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N O M E
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S O C I E T À
A N N O
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N U M E R O
I V
D I C E M B R E
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Messaggio del Presidente
Scrivi all’autore
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Il presidente AIIC Lorenzo
Leogrande
Carissimi,
Siamo a fine anno ed è inevitabilmente tempo di bilanci. Le attività
dell’AIIC diventano sempre più
importanti e numerose. E’ stato un
anno intenso, ricco di soddisfazioni,
ma non privo di spunti per fare
ancora meglio.
Anzitutto il Convegno Nazionale,
un successo! La sfida di Venezia è
stata ampiamente vinta, lo dimostrano i numeri, la qualità riconosciuta, l’interesse crescente verso i
corsi di formazione.
La formazione, è senz’altro uno dei
pilastri dell’attività associativa. Sempre più numerose le iniziative organizzate dall’AIIC. Molto apprezzata
l’idea di stipulare convenzioni con i
principali atenei italiani, a vantaggio
dei nostri soci, oltre al contributo
economico stanziato per favorire la
partecipazione de i giovani soci. La
formazione qualifica, specializza,
distingue e crea valore.
(brochure, materiale divulgativo).
Materiale poi diffuso grazie alla
partecipazione sistematica come
“espositori” presso gli eventi di
maggior rilievo. Si sono potenziati gli accordi editoriali, sia al fine
di incrementare il servizio ai soci
attraverso la distribuzione di
nuove riviste (eSanità, Popular
Science), sia al fine di presidiare
rubriche fisse. Creare valore vuol
dire anche e soprattutto rivolgersi ai pazienti e cittadini. Gli accordi raggiunti con la rivista Senzaetà dedicata alla “salute e famiglia” e la collaborazione avviata
con Cittadinanzattiva sono solo
un esempio.
E’ stato un anno molto importante in relazione alla attività istituzionale dell’Associazione, indirizzata ad intercettare il consenso
della Politica. Abbiamo incontrato le principali cariche politiche
della Salute, esitate in un audizione in Commissione Sanità al Senato, e come noto nell’approvazione in Parlamento di un Odg,
che se non ci appaga del tutto,
senz’altro ci conforta nella consapevolezza di aver imboccato la
strada giusta, anche se molto c’è
ancora da fare.
Certamente la creazione di Valore
ha rappresentato il leitmotiv trasversale alle attività. Si sta procedendo al completamento di documenti e line guida, grazie al coinvolgimento di un numero sempre
maggiore di soci, e in collaborazione con altre Associazioni
(Federchimica, Fare, CittadinanzatE’ stato un anno in cui abbiamo
tiva). Creare valore passa anche
dovuto giocare anche in difesa.
attraverso la comunicazione. Si è
Non mancano le criticità, gli atdefinita una identità comunicativa
triti, gli allarmi dovuti ad una
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deriva di una centralizzazione selvaggia ed incontrollata. Allarmi sui
quali AIIC è vigile e sta mettendo in
campo tutte le azioni possibili, ma
con la consapevolezza che l’azione
più efficace deve essere quella
preventiva.
Concludo nella piena consapevolezza che l’azione associativa deve
essere trasversale, non deve concentrarsi solo sulle azioni
“importanti”, perché lo sono tutte!
Le sfide per il 2015, l’impegno che
deve vederci coinvolti tutti, oltre a
consolidare e proseguire su quanto
avviato, sono quelle relative sia alla
produzione di dati che siano utili
per il SSN, sia alla necessità di allargare il nostro orizzonte professionale. Il tema dei dispositivi medici
(Cagliari 14-15-16 maggio), in particolare, oltre che una sfida rappresenta una grande opportunità. Giochiamocela!
Grazie a TUTTI per l’enorme
supporto che quotidianamente ed
incondizionatamente date alla vita
associativa. Un augurio sincero a
voi ed ai vostri cari.
Lorenzo Leogrande
Presidente AIIC
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1
SOMMARIO
Il messaggio del Presidente
1
AIIC presente alla 6° Conferenza Europea dell’IFMBE a Dubrovnik
L’ingegnere Clinico in Svizzera
2
Le dieci tecnologie da vedere (ECRI Watch list)
4
Medtec 2014
5
Il ruolo dell’ingegnere clinico nella pubblica amministrazione: Situazione e prospettiva
6
AIIC alla VII Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici
7
Workshop “Valutazione, progetto e realizzazione della nuova sala ibrida cardiovascolare”
9
Cittadinanzattiva
9
AIIC va in fiera
10
“Il Progresso Tecnologico della Ventilazione Polmonare Artificiale”- AIIC Lazio
11
“L’ingegneria Clinica per la sostenibilità e competitività dei SSR”- AIIC Molise
11
Corso di formazione “Le procedure di collaudo per le Apparecchiature Biomediche”
12
Convegno ESTAV Centro “Valutazione delle tecnologie in Sanità”
13
Formazione
13
3
AIIC presente alla 6° Conferenza Europea dell’IFMBE a Dubrovnik
Dott. Ing. Stefano Bergamasco, vicepresidente AIIC
Ing. Stefano
Bergamasco
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Lo scorso 7-11 settembre si è svolta
a Dubrovnik in Croazia la 6° Conferenza Europea dell’IFMBE
(International Federation of Medical
and Biological Engineering) MBEC
2014. Per AIIC hanno partecipato
Stefano Bergamasco, Paola Freda e
Paolo Lago, che da diversi anni stanno intessendo rapporti con IFMBE
finalizzati ad una presenza sempre
più attiva della nostra associazione in
questo importante ambito internazionale . La Conferenza, intitolata
“Towards new horizons in biomedical engineering”, ha coperto tematiche molto varie nel mondo delle
biotecnologie, dall’Health Technology Assessment all’informatica medica, dai biomateriali all’ingegneria dei
tessuti, dall’imaging alla riabilitazione,
etc. Tra gli speakers più rilevanti, era
presente Adriana Berumena Velazquez responsabile dell’ufficio Dispositivi Medici dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, che ha tenuto
una ampia relazione sul tema dell’ingegneria biomedica nello scenario
mondiale. Le possibili collaborazioni
con l’OMS sono un aspetto particolarmente qualificante dei rapporti
internazionali che AIIC sta sviluppando ed i colleghi presenti hanno
colto l’occasione delle sessioni di
lavoro, nonché dei momenti conviviali, per discutere con Adriana i
possibili sviluppi delle nostre relazioni. Uno dei motivi principali per
la partecipazione all’evento da parte
dei colleghi di AIIC è stata la riunione della Clinical Engineering Division di IFMBE, in cui per l’Italia è
presente Ernesto Iadanza che ricopre il ruolo di segretario della stessa CED. La CED svolge un ruolo
molto importante all’interno
dell’IFMBE, essendo l’unico organismo internazionale deputato a mettere a sistema esperienze, progetti
e best practices dell’ingegneria clinica a livello sovra-nazionale. Poiché
nel 2015, in occasione del prossimo
congresso mondiale dell’IFMBE che
si terrà a Toronto in Canada, si
svolgeranno tra l’altro le elezioni
per il rinnovo di alcuni dei membri
della CED (tra cui il Chairman che
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succederà a Saide Calil in scadenza
di mandato), l’occasione è stata
preziosa per approfondire i rapporti in essere in vista di un rafforzamento della presenza di AIIC in tale
organismo. Con questa parteci-
pazione, che segue a quella del
2012 al World Congress IFMBE
di Pechino, al Medicon di Siviglia
nel 2013 ed alla presenza di
Yadin David, Saide Calil e Adriana Velazquez ai nostri più recenti convegni nazionali di L’Aquila, Napoli e Venezia, AIIC
rafforza il proprio ruolo di associazione affiliata ad IFMBE e si
propone per un ruolo sempre
più attivo in particolare all’interno della Clinical Engineering
Division.
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2
L’Ingegneria Clinica in Svizzera
Dott. Ing. Simone Consonni, Responsabile servizio tecnologia medica, Ente Ospedaliero
Cantonale del Ticino
Ing. Simone
Consonni
Nella piccola Svizzera - un paese
con poco più 8 milioni di abitanti,
fondato sul federalismo (26 cantoni
che godono di grande autonomia),
dove convivono tre differenti culture (quattro con la realtà romancia)
e si parlano tre diverse lingue nazionali – non si può dire che esista
una ”Ingegneria clinica” consolidata.
Non abbiamo un curriculum di
formazione specifico; non esiste
un’associazione professionale dedicata e neppure una figura istituzionalizzata che assuma questo ruolo.
Nonostante questo, nelle quasi 300
strutture ospedaliere attive sul
territorio; vi sono persone che
perseguono le missioni normalmente affidate all’ingegneria clinica:
pianificazione e acquisizione di tecnologia medica; gestione e mantenimento del parco attrezzature; supporto e consiglio all’utenza; vigilanza e gestione del rischio clinico.
Compiti prescritti dalla nostra legislazione che, seppur in gran parte
allineata alle disposizioni comunitarie, non di rado prevede qualche
norma più restrittiva.
Nella pratica, poiché gran parte
delle strutture hanno taglie medio
piccole, sono i servizi tecnici, che
oltre a tutte le problematiche tecniche (edificio; tecnica degli impianti;
sicurezza) si fanno carico anche
delle questioni legate alla tecnologia
medica. Da qualche anno comunque, complici: la rapida evoluzione
tecnologica, l’aumento delle apparecchiature presenti all’interno degli
ospedali e la crescente necessità
d’integrazione tra i sistemi; il fabbisogno di competenze specifiche, da
mantenere costantemente aggiornate, cresce e spinge verso la specializzazione. Il numero di professionisti dedicati alla tecnologia medica,
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assimilabili quindi alla vostra ingegneria clinica, è in costante aumento e la loro presenza non si limita
più alle sole strutture universitarie.
Compiti, funzioni ed inquadramento
di queste figure sono specifici all’organizzazione (sempre più spesso
costituita da reti d’istituti), dipendono dalle competenze presenti nelle
singole strutture e sono frequentemente caratterizzati dall’influenza
degli stati a noi vicini. Nella realtà
francofona, prevalgono figure dedicate (Ingenieur biomédicale), per la
maggior parte formatesi nella vicina
Francia, che operano con una chiara separazione tra i servizi che seguono le acquisizioni di tecnologia e
quelli che assumono compiti di
manutenzione. Nella Svizzera tedesca, orientata al modello germanico,
ci si concentra prevalentemente
sulle funzioni di manutenzione, che
partendo dalla sicurezza elettrica,
sono spesso integrate con i servizi
che gestiscono l’insieme delle apparecchiature elettroniche. In queste
regioni, la parte di acquisizione della
tecnologia è invece spesso associata
a uffici che si occupano di progettazione e gestiscono l’insieme dei
progetti di costruzione e sviluppo
aziendale. In Ticino (Svizzera italiana) di fatto, solo l’EOC ha la taglia
per avere un servizio dedicato alla
tecnologia medica, che prende a
carico l’insieme delle missioni, con
un’organizzazione abbastanza unica
a livello nazionale.
In Svizzera ci sono sostanzialmente
due strade per assumere un ruolo
parificabile all’ingegnere clinico: la
formazione all’estero, oppure l’esperienza sul campo costruita su
una formazione ingegneristica di
base, quindi prevalentemente da
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autodidatti o approfittando di qualche formazione breve, proposta dai
fornitori.
L’associazione professionale più
forte è l’IHS (Ingenieur Hospital
Schweiz); che raggruppa gran parte
degli ingegneri e architetti che operano nelle strutture ospedaliere
svizzere e che è membra dell’IFHE
(International Federation of Hospital Engineering). Il suo spettro è
molto ampio, ma nella nostra piccola realtà è difficile immaginare associazioni più specialistiche. Si lavora
con sotto gruppi tematici, all’interno di un’entità che possa comunque
avere, anche politicamente, un peso
adeguato.
Le sfide per il futuro non mancano.
Dalla necessità di costruire un
partenariato con i colleghi dell’ICT,
vista una sovrapposizione sempre
più frequente dei nostri ambiti di
attività; alla volontà di sviluppare
processi capaci di valutare quali
tecnologie debbano essere favorite
a fronte di risorse sempre più limitate; all’opportunità di raggruppare
le acquisizioni di materiali per poterle gestire più efficacemente. In
questi ambiti ed in molti altri, l’ingegneria clinica (o la tecnologia medica come spesso da noi chiamata)
sta, almeno in Svizzera, cercando di
consolidare il proprio, ancor fragile,
ruolo.
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3
Le dieci tecnologie da vedere (ECRI Watch list)
Dott. Ing. Nicola Volonterio
Il 14 Gennaio l’ECRI ha pubblicato un opuscolo in cui sono
presentate 10 tecnologie, la cui
adozione comporta un elevato
e un forte impatto sull’organizzazione dell’ospedale, che l’organizzazione ritiene emergeranno nei prossimi 18 mesi.
Ing. Nicola
Volonterio
Il documento completo può
essere scaricato all’indirizzo
www.ecri.org/2014watchlist.
L’opuscolo è pensato per la
pubblicazione negli Stati Uniti e
comprende anche tecnologie
già in possesso della marcatura
CE e con vari gradi di adozione
in Unione Europea, le apparecchiature elettromedicali con un
utilizzo non ancora consolidato
anche in UE inserite nella lista
sono:
 Sistemi per la sedazione
computer assisitita, che possano essere utilizzati per
sedare i pazienti, in assenza
di un medico anestesista. Il
sistema monitora i parametri
vitali del paziente e lo stato
di sedazione e somministra
boli di Propofolo e ossigeno.
 Esoscheletri indossabili, utilizzati per la riabilitazione di
pazienti paraplegici e per
ridurre le comorbidità dovute alla carrozzina. In Europa
è disponibile il modello prodotto da Argo Medical Technologies che richiede l’utilizzo di stampelle, secondo
ECRI a breve compariranno
sul mercato sistemi autono-
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mi e comandabili tramite
EEG.
Ultrasuoni focalizzati MR
guidati (MRgFUS), per la riduzione del dolore causato
dai tumori ossei. La tecnologia FUS è già utilizzata in
Europa per la terapia di altri
tumori ma non in combinazione con la risonanza magnetica. I lettini di questi
scanner consentono la terapia oltre che l’imaging diagnostico.
 Radioterapia MR guidata, in
cui una sorgente di raggi
gamma e uno scanner per
risonanza magnetica a basso
campo sono accoppiati per
verificare e eventualmente
aggiustare in real-time il volume bersaglio della radioterapia.
 Pillole intelligenti per il monitoraggio dell’aderenza alle
terapie, che contengono un
sensore attivato dai succhi
gastrici in grado di segnalare
l’avvenuta ingestione e il tipo
di farmaco a un trasmettitore indossabile in grado di
monitorare anche alcuni
parametri fisiologici come
frequenza cardiaca, frequenza respiratoria, posizione e
livello di attività fisica. (Per
questa tecnologia esiste anche un report di Horizion
Scanning di Agenas disponibile all’indirizzo http://goo.gl/
ANNO 2014, NUMERO 1V
DPWxHI)
Per tutte le tecnologie ECRI
dedica un paragrafo ai costi
implicati con la loro adozione e sottolinea i costi che
devono essere considerati
in aggiunta al costo di acquisto come i costi di manutenzione, inclusa la formazione
di tecnici specializzati; le
spese necessarie
per l’adeguamento dei locali,
degli impianti e delle apparecchiature già esistenti; i
costi per l’acquisto e la
messa in uso di tecnologie
accessorie per consentire di
sfruttare appieno le potenzialità delle principali.
E’ evidente allora come il
processo di valutazione delle tecnologie sanitarie richieda per essere completo
il coinvolgimento, oltre al
personale clinico e ai decisori economici, di una persona con le competenze
tecniche e gestionali che
sono proprie dell’Ingegnere
Clinico.
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4
Medtec 2014
Dott. Ing Leo Traldi e dott. Ing. Matteo Buccioli
Ing. Leo Traldi
Ing. Matteo
Buccioli
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L’8 e 9 ottobre si è svolta a
Modena la 2 edizione di Medtec
Italy, la manifestazione dedicata
alle tecnologie per i dispositivi
medici che è anche una piattaforma di incontro tra fornitori,
Aziende e start up. AIIC ha
preso parte per la prima volta
con un proprio stand ed è stata
invitata a partecipare attivamente al ciclo di conferenze che si
sono volte durante la manifestazione. “Le esigenze della sala
operatoria e la sostenibilità del
sistema”: questo il titolo della
conferenza dell’ing. Leo Traldi
che ha posto al centro del suo
intervento la sicurezza del paziente, l’integrazione e la gestione dati associati alle esigenze di
Spending Review imposte dal
momento socio-economico del
nostro paese, evidenziando
come, coniugate alla riorganizzazione (reingegnerizzazione)
del processo tali aspetti siano
esigenze imprescindibili delle
moderne sale operatorie.
Nell’odierno contesto storicosociale è necessario ripensare il
modello organizzativo e gestionale della sanità affinché questa
possa essere sostenibile. Il blocco operatorio, sede del processo che vede il paziente esposto
al maggiore Rischio Clinico,
rappresenta tra il 18% e il 25%
della spesa globale di una struttura ospedaliera, appare quindi
evidente come sia indispensabile focalizzare l’attenzione su
questo processo al fine di ottenere Sicurezza, Efficienza, Efficacia ed Economicità.
J. Harrington ha descritto nel
suo libro “The Improvement
Process” (New York: McGrawHill Education; 1987) che il miglioramento di un “fenomeno”
può essere ottenuto solamente
attraverso la sua misurazione,
questo il pensiero alla base
della conferenza: “Il necessario
miglioramento del processo di
sala operatoria, al fine di garantirne Sicurezza, Efficienza, Efficacia ed Economicità, può avvenire soltanto attraverso la sua
conoscenza e quindi la sua misurazione. La misurazione del
processo è demandata alle tecnologie presenti in sala operatoria, le quali attraverso la loro
integrazione possono permettere di raccogliere tutte le informazioni necessarie a descriverlo in modo oggettivo e completo. La disponibilità di dati oggettivi permette di trasformare
numeri in informazioni attraverso le quali i manager sanitari
possano studiare l’impatto organizzativo delle strategie di
lavoro sia a livello di sala operatoria, sia di blocco operatorio
che a livello Aziendale. La tecnologia deve essere subordinata
agli operatori sanitari e all’obiettivo di cura del paziente,
nasce quindi l’esigenza di individuare “il miglior modello di
implementazione della tecnologia” al fine di raggiungere gli
obiettivi di analisi e gestione
dati identificati.
provenienti dalla letteratura
tecnica che non possano essere
inficiati nelle lettura dei risultati
da componenti autoreferenziali
dell’analisi. L’applicazione di
metodi ed indicatori standard
permette di trasformare i dati
in informazioni forti, ovvero
non imputabili di autoreferenzialità e mancanti di possibilità
di benchmarking, necessarie per
l’analisi di efficienza finalizzate
alla sostenibilità economica e
alla riduzione dei rischi per il
paziente.
Il responsabile di processo è
così nelle condizioni di mettere
in atto soluzioni organizzative
corrette.
La gestione dello sviluppo tecnologico e l’integrazione dei
dati ottenibili richiede una figura ed una preparazione specifica
di data management in Sanità,
che probabilmente non è mai
stata ricercata. Al momento
non può che essere affidata
all’ingegnere clinico, figura professionale trasversale che possiede le conoscenze tecniche e
manageriali adeguate associate
ad una corretta sensibilità per il
Rischio Clinico del paziente.
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[email protected]
Imprescindibile è l’utilizzo di
metodi ed indicatori scientifici
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5
Il ruolo dell’ingegnere clinico nella pubblica amministrazione:
Situazione e prospettiva
Dott. Ing Mario Lugli
Ing. Mario
Lugli
Sono ormai passati più di 5 anni
dalla firma dell’ultimo contratto
e all’orizzonte, anche per il
2015, non si coglie interesse nel
governo a cambiare la situazione. La stagnazione del PIL, nota
a tutti, si traduce in un blocco
del finanziamento dello stato
italiano che viene ribaltato senza troppi pensieri nel blocco
contrattuale, determinando uno
‘status quo’ che si avvicina a
quello di Gerusalemme.
Sono stati 5 anni in cui sono
state fatte importanti riforme,
ultima il Decreto Balduzzi, che
con i volumi e gli esiti minimi
definiti per specialità ha indotto
tutte le regione se non ad attuare per ora, almeno a valutare una nuova organizzazione
ospedaliera. Una organizzazione
basata sulla concentrazione
delle attività, sulla loro centralizzazione, che parer essere la
soluzione di tutti i mali. Se in
letteratura, ed anche dai recenti
dati del piano nazionale esiti,
emerge una correlazione tra
volumi ed esiti, nulla nella stessa
letteratura permette di determinare quali sono le soglie o i
valori minimi che permettano di
decidere chi chiude e chi resta
aperto. E chi come noi lavora in
ospedale sa quanto gli esiti siano legati alla bravura del singolo
professionista e dell’equipe che
ha formato o meno, e poco
correlati alla ‘dimensione’ della
struttura e a suoi volumi di
attività.
Nasce spontaneo domandarsi
come sia possibile che in un
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contesto di immutate risorse
finanziarie, anzi leggermente
aumentate nel 2014 (ma in riduzione ulteriore nel 2015 in barba agli accordi del patto per la
salute), con spese per beni e
servizi in riduzione e invariati
per il personale, non vi siano
margini di crescita.
Sebbene le spese per beni e
servizi siano in calo grazie a
gare centralizzate i cui esiti qualitativi sono però sotto gli occhi
di tutti (per quanto ci riguarda
si sono visti controlli di sicurezza elettrica offerti a 3,5€!) e i
costi del personale siano de
facto in riduzione con il blocco
parziale del turn over per il
personale sanitario e totale per
tutti gli altri (con la pretesa che
il sistema dei controlli esercitato da dirigenti e personale tecnico-amministrativo sia sempre
più attivo e pronto in ottica
anticorruzione!!), chi si mangia
le economie realizzate?
La risposta è semplice e la conosciamo tutti: i costo dei farmaci. Big Pharma, come sono
chiamate le grandi multinazionali del settore, non conosce crisi,
decuplicando i costi delle terapie a più alto impatto come
quelle oncologiche o quelle
antivirali, senza peraltro che si
siano osservati proporzionali
benefici per la popolazione.
Credo sia lecito però chiedersi
in base a quale etica professionale si possono approvare terapie che danno benefici descritti
in letteratura del’ordine di settimane a fronte di impegni eco-
ANNO 2014, NUMERO 1V
nomici che, a risorse invariate,
determinano altrove delle carenze diagnostiche e/o terapeutiche. Queste poche righe di
premessa sono necessarie per
capire in che contesto ci stiamo
muovendo. Il fatto che come
ingegneri clinici siamo ancora
oggi inseriti nel ruolo tecnico
come comparto e nel ruolo
professionale come dirigenti,
evidenzia che siamo tenuti fuori
dal tavolo di discussione. Le
proposte fatte in questi anni
per qualificarci al pari di altri
colleghi non hanno avuto gli
effetti sperati, avendo contro
numerose forze endogene ed
esogene al sistema sanitario.
All’interno abbiamo le solite
lobby che non vogliono dare
spazio a chi non ha la qualifica
di ‘specialista’ , all’esterno
aziende del che ci dequalificano
proponendo tariffe e costi di
livello ‘cinese’, che rendono
impossibile ogni confronto sul
piano qualitativo e screditano
tutta la nostra categoria, sia di
ingegneri clinici che di tecnici
biomedici. Occorre seriamente
riflettere sul significato di sedere attorno allo stesso tavolo
associativo quando invece di
essere figure complementari
per il SSN , professionisti del
SSN ed aziende diventano oggetto di scandalo incomprensibile per chi governa e quindi
non affidabili.
Il business sta prevalendo sulla
qualità, intesa come sicurezza
da una parte e affidabilità e continuità operativa della tecnoloPAGINA
6
Segue da pagina 6
gia dall’altra. Dobbiamo smetterla di rapportare il costo della
manutenzione al valore delle
apparecchiature come fosse un
parametro di efficacia, ma dobbiamo a contare i giorni di fermo macchina e rapportarli alla
disponibilità teorica annua: solo
in questo modo potremo dare
un serio contributo al problema
delle liste di attesa.
Sul fronte più strettamente
professionale, ormai sembra
inevitabile
l’allontanamento
della dirigenza professionale
tecnica e amministrativa dal
mondo della salute, avendo
l’ARAN il mandato di istituire
una quarta area contrattuale
con i dirigenti delle regioni, a
fianco dell’area medica, sanitaria, e del comparto. Se da una
parte questo permetterà a questa dirigenza di raggiungere la
rappresentatività sindacale per
sedere ai tavoli nazionali dove si
discuterà il contratto (prima o
poi dovrà accadere) potendo
raggiungere il 5% del personale
dell’area (oggi se tutti i dirigenti
PTA fossero iscritti ad un solo
sindacato non raggiungerebbero
lo 0,5% del totale), dall’altra
saremo allontanati dal treno dei
medici e del personale sanitario, in una visione che ci vedrà
sempre più centralizzati, allontanati dagli ospedali, portati in
centrali uniche di area o regionali dalle quali dovremo governare non si sa in che modo ciò
che accade nelle strutture
ospedaliere, territoriali e domiciliari.
Questa visione ci riduce a impiegati tecnici e come tali ci
renderà superflui, perchè a stare dietro una scrivania c’è gente
più brava di noi che grazie all’ignoranza delle cose potrà essere libera di spendere soldi pubblici in azioni senza controllo.
Diventa quanto mai necessaria
la nostra ricollocazione in ambi-
to sanitario, e il direttivo tra
mille venti contrari è riuscito a
portare in parlamento questa
proposta, che tutti ci auguriamo
possa trovare quell’accoglienza
che non può più essere rinviata,
anche alla luce di quanto emerso nella recente Conferenza
nazionale sui DM, dove Ingegneri Clinici e Farmacisti si sono presentati come due facce
della stessa medaglia, che non
può essere fatta di due metalli
diversi.
[email protected]
AIIC alla VII Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici
Dott. Ing. Emilio Chiarolla
Ing. Emilio
Chiarolla
Grandissima partecipazione alla
Sessione “ I Dispositivi Medici
in ospedale” organizzata da
AIIC durante la VII Conferenza
Nazionale sui Dispositivi Medici
che si è tenuta a Roma il 18 e
19 dicembre.
L’aula gremita di interessati
uditori ha seguito con attenzione i numerosi interventi dei
relatori moderati dal Presidente
AIIC, Lorenzo Leogrande, e
dalla Dott.ssa Laura Fabrizio,
Presidente SIFO.
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Il Prof. Eugenio Guglielmelli
dell’Università Campus Biomedico di Roma, ha illustrato le
competenze e la formazione
culturale dell’ingegnere Clinico
e Biomedico e come, negli ultimi anni, questo sia uno dei percorsi universitari più apprezzati
e scelti dai giovani studenti. Le
competenze dell’ingegnere clinico sono assolutamente singolari
e multidisciplinari e lo differenziano in modo sostanziale da
altre specializzazioni ingegneri-
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stiche spaziando dalla meccatronica alla robotica e biocomponenti.
L’ingegner Paolo Lago, Direttore del dipartimento di Ingegneria clinica presso l’IRCCS San
Matteo di Pavia, ha poi illustrato il ruolo degli ingegneri clinici
all’interno dei comitati etici e
ha presentato i risultati della
survey AIIC, condotta su 18
regioni italiane, per monitorare
la presenza degli ingegneri clinici a seguito dell’entrata in vigo-
PAGINA
7
Segue da pagina 7
re del DL dell’8 febbraio 2013.
Interessante l’intervento dell’ingegner Mario Lugli incentrato
sulla gestione dei dispositivi
medici in tutto il ciclo di vita
per garantire il necessario supporto ai clinici e la sicurezza dei
pazienti. Successivamente il
Dott. Michele Lattarulo ha illustrato l’esperienza del Servizio
Farmacia del Policlinico di Bari
nel governo dei dispositivi medici.
La sessione è proseguita con
l’ingegner Giovanni Guizetti,
Responsabile Ingegneria Clinica
dell’Ospedale di Melegnano, che
mostrato l’uso dei flussi informativi ministeriali dei DM come
strumento operativo di programmazione della spesa.
Il punto di vista dell’industria è
stato rappresentato, invece, dal
Dott. Luigi Boggio Presidente
Assobiomedicali di Assobiomedica mentre l’ingegner Gianluca
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Giaconia ha illustrato l’evoluzione del sofware stand alone come dispositivo medico e l’ingresso sempre più dirompente
del mobile health.
Al dibattito ha preso parte anche la Dott.ssa Marcella Marletta, Direttore Generale del Ministero della Salute che ha sottolineato come il SSN non debba
essere visto come una spesa ma
un investimento e il settore dei
Dispositivi Medici rappresenti
un ambito complesso ed eterogeneo che necessita di essere
governato in modo appropriato.
ottimale ed efficiente. Proprio
sulla spinta di queste considerazioni i Presidenti delle due associazioni, l’ingegner Leogrande e
la Dott.ssa Fabrizio, hanno sancito una collaborazione per la
realizzazione di documenti ed
iniziative congiunti.
[email protected]
Come emerso più volte nel
dibattito la gestione dei Dispositivi Medici riguarda sia i farmacisti ospedalieri, sia gli ingegneri
clinici che possono e devono
collaborare insieme e scambiare
le reciproche conoscenze e
competenze per una gestione
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8
Workshop AIIC “Valutazione, progetto e realizzazione della nuova sala
ibrida cardiovascolare”
Dott. Ing Giulio Iachetti
Ing. Giulio
Iachetti
Il 30 ottobre 2014 è stata inaugurata la nuova Sala Operatoria
Ibrida del Policlinico A. Gemelli.
La sala ha dimensioni adeguate
all’utilizzo ibrido (72 m2) ed ha
una vocazione cardiochirurgica
e cardiovascolare; è dotata delle più avanzate tecnologie angiografiche, con un braccio robotizzato capace di accedere al
campo operatorio per acquisizioni anche rotazionali e di allontanarsi per una collocazione
di parcheggio tale da assicurare
la maggiore disponibilità di spazio all’equipe operatoria. Il sistema angiografico è integrato
con il tavolo operatorio per la
gestione di movimentazione
isocentriche; è inoltre presente
un sistema gestione dei segnali
audio video capace di distribuire sugli 8 monitor presenti in
sala attraverso un semplice
touch screen prossimo al campo operatorio. L’inaugurazione
è stata tenuta dalla Direzione
dell’Università e del Policlinico
che hanno evidenziato il forte
investimento verso un complesso tecnologico che apra a percorsi di cura che massimizzino i
vantaggi della mini-invasività e
diano possibilità di cura anche a
pazienti finora esclusi da procedure tradizionali, per più significativi elementi di rischiosità.
L’inaugurazione è stata conclusa
dall’intervento dell’Avv. Luca
Cordero di Montezemolo, in
merito all’impatto della crisi
sull’innovazione tecnologica.
A seguito dell’inaugurazione
della Sala Operatoria Ibrida si è
tenuto un workshop organizzato da AIIC per i suoi Associati,
in cui sono stati dibattuti i più
critici argomenti che hanno
caratterizzato questa realizzazione: la gestione del progetto
con adeguate metodologie di
Project Management, le problematiche di mantenimento dell’asepsi in Sale di dimensioni rilevanti, le peculiarità del sistema
di integrazione e distribuzione
del segnale audio e video, il
sistema angiografico e le sue
prospettive di utilizzo e sviluppo.
[email protected]
Cittadinazattiva
L’Associazione partecipa, ormai
da diverso tempo, a tavoli di
lavoro ed iniziative promosse
dall’associazione di cittadini
Cittadinazattiva su tematiche
che riguardano il sistema sanitario nazionale e le tecnologie
biomediche.
Il 4 novembre scorso è stata
presentata a Roma, nella Sala
Aldo Moro di palazzo Montecitorio, la “Raccomandazione
civica sull’informatizzazione in
sanità, focus sulla telemedicina”,
uno dei documenti ai quale
AIIC ha partecipato dando il
proprio contributo su problematiche strettamente ingegneri-
NEWSLETTER AIIC
stiche e tecniche legate all’e- facilitare il suo percorso clinico
assistenziale.
health.
L’innovazione tecnologica in
sanità sta portando, sempre più,
all’utilizzo di sistemi informatici
e di telecomunicazione all’interno delle strutture ospedaliere;
stanno prendendo sempre più
piede apparecchiature di telemedicina e le cosidette “app
mediche”. Tutto questo però
impone una seria riflessione
sulla sicurezza e sull’affidabilità
di questi strumenti; infatti l’informatizzazione e la telemedicina devono, in primo luogo, migliorare la vita del paziente e
ANNO 2014, NUMERO 1V
Il testo della Raccomandazione
civica è consultabile sul sito
web
di
Cittadinanzattiva:
www.cittadinanzattiva.it,
alla
sezione salute.
Un altro progetto di Cittadinanzattiva al quale AIIC ha partecipato è quello presentato
venerdi 28 novembre a Roma
“Spending Review” ; l’Associazione, insieme alle altre partecipanti, ha raccolto dati sugli effetti della Spending Review in
Sanità.
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AIIC va in fiera
NEWSLETTER AIIC
Ormai da qualche mese AIIC ha
intrapreso la nuova attività di
espositore durante eventi di
notevole importanza per tematiche trattate e partecipanti per
ampliare la visibilità dell’Associazione e far conoscere non
solo la figura dell’ingegnere
clinico ma soprattutto le varie
attività e progetti .
to uno spazio espositivo nel
padiglione Hospital, come punto di incontro per promuovere
le attività e le iniziative dell’associazione. Lo stand AIIC, gestito in primis dal Gruppo Giovani
dell’Associazione, è stato molto
apprezzato dai visitatori: ingegneri clinici, professionisti del
settore biomedicale e aziende.
A tal fine è stato realizzato
tutto il materiale necessario per
partecipare agli stand che sono
stati animati da giovani soci che
volontariamente hanno deciso
di partecipare alle attività e alla
vita dell’associazione.
L’esperienza è proseguita poi in
occasione del Workshop
dell’Adriatico “L’Ingegneria Clinica per la sostenibilità e competitività dei Sistemi sanitari
regionali” organizzato a Termoli il 12 settembre 2014.
L’evento che ha visto la nascita
del primo stand AIIC è stato
Exposanità 2014, la mostra internazionale dedicata alla sanità
e all’assistenza che si è tenuto a
Bologna dal 21 al 24 maggio
2014. L’AIIC, infatti, ha realizza-
In questa occasione presso lo
stand dell’Associazione è stata
presentata la prima edizione de
“I Quaderni dell’AIIC” relative
ai corsi di formazione postconvegno del XIV Convegno
Nazionale AIIC di Venezia.
ANNO 2014, NUMERO 1V
Gli ultimi eventi che, cronologicamente, hanno visto la presenza di AIIC tra gli espositori sono stati il XXXV Convegno
Nazionale SIFO e Medtec Italy
2014, fiera dedicata ai dispositivi medici che si tiene a Modena
Fiere. L’evento è gratuito per
tutti i professionisti del settore
ed è l’occasione per conoscere
tute le ultime innovazioni del
mondo biomedicale
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“Il Progresso Tecnologico della Ventilazione Polmonare Artificiale”AIIC Lazio
di Paolo Abundo e Annarita Caporaso
Ing. Paolo
Abundo
Ing. Annarita
Caporaso
Il workshop tenutosi il 24 di
luglio scorso e organizzato con
il supporto della Maquet Italia,
ha visto la partecipazione di
circa 30 persone che hanno
popolato la confortevole aula
convegni del Central Park Roma
Countryard Marriot. Le presentazioni offerte alla platea, incentrate sulle attuali e moderne
tecnologie alla base della ventilazione meccanica, hanno contribuito a consolidare le nozioni
sulle metodologie di ventilazione polmonare artificiale dei
partecipanti. Tutto ciò riveste
evidentemente un’importanza
cruciale in ambito tecnologico
ed assistenziale. Gli interventi
proposti da Ingegneri specialisti
del settore ventilazione, da
esponenti appartenenti al mondo della Ricerca e Sviluppo, e
da Medici utilizzatori della tecnologia in questione, hanno
focalizzato lo stato attuale della
tecnologia, fornendo però anche una panoramica precisa
dell’imminente evoluzione tec-
nologica in corso d’opera. In
particolare l’attenzione è stata
focalizzata sulla moderna metodica ventilatoria N.A.V.A.
(Ventilazione Neuro Assistita),
dando informazioni riguardo la
tecnologia alla base del sistema
N.A.V.A. utilizzato sull’ultima
generazione di VPO Maquet
Servoi, nonché dando precise
nozioni riguardo il vantaggio
dell’utilizzo di questa tecnologia
in ambito clinico.
È stato particolarmente stimolante analizzare l’andamento di
un evento in cui sono state deliberatamente affiancati interventi incentrati su lavori di ricerca scientifica applicata, ad
esposizioni tipiche di Ingegneria
Clinica concernenti la ventilazione polmonare assistita. Per
noi questo è il connubio vincente nell’ottica di un continuo
aggiornamento e di una costante alimentazione della motivazione professionale dei nostri
soci e per questo tenteremo di
riproporlo in futuro.
A seguito del workshop, si è
tenuta la usuale riunione dei
soci AIIC Lazio, nel corso della
quale si sono presentati nuovi
colleghi interessati a iscriversi
alla nostra Associazione, si è
condivisa l’intenzione operativa
del Direttivo AIIC di elaborare
un documento di presentazione
delle diverse attività pertinenti
l’Ingegnere Clinico, da divulgare
in occasione dei grandi eventi di
nostro interesse e che sia un
punto di riferimento iniziale da
fornire a chi non conosce la
nostra professione e si sono
raccolte proposte per l’organizzazione di ulteriori workshop
nel prossimo autunno.
[email protected]
[email protected]
“L’ingegneria Clinica per la sostenibilità e competitività dei SSR”- AIIC
Molise
Di Pasquale Bartollino
Ing. Pasquale
Bartollino
NEWSLETTER AIIC
Venerdi 12 settembre si è svolto a Termoli, nel nuovo Circolo
della Vela, il workshop intitolato
“L’ingegneria clinica per la sostenibilità e competitività dei
sistemi sanitari regionali. Il modello Molise: progetto pilota
‘First Response’”.
zione con AIIC, sono stati presentati i risultati del Progetto
Pilota First Response implementato nella Regione Molise dal
2010 che, al XIV Convegno Nazionale AIIC di Venezia (dal 3-5
Aprile 2014), ha ottenuto il riconoscimento di “modello innoNel corso del workshop, orga- vativo per il governo delle Tecnizzato dall’ASReM in collabora- nologie Biomediche”. Si tratta in
ANNO 2014, NUMERO 1V
sostanza di un approccio diretto
a integrare gli strumenti di monitoraggio e controllo della spesa grazie alla tecnologia per migliorare la qualità dei servizi
erogati. Il progetto riguarda
oltre settemila apparecchiature
e punta a una riduzione dei tempi di fermo-macchina, a una
riduzione dei costi di assistenza
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Segue da pagina 11
tecnica grazie anche alla partnership con aziende del settore.
All’incontro hanno partecipato i
vertici dell’Asrem, autorità regionali e locali e numerosi
esperti del settore. In sostanza
la sfida che la Regione Molise ha
accettato nell’ottica di un contenimento della spesa sanitaria
che non vada a discapito del
livello delle prestazioni e della
qualità (spending review) è
quella di ricorrere, tramite l’in-
gegneria clinica dell’ASReM, ad
un approccio che integri gli
strumenti di monitoraggio, di
controllo e di razionalizzazione
della spesa imputabile alla tecnologia con quelli di una gestione innovativa per migliorare la
qualità dei servizi erogati, ridurre i costi di acquisizionegestione, garantire la sicurezza
di operatori e pazienti. Il perseguimento di tale obiettivo è
stato raggiunto con il Progetto
Pilota “First Response” grazie
alla partnership con le principali
aziende leader nel settore biomedicale.
[email protected]
Corso di formazione “Le procedure di collaudo per le Apparecchiature
Biomediche”
Dott. Ing. Gianluca Giaconia
Ing. Gianluca
Giaconia
NEWSLETTER AIIC
Il 6 e il 7 novembre scorsi si è
tenuto a Napoli (presso l’Azienda Ospedaliera dei Colli) e a
Salerno (presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi D’Aragona) il corso di formazione
“Le procedure di collaudo per
le apparecchiature biomediche”
organizzato dall’associazione
Fair e-Health e dall’Ordine degli
Ingegneri della Provincia di Napoli, sotto la direzione scientifica di Gianluca Giaconia. Il corso,
patrocinato da AIIC, ha riscosso
un discreto successo, raccogliendo la partecipazione di oltre 100 iscritti. Il percorso formativo si è articolato a partire
dalle basi legislative e giurisprudenziali del collaudo, lungo il
percorso normativo tecnico,
fino alle questioni inerenti la
sicurezza e l’ICT. I docenti, tutti
di alto profilo, si sono avvicendati con interventi ad alto con-
tenuto formativo. Tra i concetti coinvolgimento delle figure tecimportanti che sono fortemente niche, come l’ingegnere clinico,
emersi dal corso c’è certamente nelle fasi preliminari all’acquisto
la necessità di fare squadra tra di un’apparecchiatura abbassa in
le diverse professionalità coin- maniera consistente la probabilivolte nelle delicate fasi di un tà di trovarsi di fronte un procollaudo. Ingegneri clinici, fisici blema grave all’atto del collausanitari, addetti sicurezza laser, do. L’alto numero di partecipanresponsabili e personale SPP e ti ha sottolineato inoltre come
Uffici Tecnici, Direttori dei La- ci sia sempre una forte domanvori, responsabili e personale da di formazione dal mondo
dei Sistemi Informativi, ecc. Solo dell’ingegneria clinica, puntualtramite una stretta e fattiva col- mente raccolta dalla nostra aslaborazione di queste figure e sociazione che incentiva e suptramite l’integrazione delle loro porta iniziative come queste.
competenze è possibile ottenere il risultato che ci sia aspetta
realmente da un collaudo: il
benestare per un uso corretto e
sicuro di un’apparecchiatura. [email protected]
Molto interessante anche un
altro messaggio, ribadito più
volte: la difficoltà di un collaudo
è strettamente legata ad una
fase di acquisto poco attenta. Il
ANNO 2014, NUMERO 1V
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Convegno ESTAV Centro “Valutazione delle tecnologie in Sanità”
Dott. Ing. Serafina Imbriani
Grande partecipazione ed interesse per la giornata, di confronto e riflessione sulle esperienze e le prospettive nell'ambito della valutazione delle tecnologie in Sanità, organizzata da
Estav Centro a Firenze con il
Patrocinio di AIIC il 7 luglio
scorso.
Ing. Serafina
Imbriani
La giornata ha visto una ampia
partecipazione, più di cento tra
ingegneri, farmacisti e medici. E’
stata l'occasione per presentare
e discutere le principali scelte
organizzative e metodologiche
adottate nella realtà toscana. Il
programma della giornata è
stato molto ricco e di notevole
interesse. Durante la sessione
dedicata alle Tecnologie sanitarie le principali tematiche affrontate sono state:
 Analisi delle tecnologie per
la chirurgia mininvasiva;
gie sanitarie in regione;
 La valutazione degli investimenti nel settore.
si sono alternati ben 10 relatori
appartenenti in prevalenza all'Aziende USL della Toscana e la
giornata si è conclusa con una
tavola rotonda con un ampio
dibattito.
 La piramide tecnologica: uso
estensivo delle tecnologie
sanitarie;
 Il coordinamento delle attività di HTA per le tecnolo-
[email protected]
Formazione
AIIC è riuscita a realizzare, grazie alla collaborazione di alcuni
de maggiori Atenei italiani, un
progetto volto ad offrire delle
condizioni vantaggiose per i
propri soci in tema di formazione post laurea.
L’obiettivo è quello di favorire
la partecipazione dei soci ai
percorsi formativi che affrontino tematiche relative all’Ingegneria Clinica, al Management
Sanitario, alla Valutazione delle
Tecnologie e al Risk Management; percorsi ritenuti coerenti
e qualificanti per la professione
dell’Ingegnere Clinico.
AIIC vuole fornire ai propri
iscritti un’opportunità di assoluto valore negli ambiti formativi
sopracitati, e pertanto si sono
NEWSLETTER AIIC
definite delle quote di iscrizione
ridotte ai principali Master e
Corsi di perfezionamento attivati presso: l’università di Trieste, l’Università di Siena, l’Università di Pavia, l’Università di
Pisa, l’Università di Bologna,
l’Università di Firenze, l’Università degli Studi Roma Tre r e
Altems-Università Cattolica del
Sacro Cuore. Tutti i Master e
corsi di perfezionamento che
hanno aderito all’iniziativa sono
elencati sul sito web di AIIC.
zione. I criteri di selezione dei
vincitori di tali contributi economici riguardano, essenzialmente, l’età dei candidati, la
loro posizione lavorativa e la
condizione economica. I contributi messi a disposizione
dall’Associazione non potranno
superare il numero di due per
Master e massimo tre per singolo Ateneo .
Oltre alla quota ridotta valida
per tutti i soci, l’AIIC inoltre si
è fatta promotrice di un bando
interno per poter accedere a
dei contributi economici a parziale copertura delle quote di
iscrizione dei master in conven-
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Benvenuto ai nuovi iscritti
Si da il benvenuto ai nuovi soci :

Daniele Ambrogio Fortunato

Vincenzo Lepanto

Federica Saccà

Simona Vazzana

Gianluca Viganò

Simone Gibertini

Luca Sassano

Costanza Maseli

Loredana Storelli

Salvatore Giovanni Pietro Tallarico

Maria Rosa Venerdi Castronuovo

Marianna Inglese

Bianca Maria Romano

Fabio Lombardi

Maria Tranfa

Alessandra Zannettone

Michela Tavolozzi

Giada Stefanini
Prossime iniziative ed eventi
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Responsabile editoriale:
Umberto Nocco.
Editing e impaginazione:
Veronica Bacocco
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argomento da approfondire scrivi a:
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