PRIME DUE copia 2

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ANNO 1 NUMERO
1
SABATO 9 GENNAIO 2016
Euro 1,00
CORRIERE
Settimanale dell’Irpinia fondato da Gianni Festa
pioggia di miliardi sull’eolico, mafie in agguato nell’irpinia d’oriente
per chi soffia il vento
il primo
amore...
di Gianni Festa
I
l primo amore
non si scorda
mai, recita un antico detto. E il mio
primo amore fu il
Corriere dell'Irpinia.
Era il 1964. Di gennaio, come
oggi. l'incontro avvenne nello
studiolo di Guido Dorso, fondatore con il tipografo Pergola del
settimanale, in un ammezzato di
pochi metri nella tipografia di via
Trinità, oggi piazza Solimene.
Giovanissimo, diventai direttore di
quel prestigioso settimanale, sostituendo Hermann Carbone,
consanguineo di angelo Scalpati,
da poco scomparso. Con un
gruppo di ragazzi rilanciammo
quella testata. Mi furono amici di
viaggio padre Pio Falcolini, amletoTino, Gianni lenzi, Franco mio
fratello e la sua compagna rosalba, Di nunno, Venezia, Goffredo raimo e tanti altri giovani
che si allenavano in quella che
era diventata una vera e propria
palestra di giornalismo.
continua a pag. 2
a
norberto Vitale a pag. 6-7
all’interno
Fondi ue
italiCum
la rischiosa
Sui collegi
scommessa
un pasticcio
di paolo Foti
all’italiana
ettore de socio a pag 5
Francesco Barra a pag 9
reportage
l’inedito
Sirignano
i tormenti
“insorge”
del giovane
per il Sud
Ciriaco
ivana Picariello a pag 11
Gianni Marino a pag 12-13
alDO MaSullO
all’interpno
editoriale
lla vigilia delle nuove aste di certificati verdi per oltre cinque miliardi di
euro, è il caso di accendere i riflettori su quanto è accaduto negli ultimi
quindici anni nel territorio tra Bisaccia e lacedonia, dove viene prodotto il
6,2% dell’energia eolica italiana. ad avellino la Commissione parlamentare antimafia, e prima ancora l’Europol e il Cnel, hanno messo sotto accusa il disordine
organizzato di procedure e competenze che hanno aperto ampi varchi alla criminalità organizzata per investire e riciclare denaro sporco, arrivando anche alla
beffa di incassare gli aiuti dell’unione europea. un albero della cuccagna dal
quale pendevano incentivi monstre rispetto agli altri paesi europei, sul quale sono
saliti anche faccendieri, “facilitatori” ed emissari di
Cosa nostra. Come Vito nicastri, per anni referente
Trecento nuove pale, e
in Sicilia della Ivpc di Oreste Vigorito, al quale sono
nuovi elettrodotti, pronti
stati sequestrati beni per oltre un miliardo di euro. E’
ad entrare in funzione
considerato il prestanome di Matteo Messina Denaro
ed ha avuto interessi anche nell’eolico irpino.
nell’Irpinia d’Oriente
Politica e Società Pag. 4
DOn SErGIO MElIllO
“Il mio Giubileo”
Pag.10
CulTura&SOCIETa’
l’uovo di Colombo Pag.3