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S TUDIO LOUN G E| AU D I O G R A FFI T I
AUDIOGRAFFITI
La presa diretta a El Fish Recording Studio
PROBLEMI E
SOLUZIONI
PER IL LIVE
RECORDING
IN STUDIO
Di Stefano Pinzi
E
l Fish Recording Studio (elfish.it) si trova a Genova ed
è un’ampia struttura adibita a diverse attività, dalla più
classica produzione musicale alla realizzazione di colonne sonore, jingle pubblicitari, doppiaggi e sound design. Il padrone di casa è Emanuele Cioncoloni, che ha progettato e oggi conduce questa attività nel ruolo di fonico residente, arrangiatore e sound designer. Lo studio è costituito da una
moderna regìa, incentrata su un sistema Pro Tools HD9 e attrezzata con tanti bei giocattolini analogici e una console 18 canali Trident Fleximix del 1979. Le due sale di ripresa, una da 50
mq e l’altra da 14, e l’ampio parco microfoni a disposizione, consentono di realizzare delle registrazioni live di un numero considerevole di strumenti e musicisti insieme. È proprio in merito a questa interessante possibilità offerta dalla suo studio che
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abbiamo interrogato Emanuele, chiedendogli in particolare di
raccontarci il setup impiegato per la recente produzione della
band genovese Audiograffiti.
L’idea di base è stata concepita in stile Snarky Puppy: registrazione live, suoni naturali senza sovraincisioni né editing, con delle riprese video
realizzate con telecamere fisse e mobili (Il video di uno dei
brani lo trovate su: youtu.be/Hz8OPWprwsY). Il setup completo,
per un totale di 26 canali di registrazione in Pro Tools, era formato da una batteria, per la quale sono stati impiegate 11 tracce,
un basso registrato in linea passando da una testata Eden WT500 Highwayman, chitarra elettrica, una sezione fiati composta
da sax e tromba e infine due voci, una maschile e una femminile. Tutti i musicisti hanno suonato insieme nella sala di ripresa
più grande, ad eccezione dei fiati che sono stati posizionati nel
vocal booth adiacente alla stessa sala, ripresi con due Neumann
KM184 e preamplificati con il valvolare Earlybird 2 della Thermionic Culture. La principale difficoltà è stata quella di controllare i rientri di batteria negli altri microfoni, soprattutto quelli delle voci. Per questa ragione la voce maschile è stata ripreEMANUELE CIONCOLONI
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sa con un microfono dinamico, un ElectroVoice RE20, montando il Reflexion Filter della sE Electronics; per la voce femminile
abbiamo invece impiegato uno Shure KSM9. Successivamente, utilizzando il plug-in Auto Align della Sound Radix, ho riallineato le fasi tra voci e batteria e con questo espediente la situazione è tornata decisamente sotto controllo. Il progetto include anche alcuni contributi elettronici e l’impiego di processing già in fase di registrazione. Il batterista suonava anche un
Alesis Samplepad, per mezzo del quale lanciava dei loop ritmici. Il routing più particolare era certamente quello della chitarra elettrica. Dall’uscita dello strumento abbiamo portato il segnale a uno splitter Lehle P-Split II, che permette di compensare le perdite di livello dovute allo sdoppiamento, e da qui l’abbiamo inviato sia alla pedaliera (collegata poi in serie a un ampli Fender ’65 Deluxe Reverb) sia ad un’interfaccia firewire Focusrite Saffire Pro24, interconnessa con un Macbook Pro che
gestiva Ableton Live.
L’amplificatore è stato chiuso nell’amp booth dello studio e ripreso con due microfoni dinamici (Sennheiser e906 e Beyer-
dynamic M88) più un condensatore (sE Electronics 4400a),
preamplificati dai canali della consolle Trident e da pre esterni
API. I tre segnali sono poi stati diversamente mixati per i suoni distorto, crunch e pulito. Ableton Live invece è stato impiegato per il controllo delle sezioni elettroniche dei brani e le sequenze, oltre alla sincronizzazione col click per il batterista e le
elaborazioni del suono operate tramite Max/Msp. Alla chitarra
è stato dedicato un canale con un’emulazione di amplificatore
Fender Bassman, realizzata con il plugin American Tweed della Plug and Mix.
Tramite Max For Live siamo poi entrati in alcune patch di delay
e granulazione del suono precedentemente programmate in
Max/Msp. Per minimizzare i possibili problemi di latenza introdotti da questo routing abbiamo cercato di ottimizzare al massimo le prestazioni della CPU e di impiegare il meno possibile
plug in o instrument troppo pesanti. ll mix e il mastering sono
stati realizzati in tempi record nei giorni a seguire lavorando in
Pro Tools e sfruttando l’outboard analogico presente in studio.
Dalla registrazione alla presentazione live sono passati non più
di una decina di giorni.
Trovo che gli aspetti positivi di una registrazione live siano moltissimi, a partire dal feeling che si crea tra i musicisti e l’interplay che deriva dal guardarsi e suonare insieme. Il registrare
e improvvisare in quel momento esatto, senza successive sovraincisioni, costringe tutti a dare il massimo in ogni istante. È
un aspetto secondo me fondamentale che si sta un po’ perdendo per le infinite possibilità di interventi e correzioni che oggi
si hanno a disposizione. Gli unici limiti di questo modo di registrare sono legati alla gestione dei rientri tra i microfoni dei diversi strumenti e alla conseguente necessità di registrare diverse esecuzioni di ogni brano alla ricerca della migliore performance collettiva.
Per la vendita dell’EP, intitolato “Black Rainbow” è stata adottata
la soluzione originale di inserire un codice personalizzato stampato nell’etichetta delle magliette vendute ai concerti, mediante il quale poter scaricare le tracce del disco da Bandcamp.
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