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L’eredità del 2015 e gli impegni per il 2016 per Milano e per l’Italia
Franco Mirabelli (senatore della Repubblica del Pd)
anno che è appena iniziato proL’
mette di essere un anno importante per il nostro Paese e per la nostra città. Nel 2015 molto è cambiato e in meglio ma ancora sono molte le incognite.
Il pericolo del terrorismo resta
alto nonostante gli interventi
contro l’Isis decisi dalla comunità internazionale finalmente
unita anche per trovare soluzioni in Libia e in Siria e nonostante il grande sforzo che stanno facendo le nostre istituzioni per
garantire sicurezza ai cittadini
con una incessante opera di prevenzione, indagine e presidio del territorio.
Certamente il lavoro resta ancora un grande problema per gli italiani e soprattutto per i giovani. La disoccupazione è passata dal 13
all'11% e sono aumentati i contratti a tempo indeterminato, ma tutti sappiamo che non basta, che accanto alla riforma del mercato del
lavoro e agli incentivi per chi assume serve una ripresa stabile dell'economia che consolidi i dati positivi sull'aumento dei consumi,
delle esportazioni e della produzione industriale per poter creare
nuovi posti di lavoro.
Le riforme hanno creato le condizioni per cambiare in meglio i dati della nostra economia. Il prodotto interno lordo ha ricominciato a
crescere, la stabilizzazione degli ottanta euro per i lavoratori dipendenti con meno di 1500 euro di stipendio così come la cancellazione
della Tasi sulla prima casa hanno favorito la ripresa dei consumi,
ma nel paese europeo col risparmio privato più alto resta ancora insufficiente quella fiducia nel futuro necessaria per investire e alimentare la nostra economia.
Ci troviamo a fronteggiare una situazione ambientale preoccupante. I livelli altissimi di polveri sottili che sono stati registrati in tutte le grandi città del Paese sono solo la punta dell’iceberg di una situazione, generata dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici,
che mette a rischio futuro e salute dell’intera umanità se non saranno fatte scelte radicali. L’accordo di Parigi sul clima sembra dimostrare che questa consapevolezza si sta diffondendo tra i gover-
ni del pianeta. Nel nostro Paese quest’anno sono state approvate
leggi importanti contro i reati ambientali per diminuire, con l'ecobonus, i consumi e le emissioni dalle abitazioni e per introdurre, col
collegato ambientale, misure volte a favorire la mobilità sostenibile, per intervenire sul dissesto idrogeologico.
Il nostro Paese continua ad avere nella corruzione, nell'illegalità
e nella evasione fiscale una zavorra che limita le sue stesse possibilità. Su questi fronti in quest'ultimo anno Parlamento e
Governo hanno fatto molto: dalla legge anticorruzione che finalmente punisce con pene adeguate corrotti e corruttori, all’istituzione dell'autorità nazionale anticorruzione presieduta dal giudice Cantone che consente di intervenire preventivamente per
bloccare appalti sospetti, alla legge contro il falso in bilancio, alla introduzione del reato penale di autoriciclaggio che ha anche
consentito di costringere il rientro di ingenti capitali nascosti all'estero senza alcun condono con alcuni miliardi (3-4) di benefici per le casse dello stato. C’è ancora da fare e l'inizio di quest’anno vedrà l’approvazione definitiva della nuova legge sugli appalti che introduce modalità di lavoro innovative per garantire trasparenza e controllo sugli appalti pubblici.
Questo sarà anche l'anno in cui si concluderà il percorso di riforma
della politica e delle istituzioni in cui sarà mantenuto l'impegno
preso a cambiare, per provare a superare la distanza tra cittadini,
politica e istituzioni che rischia di indebolire la nostra democrazia.
Saranno gli elettori a stabilire col referendum confermativo, probabilmente a ottobre, se la riforma costituzionale che supera il bicameralismo perfetto, abolisce definitivamente le province, riduce nei
fatti il numero dei parlamentari, vedrà la luce dopo anni di tentativi falliti. Quella consultazione sarà l’ultimo passaggio di molti interventi per cambiare la politica, le istituzioni e il loro funzionamento: una legge elettorale che garantisce ai cittadini di scegliere
chi governa e di dare a chi governa gli strumenti per farlo, che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti, i vitalizi e altri privilegi
nonché la riforma della pubblica amministrazione. Tutte decisioni
già prese, scelte già fatte.
Insomma, il 2015 è stato un anno importante in cui, oggettivamente, la nostra economia è ripartita dopo anni di recessione e in cui
Parlamento e Governo hanno approvato riforme attese da anni, ma
ci ha anche consegnato il compito di consolidare la ripresa, fare in
modo che i dati positivi dell'economia si traducano al più presto in
un miglioramento concreto della vita delle persone che più ne hanno bisogno e in una maggiore fiducia nel futuro. Per questo il 2016
sarà un anno cruciale.
Allo stesso modo noi milanesi nel 2016 dovremo rinnovare l'amministrazione comunale. La giunta di centrosinistra guidata da
Giuliano Pisapia ha cambiato in meglio la città, le ha restituito prestigio internazionale e ruolo in Italia. L’Expo ha messo Milano al
centro del mondo e scelte strategiche come Area C, le nuove linee
metropolitane, la riqualificazione della Darsena e dell'area
Garibaldi-Porta Volta sono diventate simboli di vivibilità e orgoglio.
Milano è cambiata in meglio e queste innovazioni hanno migliorato la qualità della vita di tanti. Il sindaco merita, per questo, la riconoscenza di tutta la città e la sua scelta di non ricandidarsi consegna al centrosinistra il compito di mettere in campo una proposta che garantisca la stessa capacità di ascoltare i cittadini, lo stesso coraggio di innovare, la stessa capacità di guardare avanti e di
investire sul futuro della città. Dobbiamo farlo, così come a livello
nazionale, sapendo che ancora c'è molto da fare: che dalle positività
di questi anni si deve ripartire per affrontare le grandi questioni
ancora irrisolte, a cominciare dalla riqualificazione delle periferie,
dai quartieri popolari, fino alla costruzione della città metropolitana che da onere burocratico va trasformata in una straordinaria opportunità per lo sviluppo della nostra realtà.
Il 7 febbraio il centrosinistra milanese sceglierà il proprio candidato sindaco con le primarie, confermando la scelta che fa della partecipazione dei cittadini un elemento qualificante è imprescindibile del nostro progetto politico. Sarà il primo appuntamento politico importante del 2016. Per ciò che mi riguarda ho
già scelto di sostenere Beppe Sala perché penso che sia la persona più adatta a non disperdere il patrimonio di credibilità che
Milano si è costruita in questi 5 anni e, insieme, ad affrontare
pensando in grande e guardando al futuro, i problemi ancora
aperti con una attenzione prioritaria alla vita delle persone. Ma,
comunque la si pensi, la cosa più importante per Milano, non solo per il centrosinistra, è impegnarsi perché le primarie del 7
febbraio siano una straordinaria occasione di partecipazione e
di democrazia. Si confrontano candidati importanti, portatori di
esperienze vive nella città. Gli elettori di centrosinistra hanno
l’opportunità di scegliere sulla base delle proprie idee e delle loro storie è importante non lasciarsela sfuggire.
Nel 2016 il futuro sarà nelle nostre mani
Matteo Mauri (deputato del Pd)
Eccoci dunque nell’anno
nuovo, Onorevole Mauri!
Sará un 2016 da incorniciare oppure sarà un altro anno di passione?
Il 2015 è stato un anno ancora
molto complicato ma in cui
l’Italia ha fatto dei passi avanti.
Passi ancora troppo timidi perché non sono ancora sufficienti
per uscire in maniera definitiva
dalla crisi, ma che non dobbiamo sottovalutare perchè hanno
segnato un’inversione di tendenza che non era scontata.
Siamo usciti dalla recessione
economica, il Pil è migliorato e l’occupazione ha ripreso il segno positivo. Dobbiamo fare ancora molto, ma mi verrebbe da
risponderle in modo inusuale con una delle intelligenti filastrocche di Gianni Rodari.
Quale? Sono curiosa si saperlo perchè ne ho lette tante a mio figlio!
Anch’io ne ho lette parecchie alle mie figlie negli anni scorsi
quando erano più piccole.Questa vale per i bambini ma soprattutto per i grandi. Fa così:
“Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l'anno nuovo come sarà
Bello, brutto, o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo il lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno.”
Bella la filastrocca! Il significato è che il futuro è nelle nostre mani, giusto?
Esattamente così. Certo, non tutto dipende noi. Ma molto del nostro destino sta nelle scelte che faremo e nello spirito che ci metteremo. E questo vale per la vita di tutti i giorni ma ancora di
più per chi fa politica. Ogni giorno chi come me ha responsabilità politiche si trova di fronte a tante scelte e a tanti bivi.
Bisogna saper prendere la direzione giusta nell'interesse collettivo. Ma a volte la strada corretta non è così facile da individua-
re e spesso non è la più battuta. È proprio in quei casi che serve
esperienza, studio e coraggio. È quello il momento in cui si vede
chi la politica la intende come il modo più alto per mettersi al servizio dei cittadini - anche percorrendo la strada meno popolare e chi invece la intende come qualcosa di utile solo per se stesso, e
per farlo alimenta il populismo e l'antipolitica. Il Pd sceglie ogni
giorno la strada più difficile ma anche l'unica possibile. A volte si
può anche sbagliare ed in quei casi bisogna avere l’umiltà per ammetterlo e per correggersi. Chi invece finge di avere sempre la verità in tasca e passa il tempo solo a giudicare quello che fanno gli
altri - pensando di aver capito tutto - in realtà mente sapendo di
mentire ai cittadini. C’è chi prova a rendere le istituzioni più forti e chi prova a delegittimarle nella logica miope del “tanto peggio
tanto meglio”. Noi siamo dalla parte dei primi.
Immagino proprio che si riferisse all'atteggiamento distruttivo del Movimento 5 Stelle. Ma forse non l'ha esplicitato perchè il Natale ha reso più buono anche lei!
Scherzo ovviamente. All'inizio dell'anno non si può certo
esimere dal dichiarare le sue buone intenzioni per il
2016. A maggior ragione perchè lei è diventato Vice
Capogruppo del PD alla Camera!
Il 2016 sarà un altro anno con tante, tantissime responsabilità.
Il mio impegno per l'anno nuovo è semplice: ci metterò tutto il
lavoro e la passione di cui sono capace, ci metterò tutto me stesso. Sperando che sia sufficiente. E buon Anno a tutti!
Come evitare le malattie da raffreddamento
Paola Chilò
ccoci in Inverno! Umidità, freddo, vento, riscaldamento,
E
forme virali e non… sono elementi che in questo periodo
dell’anno incontriamo molto spesso e il nostro sistema immunitario è sicuramente la parte più coinvolta nel sostenere una
importante attività di difesa. In psicosomatica l’apparato respiratorio ha come funzione lo scambio, ovvero lo scopo di far
entrare ossigeno e far uscire anidride carbonica. Questa funzione rimanda alla possibilità di entrare in contatto con il
mondo esterno e di proiettarlo dentro di noi, per poi rimandarlo elaborato. Infatti il primo approccio con il mondo avviene
proprio attraverso i polmoni (respiro) e la pelle (tatto). Le vie
respiratorie più basse (trachea, bronchi, polmoni) coinvolgono
un aspetto più intimo della relazione con gli altri. Ci si rifà al
mondo degli affetti, qualche cosa che è già presente in noi e che
in qualche modo crea un problema di “scambio” a livello
profondo. Quando questi aspetti vengono messi a dura prova,
si abbassano le difese e… ci si ammala.
Per fortuna la natura saggiamente ci mette a disposizione
una serie di soluzioni naturali quali: ortaggi, frutta, erbe e
spezie che guarda caso vengono prodotti proprio in inverno
come i cavoli, cavolfiori, broccoli, cime di rapa, rape, porri,
arance, mandarini, limoni ecc. In comune hanno un’elevata
concentrazione di vitamina C, zinco, magnesio, calcio e altri
minerali con funzioni alcalinizzanti e antiossidanti che con-
tribuiscono ad abbassare la possibilità di infiammazioni, aiutando l’intero sistema. Rinforziamo quindi le nostre difese
con una giusta alimentazione che prevede una buona dose
giornaliera di frutta e verdura cruda, un’altra buona dose di
ortaggi a foglia verde cotti (ricchi di clorofilla ), una diminuzione in proporzione di proteine di origine animale cioè carni rosse, insaccati, latte e latticini. Questi ultimi in particolare, nei casi di produzione eccessiva di catarro, possono aumentarne la quantità. In alternativa al famoso latte e miele
vi sono delle meravigliose tisane o decotti che si possono preparare velocemente utilizzando erbe radici e spezie come: timo, zenzero, cannella e limone dolcificati con miele d’acacia,
il quale aumenta l’efficacia della tisana… ottima durante i
giorni freddi. Questo infuso, oltre a un’azione riscaldante, ha
proprietà antisettiche ed espettoranti grazie al timo. Quando
invece il raffreddore è già presente, necessita una tisana di
cipolle, limoni, chiodi di garofano e noce moscata almeno 3
volte al giorno… ha un effetto benefico sulle secrezioni nasali! Bere un limone spremuto in un bicchiere d’acqua tutte le
mattine appena svegli è una buonissima abitudine che migliora la salute in generale in quanto disinfiamma e apporta
vitamina C, fondamentale in inverno.
Un grande aiuto viene fornito anche dagli olii essenziali i
quali, essendo veri e propri distillati di principi naturali, se
usati come prevenzione sia per via epidermica che inalatoria,
contribuiscono alla risoluzione di diversi disturbi causati dal
freddo. Per esempio se utilizziamo 2 gocce di eucalipto, 2 gocce di timo e 2 gocce di abete bianco in un pentolino d’acqua
calda, come si usava un tempo, e inaliamo per 5 minuti vapore balsamico, il nostro apparato respiratorio ne avrà un gran
beneficio per 2 motivi: per la sua azione mucolitica, antisettica, protettiva, e per la possibilità di regalarci uno spazio e
del tempo solo per noi… pochi minuti di sano relax. Naturalmente non bisogna dimenticarsi l’intestino: se è in salute,
sarà maggiore la prontezza di risoluzione cha avrà il nostro
organismo; quindi l’assunzione quotidiana di frutti di bosco,
mandorle, noci, semi di lino, fermenti lattici (yogurt, kefir,
latte fermentato), verdure amare ricche di fibre, gioverà a
tutto l’organismo.
Infine, quando ci ammaliamo, proviamo a chiederci quale
parte di noi voleva riposare ma non poteva concederselo. Il
corpo ci parla!
Paola Chilò, Naturopata esperta in riequilibrio alimentare con orientamento psicosomatico - Per informazioni o appuntamenti: Tel. 3396055882 - Studio
Naturopatia in Via Terruggia 1, 20162 Milano - e-mail [email protected].