgs 81/2008.
Uso consapevole del costrutto della
competenza come strumento di rinnovamento
della didattica.
Potenziamento delle metodologie laboratoriali
e delle attività di laboratorio
I piani di formazione del personale scolastico verranno effettuato anche attraverso la costituzione di
reti di scuole.
Reti di scuole
Rete V@lutare …chi…come per la formazione del personale docente in merito alla valutazione e
alla certificazione delle competenze
Accordo di rete tra istituzioni scolastiche per progetti di continuità e sulla dispersione scolastica
Rete Lewin: attività di formazione per personale docente ed ATA
Rete di scuole per la convenzione di cassa
Attività di formazione e consulenza in materia di privacy, trasparenza amministrativa, gestione
documentale del protocollo informatico
29
Piano Nazionale Scuola Digitale
IL PNSD è uno dei punti più innovativi della legge 107/2015. In esso viene delineata la scuola
come laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione, innovazione, condivisione e formazione
digitale.
In un’epoca in cui le tecnologie fanno parte nella vita quotidiana, è opportuno che la scuola non
assuma soltanto un’ottica funzionalista (imparare a usare lo strumento e declinare tutto in base al
setting adatto a tali strumenti), bensì un’ottica di “educazione critica” e quindi sappia integrare in
modo organico e naturale la tecnologia nei processi di apprendimento, accompagnando gli allievi
all’uso e nell’uso consapevole ed autonomo della tecnologia con la finalità di perseguire il successo
formativo anche attraverso l’individualizzazione e personalizzazione degli apprendimenti.
Nello specifico, si possono individuare i seguenti obiettivi metodologici, organizzativi e
comunicativi su cui si fonda il progetto ICT del nostro Istituto:
di learning-object on-line e off-line;
-tutoring, cooperative learning e apprendimento
circolare, con lo scaffolding da parte dell’insegnante, supporto reciproco tra alunni durante le
attività didattiche, con la creazione di un clima di condivisione e partecipazione corale);
cial
network tematici, ecc.);
ncettuali);
immagini, sia ad altri stimoli)
Orientare la ricerca in rete (di stampo euristico: il web come “finestra sul mondo” e grande
repertorio di risorse multimediali e interdisciplinari);
tecnologie, nonché alla creazione della “memoria storica” dei prodotti e dei processi.
30
Entrando nel merito degli adempimenti specifici del PNSD, è stata individuata la figura di
Animatore Digitale che, di fatto, va a coincidere con il docente che già riveste la Funzione
Strumentale che gestisce il sito web della scuola, le cui finalità sono:
co, organizzando laboratori e
coinvolgendo tutti nelle attività di formazione;
workshop e altre attività previste dal PNSD, anche attraverso momenti condivisi dalle famiglie;
diffondere negli ambienti della scuola (come per esempio l’uso di particolari strumenti in dotazione
all’Istituto), oppure informare su metodologie e pratiche innovative diffuse in altre scuole, costituire
un laboratorio di coding per gli studenti.
Fabbisogno di attrezzature e
infrastrutture materiali
Infrastruttura/
attrezzatura
L.I.M.
“Class-Lab of Tomorrow”:
un’aula digitale con
strumentazioni adeguate
(tablet/notebook, LIM,
ecc.) e arredi.
Computer/tablet/
Server centrale/
Realizzazione,
ampliamento o
adeguamento delle
infrastrutture di rete
LAN/WLAN
Strumenti musicali;
impianto audio
Attrezzi sportivi
Motivazione, in riferimento alle priorità
strategiche e alla progettazione
- sviluppo delle competenze digitali degli
studenti,
con
particolare
riguardo
all'utilizzo critico e consapevole dei social
network e dei media;
- potenziamento delle metodologie
laboratoriali e delle attività di laboratorio.
favorire il lavoro cooperativo;
potenziamento
delle
metodologie
laboratoriali e delle attività di laboratorio
-Implementare le dotazioni tecnologiche
della scuola al fine di migliorare gli
strumenti didattici e laboratoriali ivi
presenti;
- Favorire la formazione dei docenti
sull’uso delle nuove tecnologie ai fini
dell’innovazione didattica.
Rendere più fruibile l’uso delle nuove
tecnologie e nel processo di insegnamentoapprendimento;
-potenziamento delle competenze nella
pratica e nella cultura musicali, artistiche
anche in riferimento al DM 8/2011;
-Prevenzione e contrasto della dispersione
scolastica,
di
ogni
forma
di
discriminazione e del bullismo, anche
informatico.
potenziamento delle discipline motorie e
sviluppo di comportamenti ispirati a uno
stile di vita sano, con particolare
riferimento all'alimentazione e con
l'implementazione della pratica di attività
sportive.
Fonti di finanziamento
PON FESR
Fondi dell’istituzione scolastica/avanzo di
amministrazione
PON FESR
Avanzo di amministrazione /Ente locale
PON FESR
Avanzo di amministrazione/contributo
volontario genitori
ASSE II INFRASTRUTTURE PER
L’ISTRUZIONE – FONDO EUROPEO
DI SVILUPPO REGIONALE (FESR) –
OBIETTIVO SPECIFICO – 10.8
PON FESR
Fondi dell’istituzione scolastica/avanzo di
amministrazione
PON FESR
Ente locale/ contributo volontario genitori
L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta
destinazione a questa istituzione scolastica da parte delle autorità competenti delle risorse umane e
strumentali con esso individuate e richieste.
31
ALLEGATO 1
COMPETENZE e TRAGUARDI
a) Scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia, secondo le Indicazioni Nazionali del 2012, si pone quattro grandi finalità
generali che sono coerenti con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella
Costituzione della Repubblica e nella Convenzione sui diritti dell’infanzia: consolidare
l’identità, sviluppare l’autonomia, acquisire le competenze, vivere prime esperienze di
cittadinanza. Esse verranno perseguite attraverso un ambiente di relazioni di qualità, garantito
dalla professionalità degli operatori scolastici e dal dialogo con le famiglie.
Gli Annali della P.I. del 2012 suggeriscono agli insegnanti della scuola dell’infanzia
orientamenti per organizzare attività ed esperienze volte a promuovere le competenze, attraverso
i campi di esperienza. Essi rappresentano le aree di apprendimento di cui tener conto
nell’apprendimento del bambino .
Nella scuola dell’infanzia gli insegnanti creano piste di lavoro per organizzare attività ed
esperienze volte a promuovere la competenza, che a questa età va intesa in modo globale ed
unitario, operando in cinque campi di esperienza:
Campi di esperienza
Il sé e l’altro
Il corpo e il movimento
Immagini, suoni, colori
I discorsi e le parole
La conoscenza del mondo
Gli OBIETTIVI per il raggiungimento delle competenze sono:
IL SÉ E L’ALTRO
 Acquisire fiducia nelle proprie capacità espressive;
 Collaborare con i compagni;
 Porre domande e confrontarsi;
 Rispettare gli altri, gli oggetti, l’ambiente circostante;
 Riconoscere diversità ambientali e culturali.
IL CORPO E IL MOVIMENTO




Orientarsi nello spazio e nel tempo;
Esprimere con il corpo emozioni e stati d’animo;
Riconoscere le diverse parti del corpo;
Favorire la costruzione dell’immagine di sé.
32
IMMAGINI, SUONI , COLORI
 Sperimentare diversi materiali e tecniche espressive;
 Osservare e scoprire elementi della realtà;
 Osservare e percepire i colori;
 Sviluppare interesse per musica e arte;
 Sviluppare creatività e immaginazione;
 Migliorare le capacità percettive e discriminative.
I DISCORSI E LE PAROLE
 Ascoltare e comprendere discorsi e racconti;
 Rielaborare , comunicare e descrivere esperienze;
 Contribuire allo sviluppo del pensiero logico/creativo;
 Comunicare emozioni e sentimenti attraverso il linguaggio;
 Arricchire il patrimonio linguistico.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
 Comprendere l’aspetto ciclico delle stagioni;
 Scoprire e capire i cambiamenti della natura in relazione al tempo che passa;
 Orientarsi a livello temporale e logico;
 Sviluppare l’orientamento spaziale/logico;
 Formulare ipotesi;
 Cogliere le relazioni tra la causa-effetto;
 Riflettere su l’ordine e la misura;
 Favorire le associazioni logiche.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Gli obiettivi sono il tramite attraverso cui il bambino acquisisce le COMPETENZE che sono
specifiche per i singoli campi di esperienza:
IL SÉ E L’ALTRO
 Sviluppa il senso dell’identità personale;
 Percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti;
 Sa esprimerli in modo adeguato;
 Riflette e si confronta con gli adulti e gli altri bambini;
 Raggiunge una prima consapevolezza dei proprio diritti e doveri, delle regole del vivere
insieme;
 Si orienta con sicurezza negli spazi che gli sono familiari.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
 Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo
ed espressivo;
 Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti;
 Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori;
 Controlla l’esecuzione del gesto e ne valuta il rischio;
 Riconosce i segnali e i ritmi del corpo, le differenze sessuali.
33
IMMAGINI, SUONI, COLORI
 Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il
linguaggio del corpo consente;
 Inventa storie e si sa esprimere attraverso il disegno, la pittura e da altre attività
manipolative;
 Il bambino utilizza materiali e strumenti , tecniche espressive e creative;
 Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo;
 Sviluppa interesse per l’ascolto di musica e per la fruizione di opere d’arte.
I DISCORSI E LA PAROLE
 Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati;
 Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il
linguaggio verbale;
 Ascolta e comprende narrazioni, chiede e offre spiegazioni;
 Si avvicina alla lingua italiana, incontra anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
 Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità;
 Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana;
 Riferisce eventi del passato e del futuro recente;
 Familiarizza con strategie del contare/eseguire misurazioni di lunghezze, pesi e altri
quantità;
 Individua posizioni nello spazio (avanti/ dietro, sopra/ sotto, destra/sinistra);
 Osserva fenomeni naturali e si accorge dei loro cambiamenti.
Nella fondamentale costruzione del sé che la scuola dell’infanzia si pone come traguardo non si
possono certo escludere le COMPETENZE TRASVERSALI, ovvero quell’insieme di abilità
utili per trasformare la conoscenza in comportamento, così suddivisi per campi di esperienza:
IL SÉ E L’ALTRO
 Essere disponibili alla collaborazione e avere fiducia negli altri;
 Saper collaborare e partecipare;
 Saper rispettare le norme che regolano i vari aspetti della vita sociale.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
 Attivare gradualmente un atteggiamento riflessivo;
 Sviluppare le capacità attentive e esplorative;
 Saper mantenere l’attenzione all’ascolto e saper rispettare le regole della comunicazione;
 Saper riflettere e avere graduale consapevolezza;
 Saper prendere l’iniziativa.
IMMAGINI, SUONI , COLORI
 Saper prendere l’iniziativa;
 Saper raccogliere informazioni;
 Saper seguire con interesse e costanza le attività proposte;
 Saper riflettere e avere graduale consapevolezza.
34
I DISCORSI E LE PAROLE
 Sapersi porre in atteggiamento di ascolto costruttivo e di comprensione delle diverse
opinioni;
 Saper mantenere l’attenzione all’ascolto e attendere il proprio turno di parola;
 Saper riflettere e sviluppare una graduale consapevolezza;
 Saper porre in atteggiamento di ascolto costruttivo, di comprensione ed esplicitazione delle
diverse opinioni.
LA CONOSCENZA DEL MONDO
 Saper interagire positivamente con coetanei e adulti di riferimento;
 Saper valutare criticamente;
 Saper individuare collegamenti e relazioni;
 Saper simbolizzare esperienze e concetti.
b) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL
TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Italiano
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più possibile adeguato alla situazione.
Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le
informazioni principali e lo scopo.
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per
l’apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche
dell’esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l’infanzia, sia a voce alta sia in lettura
silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni
di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione
logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali
connettivi.
Lingua inglese
(I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le
lingue del Consiglio d’Europa).
L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
35
Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio
ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo
eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua
straniera.
Storia
L’alunno riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e
comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale.
Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare
successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni.
Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni
pertinenti.
Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche.
Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici.
Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali.
Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia
dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto
con la contemporaneità.
Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano
d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità.
Geografia
L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici e punti cardinali.
Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre,
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio.
Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie
digitali, fotografiche, artistico-letterarie).
Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline,
laghi, mari, oceani, ecc.)
Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con
particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi
europei e di altri continenti.
Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul
paesaggio naturale.
Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e
antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
Matematica
L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare
l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice.
36
Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in
natura o che sono state create dall’uomo.
Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure,
progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo.
Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di
misura (metro, goniometro...).
Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava
informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici
Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza.
Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici.
Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul
processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di
soluzione diverse dalla propria.
Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri.
Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni,
percentuali, scale di riduzione, ...).
Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative,
che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili
per operare nella realtà.
Scienze
L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a
cercare spiegazioni di quello che vede succedere.
Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in
modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di
ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.
Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi,
identifica relazioni spazio/temporali.
Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato, elabora semplici modelli.
Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali.
Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e
apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della
sua salute.
Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e
apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale.
Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato.
Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui
problemi che lo interessano.
Musica
L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in
riferimento alla loro fonte.
Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando
ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue
con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica.
Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e
37
materiali, suoni e silenzi.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture
differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti.
Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale, utilizzandoli nella pratica.
Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere.
Arte
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie
tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo
creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e
plastici, ma anche audiovisivi e multimediali).
È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (opere d’arte, fotografie,
manifesti, fumetti, ecc) e messaggi multimediali (spot, brevi filmati, videoclip, ecc.)
Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali
provenienti da culture diverse dalla propria.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e
rispetto per la loro salvaguardia.
Educazione fisica
L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la
padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e
temporali contingenti.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo,
anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche.
Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport
anche come orientamento alla futura pratica sportiva.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità
tecniche.
Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso
degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del
proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che
inducono dipendenza.
Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e
l’importanza di rispettarle.
Tecnologia
L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo
artificiale.
È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del
relativo impatto ambientale.
Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la
funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento.
Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette,
volantini o altra documentazione tecnica e commerciale.
Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda
delle diverse situazioni.
Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del
38
disegno tecnico o strumenti multimediali.
Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale.
Scuola secondaria di primo grado:
c.1) COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
PROFILO IN USCITA
Finalità
Competenze
chiave
A. Identità
A.1. Prende
coscienza delle
dinamiche che
portano
all’affermazione
della propria
identità
COMPETENZE TRASVERSALI (MACROCOMPETENZE)
Indicatori di
valutazione
A.1.1 Gestione
del sé;
Autocontrol
lo comporta
mentale;
Traguardi classe
prima
L’alunno è in grado
di:
comprendere
le
dinamiche che portano
all’affermazione della
propria identità
- esercitare un controllo
su di sé, scegliendo
comportamenti
appropriati
Traguardi classe
seconda
L’alunno è in grado
di:
comprendere
le
dinamiche che portano
alla
costruzione
della
propria identità
- esercitare un controllo
su di sé esprimendo le
proprie emozioni in
modo
corretto
e
socialmente
accettabile
-orientarsi
e
autovalutare le proprie
prestazioni,
competenze e attitudini
-orientarsi
e
autovalutare i propri
atteggiamenti e le
proprie prestazioni;
Rapporto con
se stesso
A.1.2
Autovaluta
zione
- Orientamen
to
Elaborazione del senso della propria esperienza
B. Imparare ad
Imparare
B.1 Organizza il
proprio
apprendimento
utilizzando fonti
e modalità di
informazione e
formazione
diversi in
relazione
a strategie,
metodo di studio e
di lavoro e in
funzione del
tempo disponibile
- riconoscere e valutare
i propri errori
Traguardi classe terza
L’alunno è in grado di:
- comprendere e controllare le
dinamiche che
portano all’affermazione della
propria identità
- esercitare un controllo su di
sé, canalizzando al
meglio le proprie emozioni,
esprimendole in modo
corretto
e
socialmente
accettabile
- progettare il proprio futuro,
comprendendo le
responsabilità cui va incontro
-orientarsi e autovalutare le
proprie prestazioni,
competenze e attitudini;
- compiere scelte in base alle
proprie attitudini
B.1.1 Impegno
-eseguire puntualmente
e con continuità le
consegne
- curare l'ordine e la
qualità
nello
svolgimento del
lavoro assegnato
- gestire con scrupolo e
responsabilità
i
materiali
assegnati
-eseguire puntualmente
e con continuità le
consegne
- curare l'ordine e la
qualità
nello
svolgimento del
lavoro assegnato
- gestire con scrupolo e
responsabilità
i
materiali
assegnati
- eseguire puntualmente e con
continuità le
consegne
- curare l'ordine e la qualità
nello svolgimento del
lavoro assegnato
- gestire con scrupolo e
responsabilità i materiali
Assegnati
B.1.2
Autonomia
Organizzazione
del
Lavoro
- pianificare in funzione
del tempo disponibile lo
svolgimento dei compiti
assegnati
- informarsi, in caso di
assenza, circa gli
argomenti
trattati ed i lavori
assegnati
- impostare ed eseguire
i lavori in modo
pertinente
rispetto al mandato
ricevuto
- utilizzare strategie e
metodologie adeguate al
tipo
- pianificare in modo
efficace lo svolgimento
dei
compiti assegnati
- informarsi, in caso di
assenza, circa gli
argomenti
trattati ed i lavori
assegnati
- impostare ed eseguire
i lavori in modo
pertinente
e preciso rispetto al
mandato ricevuto
- utilizzare nel lavoro
individuale le strategie
di
- pianificare in modo efficace
lo svolgimento dei
compiti assegnati
- informarsi, in caso di
assenza, circa gli argomenti
trattati ed i lavori assegnati.
- impostare ed eseguire i
lavori in modo pertinente
e preciso rispetto al mandato
ricevuto
- utilizzare strategie e
metodologie adeguate al tipo
di apprendimento
- usare con padronanza gli
strumenti propri delle
varie discipline
- usare in modo efficace il
Uso degli
strumenti
Uso del tempo
39
di apprendimento
- usare in modo corretto
gli strumenti propri
delle
varie discipline
- usare in modo efficace
il libro di testo, il
vocabolario,… per
finalità informative
diverse
C. Progettare
C.1 Utilizza le
conoscenze
apprese per ideare
e realizzare
progetti
riguardanti lo
sviluppo
delle proprie
attività di studio e
di lavoro
C.1.1
Progettazio
ne
D. Collaborare e
Partecipare
PROMOZIONE PRATICA DELLA CITTADINANZA ATTIVA
D.1 Interagisce
nel gruppo,
comprendendo e
valutando i
diversi punti di
vista
D.2 Contribuisce
all’apprendi
mento comune e
alla realizzazione
delle attività
collettive, nel
rispetto delle
capacità e dei
diritti propri e
altrui
D.1.1
Autocontrol
lo
D.1.2 Relazione
con
adulti e
compagni
- pianificare un prodotto
o un iter di lavoro
riguardanti le proprie
attività scolastiche,
rispettando le
indicazioni fornite dal
docente
- interagire in modo
positivo e rispettoso con
i
coetanei e con gli adulti
- mettere in atto
comportamenti di
sostegno emotivo
e di aiuto materiale nei
confronti dei compagni
in
difficoltà
D.2.1 Lavoro
con gli
altri
- manifestare
disponibilità al dialogo
e alla
collaborazione con i
docenti e i compagni
- operare all'interno dei
gruppi, accettandone la
composizione
D.2.2
Partecipazio
ne
- seguire lo svolgimento
di una lezione con la
necessaria e costante
concentrazione
- intervenire in modo
pertinente e, se
opportuno,
formulare richieste di
chiarimento
- partecipare con
interesse e disponibilità
ad attività
didattiche, iniziative di
gruppo, realizzazione di
laboratori e progetti
40
apprendimento
sperimentate in classe
- usare in modo corretto
gli strumenti propri
delle
varie discipline
- usare il testo, il
vocabolario e varie fonti
(anche
multimediali) per
finalità informative
diverse
- pianificare un prodotto
o un iter di lavoro
riguardanti le proprie
attività scolastiche,
individuando obiettivi e
strategie di azione
- interagire in modo
positivo e rispettoso con
i
coetanei e con gli adulti
- mettere in atto
comportamenti di
sostegno emotivo
e di aiuto materiale nei
confronti dei compagni
in
difficoltà
- individuare e applicare
strategie di risoluzione
del
conflitto
- manifestare
disponibilità al dialogo
e alla
collaborazione con i
docenti e i compagni
- operare in modo
costruttivo all'interno
dei gruppi,
accettandone la
composizione
- seguire lo svolgimento
di una lezione con la
necessaria e costante
concentrazione
- intervenire in modo
pertinente e, se
opportuno,
formulare richieste di
chiarimento
- partecipare con
interesse e disponibilità
ad attività
didattiche, iniziative di
gruppo, realizzazione di
laboratori e progetti
testo, il vocabolario e
varie fonti (anche
multimediali ) per finalità
informative diverse
- usare autonomamente in
modo appropriato
computer, calcolatrici,
strumenti multimediali
- pianificare un prodotto o un
iter di lavoro
riguardanti le proprie attività
scolastiche
individuando obiettivi,
priorità, strategie di azione,
valutando vincoli e
verificando i risultati
- progettare il proprio futuro
scolastico, vagliando
adeguatamente le varie
opzioni e tenendo conto
dei propri interessi, attitudini
e competenze
- interagire in modo positivo e
rispettoso con i
coetanei e con gli adulti
- mettere in atto
comportamenti di sostegno
emotivo
e di aiuto materiale nei
confronti dei compagni in
difficoltà
- individuare e applicare
strategie, dirette e indirette,
di risoluzione del conflitto
- manifestare disponibilità al
dialogo e alla
collaborazione con i docenti e
i compagni
- operare in modo costruttivo
all'interno dei gruppi
- seguire lo svolgimento di
una lezione con la
necessaria e costante
concentrazione
- intervenire in modo
pertinente e costruttivo,
apportando contributi
personali
- partecipare con interesse e
disponibilità ad attività
didattiche, iniziative di
gruppo, realizzazione di
laboratori e progetti
E. Agire in modo
autonomo e
responsabile
ACQUISIZIONE ALFABETI DI BASE DELLA CULTURA
E.1 Si inserisce
nel gruppo
facendo emergere
i propri
bisogni e nel
rispetto dei diritti
e
dei doveri propri e
altrui.
F.1 Comunicare
Comprende
messaggi di
vario genere e di
complessità
diversa
(quotidiano,
letterario,
tecnicoscientifico…) e li
trasmette
utilizzando
linguaggi
(verbale,
scientifico,simboli
co) e
supporti diversi
(cartaceo,
informatico,
multimediale)
E.1.1 Relazione
con
l’istituzione
scolastica
(rispetto delle
regole)
- rispettare l’ordine e
l’integrità degli spazi,
delle
strutture e dell’arredo
scolastico
- attenersi alle regole
che disciplinano i
diversi
momenti della vita
scolastica
- rispettare l’ordine e
l’integrità degli spazi,
delle
strutture e dell’arredo
scolastico
- attenersi alle regole
che disciplinano i
diversi
momenti della vita
scolastica
- rispettare l’ordine e
l’integrità degli spazi, delle
strutture e dell’arredo
scolastico
- attenersi alle regole che
disciplinano i diversi
momenti della vita scolastica
F.1.1
Comprensio
ne /
Fruizione
- comprendere il
significato dei termini
specifici
- analizzare un testo,
una comunicazione e
individuarne i diversi
elementi
- comprendere il significato
dei termini specifici
- analizzare un testo, una
comunicazione e
individuarne i diversi
elementi
- individuare ed elaborare
significati ed
interpretazioni pertinenti a
quanto legge e ascolta
F.1.2
Produzione
- strutturare in modo
logico e coerente
l'espressione orale e
scritta
- applicare e rispettare
le regole formali delle
varie
modalità espressive
- produrre testi e
comunicazioni
pertinenti al
mandato, completi
rispetto all'argomento
trattato e
coerenti allo specifico
scopo comunicativo
- utilizzare un lessico
appropriato e non
ripetitivo
- ampliare il patrimonio
linguistico in suo
possesso
- affrontare situazioni
comunicative strutturate
per
scambiare informazioni,
idee e per esprimere
anche il proprio punto
di vista
- comprendere il
significato dei termini
specifici
- analizzare un testo,
una comunicazione e
individuarne i diversi
elementi
- individuare ed
elaborare significati ed
interpretazioni
pertinenti a quanto
legge e ascolta
- strutturare in modo
logico e coerente
l'espressione orale e
scritta
- applicare e rispettare
le regole formali delle
varie
modalità espressive
- produrre testi e
comunicazioni
pertinenti al
mandato, completi
rispetto all'argomento
trattato e
coerenti allo specifico
scopo comunicativo
- utilizza un lessico
appropriato e non
ripetitivo
- ampliare il patrimonio
linguistico in suo
possesso
- interagire con
flessibilità in situazioni
comunicative
orali , formali e
informali, attenendosi
all’argomento, ai tempi
dati
F.1.3.
Interazione
41
- strutturare in modo logico e
coerente
l'espressione orale e scritta
- nella produzione applicare e
rispettare le regole
formali delle varie modalità
espressive
- produrre testi e
comunicazioni pertinenti al
mandato, completi rispetto
all'argomento trattato e
coerenti allo specifico scopo
comunicativo
- utilizza un lessico
appropriato e non ripetitivo
- ampliare il patrimonio
linguistico in suo possesso
- interagire usando
argomentazioni per formulare
e
validare ipotesi, per
giustificare, persuadere,
convincere, esprimere
accordo o disaccordo, per fare
proposte
G.1 Individuare
collegamenti e
relazioni
Individua e
rappresenta
collegamenti e
relazioni tra i
fenomeni, eventi,
concetti
diversi,
appartenenti a
diversi
ambiti
disciplinari, anche
lontani
nello spazio e nel
tempo,
cogliendo
analogie e
differenze,
coerenze e
incoerenze, cause
ed effetti.
G.1.1
Elaborazione
logica
- osservare
- analizzare
- confrontare
- mettere in
relazione
- rilevare le componenti
di un'immagine, di una
fotografia, di materiale
grafico ed illustrativo
- operare confronti e
paragoni
- individuare concetti
chiave da semplici testi
- individuare cause e
conseguenze di un
evento/fenomeno
- individuare le
relazioni essenziali tra
eventi,
fenomeni,…
- raccogliere
informazioni da fonti
diverse
rilevare le componenti
di un'immagine, di una
fotografia, di materiale
grafico ed illustrativo
- operare sintesi
- collegare concetti
chiave da più testi
- individuare cause e
conseguenze di un
evento/fenomeno
- individuare le
relazioni esistenti tra
eventi,
fenomeni,…
- selezionare
informazioni da fonti
diverse
- rilevare le componenti di
un'immagine, di una
fotografia, di materiale
grafico ed illustrativo
- operare confronti, paragoni e
sintesi di varia
complessità
- collegare concetti e
conoscenze anche
appartenenti a diversi ambiti
disciplinari
- individuare cause e
conseguenze di un fenomeno
- individuare le relazioni
esistenti tra eventi,
fenomeni,…
- raccogliere, selezionare e
classificare informazioni
da fonti diverse
G.1.2
Elaborazione
operativa
- classificare e
ordinare
- seguire
istruzioni
- studiare con
metodo
- selezionare, ordinare,
classificare,
memorizzare
elementi, dati …
- usare, guidato, schemi
e mappe concettuali per
la
rielaborazione e lo
studio
- applicare
correttamente
procedimenti e regole di
media complessità
- selezionare, ordinare,
classificare,
memorizzare
elementi, dati …
- usare in modo
autonomo schemi e
mappe
concettuali per la
rielaborazione e lo
studio
- rielaborare gli
argomenti in modo
organico e
completo
- applicare
correttamente
procedimenti e regole
selezionare, ordinare,
classificare, memorizzare
elementi, dati …
- usare in modo autonomo
schemi e mappe
concettuali per la
rielaborazione e lo studio
- rielaborare gli argomenti in
modo organico e
personale, anche utilizzando
diversi materiali
- applicare correttamente
procedimenti e regole
42
H.1 Risolvere
problemi
Affronta
situazioni
problematiche,
costruendo e
verificando
ipotesi,
individuando
fonti,
raccogliendo e
valutando
dati e proponendo
soluzioni
adeguate
I.1 Acquisire ed
interpretare
l’informazio
ne
Acquisisce ed
interpreta
(anche
criticamente) le
informazioni
ricevute dalle
diverse fonti
comunicative
valutandone
attendibilità,
utilità
e distinguendo
fatti e opinioni
H.1.1
Risoluzione dei
problemi
- formulare
ipotesi
- individuare
percorsi
risolutivi
- analizzare un
problema nei vari
aspetti,
raccogliendo e
valutando i dati
- analizzare un
problema nei vari
aspetti,
raccogliendo e
valutando i dati
- costruire e verificare
ipotesi di soluzione,
individuando fonti e
risorse adeguate
- analizzare un problema nei
vari aspetti,
raccogliendo e valutando i
dati
- costruire e verificare ipotesi
di soluzione,
individuando fonti e risorse
adeguate
- proporre soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di
problema, contenuti e metodi
delle diverse
discipline
I.1.1
Interpretazione
Rielaborazio
ne
senso critico
- valutare l’utilità
dell’informazione
- distinguere fatti ed
opinioni
- valutare l’utilità
dell’informazione
- distinguere fatti ed
opinioni
- valutare l’attendibilità e
l’utilità dell’informazione
- distinguere fatti ed opinioni
- elaborare la propria opinione
in maniera motivata
e confrontarla con altri punti
di vista
c.2) LE COMPETENZE DISCIPLINARI
GLI ASSI CULTURALI
L’Asse dei linguaggi
L’asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente un utilizzo adeguato della lingua
italiana come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza e la fruizione consapevole
di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo delle tecnologie dell’informazione
e della comunicazione, la conoscenza degli elementi di base di due lingue straniere (inglese e
francese/spagnolo) che ha lo scopo di facilitare in contesti multiculturali la comprensione delle altre
culture .
Le conoscenze fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e letterario
sollecitano e promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela e alla
conservazione dei beni culturali e la coscienza del loro valore.
La competenza digitale arricchisce le possibilità di accesso ai saperi, consente la realizzazione di
percorsi individuali di apprendimento, la comunicazione interattiva e la personale espressione
creativa.
L’integrazione tra i diversi linguaggi costituisce strumento fondamentale per acquisire nuove
conoscenze e per avviare gli allievi ad un’interpretazione autonoma della realtà .
43
L’Asse storico sociale
L’asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo.
Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici
nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate
spazio-temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.
Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito
in un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla
sua educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.
La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i
suoi orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori
dell’inclusione e dell’integrazione.
L’Asse matematico
L’asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo avviino
ad una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei diversi contesti del
mondo contemporaneo.
La competenza matematica, che non si esaurisce nel sapere disciplinare e neppure riguarda soltanto
gli ambiti operativi di riferimento, consiste nell’abilità di individuare e applicare le procedure che
consentono di esprimere e affrontare situazioni problematiche attraverso linguaggi formalizzati.
La competenza matematica comporta la capacità di rappresentazione grafica e simbolica (formule,
modelli, costrutti, grafici, carte) e di comprendere ed esprimere adeguatamente informazioni
qualitative e quantitative, di esplorare situazioni problematiche, di porsi e risolvere problemi, di
progettare e costruire modelli di situazioni reali. Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione delle
abilità necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano
della sfera domestica.
Per le competenze disciplinari, si veda l’ALLEGATO c.4.
c.3) COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE
Asse dei linguaggi
Padronanza della lingua italiana:
- Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale in vari contesti;
- Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
- Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
- Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
- Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico
e letterario
- Utilizzare e produrre testi multimediali
Area di apprendimento: ITALIANO
Competenze
C1 Riflettere sulla
lingua e sulle sue
regole di
funzionamento
Abilità
-Conoscere la costruzione della frase semplice e complessa e
analizzare i rapporti tra le frasi;
-Riconoscere in un testo i principali connettivi e la loro funzione;
-Ricavare informazioni utili per la comprensione di una parola
dalle sue componenti (radice, desinenza; prefissi, suffissi);
-Confrontare elementi lessicali e strutturali della lingua italiana con
le lingue comunitarie di studio;
44
Conoscenze
- Struttura, scopi e funzioni del processo comunicativo;
- Significato e tipologia delle diverse parti del discorso;
- Senso delle parole in relazione al contesto;
- Struttura della frase semplice;
- Struttura della frase complessa;
- (alcuni) elementi di analisi contrastativa (modalità di
costruzione della frase, presenza/ellissi del soggetto,
C2 Interagire e
comunicare
verbalmente, leggere,
analizzare e
comprendere testi
C3 Produrre testi orali
e scritti in relazione a
diversi scopi
comunicativi
C4
Utilizzare
gli
strumenti
fondamentali per una
fruizione consapevole
del
patrimonio
artistico
C5Utilizzare
e
produrre
testi
multimediali
-Riconoscere e confrontare la variabilità lessicale tra alcuni generi desinenze come indicatori grammaticali,…)
testuali d’uso (testo burocratico, informativo, regolativo, - Differenze tra lessico di base e lessico specialistico;
giornalistico);
- Elementi e meccanismi principali di coesione dei testi.
-Utilizzare strumenti di consultazione anche digitali;
-Utilizzare la conoscenza dei meccanismi e delle regolarità della
propria lingua per
− comprendere i testi che legge
− correggere i testi che scrive;
-Conoscere le principali tappe di evoluzione della lingua italiana
-Ascoltare con attenzione per tutto il previsto dalle diverse - Elementi basilari della comunicazione: i codici, i
situazioni comunicative;
registri,
-Mettere in atto strategie di ascolto/comprensione differenziate;
i contesti di riferimento, le funzioni e gli scopi;
-Applicare tecniche di supporto alla comprensione durante - modalità dell’ascolto efficace: analisi del messaggio,
l’ascolto e dopo l’ascolto;
lettura del contesto, individuazione degli elementi
-Leggere testi di varia natura e provenienza, applicando tecniche problematici,
di supporto alla comprensione e mettendo in atto strategie formulazione di domande;
differenziate;
- tecniche per la stesura e la rielaborazione degli
-Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi vari e manuali appunti.
di studio;
- Modalità di lettura: lettura ad alta voce, lettura
-Comprendere testi letterari di vario tipo e forma, individuando silenziosa;
personaggi, ruoli, motivazioni; ambientazione spazio-temporale, - Elementi e funzioni principali della punteggiatura;
relazioni causali;
- Strategie di lettura: lettura esplorativa, di
-Riconoscere il genere di appartenenza e le tecniche narrative consultazione, approfondita;
usate dall’autore
- Contenuti e struttura di enciclopedie, dizionari,
- Manuali e testi di studio;
- Principali tipologie testuali
Intervenire in una conversazione o discussione rispettando tempi e - Modalità che regolano la conversazione e
turni di parola, tenendo conto del destinatario ed eventualmente discussione;
riformulando il proprio discorso in base alle reazioni altrui;
- Criteri per l’esposizione orale, in particolare il criterio
-Riferire oralmente su un argomento di studio, presentandolo in logico e cronologico;
modo chiaro, esponendo le informazioni, seguendo un ordine - Strategie per l’esposizione efficace:
prestabilito e coerente, controllando il lessico specifico e un - Pianificazione degli interventi con l’utilizzo di
registro adeguato;
appunti, schemi, mappe;
-Scrivere testi corretti dal punto di vista orografico, - Lessico di uso quotidiano e lessico specifico, relativo
morfosintattico, lessicale; dotati di coerenza e organicità;
alle discipline di studio.
-Applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e -Ortografia, punteggiatura, strutture morfosintattiche;
revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura;
- Vocabolario di base;
-Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, - Tecniche di pianificazione del testo; Tecniche di
analitico/sintetico, argomentativo) adeguati a situazione, revisione del testo;
argomento, scopo, destinatario;
-Scrivere testi di forma diversa (avvisi, lettere private e formali,
diari, relazioni, articoli di cronaca, recensioni, commenti);
-Realizzare forme diverse di scrittura creativa, in prosa o in versi.
-Riconoscere e apprezzare le opere d’arte
Elementi fondamentali per la lettura/ascolto di
-Conoscere e rispettare i beni culturali e ambientali a partire dal un’opera d’arte (pittura, architettura, plastica,
proprio territorio
fotografia, film, musica…..)
Principali forme di espressione artistica
-Comprendere i prodotti della comunicazione audiovisiva
-Principali componenti strutturali ed espressive.
-Elaborare prodotti multimediali (testi, immagini,suoni, ecc.), -Semplici applicazioni per la elaborazione audio e video
anche con tecnologie digitali
-Uso essenziale della comunicazione telematica di un
prodotto audiovisivo
L’Asse storico sociale
Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica
attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali.
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento
dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto
produttivo del proprio territorio.
Area di apprendimento: GEOGRAFIA, STORIA ED EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA
45
Competenze per STORIA
Competenze
C1
Collocare in
successione, calcolare e
confrontare la durata,
utilizzare
il
nome
tradizionale
delle
epoche
storiche,
e
contestualizzarne fatti e
fenomeni.
C2 Stabilire relazioni e
interrelazioni tra fatti e
fenomeni storici
C3
Comprendere
e
utilizzare i linguaggi e i
procedimenti
del
metodo
storiografico
per compiere semplici
operazioni di ricerca
storica.
C4 CITTADINANZA E
COSTITUZIONE
Condividere i valori
della vita sociale, civile
e politica e dare il
proprio contributo di
cittadino responsabile.
Abilità
Inquadrare cronologicamente e nello spazio gli eventi e i
fenomeni fondamentali dei periodi storici studiati;
-Individuare aspetti e strutture dei momenti storici italiani,
europei, mondiali studiati;
-Leggere una carta storica, ricavare dati di confronto tra carte,
individuare permanenze e mutamenti;
-Applicare a situazioni storiche operatori temporali (anteriorità,
posteriorità, contemporaneità, successione, durata);
-Riconoscere i fenomeni di lunga durata e gli eventi.
Conoscenze
- I processi di unificazione degli Stati;
- Le rivoluzioni industriali, politiche e sociali;
- L’imperialismo e le riforme;
- I totalitarismi;
- I conflitti mondiali;
-La decolonizzazione, la distensione, la rivoluzione
culturale, le nuove guerre e le tensioni etniche, la
globalizzazione
-Trovare somiglianze o differenze tra fatti, fenomeni, situazioni,
società, idee;
-Individuare le relazioni e le interdipendenze tra i vari aspetti
(economico, sociale, politico, istituzionale, culturale,religioso)
delle società organizzate;
-Completare o costruire tabelle che illustrano “quadri” di civiltà
in base a indicatori dati (di tipo geografico, economico, sociale,
tecnologico, culturale, religioso,…);
-Distinguere tipologie di cause (naturali, umane, politiche,
economiche,…) e diversi livelli di casualità (cause dirette,
indirette, apparenti, reali);
-Esprimere relazioni attraverso strumenti quali parole-chiave,
mappe concettuali, strisce del tempo…
-Seconda industrializzazione/
mondializzazione dell’economia/ emigrazione;
-Industrie/
classe
operaia/
sindacalismo/
socialismo;
- Divario Nord-Sud/ conflitti sociali;
- Sviluppo capitalistico/questione sociale;
-Nazionalismi/ interessi economici/ globalizzazione
dell’economia/ guerre;
- Esiti delle guerre/ questione sociale/ fascismi;
- Cultura capitalista e comunista/ politica dei
blocchi/ guerre locali;
- Crisi delle ideologie/ rinascita dei nazionalismi.
-Usare correttamente un termine studiato in un contesto noto, o
spiega il significato di un termine con parole proprie;
-Esporre le conoscenze utilizzando un linguaggio appropriato, in
modo coerente e strutturato;
-Compiere operazioni su diverse tipologie di fonti, ricavandone
informazioni; riconoscere in un documento elementi tipici di un
determinato contesto storico;
-Ricavare dati e comprendere i fenomeni rappresentati da grafici,
carte storiche, mappe spazio-temporali,…
-Utilizzare biblioteche, cineteche, archivi, musei esistenti sul
territorio;
-Utilizzare la rete web; valutare l’attendibilità dei siti;
-Produrre testi storici, singolarmente o in gruppo, secondo
indicazioni date.
_ Confrontare le caratteristiche fondamentali (organizzazione
del lavoro, gruppi sociali, strutture familiari, strutture
economiche) delle società dei periodi storici studiati;
_ Riconoscere le modalità secondo cui si organizza il potere:
forme di governo, istituzioni di potere, strutture politiche
fondamentali;
_ Riconoscere le tappe fondamentali dei diritti dell’uomo e dei
principi di tolleranza/libertà religiosa;
_ Individuare nei fondamenti della Costituzione i valori della
democrazia e della cittadinanza;
_ Assumere responsabilmente, a partire da questi valori,
atteggiamenti e ruoli per sviluppare comportamenti di
partecipazione attiva e comunitaria.
Lessico specifico relativo alle singole unità
-Concetto di: traccia, documento, fonte;
- Tipologie di fonti (materiale, scritta, orale,
iconografica…);
- Procedure di costruzione/utilizzo di carte storiche,
linee del tempo, grafici, metacarte, tabelle;
- Procedure di ricerca e di consultazione di testi, anche
in formato digitale, nelle biblioteche e negli archivi;
-Procedure di comprensione, decostruzione… del
manuale;
- Procedure di utilizzo della rete web.
Organizzazione del lavoro, gruppi sociali, strutture
economiche;
- Strutture politiche (monarchia, repubblica,
dittatura…);
- Dichiarazioni dei diritti, suffragio universale,
elezioni, iter legislativo, suffragio universale,
funzionamento del parlamento, partiti di massa,
minoranze, istruzione, salute, immigrati, pari
opportunità;
- Statuto albertino;
- Costituzione della Repubblica italiana;
- Cenni sulla Costituzione europea;
- Organizzazioni politiche internazionali;
- Organizzazioni non governative;
- Concetti di identità e appartenenza.
Competenze per GEOGRAFIA
C1 Leggere e riconoscere
anche in contesti diversi
gli
elementi
dell’ambiente fisico e
antropico
Riconoscere le fasi della formazione dello spazio mondiale;
Confrontare e comprende le differenze dello spazio extraeuropeo;
Rilevare nel mondo attuale le cause storiche dei
processi di formazione degli stati extraeuropei;
Trarre informazioni complesse (anche per localizzare eventi o
descrivere i fenomeni) dagli elementi dell’ambiente;
Riconoscere e descrivere i principali paesaggi;
Riconoscere e localizzare i principali fenomeni ambientali (fisici e
46
- Elementi, fattori e processi nella formazione del
territorio;
- Elementi e fattori dei paesaggi (ambienti
naturali e clima);
- Fenomeni fisici e antropici: desertificazione,
inquinamento,
Per ogni continente: posizione, aspetti fisici,
regioni
bioclimatiche,
risorse
naturali,
antropici);
Formulare proposte di organizzazione di spazi vissuti;
Ricostruire autonomamente le principali caratteristiche fisiche ed
economiche degli Stati;
Individuare e descrivere il ruolo e l’identità di alcuni Paesi.
C2 Stabilire relazioni e
interrelazioni
tra
ambienti
fisico
e
antropico
C3
Comprendere
e
utilizzare i linguaggi e
gli strumenti specifici
C4
Rispettare
l’ambiente e agire in
modo
responsabile
nell’ottica
dello
sviluppo Sostenibile
Descrivere e interpretare la complessità di una questione
territoriale, identificare i luoghi, i livelli, gli attori coinvolti;
Riconoscere le motivazioni dei gruppi coinvolti;
Indicare i ruoli e gli effetti di taluni fattori naturali e umani nel
passato e nel presente;
Rilevare e confrontare gli elementi generali dell’economia
mondiale;
Localizzare nel mondo le differenze territoriali dello sviluppo
economico;
Localizzare e confrontare le differenze nella distribuzione e nella
tipologia delle risorse nel mondo;
Individuare le differenze tra Paesi e tra attività tradizionali e
avanzate;
Riconoscere nel mondo e descrivere correttamente il fenomeno
del sottosviluppo;
Individuare le problematiche relative ai problemi di svilupposottosviluppo;
Comprendere le relazioni (politiche, economiche, sociali…) tra
Italia, Unione Europea, Paesi Extraeuropei.
Usare correttamente un termine studiato in un contesto noto, o
spiegare il significato di un termine con parole proprie;
Esporre le conoscenze utilizzando un linguaggio appropriato, in
modo coerente e strutturato;
Definire e descrivere le varie componenti degli ambienti, dei
fenomeni fisici, della vegetazione, del territorio, dei fenomeni
antropici.
Utilizzare i diversi sistemi di rappresentazione cartografica in
relazione agli scopi;
Utilizzare la carta dei fusi orari, le metacarte, i grafici, i dati
statistici,…;
Ricavare soluzioni per problemi prospettati utilizzando e
leggendo grafici, carte geografiche, carte tematiche,
cartogrammi, fotografie,…;
Proporre itinerari di viaggio, prevedendo diverse tappe sulla
carta;
Ricercare e analizzare un tema geografico e/o un territorio
attraverso l’utilizzo di modelli (relativi all’organizzazione del
territorio) e di strumenti vari (carte di vario tipo, dati statistici,
grafici, foto, testi specifici, stampa, televisione, audiovisivi,
Internet).
Confrontare realtà spaziali e formulare ipotesi di soluzione a
problemi ecologici e di conservazione del patrimonio ambientale
e/o culturale;
Indicare/attuare modelli di comportamento individuali e
collettivi coerenti con la conservazione dell’ambiente;
Riconoscere nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le
emergenze storiche, estetiche, artistiche e architettoniche come
patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare;
Esaminare le azioni umane in una prospettiva futura.
popolazione, economia;
-Processi storici di formazione degli Stati;
-Per i Paesi-campione: regione geografica,
posizione, civiltà, storia, territorio, ordinamento,
popolazione, città, società, economia, aspetti geopolitici, guerre dell’acqua, fenomeni migratori…
Ambiente/ risorse / condizioni di vita dell’uomo;
Organizzazione di vita e lavoro / risorse che offre
l’ambiente;
Territorio / attività umane;
Indicatori statistici dello Sviluppo umano;
Risorse/sfruttamento;
Acqua/igiene/salute;
Ricchezza/investimenti/istruzione;
Risorse/sfruttamento/manodopera/industrializz
azione;
Territorio/
popolazione
/agricoltura
di
sussistenza/agricoltura intensiva;
Colonizzazione/decolonizzazione/forma
di
governo;
Crescita/governo/democrazia;
Colonizzazione/decolonizzazione/sottosviluppo
;
Contestoambientale/socioculturale/stereotipi/pr
egiudizi.
- Linguaggio specifico relativo alle singole unità;
- Concetti di ubicazione, localizzazione, regione,
paesaggio,
ambiente,
territorio,
sistema
antropofisico,
sviluppo,
sottosviluppo,
cooperazione, sviluppo sostenibile, processi di
globalizzazione…
- Immagini, statistiche, indicatori, attività
produttive,
produttività,
reddito,
potere
d’acquisto;
- Riviste geografiche, carte mute del mondo,
enciclopedie geografiche, annuari;
- Atlante, dépliant turistici, riviste o periodici,
carte tematiche, lucidi;
- Videocassette, siti web, Internet.
-Le
organizzazioni
internazionali
e
le
organizzazioni non governative;
- Politica degli aiuti;
-Problemi ecologici: sviluppo sostenibile, buco
dell’ozono…);
-Attività delle principali associazioni che lavorano
per la salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio
culturale;
Area di apprendimento: LINGUE COMUNITARIE
Competenze per INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLO
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi
Competenza 1.
Comprendere e ricavare informazioni dall’ascolto, dalla visione e dalla lettura di brevi testi di
varia tipologia
Abilità
Utilizzare le proprie conoscenze ed eventuali indizi per prevedere
i contenuti di una comunicazione, per trasferirne e riutilizzarne le
Conoscenze
- Fonetica di base
- Lessico e funzioni linguistiche delle aree semantiche relative al
47
informazioni.
_ Comprensione orale
− Comprendere informazioni fattuali chiare su argomenti relativi
alla vita quotidiana o interessi personali.
− Comprendere semplici istruzioni operative
− Comprendere gli elementi essenziali di comunicazioni di varia
tipologia su argomenti di interesse personale
_ Comprensione scritta
− Comprendere comunicazioni scritte di natura personale per
poter corrispondere con un coetaneo
− Comprendere semplici testi descrittivi e/o narrativi.
− Identificare informazioni specifiche in un testo
− Comprendere il messaggio globale di un testo
− Estrapolare dal contesto il significato di nuove parole
nell’ambito di un tema conosciuto
sé:
o famiglia
o vita quotidiana
o scuola
o interessi
o sport
o viaggi
o ambiente
o media
- Principali strutture linguistiche
- Elementi di cultura e tradizione
Competenza 2
Interagire oralmente e per iscritto in situazioni di vita quotidiana per esprimere informazioni
e stati d’animo
Abilità
_ Cogliere il senso di un messaggio orale e scritto
riutilizzando in modo semplice quanto appreso
_ Produrre messaggi per chiedere o dare semplici informazioni di
interesse immediato
_ Utilizzare il dizionario
_ Descrivere in breve cose o persone attinenti alla propria
quotidianità
_ Riferire un’esperienza in modo semplice
_ Redigere una breve lettera o e-mail di carattere personale
_ Riconoscere i propri errori ed eventualmente correggerli
Conoscenze
- Fonetica di base
- Lessico e funzioni linguistiche
delle aree semantiche relative al sé:
_ famiglia
_ vita quotidiana
_ scuola
_ interessi
_ sport
_ viaggi
_ ambiente
_ media
- Principali strutture linguistiche
- Elementi di cultura e tradizione
L’Asse matematico
Competenze di base a conclusione dell’ obbligo dell’istruzione
1.Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole
anche sotto forma grafica
2.Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni.
3.Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
4.Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
Area di apprendimento: MATEMATICA, SCIENZE E TECNOLOGIA
Competenze per MATEMATICA
Competenze
C1
Utilizzare
con
sicurezza le tecniche e
le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico,
scritto e mentale, anche
con
riferimento
a
contesti reali
Abilità
Comprendere il significato logico – operativo di numeri
appartenenti a diversi sistemi numerici, utilizzare le diverse
notazioni e saperle convertire da una all’altra.
Comprendere il significato di potenza e dell’ operazione
inversa, usando la notazione esponenziale.
Dare stime approssimate per il risultato di un’operazione,
anche per controllare la plausibilità di un calcolo già fatto.
Comprendere il significato logico – operativo di rapporto e
grandezza derivata, impostare uguaglianze di rapporti per
risolvere problemi
di proporzionalità e percentuale con particolare attenzione a
contesti reali.
Utilizzare il linguaggio algebrico per generalizzare teorie,
formule e proprietà.
Risolvere ed utilizzare espressioni ed equazioni numeriche e
48
Conoscenze
- Insiemi numerici N, Z, Q, R:
-Rappresentazioni, operazioni,
ordinamento
- Proprietà delle operazioni
- Potenze e radici
- Proporzionalità diretta ed inversa
- Espressioni algebriche
- Identità ed equazioni
- Sistema internazionale di misura
- Terminologia specifica
C2
Rappresentare,
confrontare
ed
analizzare
figure
geometriche,
individuandone
varianti,
invarianti,
relazioni, in situazioni
reali
C3
Rilevare
dati
significativi,
analizzarli,
interpretarli, sviluppare
ragionamenti
sugli
stessi,
utilizzando
consapevolmente
rappresentazioni
grafiche e strumenti di
calcolo
C4
Riconoscere
e
risolvere problemi di
vario
genere,
individuando
le
strategie appropriate e
giustificando
il
procedimento seguito
letterali, anche in relazione a problemi.
Scegliere i metodi e gli strumenti appropriati per affrontare
una situazione problematica (calcolo mentale, carta e penna,
calcolatrice, computer)
Conoscere ed usare le proprietà delle figure piane e solide.
Usare il metodo delle coordinate in situazioni
problematiche concrete.
Calcolare perimetri e aree delle principali figure piane e solide.
Usare la visualizzazione, il ragionamento spaziale e la
modellizzazione geometrica per risolvere problemi, anche in
contesti concreti.
Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure,
anche ricorrendo a modelli materiali e a opportuni
strumenti(riga, squadra, compasso).
Riconoscere e usare le trasformazioni geometriche, isometriche
Classificare dati ottenuti in modo sperimentale o da altre fonti.
Valutare l' attendibilità dei dati raccolti.
Organizzare e rappresentare i dati in forma grafica,
utilizzando anche strumenti informatici.
Interpretare tabelle e grafici.
Riconoscere ed applicare relazioni di proporzionalità diretta e
inversa.
Dedurre dall'insieme dei dati una sintesi interpretativa
(formula, relazione, modello, regolarità, ecc.).
Utilizzare i modelli interpretativi per maturare un'idea
personale e per assumere comportamenti corretti e
responsabili.
Distinguere eventi certi, probabili e impossibili.
Valutare criticamente le informazioni diffuse da fonti diverse.
Riconoscere il carattere problematico di un lavoro assegnato,
individuando l'obiettivo da raggiungere, sia nel caso di
problemi proposti dall'insegnante attraverso un testo, sia nel
vivo di una situazione problematica.
Formulare un problema a partire da situazioni reali.
Rappresentare in modi diversi ( verbali, iconici, simbolici) la
situazione problematica.
Individuare le risorse necessarie per raggiungere l'obiettivo,
selezionando i dati forniti dal testo, le informazioni ricavabili
dal contesto e gli strumenti che possono essere utili.
Individuare in un problema eventuali dati mancanti,
sovrabbondanti, contradditori.
Collegare le risorse all'obiettivo da raggiungere, scegliendo le
operazioni da compiere e concatenandole in un ragionamento
logico.
Valutare l’attendibilità dei risultati ottenuti. Verbalizzare e
giustificare il procedimento di risoluzione utilizzando
correttamente il linguaggio specifico.
- Proprietà degli enti geometrici.
- Proprietà delle figure piane.
- Il metodo delle coordinate.
- Teorema di Pitagora.
- Traslazioni, rotazioni, simmetrie,
similitudini.
-Poligoni inscritti e circoscritti,
poligoni
regolari,
calcolo
di
perimetri ed aree.
- Numeri irrazionali e loro storia.
- Proprietà delle figure solide.
- Rappresentazione piana di figure
solide.
- Misura e calcolo di aree e volumi di
figure solide.
- Terminologia specifica.
- Dati qualitativi e quantitativi.
- Grandezze e loro misura.
- Campione statistico.
- Tabelle e grafici.
- Elementi di statistica e probabilità.
- Funzioni di proporzionalità diretta,
inversa e relativi grafici.
- Funzione lineare.
- Terminologia specifica.
- Elementi di un problema.
- Linguaggio naturale e matematico.
- Rappresentazioni grafiche.
- Diagrammi di flusso.
Espressioni
algebriche
ed
aritmetiche.
- Equazioni.
- Terminologia specifica.
Competenze per SCIENZE
Competenze
C1
Osservare,
analizzare e descrivere
fenomeni appartenenti
alla realtà naturale e
agli aspetti della vita
quotidiana, formulare e
verificare
ipotesi,
utilizzando
semplici
schematizzazioni
e
Abilità
Osservare fenomeni e coglierne gli aspetti caratterizzanti:
differenze, somiglianze, regolarità, fluttuazioni, andamento
temporale
Individuare grandezze significative relative a singoli fenomeni
e processi, identificare le unità di misure opportune, eseguire
misure di grandezze
Riconoscere e valutare gli errori sperimentali, operare
approssimazioni, esprimere la misura con un numero di cifre
decimali significative
Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi
49
Conoscenze
Dati qualitativi e quantitativi
- Grandezze variabili e costanti
- Misure e sistema internazionale
- Procedure d’uso degli strumenti di misura
-Incertezza della misura, approssimazione, media
aritmetica
- Rappresentazioni grafiche
- La struttura di una relazione scientifica come
tipologia di testo
modellizzazioni
C2
Riconoscere
le
principali
interazioni
tra mondo biotico ed
abiotico, individuando
la
problematicità
dell'intervento
antropico
negli
ecosistemi
C3Utilizzare il proprio
patrimonio
di
conoscenze
per
comprendere
le
problematiche
scientifiche di attualità
e
per
assumere
comportamenti
responsabili
in
relazione al proprio
stile di vita, alla
promozione
della
salute e all’uso delle
risorse
( disegni, descrizioni orali e scritte, simboli, tabelle,
diagrammi, grafici, semplici simulazioni, formalizzazioni),
utilizzando i linguaggi simbolici
Confrontare fatti e fenomeni, cogliendo relazioni fra proprietà
e grandezze, a partire soprattutto dalla realtà quotidiana
Argomentare le proprie opinioni, facendo uso di modelli e
metafore
Raccogliere e selezionare informazioni e dati utili alla
formulazione di ipotesi sullo svolgimento di un evento
Agire sperimentalmente sui fatti per comprenderne le regole,
identificando gli elementi da tenere sotto controllo, le fasi
operative, le modalità di esecuzione, i tempi ed il controllo.
Produrre testi orali e scritti, relazioni di lavoro e presentazioni
schematiche utilizzando un linguaggio scientifico adeguato a
una documentazione di un'esperienza.
Riconoscere gli elementi naturali di vari ecosistemi ( biotici ed
abiotici), le loro funzioni,
le principali interazioni, i flussi di energia e di
materia
Classificare secondo criteri scientifici
Confrontare fra loro ecosistemi diversi. Osservare e
riconoscere i segni dell'intervento antropico sull'ambiente, con
particolare riferimento allo sviluppo socio – economico del
Territorio
Analizzare le conseguenze dell'intervento
umano sull'ambiente
Documentarsi sulle problematiche scientifiche
ed ambientali
Porsi il problema dell’attendibilità delle informazioni che si
ricevono
Riassumere gli aspetti fondamentali delle problematiche
scientifiche e ambientali, sia riferite all’esperienza quotidiana
che ad ambiti più ampi
Essere consapevole che alcuni comportamenti e atteggiamenti
possono avere conseguenze positive o dannose in relazione a se
stessi, agli altri, all’ambiente in cui si vive
Sviluppare comportamenti corretti in relazione al proprio stile
di vita e all’uso delle risorse
- Classificazioni
- Viventi e non viventi
- Organizzazione dei viventi
- Interazioni (tra viventi e con l’ambiente,
adattamento)
- Piante e animali caratteristici dell’ambiente
alpino
- Biodiversità
- Flusso di materia e energia
- Intervento antropico e trasformazione degli
ecosistemi
- Analisi di alcuni casi a partire dalla realtà locale
- Le politiche, le azioni e gli organismi di tutela
dell’ambiente e del paesaggio
Elementi di ecologia
- Il problema delle risorse
- Cause e conseguenze dell’inquinamento
- L’organizzazione della città e il sistema dei
trasporti
- Il problema del rumore
- Il sistema produttivo
- Principi della raccolta differenziata
- Principi per una corretta alimentazione
Competenze per TECNOLOGIA
C1 Conoscere i problemi legati alla sostenibilità ambientale, all’utilizzo e alla produzione di
energia; sviluppando attenzione all’efficienza ed efficacia delle attività produttive,
economiche e di consumo, con particolare riferimento agli aspetti ecologici e sanitari.
Abilità
L’alunno è in grado di:
_ Essere consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi
dell’uso incondizionato delle
tecnologie.
_ Considerare l’efficienza e l’efficacia delle attività produttive,
economiche e di consumo, nonché gli aspetti ecologici e sanitari.
Conoscenze
- Processi di produzione, in particolare alimentare, edilizia, medicina,
agricoltura.
- Evoluzione nel tempo, vantaggi e svantaggi, eventuali problemi
ecologici.
- Funzioni e modalità d’uso degli utensili e strumento più comuni e
loro trasformazione nel tempo.
- Proprietà fondamentali dei principali materiali e loro ciclo produttivo.
- Principi di funzionamento di impianti di macchine e apparecchi di
uso comune.
- Produzione di energie, problemi economici, ecologici legati alle varie
forme utilizzate e ai
processi produttivi.
C2 Rappresentare graficamente artefatti (anche complessi), utilizzando il disegno tecnico,
applicando le tecniche più opportune per la rappresentazione e/o una semplice realizzazione.
L’alunno è in grado di:
_Progettare individualmente o in gruppo artefatti (disegni, oggetti,
ecc.), scegliendo materiali, strumenti adatti.
Strumenti e tecniche di rappresentazione grafica (anche informatici)
- Segnali di sicurezza e simboli di rischio
- Terminologia specifica
50
_Realizzare gli artefatti, seguendo una metodologia progettuale,
avendo consapevolezza dei requisiti di sicurezza necessari.
_Spiegare, utilizzando metodi di documentazione e i linguaggi
specifici, le tappe del processo con le quali si è prodotto l’artefatto.
_ Usare il disegno tecnico, seguire le regole dell’assonometria e delle
proiezioni ortogonali,
nella progettazione di semplici oggetti.
_ Eseguire i rilievi sull’ambiente scolastico o sulla propria
abitazione.
C3 Impiegare le TIC e i principali linguaggi multimediali.
L’alunno è in grado di:
_ Utilizzare materiali informatici per l’apprendimento.
_ Utilizzare il PC, periferiche e programmi applicativi.
_ Utilizzare la rete per scopi di informazione,
comunicazione, ricerca.
Dispositivi automatici di input e output.
- Sistema operativo e i più comuni software applicativi.
- Procedure per la produzione di testi, ipertesti, presentazioni e utilizzo
dei fogli di calcolo.
- Procedure di utilizzo di reti informatiche per ottenere dati, fare
ricerche, comunicare.
Area di apprendimento: MUSICA, ARTE E IMMAGINE, SCIENZE MOTORIE
Competenze per MUSICA
Competenza 1 Ascoltare e comprendere i fenomeni sonori e i messaggi musicali.
Competenza 2 Esprimersi con la voce e/o con lo strumento.
Competenza 3 Capacità di rielaborare materiali sonori.
C1: Abilità
Conoscenze
L’alunno:
_ Percepisce i fenomeni sonori e li classifica in base ai diversi
parametri.
_ Riconosce all’ascolto i diversi timbri strumentali e vocali.
- Classifica le voci e i diversi strumenti musicali.
_ Ascolta ed analizza in modo semplice un brano musicale.
-Sviluppa la capacità di un ascolto ragionato.
_ Ascolta e comprende documenti musicali che testimoniano
l’evoluzione storico-culturale dell’uomo.
-Ascolta un brano vocale e/o strumentale e sa classificarlo secondo i
diversi generi musicali.
- Conosce i parametri del suono.
- Conosce l’evoluzione della musica dalle origini ai giorni nostri.
- Conosce e comprende gli elementi costitutivi di un brano musicale.
- Conosce l’evoluzione fisica di un messaggio sonoro.
C2: Abilità
L’alunno:
_ Riproduce canti per imitazione da solo o in gruppo.
_Riproduce con il flauto brani musicali a diversi e graduali livelli di
complessità.
_Riproduce sequenze ritmiche con gesti e/o strumenti.
_Rispetta il ritmo di un brano vocale e/o strumentale.
_ E’ autonomo nell’esecuzione ritmico-melodica di un brano vocale
e/o strumentale.
Conoscenze
C3: Abilità
L’alunno:
- Rielabora creativamente messaggi sonori.
- Sviluppa la capacità di interpretazione di un brano musicale vocale
e/o strumentale.
Conoscenze
- Conosce ed utilizza consapevolmente il codice musicale.
-Conosce e rielabora la corrispondenza simbolo-suono.
Competenze per ARTE E IMMAGINE
competenze
C1 Elaborare un
immagine data
e/o saper
interpretare la
realtà circostante
Abilità
Osservare la realtà circostante e interpretarla superando gli
stereotipi;
Osservare e decodificare le immagini dei linguaggi visuali;
Conoscere i rapporti proporzionali di una forma, partendo
dall’osservazione;
Eseguire una rappresentazione grafica o pittorica, applicando le
51
Conoscenze
Concetto di stereotipo;
Le caratteristiche dei linguaggi visivi;
Le regole di proporzionalità;
Rapporto figura-sfondo
attraverso una
fase di
osservazione
accurata
C2
Produrre
messaggi visivi:
realizzare
elaborati
personali
e
creativi
utilizzando
le
tecniche
appropriate.
C3 Conoscere le
tecniche
artistiche
e
utilizzare
nel
modo corretto i
materiali e le
tecniche apprese.
C4 Apprezzare il
patrimonio
artistico
riferendolo
ai
diversi contesti
storici e culturali:
leggere
ed
interpretare
criticamente
l’opera
d’arte,
utilizzando
il
linguaggio
specifico.
regole proporzionali;
Percepire il rapporto figura –sfondo in un’immagine cogliendo le
differenze e le analogie.
Produrre autonomamente alcuni messaggi visivi
Riprodurre proporzionalmente un’immagine data
Realizzare un elaborato nel modo corretto utilizzando i codici de
linguaggio visivo (linea,
colore, luce,spazio, volume, ecc.)
Rielaborare immagini, materiali di uso comune, elementi iconici, per
produrre immagini creative.
Rappresentare lo spazio tridimensionale attraverso la prospettiva
intuitiva
Conoscere gli strumenti e i vari supporti del
disegno
- Conoscere gli elementi fondamentali del
linguaggio visivo
- Conoscere le caratteristiche e le qualità calde e
fredde dei colori
- Conoscere le funzioni dei messaggi visivi
-Conoscere
semplici
strategie
creative:
ripetizione,
sostituzione,
espansione,
assemblaggio, ecc.
Utilizzare in modo corretto le tecniche grafiche e pittoriche apprese
Produrre elaborati utilizzando le regole della rappresentazione visiva
Applicare le varie tecniche utilizzando i supporti adeguati
Applicare la tecnica adeguata al tema proposto
Utilizzare una metodologia operativa, sapendo scegliere le varie
tecniche in relazione alle proprie esigenze espressive.
- Conosce le caratteristiche di ogni tecnica
espressiva
- Conosce le tecniche artistiche utilizzate nelle
vari fasi della storia dell’arte (dalle tecniche
tradizionali a quelle innovative)
Leggere le opere più significative prodotte nell’arte antica,
medioevale e moderna, sapendole collocare nei rispettivi contesti
storici.
Svolgere la lettura dell’opera d’arte utilizzando il linguaggio
specifico della disciplina
Operare collegamenti interdisciplinari
Riconoscere gli elementi del linguaggio visivo nelle opere d’arte
Riconoscere gli elementi principali del patrimonio artistico, culturale
ed ambientale del proprio territorio
Riconoscere i codici e le regole compositive presenti nell’opera d’arte
- Conosce le principali forme di espressione
artistica
- Conosce il periodo storico in cui è stata
realizzata un’opera
- Conosce i beni artistici, culturali ed ambientali
presenti sul territorio
Competenze per SCIENZE MOTORIE
Competenze
C1
Padroneggiare con
sicurezza i diversi
schemi
motori
adattando l’azione
alle
variabili
spazio-temporali.
C2
Conoscere le diverse
funzioni motorie e
utilizzare i principi
elementari
per
promuovere
il
proprio
benessere
psico-fisico.
Abilità
Inserirsi autonomamente nel lavoro sperimentando in
modo sereno forme nuove e
diverse di espressività corporea
Coordinare in modo preciso i diversi schemi motori di base
finalizzando l’azione anche alle componenti spazio-tempo
Saper riprodurre gesti atletici complessi finalizzando
gradualmente
il
controllo
del
proprio
corpo
nell’esecuzione
Percepire e organizzare gli elementi spazio temporali
nell’esecuzione dei gesti sportivi
Consolidare e gestire in modo consapevole abilità
specifiche riferite a situazioni tecniche negli sport
individuali e di squadra
Realizzare e utilizzare in modo finalizzato i gesti tecnici
nelle diverse esperienze motorie e sportive
Organizzare e affinare il controllo sia dei dati percettivi che
degli elementi spazio-temporali
Trovare soluzioni tecniche e tattiche nei diversi
sport di squadra
Comprendere le indicazioni fornite dall’insegnante e
riprodurre in forma corretta i
diversi esercizi.
Utilizzare in modo proficuo i diversi tempi di
lavoro, impegnandosi in modo adeguato
Utilizzare in modo consapevole e autonomo le
procedure proposte dall’insegnante per incrementare le
capacità condizionali
52
Conoscenze
Consolidamento e coordinamento degli schemi motori
di base
- Il gioco e le sue regole
- Avviamento sportivo: dal gioco allo sport
- Norme igieniche
- Terminologia disciplinare
- Conoscenza delle funzioni corporee – modificazioni
durante l’attività motorie
- Le capacità condizionali:
conoscenza delle proprie caratteristiche fisico-motorie
- Tecniche individuali e di squadra di: pallamano –
pallacanestro –
pallavolo – calcetto.
Le capacità condizionali:
caratteristiche – modalità di sviluppo
- Norme igieniche
- Terminologia disciplinare
- Conoscenza delle funzioni corporee – modificazioni
durante l’attività motorie
- Le capacità condizionali: conoscenza delle proprie
capacità fisico-motorie
- Caratteristiche e modalità di sviluppo delle capacità
C3 Analizzare e
gestire in modo
consapevole
gli
aspetti della propria
e altrui esperienza
motoria - sportiva
interiorizzandone i
valori.
Rilevare i propri risultati e vivere serenamente il
confronto con gli altri
Gestire in modo autonomo un programma di allenamento
e impegnarsi sempre adeguatamente per migliorare le
proprie capacità
Conoscere i principi elementari relativi alle diverse
funzioni corporee in particolare in riferimento alle
modificazioni che avvengono
durante l’attività motoria.
Conoscere gli effetti delle attività motorie per il benessere
psico-fisico della persona e le modalità di allenamento per
incrementare le diverse capacità
condizionali
Conoscere il nuovo ambiente di lavoro e mettere in atto
autonomamente comportamenti funzionali alla sicurezza
di sé e degli altri
Controllare la propria emotività sia nell’approccio con
una nuova esperienza che con momenti di confronto
Lavorare con tutti i compagni, interagire correttamente
nel gruppo anche nel rispetto delle regole condivise e del
fair play
Rielaborare in modo semplice, ma puntuale e personale il
percorso disciplinare
Comportarsi in modo responsabile e controllato e
dimostrare di sapersi relazionare positivamente con gli
altri
Rispettare il codice deontologico dello sportivo e le regole
delle discipline sportive praticate
Confrontarsi serenamente con i compagni anche in
situazioni agonistiche
Conoscere, rispettare e gestire le regole sportive e
collaborare in modo propositivo con gli altri
_ Riconoscere il valore etico dell’attività sportiva e saper
gestire le situazioni competitive con autocontrollo e nel
rispetto degli altri
Approfondire tematiche legate al mondo dello sport in
modo pluridisciplinare
- Giochi socializzanti
-Giochi propedeutici agli sport di squadra
- Tattica dei diversi sport
Competenze per RELIGIONE CATTOLICA
Competenza 1 Essere corresponsabili e consapevoli, in modo adatto all’età, delle radici
storiche, linguistiche, letterarie ed artistiche che ci legano al mondo giudaico e dell’identità
spirituale e materiale dell’Italia e dell’Europa
Abilità
Organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo ed
utilizzando varie
fonti e modalità
Comprendere messaggi di genere diverso
Sviluppare il senso della responsabilità personale rispetto ai
diritti/doveri
Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti,
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi
Conoscenze
Rivelazione di Dio nella storia: il Cristianesimo a confronto con
l’Ebraismo e le altre religioni
- La Chiesa: realtà universale e locale
- I Sacramenti, incontro tra Cristo e la Chiesa
- L a persona di Gesù nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa
- Il Cristianesimo e il pluralismo religioso
- La fede, vocazione e progetto di vita
- Vita e morte nella visione di fede cristiana e nelle altre religioni
53
c.4) COMPETENZE DISCIPLINARI
Area di apprendimento: ITALIANO
Competenza metalinguistica
1 Riflettere sulla lingua e sulle sue regole di funzionamento
Competenza comunicativa:
1 Interagire e comunicare verbalmente, leggere, analizzare e comprendere testi
2 Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
ABILITÀ
COMPETENZE
Competenza
metalinguistica
CONOSCENZE
CLASSI PRIME
CLASSI
SECONDE
CLASSI TERZE
riconoscere la costruzione
della frase minima e delle
parti del discorso;
riconoscere la costruzione
della frase semplice
e analizzare i rapporti tra
le sue parti;
riconoscere la costruzione
della frase complessa e
analizzare i rapporti tra le
frasi;
Riconoscere in un testo i
principali connettivi
Riconoscere in un testo i
connettivi e la loro
funzione;
Utilizzare correttamente in
un testo i connettivi;
Riconoscere i principali
meccanismi di formazione
della
parola
(radice,
desinenza;
prefissi,
suffissi);
Ricavare
semplici
informazioni utili per la
comprensione di una
parola
dalle
sue
componenti (radice,
desinenza,
prefissi,
suffissi);
Utilizzare in modo guidato
strumenti di consultazione
anche digitali;
Utilizzare strumenti di
consultazione
anche
digitali;
54
- Significato e tipologia delle diverse
Ricavare informazioni utili parti del discorso;
per la comprensione di una
parola
dalle
sue
componenti
(radice, - Struttura della frase semplice;
desinenza;
prefissi,
suffissi);
- Struttura della frase complessa;
Utilizzare strumenti di
consultazione
anche
digitali;
- Elementi e meccanismi principali di
Conoscere le principali coesione dei testi.
tappe di evoluzione della
lingua italiana
Competenza
comunicativa
1
Interagire
e
comunicare
verbalmente, leggere,
analizzare
e
comprendere testi
Comprendere testi di vario
tipo e forma, individuando
personaggi,
ruoli,
ambientazione
spazio-temporale
Interpretare testi letterari
di vario tipo e forma,
individuando,
motivazioni, relazioni
Riconoscere la variabilità
lessicale tra alcuni generi
testuali;
Riconoscere e confrontare
la variabilità lessicale tra
alcuni generi testuali
Mettere in atto strategie di
ascolto/comprensione
differenziate;
Applicare tecniche di
supporto
alla
comprensione
durante
l’ascolto e dopo l’ascolto
Leggere e comprendere
testi di varia natura e
provenienza
Leggere e interpretare testi
di
varia
natura
e
provenienza, applicando
tecniche di supporto alla
comprensione e mettendo
in
atto
strategie
differenziate;;
Ricavare
informazioni
esplicite e implicite da
testi vari e manuali di
studio
Ricavare
informazioni
esplicite da testi vari e
manuali di studio
Scrivere, seguendo uno
schema dato, semplici testi
corretti dal punto di vista
orografico,
morfosintattico, lessicale;
dotati di coerenza e
organicità
Intervenire
in
una
semplice conversazione o
discussione
rispettando
tempi e turni di parola
Scrivere testi di vario
genere corretti dal punto
di
vista
orografico,
morfosintattico, lessicale;
dotati di coerenza e
organicità
Intervenire
in
una
conversazione
o
discussione
rispettando
tempi e turni di parola
Valutare, confrontare testi
letterari di vario tipo e
forma
Riconoscere e confrontare
la variabilità lessicale tra
alcuni generi testuali
Applicare tecniche di
supporto
alla
comprensione
durante
l’ascolto e dopo l’ascolto;
Leggere e riformulare testi
di
varia
natura
e
provenienza, applicando
tecniche di supporto alla
comprensione e mettendo
in
atto
strategie
differenziate
Ricavare
informazioni
esplicite e implicite da
testi vari e manuali di
studio e saper fare
inferenze complesse.
Scrivere
in
modo
autonomo e personale testi
di vario genere corretti dal
punto di vista orografico,
morfosintattico, lessicale;
dotati di coerenza e
organicità
Elementi
basilari
della
comunicazione: i codici, i registri, i
contesti di riferimento, le funzioni e
gli scopi;
- modalità dell’ascolto efficace:
analisi del messaggio, lettura del
contesto,
individuazione
degli
elementi problematici,
formulazione di domande;
- tecniche per la stesura e la
rielaborazione degli appunti;
- Modalità di lettura: lettura ad alta
voce, lettura silenziosa;
- Elementi e funzioni principali della
punteggiatura;
- Strategie
esplorativa,
approfondita;
di
di
lettura: lettura
consultazione,
- Manuali e testi di studio;
- Principali tipologie testuali
Intervenire
in
una
conversazione
o
discussione
rispettando
tempi e turni di parola
- Modalità che regolano
conversazione e discussione;
Realizzare forme diverse
di scrittura creativa, in
prosa o in versi.
la
- Criteri per l’esposizione orale, in
particolare il criterio logico e
cronologico;
- Strategie per l’esposizione efficace:
2 Produrre testi di
vario tipo in relazione
ai differenti scopi
comunicativi
- Pianificazione degli interventi con
l’utilizzo di appunti, schemi, mappe;
- Lessico di uso quotidiano e lessico
specifico, relativo alle discipline di
studio.
-Ortografia, punteggiatura, strutture
morfosintattiche;
- Vocabolario di base;
- Tecniche di pianificazione del testo;
Tecniche di revisione del testo.
55
Area di apprendimento: Storia - classe prima
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
Uso delle fonti
- Conoscere e collocare nello spazio e nel
tempo fatti ed eventi del la storia della propria Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze
comunità, del Paese, delle
su aspetti del passato.
civiltà
Organizzazione delle informazioni
- Individuare trasformazioni intervenute nelle .
strutture delle civiltà nella storia e nel Riconoscere relazioni di successione e di contemporaneità,
paesaggio, nelle società
durate, periodi, cicli temporali, mutamenti, in fenomeni ed
esperienze vissute e narrate.
- Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi
nel presente, per comprendere i problemi Strumenti concettuali
fondamentali del mondo contemporaneo, per
sviluppare atteggiamenti critici e consapevoli.
Organizzare le conoscenze acquisite in semplici schemi
temporali e mappe concettuali.
Individuare analogie e differenze attraverso il confronto tra
quadri storico-sociali diversi, lontani nello spazio e nel
tempo.
CONOSCENZE
Organizzatori
temporali
contemporaneità,
durata, periodizzazione
di
successione,
Linee del tempo
Fatti ed eventi della storia personale, familiare, della
comunità di vita
Storia locale; usi e costumi della
tradizione locale in relazione a quella italiana.
Fonti storiche e loro reperimento
Produzione scritta e orale
Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante testi
scritti, mappe e grafici spazio-temporali
Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze
acquisite, adoperando il linguaggio specifico.
STORIA - classe seconda
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
- Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo - Riconoscere i vari tipi di fonti
fatti ed eventi del la storia della propria comunità,
del Paese, delle
- Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche,
civiltà
narrative,
materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su
- Individuare trasformazioni intervenute nelle temi definiti.
strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio,
nelle società
-Selezionare e organizzare le informazioni con mappe,
schemi,
- Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel tabelle, grafici e risorse digitali.
presente, per
comprendere i problemi fondamentali del mondo - Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per
contemporaneo, per
organizzare le
sviluppare atteggiamenti critici e
conoscenze studiate.
consapevoli.
- Collocare la storia locale in relazione con la storia
italiana, europea.
- Comprendere aspetti e strutture dei processi storici
italiani, europei e
mondiali.
- Conoscere il patrimonio culturale collegato con i temi
affrontati.
-Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi
ecologici,
interculturali e di convivenza civile.
- Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il
linguaggio
specifico della disciplina.
56
CONOSCENZE
Organizzatori temporali di
successione, contemporaneità,
durata, periodizzazione
Linee del tempo
Fatti ed eventi storici
Storia locale; usi e costumi della
tradizione locale in relazione a quella italiana ed
europea
Fonti storiche e loro reperimento
STORIA - classe terza
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo
Organizzatori temporali di
fatti ed eventi del la storia della propria comunità, - Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, successione, contemporaneità,
del Paese, delle
narrative, materiali, orali, digitali, ecc.) per produrre durata, periodizzazione
civiltà
conoscenze su temi definiti.
Linee del tempo
- Individuare trasformazioni intervenute nelle - Selezionare e organizzare le informazioni con mappe,
strutture delle civiltà nella storia e nel paesaggio, schemi,
Fatti ed eventi storici
nelle società
tabelle, grafici e risorse digitali.
Storia locale; usi e costumi della
- Utilizzare conoscenze e abilità per orientarsi nel -Costruire grafici e mappe spazio-temporali, per tradizione locale in relazione a quella italiana,
presente, per
organizzare le
europea e mondiale.
comprendere i problemi fondamentali del mondo conoscenze studiate.
contemporaneo, per sviluppare atteggiamenti
Fonti storiche e loro reperimento
critici e consapevoli.
-Collocare la storia locale in relazione con la storia italiana,
europea,
mondiale.
- Formulare e verificare ipotesi sulla base delle
informazioni prodotte e
delle conoscenze elaborate.
- Comprendere aspetti e strutture dei processi storici
italiani, europei e
mondiali.
- Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi
ecologici,
interculturali e di convivenza civile.
- Produrre testi, utilizzando conoscenze, selezionate da
fonti di
informazione diverse, manualistiche e non, cartacee e
digitali
- Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il
linguaggio specifico
Area di apprendimento: GEOGRAFIA - classe prima
COMPETENZE SPECIFICHE
ABILITA’
-Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo fatti
ed elementi relativi all’ambiente di vita, al paesaggio - Muoversi consapevolmente nello spazio circostante,
naturale e antropico.
orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli
indicatori topologici
-Individuare trasformazioni nel
(avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi
paesaggio naturale e antropico.
noti che si formano nella mente (carte mentali).
-Rappresentare il paesaggio e
ricostruirne le caratteristiche anche in base alle Tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante.
rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e nello - Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino.
spazio rappresentato.
-Conoscere il territorio circostante attraverso l'approccio
percettivo e l'osservazione diretta.
- Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che
caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita, della
propria regione.
57
CONOSCENZE
-Elementi essenziali di cartografia:
simbologia, coordinate cartesiane,
rappresentazione dall’alto, riduzione e ingrandimento;
Piante, mappe, carte.
-Elementi di orientamento
Paesaggi naturali e antropici (uso
umano del territorio).
-Elementi essenziali di geografia utili
a comprendere fenomeni noti all’esperienza: luoghi
della regione
e del Paese e loro usi; cenni sul
clima, territorio e influssi umani …
GEOGRAFIA - classe seconda
ABILITA’
COMPETENZE SPECIFICHE
CONOSCENZE
-Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo - Muoversi nello spazio circostante, orientandosi attraverso
fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti,
paesaggio naturale e antropico.
dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si
formano nella mente (carte mentali).
-Individuare trasformazioni nel
paesaggio naturale e antropico.
- Leggere e interpretare vari tipi di carte.
-Rappresentare il paesaggio e
ricostruirne le caratteristiche anche in base alle -Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che
rappresentazioni; orientarsi nello spazio fisico e caratterizzano i paesaggi
nello spazio rappresentato.
delle nazioni europee.
-Elementi
essenziali
di
simbologia,
coordinate
rappresentazione dall’alto,
riduzione e ingrandimento;
Piante, mappe, carte.
cartografia:
cartesiane,
-Elementi volti alla interpretazione dei
paesaggi naturali e antropici con cenni sul
clima, territorio e sugli influssi umani delle
nazioni europee.
-Elementi essenziali di geografia utili a
-Comunicare utilizzando il linguaggio specifico della geo- comprendere
concetti
cardine
della
graficità.
geografia.
GEOGRAFIA - classe terza
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
Conoscere e collocare nello spazio e nel tempo
fatti ed elementi relativi all’ambiente di vita, al - Leggere e interpretare vari tipi di carte.
-Elementi di cartografia:
paesaggio naturale e antropico.
simbologia,
coordinate
cartesiane
e
-Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che interpretazione di piante e carte.
-Individuare trasformazioni nel
caratterizzano i paesaggi
paesaggio naturale e antropico.
degli stati extra- europei.
-Elementi volti alla interpretazione dei
paesaggi naturali e antropici dei continenti
-Rappresentare il paesaggio e
-Individuare l’interdipendenza di fatti e fenomeni.
oggetto di studio.
ricostruirne le caratteristiche anche in base alle
rappresentazioni; orientarsi
-Argomentare utilizzando il linguaggio specifico della geo- -Conoscere, comprendere e utilizzare alcuni
nello spazio fisico e nello spazio
graficità.
concetti cardine della geografia con cenni
rappresentato.
sul clima, territorio e influssi umani.
Area di apprendimento: Lingue comunitarie
Competenza classi 1°.
Comprendere e estrapolare informazioni dall’ascolto, dalla lettura di brevi e semplici testi in
Lingua straniera.
CONOSCENZE
- Fonetica di base
- Principali strutture linguistiche
-Lessico e funzioni linguistiche delle aree semantiche relative al sé:
o famiglia
o vita quotidiana
o scuola
o interessi
- Principali strutture linguistiche
- Cenni di cultura e tradizione
ABILITÀ
Utilizzare le proprie conoscenze per prevedere i contenuti di una
comunicazione, per trasferirne e riutilizzarne le informazioni.
_ Comprensione orale
−Comprendere informazioni chiare su argomenti relativi alla vita
quotidiana o interessi personali.
− Comprendere semplici istruzioni operative
−Comprendere gli elementi essenziali di comunicazioni di varia
tipologia su argomenti di interesse personale
_ Comprensione scritta
− Comprendere comunicazioni scritte di natura personale per poter
corrispondere con un coetaneo
− Comprendere semplici testi descrittivi.
−Identificare informazioni specifiche in un testo
− Comprendere il messaggio globale di un testo
58
Competenza classi 2°
Interagire oralmente e per iscritto in situazioni di vita quotidiana utilizzando strutture e lessico
appropriati.
ABILITÀ
CONOSCENZE
_ Cogliere il senso di un messaggio orale e scritto, riutilizzando in modo
semplice quanto appreso
_ Produrre messaggi per chiedere o dare semplici informazioni di
interesse personale
_ Utilizzare il dizionario
_ Descrivere brevemente cose o persone attinenti alla propria
quotidianità
_ Riferire un’esperienza in modo semplice
_ Redigere brevi testi o e-mail di carattere personale
- Fonetica di base
- Lessico e funzioni linguistiche
delle aree semantiche relative al sé:
_ vita quotidiana
_ interessi
-passatempi
- alimentazione
- tecnologia
- Principali strutture linguistiche
- Elementi di cultura e tradizione
Competenza classi 3°
Saper utilizzare gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso, riconoscere le differenti
identità culturali.
1. Comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti
di studio.
2. Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali.
3. Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti.
Area di apprendimento: MATEMATICA
CLASSE PRIMA
COMPETENZE
C1 – Utilizza le tecniche e
le procedure del calcolo
aritmetico scritto e
mentale anche con
riferimento a contesti
reali
C2 – Riconosce e
denomina le forme
geometriche piane, le loro
rappresentazioni e ne
coglie le relazioni tra gli
elementi anche in
situazioni reali
C3 –Utilizza il linguaggio
matematico,
rappresentazioni grafiche
e strumenti di calcolo
C4- Riconosce e risolve
problemi aritmetici e
geometrici della vita reale
individuando le strategie
appropriate
ABILITA
CONOSCENZE
Comprendere il significato logico – operativo di numeri appartenenti
all’insieme “N”
Comprendere il significato di potenza e dell’ operazione inversa,
usando la notazione esponenziale.
Dare stime approssimate per il risultato di un’operazione, anche per
controllare la plausibilità di un calcolo già fatto.
Risolvere ed utilizzare espressioni aritmetiche anche in relazione a
problemi reali.
Risolvere ed utilizzare espressioni ed equazioni numeriche e letterali,
anche in relazione a problemi.
Conoscere ed usare le proprietà delle figure piane
Calcolare perimetri e aree delle principali figure piane
Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure, anche
ricorrendo a modelli materiali e a opportuni strumenti(riga, squadra,
compasso).
- L’insieme numerico N
- Rappresentazioni, operazioni, ordinamento.
- Proprietà delle operazioni.
- Potenze
- Espressioni aritmetiche
- Sistema internazionale di misura.
Classificare dati ottenuti in modo sperimentale o da altre fonti.
Organizzare e rappresentare i dati in forma grafica, utilizzando anche
strumenti informatici.
Interpretare tabelle e grafici.
- Dati qualitativi e quantitativi.
- Grandezze e loro misura.
- Tabelle e grafici.
- Terminologia specifica.
Riconoscere il carattere problematico di un lavoro assegnato,
individuando l'obiettivo da raggiungere,
Formulare un problema a partire da situazioni reali.
- Elementi di un problema.
- Linguaggio naturale e matematico.
- Rappresentazioni grafiche.
- Diagrammi di flusso.
- Espressioni aritmetiche.
- Terminologia specifica.
59
- Proprietà degli enti geometrici.
- Proprietà delle figure piane.
- Misura e calcolo di aree di figure piane.
CLASSE SECONDA
COMPETENZE
ABILITA
C1 – Utilizza le tecniche e
le procedure del calcolo
aritmetico e frazionario
scritto e mentale anche
con riferimento a contesti
reali
Comprendere il significato logico – operativo di numeri appartenenti
all’insieme Q
Comprendere il significato logico – operativo di rapporto e
grandezza derivata, impostare uguaglianze di rapporti per risolvere
problemi di proporzionalità e percentuale con particolare attenzione a
contesti reali.
-L’insieme numerico Q
-Rappresentazioni, operazioni, ordinamento.
- Proprietà delle operazioni.
- Potenze e radici.
- Espressioni con numeri razionali
- Terminologia specifica.
C2 – Riconosce e
denomina le figure piane,
le loro rappresentazioni e
ne coglie le relazioni tra
gli elementi anche in
situazioni reali
Conoscere ed usare le proprietà delle figure piane.
Calcolare perimetri e aree delle principali figure piane.
Usare la visualizzazione, il ragionamento spaziale e la
modellizzazione geometrica per risolvere problemi, anche in contesti
concreti.
Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure, anche
ricorrendo a modelli materiali e a opportuni strumenti(riga, squadra,
compasso).
Riconoscere e usare le trasformazioni geometriche, isometriche
Classificare dati ottenuti in modo sperimentale o da altre fonti.
Valutare l' attendibilità dei dati raccolti.
Organizzare e rappresentare i dati in forma grafica, utilizzando anche
strumenti informatici.
Interpretare tabelle e grafici.
Riconoscere ed applicare relazioni di proporzionalità diretta e
inversa.
Utilizzare i modelli interpretativi per maturare un'idea personale e
per assumere comportamenti corretti e responsabili.
- Proprietà degli enti geometrici.
- Proprietà delle figure piane.
- Teorema di Pitagora.
- Traslazioni, rotazioni, simmetrie, similitudini.
- Poligoni inscritti e circoscritti, poligoni regolari,
calcolo di perimetri ed aree.
- Numeri irrazionali e loro storia.
- Misura e calcolo di aree di figure piane.
- Terminologia specifica.
- Dati qualitativi e quantitativi.
- Grandezze e loro misura.
- Campione statistico.
- Tabelle e grafici.
- Elementi di statistica.
- Funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi
grafici.
- Funzione lineare.
- Terminologia specifica
Riconoscere il carattere problematico di un lavoro assegnato,
individuando l'obiettivo da raggiungere
Formulare un problema a partire da situazioni reali.
Rappresentare in modi diversi ( verbali, iconici, simbolici) la
situazione problematica.
Individuare le risorse necessarie per raggiungere l'obiettivo,
selezionando i dati forniti dal testo, le informazioni ricavabili dal
contesto e gli strumenti che possono essere utili.
Individuare in un problema eventuali dati mancanti, sovrabbondanti,
contradditori.
Valutare l’attendibilità dei risultati ottenuti. Verbalizzare e
giustificare il procedimento di risoluzione utilizzando correttamente
il linguaggio specifico.
- Elementi di un problema.
- Linguaggio naturale e matematico.
- Rappresentazioni grafiche.
- Espressioni con numeri razionali
- Terminologia specifica.
C3 –Utilizza e interpreta
il linguaggio matematico
consapevolmente
mediante
rappresentazioni grafiche
e strumenti di calcolo
C4- Riconosce e risolve
problemi di vario genere
in contesti diversi,
individuando le strategie
appropriate e
giustificando il
procedimento seguito
CONOSCENZE
CLASSE TERZA
COMPETENZE
ABILITÀ
CONOSCENZE
C1 – Utilizza le tecniche e
le procedure del calcolo
aritmetico e algebrico
scritto e mentale anche
con riferimento a contesti
reali
Comprendere il significato logico – operativo di numeri appartenenti
a diversi sistemi numerici, utilizzare le diverse notazioni e saperle
convertire da una all’altra.
Dare stime approssimate per il risultato di un’operazione, anche per
controllare la plausibilità di un calcolo già fatto.
Utilizzare il linguaggio algebrico per generalizzare teorie, formule e
proprietà.
Risolvere ed utilizzare espressioni ed equazioni numeriche e letterali,
anche in relazione a problemi.
- Insiemi numerici N, Z, Q, R
- Rappresentazioni, operazioni, ordinamento.
- Proprietà delle operazioni.
- Proporzionalità diretta ed inversa.
- Espressioni algebriche.
- Identità ed equazioni.
- Terminologia specifica.
C2 – Riconosce e
denomina le forme dello
spazio le loro
rappresentazioni e ne
coglie le relazioni tra gli
elementi anche in
situazioni reali
Conoscere ed usare le proprietà delle figure solide.
Usare il metodo delle coordinate in situazioni
problematiche concrete.
Calcolare perimetri e aree delle principali figure solide.
Usare la visualizzazione, il ragionamento spaziale e la
modellizzazione geometrica per risolvere problemi, anche in contesti
concreti.
Risolvere problemi usando proprietà geometriche delle figure, anche
ricorrendo a modelli materiali e a opportuni strumenti(riga, squadra,
compasso).
- Il metodo delle coordinate.
- Proprietà delle figure solide.
- Rappresentazione piana di figure solide.
- Misura e calcolo di aree e volumi di figure solide.
- Terminologia specifica.
C3 –Utilizza e interpreta
il linguaggio matematico
consapevolmente
mediante
rappresentazioni grafiche
e strumenti di calcolo
Classificare dati ottenuti in modo sperimentale o da altre fonti.
Valutare l' attendibilità dei dati raccolti.
Organizzare e rappresentare i dati in forma grafica, utilizzando anche
strumenti informatici.
Interpretare tabelle e grafici.
Riconoscere ed applicare relazioni di proporzionalità diretta e
- Dati qualitativi e quantitativi.
- Grandezze e loro misura.
- Campione statistico.
- Tabelle e grafici.
- Elementi di statistica e probabilità.
- Funzioni di proporzionalità diretta, inversa e relativi
60
inversa.
Dedurre dall'insieme dei dati una sintesi interpretativa (formula,
relazione, modello, regolarità, ecc.).
Utilizzare i modelli interpretativi per maturare un'idea personale e
per assumere comportamenti corretti e responsabili.
Distinguere eventi certi, probabili e impossibili.
Valutare criticamente le informazioni diffuse da fonti diverse.
Riconoscere il carattere problematico di un lavoro assegnato,
individuando l'obiettivo da raggiungere, sia nel caso di problemi
proposti dall'insegnante attraverso un testo, sia nel vivo di una
situazione problematica.
Formulare un problema a partire da situazioni reali.
Rappresentare in modi diversi ( verbali, iconici, simbolici) la
situazione problematica.
Individuare le risorse necessarie per raggiungere l'obiettivo,
selezionando i dati forniti dal testo, le informazioni ricavabili dal
contesto e gli strumenti che possono essere utili.
Individuare in un problema eventuali dati mancanti, sovrabbondanti,
contradditori.
Collegare le risorse all'obiettivo da raggiungere, scegliendo le
operazioni da compiere e concatenandole in un ragionamento logico.
Valutare l’attendibilità dei risultati ottenuti. Verbalizzare e
giustificare il procedimento di risoluzione utilizzando correttamente
il linguaggio specifico.
C4- Riconosce e risolve
problemi di vario genere
in contesti diversi,
individuando le strategie
appropriate e
giustificando il
procedimento seguito
grafici.
- Funzione lineare.
- Terminologia specifica.
- Elementi di un problema.
- Linguaggio naturale e matematico.
- Rappresentazioni grafiche.
- Espressioni algebriche.
- Equazioni.
- Terminologia specifica.
Area di apprendimento: SCIENZE
CLASSE PRIMA
COMPETENZE
C1 - Osservare, analizzare
e descrivere lo svolgersi dei
più
comuni
fenomeni,
ricercare
soluzioni
ai
problemi utilizzando le
conoscenze acquisite
C2 - Avere una visione
della
complessità
dei
viventi, riconoscere nelle
loro diversità i bisogni
fondamentali e i modi di
soddisfarli negli specifici
contesti ambientali
C3 -Sviluppare semplici
schematizzazioni
e
modellizzazioni di fatti e
fenomeni
ricorrendo
quando è il caso a misure
appropriate e a semplici
formalizzazioni
ABILITÀ
CONOSCENZE
Osservare fenomeni e coglierne gli aspetti caratterizzanti:
differenze, somiglianze, regolarità, fluttuazioni, andamento
temporale.
Individuare grandezze significative relative a singoli fenomeni e
processi, identificare le unità di misure opportune, eseguire misure
di grandezze.
Riconoscere e valutare gli errori sperimentali, operare
approssimazioni, esprimere la misura con un numero di cifre
decimali significative.
Confrontare fatti e fenomeni, cogliendo relazioni fra proprietà e
grandezze, a partire soprattutto dalla realtà quotidiana.
Raccogliere e selezionare informazioni e dati utili alla
formulazione di ipotesi sullo svolgimento di un evento.
Agire sperimentalmente sui fatti per comprenderne le regole,
identificando gli elementi da tenere sotto controllo, le fasi
operative, le modalità di esecuzione, i tempi ed il controllo.
- Conoscere il metodo scientifico e le sue fasi.
- Dati qualitativi e quantitativi.
- Grandezze variabili e costanti.
- Misure e sistema internazionale.
- Procedure d’uso degli strumenti di misura.
- Incertezza della misura, approssimazione, media
aritmetica.
Riconoscere le somiglianze e le differenze e il funzionamento delle
diverse specie viventi.
Riconoscere gli elementi naturali di vari ecosistemi ( biotici ed
abiotici), le loro funzioni, le principali interazioni, i flussi di
energia e di materia.
Classificare secondo criteri scientifici.
Confrontare fra loro ecosistemi diversi. Osservare e riconoscere i
segni dell'intervento antropico sull'ambiente, con particolare
riferimento allo sviluppo socio – economico del
Territorio.
Analizzare le conseguenze dell'intervento umano sull'ambiente
- Classificazioni.
- Viventi e non viventi.
- Organizzazione dei viventi.
- Interazioni (tra viventi e con l’ambiente, adattamento).
- Descrive le caratteristiche delle varie specie
- Conosce le parti e le funzioni della cellula e le sa
spiegare
- Conosce la differenza tra organismi unicellulari
pluricellulari
- Riconosce ed individua la struttura cellulare degli
organismi animali e vegetali
- Flusso di materia e energia.
- Intervento antropico e trasformazione degli
ecosistemi.
- Le politiche, le azioni e gli organismi di tutela
dell’ambiente e del paesaggio.
Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi
(disegni, descrizioni orali e scritte, simboli, tabelle, diagrammi,
grafici, semplici simulazioni, formalizzazioni), utilizzando i
linguaggi simbolici.
Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni
problematiche in esame, effettuare misure ed usare gli elementi
matematici per trattare i dati.
- Rappresentazioni grafiche
- La struttura di una relazione scientifica come
tipologia di testo.
- Misure e sistema internazionale.
61
C5 - Essere consapevole del
ruolo
della
comunità
umana sulla terra, del
carattere finito delle risorse
nonché dell’ineguaglianza
dell’accesso ad esse e
adottare modi di vita
ecologicamente responsabili
Documentarsi sulle problematiche scientifiche
ed ambientali.
Porsi il problema dell’attendibilità delle informazioni che si
ricevono.
Riassumere gli aspetti fondamentali delle problematiche
scientifiche e ambientali, sia riferite all’esperienza quotidiana che
ad ambiti più ampi.
Essere consapevole che alcuni comportamenti e atteggiamenti
possono avere conseguenze positive o dannose in relazione a se
stessi, agli altri, all’ambiente in cui si vive.
Sviluppare comportamenti corretti in relazione al proprio stile di
vita e all’uso delle risorse.
- Conosce la struttura della materia e le caratteristiche
dei corpi materiali
- Conosce e riferisce le principali caratteristiche e
proprietà dell’acqua , la sua composizione e
l’importanza per la vita.
- Conosce e riferisce le principali caratteristiche e
proprietà dell’aria , la sua composizione e
l’importanza per la vita.
- Conoscere le principali caratteristiche dei suoli e la
relazione con le sostanze presenti in essi
- Cause e conseguenze dell’inquinamento.
- Principi della raccolta differenziata
- Elementi di ecologia.
CLASSE SECONDA
COMPETENZE
C1 - Osservare, analizzare
e descrivere lo svolgersi dei
più
comuni
fenomeni,
ricercare
soluzioni
ai
problemi utilizzando le
conoscenze acquisite
C2 - Avere una visione
della complessità dei viventi
e della loro evoluzione,
riconoscere
nelle
loro
diversità
i
bisogni
fondamentali e i modi di
soddisfarli negli specifici
contesti ambientali
C3 -Sviluppare semplici
schematizzazioni
e
modellizzazioni di fatti e
fenomeni
ricorrendo
quando è il caso a misure
appropriate e a semplici
formalizzazioni
C4 Riconoscere nel
proprio
organismo
strutture e funzionamenti a
livelli
macroscopici
e
microscopici, consapevole
delle sue potenzialità e dei
suoi limiti
C5 - Essere consapevole del
ruolo
della
comunità
umana sulla terra, del
carattere finito delle risorse
nonché dell’ineguaglianza
dell’accesso ad esse e
ABILITÀ
CONOSCENZE
Osservare fenomeni e coglierne gli aspetti caratterizzanti:
differenze, somiglianze, regolarità, fluttuazioni, andamento
temporale.
Individuare grandezze significative relative a singoli fenomeni e
processi, identificare le unità di misure opportune, eseguire misure
di grandezze.
Riconoscere e valutare gli errori sperimentali, operare
approssimazioni, esprimere la misura con un numero di cifre
decimali significative.
Confrontare fatti e fenomeni, cogliendo relazioni fra proprietà e
grandezze, a partire soprattutto dalla realtà quotidiana.
Argomentare le proprie opinioni, facendo uso di modelli e
metafore.
Raccogliere e selezionare informazioni e dati utili alla
formulazione di ipotesi sullo svolgimento di un evento.
Agire sperimentalmente sui fatti per comprenderne le regole,
identificando gli elementi da tenere sotto controllo, le fasi
operative, le modalità di esecuzione, i tempi ed il controllo.
- Dati qualitativi e quantitativi.
- Grandezze variabili e costanti.
- Misure e sistema internazionale.
- Procedure d’uso degli strumenti di misura.
- Incertezza della misura, approssimazione, media
aritmetica.
- Osservare e distinguere i vari tipi di moto.
- Interpretare i diagrammi spazio tempo riconoscendo i
diversi moti.
Riconoscere gli elementi naturali di vari ecosistemi ( biotici ed
abiotici), le loro funzioni, le principali interazioni, i flussi di
energia e di materia.
Classificare secondo criteri scientifici.
Confrontare fra loro ecosistemi diversi. Osservare e riconoscere i
segni dell'intervento antropico sull'ambiente, con particolare
riferimento allo sviluppo socio – economico del
Territorio.
Analizzare le conseguenze dell'intervento umano sull'ambiente
- Interazioni (tra viventi e con l’ambiente, adattamento).
- Biodiversità.
- Flusso di materia e energia.
- Intervento antropico e trasformazione degli
ecosistemi.
- Le politiche, le azioni e gli organismi di tutela
dell’ambiente e del paesaggio.
Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi
(disegni, descrizioni orali e scritte, simboli, tabelle, diagrammi,
grafici, semplici simulazioni, formalizzazioni), utilizzando i
linguaggi simbolici.
Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni
problematiche in esame, effettuare misure ed usare gli elementi
matematici per trattare i dati.
- Rappresentazioni grafiche
- La struttura di una relazione scientifica come
tipologia di testo.
- Misure e sistema internazionale.
- Rappresentare graficamente i moti in diagrammi
spazio – tempo
- Risolvere problemi sulle forze, le leve e il
moto dei corpi
Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo
per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli
elementari del suo funzionamento.
Descrivere, interpretare il funzionamento del corpo come sistema
complesso situato in un ambiente, costruire modelli plausibili sul
funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli
intuitivi di struttura cellulare.
Sviluppare la cura e il controllo della propria salute attraverso una
corretta alimentazione; evitare consapevolmente i danni prodotti
dal fumo.
Documentarsi sulle problematiche scientifiche
ed ambientali.
Porsi il problema dell’attendibilità delle informazioni che si
ricevono.
Riassumere gli aspetti fondamentali delle problematiche
scientifiche e ambientali, sia riferite all’esperienza quotidiana che
ad ambiti più ampi.
- Conoscere la struttura e l’organizzazione del corpo
umano.
- Conoscere l’anatomia e la fisiologia dei vari organi ed
apparati.
- Conoscere le principali patologie di organi ed
apparati.
- Conoscere i danni causati da una alimentazione e da
stili di vita non corretti.
62
- Elementi di ecologia.
- Il problema delle risorse.
- Cause e conseguenze dell’inquinamento.
- L’organizzazione della città e il sistema dei trasporti.
- Il problema del rumore.
- Il sistema produttivo.
- Principi della raccolta differenziata.
adottare modi di vita
ecologicamente responsabili
Essere consapevole che alcuni comportamenti e atteggiamenti
possono avere conseguenze positive o dannose in relazione a se
stessi, agli altri, all’ambiente in cui si vive.
Sviluppare comportamenti corretti in relazione al proprio stile di
vita e all’uso delle risorse.
- Principi per una corretta alimentazione.
CLASSE TERZA
COMPETENZE
C1 - Osservare, analizzare
e descrivere lo svolgersi dei
più
comuni
fenomeni,
ricercare
soluzioni
ai
problemi utilizzando le
conoscenze acquisite
C2 - Avere una visione
della complessità dei viventi
e della loro evoluzione,
riconoscere
nelle
loro
diversità
i
bisogni
fondamentali e i modi di
soddisfarli negli specifici
contesti ambientali
C3 -Sviluppare semplici
schematizzazioni
e
modellizzazioni di fatti e
fenomeni
ricorrendo
quando è il caso a misure
appropriate e a semplici
formalizzazioni
C4 Riconoscere nel
proprio
organismo
strutture e funzionamenti a
livelli
macroscopici
e
microscopici, consapevole
delle sue potenzialità e dei
suoi limiti
C5 - Essere consapevole del
ruolo
della
comunità
umana sulla terra, del
carattere finito delle risorse
nonché dell’ineguaglianza
dell’accesso ad esse e
adottare modi di vita
ecologicamente responsabili
ABILITÀ
CONOSCENZE
Osservare fenomeni e coglierne gli aspetti caratterizzanti:
differenze, somiglianze, regolarità, fluttuazioni, andamento
temporale.
Individuare grandezze significative relative a singoli fenomeni e
processi, identificare le unità di misure opportune, eseguire misure
di grandezze.
Riconoscere e valutare gli errori sperimentali, operare
approssimazioni, esprimere la misura con un numero di cifre
decimali significative.
Confrontare fatti e fenomeni, cogliendo relazioni fra proprietà e
grandezze, a partire soprattutto dalla realtà quotidiana.
Argomentare le proprie opinioni, facendo uso di modelli e
metafore.
Raccogliere e selezionare informazioni e dati utili alla
formulazione di ipotesi sullo svolgimento di un evento.
Agire sperimentalmente sui fatti per comprenderne le regole,
identificando gli elementi da tenere sotto controllo, le fasi
operative, le modalità di esecuzione, i tempi ed il controllo.
- Conoscere la geografia della Terra e le cause dei
fenomeni vulcanici e sismici ed è in grado di
illustrarle
- Conoscere i moti che legano il Sole, la Terra e la
Luna
- Conoscere le caratteristiche del sistema solare
- Conoscere che esistono varie forme di energia e in
quali modi l’energia può trasformarsi.
- Conoscere le principali fonti di energia rinnovabile e
capire che la loro origine principale è il Sole.
- Conoscere le diverse categorie di composti chimici.
- Descrive le principali reazioni chimiche.
Riconoscere gli elementi naturali di vari ecosistemi ( biotici ed
abiotici), le loro funzioni, le principali interazioni, i flussi di
energia e di materia.
Classificare secondo criteri scientifici.
Confrontare fra loro ecosistemi diversi. Osservare e riconoscere i
segni dell'intervento antropico sull'ambiente, con particolare
riferimento allo sviluppo socio – economico del Territorio.
Analizzare le conseguenze dell'intervento umano sull'ambiente
- Interazioni (tra viventi e con l’ambiente, adattamento).
- Biodiversità.
- Flusso di materia e energia.
- Intervento antropico e trasformazione degli
ecosistemi.
- Le politiche, le azioni e gli organismi di tutela
dell’ambiente e del paesaggio.
Rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi
(disegni, descrizioni orali e scritte, simboli, tabelle, diagrammi,
grafici, semplici simulazioni, formalizzazioni), utilizzando i
linguaggi simbolici.
Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni
problematiche in esame, effettuare misure ed usare gli elementi
matematici per trattare i dati.
- Rappresentazioni grafiche
- La struttura di una relazione scientifica come
tipologia di testo.
- Misure e sistema internazionale.
Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo
per riconoscerlo come organismo complesso, proponendo modelli
elementari del suo funzionamento.
Descrivere, interpretare il funzionamento del corpo come sistema
complesso situato in un ambiente, costruire modelli plausibili sul
funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli
intuitivi di struttura cellulare.
Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei caratteri
ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica.
Acquisire corrette informazioni sullo sviluppo puberale e la
sessualità; sviluppare la cura e il controllo della propria salute;
evitare consapevolmente i danni prodotti dalle droghe.
- Conoscere la struttura e l’organizzazione del corpo
umano.
- Conoscere l’anatomia e la fisiologia dei vari organi ed
apparati.
- Conoscere i contenuti principali relativi all’apparato
riproduttivo maschile e femminile.
- Conoscere le principali patologie di organi ed
apparati.
- Conoscere le basi biologiche della trasmissione dei
caratteri ereditari acquisendo elementari nozioni di
genetica.
- Conoscere i danni causati da stili di vita non corretti.
Documentarsi sulle problematiche scientifiche
ed ambientali.
Porsi il problema dell’attendibilità delle informazioni che si
ricevono.
Riassumere gli aspetti fondamentali delle problematiche
scientifiche e ambientali, sia riferite all’esperienza quotidiana che
ad ambiti più ampi.
Essere consapevole che alcuni comportamenti e atteggiamenti
possono avere conseguenze positive o dannose in relazione a se
stessi, agli altri, all’ambiente in cui si vive.
Sviluppare comportamenti corretti in relazione al proprio stile di
vita e all’uso delle risorse.
- Il problema delle risorse.
- Cause e conseguenze dell’inquinamento.
- Il problema del rumore.
- Comprendere l’importanza attuale dei combustibili
fossili per lo sviluppo delle società umane.
- Sapere che cosa è lo sviluppo sostenibile.
63
Area di apprendimento: TECNOLOGIA
Classi prima e seconda
CONOSCENZE
ABILITÁ
COMPETENZE
1.
2.
3.
I SETTORI DELL’ECONOMIA
4.
(L’economia è la scienza che studia i
prodotti, la loro distribuzione e il loro
consumo)
LA TRANSIZIONE DALL’INDUSTRIALE
AI SISTEMI COMPLESSI
Riconoscere ed analizzare il settore produttivo di
provenienza di oggetti presi in esame.
Riconoscere, analizzare e descrivere oggetti,
utensili, macchine, impianti, reti e assetti territoriali
nelle loro procedure costruttive, nelle loro parti,
nella loro contestualizzazione e in base alla loro
sostenibilitá/qualitá sociale
5.
1.
2.
3.
4.
5.
ELEMENTI DEL DISEGNO TECNICO E
SISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE
Rappresentare graficamente un oggetto in modo
intuitivo o con il supporto di mezzi tecnologici,
applicando regole delle proiezioni ortogonali e
forme elementari di assonometria
1.
2.
3.
4.
La rappresentazione con gli strumenti informatici
5.
6.
L’AGRICOLTURA ed i fattori produttivi
ALIMENTAZIONE E I PRINCIPI
NUTRITIVI DEGLI ALIMENTI
ricerca informativa di tipo bibliografico
strumenti informatici individuare gli
fondamentali di origine vegetale ed
realizzare schemi e tabelle comparative
metodi di conservazione degli alimenti
e/o con
alimenti
animale
sui vari
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Sa riconoscere
Sa separare
Sa collegare gli oggetti ai settori in cui
risulta suddivisa l’economia
Sa collegare le famiglie dei produttori
a quelle dei consumatori
Sa collocare i vari oggetti nel settore
di provenienza
Sa riconoscere
Sa separare
Sa individuare gli elementi costitutivi
di un contesto
Sa collocare e descrivere oggetti,
utensili, macchine, impianti, reti,
Possiede la nozione di sostenibilità e
qualità sociale
Possesso del disegno strumentale
Possesso della geometria elementare
Possesso delle regole generali sulla
proiezione
Possesso delle linee base della
computer – grafica
Possesso regole organizzazione dello
spazio
Conoscenza
base
sull’uso
del
computer e del CAD
Conoscenza delle caratteristiche delle
colture agrarie e degli alimenti
Saper distinguere i principi nutritivi
degli alimenti
Conoscenza delle proprietà degli
alimenti
Conoscenza del potere calorico degli
alimenti
Comprensione del rapporto fra
alimentazione e salute
Conoscere
le
tradizioni
e
i
cambiamenti delle abitudini alimentari
TECNOLOGIA - classe terza
CONOSCENZE
MODALITÁ DI ATTUAZIONE
LE FONTI NON RINNOVABILI E
RINNOVABILI
LO SPRECO ENERGETICO
MATERIALI
COSTRUZIONI
STRUTTURE
ABILITÁ
COMPETENZE
Rappresentare in modelli semplificati le principali
tipologie di generatori di energia
Comprendere l’importanza della differenziazione delle
fonti rispetto all’ambiente
Riconoscere il ruolo delle ecotecnologie per i punti
critici della sostenibilitá (depuratori, smaltimento,
trattamenti speciali, riciclo, riusi ecc.)
Individuare gli elementi strutturali e classificarli
Teoria dei modelli applicata: per forma, per
funzione, per materiali, ecc
Riconoscere la tipologia delle varie fonti
energetiche
Schede tecniche: famiglie dei depuratori e
loro caratteristiche comuni…
64
Comprendere l’importanza e la funzione
delle strutture
L’ORGANIZZAZIONE
TERRITORIO
DEL
LE
CONSEGUENZE
DELL’USO
DELL’ENERGIA
SULLE
COMPONENTI DELL’ECOSISTEMA
Conoscere le tipologie degli edifici e le loro
caratteristiche
Saper progettare gli spazi della propria
abitazione
Conoscere la zonizzazione e le parti di citta’ (il
Concetto di samrtcity)
Saper individuare attraverso l’uso di carte
tematiche l’uso del suolo degli aggregati
urbani e del proprio territorio
Conoscere le tematiche ambientali e gli effetti negativi
sull’uomo e sull’eco-sistema
Saper individuare la tipologia e le
conseguenze sull’uso dell’energia nelle
varie componenti dell’ecosistema e le
necessarie soluzioni di salvaguardia .
Le nuove tecnologie per la riduzione dell’effetto serra e
antinquinamento
“Traguardi” delle competenze in uscita per la tecnologia
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
IL TUTTO LE PARTI E LE RELAZIONI CON
L’UOMO E L’AMBIENTE
C2
Individua, riconosce e rappresenta graficamente forme bidimensionali e
tridimensionali sia con gli strumenti tradizionali, sia con le tecnologie
informatiche, applicando le regole delle proiezioni
ortogonali e
dell’assonometria.
E’ in grado di individuare negli oggetti aspetti relativi alla struttura, al
principio di funzionamento, ai processi produttivi ed al rapporto con l’uomo e
con l’ambiente.
Distingue le attività dei vari settori produttivi ed i vari tipi di industria.
IL CIRCUITO ECONOMICO
LA METODOLOGIA
PROGETTUALE
TIPOLOGIA FORME FONTI
ENERGETICHE E RELATIVE
PROBLEMATICHE
E’ in grado di ideare, progettare e costruire con materiali appropriati
oggetti servendosi della metodologia progettuale. Riconosce ed analizza il
settore produttivo di provenienza dei materiali utilizzati nella costruzione dei
modelli.
Riconosce, descrive ed espone le varie forme di energia utilizzate nella realtà
quotidiana. Formula ipotesi per il risparmio energetico e analizza le
tecnologie esistenti. Individua le norme e i dispositivi di sicurezza. Riconosce
le situazioni che suggeriscono l’uso di strumenti informatici per migliorare
la qualità del proprio compito e usa con acquisita professionalità tali
strumenti.
Utilizza internet per la ricerca di qualsiasi materiale o tecnologia inerente i
settori produttivi.
USO NUOVE TECNOLOGIE
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
Rappresenta gli oggetti /artefatti secondo le regole e le simbologie proprie
del disegno tecnici. Utilizza preferibilmente gli strumenti tradizionali (riga,
squadra, compasso) e qualche volta gli strumenti informatici per le
rappresentazioni grafiche. É in grado di eseguire le proiezioni ortogonali e le
assonometrie di qualsiasi artefatto.
Riconosce il settore produttivo degli oggetti presi in esame.
C1
IL TUTTO LE PARTI E LE RELAZIONI CON
L’UOMO E L’AMBIENTE
Utilizza la metodologia progettuale senza soffermarsi però su alcuni aspetti
peculiari in cui essa si sviluppa.
LA METODOLOGIA
PROGETTUALE
Riconosce le varie forme di energia e le tecnologie di produzione e
trasformazione dell’energia elettrica. Riconosce le norme di sicurezza e le
trasferisce nella pratica quotidiana. Conosce i metodi per il risparmio
energetico.
TIPOLOGIA FORME FONTI
ENERGETICHE E RELATIVE
PROBLEMATICHE
E’ in grado di esaminare le trasformazioni degli utensili o di semplici
dispositivi e li inquadra nelle tappe evolutive della storia dell’umanità. E’ in
grado di comprendere come funzionano i più comuni elettroutensili di uso
domestico.
TAPPE EVOLUTIVE UMANITÀ
65
Area di apprendimento: EDUCAZIONE FISICA
Classe prima
-
Capacità coordinative degli schemi motori di base conoscenza dei principali ordinativi;
Miglioramento delle abilità condizionali, della forza e della mobilità articolare;
Conoscenza delle regole e tecniche di base di alcuni sport ed i principali gesti motori;
Conoscenza generale delle diverse parti del corpo con particolare riferimento alla colonna
vertebrale;
Acquisizione di una maggiore sicurezza e padronanza del proprio corpo e delle proprie
abilità accettando anche gli insuccessi;
maggiore capacità di orientamento spazio-temporale;
Acquisizione di un metodo di lavoro sistematico e ordinato.
Classe seconda
-
Consolidare gli schemi motori di base e potenziare le capacità condizionali, il tono
muscolare e la mobilità articolare;
- Conoscenza degli schemi tattici e delle tecniche degli sport praticati;
- Distinguere e conoscere le varie parti del corpo soprattutto in relazione all’apparato
locomotore;
- Applicazione corretta e consapevole sui grandi e piccoli attrezzi;
- Riconoscere e usare il linguaggio specifico ponendo anche domande adeguate;
- Consapevolezza dei corretti stili di vita e autocorrezione di eventuali abitudini sbagliate.
Classe terza
-
Utilizzo delle abilità acquisite negli sport e in situazioni nuove e diverse ( ad es.
nell’orientamento spazio-temporale);
Saper esprimere, attraverso il gesto motorio, proprie emozioni, conoscenze e tecniche;
Saper applicare regole e tecniche degli sport di squadra e individuali mostrando un buon
autocontrollo e spirito collaborativo;
Autovalutazione dei propri cambiamenti fisiologici, delle proprie abilità e conoscenze;
Uso corretto e appropriato degli attrezzi disponibili in palestra;
Consapevolezza dei danni alla salute causati dall’uso di sostanze tossiche e illecite che
portano dipendenza.
66
Area di apprendimento: MUSICA
COMPETENZA
TRAGUARDI CL.1
TRAGUARDI CL.2
TRAGUARDI CL.3
Ascoltare e comprendere i
fenomeni sonori e i
messaggi musicali
L’Alunno:
Percepisce i
fenomeni sonori e li
classifica in base ai
diversi parametri.
Riconosce all’ascolto
i diversi timbri
strumentali e vocali.
Classifica le voci e
gli strumenti
musicali.
Conosce i parametri
del suono.
Conosce l’evoluzione della
musica dalle origini al ‘400.
L’Alunno:
Ascolta e analizza in
modo semplice un
brano musicale.
Sviluppa la capacità di
un ascolto ragionato.
Conosce l’evoluzione
della musica dal ‘500
all’800.
Esprimersi con la voce e/o
con lo strumento
L’Alunno:
Riproduce canti per
imitazione da solo o
in gruppo.
Riproduce con il
flauto brani musicali
a diversi e graduali
livelli di complessità.
Riproduce sequenze
ritmiche con gesti e/o
strumenti.
Conosce ed utilizza il
codice musicale.
L’Alunno:
Rielabora
creativamente i
messaggi sonori.
Sviluppa la capacità
di interpretazione di
un brano musicale
vocale e/o
strumentale.
Conosce e rielabora
la corrispondenza
simbolo – suono.
L’Alunno:
Rispetta il ritmo di un
brano vocale e/o
strumentale.
E’ autonomo
nell’esecuzione ritmico
– melodica di un brano
vocale e/o strumentale.
Conosce ed utilizza il
codice musicale.
L’Alunno:
Ascolta e comprende
documenti musicali che
testimoniano l’evoluzione
storico – culturale dell’uomo.
Ascolta un brano vocale e/o
strumentale e sa classificarlo
secondo i diversi generi
musicali.
Conosce l’evoluzione della
musica dall’800 ai giorni
nostri.
Conosce e comprende gli
elementi costitutivi di un
brano musicale.
Conosce l’evoluzione fisica
di un messaggio sonoro.
L’Alunno:
Rispetta il ritmo di un brano
vocale e/o strumentale.
E’ autonomo nell’esecuzione
ritmico – melodica di un
brano vocale e/o strumentale.
Conosce
ed
utilizza
consapevolmente il codice
musicale.
Rielaborare
sonori
i
materiali
L’Alunno:
Rielabora creativamente
i messaggi sonori.
Sviluppa la capacità di
interpretazione di un
brano musicale vocale
e/o strumentale.
Conosce e rielabora la
corrispondenza simbolo
– suono.
L’Alunno:
Rielabora creativamente i
messaggi sonori, anche con
l’utilizzo delle nuove
tecnologie.
Sviluppa la capacità di
interpretazione di un brano
musicale vocale e/o
strumentale.
Conosce e rielabora la
corrispondenza simbolo –
suono.
Area di apprendimento: ARTE E IMMAGINE
Classe prima
- Osserva e produce messaggi visivi;
- Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica;
- Riconosce il valore dei beni artistici e ambientali e li rispetta.
Classe seconda
- Conosce e applica i criteri compositivi;
- Conosce e usa la prospettiva;
- Rappresenta e interpreta la figura umana;
- Legge le opere più significative prodotte nell’arte medievale e barocca.
Classe terza
- Idea e progetta elaborati ricercando soluzioni ricreative e originali;
67
-
Utilizza e sperimenta consapevolmente strumenti e tecniche figurative;
Apprezza i beni del patrimonio artistico comprendendone le problematiche.
Area di apprendimento: RELIGIONE CATTOLICA
La presenza dell’ IRC nella scuola risponde a due bisogni fondamentali:
a. un bisogno culturale secondo il mandato concordatario(conoscere la tradizione culturale- spirituale in
cui si vive, comprendere e interpretare molti aspetti socio-culturali, artistici, valoriali, che trovano il loro
significato solo alla luce della tradizione cristiano-cattolica, che ha segnato la storia e ancora vive e
opera nella società d' oggi);
b. un bisogno educativo che ha a che fare con la crescita, con la maturazione personale, con la sfera di
senso e con la significatività esistenziale.
Gli obiettivi di apprendimento sono articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità
della persona di Gesù Cristo: Dio e l’uomo, la Bibbia e le altre fonti, il linguaggio religioso, i valori etici
e religiosi.
AMBITI
CLASSI
COMPETENZE
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
DIO E L’UOMO
prime
Ricercare la verità, interrogarsi sul
trascendente e porsi domande di
senso.
Conoscere l'intreccio tra dimensione
religiosa e culturale.
Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante
sue esperienze tracce di una ricerca
religiosa;
Approfondire
l’identità
storica,
la
predicazione e l’opera di Gesù
seconde
A partire dal contesto in cui vive,
interagire con persone di religione
differente
Conoscere l’evoluzione storica e il cammino
ecumenico della Chiesa,realtà voluta da
Dio, universale e locale, articolata secondo
carismi e ministeri e rapportarla alla fede
cattolica che riconosce in essa l’azione dello
Spirito Santo.
Terze
Sviluppare un’identità capace
accoglienza, confronto e dialogo
di
Confrontare la prospettiva della fede
cristiana e i risultati della scienza come
letture distinte ma non conflittuali
dell’uomo e del mondo.
Prime
Individuare a partire dalla Bibbia , le
tappe essenziali della storia della
salvezza,della
vita
e
dell’insegnamento
di
Gesù,del
cristianesimo delle origini.
Saper adoperare la Bibbia come documento
storico culturale e apprendere che nella
fede della chiesa è accolta come Parola di
Dio.
seconde
Ricostruire gli elementi fondamentali
della storia della Chiesa
e
confrontarli con le vicende della
storia civile passata e recente....
… elaborando criteri per una
interpretazione consapevole.
Individuare il contenuto centrale di alcuni
testi biblici ,utilizzando tutte le informazioni
necessarie ed avvalendosi correttamente di
adeguati metodi interpretativi.
Individuare i testi biblici che hanno ispirato
le principali produzioni artistiche(letterarie,
musicali, pittoriche...) italiane ed europee.
LA BIBBIA E LE
ALTRE FONTI
terze
68
IL LINGUAGGIO
RELIGIOSO
Prime
seconde
terze
I VALORI ETICI E
RELIGIOSI
Prime
seconde
terze
Riconoscere i linguaggi espressivi
della
fede(simboli,
preghiere,
riti,ecc.) ..
Individuare la specificità della preghiera
cristiana.
... individuare le tracce presenti in
ambito locale, italiano ed europeo..
Comprendere il significato principale dei
simboli
religiosi,
delle
celebrazioni
liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.
...imparare ad apprezzarli dal punto di
vista artistico, culturale e spirituale.
Individuare gli elementi specifici della
preghiera cristiana e farne un confronto con
quelli di altre religioni.
Cogliere le implicazioni etiche della
fede cristiana e renderle oggetto di
riflessione in vista di scelte di vita
progettuali e responsabili.
Scoprire la risposta della Bibbia alle
domande di senso dell'uomo e confrontarla
con quelle delle principali religioni non
cristiane.
Iniziare a confrontarsi con la
complessità dell'esistenza e imparare
a
dare
valore
ai
propri
comportamenti...
Riconoscere nella vita e negli insegnamenti
di Gesù proposte di scelte responsabili, in
vista di un personale progetto di vita.
...per relazionarsi
in maniera
armoniosa con se stesso, con gli altri,
con il mondo che lo circonda.
Saper esporre le principali motivazioni che
sostengono le scelte etiche dei cattolici
rispetto alle relazioni affettive e al valore
della vita dal suo inizio al suo termine, in un
contesto di pluralismo culturale e religioso.
Confrontarsi con la proposta cristiana di vita
come
contributo
originale
per
la
realizzazione di un progetto libero e
responsabile.
69
ALLEGATO 2
LIVELLI DI APPRENDIMENTO MATERIE LETTERARIE
classe prima
ITALIANO
Livello basso
(4-5)
Legge in modo lento e meccanico
senza rispettare la punteggiatura e
sillabando le parole. Non è in
grado di effettuare la lettura
silenziosa
Comprende in modo parziale e
frammentario, anche se guidato;
non
conosce
gli
elementi
principali dei vari tipi di testi
Produce testi grammaticalmente
scorretti e non sempre rispondenti
alla tipologia richiesta e alle
indicazioni date
Non riconosce i principali fonemi
della lingua italiana; non sempre
sa analizzare in frasi semplici le
parti fondamentali del discorso ed
utilizzare un lessico adeguato alla
situazione comunicativa; non sa
usare il dizionario anche se
guidato.
Livello di accettabilità
(6)
Livello medio
(7-8)
LETTURA
Legge in modo corretto, sia ad alta Legge in modo attivo e veloce,
voce
che
silenziosamente, rispettando la punteggiatura,
rispettando la punteggiatura e cogliendo l'importanza
degli
articolando chiaramente le parole, elementi grafici e comprendendo
cogliendo il senso globale del il contenuto del testo
testo.
COMPRENSIONE ORALE E SCRITTA
Comprende solo se guidato il Comprende il significato globale,
significato globale di semplici individua
autonomamente
le
testi sia scritti che orali e ne tematiche principali e analizza
conosce gli elementi principali tutti gli elementi caratteristici dei
caratterizzanti
vari tipi di testi, sia scritti che
orali.
PRODUZIONE ORALE E SCRITTA
Produce semplici testi scritti ed Produce in modo autonomo vari
orali, seguendo le indicazioni date tipi di testi, sia scritti che orali,
e rispettando le caratteristiche grammaticalmente
corretti
e
principali delle tipologie testuali coerenti con la tipologia testuale
richieste
richiesta e con le indicazioni date
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
Riconosce i principali fonemi Riconosce tutti i fonemi della
della lingua italiana, analizza in lingua italiana; analizza in frasi
frasi
semplici
le
parti semplici tutte le parti del discorso
fondamentali del discorso e le usa e le usa con un lessico adeguato
nella formulazione di frasi alla situazione comunicativa;
semplici, utilizzando un lessico utilizza
autonomamente
il
semplice; adopera il dizionario dizionario.
solo se guidato.
Livello di eccellenza
(9-10)
Legge in modo efficace ed
espressivo, facendo ipotesi ed
anticipazioni su fatti e parole del
testo e cogliendo, oltre al
contenuto,
il
suo
scopo
comunicativo.
Individua autonomamente lo
scopo comunicativo e tutte le
tematiche dei testi, distinguendo
tra informazioni implicite ed
esplicite, principali e secondarie;
analizza e confronta gli elementi e
la struttura narrativa di vari tipi di
testi, sia scritti che orali
Produce in maniera autonoma,
corretta e coerente tutti i tipi di
testi, con un lessico appropriato e
adeguandoli
allo
scopo
comunicativo;
sa
esprimere
opinioni personali.
Riconosce e distingue tutti i
fonemi della lingua italiana;
analizza in un testo tutte le parti
del discorso, utilizzando un
lessico appropriato alla situazione
comunicativa;
utilizza
consapevolmente il dizionario.
STORIA
Livello basso (4-5)
Livello di accettabilità (6)
Livello medio (7-8)
Livello di eccellenza (9-10)
CONOSCENZA DEGLI EVENTI STORICI
Conoscenza frammentaria dei
principali fatti, personaggi, eventi
e istituzioni relativi alla storia
europea medievale.
Conoscenza
essenziale
dei
principali fatti, personaggi, eventi
e istituzioni relativi alla storia
europea medievale.
Non riesce ad identificare
i
problemi neanche se guidato e
risponde in maniera imprecisa e
superficiale. Sa utilizzare
in
maniera molto semplice pochi
strumenti della storiografia.
Identifica i problemi solo se
guidato e risponde utilizzando in
maniera semplice ed elementare
alcuni strumenti della storiografia.
(Non sa utilizzare gli strumenti
della storiografia)
Conoscenza
completa
e
approfondita dei principali fatti,
personaggi, eventi e istituzioni
relativi alla
storia europea
medievale.
STABILIRE RELAZIONI TRA FATTI STORICI
Individua, se guidato, relazioni di
causa-effetto e di persistenzamutamento dei fenomeni storici
studiati.
Conoscenza
completa
e
approfondita
di
personaggi,
eventi, istituzioni, fatti e processi
relativi alla storia europea
medievale.
Identifica i problemi e risponde
utilizzando in maniera semplice
gli strumenti della storiografia.
Identifica i problemi e risponde
dimostrando di padroneggiare gli
strumenti della storiografia.
Riconosce relazioni di causaeffetto e di persistenza-mutamento
dei fenomeni storici studiati.
Sa
stabilire
autonomamente
relazioni di causa-effetto e di
persistenza-mutamento
dei
fenomeni storici studiati.
70
Non individua, neanche se
guidato, relazioni di causa-effetto
e di persistenza-mutamento dei
fenomeni storici studiati.
COMPRENSIONE DEI FONDAMENTI E DELLE ISTITUZIONIDELLA VITA SOCIALE, CIVILE E POLITICA
Non sa costruire un quadro di
civiltà in base a indicatori di tipo
fisico-geografico,
sociale
ed
economico neanche se guidato.
Non sa individuare le radici
storiche nella realtà locale e
regionale.
Costruisce un quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
forniti in ordine sparso e solo se
guidato. Inizia a scoprire le radici
storiche nella realtà locale e
regionale e alcuni valori della vita
sociale, civile e politica .
Costruisce un quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
forniti in ordine sparso. Scopre le
radici storiche nella realtà locale e
regionale. Conosce i valori della
vita sociale, civile e politica e si
impegna ad essere cittadino
responsabile.
Costruisce quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
che individua autonomamente.
Scopre autonomamente le radici
storiche nella realtà locale e
regionale. Condivide i valori della
vita sociale, civile e politica e da il
proprio contributo di cittadino
responsabile.
COMPRENSIONE E USO DEI LINGUAGGI E DEGLISTRUMENTI SPECIFICI
Non riesce a distingue i vari tipi di Distingue e seleziona solo alcuni Distingue e seleziona alcuni tipi di Distingue e seleziona i vari tipi di
fonti storiche e non sa ricavare tipi di fonti storiche e ricava le fonti
storiche
e
ricava fonti
storiche
e
ricava
informazioni.
principali informazioni da esse.
informazioni da esse. Utilizza in autonomamente informazioni da
modo appropriato il lessico esse per formulare problemi e/o
Non conosce il lessico specifico Comprende e utilizza, solo se specifico e grafici e mappe spazio- ipotesi.Utilizza e costruisce grafici
non sa utilizzare grafici e mappe guidato, alcuni termini specifici e temporali.
e mappe spazio-temporali per
spazio-temporali.
mappe spazio-temporali.
organizzare
le
conoscenze
studiate. Padroneggia il lessico
specifico
GEOGRAFIA
Livello basso
Livello di accettabilità
Livello medio
Livello di eccellenza
(4-5)
(6)
(7-8)
(9-10)
CONOSCENZA DELL’AMBIENTE FISICO E ANTROPICO
Non riconosce e non sa localizzare
sistemi territoriali vicini e lontani,
nemmeno se guidato. Non
conosce
le
problematiche
ambientali del proprio territorio.
Se guidato, osserva e riconosce
alcuni sistemi territoriali vicini e
lontani.
Conosce
alcune
problematiche ambientali del
proprio territorio e adotta, se
guidato,
comportamenti
rispettosi.
Osserva, localizza e riconosce i
principali sistemi territoriali vicini
e lontani. Conosce le principali
problematiche ambientali del
proprio territorio e adotta
comportamenti rispettosi.
Osserva, localizza e analizza
autonomamente
i
sistemi
territoriali vicini e lontani,
effettuando confronti tra gli stessi.
Conosce
le
problematiche
ambientali del proprio territorio e
adotta
consapevolmente
comportamenti rispettosi.
USO DEGLI STRUMENTI E DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Non sa utilizzare strumenti e
linguaggi propri della disciplina
nemmeno se guidato.
Se guidato, utilizza alcuni concetti
geografici (ubicazione, paesaggio,
ambiente,
territorio),
carte
geografiche, immagini, grafici e
dati statistici per comunicare
informazioni
spaziali
sull’ambiente che lo circonda.
Utilizza i principali concetti
geografici (ubicazione, paesaggio,
ambiente,
territorio),
carte
geografiche, immagini, grafici e
dati statistici per comunicare
informazioni
spaziali
sull’ambiente che lo circonda.
Utilizza opportunamente concetti
geografici (ubicazione, paesaggio,
ambiente,
territorio),
carte
geografiche, immagini, grafici e
dati statistici per comunicare
efficacemente
informazioni
spaziali sull’ambiente che lo
circonda.
COMPRENSIONE DELLE RELAZIONI
Non distingue gli elementi fisici e
antropici nemmeno se guidato.
Riconosce alcuni elementi fisici e
antropici del paesaggio e, se
guidato, sa cogliere relazioni tra
essi.
Riconosce alcuni elementi fisici e
antropici del paesaggio e sa
cogliere relazioni tra essi.
71
Riconosce autonomamente tutti
gli elementi fisici e antropici del
paesaggio, sa cogliere relazioni tra
essi, sa individuare collegamenti
spaziali
e
ambientali
e
l’interdipendenza di fatti e
fenomeni.
classe seconda
ITALIANO
Livello basso
(4-5)
Legge in modo lento, non sempre
rispetta la punteggiatura ed è in
grado di effettuare la lettura
silenziosa
Comprende in modo parziale e
frammentario, anche se guidato;
non
conosce
gli
elementi
principali dei vari tipi di testi
Produce testi grammaticalmente
scorretti e non sempre rispondenti
alla tipologia richiesta e alle
indicazioni date
Non riconosce e non sempre sa
analizzare in frasi semplici le
principali funzioni logiche e non
le sa usare nella formulazione di
frasi semplici. Utilizza un lessico
inadeguato
alla
situazione
comunicativa.
Livello di accettabilità
(6)
Livello medio
(7-8)
LETTURA
Legge in modo corretto e Legge in modo attivo e veloce,
scorrevole, sia ad alta voce che rispettando la punteggiatura e
silenziosamente,
anche
testi comprendendo il contenuto del
abbastanza lunghi, prestando testo
attenzione,
rispettando
la
punteggiatura e cogliendo il senso
globale del testo.
COMPRENSIONE ORALE E SCRITTA
Comprende solo se guidato il Comprende il significato globale,
significato globale di semplici individua
autonomamente
le
testi sia scritti che orali e ne tematiche principali e analizza
conosce gli elementi principali tutti gli elementi caratteristici dei
caratterizzanti
vari tipi di testi, sia scritti che
orali.
PRODUZIONE ORALE E SCRITTA
Produce semplici testi scritti ed Produce in modo autonomo vari
orali, seguendo le indicazioni date tipi di testi, sia scritti che orali,
e rispettando le caratteristiche grammaticalmente
corretti
e
principali delle tipologie testuali coerenti con la tipologia testuale
richieste
richiesta e con le indicazioni date
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
Riconosce e analizza in frasi Riconosce e analizza in frasi
semplici le principali funzioni semplici tutte le funzioni logiche e
logiche e le usa in modo le usa in modo corretto nella
generalmente
corretto
nella comunicazione, sia scritta che
comunicazione, sia scritta che orale.
orale.
Utilizza un lessico adeguato al
Utilizza un lessico semplice ma contesto comunicativo.
adeguato
al
contesto
comunicativo.
Livello di eccellenza
(9-10)
Legge in modo efficace ed
espressivo, facendo ipotesi ed
anticipazioni su fatti e parole del
testo e cogliendo, oltre al
contenuto,
il
suo
scopo
comunicativo.
Individua autonomamente lo
scopo comunicativo e tutte le
tematiche dei testi, distinguendo
tra informazioni implicite ed
esplicite, principali e secondarie;
analizza e confronta gli elementi e
la struttura narrativa di vari tipi di
testi, sia scritti che orali
Produce in maniera autonoma,
corretta e coerente tutti i tipi di
testi, con un lessico appropriato e
adeguandoli
allo
scopo
comunicativo;
sa
esprimere
opinioni personali.
Riconosce e analizza in un testo
tutte le funzioni logiche e le usa in
modo
corretto
nella
comunicazione, sia scritta che
orale.
Utilizza un lessico appropriato al
contesto comunicativo.
STORIA
Livello basso
Livello di accettabilità
Livello medio
Livello di eccellenza
(4-5)
(6)
(7-8)
(9-10)
CONOSCENZA DEGLI EVENTI STORICI
Conoscenza frammentaria dei
principali fatti, personaggi, eventi
e istituzioni relativi alla storia
europea moderna
Conoscenza essenziale dei
principali fatti, personaggi, eventi
e istituzioni relativi alla storia
europea moderna
Conoscenza completa e
approfondita dei principali fatti,
personaggi, eventi e istituzioni
relativi alla storia europea
moderna
Conoscenza completa e
approfondita di personaggi,
eventi, istituzioni, fatti e processi
relativi alla storia europea
moderna.
STABILIRE RELAZIONI TRA FATTI STORICI
Non riesce ad identificare i
problemi neanche se guidato e
risponde in maniera imprecisa e
superficiale. Sa utilizzare in
maniera molto semplice pochi
strumenti della storiografia.
(Non sa utilizzare gli strumenti
della storiografia)
Identifica i problemi solo se
guidato e risponde utilizzando in
maniera semplice ed elementare
alcuni strumenti della storiografia
Individua, se guidato, relazioni di
causa-effetto e di persistenzamutamento dei fenomeni storici
studiati
Identifica i problemi e risponde
utilizzando in maniera semplice
gli strumenti della storiografia
Identifica i problemi e risponde
dimostrando di padroneggiare gli
strumenti della storiografia.
Riconosce relazioni di causaeffetto e di persistenza-mutamento
dei fenomeni storici studiati
Sa stabilire autonomamente
relazioni di causa-effetto e di
persistenza-mutamento dei
fenomeni storici studiati
Non individua, neanche se
guidato, relazioni di causa-effetto
e di persistenza-mutamento dei
72
fenomeni storici studiati
COMPRENSIONE DEI FONDAMENTI E DELLE ISTITUZIONIDELLA VITA SOCIALE, CIVILE E POLITICA
Non sa costruire un quadro di
civiltà in base a indicatori di tipo
fisico-geografico,
sociale
ed
economico neanche se guidato
Non sa individuare le radici
storiche nella realtà nazionale ed
europea.
Costruisce un quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
forniti in ordine sparso e solo se
guidato.
Inizia a scoprire le radici storiche
nella realtà nazionale ed europea e
alcuni valori della vita sociale,
civile e politica .
Costruisce un quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
forniti in ordine sparso
Costruisce quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
che individua autonomamente.
Scopre le radici storiche nella
realtà
Scopre autonomamente le radici
storiche nella realtà nazionale ed
europea.
nazionale ed europea.
Conosce i valori della vita sociale,
civile e politica e si impegna ad
essere cittadino responsabile.
Condivide i valori della vita
sociale, civile e politica e da il
proprio contributo di cittadino
responsabile.
COMPRENSIONE E USO DEI LINGUAGGI E DEGLI STRUMENTI SPECIFICI
Non riesce a distingue i vari tipi di
fonti storiche e non sa ricavare
informazioni.
Distingue e seleziona solo alcuni
tipi di fonti storiche e ricava le
principali informazioni da esse.
Non conosce il lessico specifico
non sa utilizzare grafici e mappe
spazio-temporali.
Comprende e utilizza, solo se
guidato, alcuni termini specifici e
mappe spazio-temporali.
Distingue e seleziona alcuni tipi di
fonti
storiche
e
ricava
informazioni da esse. Utilizza in
modo appropriato il lessico
specifico e grafici e mappe spaziotemporali
Distingue e seleziona i vari tipi di
fonti
storiche
e
ricava
autonomamente informazioni da
esse per formulare problemi e/o
ipotesi.
Utilizza e costruisce grafici e
mappe
spazio-temporali
per
organizzare
le
conoscenze
studiate.
Padroneggia il lessico specifico
GEOGRAFIA
Livello basso
Livello di accettabilità
Livello medio
Livello di eccellenza
(4-5)
(6)
(7-8)
(9-10)
CONOSCENZA DELL’AMBIENTE FISICO E ANTROPICO
Non conosce le caratteristiche
fisiche e umane delle grandi
regioni europee e non sa effettuare
confronti tra esse, nemmeno se
guidato. Non conosce e non sa
stabilire cause e conseguenze dei
problemi ambientali.
Conosce alcune caratteristiche
fisiche e umane delle grandi
regioni europee e, se guidato, sa
effettuare confronti tra esse.
Conosce
le
principali
problematiche ambientali e sa
stabilire
alcune
cause
e
conseguenze, se guidato.
Conosce
le
principali
caratteristiche fisiche e umane
delle grandi regioni europee e sa
effettuare confronti tra esse.
Conosce
le
principali
problematiche ambientali e sa
stabilire
alcune
cause
e
conseguenze
e
adotta
comportamenti
rispettosi
dell’ecosistema.
Conosce consapevolmente le
caratteristiche fisiche e umane
delle grandi regioni europee e sa
effettuare confronti tra esse.
Conosce
le
principali
problematiche ambientali e sa
stabilire
alcune
cause
e
conseguenze
e
adotta
comportamenti
rispettosi
dell’ecosistema.
USO DEGLI STRUMENTI E DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Non sa usare strumenti e linguaggi
specifici
della
disciplina,
nemmeno se guidato.
Se guidato, legge, interpreta e
produce alcuni tipi di carte
utilizzando
carte
mentali
dell’Europa e di sue parti, carte
tematiche, cartogrammi e grafici,
utilizzando
una
simbologia
convenzionale.
Legge, interpreta
e produce
alcuni tipi di carte utilizzando
carte mentali dell’Europa e di sue
parti,
carte
tematiche,
cartogrammi e grafici, utilizzando
una simbologia convenzionale.
73
Legge, interpreta e produce vari
tipi di carte utilizzando carte
mentali dell’Europa e di sue parti,
carte tematiche, cartogrammi e
grafici,
utilizzando
una
simbologia convenzionale.
COMPRENSIONE DELLE RELAZIONI
Non
riconosce
collegamenti
spaziali
e
ambientali,
interdipendenza
di
fatti
e
fenomeni e rapporti fra elementi.
Non conosce, né sa utilizzare i
concetti cardine delle strutture
logiche della geografia.
Se guidato, individua nella
complessità territoriale alcuni
collegamenti spaziali e ambientali,
interdipendenza
di
fatti
e
fenomeni e rapporti fra elementi.
Conosce, comprende e utilizza
alcuni concetti cardine delle
strutture logiche della geografia.
Individua
nella
complessità
territoriale
i
principali
collegamenti spaziali e ambientali,
interdipendenza
di
fatti
e
fenomeni e rapporti fra elementi.
Conosce, comprende e utilizza i
più importanti concetti cardine
delle strutture logiche della
geografia.
Individua
nella
complessità
territoriale
i
più
evidenti
collegamenti spaziali e ambientali,
interdipendenza
di
fatti
e
fenomeni e rapporti fra elementi.
Conosce, comprende e utilizza i
concetti cardine delle strutture
logiche della geografia.
classe terza
ITALIANO
Livello basso
(4-5)
Legge in modo lento, non sempre
rispetta la punteggiatura ed è in
grado di effettuare la lettura
silenziosa.
Comprende in modo parziale e
frammentario, anche se guidato;
non
conosce
gli
elementi
principali dei vari tipi di testi.
Livello di accettabilità
(6)
Livello medio
(7-8)
LETTURA
Legge in modo corretto e Legge in modo attivo e veloce,
scorrevole, sia ad alta voce che rispettando la punteggiatura e
silenziosamente,
anche
testi comprendendo il contenuto del
abbastanza lunghi, prestando testo.
attenzione,
rispettando
la
punteggiatura e cogliendo il senso
globale del testo.
COMPRENSIONE ORALE E SCRITTA
Comprende solo se guidato il Comprende il significato globale,
significato globale di semplici individua
autonomamente
le
testi sia scritti che orali e ne tematiche principali e analizza
conosce gli elementi principali tutti gli elementi caratteristici dei
caratterizzanti.
vari tipi di testi, sia scritti che
orali.
Produce testi grammaticalmente
scorretti e non sempre rispondenti
alla tipologia richiesta e alle
indicazioni date.
PRODUZIONE ORALE E SCRITTA
Produce semplici testi scritti ed Produce in modo autonomo vari
orali, seguendo le indicazioni date tipi di testi, sia scritti che orali,
e rispettando le caratteristiche grammaticalmente
corretti
e
principali delle tipologie testuali coerenti con la tipologia testuale
richieste.
richiesta e con le indicazioni date.
Non sa riconoscere e analizzare
all’interno di un periodo i
principali rapporti logici esistenti
tra le proposizioni e non li sa
usare per formulare un periodo
sintatticamente corretto.
Conosce in modo frammentario
l’origine della lingua italiana, e
comprende
parzialmente
i
principali termini dei linguaggi
specifici.
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
Riconosce e analizza all’interno di Riconosce e analizza all’interno di
un periodo i principali rapporti un periodo tutti i rapporti logici
logici esistenti tra le proposizioni esistenti tra le proposizioni e li usa
e li usa per formulare un periodo in
modo
corretto
nella
sintatticamente corretto.
comunicazione, sia scritta che
Conosce l’origine della lingua orale.
italiana, comprende i principali Conosce l’origine della nostra
termini dei linguaggi specifici, lingua e le differenziazioni
limitatamente al contesto in cui geografiche. Comprende e utilizza
opera.
i principali termini dei linguaggi
specifici,
limitatamente
al
contesto in cui opera.
74
Livello di eccellenza
(9-10)
Legge in modo efficace ed
espressivo, facendo ipotesi ed
anticipazioni su fatti e parole del
testo e cogliendo, oltre al
contenuto,
il
suo
scopo
comunicativo.
Individua autonomamente lo
scopo comunicativo e tutte le
tematiche dei testi, distinguendo
tra informazioni implicite ed
esplicite, principali e secondarie;
analizza e confronta gli elementi e
la struttura narrativa di vari tipi di
testi, sia scritti che orali.
Produce in maniera autonoma,
corretta e coerente tutti i tipi di
testi, con un lessico appropriato e
adeguandoli
allo
scopo
comunicativo;
sa
esprimere
opinioni personali.
Riconosce e analizza in un testo
tutti i rapporti logici esistenti tra le
proposizioni e li usa in modo
corretto nella comunicazione, sia
scritta che orale.
Conosce la dimensione storica e
geografica della nostra lingua,
comprende
e
sa
usare
opportunamente
i
linguaggi
specifici limitatamente al contesto
in cui opera.
STORIA
Livello basso (4-5)
Livello di accettabilità (6)
Livello medio (7-8)
Livello di eccellenza (9-10)
CONOSCENZA DEGLI EVENTI STORICI
Conoscenza frammentaria dei
principali fatti, personaggi, eventi
e istituzioni relativi alla storia
contemporanea
Conoscenza
essenziale
dei
principali fatti, personaggi, eventi
e istituzioni relativi alla storia
contemporanea
Conoscenza
completa
e
approfondita dei principali fatti,
personaggi, eventi e istituzioni
relativi alla storia contemporanea
Conoscenza
completa
e
approfondita
di
personaggi,
eventi, istituzioni, fatti e processi
relativi alla storia contemporanea.
STABILIRE RELAZIONI TRA FATTI STORICI
Non riesce ad identificare
i
problemi neanche se guidato e
risponde in maniera imprecisa e
superficiale. Sa utilizzare
in
maniera molto semplice pochi
strumenti della storiografia.
(Non sa utilizzare gli strumenti
della storiografia)
Identifica i problemi solo se
guidato e risponde utilizzando in
maniera semplice ed elementare
alcuni strumenti della storiografia
Individua, se guidato, relazioni di
causa-effetto e di persistenzamutamento dei fenomeni storici
studiati
Identifica i problemi e risponde
utilizzando in maniera semplice
gli strumenti della storiografia
Identifica i problemi e risponde
dimostrando di padroneggiare gli
strumenti della storiografia.
Riconosce relazioni di causaeffetto e di persistenza-mutamento
dei fenomeni storici studiati
Sa
stabilire
autonomamente
relazioni di causa-effetto e di
persistenza-mutamento
dei
fenomeni storici studiati
Non individua, neanche se
guidato, relazioni di causa-effetto
e di persistenza-mutamento dei
fenomeni storici studiati
COMPRENSIONE DEI FONDAMENTI E DELLE ISTITUZIONIDELLA VITA SOCIALE, CIVILE E POLITICA
Non sa costruire un quadro di
civiltà in base a indicatori di tipo
fisico-geografico,
sociale
ed
economico neanche se guidato
Non sa individuare le radici
storiche nella realtà nazionale e
sovranazionale
Costruisce un quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
forniti in ordine sparso e solo se
guidato.
Inizia a scoprire le radici storiche
nella
realtà
nazionale
e
sovranazionale e alcuni valori
della vita sociale, civile e politica .
Costruisce un quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
forniti in ordine sparso
Scopre le radici storiche nella
realtà nazionale e sovranazionale.
Conosce i valori della vita sociale,
civile e politica e si impegna ad
essere cittadino responsabile.
Costruisce quadro di civiltà in
base a indicatori di tipo fisicogeografico, sociale ed economico
che individua autonomamente.
Scopre autonomamente le radici
storiche nella realtà nazionale e
sovranazionale.
Condivide i valori della vita
sociale, civile e politica e da il
proprio contributo di cittadino
responsabile.
COMPRENSIONE E USO DEI LINGUAGGI E DEGLI STRUMENTI SPECIFICI
Non riesce a distingue i vari tipi di
fonti storiche e non sa ricavare
informazioni.
Distingue e seleziona solo alcuni
tipi di fonti storiche e ricava le
principali informazioni da esse.
Non conosce il lessico specifico
non sa utilizzare grafici e mappe
spazio-temporali.
Comprende e utilizza, solo se
guidato, alcuni termini specifici e
mappe spazio-temporali.
Distingue e seleziona alcuni tipi di
fonti
storiche
e
ricava
informazioni da esse. Utilizza in
modo appropriato il lessico
specifico e grafici e mappe spaziotemporali
Distingue e seleziona i vari tipi di
fonti
storiche
e
ricava
autonomamente informazioni da
esse per formulare problemi e/o
ipotesi.
Utilizza e costruisce grafici e
mappe
spazio-temporali
per
organizzare le conoscenze studiate
Padroneggia il lessico specifico
75
GEOGRAFIA
Livello basso (4-5)
Livello di accettabilità (6)
Livello medio (7-8)
Livello di eccellenza (9-10)
CONOSCENZA DELL’AMBIENTE FISICO E ANTROPICO
Non conosce, né sa localizzare
oggetti
fisici
e
antropici
dell’Europa e del mondo.
Conosce e localizza alcuni oggetti
fisici e antropici dell’Europa e del
mondo.
Conosce e localizza oggetti fisici
e antropici dell’Europa e del
mondo.
Conosce, localizza e analizza
oggetti
fisici
e
antropici
dell’Europa e del mondo.
Non conosce e non sa stabilire
cause e conseguenze dei problemi
ambientali.
Conosce
le
principali
problematiche ambientali e sa
stabilire
alcune
cause
e
conseguenze, se guidato.
Conosce
le
principali
problematiche ambientali e sa
stabilire
alcune
cause
e
conseguenze
e
adotta
comportamenti
rispettosi
dell’ecosistema.
Conosce
le
problematiche
ambientali e le relative cause e
conseguenze
e
adotta
consapevolmente comportamenti
rispettosi dell’ecosistema.
USO DEGLI STRUMENTI E DEI LINGUAGGI SPECIFICI
Non sa usare strumenti e linguaggi
specifici
della
disciplina,
nemmeno se guidato.
Se guidato, legge, interpreta e
produce alcuni tipi di carte
utilizzando carte mentali del
mondo e di sue parti, carte
tematiche, cartogrammi e grafici,
utilizzando
una
simbologia
convenzionale
Legge, interpreta e produce alcuni
tipi di carte utilizzando carte
mentali del mondo e di sue parti,
carte tematiche, cartogrammi e
grafici,
utilizzando
una
simbologia convenzionale
Legge, interpreta e produce vari
tipi
di
carte
utilizzando
consapevolmente carte mentali del
mondo e di sue parti, carte
tematiche, cartogrammi e grafici,
utilizzando
una
simbologia
convenzionale.
COMPRENSIONE DELLE RELAZIONI
Non
riconosce
collegamenti
spaziali
e
ambientali,
interdipendenza
di
fatti
e
fenomeni e rapporti fra elementi.
Non conosce, né sa utilizzare i
concetti cardine delle strutture
logiche della geografia.
Se guidato, individua nella
complessità territoriale alcuni
collegamenti spaziali e ambientali,
interdipendenza
di
fatti
e
fenomeni e rapporti fra elementi.
Conosce, comprende e utilizza
alcuni concetti cardine delle stru
tture logiche della geografia.
Individua
nella
complessità
territoriale
i
principali
collegamenti spaziali e ambientali,
interdipendenza
di
fatti
e
fenomeni e rapporti fra elementi.
Conosce, comprende e utilizza i
più importanti concetti cardine
delle strutture logiche della
geografia.
76
Individua
nella
complessità
territoriale
i
più
evidenti
collegamenti spaziali e ambientali,
interdipendenza
di
fatti
e
fenomeni e rapporti fra elementi.
Conosce, comprende e utilizza i
concetti cardine delle strutture
logiche della geografia.
LIVELLI DI APPRENDIMENTO DI MATEMATICA
LIVELLO
RENDIMENTO
VOTO
INDICATORI
DESCRITTORI
DI APPRENDIMENTO
Conoscenze
Livello eccellente
Ottimo
9/10
Abilità
Conoscenze
Livello medio
Buono
7/8
Abilità
Conoscenze
Livello accettabile
Sufficiente
6
Abilità
Conoscenze
Livello basso
Insufficiente
4/5
Abilità
77
Ampie, complete e particolarmente
approfondite.
- Autonomia e sicurezza nell'applicazione
di regole, proprietà di procedimenti logici;
- Capacità di individuare procedimenti
risolutivi, anche complessi;
- Capacità di utilizzare correttamente il
linguaggio specifico.
Corrette, ordinate e strutturate nei nuclei
fondamentali.
- Applicazione corretta di regole, proprietà
e procedimenti logici;
- Capacità di individuare procedimenti
risolutivi;
- Capacità di utilizzare correttamente il
linguaggio specifico.
Sostanzialmente corrette ed essenziali.
- Applicazione, in genere, adeguata di
regole, proprietà e procedimenti logici;
- Capacità di individuare procedimenti
risolutivi semplici;
- Capacità di utilizzare i principali elementi
del linguaggio specifico
Parziali o frammentarie e lacunose dei
contenuti disciplinari.
- Applicazione guidata o scorretta di
regole, di regole, proprietà
e procedimenti logici;
- Incerta o scarsa capacità di individuare
procedimenti risolutivi semplici;
- Incerta o scarsa capacità di utilizzare il
linguaggio specifico.
LIVELLI DI APPRENDIMENTO DI SCIENZE
LIVELLO
RENDIMENTO
VOTO INDICATORI
DESCRITTORI
DI APPRENDIMENTO
Conoscenze
Livello eccellente
Ottimo
9/10
Abilità
*
Conoscenze
Livello medio
Buono
7/8
Abilità
*
Conoscenze
Livello accettabile
Sufficiente
6
Abilità
*
78
Ampie, complete e particolarmente
approfondite dei contenuti proposti.
- Autonomia e sicurezza nel descrivere eventi,
ricordare regole ed individuare le caratteristiche
essenziali degli argomenti proposti.
- Saper osservare e descrivere correttamente
fenomeni scientifici.
- Saper individuare relazioni fra variabili
diverse(funzioni empiriche e matematiche), anche in
situazioni complesse.
- Saper relazionare con padronanza di lessico
specifico su argomenti di natura scientifica.
Corrette e ordinate.
- Saper descrivere eventi, ricordare regole
ed individuare le caratteristiche
degli argomenti proposti.
- Saper descrivere fenomeni scientifici.
- Saper individuare le principali relazioni fra
variabili diverse (funzioni empiriche e
matematiche).
- Saper relazionare con un lessico specifico.
Sostanzialmente corrette ed essenziali
- Saper nel descrivere eventi di natura scientifica
- Saper osservare e descrivere gli aspetti più evidenti
di un fenomeno.
- saper individuare le principali relazioni fra variabili
diverse(funzioni empiriche e matematiche) in
situazioni semplici
- Saper utilizzare i principali termini del lessico
specifico.
LIVELLI DI APPRENDIMENTO DI MUSICA
Classe prima
LIVELLI DI
APPRENDIMENTO
RENDIMENTO
Eccellente
VOTO
DESCRITTORI
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
-Conosce i parametri del suono e li utilizza in
modo corretto e autonomo.
-Sa classificare puntualmente gli strumenti e
le voci distinguendone il timbro.
-Riconosce autonomamente le diverse forme
musicali e le classifica in modo preciso.
-Conosce le prime nozioni di teoria musicale
in modo completo e approfondito.
-Esegue un brano musicale con piena
autonomia ritmico-melodica.
-Sa rielaborare creativamente e con
originalità i messaggi sonori.
10
Livello di
eccellenza
Ottimo
INDICATORI
9
Distinto
8
Buono
7
Sufficiente
6
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
Livello medio
Livello di
accettabilità
Insufficiente
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
5
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
4
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
Livello basso
Gravemente
insufficiente
79
-Conosce i parametri del suono e li utilizza in
modo corretto.
-Sa classificare gli strumenti e le voci
distinguendone il timbro.
-Riconosce le diverse forme musicali e le
classifica in modo preciso.
-Conosce le prime nozioni di teoria musicale
in modo completo.
-Esegue un brano musicale con autonomia
ritmico-melodica.
-Sa rielaborare creativamente i messaggi
sonori.
-Conosce i parametri del suono e guidato li
utilizza.
-Sa classificare gli strumenti e le voci.
-Riconosce le diverse forme musicali.
-Conosce le prime nozioni di teoria musicale
in modo essenziale.
-Esegue un brano musicale con parziale
autonomia ritmico-melodica.
-Sa rielaborare i messaggi sonori.
-Conosce limitatamente i parametri del
suono.
-Guidato sa classificare gli strumenti e le
voci.
-Riconosce stentatamente le diverse forme
musicali.
-Conosce le prime nozioni di teoria musicale
in modo frammentario.
-Esegue un brano musicale solo se guidato.
-Sa rielaborare i messaggi sonori in modo
elementare.
-Conosce approssimativamente i parametri
del suono.
-Classifica gli strumenti e le voci in modo
frammentario e confuso.
-Individua le diverse forme musicali in modo
scorretto.
-Conosce le prime nozioni di teoria musicale
in modo molto lacunoso.
-Esegue suoni manchevoli di organicità e
senso logico.
- Rielabora i messaggi sonori in modo
inconsistente.
MUSICA Classe seconda
LIVELLI DI
APPRENDIMENTO
RENDIMENTO
Eccellente
VOTO
DESCRITTORI
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
-Conosce gli elementi costitutivi di una
canzone e sa analizzarla in modo puntuale.
-Conosce in modo approfondito l’evoluzione
della musica e sa analizzarne le diverse
forme.
-Organizza in modo preciso e autonomo le
conoscenze lessicali acquisite.
-Esegue ed interpreta un brano musicale.
-Sa rielaborare creativamente e con
originalità i messaggi sonori.
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
-Conosce gli elementi costitutivi di una
canzone e sa analizzarla.
-Conosce l’evoluzione della musica e sa
analizzarne le diverse forme.
-Organizza organicamente le conoscenze
lessicali acquisite.
-Esegue ed interpreta un brano musicale di
media difficoltà.
-Sa rielaborare creativamente i messaggi
sonori.
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
-Conosce gli elementi costitutivi di una
canzone.
-Conosce in modo essenziale l’evoluzione
della musica e le diverse forme.
-Guidato organizza le conoscenze lessicali
acquisite.
-Esegue ed interpreta un brano musicale di
semplice difficoltà.
-Sa rielaborare i messaggi sonori.
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
-Conosce in modo essenziale gli elementi
costitutivi di una canzone.
-Conosce in modo frammentario l’evoluzione
della musica e le diverse forme.
-Guidato organizza meccanicamente le
conoscenze lessicali acquisite.
-Esegue un brano musicale di semplice
difficoltà in modo stentato.
-Sa rielaborare i messaggi sonori in modo
elementare.
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
-Conosce
limitatamente
gli
elementi
costitutivi di una canzone.
-Conosce in modo lacunoso e frammentario
l’evoluzione della musica e le diverse forme.
-Conosce stentatamente il lessico musicale.
- -Esegue suoni manchevoli di organicità e
senso logico.
-Rielabora i messaggi sonori in modo
inconsistente..
10
Livello di
eccellenza
Ottimo
INDICATORI
9
Distinto
8
Buono
7
Livello medio
Livello di
accettabilità
Sufficiente
Insufficiente
6
5
Livello basso
Gravemente
4
insufficiente
80
MUSICA Classe terza
LIVELLI DI
APPRENDIMENTO
Livello di
eccellenza
RENDIMENTO
VOTO
Eccellente
10
Ottimo
9
Distinto
8
Buono
7
INDICATORI
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
DESCRITTORI
-Conosce e applica autonomamente, nell’utilizzo
quotidiano di apparecchiature audio, le nozioni più
elementari di acustica.
-Conosce in modo approfondito l’evoluzione della
musica e sa analizzarne le diverse forme e generi.
-Organizza in modo preciso e autonomo le
conoscenze lessicali acquisite.
-Esegue ed interpreta
un brano musicale
autonomamente.
-Sa rielaborare creativamente e con originalità i
messaggi sonori.
- Conosce e applica, nell’utilizzo quotidiano di
apparecchiature audio, le nozioni più elementari di
acustica.
-Conosce in modo organico l’evoluzione della
musica e sa analizzarne le diverse forme e generi.
-Organizza in modo preciso le conoscenze lessicali
acquisite.
-Esegue ed interpreta un brano musicale.
-Sa rielaborare creativamente i messaggi sonori.
Livello medio
Livello di
accettabilità
Sufficiente
Insufficiente
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
6
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
5
Livello basso
Ascolto
Produzione
Rielaborazione
Gravemente
4
insufficiente
81
Conosce in modo essenziale e applica,
nell’utilizzo quotidiano di apparecchiature audio, le
nozioni più elementari di acustica.
-Conosce complessivamente l’evoluzione della
musica e, guidato, sa analizzarne le diverse forme e
generi.
-Organizza superficialmente le conoscenze lessicali
acquisite.
-Esegue ed interpreta un brano musicale di media
difficoltà .
-Sa rielaborare i messaggi sonori.
Conosce in modo modesto
e applica,
nell’utilizzo quotidiano di apparecchiature audio, le
nozioni più elementari di acustica.
-Conosce in modo frammentario l’evoluzione
della musica e, guidato, sa riconoscere le diverse
forme e generi.
-Organizza meccanicamente le conoscenze lessicali
acquisite.
-Esegue un brano musicale di media difficoltà in
modo stentato.
-Sa rielaborare i messaggi sonori in modo
semplice.
- Conosce limitatamente le nozioni più elementari
di acustica e le applica solo se guidato.
-Conosce in modo molto lacunoso l’evoluzione
della musica, le diverse forme e generi.
-Conosce stentatamente il lessico musicale.
- -Esegue suoni manchevoli di organicità e senso
logico.
-Rielabora i messaggi sonori in modo
inconsistente.
LIVELLI DI APPRENDIMENTO di
LINGUE STRANIERE (inglese, francese, spagnolo)
Classe prima e seconda
4 - 5.
Esecuzione del compito: dimostra difficoltà nel comprendere le domande e risponde in modo non
adeguato;
comunicazione: conosce solo alcuni aspetti dell’argomenti e fa fatica a formulare frasi;
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico: fa spesso errori di grammatica e lessicali che
compromettono la comprensibilità del messaggio;
writing: produce brevi testi scritti di descrizione e/o completamento anche se con errori
grammaticali e lessicali.
riflessione sulla lingua: conosce le strutture linguistiche in modo approssimativo e non riesce ad
utilizzarle.
6.
Esecuzione del compito: ha qualche difficoltà nel comprendere il senso globale della domanda e
risponde con qualche esitazione ma in modo comprensibile.
comunicazione del messaggio: conosce l’argomento in modo non approfondito e si esprime con
frasi slegate o che contengono errori.
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico: commette errori grammaticali e improprietà
nel lessico che, talvolta, compromette la comunicazione.
riflessione sulla lingua: conosce, in modo superficiale, le strutture linguistiche che utilizza non
sempre in m,odo opportuno.
writiung: produce testi scritti ma vi sono errori grammaticali e lessicali che però non ne
compromettano la comprensione.
7-8
Esecuzione del compito: comprende globalmente la domanda e risponde con qualche esitazione.
comunicazione del massaggio: conosce abbastanza bene l’argomento e sai esprime in modo fluido
(8- prende spesso l’iniziativa).
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico: si esprime in modo corretto pur con qualche
imprecisione grammaticale e/o lessicale.
riflessione sulla lingua: conosce le strutture linguistiche che usa con sicurezza.
writing: produce brani scritti di vario genere anche se sono presenti alcune incertezze grammaticali
e lessicali che non compromettono la comprensione.
riflessione sulla lingua: conosce le strutture linguistiche che usa in modo corretto.
9-10
Esecuzione del compio: comprende la domanda e risponde prontamente ed esaurientemente.
comunicazione dl messaggio: conosce bene l’argomento. si esprime fluentemente, prendendo
l’iniziativa.
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessici: si esprime con frasi corrette e utilizza un
lessico appropriato e vario.
writing: produce brani scritti di varia tipologia in modo autonomo e corretto.
grammaticali in modo corretto e appropriato; utilizza un lessico ricco e l’ortografia è corretta.
riflessione sulla lingua: conosce e usa le strutture linguistiche con correttezza.
82
LINGUE Classe terza
4 - 5.
Esecuzione del compito:dimostra difficoltà nel comprendere le domande e risponde in modo non
adeguato;
comunicazione: conosce solo alcuni aspetti dell’argomenti e fa fatica a formulare frasi;
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico: fa spesso errori di grammatica e lessicali che
compromettono la comprensibilità del messaggio;
riflessione sulla lingua: conosce le strutture linguistiche in modo approssimativo e non riesce ad
utilizzarle.
writing: risponde in modo inadeguato alle indicazioni della traccia; produce brani scritti ma errori
grammaticali spesso compromettono la comprensibilità del testo. il lessico è limitato e con
numerosi errori.
6.
Esecuzione del compito: ha qualche difficoltà nel comprendere il senso globale della domanda e
risponde con qualche esitazione ma in modo comprensibile.
comunicazione del messaggio: conosce l’argomento in modo non approfondito e si esprime con
frasi slegate o che contengono errori.
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico: commette errori grammaticali e improprietà
nel lessico che, talvolta, compromette la comunicazione.
riflessione sulla lingua: conosce, in modo superficiale, le strutture linguistiche che utilizza non
sempre in m,odo opportuno.
writing: risponde in parte alle indicazioni della traccia;il teso presenta diversi errori nell’uso delle
strutture grammaticali che però non compromettono la comprensibilità del testo. utilizza un lessico
abbastanza appropriato.
7-8:
Esecuzione del compito: comprende globalmente la domanda e risponde con
con qualche esitazione.
comunicazione del massaggio: conosce abbastanza bene l’argomento e sai esprime in modo fluido
(prende spesso l’iniziativa).
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessico: si esprime in modo corretto pur con qualche
imprecisione grammaticale e/o lessicale.
writing: risponde alle indicazioni della traccia in modo adeguato; usa le strutture grammaticali in
modo adeguato seppure con qualche imprecisione. utilizza il lessico appropriato.
riflessione sulla lingua: conosce le strutture linguistiche che usa con sicurezza.
9-10:
Esecuzione del compio: comprende la domanda e risponde prontamente ed esaurientemente.
comunicazione dl messaggio: conosce bene l’argomento. si esprime fluentemente, prendendo
l’iniziativa.
conoscenza delle strutture grammaticali e del lessici: si esprime con frasi corrette e utilizza un
lessico appropriato e vario.
writing: risponde alle indicazioni della traccia in modo completo e articolato; usa le strutture
grammaticali in modo corretto e appropriato; utilizza un lessico ricco e l’ortografia è corretta.
riflessione sulla lingua: conosce e usa le strutture linguistiche con correttezza.
83
TECNOLOGIA classe prima
LIVELLO DI APPRENDIMENTO
RENDIMENTO
VOTO
INDICATORI
Conoscenze
Livello eccellente
Ottimo
9/10
DESCRITTORI

Ampie e particolarmente approfondite dei
contenuti disciplinari.

Autonomia nel descrivere la realtà tecnologica,
ricordare regole e individuare le caratteristiche
essenziali degli argomenti proposti;

Saper osservare e descrivere correttamente le fasi
produttive dei materiali;

Saper usare correttamente gli attrezzi da disegno;

Saper relazionare con padronanza di lessico
specifico sù argomenti di natura tecnica.

Corrette e ordinate.

Saper descrivere la realtà tecnologica, ricordare
regole e individuare le caratteristiche essenziali
degli argomenti proposti;

Saper descrivere le fasi produttive dei materiali;

Saper usare ordinatamente gli attrezzi da disegno;

Saper relazionare con un lessico specifico sù
argomenti di natura tecnica.

Sostanzialmente corrette ed essenziali.

Saper descrivere la realtà tecnologica e le
caratteristiche degli argomenti proposti;

Saper descrivere nelle linee essenziali le fasi
produttive dei materiali;

Saper usare gli attrezzi da disegno;

Saper utilizzare i principali termini del lessico
specifico.

Parziali o frammentarie, lacunose dei contenuti
disciplinari.

Descrizione poco corretta, anche se guidata, di
eventi di natura tecnologica;

Modesta o scarsa capacità di individuare le
principali tecniche di produzione;

Scarsa capacità di utilizzare gli attrezzi da disegno
e un linguaggio specifico.
Abilità
Conoscenze
Livello medio
Buono
7/8
Abilità
Conoscenze
Livello accettabile
Sufficiente
6
Abilità
Conoscenze
Livello basso
Insufficiente
4/5
Abilità
84
TECNOLOGIA classe seconda
LIVELLO DI
APPRENDIMENTO
RENDIMENTO VOTO INDICATORI
Conoscenze
Livello eccellente
Ottimo
9/10
DESCRITTORI

Ampie e particolarmente approfondite dei
contenuti disciplinari.

Autonomia nel descrivere la realtà tecnologica,
ricordare regole e individuare le caratteristiche
essenziali degli argomenti proposti;

Saper osservare e descrivere correttamente le fasi
produttive dei materiali e dei fenomeni
ambientali;

Saper usare correttamente gli attrezzi da disegno
ed i comandi essenziali dei software informatici;

Saper relazionare con padronanza di lessico
specifico sù argomenti di natura tecnica.

Corrette e ordinate.

Saper descrivere la realtà tecnologica, ricordare
regole e individuare le caratteristiche essenziali
degli argomenti proposti;

Saper descrivere le fasi produttive dei materiali e
dei fenomeni ambientali;

Saper usare ordinatamente gli attrezzi da disegno
ed i comandi essenziali dei software informatici;

Saper relazionare con un lessico specifico sù
argomenti di natura tecnica.

Sostanzialmente corrette ed essenziali.

Saper descrivere la realtà tecnologica e le
caratteristiche degli argomenti proposti;

Saper descrivere nelle linee essenziali le fasi
produttive dei materiali e dei fenomeni
ambientali;

Saper usare gli attrezzi da disegno ed i comandi
essenziali dei software informatici;

Saper utilizzare i principali termini del lessico
specifico.

Parziali o frammentarie, lacunose dei contenuti
disciplinari.

Descrizione poco corretta, anche se guidata, di
eventi di natura tecnologica;

Modesta o scarsa capacità di individuare le
principali tecniche di produzione e gli effetti dei
fenomeni ambientali;

Scarsa capacità di utilizzare gli attrezzi da
disegno, i comandi essenziali dei software
informatici e un linguaggio specifico.
Abilità
Conoscenze
Livello medio
Buono
7/8
Abilità
Conoscenze
Livello accettabile
Sufficiente
6
Abilità
Conoscenze
Livello basso
Insufficiente
4/5
Abilità
85
TECNOLOGIA classe terza
LIVELLO DI
APPRENDIMENTO
RENDIMENTO VOTO INDICATORI
Conoscenze
Livello eccellente
Ottimo
9/10
DESCRITTORI

Ampie e particolarmente approfondite dei
contenuti disciplinari.

Autonomia nel descrivere la realtà tecnologica,
ricordare regole e individuare le caratteristiche
essenziali degli argomenti proposti;

Saper osservare e descrivere correttamente le fasi
produttive degli impianti e delle problematiche
energetiche-ambientali;

Saper usare correttamente gli attrezzi da disegno
ed i software informatici;

Saper relazionare con padronanza di lessico
specifico sù argomenti di natura tecnica.

Corrette e ordinate.

Saper descrivere la realtà tecnologica, ricordare
regole e individuare le caratteristiche essenziali
degli argomenti proposti;

Saper descrivere le fasi produttive degli impianti e
delle problematiche energetiche-ambientali;

Saper usare ordinatamente gli attrezzi da disegno
ed i software informatici;

Saper relazionare con un lessico specifico sù
argomenti di natura tecnica.

Sostanzialmente corrette ed essenziali.

Saper descrivere la realtà tecnologica e le
caratteristiche degli argomenti proposti;

Saper descrivere nelle linee essenziali le fasi
produttive degli impianti e delle problematiche
energetiche-ambientali;

Saper usare gli attrezzi da disegno ed i software
informatici;

Saper utilizzare i principali termini del lessico
specifico.

Parziali o frammentarie, lacunose dei contenuti
disciplinari.

Descrizione poco corretta, anche se guidata, di
eventi di natura tecnologica;

Modesta o scarsa capacità di individuare le
principali tecniche di produzione degli impianti e
delle problematiche energetiche-ambientali;

Scarsa capacità di utilizzare gli attrezzi da
disegno, i software informatici e un linguaggio
specifico.
Abilità
Conoscenze
Livello medio
Buono
7/8
Abilità
Conoscenze
Livello accettabile
Sufficiente
6
Abilità
Conoscenze
Livello basso
Insufficiente
4/5
Abilità
86
ARTE classe prima
LIVELLI DI
RENDIMENTO
VOTO
Eccellente
10
INDICATORI
DESCRITTORI
APPRENDIMENTO
- Osserva, legge e descrive in modo
chiaro e completo la realtà visiva.
Livello
di
eccellenza
Osservazione
- Usa il linguaggio visivo e le tecniche
Produzione
per realizzare messaggi visivi in modo
Rielaborazione
Ottimo
creativo.
- Sa ben organizzare le conoscenze
9
acquisite in forma personale.
- Conosce la storia dell'arte e usa il
linguaggio specifico in modo esaurien
te.
- Osserva, legge e descrive in modo
Distinto
pertinente la realtà visiva.
8
- Usa il linguaggio visivo e le tecniche
Livello
medio
Osservazione
Produzione
Buono
Rielaborazione
7
per realizzare messaggi visivi in modo
appropriato.
- Sa ben organizzare le conoscenze
acquisite.
- Conosce la storia dell'arte e usa il
linguaggio specifico in modo corretto.
- Osserva, legge e descrive la realtà
visiva.
Livello
di
accettabilità
- Usa il linguaggio visivo e le tecniche
Osservazione
Sufficiente
Produzione
6
Rielaborazione
in modo idoneo per realizzare messaggi.
- Sa organizzare le conoscenze
acquisite.
- Conosce la storia dell'arte e usa il
linguaggio specifico.
- Osserva, legge e descrive la realtà
in forma essenziale.
- Usa il linguaggio visivo e le tecniche
Osservazione
Insufficiente
Produzione
5
Rielaborazione
per realizzare semplici messaggi visivi.
- Riesce, guidato, ad organizzare le
conoscenze acquisite.
- Conosce in modo approssimativo
Livello
basso
la storia dell'arte e il linguaggio speci
fico.
- Osserva, legge e descrive la realtà
in modo stentato.
- Usa il linguaggio visivo e le tecniche
Gravemente
4
insufficiente
Osservazione
per realizzare messaggi visivi carenti.
Produzione
- Non riesce ad organizzare le cono
Rielaborazione
scenze acquisite.
- Conosce stentatamente la storia
dell'arte e non sa usare il linguaggio
specifico.
87
ARTE classe seconda
LIVELLI DI
RENDIMENTO
VOTO
Eccellente
10
INDICATORI
DESCRITTORI
APPRENDIMENTO
- Osserva, legge e descrive con linguaggio verbale appropriato gli elemen-
Livello
di
eccellenza
ti significativi di immagini e opere d'arte
Ottimo
Osservazione
- Riconosce codici e regole compo-
Produzione
sitive presenti nelle opere d'arte e ne
Rielaborazione
individua i significati comunicativi.
- Produce elaborati creativi utilizzan-
9
do tecniche e materiali diversi.
- Conosce in modo approfondito le
linee fondamentali della produzione
artistica nella storia.
- Osserva, legge e descrive con lin-
Distinto
guaggio verbale chiaro gli elementi
8
significativi di immagini e opere d'arte.
Livello
medio
Buono
7
Osservazione
- Riconosce codici e regole compo-
Produzione
sitive presenti nelle opere d'arte e ne
Rielaborazione
individua i significati comunicativi.
- Produce elaborati personali utilizzando tecniche e materiali diversi.
- Conosce in modo chiaro le linee
fondamentali della produzione artistica
nella storia.
- Osserva, legge e descrive con linguaggio verbale corretto gli elementi
significativi di immagini e opere d'arte.
Livello
di
accettabilità
Sufficiente
6
Osservazione
- Riconosce codici e regole compo-
Produzione
sitive presenti nelle opere d'arte e ne
Rielaborazione
individua i significati comunicativi in
modo essenziale.
- Produce elaborati utilizzando tecniche e materiali diversi.
- Conosce le linee fondamentali della
produzione artistica nella storia
- Osserva, legge e descrive con linguaggio verbale approssimativo gli
elementi significativi di immagini e
opere d'arte.
- Riconosce codici e regole compo-
Insufficiente
5
Osservazione
sitive presenti nelle opere d'arte e ne
Produzione
individua i significati comunicativi in
Rielaborazione
modo stentato.
- Guidato produce elaborati utilizzando tecniche e materiali diversi.
- Conosce in modo inadeguato le linee
fondamentali della produzione artistica
Livello
nella storia.
88
basso
- Osserva, legge e descrive con linguaggio verbale stentato gli elementi
significativi di immagini e opere d'arte.
- Non riconosce codici e regole com-
Gravemente
Osservazione
Produzione
4
insufficiente
Rielaborazione
positive presenti nelle opere d'arte e
non individua i significati comunicativi.
- Guidato produce elaborati elementa
ri utilizzando tecniche e materiali non
idonei.
- Non conosce le linee fondamentali
della produzione artistica nella storia.
ARTE classe terza
LIVELLI DI
RENDIMENTO
VOTO
Eccellente
10
INDICATORI
DESCRITTORI
APPRENDIMENTO
- Conosce le caratteristiche del linguaggio visivo e sa utilizzarle in modo
Livello
di
eccellenza
efficace e originale.
Osservazione
Produzione
Rielaborazione
Ottimo
- Conosce la storia dell'arte e applica
in modo autonomo un metodo di lettura
dell'opera usando termini appropriati.
- Produce elaborati originali utilizzan-
9
do diversi materiali e tecniche.
- Rielabora immagini in modo creativo
evidenziando la valenza espressiva.
- Conosce le caratteristiche del lin-
Distinto
guaggio visivo e sa utilizzarle in modo
8
autonomo e personale.
Livello
medio
Buono
7
Osservazione
- Conosce la storia dell'arte e applica
Produzione
in modo corretto un metodo di lettura
Rielaborazione
dell'opera usando termini appropriati.
- Produce elaborati creativi utilizzando diversi materiali e tecniche.
- Rielabora immagini in modo personale evidenziando la valenza espressiva.
- Conosce le caratteristiche del linguaggio visivo e sa utilizzarle in modo
corretto.
Livello
di
accettabilità
Osservazione
Sufficiente
Produzione
6
Rielaborazione
- Conosce la storia dell'arte e applica
in modo chiaro un metodo di lettura
dell'opera usando termini appropriati.
- Produce elaborati accettabili utilizzando diversi materiali e tecniche.
- Rielabora immagini cogliendo la
valenza espressiva.
- Conosce superficialmente le caratteristiche del linguaggio visivo e sa utilizzarle in modo stentato.
- Conosce poco la storia dell'arte e
applica un metodo di lettura dell'opera
Osservazione
Insufficiente
Produzione
5
Rielaborazione
non appropriato.
- Produce elaborati elementari utilizzando diversi materiali e tecniche.
- Rielabora immagini con scarsa va-
89
lenza espressiva.
basso
- Conosce stantamente le caratteristiche del linguaggio visivo e non sa utilizzarle.
- Non conosce la storia dell'arte e non
Gravemente
Osservazione
Produzione
4
insufficiente
Rielaborazione
sa applicare un metodo di lettura della
opera.
- Produce elaborati carenti utilizzando
scarsamente materiali e tecniche.
- Rielabora immagini in modo inadeguato.
SCIENZE MOTORIE classe prima
LIVELLO DI
APPRENDIMENTO
RENDIMENTO
VOTO
INDICATORI
Conoscenze
Livello eccellente
Ottimo
9/10
Abilità
Conoscenze
Livello medio
Buono
7/8
Abilità
Conoscenze
Livello accettabile
Sufficiente
6
Abilità
Conoscenze
Livello basso
Insufficiente
4/5
Abilità
90
DESCRITTORI
Ampie e particolarmente approfondite
dei contenuti proposti
- riconosce le capacità condizionali e il
linguaggio specifico
- distribuire le capacità condizionali
nello spazio e nel tempo
- economicità del gesto
Corrette e ordinate
- riconosce le capacità condizionali e il
linguaggio specifico
- distribuire le capacità condizionali
nello spazio e nel tempo
- economicità del gesto
Sostanzialmente corrette ed essenziali
- riconosce le capacità condizionali e il
linguaggio specifico
- distribuire le capacità condizionali
nello spazio e nel tempo
- economicità del gesto
Parziali o frammentarie, lacunose dei
contenuti disciplinari
- riconosce le capacità condizionali e il
linguaggio specifico
- distribuire le capacità condizionali
nello spazio e nel tempo
- economicità del gesto
SCIENZE MOTORIE classe seconda
LIVELLO DI
APPRENDIMENTO
RENDIMENTO
VOTO
INDICATORI
Conoscenze
Livello eccellente
Ottimo
9/10
Abilità
Conoscenze
Livello medio
Buono
7/8
Abilità
Conoscenze
Livello accettabile
Sufficiente
6
Abilità
Conoscenze
Livello basso
Insufficiente
4/5
Abilità
91
DESCRITTORI
Ampie e particolarmente approfondite
dei contenuti proposti
- saper organizzare, controllare ed
adattare i movimenti
- saper gestire il movimento in relazione
alle capacità coordinative speciali
- conoscere ed usare il linguaggio
specifico
Corrette e ordinate
- saper organizzare, controllare ed
adattare i movimenti
- saper gestire il movimento in relazione
alle capacità coordinative speciali
- conoscere ed usare il linguaggio
specifico
Sostanzialmente corrette ed essenziali
- saper organizzare, controllare ed
adattare i movimenti
- saper gestire il movimento in relazione
alle capacità coordinative speciali
- conoscere ed usare il linguaggio
specifico
Parziali o frammentarie, lacunose dei
contenuti disciplinari
- saper organizzare, controllare ed
adattare i movimenti
- saper gestire il movimento in relazione
alle capacità coordinative speciali
- conoscere ed usare il linguaggio
specifico
SCIENZE MOTORIE classe terza
LIVELLO DI
APPRENDIMENTO
RENDIMENTO
VOTO
INDICATORI
Conoscenze
Livello eccellente
Ottimo
9/10
Abilità
Conoscenze
Livello medio
Buono
7/8
Abilità
Conoscenze
Livello accettabile
Sufficiente
6
Abilità
Conoscenze
Livello basso
Insufficiente
4/5
Abilità
92
DESCRITTORI
Ampie e particolarmente approfondite
dei contenuti proposti
- saper gestire il carico motorio e
sportivo
- conoscere i benefici dell’allenamento e
saper applicare le sue principali
metodologie
- conoscere gli apparati e i sistemi del
corpo umano
Corrette e ordinate
- saper gestire il carico motorio e
sportivo
- conoscere i benefici dell’allenamento e
saper applicare le sue principali
metodologie
- conoscere gli apparati e i sistemi del
corpo umano
Sostanzialmente corrette ed essenziali
- saper gestire il carico motorio e
sportivo
- conoscere i benefici dell’allenamento e
saper applicare le sue principali
metodologie
- conoscere gli apparati e i sistemi del
corpo umano
Parziali o frammentarie, lacunose dei
contenuti disciplinari
- saper gestire il carico motorio e
sportivo
- conoscere i benefici dell’allenamento e
saper applicare le sue principali
metodologie
- conoscere gli apparati e i sistemi del
corpo umano
ALLEGATO 3
CRITERI DI VALUTAZIONE
a) Modalita’ di valutazione e verifica nella scuola
dell’infanzia
La valutazione è
la tappa conclusiva di un
percorso didattico che regola la
programmazione.
All’interno della sezione, l’insegnante valuta i livelli di apprendimento conseguiti dai bambini,
con riferimento ai diversi campi di esperienza; valuta, inoltre, l’efficacia del
proprio operato,
le modalità di relazione usate, i materiali, i tempi, gli spazi e le scelte organizzative, per predisporre
eventuali aggiustamenti alla sua azione educativa.
La verifica è un momento di riflessione, utile ai docenti per analizzare e confrontare percorsi di
lavoro, strategie educative utilizzate, risultati conseguiti.
La verifica dei risultati raggiunti avviene in più momenti: all’inizio dell’anno scolastico, in itinere,
alla fine di un’unità didattica, alla fine dell’anno scolastico. Essa si avvale dei seguenti strumenti:
osservazioni occasionali;
osservazioni sistematiche;
registrazioni tramite griglie prestabilite;
feed-back dei genitori.
Per verificare il raggiungimento di un determinato obiettivo si utilizzano:
colloqui individuali;
prove pratiche;
lavori di gruppo;
momenti di gioco;
rappresentazioni grafico/pittoriche.
I docenti documentano la storia di ogni bambino, i suoi progressi e le sue trasformazioni
raccogliendo informazioni, dati e annotazioni.
b) CRITERI di Valutazione Scuola primaria
TABELLA DI ATTRIBUZIONE DEL VOTO NUMERICO E GIUDIZIO SINTETICO
10
9
conoscenze complete e approfondite
-sa applicare le conoscenze a situazioni nuove e rielaborarle in modo personale
e critico
-utilizza un linguaggio ricco e appropriato
-partecipa in modo responsabile e lavora con impegno costante, autonomamente
e responsabilmente
-conoscenze complete che applica in situazioni nuove, rielaborandole in modo
personale
-utilizza un linguaggio ricco ed appropriato
93
8
7
6
-partecipa in modo costruttivo e lavora con costanza, autonomia, e
responsabilità
-conoscenze adeguate e sicure che applica a situazioni nuove e che rielabora in
modo personale
-si esprime con un linguaggio appropriato e corretto
-partecipa in modo attivo e costante con autonomia e responsabilità
-conoscenze essenziali, in parte approfondite, che sa applicare a situazioni
analoghe, in modo autonomo
-si esprime con un linguaggio abbastanza appropriato,adeguato e corretto
-in genere partecipa in modo attivo, costante e responsabile
-conoscenze essenziali che, in genere, sa applicare a situazioni analoghe
-acquisisce le conoscenze in modo, a volte, mnemonico
-si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto
-partecipa, in genere, alle attività in modo interessato, ma poco attivo
6
-conoscenze essenziali
obiettivi -acquisisce le conoscenze in modo quasi sempre mnemonico
minimi -si esprime con un linguaggio parzialmente corretto
-interesse ed impegno sono settoriali
-conoscenze frammentarie e parziali che, in genere, sa applicare in situazioni
analoghe,
5
anche se con alcune imperfezioni.
-acquisisce le conoscenze in modo mnemonico
-si esprime con un linguaggio impreciso
-l’interesse e l’impegno sono discontinui
COM PORTAMENTO
Corretto
e responsabile
Corretto
E’ disponibile e collaborativo;
Rispetta spontaneamente
le persone, le regole, l’ambiente.
Rispetta spontaneamente le persone,
le regole, l’ambiente.
Parzialmente
corretto
Non sempre rispetta le persone, le
regole, l’ambiente.
Non corretto
Non rispetta le persone, le regole,
l’ambiente.
E’ indifferente ai richiami
L’insegnamento della Religione Cattolica sarà valutato attraverso un giudizio sintetico del
docente.
94
c) CRITERI di Valutazione Scuola Secondaria di I grado
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 4, comma 4 del D.P.R. 275/1999 e dell’ art. 1, c. 5 del D.P.R.
122/2009, la valutazione e l‟attribuzione dei voti disciplinari sarà espressa in decimi sia per il
comportamento, sia per gli apprendimenti e verrà effettuata sulla base dei criteri di seguito riportati:
LIVELLI DI
APPRENDIMENTO
RENDIMENTO
Livello di
eccellenza
Eccellente
VOTO
I NDICATORI
10
Conoscenze
DESCRITTORI
Ampie,
complete,
approfondite
particolarmente
9
Ottimo
Abilità
Conoscenze
Autonomia e sicurezza nell'applicazione
anche in situazioni nuove;
esposizione rigorosa, ricca, ben articolata;
capacità di sintesi, rielaborazione personale,
creatività, originalità.
Complete, corrette, approfondite.
8
Distinto
Abilità
Livello medio
Precisione e sicurezza nell’applicazione in
situazioni via via più complesse;
esposizione chiara, abbastanza precisa,
articolata;
capacità di sintesi, apporti critici e
rielaborativi apprezzabili, talvolta originali.
7
Conoscenze
Corrette, ordinate, strutturate nei nuclei
fondamentali
Buono
Abilità
Livello di
accettabilità
Conoscenze
Analisi
puntuali,
applicazione
sostanzialmente sicura in situazioni note;
esposizione chiara, abbastanza precisa,
lineare;
sintesi parziale con alcuni spunti critici
Sostanzialmente corrette, essenziali.
6
Sufficiente
Abilità
95
Analisi
elementare
ma
pertinenti,
applicazione senza gravi errori in situazioni
semplici;
esposizione semplificata, sostanzialmente
corretta, parzialmente guidata
Conoscenze
5
Abilità
Livello basso
Non sufficiente
Parziali dei minimi disciplinari, ma tali da
consentire un graduale recupero
Applicazione guidata, ancora incerta, ma in
miglioramento rispetto alla situazione di
partenza
Schematismi, esiguità di analisi;
Esposizione ripetitiva e imprecise
4
Conoscenze
Frammentarie, lacunose anche dei minimi
disciplinari.
Abilità
Applicazione scorretta con gravi errori,
incompletezza
anche
degli
elementi
essenziali;
analisi
inconsistente,
scorretta
nei
fondamenti;
esposizione scorretta, frammentata, povertà
lessicale
L’insegnamento della Religione Cattolica sarà valutato attraverso un giudizio sintetico del
docente.
Ogni docente, in sede di dipartimento, ha provveduto a declinare i suddetti livelli di apprendimento
con i descrittori inerenti gli obiettivi formativi relativamente alla propria disciplina.
(ALLEGATO 3: livelli di apprendimento delle varie materie)
CRITERI di Valutazione del Comportamento
Per quanto riguarda la valutazione del comportamento, la nostra scuola ha approvato il
Regolamento di Istituto sulla base della normativa vigente (“Statuto delle Studentesse e degli
Studenti” ) ed alle sue integrazioni e modificazioni più recenti (D.P.R 235/2007) e ha elaborato il
“Patto Educativo di Corresponsabilità”.
Con riferimento al D.M. 5/09, alla L.169/08 e al DPR n.122 del 22 /06/2009, il Collegio Docenti ha
stabilito i criteri per l’attribuzione del voto di comportamento, come dalla seguente tabella:
VOTO
DESCRIZIONE COMPORTAMENTO
DIECI
Comportamento corretto in ogni momento della vita scolastica: consapevolezza del
valore delle regole della convivenza civile. Frequenza regolare alle lezioni e a tutte le
attività organizzate dalla scuola. Puntualità e responsabilità nell’esecuzione delle
consegne. Impegno serio nel dovere di studente. Atteggiamento propositivo nella vita
scolastica. Disponibilità alla collaborazione con compagni e docenti durante le attività
didattiche.
NOVE
Comportamento corretto e rispettoso delle regole della convivenza civile durante le
attività didattiche; frequenza regolare alle lezioni e alle attività organizzate dalla scuola.
Puntualità nell’esecuzione delle consegne. Interesse e partecipazione attivi. Disponibilità
alla collaborazione con compagni e docenti.
OTTO
Comportamento generalmente corretto e rispettoso delle regole della convivenza civile
96
durante le attività didattiche; frequenza costante alle lezioni e alle attività organizzate
dalla scuola. Costanza nell’adempimento delle consegne. Interesse e partecipazione
generalmente attivi. Discreta disponibilità alla collaborazione con compagni e docenti.
SETTE
Comportamento a volte scorretto e non sempre rispettoso delle regole della convivenza
civile durante le attività didattiche; frequenza alle attività non sempre continua. Discreta
puntualità nell'adempimento delle consegne e nel rispetto degli orari Interesse e
partecipazione attenti, ma non sempre proficui e costruttivi. Modesta disponibilità alla
collaborazione con compagni e docenti.
SEI
Comportamento scorretto e poco rispettoso delle regole della convivenza civile durante le
attività didattiche; sanzioni disciplinari. Frequenza discontinua alle attività. Rapporti
interpersonali scorretti. Scarso impegno nelle attività didattiche. Scarsa puntualità
nell’adempimento delle consegne e nel rispetto degli orari. Interesse e partecipazione non
sempre proficui e costruttivi.
CINQUE
Comportamento scorretto e irrispettoso delle regole della convivenza civile, lesivo della
dignità dei compagni e del personale della scuola; sanzioni disciplinari. Grave e frequente
disturbo delle attività didattiche. Ruolo negativo all’interno del gruppo classe. Interesse
scarso e mancata partecipazione al dialogo educativo e alle attività didattiche.
Criteri di ammissione all’anno successivo e all’Esame di Stato conclusivo
del I ciclo di istruzione.
Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato conclusivo del ciclo, gli studenti
che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline.
In sede d’esame finale, agli alunni particolarmente meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10
decimi, potrà essere assegnata la lode dalla commissione che deciderà all’unanimità.
Tutti gli indicatori per gli esami di stato relativi alle prove scritte e orali e i giudizi di ammissione
all’esame e sul grado di maturazione raggiunto, sono consultabili nell’allegato n.5
Valutazione degli ADA: gli Alunni Diversamente Abili saranno valutati, oltre che nel
comportamento, anche nelle discipline e nelle attività predisposte e svolte sulla base del P.E.I.
(Piano Educativo Individualizzato, come dall’ art. 12, c. 5 L.104/92).
Per essi, qualora richieste, si provvederà in sede di Esame di Stato, alla predisposizione di prove
differenziate.
Valutazione degli Alunni DSA: Come da DM 5669 del 2011, per gli alunni in situazione di
Difficoltà Specifiche di Apprendimento, debitamente certificate, viene dettata una disciplina
organica, con la quale si prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, ed anche in
sede di esame, siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa
valutazione sia effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli
alunni.
Certificazione delle Competenze
Le competenze, specifiche e/o trasversali nei vari curricula disciplinari, acquisite dagli alunni nel
loro percorso scolastico, saranno certificate adeguatamente, nel quadro della normativa europea.
97
GIUDIZI E INDICATORI PER GLI ESAMI DI STATO
Giudizio di ammissione
SEX
SETTE
OTTO
NOVE
DIECI
Nel corso del triennio l’alunno ha raggiunto un accettabile grado di
maturazione. Ha
partecipato alle attività scolastiche mostrando un
comportamento abbastanza corretto, un impegno ed un interesse quasi
sempre regolari ed un metodo di lavoro autonomo. Rivela conoscenze non
ancora assimilate e sicure ma nel complesso sufficienti.
Nel corso del triennio l’alunno ha raggiunto un sufficiente grado di
maturazione. Ha partecipato alle attività scolastiche regolarmente
evidenziando un comportamento corretto, impegno ed interesse costanti ed un
metodo di lavoro produttivo. Rivela conoscenze quasi del tutto assimilate e
sicure dei contenuti disciplinari.
Nel corso del triennio l’alunno ha raggiunto un buon grado di maturazione. Ha
partecipato in modo attivo al lavoro scolastico mostrando un comportamento
corretto, un impegno ed un interesse costanti ed un metodo di lavoro
produttivo. Rivela conoscenze assimilate e sicure dei contenuti disciplinari.
Nel corso del triennio l’alunno ha raggiunto un soddisfacente grado di
maturazione. Ha partecipato, dando contributi personali, alle attività
scolastiche, mostrando un comportamento responsabile, un impegno costante
ed un vivo interesse ed un metodo di lavoro corretto e autonomo. Rivela una
conoscenza completa ed approfondita dei contenuti disciplinari.
Nel corso del triennio l’alunno ha raggiunto un eccellente grado di
maturazione. Ha partecipato con entusiasmo alle attività scolastiche con
apporti personali, mostrando un comportamento pienamente responsabile, un
impegno assiduo, un vivo interesse ed un metodo di lavoro efficace e
produttivo.
Rivela una conoscenza completa e approfondita ed originale dei contenuti
disciplinari.
Aggiungere consiglio orientativo.
GIUDIZI DI AMMISSIONE-NON AMMISSIONE MODIFICABILI IN CONSIGLIO DI CLASSE
SEI*
98
CINQUE
QUATTRO
Giudizio di ammissione alunni diversamente abili
Viene modificato il giudizio riferito alla valutazione del sei nel seguente modo, tenuto conto che è
quello che maggiormente si presta alle valutazioni degli alunni diversabili:
Nel corso del triennio l’alunno ha raggiunto un accettabile grado di maturazione. Ha partecipato
alle attività scolastiche mostrando un comportamento sostanzialmente corretto, un impegno
adeguato alle sue potenzialità ed un interesse abbastanza regolare. Guidato, ha raggiunto una
certa autonomia scolastica. Rivela conoscenze non ancora assimilate e sicure ma nel complesso
sufficienti. SEI
Nei casi di particolare positività, potranno essere utilizzati i giudizi con valutazione SEI o SETTE
previsti per i normodotati.
Nei casi di particolare gravità, che comunque prevedono la partecipazione dell’alunno agli esami di
licenza, sarà predisposto un giudizio di ammissione del tutto personalizzato.
CLASSE_______DOCENTE________________________
GIUDIZIO DI AMMISSIONE – NON AMMISSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (PROGRAMMAZIONE SEMPLIFICATA)
ALUNNO
VOTO
SETTEOTTO
SEI
GIUDIZIO
Nel corso del triennio l’alunno/a ha raggiunto un sufficiente grado di maturazione. Ha
partecipato alle attività scolastiche mostrando un comportamento /generalmente/ corretto,
un impegno /del tutto/ adeguato alle sue potenzialità ed un interesse /nel
complesso/regolare. Grazie ad un percorso personalizzato, ha raggiunto piena autonomia
scolastica, integrando in modo funzionale le competenze acquisite. Rivela conoscenze /quasi
/del tutto/ assimilate e sicure dei contenuti disciplinari acquisiti.
Nel corso del triennio l’alunno/a ha raggiunto un accettabile grado di maturazione. Ha
partecipato alle attività scolastiche mostrando un comportamento/ sostanzialmente/nel
complesso/ corretto, un impegno/ appena/ adeguato alle sue potenzialità ed un interesse
abbastanza regolare. Guidato, ha raggiunto una certa/discreta/piena autonomia scolastica.
Rivela conoscenze non ancora assimilate e sicure, ma nel complesso sufficienti.
CINQUE
QUATTRO
GIUDIZIO DI AMMISSIONE – NON AMMISSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI (PROGRAMMAZIONE FORTEMENTE
DIFFERENZIATA)
ALUNNO
VOTO
GIUDIZIO
99
SEI
Nel corso del triennio l’alunno/a ha raggiunto un essenziale grado di maturazione. Ha
partecipato alle attività scolastiche mostrando un comportamento generalmente adeguato
alle situazioni, una partecipazione ed un impegno/sostanzialmente/ adatti alle sue
potenzialità. Guidato, ha raggiunto una certa /piena autonomia/ sociale/ funzionale. Rivela
possesso di abilità di base non ancora del tutto assimilate e sicure, ma nel complesso
sufficienti.
Giudizio sul livello globale di maturazione raggiunto
A compimento del 1° ciclo d’istruzione, l’alunno ha manifestato un atteggiamento:
consapevole/corretto/positivo/adeguato/poco adeguato…………
nei confronti dei doveri scolastici ed ha acquisito un metodo di lavoro:
ordinato/preciso/autonomo/produttivo/dispersivo…….
Ha raggiunto:
eccellenti/notevoli/apprezzabili/ soddisfacenti/discreti/adeguati/accettabili/modesti…..
livelli di comprensione (e di rielaborazione critica) degli argomenti affrontati mostrando:
 Padronanza dei linguaggi specifici
 Proprietà nei linguaggi specifici
 Discreta acquisizione dei linguaggi specifici
 Sufficiente padronanza linguistica
 Un linguaggio povero/semplice/poco chiaro/confuso
Il livello di maturazione raggiunto è:
eccellente/ottimo/soddisfacente/distinto/buono/sufficiente/adeguato.
Indicatori prove scritte
a) ITALIANO
Descrittori di correzione della prova scritta d’italiano
Pertinenza con l’enunciato
Organicità e chiarezza dell’esposizione
Correttezza ortografica e sintattica
Rielaborazione personale e ricreativa
Punteggio totale
100
Livelli valutativi
4 5 6 7 8 9
     
     
     
     
……/ 10
10




b) MATEMATICA
Descrittori di correzione della prova scritta di matematica
Conoscenza dei contenuti
Applicazione di procedimenti e principi
Rappresentazione grafica
Linguaggio specifico
Punteggio totale
Livelli valutativi
4 5 6 7 8 9 10
      
      
      
      
………………/10
c) INGLESE
Descrittori di correzione della prova dialogo
Livelli valutativi
Comprensione del testo e impostazione del dialogo
Padronanza delle funzioni comunicative
Conoscenza ed uso del lessico delle strutture morfosintattiche
Punteggio totale conseguito
0


1




Descrittori di correzione della prova Comprensione Testo
Conoscenza ed uso delle strutture
Pertinenza e correttezza delle risposte
Punteggio totale conseguito
3


4



……………/ 10
Livelli valutativi
0
Comprensione del testo con inferenza del lessico non noto
2





Descrittori di correzione della prova lettera
1
2
3
4
 
 

  


……………/ 10
Livelli valutativi
Comprensione della traccia e organizzazione del discorso
Conoscenza ed uso delle strutture
Correttezza formale
Punteggio totale conseguito
0
1






2
3
4
 

  

……………/ 10
d) FRANCESE/ SPAGNOLO
Descrittori di correzione della prova Comprensione Testo
Comprensione del testo con inferenza del lessico non noto
Conoscenza ed uso delle strutture
Pertinenza e correttezza delle risposte
Punteggio totale conseguito
101
Livelli valutativi
0
1
2
3
4

  


  


 
……………/ 10
Descrittori di correzione della prova dialogo
Livelli valutativi
0
Comprensione del testo e impostazione del dialogo
Padronanza delle funzioni comunicative
Conoscenza ed uso del lessico delle strutture morfosintattiche
Punteggio totale conseguito



Descrittori di correzione della prova lettera
1
2
3
4

  

  


……………/ 10
Livelli valutativi
Comprensione della traccia e organizzazione del discorso
Conoscenza ed uso delle strutture
Correttezza formale
Punteggio totale conseguito
0
1
2
3
4













……………/ 10
Indicatori prove scritte alunni diversamente abili
ITALIANO
- Pertinenza con l’enunciato
- Chiarezza di esposizione
- Correttezza ortografica e sintattica
MATEMATICA
- Conoscenza dei contenuti
- Applicazioni di semplici procedimenti e principi
- Rappresentazione grafica
Si propone di formulare un giudizio che contenga le tre voci e voto unico per entrambe le prove
scritte.
INGLESE
Descrittori di correzione della prova Comprensione del testo.
- Comprensione del testo
- Conoscenza ed uso delle strutture
- Correttezza delle risposte
La prova dialogo non è ritenuta idonea perché troppo complessa e di difficile esecuzione.
Descrittori di correzione della prova Lettera (uguali a quelli dei normodotati)
- Comprensione della traccia e organizzazione del discorso
- Conoscenza ed uso delle strutture
- Correttezza formale
Sono considerati idonei i livelli valutativi previsti per la classe, richiedendo però di aumentare il
livello di accettabilità.
102
FRANCESE
- Comprensione del testo
- Uso di strutture e funzioni
- Correttezza delle risposte
Indicatori prova orale
Descrittori di correzione della prova orale
Livelli valutativi
4 5 6 7 8 9
Capacità di esporre contenuti usando il linguaggio specifico delle varie discipline
     
Descrivere esperienze didattiche
     
Effettuare collegamenti tra discipline
     
Applicare in situazioni nuove quanto appreso
     
Capacità di riflettere ed esprimere giudizi personali
     
Punteggio totale
……/ 10
Indicatori prova orale alunni diversamente abili





Capacità di esporre usando alcuni termini specifici delle varie discipline
Descrivere e commentare esperienze didattiche
Effettuare collegamenti tra discipline, anche se guidato
Esprimere dei giudizi personali in modo essenziale
Affrontare la prova con calma
103
10





ALLEGATO 4
SEZIONE “ NORMATIVA”
 NOTA DSA
 LEGGE 170/2010
 DIVERSI DA CHI?
RACCOMANDAZIONE PER L’INTEGRAZIONE
DEGLI
ALUNNI
STRANIERI
E
PER
L’INTERCULTURA
 INDICAZIONI OPERATIVE PER LA CONCRETA
ATTUAZIONE IN AMBITO SCOLASTICO DELLA
LEGGE 54/2006 -"DISPOSIZIONI IN MATERIA DI
SEPARAZIONE DEI GENITORI E AFFIDAMENTO
CONDIVISO DEI FIGLI"
 REGOLAMENTO DI ISTITUTO
104
NOTA PER LE SCUOLE SU DISLESSIA E DSA:
PROVVEDIMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI
La dislessia è un disturbo specifico di apprendimento che può verificarsi in ragazzi per il resto normali , cioè
senza handicap neurologici o sensoriali o condizioni di svantaggio sociale. La difficoltà di lettura può essere
più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura e/o nel calcolo. Lo sviluppo delle
conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale, determinata
biologicamente e non dovuta a problemi psicologici o di disagio socio-culturale. Queste difficoltà
permangono dopo la prima fase di acquisizione e si manifestano in un difficile rapporto col testo scritto e la
sua decodifica. E' facile capire come in una cultura come la nostra, così fortemente legata alla scrittura,
questo problema incida pesantemente condizionando la vita scolastica e in seguito la vita professionale.
Molti di questi ragazzi non sono riconosciuti come dislessici e non ottengono alcuna facilitazione o
adattamento della didattica che permetta loro di avere pari opportunità di apprendimento. Il mancato
riconoscimento ha importanti conseguenze psicologiche, determina spesso l’abbandono della scuola e
talvolta un futuro professionale di basso livello nonostante le potenzialità di creatività e di intelligenza che
questi ragazzi manifestano. Inoltre influisce negativamente sullo sviluppo della personalità e compromette un
adattamento sociale equilibrato. Anche se riconosciuti, i ragazzi dislessici attualmente non godono di
nessuna tutela specifica, a differenza di quanto accade in numerosi paesi europei. Per riuscire a leggere e
scrivere devono impegnare al massimo le loro capacità e le loro energie, si stancano molto ed impegnano
molto tempo, sono lenti, troppo lenti, commettono errori, saltano parole e righe. Altra caratteristica è la
sostituzione in lettura e scrittura di lettere con grafia simile p b d g q - a/o - e/a o suoni simili: t/d - r/l - d/b v/f e altre non prevedibili. Molti dislessici hanno difficoltà : - ad imparare l'ordine alfabetico, i giorni della
settimana, i mesi in ordine. - nell'espressione anche verbale del pensiero, hanno un lessico povero e non
memorizzano i termini difficili. - a riconoscere le caratteristiche morfologiche della lingua italiana; quasi
sempre le prestazioni grammaticali sono inadeguate. Molti dislessici sono anche discalculici, ovvero non
riescono a: - imparare le tabelline - fare calcoli in automatico - fare numerazioni regressive - imparare le
procedure delle operazioni aritmetiche. Praticamente tutti i dislessici hanno grosse difficoltà ad apprendere le
lingue straniere, in particolare scritte, e la difficoltà maggiore è rappresentata dalla lingua inglese a causa
delle differenze molto accentuale tra la scrittura e la pronuncia delle lettere e tra la pronuncia e la scrittura di
una stessa lettera in parole diverse. Per i motivi sopra indicati si ritiene importante che i ragazzi segnalati dai
servizi sanitari con dislessia o difficoltà di apprendimento, ottengano la possibilità di uso, dove necessario, di
strumenti compensativi quali: - tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri, - tavola pitagorica,
- tabella delle misure, tabelle delle formule, - calcolatrice, - registratore, - cartine geografiche e storiche,
tabelle della memoria di ogni tipo - computers con programmi di videoscrittura con correttore ortografico e
sintesi vocale,
a causa delle difficoltà rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia; - commisurati al singolo caso cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi), mediante anche la predisposizione in
ogni scuola di una fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei libri in adozione , ed altri testi
culturalmente significativi, ( possibilità di collaborazione col Centro del "Libro parlato” dell'Unione Italiana
Ciechi) - dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori - richiesta alle case editrici di
produrre testi anche ridotti e contenenti audio- cassette o cd-rom Parallelamente, in maniera commisurata
alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, si dovrà garantire la dispensa da alcune
prestazioni quali: - lettura a voce alta, scrittura veloce sotto dettatura, lettura di consegne, uso del
vocabolario, studio mnemonico delle tabelline; - dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta,
tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata organizzazione degli spazi ed un
flessibile raccordo tra gli insegnanti; - organizzazione di Interrogazioni programmate; - assegnazione di
compiti a casa in misura ridotta; - possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di
pagine (come già avviene in vari paesi europei tra i quali la Gran Bretagna dove esiste lo stesso testo ampio
oppure ridotto per i dislessici).
105
Gazzetta Ufficiale N. 244 del 18 Ottobre 2010
LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170
Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico.
(10G0192)
La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica
hanno approvato;
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
promulga
la seguente legge:
Art. 1
Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia.
1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi
specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA», che si manifestano in presenza di
capacità cognitive adeguate, in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono
costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana.
2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbo specifico che si manifesta con una
difficoltà nell'imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella
correttezza e nella rapidità della lettura.
3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbo specifico di scrittura che si
manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica.
4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbo specifico di scrittura che si
manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica.
5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbo specifico che si manifesta con
una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell'elaborazione dei numeri.
6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possono sussistere separatamente o
insieme.
7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tiene conto dell'evoluzione delle
conoscenze scientifiche in materia.
Avvertenza:
Il testo delle note qui pubblicato è stato redatto dall'amministrazione competente per materia, ai sensi
dell'art. 10, commi 2 e 3, del testo unico delle disposizioni sulle promulgazione delle leggi, sull'emanazione dei decreti
del Presidente della Repubblica e sulle pubblicazioni ufficiali della Repubblica italiana, approvato con D.P.R. 28
dicembre 1985, n. 1092, al solo fine di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali e' operante
il rinvio. Restano invariati il valore e l'efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
106
Art. 2
Finalità
1. La presente legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità:
a) garantire il diritto all'istruzione;
b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una
formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;
c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;
d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;
e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai
DSA;
f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;
g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante
il percorso di istruzione e di formazione;
h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.
Art. 3
Diagnosi
1. La diagnosi dei DSA è effettuata nell'ambito dei trattamenti specialistici già assicurati dal
Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente ed è comunicata dalla famiglia alla scuola di
appartenenza dello studente. Le regioni nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi
nell'ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio sanitario nazionale possono prevedere,
nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la
medesima diagnosi sia
effettuata da specialisti o strutture accreditate.
2. Per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano
persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia.
3. E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa
apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi
sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1.
L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.
Art. 4
Formazione nella scuola
1. Per gli anni 2010 e 2011, nell'ambito dei programmi di formazione del personale docente e
dirigenziale delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, è assicurata
un'adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA, finalizzata ad acquisire la
competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacità di applicare strategie
didattiche, metodologiche e valutative adeguate.
2. Per le finalità di cui al comma 1 è autorizzata una spesa pari a un milione di euro per ciascuno
degli anni 2010 e 2011. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente utilizzo del Fondo di
riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente iscritto nello stato di
previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, come determinato, dalla Tabella C
allegata alla legge 23 dicembre 2009, n. 191.
Note all'art. 4:
- La legge 23 dicembre 2009, n. 191, (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato legge finanziaria 2010) è stata pubblicata nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre
2009.
107
Art. 5
Misure educative e didattiche di supporto
1. Gli studenti con diagnosi di DSA hanno diritto a fruire di appositi provvedimenti dispensativi e
compensativi di flessibilità didattica nel corso dei cicli di istruzione e formazione e negli studi
universitari.
2. Agli studenti con DSA le istituzioni scolastiche, a valere sulle risorse specifiche e disponibili a
legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e
della ricerca, garantiscono:
a) l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro
scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti, quali il bilinguismo,
adottando una metodologia e una strategia educativa adeguate;
b) l'introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le
tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini
della qualità dei concetti da apprendere;
c) per l'insegnamento delle lingue straniere, l'uso di strumenti compensativi che favoriscano la
comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove
risulti utile, la possibilità dell'esonero.
3. Le misure di cui al comma 2 devono essere sottoposte periodicamente a monitoraggio per
valutarne l'efficacia e il raggiungimento degli obiettivi.
4. Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica
e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di
Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari.
Art. 6
Misure per i familiari
1. I familiari fino al primo grado di studenti del primo ciclo dell'istruzione con DSA impegnati
nell'assistenza alle attività scolastiche a casa hanno diritto di usufruire di orari di lavoro
flessibili.
2. Le modalità di esercizio del diritto di cui al comma 1 sono determinate dai contratti collettivi
nazionali di lavoro dei comparti interessati e non devono comportare nuovi o maggiori oneri a
carico
della finanza pubblica.
Art. 7
Disposizioni di attuazione
1. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministro
della salute, previa intesa in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le
province autonome di Trento e di Bolzano, si provvede, entro quattro mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge, ad emanare linee guida per la predisposizione di protocolli regionali, da
stipulare entro i successivi sei mesi, per le attività di identificazione precoce di cui all'articolo 3,
comma 3.
2. Il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, entro quattro mesi dalla data di entrata in
vigore della presente legge, con proprio decreto, individua le modalità di formazione dei docenti e
dei dirigenti di cui all'articolo 4, le misure educative e didattiche di supporto di cui all'articolo 5,
comma 2,
108
nonché le forme di verifica e di valutazione finalizzate ad attuare quanto previsto dall'articolo 5,
comma 4.
3. Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, da adottare entro due mesi
dalla data di entrata in vigore della presente legge, è istituito presso il Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca un Comitato tecnico-scientifico, composto da esperti di comprovata
competenza sui DSA. Il Comitato ha compiti istruttori in ordine alle funzioni che la presente legge
attribuisce al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Ai componenti del Comitato
non
spetta alcun compenso. Agli eventuali rimborsi di spese si provvede nel limite delle risorse allo
scopo disponibili a legislazione vigente iscritte nello stato di previsione del Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Art. 8
Competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome
1. Sono fatte salve le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di
Trento e di Bolzano, in conformità ai rispettivi statuti e alle relative norme di attuazione nonché alle
disposizioni del titolo V della parte seconda della Costituzione.
2. Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le regioni a statuto speciale e le
province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a dare attuazione alle disposizioni della
legge stessa.
Art. 9
Clausola di invarianza finanziaria
1. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 4, comma 2, dall'attuazione della presente legge non
devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
La presente legge, munita del sigillo dello Stato, sarà inserita nella Raccolta ufficiale degli atti
normativi della Repubblica italiana. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla
osservare come legge dello Stato.
Data a Roma, addì 8 ottobre 2010
NAPOLITANO
Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri
Visto, il Guardasigilli: Alfano
109
Diversi da chi? Raccomandazioni per
l'integrazione degli alunni stranieri e per
l' intercultura.
A cura del!' Osservatorio nazionale per l'integrazione degli alunni stranieri e per l 'intercultura del Miur
1. Nella scuola: esercizi di mondo
Una "Buona scuola" è una scuola buona per tutti e attenta a ciascuno.
L'approccio universali sta della nostra scuola si deve oggi misurare e coniugare con le specificità e le storie
di coloro che la abitano e con le trasformazioni della popolazione scolastica intervenute in questi anni. Una
di queste trasformazioni, forse la più rilevante, riguarda la presenza c re s c e n t e nelle aule scolastiche dei
bambini e dei ragazzi che hanno una storia, diretta o famigliare, di migrazione. Gli alunni con cittadinanza
non italiana sono più di 800.000 nell'anno scolastico 2013/2014(il 9% sul totale della popolazione
scolastica), più della metà sono in Italia. I processi migratori in atto a livello globale hanno modificato anche
la scuola e la sollecitano a nuovi compiti educati vi. Dipendono infatti anche dalla scuola la velocità e la
profondità dell'integrazione di una componente ormai strutturale della popolazione. Dipende dagli esiti
dell'esperienza scolastica dei figli dei migranti la possibilità di un Paese di contare, per il suo sviluppo
economico e civile, anche sulle intelligenze e sui talenti dei "nuovi italiani". E' nella scuola che gli studenti
con background migratorio possono imparare una con-cittadinanza ancorata al contesto nazionale e insieme
aperta a un mondo sempre più grande, interdipendente, interconnesso. Nella scuola infatti tutti questi
bambini e i ragazzi si "allenano" a convivere in una pluralità diffusa. E' infine anche nella scuola che
famiglie e comunità con storie diverse possono imparare a conoscersi, superare le reciproche diffidenze,
sentirsi responsabili di un futuro comune.
2. Diffondere le buone pratiche
Una "Buona scuola" deve contare su insegnanti e dirigenti competenti e saper coinvolgere tutto il personale
scolastico.
Sono molte le istituzioni scolastiche - del primo e del secondo ciclo, così come del comparto delle scuole per
adulti che, da sole o in rete, e spesso col sostegno fattivo di Enti Locali, Università, terzo settore - hanno
negli ultimi anni saputo costruire risposte efficaci alle nuove esigenze. Queste esperienze, costruite sul
campo, offrono un ricco repertorio di indicazioni e di suggerimenti. Ma non sempre esse sono conosciute e
diffuse: occorre dunque passare dal "brusio" delle buone pratiche a una voce forte e condivisa, sviluppando
una formazione capillare e non sporadica dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, animata in primo luogo
da coloro che si sono formati sul campo.
3. Una "Buona scuola" è la scuola che produce uguaglianza. Dieci attenzioni e proposte I percorsi scolastici
degli alunni con background migratorio e i loro risultati di apprendimento presentano criticità diffuse e acute,
e comunque una "disparità" rispetto agli alunni italiani che, sia pure in forme attenuate, riguarda anche i
bambini e i ragazzi nati in Italia o che ci sono arrivati da piccoli. È uno svantaggio che deve essere
contrastato. Citiamo alcune criticità e alcune possibili risposte.
l. Ribadire il diritto al! 'inserimento immediato degli alunni neoarrivati. Il diritto/dovere di tutti alla scuola
non può più essere compromesso, come talora avviene, dalle inaccettabilidifficoltà di inserimento immediato
dei bambini e ragazzi stranieri che arrivano ad annoscolastico iniziato. E' necessario che l'amministrazione
scolastica acquisisca per tempo dalle Prefetture tutte le informazioni utili sugli arrivi dei minori
"ricongiunti"; è necessario che in tutte le aree territoriali più interessate dai flussi migratori la formazione
delle classi eviti i livelli di saturazione che impediscono l'accoglienza dei neoarrivati; è necessario che i
dispositivi di ricerca delle scuole e delle classi in cui inserire i nuovi alunni non comportino "liste di attesa" e
trasferimenti da una scuola all 'altra che fanno perdere tempo, motivazione, fiducia nelle istituzioni.
Nelle situazioni in cui si registra da tempo, e dunque si può prevedere per il futuro, un rilevante flusso di
alunni stranieri, alleggerire il numero degli alunni per classe per consentire l'inserimento immediato dei
nuovi arrivati.
In queste zone e per queste scuole prevedere un organico funzionale aggiuntivo anche per losviluppo di
laboratori di L2 per i neoarrivati.
2. Rendere consapevoli dell 'importanza della scuola del! 'infanzia. La mancata partecipazione di quasi un
quarto dei bambini c o n o r i g i n i m i g r a t o r i e, fra i 3 e i 5 anni, residenti in Italia, alla scuola per
l'infanzia, un luogo educativo cruciale ai fini dell'apprendimento linguistico e di una buona integrazione,
110
deve essere contrastata. Lo si può fare attraverso il coinvolgimento delle comunità straniere e del privato
sociale, con misure che rendano sostenibili le tariffe di iscrizione alle scuole non gestite dal pubblico, con il
coordinamento locale delle diverse tipologie di scuola per l'infanzia.
Informare e coinvolgere i genitori migranti sull'importanza della scuola dell'infanzia.
Facilitare in maniera concreta ed efficace l'accesso dei bambini e delle famiglie con origini migratorie
all'intero sistema delle scuole dell'infanzia: statali, comunali e paritarie.
3. Contrastare il ritardo scolastico. La normativa sull' inserimento scolastico degli alunni con background
migratorio prevede la determinazione della classe sulla base del criterio dell' età. I dati ministeriali rilevano
infatti un tasso preoccupante di "ritardo scolastico" in ingresso che, non solo non evita, ma in molti casi
favorisce ulteriori ritardi dovuti alle bocciature/ripetenze, con effetti di demotivazione al proseguimento
degli studi. Non costituisce motivo sufficiente di deroga alla normativa la non conoscenza dell'italiano
dell'alunno neo inserito per il quale occorre, anzi, prevedere piani didattici personalizzati finalizzati al
riallineamento con i comuni obiettivi di apprendimento.
Aggiornare e diffondere indicazioni normative chiare, coerenti e prescrittive sulle modalità di inserimento e
di valutazione degli alunni stranieri neoarrivati.
Attivare, per i neoarrivati in periodo prescolastico, interventi di formazione linguistica prima dell'inserimento
scolastico.
Predisporre un sito dedicato sul tema dell'inserimento degli alunni neoarrivati contenente: normative,
protocolli di accoglienza; progetti esemplari e buone pratiche efficaci; esempi positivi di modalità
organizzative, materiali didattici e plurilingue.
4. Accompagnare i passaggi; adattare il programma e la valutazione. Si osservano esiti scolastici negativi
da parte dei bambini e dei ragazzi con origini migratorie , anche se nati in Italia, soprattutto alla fine ed al
primo anno della scuola secondaria di primo grado e della secondaria di secondo grado. Ogni istituto
scolastico deve essere "allenato", in questi passaggi nevralgici, alla predisposizione di piani personalizzati
che comportino, se necessario, anche modifiche transitorie e non permanenti dei curricoli. La valutazione di
fine anno deve essere coerente con i piani personalizzati e tener conto dei progressi effettivi registrati a
partire dalle situazioni in ingresso.
5. Organizzare un orientamento efficace alla prosecuzione degli studi. Investire sul protagonismo degli
studenti. Le ragazze e i ragazzi con background migratorio tendono a proseguire gli studi iscrivendosi (o
sono orientati a farlo) in larga maggioranza, anche per chi ha ottenuto buoni risultati negli esami di terza
media, ai percorsi o agli istituti professionali. È opportuno quindi che sia attivato un orientamento agli studi
più efficace attraverso l'informazione plurilingue alle famiglie sulle caratteristiche dei percorsi di studio e,
dove occorre, attraverso misure di diritto allo studio. Sono da tenere sotto controllo gli eventuali stereotipi di
varia natura impliciti nei consigli di orientamento. A fronte, inoltre, del grande numero di abbandoni precoci
(e quindi di giovani adulti privi di qualifiche e di diplomi) va valorizzato il ruolo delle nostre scuole di
seconda opportunità (CPIA). È importante inoltre sviluppare e promuovere modalità di coinvolgimento
diretto degli studenti, italiani e di background migratorio, attraverso esperienze di peer education, ricorrendo,
per esempio, a studenti delle seconde generazioni come tutor di studenti neoarrivati, per sostenerli nei
laboratori, nell' apprendimento dell' italiano, neII' orientamento.
6. Sostenere l'apprendimento dell 'italiano L2, lingua di scolarità. Alla base dei cammini scolastici rallentati
vi è spesso una competenza ridotta in italiano, anche delle cosiddette "seconde generazioni". Le difficoltà
linguistiche hanno a che fare, soprattutto, con la competenza nella lingua per lo studio che è essenziale alla
riuscita scolastica. Di qui l'esigenza di istituire negli istituti scolastici i "laboratori linguistici permanenti",
animati da insegnanti specializzati nell' insegnamento dell' italiano lingua 2, capaci anche di coordinare il
lavoro di semplificazione linguistica dei contenuti delle diverse discipline e di facilitare l'apprendimento dei
linguaggi specifici delle discipline di studio.
Anche a questa priorità, molto evidente nelle aree maggiormente interessate alla scolarizzazione dei ragazzi
con origini migratorie, deve essere destinata la predisposizione di un organico "funzionale". Questa scelta è
accompagnata da un nuovo e sistematico impegno nella formazione dei docenti; in primo luogo, ma non
esclusivamente, degli insegnanti di italiano. Se la loro specializzazione è indispensabile, è però da evitare
che venga delegata solo a loro la responsabilità dell'apprendimento della lingua di scolarità ..
7. Valorizzare la diversità linguistica. L'integrazione scolastica dei bambini e dei ragazzi con origini
migratorie ha seguito in questi anni modalità prevalentemente di tipo "compensativo", sottolineando
soprattutto le carenze e i vuoti e riconoscendo molto poco i saperi acquisiti e le competenze di ciascuno, ad
esempio, nella lingua materna. La diversità linguistica rappresenta infatti un'opportunità di arricchimento per
tutti, sia per i parlanti plurilingue, che per gli autoctoni, i quali possono precocemente sperimentare la varietà
111
dei codici e crescere più aperti al mondo e alle sue lingue. Attivare dentro le scuole corsi opzionali di
insegnamento delle lingue d'origine, anche in collaborazione con i governi dei Paesi di provenienza.
Sperimentare l'insegnamento a tutti gli alunni di lingue straniere non comunitarie (cinese, arabo, russo).
Conoscere, riconoscere e valorizzare le forme di bilinguismo presenti fra gli alunni della classe. Formare i
docenti sul tema della diversità linguistica e del plurilinguismo.
8. Prevenire la segregazione scolastica. Si riscontrano in alcune scuole fenomeni di concentrazione della
presenza di alunni con origini migratorie. Oltre al dato demografico e residenziale, legato agli insediamenti
abitativi delle famiglie migranti in un determinato territorio, possono avere un peso le preoccupazioni dei
genitori italiani sulla qualità dell'apprendimento nelle classi (troppo) multiculturali. Si tratta di agire con tutti
gli attori coinvolti per garantire in tutte le scuole una buona qualità dell'insegnamento/apprendimento, in
maniera esplicita e trasparente e investendo maggiori risorse nelle situazioni più difficili, affinché il diritto
alla scuola di qualità valga dovunque e per tutti. Promuovere accordi a livello locale, al fine di rendere
operativi i criteri di equo-eterogeneità nella formazione delle classi, evitando o riducendo icasi di
concentrazione delle presenze. Prevedere interventi specifici per le situazioni dove si registra un'alta
presenza di alunni con background migratorio.
9. Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo per i loro figli. Le scuole devono diventare presidi di
socialità, luoghi di scambio e di confronto. Il dialogo costante fra la scuola e le famiglie di origine straniera
deve inoltre essere denso e ravvicinato nei momenti topici della scolarità dei figli: l'ingresso, i momenti della
valutazione, l'orientamento e le scelte. Ma un'attenzione costante va data alle interazioni quotidiane e di
routine, che devono essere quanto più inclusive e facilitate: attraverso i messaggi plurilingue, attraverso
strumenti formali o informali di mediazione linguistico-culturale e soprattutto attraverso gli atteggiamenti di
vicinanza. Le recenti normative sulla regolarizzazione degli immigrati chiedono inoltre alle istituzioni
scolastiche - e non solo ai CPIA - di avere un'attenzione particolare alla formazione linguistica degli adulti
con origini migratorie. Anche le scuole dei figli, aperte al territorio e ai bisogni della comunità plurale,
possono offrire opportunità in questo senso. Una particolare attenzione va posta sulla partecipazione
scolastica di bambini e ragazzi appartenenti ai gruppi rom e sinti e al coinvolgimento delle loro famiglie.
Promuovere l'informazione e facilitare la partecipazione delle famiglie di origine straniera attraverso i
messaggi plurilingue e le attività di mediazione linguistico-culturale. Incoraggiare la rappresentanza dei
genitori stranieri. Attivare opportunità di apprendimento dell'italiano per i genitori di origine straniera, con
particolare attenzione alle madri che non lavorano e hanno minori occasioni di socialità.
10. Promuovere l'educazione interculturale nelle scuole I giovani di oggi hanno bisogno di esperienze
relazionali e di strumenti culturali per imparare ad interagire senza timori e con mentalità aperta con una
cultura, un'informazione, un'economia sempre più contrassegnate dalla duplice dimensione del globale e del
locale. Le classi multiculturali sono un contesto prezioso per abituare tutti, fin dai primi anni di vita, a
riconoscersi ed apprezzarsi come uguali e diversi. La presenza degli studenti con background migratorio, se
valorizzata da un approccio educativo interculturale, offre opportunità importanti alla modernizzazione e all'
arricchimento del profilo culturale della scuola italiana.
Sensibilizzare tutti gli insegnanti sul tema della pedagogia e della didattica interculturale. Sperimentare
percorsi di educazione alla concittadinanza. Gli alunni di origine non italiana occasione di cambiamento
per tutta la scuola. Le classi e le scuole "a colori" sono lo specchio di come sarà l'Italia di domani. Per
questo possono diventare ( e in parte già lo sono) laboratori di convivenza e di nuova cittadinanza.
112
Indicazioni operative per la concreta attuazione
in ambito scolastico della legge 54/2006 "Disposizioni in materia di separazione dei
genitori e affidamento condiviso dei figli"
A seguito di numerose segnalazioni pervenute alla scrivente Direzione generale, riguardo alla
mancata ottemperanza in ambito scolastico del dettato normativo della L. 54/2006 relativo, tra
l'altro, al riconoscimento del diritto di "bigenitorialità", risulta opportuno fornire al personale
scolastico informazioni di ordine generale ed indicazioni operative in ordine alla corretta
applicazione della disciplina sopra citata.
L'articolo 9 della Convenzione sui diritti dell'Infanzia (Convention on the Rights of the Child CRC- 1989) stabilisce che gli Stati vigilino affinché il fanciullo non sia separato dai suoi genitori
contro la loro volontà a meno che le autorità competenti non decidano, sotto riserva di revisione
giudiziaria e conformemente con le leggi di procedura applicabili, che tale separazione è necessaria
nell'interesse preminente del fanciullo. Si prevede, inoltre, che tutte le "parti interessate" devono
avere la possibilità di partecipare alle deliberazioni e di far conoscere le loro opinioni. Tale
deliberazione è stata recepita nell'ordinamento giuridico italiano attraverso la Legge n.176 del 27
maggio 1991 di ratifica della Convenzione, ma soprattutto con l'emanazione della legge 54/2006
che ha sancito il diritto del bambino, anche in caso di separazione dei genitori, a mantenere un
rapporto equilibrato e continuativo, indicando a tal fine l'istituto dell'affidamento condiviso. Esso,
così come prefigurato dal legislatore, rappresenta un'importante svolta di innovazione sociale e
pone l'Italia all'avanguardia sui temi della parità genitoriale e dei diritti dei minori.
L'aspetto più rilevante della riforma è rappresentato, infatti, proprio dalla centralità del minore e
dall'esigenza di rispettare i suoi superiori interessi, attraverso l'introduzione del principio di
bigenitorialità: il diritto del bambino cioè, a ricevere cure, educazione e istruzione da entrambi i
genitori, anche se separati. Va sottolineato che il Dlgs n. 154/ 2013 ha portato a termine il percorso
di modifica delle disposizioni in materia di filiazione, già avviato con la L. 219/2012, eliminando
ogni residua discriminazione tra i figli nati nell'ambito del matrimonio e quelli nati fuori da esso e
così garantendo la completa eguaglianza giuridica degli stessi. Pertanto, si deve intendere esteso il
principio di bigenitorialità anche alle cosiddette "famiglie di fatto" (in cui i genitori dei minori non
sono coniugati) in caso di affido congiunto dei figli da parte del Tribunale dei Minorenni.
La legge 54/2006 stabilisce, inoltre, che la funzione educativa - di cui peraltro la responsabilità
genitoriale è mero strumento - deve svolgersi tenendo conto in via primaria della necessità di
sviluppo della personalità del figlio (inteso come soggetto portatore di diritti propri) anziché delle
aspettative e degli interessi personali dei genitori.
In particolare, per quanto concerne la responsabilità genitoriale e le questioni afferenti all'ambito
educativo del minore l'attuale assetto normativo prevede che, di regola, entrambi i genitori hanno
pari responsabilità genitoriale e che essa deve essere esercitata di comune accordo tenendo conto
delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni del figlio, anche con riferimento alle
decisioni relative all'educazione ed all'istruzione. Tale regola trova eccezione per alcuni casi
specifici secondo quanto di seguito precisati:

Figli
nati
fuori
dal
matrimonio
in caso di figli nati fuori dal matrimonio la responsabilità genitoriale è esercitata da entrambi di
comune accordo nel caso in cui il riconoscimento del figlio sia fatto da entrambi i genitori (art. 316
113


c.c. comma 1 e 4). Ove invece solo uno dei genitori riconosca il figlio, questi esercita la
responsabilità genitoriale su di lui (art. 316 c.c. comma 4). Il genitore che non esercita la
responsabilità genitoriale vigila sull'istruzione, sull'educazione e sulle condizioni di vita del figlio
(art. 316 c.c. comma 5).
Lontananza,
incapacità
o
altro
impedimento
Nel caso di lontananza, di incapacità o di altro impedimento che renda impossibile ad uno dei
genitori l'esercizio della responsabilità genitoriale, questa è esercitata in modo esclusivo dall'altro.
La responsabilità genitoriale di entrambi i genitori non cessa a seguito di separazione, scioglimento,
cessazione degli effetti civili, annullamento, nullità del matrimonio (Art. 317 c.c.)
Affidamento
esclusivo
Il genitore cui sono affidati i figli in via esclusiva, salva diversa disposizione del giudice, ha
l'esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale su di essi; egli deve attenersi alle condizioni
determinate dal giudice (Art. 337-quater). Il genitore cui i figli non sono affidati ha il diritto ed il
dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e può ricorrere al giudice quando ritenga che
siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse.
In ogni caso, salvo che non sia diversamente stabilito, le decisioni di maggiore interesse per i figli
sono
comunque
adottate
da
entrambi
i
genitori
(Art.
337-quater
c.c.).
Soltanto il genitore dichiarato decaduto dalla responsabilità genitoriale ai sensi dell'art. 330 del c.c.,
a seguito di un provvedimento del Tribunale, può essere considerato decaduto dalla possibilità di
partecipare alle scelte di vita del figlio ivi comprese quelle relative all'educazione ed all'istruzione.
Ciò premesso, tuttavia, va constatato che, nei fatti, ad otto anni dall'approvazione della legge
sull'affido condiviso, questa non ha mai trovato una totale e concreta applicazione anche nella
quotidiana ordinarietà della vita scolastica dei minori.
Si invitano, pertanto, le SS.LL. a voler incoraggiare, favorire e garantire l'esercizio del diritto/
dovere del genitore separato o divorziato o non più convivente, anche se non affidatario e/o non
collocatario, (articoli 155 e 317 c.c.), di vigilare sull'istruzione ed educazione dei figli e
conseguentemente di facilitare agli stessi l'accesso alla documentazione scolastica e alle
informazioni relative alle attività scolastiche ed extrascolastiche previste dal POF.
Solo a titolo meramente esemplificativo, si ritiene opportuno segnalare alcune delle azioni
amministrative che le istituzioni scolastiche possono porre in essere per favorire la piena attuazione
del principio di bigenitorialità a cui ogni minore figlio di genitori separati ha diritto:




inoltro, da parte degli uffici di segreteria delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado,
di tutte le comunicazioni - didattiche, disciplinari e di qualunque altra natura- anche al genitore
separato/divorziato/ non convivente, sebbene non collocatario dello studente interessato;
individuazione di modalità alternative al colloquio faccia a faccia, con il docente o dirigente
scolastico e/o coordinatore di classe, quando il genitore interessato risieda in altra città o sia
impossibilitato a presenziare personalmente;
attribuzione della password, ove la scuola si sia dotata di strumenti informatici di
comunicazione scuola/famiglia, per l'accesso al registro elettronico, ed utilizzo di altre forme di
informazione veloce ed immediata (sms o email).
richiesta della firma di ambedue i genitori in calce ai principali documenti (in particolare la
pagella), qualora non siano in uso tecnologie elettroniche ma ancora moduli cartacei.
114
Si suggerisce, infine, laddove per la gestione di pratiche amministrative o didattiche concernenti
l'alunno risulti impossibile acquisire il consenso scritto di entrambi i genitori, ovvero laddove un
genitore sia irreperibile, di inserire nella modulistica la seguente frase:
"Il sottoscritto, consapevole delle conseguenze amministrative e penali per chi rilasci
dichiarazioni non corrispondenti a verità, ai sensi del DPR 245/2000, dichiara di aver
effettuato la scelta/richiesta in osservanza delle disposizioni sulla responsabilità genitoriale di
cui agli artt. 316, 337 ter e 337 quater del codice civile, che richiedono il consenso di entrambi
i genitori".
Si confida nella disponibilità delle SS.LL per dare l'opportuna diffusione, nelle forme comunicative
ritenute più idonee, alle azioni che le singole istituzioni scolastiche possono porre in essere per
favorire il rispetto delle norme sopra citate e, soprattutto, per promuovere il rispetto dei diritti
educativi dei minori figli di genitori separati/divorziati/non conviventi e non collocatari.
Il Direttore Generale
Giovanni BODA
115
R E G O L A M E N T O D’ I S T I T U T O
(delibera n.20 del Consiglio d’Istituto dell’11/02/2010)
8.1.
INGRESSO NELLA SCUOLA
La campanella dell’entrata a scuola suona alle ore 8.25; i docenti della prima ora devono essere già presenti in
classe all’arrivo degli alunni, i quali devono occupare educatamente il proprio posto e preparare il materiale per
l’imminente lezione.
L’attesa che precede il momento dell’ingresso può essere trascorsa nello spazio recintato, e a partire dalle ore
8.00, orario di apertura del cancello. Solo agli alunni che, utilizzando il servizio di scuolabus comunale o
costretti da motivi familiari, raggiungono l’Istituto con molto anticipo, è consentito, durante i mesi invernali, di
essere ammessi nell’androne.
La scuola non si assume nessuna responsabilità per quanto possa accadere agli alunni prima del suono della
campana.
Gli alunni che vengono a Scuola con la bicicletta devono entrare ed uscire dal cancello principale, tenendo il
veicolo a mano.
La chiusura dei cancelli della scuola è prevista alle ore 8.40.
L’ingresso posticipato (massimo alle ore 9.30) è consentito, solo per gravi o imprevedibili motivi e se l’alunno
è accompagnato dai genitori.
8.2.
USCITA DALLA SCUOLA
La campanella suona alle ore 13.30.
Tutte le classi devono uscire con ordine precedute dai rispettivi insegnanti che le accompagneranno fino
all’uscita vigilando che gli alunni scendano in gruppo, non corrano e non tengano comportamenti scorretti o
pericolosi. In ogni caso non è consentita la sosta nel cortile della scuola per nessun motivo.
L’uscita anticipata di singoli alunni, per gravi motivi, è consentita solo se essi sono prelevati personalmente da
chi esercita la patria potestà.
8.3.
USCITA DALL’AULA
Durante il cambio degli insegnanti agli alunni non è consentito uscire dalla propria aula.
Gli spostamenti degli alunni da e per la palestra e verso i locali di laboratorio devono avvenire sempre in
gruppo, in ordine e in silenzio, con la vigilanza dei rispettivi docenti.
Durante le lezioni, l’uscita dalle classi può essere concessa solo per recarsi ai servizi nel rispetto degli orari
consentiti.
8.4.
INTERVALLO
L’intervallo si svolge dalle ore 10.25 alle ore 10.35. Gli alunni potranno consumare una merenda, evitando di
portare a scuola bevande in lattina o in bottiglietta di vetro. Carte e involucri di panini o bevande devono
essere depositati negli appositi cestini. Gli alunni potranno alzarsi evitando comportamenti che possano essere
di pericolo per l’incolumità altrui.
Durante la ricreazione non è consentito uscire dalla propria aula, né recarsi in bagno.
I docenti vigileranno, affinché gli alunni rispettino le regole e il cambio dell’ora avverrà al termine della
ricreazione.
8.5.
ASSENZE E RITARDI
Gli alunni sono dotati dalla Scuola, all’inizio dell’anno, di un libretto che deve essere accuratamente
conservato e utilizzato per le giustificazioni delle assenze, degli ingressi e delle uscite fuori orario, nonché
delle valutazioni dei docenti e delle eventuali comunicazioni alla famiglia. Il libretto sarà sostituito in caso di
esaurimento dei tagliandi.
Le assenze devono essere sempre giustificate dal genitore, o da chi ne fa le veci, che ha depositato la sua firma
in segreteria. Il libretto deve essere presentato, nel momento del rientro a Scuola, al docente della prima ora di
lezione che ne annota gli estremi sul diario di classe.
Le assenze per malattia, superiori ai cinque giorni, devono essere corredate di certificato medico che consenta
all’alunno la ripresa delle lezioni.
Le assenze per motivi diversi devono essere ampiamente motivate e segnalate in anticipo.
116
Gli alunni che entrano a Scuola in ritardo (fino alle ore 9.30) sono ammessi solo se accompagnati da un
genitore o da chi ne fa le veci e dopo che il Dirigente Scolastico o un suo delegato avrà registrato l’ora di
arrivo sul libretto delle assenze. Lo stesso dicasi per le uscite anticipate.
Non può essere accolta la giustificazione di ritardi o uscite-anticipate abituali.
8.6.
UTILIZZO DEI MATERIALI E DEI LOCALI
Gli alunni hanno l’obbligo di rispettare il materiale e gli arredi della scuola e di mantenere il più possibile
puliti i locali che frequentano. Ogni danno arrecato in circostanze non accidentali dovrà essere rimediato
secondo le modalità che saranno comunicate ai genitori degli alunni responsabili.
Palestra:
Le attività di Scienze motorie si svolgono solitamente in palestra: gli alunni devono avere un abbigliamento
idoneo e calzature da ginnastica da usare solo in palestra.
Negli spogliatoi gli alunni sono tenuti ad un comportamento decoroso ed al rispetto dell’arredo.
L’utilizzo delle attrezzature ginniche è consentito solo dietro esplicita autorizzazione dei docenti di Scienze
motorie. In nessuna occasione sono consentite attività ginniche o sportive senza la vigilanza dei docenti.
Laboratori:
I laboratori sono strutture della scuola che hanno scopi e finalità strettamente didattici di supporto
all’insegnamento di tutte le discipline.
A ciascun laboratorio è preposto un responsabile con funzione di coordinamento.
Nei laboratori si accede secondo apposito calendario, o dopo aver fatto richiesta al DS e informato il
responsabile.
L’uso del laboratorio è regolato da un registro di accesso con indicazione individuale o collettiva dell’uso.
I laboratori per le attività operative possono essere utilizzati contemporaneamente da più gruppi di alunni, nel
rispetto della capienza dei locali.
Gli strumenti e gli attrezzi possono essere usati dagli allievi solo sotto la sorveglianza del docente il quale
curerà che non ne sia fatto un uso improprio.
Nell’aula multimediale gli alunni si devono attenere alle seguenti norme di utilizzo e comportamento:
1. L’accesso all’aula multimediale va effettuato senza correre, occupando le postazioni ed i posti stabiliti
dall’insegnante.
2.
Durante la permanenza in aula, mantenere un comportamento corretto ed educato, utilizzare i terminali
con la massima cura (essendo un bene pubblico) e, per qualsiasi problema, avvisare subito il docente.
3.
Gli alunni sono responsabili del corretto e dell’appropriato uso delle risorse hardware e software loro
assegnate per l’attività programmata.
4.
Attenersi allo svolgimento delle attività previste dall’insegnante e non prendere iniziative personali
senza prima aver avuto il permesso di attuarle.
5.
È assolutamente vietato:
- cancellare o modificare i file presenti nell’hard disk;
- alterare le configurazioni del desktop;
- memorizzare dati al di fuori della propria cartella;
- far uso di giochi software;
- scaricare e installare software senza l'autorizzazione del docente, poiché il download e la copiatura
di programmi che non sono freeware costituiscono reato penale punibile ai sensi della vigente
normativa;
- navigare in INTERNET senza la sorveglianza del docente. È possibile l’utilizzo della rete solo per
scopi didattici;
- deteriorare o rompere qualsiasi materiale dato in consegna compresi i tappetini
6.
E’ consentito utilizzare floppy disk, pen drive, CD o DVD personali solo previa autorizzazione del
docente.
7.
Non è possibile cambiare di posto a tastiere, stampanti, mouse, casse o a qualunque altro materiale
hardware senza previa autorizzazione del docente responsabile.
117
8.
L’uso delle stampanti va effettuato solo a conclusione del lavoro ed è subordinato a una preventiva
anteprima di stampa da parte dell’insegnante.
9.
E’ vietato mangiare o bere nell’aula multimediale. Briciole o liquidi, infatti, possono causare
malfunzionamenti nelle tastiere e/o nelle altre periferiche.
10. Prima di uscire dal laboratorio rimettere le sedie al loro posto e controllare che non vi siano oggetti sui
banchi e sul pavimento.
Gli alunni non possono utilizzare alcun attrezzo o strumento che funzioni con l’energia elettrica di tensione
superiore ai 30 volt in C.C. ( stufe elettriche, forni, cucine elettriche) o che utilizzi motori (trapani o seghe a
motore) senza autorizzazione del docente
Nel laboratorio linguistico e multimediale gli alunni devono stare sempre nel posto loro assegnato dal docente
e sono responsabili degli eventuali danni e guasti provocati.
I docenti che utilizzano lo stesso laboratorio stabiliscono modalità di accesso ed uso per garantire il buon
funzionamento ed individuare eventuali responsabilità in caso di danneggiamenti.
8.7.
USO DI OGGETTI O MATERIALI ESTRANEI, TELEFONINI E VIDEOFONINI.
Gli alunni non devono portare a Scuola oggetti estranei alle attività didattiche e sono sconsigliati dal portare
con sé denaro od oggetti di valore per i quali la Scuola non si assume responsabilità in caso di smarrimento o
sottrazione.
Non è consentito l’uso dei telefoni cellulari, che dovranno essere tenuti spenti durante l’orario scolastico.
Comunque la scuola non si assume nessuna responsabilità nel caso di smarrimento o sottrazione degli stessi.
Non è consentito chiamare i genitori da scuola con il proprio cellulare per necessità urgenti o di salute, ci si
rivolge in segreteria, dove si provvederà ad avvisare la famiglia. Infrazioni ripetute e gravi , commesse in
seguito all’uso del cellulare , saranno sanzionate ai sensi del regolamento disciplinare dell’Istituto.
8.8.
COMPORTAMENTO ALUNNI
Gli alunni dovranno attenersi alle seguenti scelte di valori e di comportamento:
-
-
-
-
rispettare gli altri, nelle loro persone e nelle loro cose;
essere leali e solidali in ogni circostanza, in modo particolare con chi è in difficoltà;
osservare leggi, norme, regolamenti, convenzioni;
rivolgersi all'autorità competente per risolvere problemi, appianare controversie, conciliare
divergenze, segnalare irregolarità;
conservare integri le strutture e gli arredi scolastici, proprietà della comunità, che tutti hanno il
diritto di usare nel migliore stato possibile;
instaurare con i compagni e gli operatori scolastici un rapporto di reciproco rispetto, che favorisca
la collaborazione e l'amicizia, nella salvaguardia della diversità dei ruoli, delle funzioni, delle
competenze;
acquisire il controllo di sé nei gesti, nelle parole, negli atteggiamenti, nell'uso del linguaggio e della
forma espressiva più adeguata ad ogni situazione;
eseguire con ordine, costanza ed attenzione le consegne dei docenti, seguire le indicazioni in ordine
al metodo di lavoro e di studio, sia a scuola sia a casa: partecipando con interesse alle attività
didattiche, utilizzando correttamente il diario, svolgendo i compiti scritti, studiando le lezioni orali
sistematicamente e con impegno, distribuendo organicamente le ore di applicazione in tutti i
pomeriggi della settimana;
inserirsi produttivamente nel gruppo classe assumendo compiti di responsabilità nelle diverse
occasioni della vita scolastica;
essere puntuali, trovandosi a scuola cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni
attendere compostamente l'orario d'ingresso a scuola all’interno degli spazi delimitati e controllati,
non correndo, non invadendo spazi interdetti all'accesso, non facendo giochi pericolosi, scherzi
sgraditi o dispetti, non danneggiando le cose, ascoltando i richiami del collaboratore scolastico che
sorveglia (tenuto ad informare il Dirigente);
dare ascolto al collaboratore scolastico in caso di assenza o ritardo del docente
presentarsi sempre fornito di materiale e strumenti didattici, salvo diversa, espressa, motivata
autorizzazione dell'insegnante.
mantenere, in tutte le ore di lezione, il posto assegnato dal docente coordinatore del Consiglio di
classe, cambiarlo solo su autorizzazione di un docente;
118
- prepararsi per l'uscita, al termine delle lezioni, non più di cinque minuti prima del suono della
campana e solo su disposizione del docente;
8.9.
uscire dall'aula dopo il suono, in fila ordinata.
MODALITÀ DELLE COMUNICAZIONI SCUOLA - FAMIGLIA
I Consigli di classe ordinari sono convocati dal Dirigente Scolastico che fissa l’ordine del giorno e lo comunica
ai docenti. Il coordinatore lo comunica ai genitori rappresentanti per mezzo di comunicazione scritta.
Le riunioni straordinarie possono essere richieste dal Dirigente Scolastico e dalla maggioranza dei componenti
del Consiglio. La convocazione è disposta dal Dirigente Scolastico con modalità adeguate all’urgenza
dell’ordine del giorno.
Le assemblee dei genitori sono convocate su richiesta dei rappresentanti di classe, sulla base di un Ordine del
giorno e con preavviso di almeno sette giorni.
Le comunicazioni ufficiali collettive, riguardanti gli alunni e dirette ai genitori, avvengono attraverso il diario
degli alunni e richiedono la firma per ricevuta da parte del genitore o di chi ne fa le veci.
Le comunicazioni ufficiali con i genitori di singoli alunni avvengono per mezzo del diario o/e per lettera.
L’accesso alle bacheche sindacali spetta ai rappresentanti sindacali eletti dal personale; la bacheca dell’albo
ufficiale, esposta nell’atrio, compete alla Presidenza: in Sala professori esistono appositi spazi per le
comunicazioni e le informazioni che competono al corpo docente (corsi di aggiornamento, informazioni
didattiche, informazioni culturali in genere).
8.10.
RICEVIMENTO DEI GENITORI E DEL PUBBLICO.
I genitori degli alunni, o chi ne fa le veci, e il pubblico sono ricevuti secondo il seguente orario:
- Presidenza: per appuntamento.
- Segreteria:



Martedì
Giovedì
Sabato
dalle ore 10.00 alle ore 12.00
I docenti ricevono i genitori secondo l’orario settimanale e periodico comunicato alla famiglie .
8.11.
PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA SCOLASTICA
Nel Consiglio di classe, l’elezione dei genitori rappresentanti avviene, come previsto dalla normativa vigente,
ogni anno entro il mese di ottobre.
Possono essere previsti incontri ed assemblee di genitori su temi di interesse comune o legati al argomenti
specifici. Le sedute del Consiglio d’Istituto sono aperte ai genitori ed al personale della Scuola, senza diritto di
parola. Gli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblici e sono esposti all’albo. La data e l’ordine del giorno sono
comunicati in forma scritta e consegnati agli alunni dei genitori interessati. Il verbale è affisso entro cinque
giorni dalla sua approvazione.
8.12.
RINVIO A NORME.
Per tutto quanto qui non previsto e non prevedibile si rinvia alle norme in vigore ed in particolare al D.P.R. n.
249 del 24 giugno 1998, integrato e modificato dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007.
8.13.
NORME DISCIPLINARI
L’alunno che non si attiene al regolamento va incontro a sanzioni disciplinari.
Sanzioni:
L’alunno deve essere informato sulla natura delle mancanze che gli vengono addebitate ed invitato ad esporre
le proprie ragioni e giustificazioni in merito ai fatti contestati. I provvedimenti disciplinari hanno finalità
educativa e tendono a rafforzare il senso di responsabilità; la responsabilità disciplinare è personale.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alle infrazioni disciplinari ed ispirate, per quanto
possibile, al principio della riparazione del danno. E’ offerta allo studente la possibilità di convertirle in attività
119
a favore della comunità scolastica. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la
libera espressione di opinioni correttamente manifestate e non lesive dell’altrui personalità e libertà.
Art.1
A. SANZIONI DIVERSE DALL’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DALLA
SCOLASTICA
COMUNITA’
RISPETTO DELLA PERSONA
a ) usare un linguaggio rispettoso ed adeguato all’ambiente scolastico
b) rispettare le idee, le opinioni, gli interessi, la diversità altrui
INFRAZIONE
SANZIONE
–ingiuria al preside, al
docente o al personale
ATA
secondo la gravità dell’
infrazione e tenuto conto
dell’eventuale reiterazione:
_ Ingiuria al compagno
(nomignoli offensivi,
ecc.)
a)ammonizione verbale
SANZIONE
ALTERNATIVA
STRATEGIA
EDUCATIVA
Scusarsi pubblicamente
Coinvolgimento della
famiglia nel problema
educativo
-Riconoscere la propria
mancanza di fronte alla
classe
COMMINATA DA
-Docente
-Consiglio di Classe
Colloquio individuale in
relazione al problema
b)ammonizione scritta
c)convocazione della
famiglia
c) avere un comportamento attento e rispettoso della persona fisica degli altri
INFRAZIONE
- Spintoni, calci, pugni
- Atteggiamenti
sconvenienti nei confronti
dei compagni
- Utilizzo improprio di
strumenti di lavoro( righe,
cutter, forbici) e di oggetti
personali
SANZIONE
secondo la gravità dell’
infrazione e tenuto conto
dell’eventuale reiterazione:
a)ammonizione verbale
b)ammonizione scritta
c)convocazione della
famiglia
- - Possesso e/o uso di
oggetti pericolosi (coltelli,
bastoni, accendini…)
SANZIONE
ALTERNATIVA
-Collaborazione in doveri
scolastici
STRATEGIA
EDUCATIVA
Colloquio individuale in
relazione al problema
COMMINATA DA
Docente
-Riconoscere la propria
mancanza con il compagno
e/o, la classe
Consiglio di classe
-sospensione di momenti
ricreativi e mancata
partecipazioni a viaggi
d’istruzione o ad altri
eventi particolarmente
gratificanti per gli alunni.
- Possesso e uso di
sigarette, materiale
pornografico nei locali
della scuola
RISPETTO DI AMBIENTI E COSE
a) tenere pulito l’ambiente in cui si lavora
b) utilizzare i servizi igienici, lasciandoli puliti ed in ordine
INFRAZIONE
- -Sporcare
volutamente
pavimenti, banchi,
porte, muri ecc.
- Sporcare i servizi
igienici
- -Buttare acqua per
terra
SANZIONE
secondo la gravità dell’
infrazione e tenuto conto
dell’eventuale reiterazione:
a)ammonizione verbale
b)ammonizione scritta
SANZIONE
ALTERNATIVA
STRATEGIA
EDUCATIVA
Pulire ciò che si è sporcato
-Colloquio individuale in
relazione al
comportamento
Risarcire il materiale
danneggiato
c)convocazione della
famiglia
- -Utilizzare in maniera
scorretta i materiali
igienici
- -mancata osservanza
delle disposizioni
organizzative e di
120
-Coinvolgimento della
famiglia nel problema
educativo
COMMINATA DA
Docente
sicurezza
c)utilizzare arredi (banchi, sedie, ecc.) e sussidi didattici (libri, carte geografiche ecc.) in maniera propria
d) rispettare le cose altrui (materiale scolastico personale, abiti, ecc.)
INFRAZIONE
SANZIONE
-Scrivere su banchi, sedie
secondo la gravità dell’
infrazione e tenuto conto
dell’eventuale reiterazione:
-Danneggiare arredi in
maniera irreversibile
-Danneggiare
volontariamente o per
eccessiva distrazione i
sussidi
-Danneggiare cose del
compagno didattici
a)ammonizione verbale
b)ammonizione scritta
c)convocazione della
famiglia
.
SANZIONE
ALTERNATIVA
Pulire ciò che si è sporcato
Risarcire il materiale
danneggiato
Rimborso con attività a
favore della comunità
scolastica
STRATEGIA
EDUCATIVA
-Colloquio individuale in
relazione al
comportamento
-Coinvolgimento della
famiglia nel problema
educativo
COMMINATA DA
Docente
Consiglio di Classe
Scusarsi con il compagno
-Risarcire il danno
-Aiutare un compagno in
difficoltà
RISPETTO DEI DOVERI SCOLASTICI
a) frequentare regolarmente le lezioni
INFRAZIONE
SANZIONE
-Assenze frequenti o non
giustificate
-Ammonizione scritta
-Ritardi ripetuti all’entrata
- Convocazione della
famiglia
- mancata firma delle
comunicazioni
-falsificazione della firma
dei genitori
SANZIONE
ALTERNATIVA
Sospensione dei momenti
ricreativi
STRATEGIA
EDUCATIVA
Coinvolgimento della
famiglia nel problema
educativo
COMMINATA DA
Docente
Consiglio di Classe
-ammonizione scritta
b) assolvere regolarmente gli impegni di studio
INFRAZIONE
SANZIONE
-Non fare il lavoro
assegnato per casa o a
scuola
a)ammonizione verbale
-Non prestare attenzione
-Non portare il materiale
- uso non autorizzato di
dispositivi elettronici o
digitali
b)ammonizione scritta
c)comunicazione scritta alla
famiglia
d)convocazione della
famiglia
SANZIONE
ALTERNATIVA
STRATEGIA
EDUCATIVA
-Recuperare al più presto il
lavoro non svolto
Ricerca delle cause del
comportamento
coinvolgendo la famiglia
-Aiutare un compagno in
difficoltà o farsi aiutare di
buon grado da un
compagno più attento
COMMINATA DA
Docente
Consiglio di Classe
e) ritiro dei vari dispositivi
elettronici o digitali con
successiva consegna a uno
dei genitori
c) essere leali e solidali con i compagni, soprattutto nei momenti di difficoltà
secondo la gravità dell’
INFRAZIONE
SANZIONE
infrazione e tenuto conto
ALTERNATIVA
dell’eventuale
reiterazione:
-Non aiutare il compagno
in difficoltà quando è
-Aiutare il compagno in
a)ammonizione verbale
possibile
difficoltà
b)ammonizione scritta
-Deridere il compagno in
-Riconoscere la propria
difficoltà
c)convocazione della
mancanza di fronte alla
famiglia
classe
STRATEGIA
EDUCATIVA
-Discussione individuale in
relazione al problema
-Coinvolgimento della
famiglia
d) assumere un atteggiamento disponibile e collaborativo nei confronti di attività e persone
121
COMMINATA DA
Docente
Consiglio di Classe
INFRAZIONE
SANZIONE
-Non collaborare con gli
insegnanti e i compagni
durante il lavoro
scolastico
a)ammonizione verbale
Uscita
dall’aula senza motivo
o senza autorizzazione
b)ammonizione scritta
c)convocazione della
famiglia
SANZIONE
ALTERNATIVA
STRATEGIA
EDUCATIVA
-Recuperare il rapporto di
collaborazione
-Colloquio individuale sul
problema
-Riconoscere la propria
mancanza di fronte alla
classe
-Coinvolgimento della
famiglia
COMMINATA DA
Docente
Consiglio di Classe
- sospensione di momenti
ricreativi o mancata
partecipazione a viaggi di
istruzione o ad eventi
particolarmente gratificanti
per gli alunni
B. SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO STUDENTE
DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA PER UN PERIODO NON SUPERIORE A 15 GIORNI
L’allontanamento dalle lezioni da uno a 15 giorni, previa verifica, da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza
di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente, è disposto in casi di gravi e
reiterate infrazioni disciplinari. Inoltre, è previsto sempre nei casi in cui il comportamento ha costituito pericolo per
l’incolumità delle persone.
Esso è adottato dal consiglio di classe nella composizione allargata a tutte le componenti, ivi compresi i genitori.
In caso di discussione riguardanti parenti entro il quarto grado, il componente in questione non partecipa al consiglio.
Qualora faccia parte dell’organo il genitore di uno studente sanzionato ( il suddetto genitore non può partecipare alla
riunione), il Dirigente Scolastico procede per il caso alla sostituzione con un altro genitore della classe non presente nel
consiglio di classe e, al momento disponibile.
Il consiglio di classe viene presieduto dal Dirigente Scolastico o da persona da lui espressamente delegata.
C. SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO STUDENTE
DALLA COMUNITÀ SCOLASTICA PER UN PERIODO SUPERIORE A 15 GIORNI
L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore ai 15 giorni, previa verifica , da
parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità
disciplinare dello studente, viene assunto in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista
dalla normativa penale.
Esso viene disposto nei casi in cui siano stati commessi “ reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana (
ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure sia presente una concreta
situazione di pericolo per l’incolumità delle persone ( ad es. incendio o allagamento).
Inoltre, il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15
giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto ( il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità
scolastica può essere disposto solo in caso di gravi e reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori a 15
giorni).
La durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo.
Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e necessari
accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con
successiva sentenza del giudice penale.
Esso è adottato dal consiglio di Istituto. In caso di discussioni riguardanti parenti entro il quarto grado, il componente in
questione non partecipa al consiglio. Qualora faccia parte dell’organo il genitore di uno studente sanzionato, questi non
partecipa alla riunione.
L’applicazione della sanzione non può determinare, quale effetto implicito, il superamento dell’orario minimo di
frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Pertanto, il periodo di giorni per i quali si vuole disporre
l’allontanamento dello studente non deve comportare automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale,
il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere
valutato in sede di scrutinio.
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Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove, in coordinamento con la famiglia dello
studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l’autorità giudiziaria, un percorso di recupero educativo mirato
all’inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica.
D. SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO DELLO STUDENTE DALLA COMUNITÀ
SCOLASTICA FINO AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO
L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico, previa verifica da parte
dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità
disciplinare dello studente, è prevista alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti:
1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana,
oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a
livello sociale; 2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente
nella comunità durante l’anno scolastico.
Esso è adottato dal consiglio di Istituto. In caso di discussioni riguardanti parenti entro il quarto grado, il componente in
questione non partecipa al consiglio. Qualora faccia parte dell’organo il genitore di uno studente sanzionato, questi non
partecipa alla riunione. L’applicazione della sanzione non può determinare, quale effetto implicito, il superamento
dell’orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell’anno scolastico. Pertanto, il periodo di giorni per i quali si
vuole disporre l’allontanamento dello studente non deve comportare automaticamente, per gli effetti delle norme di
carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo
studente di essere valutato in sede di scrutinio.
E. SANZIONI CHE COMPORTANO L’ESCLUSIONE DALLO SCRUTINIO FINALE O LA NON
AMMISSIONE ALL’ESAME DISTATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI (ART. 4 COMMA 9 BIS
E 9 TER)
Previa verifica da parte dell’istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la
responsabilità disciplinare dello studente, nei casi più gravi di quelli già indicati al punto D ed al ricorrere delle stesse
condizioni ivi indicate, può essere disposta l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame distato
conclusivo del corso di studi. Esso è adottato dal consiglio di Istituto. In caso di discussioni riguardanti parenti entro il
quarto grado, il componente in questione non partecipa al consiglio. Qualora faccia parte dell’organo il genitore di uno
studente sanzionato, questi non partecipa alla riunione.
Art. 2
(procedimento di irrogazione delle sanzioni)
Il procedimento di irrogazione delle sanzioni disciplinari varia a seconda delle caratteristiche delle infrazioni e delle
corrispettive sanzioni.
- Per le sanzioni di cui all’art. 1 lett. A, la cui competenza è assegnata al docente o al Dirigente Scolastico, si
procede direttamente alla immediata contestazione dell’accaduto con la contestuale sanzione, da annotare sul
registro di classe.
- Nel caso di riparazioni o di rimborso delle spese di ripristino di attrezzature, arredi o altro, sarà predisposta una
specifica comunicazione alla famiglia con addebito del dovuto. La famiglia potrà provvedere direttamente ai lavori
necessari.
- Per le sanzioni di cui all’art. 1 lett. B, C, D, E, si procede con le seguenti fasi :
a) istruttoria dell’accaduto
b) Il docente interessato presenta entro 48 ore dall’accaduto una dettagliata relazione dell’episodio. Il Dirigente
Scolastico o il coordinatore del Consiglio di classe procede a sentire entro i successivi cinque giorni
direttamente l’alunno su quanto accaduto. La eventuale contestazione di addebito è inviata con
raccomandata a mano o con ricevuta di ritorno ai genitori dell’alunno entro 10 giorni dall’accaduto.
c) Contraddittorio
d) Entro 10 giorni dall’invio della contestazione, i genitori possono presentare una relazione scritta
sull’accaduto o chiedere un colloquio con il docente interessato o con il coordinatore del consiglio o con il
Dirigente Scolastico.
e) Riunione dl consiglio di classe o di istituto
f) Secondo la fattispecie della eventuale sanzione viene convocato il consiglio di classe o il consiglio di
istituto, tenendo conto dei tempi regolamentari per la convocazione degli organi collegiali, e per la consegna
di eventuali memorie scritte da parte dei genitori interessati.
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g) Entro 5 giorni dallo svolgimento del consiglio di classe dovrà essere comunicato all’interessato e alla
famiglia la sanzione, adeguatamente motivata, irrogata dall’organismo competente. Il procedimento
complessivo deve concludersi, comunque , entro il termine massimo di 30 giorni dall’accaduto.
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Art. 3
(impugnazioni)
Contro le sanzioni è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro il termine di quindici giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione, all’organo di garanzia della scuola. La sanzione viene eseguita pur in
pendenza del procedimento di impugnazione. L’organo di garanzia di istituto deve esprimersi sul ricorso entro
10 giorni; qualora l’organo non decida entro tale termine la sanzione viene ritenuta confermata.
L’organo di garanzia, di cui al comma precedente, decide in merito ad eventuali divergenze che dovessero
sorgere all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.
Il Direttore dell’ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui
reclami proposti da chiunque vi abbia interesse, nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo
parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto da tre genitori e da tre docenti, presieduto dal
Direttore dell’ufficio scolastico regionale o da un suo delegato.
L’organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti,
svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell’esame della documentazione acquisita o di
eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall’Amministrazione.
Il parere di cui al comma 3 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine
senza che sia stato comunicato il parere dell’Organo di garanzia Regionale, o senza che esso abbia
rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell’ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente
dall’acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all’art. 16, comma 4, della legge 07 Agosto 1990, n.
241.
Art. 4
(Organo di garanzia)
L’organo di garanzia di istituto è composto da : dirigente scolastico, un docente (Prof.ssa Furio Silvana) e due
genitori (Florio Michele e Giacobbe Carmela).
l docente e i genitori sono designati dal Consiglio di istituto al proprio interno.
L’organo di garanzia dura in carica tre anni; nel caso di decadenza di uno o più dei suoi membri essi verranno
sostituiti secondo le modalità di cui al comma 2 del presente articolo.
L’organo di garanzia è un consiglio perfetto, per cui le deliberazioni sono valide con la partecipazione di tutti i
componenti. In caso di discussione riguardanti fatti personali o parenti entro il quarto grado, il componente in
questione non parteciperà a tale discussione e verrà sostituito da un componente supplente individuato dal
Consiglio di istituto .
Art. 5
(Patto di corresponsabilità)
Il Consiglio di istituto approva il Patto Educativo di Corresponsabilità finalizzato a definire diritti e doveri nel
rapporto tra Istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
L’obiettivo del patto educativo è quello di impegnare le famiglie fin dal momento dell’iscrizione, a
condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa.
Il patto di corresponsabilità è stato elaborato e approvato dal Consiglio di Istituto del 12 novembre 2008 con
delibera n.45 .
Art. 6
(Norme finali)
Ogni modifica al presente regolamento è apportata dal Consiglio di istituto previa consultazione dei genitori
degli alunni della scuola.
Per quanto non previsto dal presente regolamento si invia alle specifiche norme legislative vigenti.
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono irrogate dalla
commissione d’esame e applicabili anche ai candidati esterni.
REGOLE PER DOCENTI – GENITORI E COLLABORATORI SCOLASTICI
Vigilanza sugli alunni
Per rispettare il diritto degli alunni e garantire il diritto allo studio, i docenti dovranno recarsi in aula cinque minuti
prima dell'inizio delle lezioni ed accogliere gli alunni al loro ingresso;
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I docenti della prima ora, devono:
- fare subito l'appello e prendere nota sul registro degli assenti, e degli eventuali ritardi in ingresso, annotando sul
registro di classe il nome dello studente e l’ora precisa di entrata in ritardo;
- verificare, controfirmare e annotare sul registro le giustificazioni di assenza e ritardo;
- richiedere la presentazione del certificato medico per le assenze superiori ai 5 giorni;
- riporre all’interno del registro di classe, nell’apposita busta, i cedolini e i certificati di giustificazione;
- registrare sul registro di classe l’eventuale mancata esibizione della giustificazione onde permetterne il controllo al
collega della prima ora il giorno successivo;
- segnalare tempestivamente alla presidenza eventuali irregolarità, anche rispetto ad assenze numerose, reiterate in
particolari giorni o periodiche da essi rilevate, al fine di attivare le opportune comunicazioni alla famiglia
- sorvegliare, durante l'intervallo, la classe con cui hanno svolto la lezione della seconda ora, non consentendo
l'uscita nei corridoi;
- è fatto divieto ai docenti di assentarsi arbitrariamente dall’aula e lasciare incustodita la classe durante l’ora di
lezione. In caso di grave necessità il docente ha l’obbligo , prima di allontanarsi dall’aula, di incaricare, per un
tempo limitato e strettamente necessario , un collaboratore scolastico in servizio sul piano dell’edificio in cui si
trova la classe, di vigilare momentaneamente sugli alunni.
- terminata l’ora di lezione, il docente non deve lasciare gli alunni finchè non sia subentrato il collega o sia
disponibile un collaboratore scolastico, in servizio al piano, per la sorveglianza;
- spostarsi con la massima celerità da un'aula all'altra, al cambio dell'ora;
- se l’insegnante è libero nell’ora successiva deve attendere il collega subentrante. In caso di presenza di insegnante
di sostegno o di altro docente, la vigilanza viene garantita da quello in cui n on è richiesta l’immediata presenza
in altra classe.
I docenti che iniziano le lezioni dopo la prima ora o che hanno avuto un’ora libera , sono tenuti a farsi trovare, al suono
della campana, già davanti all’aula interessata per consentire un rapido cambio del docente sulla scolaresca
- gli insegnanti sono, altresì, tenuti a verificare la presenza degli alunni ad ogni cambio dell’ora e a registrare le
variazioni e a comunicare tempestivamente alla presidenza eventuali anomalie;
- servirsi del collaboratore scolastico per qualsiasi incombenza e non mandare gli alunni;
- i docenti sono tenuti ad accompagnare nei trasferimenti da un’aula ad altra, gli allievi con cui faranno lezione;
- a riportare la classe nella sua aula al termine dell’attività, affidandola, al suono della campanella, all’insegnante
dell’ora successiva;
- mantiene durante il trasferimento ordine e silenzio, onde non recare disturbo alle altre classi;
- accompagna la classe all’uscita dalla scuola se il termine dell’ora coincide con la fine dell’orario delle lezioni.
Il docente di classe, con la collaborazione del docente di sostegno, deve garantire costante vigilanza sui minori portatori
di handicap psichico grave, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi.
- evitare di espellere gli alunni dall'aula, per non privarli del diritto allo studio e della necessaria costante vigilanza;
- contenere al massimo il ricorso alla Presidenza per problemi di ordine disciplinare in quanto provoca nell’alunno la
convinzione di una certa impotenza educativa da parte dei docenti , che, in certe occasioni, può costituire una
ragione di rinforzo di condotte errate in situazioni di difficoltà;
- sorvegliare durante l’intervallo tutti gli alunni presenti ed intervenire nei confronti di qualsiasi studente , anche di
altre classi, affinché tenga un comportamento irreprensibile , far rispettare le normali condizioni di sicurezza,
prevenendo, per quanto possibile, azioni o situazioni pericolose anche con apposite istruzioni e/o accorgimenti.
- servirsi, se necessario, dell'aiuto di un collaboratore scolastico nei trasferimenti delle classi da un'aula all'altra.
- Per assicurare la vigilanza, al termine delle lezioni gli insegnanti sono tenuti a:
- accompagnare gli alunni della propria classe sino all’ uscita dell’edificio, posizionandosi davanti alla scolaresca e
avendo cura che il tragitto sia percorso in modo ordinato, che nessuno resti indietro o si precipiti avanti, si evitino
schiamazzi, corse o giochi pericolosi;
- assistere all’uscita degli alunni medesimi, accertandosi che gli alunni escano ordinatamente.
La vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche (spettacoli teatrali, cinematografici, sportivi, mostre, ecc.) è
affidata con incarico del DS e costituisce a tutti gli effetti prestazione di servizio.
I docenti accompagnatori devono accompagnare gli alunni e svolgere attività di sorveglianza durante tutto il tempo in
cui sono ad essi affidati e non possono in alcun momento abbandonare la vigilanza sugli alunni, in considerazione della
imprevedibilità delle loro azioni.
Spetta agli insegnanti, durante le uscite e le visite guidate, impartire agli alunni chiare norme di sicurezza e di
comportamento, in particolare per quanto attiene regole semplici di educazione stradale.
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- Avvisare le famiglie, tramite diario, circa le attività didattiche svolte se diverse dalle curriculari e chiederne
l’autorizzazione scritta;
- chiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola /famiglia più
trasparente e fattivo;
- in caso di emergenza, reale o simulata (esercitazioni di evacuazione) tenere i comportamenti appresi durante i corsi
di formazione - informazione sulla sicurezza, diversificandoli secondo il tipo di rischio, come indicato anche dalle
sintesi affisse alle porte delle aule;
- non ostruire con mobili, arredi, anche solo temporaneamente, le vie di fuga e le uscite di sicurezza;
- comunicare prontamente in presidenza situazioni di pericolo;
- non utilizzare, per qualunque attività, sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni. Prima di
proporre agli alunni attività che richiedono l’uso di sostanze particolari o alimenti verificare tramite comunicazione
scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranza ai prodotti;
- tenere spenti in aula i telefoni cellulari, dei quali é tassativamente vietato l’uso, ad evitare distrazione nei compiti
didattici e di sorveglianza.
I collaboratori scolastici nell’ambito delle mansioni attinenti al loro profilo professionale contenuto nel CCNL svolgono
servizio di sorveglianza e vigilanza nei locali della scuola collaborando con il personale docente per assicurare il
miglior svolgimento organizzativo di tutti i momenti della giornata scolastica, in particolar modo nei momenti in cui
massima è la presenza degli studenti fuori dalle aule (entrata, uscita, intervallo), e vigilano sugli alunni a loro affidati
nei casi di momentanea assenza del docente, per particolari urgenze e necessità
Sulla base del Piano Annuale delle attività predisposto dal Direttore sga, ai collaboratori scolastici compete la
sorveglianza secondo il calendario settimanale e i posti assegnati a ciascuno:
- l'apertura dei cancelli e delle porte di ingresso agli orari prestabiliti dal Direttore sga;
- la sorveglianza degli spazi esterni dell’edificio e delle porte di accesso durante l’entrata degli alunni;
- la vigilanza sul passaggio degli alunni nei rispettivi piani di servizio fino all’entrata degli stessi nelle proprie aule
- la chiusura dei cancelli dieci minuti dopo l'inizio delle lezioni;
- l’accoglienza degli alunni ritardatari;
- la sorveglianza delle porte di accesso, degli atri e dei corridoi per impedire l'accesso ad estranei.
I collaboratori scolastici hanno il compito di cooperare con gli insegnanti
- per assicurare, durante le attività didattiche, la sorveglianza, nei corridoi e nei servizi igienici, degli alunni
autorizzati dall’insegnante ad allontanarsi momentaneamente dall’aula;
- la momentanea sorveglianza della scolaresca durante i momenti di lezione, qualora l'insegnante dovesse assentarsi
per motivi urgenti.
I collaboratori scolastici di ciascun piano sono tenuti a:
- favorire il cambio degli insegnanti nelle classi;
- vigilare sulla scolaresca fino all’arrivo dell’insegnante in servizio all’ora successiva, se incaricati della sorveglianza
sugli alunni da parte del docente che ha terminato la lezione;
- vigilare sugli alunni in caso di ritardo o di assenza dei docenti e dare, nel contempo, avviso all’ufficio di segreteria
del disguido affinché vengano assunti i necessari provvedimenti.
- essere sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di
educare specialmente quegli allievi che ne hanno più bisogno;
- evitare di parlare ad alta voce;
- accogliere (in caso di freddo, maltempo) nell’atrio gli alunni costretti ad arrivare a scuola in anticipo sull'orario di
inizio delle lezioni, sia di mattina, sia, ove necessario, di pomeriggio.
- coadiuvare i docenti durante l'intervallo, controllando, in particolare, i bagni, le scale e le uscite;
- badare che le permanenze degli alunni nei bagni non si protraggano troppo, né all'intervallo, né durante le lezioni;
- assistere gli alunni indisposti ed avvisare, tramite la segreteria o i docenti addetti alla vigilanza , la famiglia, in
caso di malessere serio e/o persistente;
- favorire l’integrazione degli alunni portatori di handicap;
- impedire che alunni di altre classi e/o corsi possano svolgere azioni di disturbo nel piano di propria pertinenza,
riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;
- custodire la classe loro affidata dal docente in caso di suo momentaneo motivato, improrogabile, breve
allontanamento dall'aula o al cambio dell'ora;
- segnalare tempestivamente al Dirigente o ai docenti collaboratori classi prive dei docenti, perché si provveda al più
presto alla sostituzione: nel frattempo sorvegliare i ragazzi;
- Invitare tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal DS a uscire dalla Scuola;
- Accogliere il genitore dell’alunno che vuol richiedere l’uscita anticipata ;
- accogliere tutte le persone autorizzate ad entrare e avvertire il collaboratore delegato all’accompagno;
- comunicare prontamente in Segreteria situazione di disagio, disorganizzazione o di pericolo;
- segnalare, sempre in segreteria, l’eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla
sostituzione.
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La scuola non si assume nessuna responsabilità per quanto possa accadere agli alunni che si trovino senza
autorizzazione nel cortile esterno, oppure dentro l’edificio, prima del suono della campana.
In caso di estrema necessità (eccezionale maltempo, pericolo immediato) gli alunni possono trovare ricovero entro i
locali della Scuola fuori orario, sollevando la stessa da ogni responsabilità.
ACCESSO DI ESTRANEI AI LOCALI SCOLASTICI
I genitori degli alunni dovranno lasciare i figli all’ingresso dell’edificio scolastico, che sarà costantemente vigilato a
cura del personale ausiliario.
Ai colloqui personali con i genitori saranno destinati tempi specifici programmati nell’ambito del piano annuale delle
attività funzionali all’insegnamento.
Per i casi che necessitano colloqui più frequenti, è consentito ricevere o convocare i genitori in orari non coincidenti
con gli obblighi di servizio, tramite comunicazione scritta.
Nessun estraneo può essere ammesso negli edifici scolastici senza l’autorizzazione della Direzione. Il personale
ausiliario dovrà vigilare, in modo costante e assiduo, all’ingresso dell’edificio, per l’intero orario di funzionamento
della scuola.
Si ricorda al personale tutto che in tutti i locali scolastici è vietato fumare.
Responsabili della vigilanza sono i docenti Pasquale Spadone e Giuseppe Pescume.
DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO E PUBBLICITARIO
- Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi, o comunque nell’area
scolastica, senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
- È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro scolastico
(giornali, ecc…) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre, ricerche).
- È garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc.
- La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.
- I Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
- Per gli alunni si prevede di distribuire tutto il materiale che riguarda il funzionamento e l’organizzazione della
scuola.
PROCEDURA DEI RECLAMI.
- I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax;
- Debbono contenere: generalità, indirizzo, reperibilità del proponente;
- I reclami orali o telefonici debbono essere successivamente sottoscritti. L'esposizione in forma scritta e firmata del
reclamo, avanzato verbalmente di persona o per telefono, va inoltrata all'ufficio di segreteria entro due giorni dalla
prima segnalazione;
- I reclami anonimi non sono presi in considerazione. In caso di segnalazioni di particolare rilevanza, il Capo
d’Istituto provvederà, comunque ad opportune verifiche;
- Questi, dopo aver esperito indagini in merito, risponde per iscritto, entro quindici giorni, attivandosi per rimuovere
le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora questo non sia di competenza del Capo d’Istituto, al reclamante
sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario;
- Dei reclami e successivi provvedimenti, sarà fornita dal Dirigente Scolastico al Consiglio d'Istituto una relazione
annuale, da inserire nella relazione generale del consiglio stesso sull'anno scolastico.
AREA DELL’ORGANIZZAZIONE
SICUREZZA: NORME DI COMPORTAMENTO
- Tenere un contegno corretto astenendosi da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che possano distrarre o
arrecare danno ai compagni di lavoro;
- Attenersi scrupolosamente alle disposizioni ricevute dal proprio superiore;
- Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igienici
- richiamate da specifici cartelli o indicate dai propri superiori;
- Non usare macchine, impianti ed attrezzature senza autorizzazione;
- Non eseguire operazioni o manovre non di propria competenza, o di cui non si è a perfetta conoscenza: in casi di
dubbi occorre rivolgersi al proprio superiore;
- Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, utilizzare le apposite scale. E’ opportuno, per le scale
doppie, assicurarsi, prima di salirvi, che i tiranti o le catenelle siano in tensione. Non utilizzare tali scale come scale
semplici appoggiandole a muro né spostarle quando su di esse vi sono delle persone;
- Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata;
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- Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non ingombrare, ostacolare e/o impedire,
anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza,
ecc…), in prossimità di mezzi ed impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la normale circolazione;
- Ogni contenitore deve riportare l’etichetta con l’indicazione ben leggibile del contenuto;
- Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né abbandonare quelle vuote sul posto di
lavoro;
- Segnalare tempestivamente al proprio superiore ogni eventuale anomalia o condizione di pericolo rilevata;
- In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente ai propri superiori sulle circostanze dell’evento;
- Se viene usato il materiale della cassetta di pronto soccorso ripristinare la scorta;
- Non circolare né sostare nei sottopiani, cavedi, ecc., degli edifici salvo giustificato motivo di lavoro e previa
autorizzazione dei superiori.
- Non accedere nelle zone o nei locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati;
- Mantenere pulito ed in ordine il proprio posto di lavoro;
- Adottare un abbigliamento adeguato e consono al proprio ruolo e al luogo di lavoro;
- Disporre in modo ordinato, stabile e razionale gli attrezzi di uso comune;
- Adoperare gli attrezzi e gli strumenti di lavoro solamente per l’uso cui sono destinati e nel modo più idoneo
evitando l’uso di mezzi di fortuna o di attrezzi diversi da quelli predisposti o di apportare agli stessi modifiche di
qualsiasi genere;
- Mantenere i videoterminali nella posizione definita secondo principi dell’ergonomia delle norme di legge e di
buona tecnica. Qualsiasi variazione che si rendesse necessaria deve essere concordata con il proprio responsabile;
- In caso di movimentazione manuale di materiali (risme di carta, dossier, ecc.) mantenere la schiena eretta e le
braccia rigide, facendo sopportare lo sforzo principalmente dai muscoli delle gambe. Durante il trasporto a mano,
trattenere il carico in modo sicuro nei punti di più facile presa e se necessario appoggiarlo al corpo, con il peso
ripartito sulle braccia;
- Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti;
- Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali più pesanti;
- Non dare in uso scale, utensili ed attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola;
- Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 90 cm.;
- Riporre le chiavi nelle apposite bacheche, dopo l’uso;
- L’apertura di tutte le uscite di sicurezza deve avvenire prima dell’inizio delle lezioni.
TUTELA DELLA PRIVACY: NORME DI COMPORTAMENTO GENERALI.
- Il trattamento di dati (artt. da 18 a 22 D. Lgs 169/’03), nel rispetto delle disposizioni del disciplinare tecnico è
consentito soltanto per lo svolgimento delle funzioni istituzionali.
- Nel trattare i dati, vanno rispettati i presupposti ed i limiti previsti dal Codice, anche in relazione alla diversa natura
dei dati, nonché della legge e dei regolamenti.
- Il trattamento riguardante dati diversi da quelli sensibili e giudiziari e' consentito, per scopi istituzionali, anche in
mancanza di una norma di legge o di regolamento che lo preveda espressamente.
- La comunicazione è ammessa da soggetto pubblico a soggetto pubblico se prevista da una norma di legge/di
regolamento o in mancanza, ove necessaria per lo svolgimento di funzioni istituzionali.
- La comunicazione da soggetto pubblico a privati/ a enti pubblici economici, e la diffusione sono possibili solo ove
previste da una norma di legge/di regolamento.
- Per i cosiddetti dati sensibili e giudiziari (ovvero dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le
convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni
od organizzazioni a carattere religioso, politico, filosofico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo
stato di salute e la vita sessuale; in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative
dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti, o la qualità di imputato o di indagato) il trattamento è consentito
esclusivamente se autorizzato da una legge o provvedimento del Garante, che specifichi quali sono i dati trattabili e
le operazioni eseguibili, nonché le rilevanti finalità di interesse pubblico che si intendono perseguire;
- Si possono trattare solo i dati indispensabili per svolgere attività istituzionali che non possono essere adempiute
mediante il trattamento di dati anonimi o di dati personali di natura diversa;
- Per il loro trattamento vanno applicate le disposizioni del disciplinare tecnico contenute nell’allegato B;
- Se i dati sono contenuti in elenchi, registri, banche di dati tenuti con l'ausilio di strumenti elettronici, sono trattati
con tecniche di cifratura o mediante l'utilizzazione di codici identificativi o di altre soluzioni che li rendano
temporaneamente inintelligibili e permettano di identificare gli interessati solo in caso di necessità;
- Non possono essere trattati nell'ambito di test psicoattitudinali volti a definire il profilo
- la personalità dell'interessato.
- Per l’accesso ai documenti, “… i presupposti, le modalità, i limiti per l’esercizio del diritto di accesso a documenti
amministrativi contenenti dati personali, e la relativa tutela giurisdizionale, restano disciplinati dalla legge 7 agosto
1990 n.241 e successive mod. e dalle disposizioni di legge in materia, nonché dai relativi regolamenti di attuazione,
anche per ciò che concerne i dati sensibili e giudiziari e le operazioni di trattamento eseguibili in esecuzione di una
128
richiesta di accesso. Le attività finalizzate all’applicazione di tale disciplina si considerano di rilevante interesse
pubblico” come stabilito nel testo unico;
- Nella scuola i soggetti coinvolti nel trattamento dei dati personali, sono:
 Il Dirigente scolastico, Titolare del trattamento;
 Il DSGA ed i Responsabili di plesso, Responsabili del trattamento;
 Gli operatori dell’ufficio di segreteria ed i docenti, ovvero, tutte le persone fisiche
 autorizzate a compiere operazioni di trattamento dal titolare o dal responsabile;
- Gli incaricati del trattamento, secondo il compito svolto, ricevono dal responsabile un incarico scritto contenente
anche le regole per il trattamento dei dati ed la tutela della riservatezza.
- Occorre garantire che il trattamento dei dati in questione avvenga nel pieno rispetto delle misure di sicurezza
prescritte direttamente dal Codice (artt. 31-36 e allegato B))
- Va garantito l'esercizio da parte di tutti gli interessati (e in particolare degli esercenti la potestà), dei diritti
individuati dal Codice (art. 7) e, in particolare, del diritto di chiedere l'aggiornamento, la rettificazione,
l'integrazione dei dati (quando vi sia interesse), la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei
dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione alle finalità
di valutazione della formazione scolastica.
Nota di rinvio.
Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si rinvia alla normativa vigente.
REGOLAMENTO VIAGGI E GITE D'ISTRUZIONE
Il presente Regolamento viene redatto in applicazione dell’art. 6, lettera D del D.P.R. 416/74 e della C.M. 291 del
14.10.1992 e normativa seguente.

PREMESSA
Le visite guidate e i viaggi di istruzione, ivi compresi quelli connessi ad attività sportive,che presuppongono, in
considerazione delle motivazioni culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento, una precisa
adeguata programmazione didattica e culturale predisposta dalla Scuola fin dall’inizio dell’anno scolastico; si
configurano come esperienze di apprendimento e di crescita della personalità. I docenti, pertanto, dovranno prevedere
una specifica programmazione didattica preventiva riguardo ad ogni iniziativa, documentandola a sostegno del
confronto delle esperienze fra alunni della stessa classe, dello stesso Plesso e fra le Scuole dell’Istituto. La costituzione
di un “archivio didattico” dei materiali elaborati diventa documentazione dell’attività didattica connessa al P.O.F. ed
elemento di “memoria di vissuti ed esperienze” fruibili nel tempo da parte di tutti gli alunni. Si prevede come elemento
organizzativo qualificante per la progettazione la nomina di un docente referente per ogni Plesso, finalizzata al
coordinamento interno ed in rete fra le scuole delle uscite, trovando elementi significativi di coerenza con le indicazioni
del curricolo della Scuola di base. In nessun caso viene consentito agli alunni l’esonero da viaggi culturali e relazionali,
ad
eccezione
di
quelli
a
cui
è
stata
irrogata
una
sanzione
disciplinare.
Modifiche al presente Regolamento possono essere proposte dal Dirigente Scolastico sulla base di nuove disposizioni
normative al Consiglio d'Istituto e dal Consiglio d'Istituto sempre nel rispetto della norma.

TIPOLOGIA
1.Uscitedidattiche
La Scuola può organizzare uscite didattiche per i seguenti motivi:
a) ricognizione dell’ambiente naturale circostante;
b) lezioni all’aperto;
c) incontro con altre scolaresche;
d) inchieste ed interviste;
e) visite a biblioteche, monumenti, musei, gallerie, edifici pubblici, ecc...;
129
f) partecipazione a manifestazioni educative promosse dall’Ente Locale o da altre agenzie educative che condividono
con la Scuola le stesse finalità istituzionali (festa degli alberi; proiezione di film; spettacoli teatrali, musicali; ricorrenze
locali legate a tradizioni del territorio;...);
g) partecipazione a convegni (presentazione del materiale prodotto dagli alunni).
Questo tipo di uscite sarà effettuato durante l’orario delle lezioni e gli alunni dovranno rientrare a scuola per la fine
delle stesse. Queste uscite possono essere organizzate utilizzando lo Scuolabus e/o il pullman di linea. Le uscite
didattiche nell’ambito della mattinata con lo Scuolabus e/o con mezzi pubblici di linea sono autorizzate dal Dirigente
Scolastico, mentre quelle effettuate con automezzi privati (Ditte o Agenzie e con pullman di linea e Scuolabus
nell’ambito della intera giornata) sono approvate dal Consiglio di Istituto. Gli spostamenti che si effettuano a piedi nei
dintorni della Scuola per brevi periodi (una o due ore) possono essere gestiti dai docenti nell’ambito della personale
programmazione didattica, previo consenso scritto dei genitori. L’insegnante che lascia la scuola con il gruppo
classe/sezione annota sul registro la destinazione e l’ora del rientro. .L’uscita può essere effettuata anche fuori
dall’ambito del Comune, purché la distanza da coprire sia adeguata alle esigenze degli alunni, rispetti il preventivo
accertamento delle condizioni di sicurezza e di vigilanza e contenuta nel tempo a disposizione rispetto all’orario delle
lezioni. In caso di visita ad industrie o ad altri luoghi di lavoro, sarà necessario acquisire una dichiarazione da parte del
responsabile dell’azienda che garantisca la possibilità di accedere negli spazi aziendali da parte degli alunni con tutela
delle norme di sicurezza.
2). Visite guidate
Si effettuano, nell’arco di una sola giornata per la scuola dell'Infanzia e Primaria, mentre possono essere di più giorni
per la scuola Secondaria di Primo Grado, presso mostre, monumenti, musei, gallerie, località di interesse storico –
artistico e parchi naturali.
L’organizzazione delle visite guidate deve rispondere ad esigenze didattico - educative
- culturali, pertanto deve essere predisposta una precisa ed adeguata programmazione da parte dei docenti. Le visite
guidate non devono superare di norma la durata di dodici ore (con partenza non prima delle ore 7.30 e arrivo non oltre
le 19.30.
Nell’organizzazione delle visite guidate è escluso il pernottamento per gli alunni della Scuola dell'Infanzia e Primaria
per le seguenti ragioni:
a). sicurezza (evitare lunghe percorrenze su mezzi di trasporto);
b). per la lontananza dei bambini dalle famiglie rispetto ad esigenze che possono intervenire legate all’età dei bambini e
a tutela della loro salute;
c). per rispetto della spesa in carico alle famiglie e all’istituzione scolastica.
Per gli alunni della scuola Secondaria di Primo Grado è possibile siano programmate visite guidate di più giorni , previa
approvazione e delibera favorevole del Consiglio d'Istituto.
3).Destinatari
Tutti i partecipanti alle uscite scolastiche devono essere in possesso di documento di identificazione personale. Tutti
gli alunni sono tenuti a partecipare all’uscita organizzata, che potrà essere effettuata senza la presenza di almeno i 2/3
degli alunni della classe. I casi di assenza e/o di impedimento sopraggiunti vanno giustificati per iscritto dai genitori.
Per tutti gli alunni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare.
Gli alunni non autorizzati dalle famiglie a partecipare all’uscita scolastica per validi motivi diversi da quelli economici,
sono accolti a scuola ed assegnati al gruppo classe/sezione possibilmente dello stesso ciclo.
Per gli alunni di scuola materna, data la loro tenera età, si consente l’organizzazione di brevi uscite, nell’arco della
giornata,
nel
territorio
Comunale
e/o
Comuni
limitrofi.
Si ravvisa l’opportunità di non organizzare visite guidate fuori Provincia. Si evidenzia che le esperienze di
socializzazione e di conoscenza i nuovi luoghi debba dare priorità al territorio più prossimo rispetto all’ambiente di vita
del
bambino.
La partecipazione dei genitori alle uscite scolastiche è consentita solo per esigenze organizzative valutate della scuola.
La
partecipazione
non
deve
tuttavia
comportare
oneri
per
il
bilancio
dello
Stato.
130
La partecipazione all’uscita scolastica degli alunni disabili richiede la preventiva valutazione da parte dei docenti sulla
fruibilità dell’itinerario per le condizioni riguardanti:
- le barriere architettoniche
- le norme di sicurezza del mezzo di trasporto per handicap
- le condizioni personali di salute del bambino rispetto ai tempi ed alla lontananza dalla famiglia.
E’ prioritario il confronto con la famiglia dell’alunno.
4).Organi competenti
Il piano generale annuale delle visite guidate che comportano una pianificazione di spesa in bilancio prima di essere
deliberato dal Consiglio di Istituto è soggetto al controllo preventivo in termini di fattibilità dal DSGA.
La ripartizione finanziaria dei fondi da destinarsi alla gestione del piano delle uscite didattiche va vista in relazione agli
altri impegni di spesa programmati dalla Scuola per l’attuazione del POF.
5). Destinazione
Per i bambini della scuola dell'Infanzia si consigliano solo brevi escursioni nell’ambito del territorio Comunale, dei
Comuni vicini, tenendo come criterio quello della maggior vicinanza rispetto alla scuola e privilegiando l’utilizzo dello
Scuolabus.
Per i bambini della scuola Primaria, nell’organizzazione e nella scelta degli itinerari delle visite guidate si invitano i
docenti a porre attenzione alla conoscenza del territorio vicino alla scuola (ambito distrettuale) e al capoluogo di
provincia prima di scegliere mete più lontane. E’ importante individuare destinazioni che evitano luoghi viaggi. Infatti,
considerata l’età dei bambini della scuola Primaria e per ragioni di sicurezza, vanno ridotti il tempo del viaggio sui vari
mezzi di trasporto e i tempi vuoti nell’organizzazione della giornata. Si raccomanda la scelta di percorsi e di mezzi che
garantiscono una migliore sicurezza. Per gli alunni della scuola secondaria di primo grado possono essere previste
località estere, previa accurata programmazione e parere favorevole del Consiglio d'Istituto.
E’ fatto divieto di effettuare visite guidate:
- nei giorni prefestivi;
- nel periodo di scrutini ed esami;
- nella giornata individuata per le riunioni collegiali/istituzionali;
- in caso di accertato stato di preallarme di varia natura.
In caso di rientro anticipato a scuola rispetto all’orario comunicato alle famiglie, ci si organizza in questo modo:
a) preavviso telefonico ai rappresentanti dei genitori
b) rientro al punto di ritrovo previsto e attesa con i docenti accompagnatori fino al prelievo di tutti i gli alunni
6). Docenti accompagnatori
Deve essere garantito almeno 1 insegnante accompagnatore ogni 15 bambini ed 1 insegnante di sostegno ogni 2 alunni
portatori
di
handicap.
L’eventuale elevazione di una unità e fino ad un massimo di tre unità complessivamente per classe, può essere
deliberata sempre che ricorrano effettive esigenze rispetto ai gruppi classe da gestire e compatibilmente con le esigenze
di servizio e con la verifica delle condizioni di bilancio. Nell’organizzazione dell’uscita va contemplata la sostituzione
131
cautelativa di almeno 1 docente individuato come accompagnatore supplente in caso di assenza dovuta a motivi
improvvisi e gravi ad uno degli insegnanti titolari dell’uscita. In tal caso gli alunni della classe dell’accompagnatore
supplente sono affidati ad un docente in contemporaneità e, solo in caso estremo, possono essere suddivisi fra le varie
classi. Nel modulo di richiesta di autorizzazione dell’uscita scolastica deve essere chiaramente indicato il nominativo
dell’insegnante che si assume la responsabilità organizzativa ed il coordinamento dell’uscita..
I docenti accompagnatori, a viaggio concluso, sono tenuti ad informare il Dirigente Scolastico ed il D.S.G.A degli
inconvenienti verificatisi nel corso del viaggio o della visita guida, con particolare riferimento al servizio fornito
dall’Agenzia
o
Ditta
di
trasporto
individuata.
La vigilanza degli alunni è regolata dalla normativa vigente.
Una vigilanza cosi qualificata deve essere esercitata non solo a tutela dell’incolumità degli alunni, ma anche a tutela del
patrimonio
artistico.
Al fine di evitare un rallentamento della sorveglianza, il programma del viaggio non deve prevedere tempi morti.
7). Scelta del mezzo di trasporto, dell’agenzia della ditta di trasporti
Nella scelta della Agenzia di viaggio o della Ditta si prevede l’acquisizione agli Atti del prospetto comparativo di
almeno
3
Ditte
interpellate.
All’agenzia o Ditta prescelta dovrà essere richiesta una dichiarazione da acquisire agli ATTI della scuola che
garantisca le condizioni espresse nella C.M.n.291 del 14.10.92.Qualsiasi condizione di favore disposta dalla Agenzia di
viaggio e contenuta nel contratto (ad es. posto gratuito) deve essere destinata agli alunni ( riduzione della relativa quota
di partecipazione o, meglio, messa a disposizione del posto a favore dei più bisognosi) ovvero deve comportare una
economia nel bilancio dell’Istituto, attraverso un risparmio nella liquidazione del trattamento di missione.
8).Assicurazioni contro gli infortuni
Tutti gli alunni partecipanti a visite guidate devono essere coperti da Assicurazione contro gli infortuni.
9). Aspetti finanziari
Il costo totale dell’uscita didattica va suddiviso per il numero totale dei partecipanti (docenti + alunni) . la quota dei
docenti è corrisposta dalla scuola. I pagamenti a qualsiasi titolo per lo svolgimento delle iniziative in argomento, in
Italia e all’estero, devono avvenire esclusivamente attraverso i normali documenti contabili. In quest’ambito è
consentito l’accreditamento al Dirigente Scolastico o da regolarsi in contanti durante il viaggio. Per i pagamenti da
effettuarsi direttamente sul posto (meta), l’importo viene consegnato dal D.S.G.A al responsabile dell’uscita che al
rientro
consegnerà
documentazione
della
spesa
(scontrini
fiscali).
Le spese per la realizzazione di visite guidate e viaggi di istruzione, compreso il pagamento delle indennità di
missione del personale docente, dovranno essere imputate sugli appositi aggregati di bilancio.
132
ALLEGATO 5
Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico per la
predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta
Formativa legge 107/2015
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
- VISTA la legge N. 107 del 13.07.2015, recante la "Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti";
- PRESO A TTO che l' art. l della predetta legge, ai commi 12-19, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico
precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell' offerta formativa;
2) il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;
3) il Piano è approvato dal Consiglio d'Istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell'USR per accertarne la compatibilità con i limiti
d'organico assegnato e, all'esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale
unico dei dati della scuola:
- VISTA la nota MIUR prot. n. 2157 del 5/10/2015 "Piano triennale dell'offerta formativa" che ha rinviato
al 15/01/2016 la conclusione del PTOF;
- TENUTO CONTO delle disposizioni in merito all'attuazione degli indirizzi nazionali per il curriculo
(art.l,cA DPR 20.03.2009 n. 89) secondo i criteri indicati dal DM 254 del 16/11/2012; delle risultanze del
processo di Autovalutazione esplicitate nel RAV; degli esiti delle audizioni dei portatori di interesse del
territorio; delle esperienze maturate negli anni precedenti e delle ricadute sulle attività della scuola
EMANA
ai sensi dell'art.3 del DPR 275/99, così come sostituito dall'art.1 comma 14 della Legge 13.7.2015, n. 107, il
seguente
Atto d'indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione
finalizzato all'elaborazione del Piano triennale dell'offerta formativa (PTOF) , di competenza del Collegio
docenti, in ragione della sua natura di organo tecnico-professionale.
1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente
piano di miglioramento di cui all'art.6, comma l, del Decreto del Presidente della Repubblica 28.3..2013 n.80
dovranno costituire parte integrante del Piano. Delle risultanze del RAV si terrà conto nella formulazione del
Piano secondo i seguenti criteri:
- migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del
singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola, curricolo d'istituto);
- superare la dimensione trasmissiva dell'insegnamento e modificare l'impianto metodologico in modo da
contribuire fattivamente, mediante l'azione didattica, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza
europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre,
comunicazione in lingue straniere, competenze logico matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni
trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze
sociali e civiche);
- rendere la didattica più efficace e innovativa, rispondente alle aspettative di alunni e genitori anche
attraverso un uso costante dei laboratori e delle tecnologie;
- operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficolta, sia
nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;
- monitorare il percorso degli alunni a rischio (BES dispersione);
- migliorare la trasparenza e la tempestività nella valutazione attraverso una conoscenza diffusa dei criteri di
133
valutazione adottati e condivisi ed una loro più coerente applicazione, con particolare riferimento a quanto
deliberato nell'ambito dei relativi Dipartimenti (specie in riferimento a misure oggettive di valutazione);
- abbassare le percentuali di dispersione;
- implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento
dell'offerta formativa e del curricolo;
- integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;
- potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF;
- migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli alunni e le
famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità
di gestione, i risultati conseguiti;
- promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli all'interno
dell'istituzione;
- generalizzare l'uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
- migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
- migliorare l'ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
- sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell'innovazione metodologico- didattica;
- accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti,
fundraising e crowd funding;
- operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo;
- migliorare le dinamiche di gruppo.
2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle
rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare bisognerà garantire e ulteriormente migliorare
il seguente risultato:
- il punteggio di italiano e/o matematica della scuola alle prove INVALSI è mediamente superiore rispetto a
quello di scuole con background socio-economico e culturale simile;
- ridurre la varianza in italiano tra le classi seconde della scuola primaria e le classi terze della scuola
secondaria di I grado;
- ridurre la varianza in matematica tra le classi quinte della scuola primaria.
3) Le proposte ed i pareri eventualmente formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali,
culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dai rappresentanti dei
genitori saranno oggetto di attenzione.
4) Il Piano dovrà includere:
- l'offerta formativa;
- il curricolo verticale caratterizzante;
- le attività progettuali;
- i regolamenti;
e dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell'art. l della Legge n.l 07/2015:
- commi 1-4 (fìnalità della Legge e compiti delle scuole)
Obiettivo fondamentale dell'Istituzione scolastica sarà lo sviluppo di tutte le azioni possibili, dal punto di
vista motivazionale, relazionale e disciplinare, nonché l'attivazione di tutte le strategie volte a garantire il
successo formativo degli studenti dell'Istituto, con particolare riguardo al potenziamento delle azioni di
inclusività per tutti gli alUlli1i con problemi di apprendimento, prevenendo e recuperando l'abbandono
scolastico.
-commi 5-7 e 14 ( fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell 'organico dell’
autonomia, potenziamento del’ offerta e obiettivi formativi prioritari)
Il piano dovrà essere coerente con gli obiettivi generali ed educativi della scuola dell 'infanzia e del primo
ciclo, determinati a livello nazionale nel rispetto del contesto culturale, sociale ed economico della realtà
locale. Il piano dovrà esplicitare i criteri di valutazione del profitto e del comportamento e i criteri di
ammissione alle classi successive e agli esami di stato conclusivi del ciclo di studi.
Si individuano le seguenti priorità:
a) Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo,
anche informatico. Il nostro progetto educativo, pertanto, dovrà privilegiare tutte quelle strategie che
incrementino l'autostima, l'automotivazione, l'autovalutazione e l'autoefficacia dei processi di
apprendimento. Si attiveranno percorsi progettuali per lo sviluppo di competenze trasversali e attività
finalizzate al benessere psico-fisico degli studenti. La Scuola promuoverà opportune azioni per indirizzare i
134
ragazzi al corretto uso delle tecnologie multimediali e dei social network, insieme ad uno sviluppo dell'etica,
della prosocialità;
b) Potenziamento dei percorsi di continuità ed orientamento;
c) potenziamento dell'inclusione scolastica (PAI) e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali - BES - attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione
dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore. Particolare attenzione sarà
messa in atto per alunni stranieri;
d) potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche attraverso una didattica innovativa
basata sull'uso delle IeT, più consone alla tipologia di apprendimento dei giovani;
e) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche nella madrelingua;
f) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche nella lingua inglese e altre lingue dell'
Unione Europea (spagnolo e francese) e l'attivazione delle certificazioni linguistiche;
g) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per
alunni di cittadinanza o di lingua non italiana;
h) potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, artistiche anche in riferimento al
DM 8/2011;
i) sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo all'utilizzo critico e consapevole
dei social network e dei media;
j) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali con visite guidate e
partecipazione ad eventi, seminari, convegni;
k) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e i dialogo tra le culture, il sostegno
dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri con la partecipazione ad eventi nel territorio e da promuovere anche all 'interno dei
locali scolastici;
l) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
m) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con
particolare riferimento all'alimentazione e con l'implementazione della pratica di
attività sportive.
Per quanto riguarda i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento,
sulla base dei dati risultanti dall'organico dell'anno in corso, è così definito:
SCUOLA DELL'INFANZIA: n. Il posti comune, n. 1 posto IRC per 12,00 ore, n. 0 posti sostegno;
SCUOLA PRIMARIA: n. 22 posti comune, n. 1 posti lingua inglese, n. 1 posti IRC, n. 8 posti sostegno;
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:
CLASSE DI CONCORSO
A043 Italiano, storia, ed. civica, geografia
NUMERO DOCENTI
10
A059 Scienze matematiche, chimiche,
fisiche e naturali
A345 Inglese
6
A245 Francese
1
A445 Spagnolo
1
A033 Educazione tecnica
2
A032 Educazione musicale
2
A030 Educazione fisica
2
A028 Educazione artistica
2
Religione
1
Sostegno
16
3
135
ORE RESIDUE
- per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell'offerta formativa, il fabbisogno sarà definito in
relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 8 unità;
- nell'ambito delle scelte di organizzazione, dovrà essere prevista la figura del collaboratore del Dirigente
scolastico, dei coordinatori/responsabili di plesso, nonché delle aree di potenziamento che sono state
adeguatamente individuate secondo la più opportuna gradualità funzionale al PdM;
- dovrà essere prevista l'attività dei dipartimenti per aree curriculari, con la funzione di coordinatore di
dipartimento, nonché dei consigli di classe con i rispettivi coordinatori, del comitato tecnico-scientifico e del
nucleo di valutazione;.
- per ciò che concerne il personale amministrativo, tecnico e ausiliario occorrerà tenere presente un maggiore
impegno nella gestione del personale rivolto a garantire il senso dell' accoglienza nei riguardi dell'utenza e ad
improntare il servizio offerto sui principi di trasparenza, efficacia, efficienza,
attraverso un costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e al
superamento delle eventuali criticità.
Il fabbisogno, sulla base dell'organico attuale, è così definito: n. l DSGA, n. 5 Assistenti Amministrativi, n.
10 Collaboratori Scolastici + 7 posti accantonati ex LSU.
-commi 10 e 12 (iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche
di primo soccorso, programmazione delle attività formative rivolte al personale docente e amministrativo,
tecnico e ausiliario e definizione delle risorse occorrenti)
Al fine di promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, saranno attivate iniziative di
formazione rivolte agli studenti della scuola secondaria di I grado in collaborazione con enti e servizi esterni
e con il contributo delle realtà del territorio; dovrà essere indicata la programmazione delle attività formative
rivolte al personale docente e ATA e la definizione delle risorse occorrenti;
- comma 16 (Attuazione dei principi di pari opportunità e di prevenzione delle discriminazioni) Saranno
promosse iniziative di educazione alle pari opportunità e di prevenzione della violenza
di genere e di tutte le discriminazioni, in collaborazione con le associazioni e le realtà del territorio;
- comma 20: (Docenti specialisti per l'insegnamento della lingua straniera, della musica e dell 'educazione
motoria nella scuola primaria);
- comma 24: (Riconoscimento delle diverse modalità di comunicazione per l'insegnamenti a studenti con
disabilità);
- comma 29: ( Percorsi formativi, iniziative per l'orientamento. e valorizzazione del merito scolastico e dei
talenti degli studenti);
- commi 56 - 59: (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale, docenti per il coordinamento
delle attività del piano nazionale scuola digitale)
Attraverso il potenziamento del Sito web, l'attivazione del registro elettronico e del marcatempo per il
personale ATA si procederà alle azioni di dematerializzazione e si perseguirà il miglioramento del sistema di
comunicazione, la pubblicizzazione delle buone pratiche, la socializzazione e la condivisione tra il personale,
gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi
perseguiti, le attività realizzate, le modalità di gestione, i risultati conseguiti.
Si incentiverà una programmazione laboratoriale per dipartimenti disciplinari nonché l'estensione della stessa
didattica laboratoriale nel contesto più ampio della programmazione di classe, ponendo particolare attenzione
ali'interdisciplinarietà e all'impiego di metodi di insegnamento "coinvolgenti" dove l'alunno agisce ed è
protagonista attivo del processo di apprendimento.
Pertanto il Collegio dei docenti dovrà agire per:
•superare una visione individualistica dell'insegnamento per favorire cooperazione, sinergia, tempestività,
trasparenza e rendi contabilità;
• prendere in seria ed operativa considerazione sperimentazioni ed innovazioni didattiche, anche nell'ottica di
integrare le tecnologie nella pratica di classe;
•rendere i Dipartimenti disciplinari luoghi di scelte culturali, ali'interno dei quali individuare gli aspetti
irrinunciabili del percorso formativo, di confronto metodologico, di produzione di materiali, di proposte di
formazione/aggiornamento, di individuazione degli strumenti e modalità per la rilevazione degli standard di
apprendimento e, soprattutto, individuazione e coerente attuazione dei criteri di valutazione che siano il più
possibile oggettivi e rispondenti alle griglie di misurazione approvate collegialmente;
• rendere i Consigli di Classe luoghi di condivisione delle proposte didattiche per la classe, del raccordo
educativo e dell’analisi dei problemi/soluzioni della classe e del singolo allevo/a;
136
•
mantenere coerenza tra le scelte curricolari, le attività di recupero/sostegno/potenziamento, progetti
di ampliamento dell’offerta formativa, le finalità e gli obiettivi previsti nel PTOF, al fine di assicurare
unitarietà dell'offerta formativa e, il più possibile, congruenza ed efficacia dell'azione didattica ed educativa
complessiva. Pertanto, le scelte progettuali costituiranno l'identità della scuola nel territorio e risponderanno
al principio della significatività dell'ampliamento dell'offerta formativa.
-comma 70-71 e 124 e 125 (Costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale
Finalità degli accordi di rete-formazione in servizio docenti).
Si dovranno esplicitare i criteri per l'elaborazione del pano annuale per la formazione in servizio del
personale docente, che dovrà essere coerente con i risultati del PdM e con le priorità indicate nel Piano
nazionale di formazione, adottato con decreto del MIUR.
Si incentiverà la partecipazione dei docenti a corsi di formazione sia in presenza sia on line con
particolare attenzione all'innovazione e ali 'uso delle tecnologie negli approcci didattici, anche con lo
strumento dell'accordo di reti di scuole.
La formazione in servizio dei docenti e del personale ATA rientra nel progetto di sviluppo
professionale, volto al miglioramento teorico-metodologico e didattico per i primi, amministrativo
per il secondo. Le tematiche da privilegiare saranno: la valutazione formativa e di sistema, la
certificazione delle competenze, l'innovazione tecnologica e lo sviluppo delle competenze digitali, le
strategie didattiche innovative, la didattica inclusiva, i processi di de materializzazione
amministrativa. E' prevista, inoltre, la formazione sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro,
privacy, protocollo elettronico.
5) I criteri generali per la programmazione educativa, per la programmazione e l'attuazione delle
attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici
dal Consiglio d'istituto e recepiti nei POF di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le
indicazioni di cui ai precedenti punti "l" e "2" potranno essere inseriti nel Piano, previa verifica della
loro rispondenza alle esigenze didattiche ed educative nel rispetto della normativa vigente.
6) I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell'organico del potenziamento
devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l'area disciplinare
coinvolta. Si terrà conto del fatto che l'organico di potenziamento deve servire anche alla copertura
delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l'intera quota disponibile.
7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui
quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell'arco del triennio di riferimento, gli indicatori
quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza
quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non
ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro
frequenza.
8) Il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature e materiali scaturirà dalla progettazione curriculare,
extracurriculare, educativa e organizzativa che l'istituto adotta nell'ambito della propria autonomia,
al fine di garantire ambienti di apprendimento accoglienti, stimolanti e tecnologicamente avanzati.
9) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata affiancata dal
gruppo di lavoro costituito dalle altre Funzioni Strumentali entro il 07/01/2016, per essere portato
all'esame del Collegio nella seduta che sarà successivamente comunicata.
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