il geometra bresciano - Collegio dei Geometri della provincia di Como

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Transcript il geometra bresciano - Collegio dei Geometri della provincia di Como

IL GEOMETRA
BRESCIANO
Anno XL N. 6
novembre-dicembre 2015
Rivista bimestrale
d’informazione
del Collegio
Geometri
della provincia
di Brescia
con la collaborazione dei
Collegi delle province di
Lodi
Sondrio
Spedizione in a.p. 70% - Filiale di Brescia
Contiene I.P.
6
IL GEOMETRA
BRESCIANO
Rivista bimestrale
d'informazione
del Collegio Geometri
della provincia di Brescia
Il quadro della pittrice
prof.ssa Livia Cavicchi,
esposto nella sede del Collegio Geometri di Brescia,
sintetizza con efficacia la multiforme attività
del geometra nei secoli.
Direttore responsabile
Bruno Bossini
Segretaria di redazione
Carla Comincini
Redazione
Stefano Benedini, Nadia Bettari,
Alessandro Colonna, Mario Comincini,
Alfredo Dellaglio, Giovanni Fasser,
Piero Fiaccavento, Stefano Fracascio,
Francesco Ganda, Antonio Gnecchi,
Franco Manfredini, Fulvio Negri,
Giovanni Platto, Andrea Raccagni,
Nicolò Sarzi Sartori, Marco Tognolatti,
Giuseppe Zipponi
Hanno collaborato a questo numero
Andrea Botti, Aleandro Bottichio,
Piergiovanni Lissana, Stefano G. Loffi,
Gabriele Mercanti, Umberto Monopoli,
Luciano Pilotti, Luigi Renna,
Franco Robecchi, Corrado Romagnoli,
Giancarlo Turati, Mario Zanetti
Direzione, redazione e amministrazione
25128 Brescia - P.le Cesare Battisti 12
Tel. 030/3706411
www.collegio.geometri.bs.it
Editing e impaginazione
Francesca Bossini - landau
Buone Feste
EDITORIALE
Consulenze immobiliari: un altro
settore redditizio per i geometri
INTERVISTA
Un Consiglio di disciplina a tutela
dell’interesse pubblico
e della deontologia professionale
15
Stampa
IGB Group/Grafo
Via Alessandro Volta, 21/A - 25010 San Zeno Naviglio (Bs)
Tel. 030/3542997 - Fax 030/3546207
DAL COLLEGIO DI SONDRIO
Cerimonia di premiazione degli iscritti
BMM"MCPEBPMUSFFBOOJ
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, DCB Brescia
Associato alI’USPI
Gli articoli firmati o siglati rispecchiano soltanto il pensiero dell'Autore e
non impegnano né la rivista né il Collegio Geometri. È concessa la facoltà
di riproduzione degli articoli e delle illustrazioni citando la fonte. Gli articoli
e le fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono.
11
EDILIZIA SOSTENIBILE
-31SPQPTUBEJNPEJmDB
EFMMhBSUJDPMPTVMMPTQFTTPSFEFJNVSJ
DALLA CASSA DI PREVIDENZA
Libera concorrenza anche
per le società di ingegneria
DAL COLLEGIO DI LODI
/VPWBNPEVMJTUJDBVOJmDBUB$*-F$*-"
in Lombardia e spot del Governo
N. 6 – 2015 novembre-dicembre
Pubblicazione iscritta al n. 9/75 del registro Giornali
e periodici del Tribunale di Brescia il 14-10-1975
6
12
DAL COLLEGIO DI BRESCIA
Rilanciare l’edilizia bresciana
una missione con tanti ostacoli
Novità dal Governo
per i geometri con Partita Iva
GEOMETRI IN EXPO
-FBOJNFEFMM"MCFSPEFMMB7JUB
-"MCFSPEFMMB7JUB
USBTUPSJBUFDOJDBFTJNCPMJ
LEGALE
Il contratto preliminare
e la morte del contraente
SICUREZZA
*M+PCT"DU
FMFNPEJmDIFBM5FTUP6OJDP4JDVSF[[B
Convegno regionale “Sicurezza cantieri:
novità e interpretazione norme vigenti”
3
DAL CONSIGLIO NAZIONALE
Obbligo di assicurazione professionale
per i geometri
La Rete delle Professioni Tecniche
sugli onorari delle stime
Concessionario della pubblicità
Emmedigi Pubblicità
Via Arturo Toscanini, 41 - 25010 Borgosatollo (Bs)
Tel. 030/6186578 - Fax 030/2053376
Di questa rivista sono state stampate 8.763 copie,
che vengono inviate agli iscritti dei Collegi di Brescia,
Lodi e Sondrio oltre che ai principali Enti regionali,
provinciali e nazionali e a tutti i Collegi d'Italia.
2
16
17
URBANISTICA
I contenuti della “osservazione”
BMMBWBSJBOUFEFM1(5EJ#SFTDJB
Le nuove zone sismiche
1SPQPTUBEJTFNQMJmDB[JPOF
sull’acquisizione dei reliquati pubblici
CONDOMINIO
%FDPSPBSDIJUFUUPOJDPEFMMFEJmDJP
24
AGRICOLTURA
Canali o canalette?
26
SCUOLA
Esperienze di buona scuola
-*TUJUVUPi0MJWFMMJ1VUFMMJwBMMBHPE"SOP Poesia dalla trincea
38
&TBNJEJ4UBUP1SPWFFEFMFODPBCJMJUBUJ
$PNNJTTJPOJF
41
FORMAZIONE
$POWFHOPi1POUJUFSNJDJNVGGFFyTPMV[JPOJw 43
Il nuovo regolamento della “formazione
continua” e la risposta degli iscritti
46
52
54
56
CATASTO
I geometri bresciani impegnati nel sollecitare
NPEJmDIFBM%0$'"FBM13&(&0
58
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
7BMPSFEJ$PTUP%FQSF[[BUP
7BMPSFEFMM"SFB&EJmDBUB
$*5"(CP[[BEJSFHPMBNFOUP
in fase di approvazione
18
48
66
68
72
78
GEOLOGIA
Prospezioni sismiche per la caratterizzazione
dei terreni di fondazione
TFDPOEPMF/5$
83
TECNICA
L’attualità delle architetture in pietra
88
CULTURA
Nello studio dell’artista
92
Europa – Usa: la statua per un patto di libertà
DIFEVSBEBBOOJ
95
Novità di Legge
"HHJPSOBNFOUP"MCP
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 1
Buone Feste
NEDÀL
La név che fiòca söl pozöl 1,
èl föc chè sófia e chè bruntùla,
la fiama chè sfarfala,
èl Presepio chè sè slónga per ciapala
e portan öna lèngua nè la stala;
ön angilì chè canta issé mai bé 2
e ‘l sbat le ale per tignis èn pé;
ön bò e n’azni mez sacagnat 3
adòs a ‘n Pòpo che ‘l-è mèz zelàt;
dò pegorine chè le ghè e nó ghè
isse mai magre che le spüda j-oss 4
töte le ólte chè le fa bè-bè;
quater tuì sö una piantèla 5
chè i trèma e i sübia a belazì:
- Ghó frèd, pio pio, tuì-tuì -;
quater pastur cón quater fii dè réf
chè i tira là le sò cavrine
mèze sprofondàde nè la név;
ön fossadèl 6 fad sö dè spicitì
chè fa girà la röda dèl mulì;
öna fila dè fomne cói sestèi
e l’òm dèl pìfer chè ‘l riciama
‘na mèza donzéna dè vedèi;
tante casine sparpaiade ‘n giro
có le finestre ‘mpisse
chè sè spècia nèl föc e nè le strisse.
E sö per aria, chè fa ciar al prat,
ona gran stèla dè cartù ‘ndoràt.
E föra ‘l fioca. La vé zö minüda
chè la par filtrada cói creèi
da ‘na squadra scundida dè gnarèi.
La casa la sprofonda èn ön saùr
che mè par quasi dè palpal;
enfina i mür i cönta sö vergóta,
chè mè ‘mpienes dè cald e dè Nedàl.
Sènte gna ‘l föc chè ‘l mè sbiassüga ‘n banda
i soliti magù dè festa granda.
1 Balcone - 2 Tanto bene - 3 Un asinello mezzo acciaccato - 4
Sputano le ossa - 5 Scrioccioli su una piantina - 6 Ruscelletto
L
Opere: Antonio Cibaldi, Nedàl, da Brase e Burnìs, 1978 / Girolamo Romanino, Adorazione dei Pastori, 1545 c, Pinacoteca Tosio Martinengo (Brescia)
BHFOVJOJU¹EFM/BUBMFÀDJÉDIFNBODBBMOPTUSPWJWFSFRVPUJEJBOPDIFOPOSJFTDFTFOPOSBSBNFOUFBTPGGFSNBSTJ
sul sorriso di un bambino o su un gesto di generosità.
6ONPOEPJMOPTUSPDIFDPOUJOVBBSJODPSSFSFMFFTUFSJPSJU¹EFJDPNQPSUBNFOUJBEJTDBQJUPEJPHOJTVTTVMUPJOUFSJPSF
FDIFDPOPHOJNF[[PBODIFJMMFDJUPQSJWJMFHJBJMQPUFSFTFNQSFJODMJOFBMMBTVQSFNB[JBEFHMJVOJTVHMJBMUSJGJOPBEBSSJWBSF
BMMFHVFSSFEJQPQPMJTQFTTPDPNCBUUVUFJOOPNFEJJQPDSJUFFOVODJB[JPOJSFMJHJPTFTPMPEJDIJBSBUFFOPOWJTTVUF
&QQVSFJM/BUBMFDPOUJOVBBSBQQSFTFOUBSFVOTFHOPEJTQFSBO[BDIFJMUFNQPQPTTBHVBSJSFJUJNPSJDIFPSBDJBTTJMMBOPTF
non per noi almeno per quelli più piccoli di noi che amiamo.
$IFMBMFUUVSBEFJWFSTJEJ"MEP$JCBMEJTVMNedàl e un attento sguardo all'Adorazione dei pastoriEFM3PNBOJOPJOVORVBMTJBTJ
NPNFOUPDIFTBQSFNPUSPWBSFEVSBOUFRVFTUFGFSJFOBUBMJ[JFQPTTBOPDPOUSJCVJSFBNBOUFOFSFWJWBMBTDJOUJMMBEFMOPTUSP
BDDPSBUPBVTQJDJPDIFOPOPTUBOUFUVUUFMFEJGGJDPMU¹RVPUJEJBOFOPOWJFOFDPNVORVFNBJNFOP
"VHVSJTJODFSJEJ#VPOF'FTUFBUVUUJJDPMMFHIJFBHMJBGGF[JPOBUJMFUUPSJBruno Bossini
2 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
EDITORIALE
Bruno Bossini
C
he la categoria dei
geometri continui a
dare risposte concrete alle esigenze dei cittaEJOJFEFMMFMPSPGBNJHMJFQVS
in presenza di un quadro di
crisi strutturale che fortunataNFOUFTJTUBBMMPOUBOBOEPÀ
un fatto più che assodato. Lo
dicono i dati sulle iscrizioni
BMM"MCPFEBHMJ&TBNJEJ4UBUP
che non si sono molto scostati
da quelli ante-crisi. E lo rimarca anche un articolo che di
recente è stato pubblicato in
prima pagina sul “Corriere
EFMMB4FSBwBGJSNBEJ%BSJP%J
7JDPEBMUJUPMPi/FMQBFTF
complicato torna il geometra”.
Sostiene l’illustre economista
che il paese continua ad aver
bisogno “di quello che una
volta veniva definito ‘il geoNFUSBDPOEPUUPVOGBDUPUVN
che sapeva tutto”. Concetto
questo che ben si allinea a
quel ben noto slogan del manifesto sulla professione lanciato a suo tempo dal nostro
Collegio (erano i tempi della
presidenza Savoldi) che appunto diceva “il geometra è di
famiglia”.
In effetti al di la di tutte le
buone intenzioni del governo
impegnato sulla sburocratizzazione e semplificazione
anche delle procedure tecniche – con la riforma della
pubblica amministrazione
che ancora non produce frutti
– il geometra continua infatti a
restare quel “cuscinetto” operativo tra il cittadino e
l’Ente amministrativo che ne
SJDFWFMFJTUBO[FJOEJTQFOTBbile per venire a capo di tutti
quegli innumerevoli atti operativi che si interpongono alla
buona riuscita delle operazioni professionali.
Consulenze immobiliari:
un altro settore redditizio
per i geometri
$PNFCFOEJDF%J7JDPMBOPTUSBDBUFHPSJBDPOUJOVBQJÎEJ
BMUSFQSPGFTTJPOJUFDOJDIFB
rappresentare “l’unico corpo
intermedio” che può attraverso tutte le sue consulenze
tecniche filtrare a favore della
cittadinanza quanto da essa
SJDIJFTUPFJOUFNQJSBHJPOFvoli. Quelle consulenze che
continuano a restare un caposaldo dell’impegno profesTJPOBMFEFJHFPNFUSJFDIF
riguardano di fatto tutti gli aspetti tecnico-patrimoniali
spaziando dalle attività prettamente legate all’edilizia a
quelle più propriamente fiTDBMJPMFHBMJSJHVBSEBOUJJQBtrimoni esistenti da acquisire
o da alienare. In sostanza
tutta l’attività polivalente del
geometra che – specialmente
in provincia – può rappresenUBSFPHHJWJTUBMBQSPGPOEB
crisi che hanno subito le progettazioni e direzioni lavori
EFJOVPWJGBCCSJDBUJBODIF
MPMBUPUBMJU¹EFMGBUUVSBUP
degli studi professionali.
Tutto questo lavoro professionale – ed è questo un
punto da rimarcare – insieme
a quello topografico-catastale e delle amministrazioni
immobiliari di cui parlavamo
OFMOVNFSPTDPSTPTJNBOtiene redditizio e continua a
garantire al geometra che lo
pratica adeguati o almeno
soddisfacenti compensi professionali.
/FMEFUUBHMJPSJTVMUBOPJOOVmerevoli i suoi spazi di intervento. Basta pensare solo a
quelli più tradizionali e consolidati nel tempo: le succesTJPOJMFEJWJTJPOJQBUSJNPOJBMJMFWBMVUB[JPOJMFSJDPOGJOB[JPOJMBTPMV[JPOFEJMJUJP
DPOUSPWFSTJFMBTTJTUFO[BUFD-
nica ai rogiti notarili. Ma non si
può possono dimenticare le
istanze sugli interventi edilizi
EJMJNJUBUBFOUJU¹MFQSPDFEVSFTVJWJODPMJJQSPHFUUJJO
TBOBUPSJBMF$56MFTUJNF
per le esecuzioni immobiliari
(purtroppo sempre più numerose). E ancora: le osservazioni o varianti ai P.G.T. vigenti
PJODPSTPEJBQQSPWB[JPOFMF
obbligatorie comunicazioni
(sempre più ricorrenti) sulle
manutenzioni ordinarie o
straordinarie di un patriNPOJPFEJMJ[JPDPNFRVFMMP
FTJTUFOUFTQFTTPWFUVTUPPJnagibile.
"UVUUFRVFTUFNBOTJPOJUFDniche tipiche del geometra si
BHHJVOHPOPPSNBJEBBOOJ
quelle “nuove” sugli obblighi
delle nuove leggi che giorno
per giorno si sovrappongono
a quanto già riguarda i patrimoni immobiliari. CompeUFO[FRVFTUFOVPWFDIFSJchiedono per il geometra un
titolo specialistico aggiuntivo
a quello già ottenuto con l’esame di Stato. Mi riferisco qui
in particolare alle:
• certificazioni energetiche
sugli immobili (Cened-Casa
clima ecc.)
• autorizzazioni (nei casi di
obbligatorietà) con i pare
EFM$PNBOEPEFJ77''
• progettazione e coordinamento per la sicurezza sul
lavoro dei cantieri (anche di
limitata importanza).
Tutte attività che costituiscono una componente importante del fatturato degli
studi professionali e che a
secondo della loro complessità e del loro “valore” intrinseco possono far lievitare
anche sensibilmente i loro onorari e che non rientrano fra
quelle soggette a limiti di
competenza e non risultano
“soffrire” la concorrenza delle
altre categorie professionali
che su queste materie sono
anch'esse competenti.
Ma quali sono i motivi che
inducono o orientano i committenti a rivolgersi per detti
incarichi preferibilmente ai
geometri piuttosto che a tecnici di altre categorie?
4POPNPMUJFWFEJBNPEJDPOsiderarli uno per uno:
• anzitutto i geometri risultano particolarmente preparati in queste particolari
funzioni e possono offrire
maggior competenza ed
una miglior garanzia di specializzazione;
• in secondo luogo essi
sanno mettere in campo
quella capacità di relazione
e di predisposizione nella
conoscenza delle problematiche tecniche da affronUBSFOPOTFNQSFPUUFOJCJMJ
presso altre figure professionali;
• una maggior loro maggior
abitudine all’aggiornamento e una maggior adattabilità nell'interpretazione delle norme di Legge
che – come spesso avviene
nel nostro paese – mutano
spesso da luogo a luogo;
• una maggior familiarità sui
problemi di intervento ediMJ[JPBODIFRVFMMJEJMJNJtata entità che risultano tuttavia spesso burocraticamente molto complessi;
• la loro massiccia presenza
TVMUFSSJUPSJPDIFMJBWWBOtaggia nella conoscenza dei
luoghi e degli usi spesso
essenziali per venire a capo
dei problemi burocratici
che via via si incontrano;
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 3
EDITORIALE
(UJOLPSZ[HWLYÄUPYL"H]L]HTVS»PSS\ZPVULJOLSHJYPZP Abbiamo accennato all’andamento negativo del passato,
economica si sarebbe allentata, ma così non è stato, spe- ma il geometra con le sue caratteristiche e D.N.A. profescialmente nel campo dell’edilizia e delle professioni.
sionali, è in grado di procurarsi un futuro migliore.
Questo è l’augurio che faccio a tutta la categoria per
La nostra categoria è riuscita a contenere il calo profes- l’anno 2016 nei quale si intravede e si prospetta un risionale con la nostra polivalenza, specialmente nelle zone lancio della nostra attività professionale.
di provincia dove, più che nella città, si è sviluppata una Ciascuno di noi ha utilizzato i tempi negativi con aggiorattività professionale polivalente.
UHTLU[PLWYLWHYHaPVULH[[PHKHɈYVU[HYL\UTLYJH[VKLS
Qualche collega, causa il calo dell’attività professionale, si lavoro globale divenuto sempre più esigente e che non
uYP[YV]H[VJVUKPɉJVS[nLJVUVTPJOLHUJOLZLYPL
lascia spazio agli impreparati.
Leggendo i bilanci della Cassa Geometri e l’entità delle
TVYVZP[nUVUJOtSLTVYVZP[nWLYS»PZJYPaPVULHSS»(SIVWYV- *PZ[PHTVH]]PJPUHUKVHSSHÄULKLSS»HUUVUVUJOtHS5H[HSL"
fessionale, ci si rende conto di quanto grave sia stata la il Natale ed il nuovo anno oltre che alla serenità familiare,
crisi economica.
WVY[PZVSSPL]VHX\HU[POHUUVPUJVU[YH[VKPɉJVS[nH]]LYZL
In aiuto a quei nostri colleghi meno fortunati, la categoria L’occasione mi è propizia per porgere a tutta la catedeve assumersi l’onere di garantire la sopravvivenza, il goria, a tutti i responsabili di collegio e loro collaboratori,
mantenimento in essere dei loro studi professionali ed evi- UVUJOtHPUVZ[YPYLZWVUZHIPSPKLS*VUZPNSPV5HaPVUHSLL
tare una drastica riduzione degli iscritti con conseguenze della C.I.P.A.G. i migliori auguri di Buon Natale ed un sepesanti anche per la nostra Cassa Pensioni.
YLUVLWYVÄJ\VHUUVU\V]V
Cordialmente
Giovanni Piatto
• l’attitudine all’attività di
coordinamento professionale che consente alla categoria – nei casi di necessità – di avvalersi della collaborazione di tecnici specialisti essenziali per il
buon esito dell’attività intrapresa;
• QFSVMUJNPJMGBUUPDPOUJOgente che il geometra
possa essere in queste atUJWJU¹DIFTPOPMJRVJEBUFB
WBDB[JPOFPBEJTDSF[JPOF
ragionevolmente meno
“caro”.
.BOVMMBOBTDFEBMOVMMBF
quella maggior preparazione
professionale sui temi sopra
JOEJDBUJDIFTJBGGJOBFTJBSSJD4 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
chisce nella pratica quotidiana resta di fatto legata a
quella “formazione continua”
DIFDPNFCFOTBQQJBNPEBM
HFOOBJPSJTVMUBPCCMJgatoria per tutti gli iscritti che
intendono esercitare la libera professione.
L’acquisizione dei relativi
DSFEJUJ QSPGFTTJPOBMJ BMMBOOPDPOVONJOJNPEJ
al triennio) diventa quindi un
dovere quotidiano che rientra anch’esso nell’attività
QSPGFTTJPOBMF TFO[B TF F
senza ma. L’unico modo che
risulta adeguato per il geometra che intende offrire garanzie al suo operato professionale.
Crediti che si possono ottenere (come tutti ben sanno)
in primis frequentando con
successo i corsi di aggiornamento che il Collegio di anno
in anno propone sulle temaUJDIFSJDIJFTUFEBHMJJTDSJUUJ
ma anche affrontando e pubblicando studi e ricerche su
aspetti dell’attività profesTJPOBMFNBBODIFFJOGJOF
scrivendo articoli su temi tecnici su giornali o riviste tecOJDIFTQFDJBMJ[[BUFDPNFMB
nostra.
L’attività sulla consulenza
immobiliare non è quindi un
mero riempitivo professioOBMFEJTDBSTPSFEEJUPNBTF
esercitata diligentemente e
correttamente in modo da
offrire risultati positivi ai
DPNNJUUFOUJ QVÉ FTTFSF
anche confortata da un giusto
onorario e continuare così a
costituire nell’ambito del nostro “mestiere di geometra”
quel caposaldo professionale che il mercato ci ha
sempre riconosciuto.
Quello stesso mercato che
che i giovani geometri dovranno continuare ad assecondare con l’aggiornamento
della loro professionalità per
adeguarla alle esigenze e alle
aspettative dei committenti.
Quelli di oggi e quelli di domani.
T
INTERVISTA
Foto © Foto Eden
Un Consiglio di disciplina
a tutela dell’interesse pubblico
e della deontologia professionale
Previsto da un provvedimento legislativo del
Governo Monti nell’agosto del 2012 è divenuto
operativo tra il 2013 ed il 2014, ma pur se
interessa direttamente e tocca da vicino la
categoria, ben pochi colleghi lo conoscono.
Stiamo parlando del Consiglio di disciplina dei
geometri, istituito in ogni Collegio italiano e
con una proiezione nazionale quale istanza
d’appello, un illustre sconosciuto sul ruolo del
quale, peraltro, girano tra i colleghi
interpretazioni infondate e voci non corrette.
Con il duplice intento di conoscere meglio
questa struttura, i suoi compiti, i suoi modelli
organizzativi e funzionali, nonché di sgombrare
il campo da ogni nomea, abbiamo incontrato i
colleghi Santo Zotti e Diego Salvetti,
rispettivamente presidente e membro del
Consiglio di disciplina dei geometri di Brescia,
con i quali abbiamo realizzato l’intervista che
segue proprio centrata sul ruolo, i primi passi e
l’attività del nuovo organismo di vigilanza
6 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
deontologica insediato nel nostro Collegio.
Solo qualche parola ancora per presentare i
nostri interlocutori. In verità Santo Zotti,
presidente del Consiglio di disciplina è un
geometra ormai di casa al Collegio dove è
stato anche in Consiglio oltre che in diverse
commissioni; è un collega con studio a
Travagliato dove svolge una attività polivalente
che negli ultimi anni si è concentrata
maggiormente sulla gestione delle acque: è
infatti da tempo direttore del Consorzio di
bonifica Sinistra Oglio e ora Oglio Mella, frutto
della fusione tra diversi più antichi consorzi.
Più giovane e all’esordio in un incarico interno
alla categoria è invece Diego Salvetti, camuno
di Darfo, dove con un collega opera in uno
studio capace di affrontare tutte le questioni
attinenti alla nostra professione anche grazie
alla complementarietà dei due professionisti.
Progetta, segue le direzioni lavori ed ha una
specifica competenza in campo catastale.
INTERVISTA
Nella pagina precedente, da sinistra.
I colleghi Santo Zotti e Diego
Salvetti, rispettivamente presidente e
membro del Consiglio di disciplina.
I
l Consiglio di disciplina,
questo sconosciuto: sarà che
i geometri vanno di malavoglia oltre i confini della loro attività
professionale, sarà perché un lungo
silenzio ha fatto seguito sulla stampa
e in tv a qualche articolo di giornale
nella distratta estate del 2012, sta
di fatto che per affrontare quest’argomento dobbiamo proprio ripartire
daccapo. E allora cos’è, come nasce,
a cosa serve il Consiglio di Disciplina.
“Il riferimento ineludibile è il
%13EFMBHPTUPOVmero 137 recante norme per
la riforma degli ordinamenti
professionali. Per capirci è il
provvedimento quadro del
(PWFSOP.POUJDIFBODIFTV
sollecitazione della ComuOJU¹&VSPQFBIBSJWJTUPMF
norme per l’accesso alla proGFTTJPOFMJCFSBMJ[[BUPMBQVCCMJDJU¹EFJQSPGFTTJPOJTUJJNposto l’obbligo di assicura[JPOFMBGPSNB[JPOFQFSNBnente con il sistema dei crediti. Uno specifico articolo del
%13MBSUJDPMPJTUJUVJTDF
appunto in ogni Ordine e Collegio territoriale un Consiglio
EJEJTDJQMJOBADVJTPOPBGGJEBUJ
EJDFMBMFHHFJDPNQJUJEJJstruzione e decisione delle
questioni disciplinari riguarEBOUJHMJJTDSJUUJBMM"MCPw
da una rosa ampia di candidati che si sono detti disponiCJMJQFSRVFMMJNQFHOPFDIF
QFSUBOUPOPODPODPSSFSBOOP
e non parteciperanno all’attività del Consiglio del Collegio. Resta da aggiungere
che il numero dei consiglieri
di ogni Consiglio di disciplina
territoriale è pari al numero di
consiglieri del Consiglio del
$PMMFHJPFDIFMBEVSBUBEFM
mandato è anch’essa coincidente con quella della goverOBODFEFM$PMMFHJPPWWFSP
quattro anni”.
Il profilo legislativo, la radice giuridica del nuovo organismo, la sua istituzione ed i suoi compiti ora sono
chiari. Vediamo però come queste
indicazioni si sono concretamente
tradotte sul nostro territorio. Ad esempio: quando e come è nato il
Consiglio di disciplina dei geometri
del Collegio di Brescia?
i-BMFHHFÀEJBHPTUPNB
GJOP BMMB NFU¹ EFM MF
norme non sono praticamente entrate in vigore. Poi
USBMBGJOFEFMFMJOJ[JP
EFMJM$PMMFHJPIBSBDcolto la disponibilità di tutti i
colleghi interessati ed ha forDetto dell’origine giuridica e dei nito al Tribunale una lista con
vincoli, resta da dire dell’attività: QJÎEJUSFOUBOPNJOBUJWJ%B
cosa fa per la categoria il Consiglio quell’elenco il presidente
di disciplina?
del Tribunale ha scelto i 15
“Ecco proprio qui sta l’errore componenti del Consiglio di
concettuale: Il Consiglio di disciplina dei geometri di
disciplina non fa nulla per la Brescia nominandoli nei
DBUFHPSJBNBÀTUBUPJTUJUVJUP QSJNJNFTJEFM$PNF
per la tutela dell’interesse TUBCJMJTDFMPTUFTTP%13QSFDPMMFUUJWPQFSDFOTVSBSFTF sidente del Consiglio di disciOFSJDPSSPOPMFDPOEJ[JPOJJ plina è il membro con la magcomportamenti non corretti giore anzianità di iscrizione
del professionista sul piano BMM"MCPw
deontologico. E lo fa sulla
CBTFEJFTQPTUJDIFDIJVORVF Ovvero il collega Santo Zotti. E
JO QSJNJT JM DJUUBEJOP NB dunque da un anno e mezzo siete
anche altri professionisti op- ormai operativi?
QVSFHMJFOUJQPTTPOPQSF- “Siamo in carica da un anno e
sentare al Consiglio di disci- NF[[PNBBMMJOJ[JPQSJNBEJ
plina quando ritengono che avviare concretamente l’attiuna norma deontologica sia vità c’è stato da lavorare un
Fin qui la legge, ma nella pratica… stata violata da un geometra. po’ sull’organizzazione.
i/POPMBMFHHFEJDFBODIF In buona sostanza la nostra Molto concretamente c’è
molto altro ed in particolare bibbia di riferimento è il Co- stato da inventare un sistema
che vi è incompatibilità asso- dice di deontologia profes- EJMBWPSPWFSJGJDBSOFMBGVOluta tra consiglieri dell’Or- sionale dei geometri pubbli- zionalità ed insieme la corretdine o del Collegio e quelli cato sulla Gazzetta ufficiale UF[[BEBPHOJQVOUPEJWJTUB
EFM$POTJHMJPEJEJTDJQMJOB EFMHJVHOPFDPOHMJ soprattutto da quello legale.
scindendo così nettamente BHHJPSOBNFOUJ QVCCMJDBUJ Ci siamo confrontati ad ela governance della categoria TFNQSF JO (B[[FUUB JM sempio con gli altri Consigli di
EBMMPSHBOPEJEJTDJQMJOB%J NBHHJPEPDVNFOUJDIF disciplina lombardi e con
più il Consiglio di disciplina è ogni geometra dovrebbe co- RVFMMJEJBMUSFSFHJPOJE*UBMJB
nominato dal presidente del OPTDFSFFPWWJBNFOUFBQ- abbiamo chiesto lumi a più
tribunale scegliendo i nomi plicare scrupolosamente”.
EVOBWWPDBUPJOQBSUJDPMBSF
all’avvocato Scorza che è un
esperto di grande competenza in questa inusuale maUFSJB$PNFTJQVÉCFODBQJSF
senza riferimenti ad alcun
QSFDFEFOUFTFO[BJOEJDBzioni particolari da parte del
MFHJTMBUPSF TFO[B NPEFMMJ
definiti (e muovendoci sul
delicatissimo fronte della valutazione deontologica dei
comportamenti dei colleghi)
ci siamo mossi con i piedi di
piombo ed ogni possibile avWFSUFO[B.BJOQPDIJNFTJ
con molti incontri tra noi e con
HMJBMUSJ$POTJHMJTFHVFOEP
TFNJOBSJFDPOWFHOJTJBNP
riusciti a definire le nostre
procedure. E possiamo dire
che ora stanno funzionando”.
In effetti la materia è assolutamente
nuova. Ebbene, come avete deciso di
lavorare?
“Come detto tutto parte dagli
FTQPTUJEJDJUUBEJOJQSPGFTTJPOJTUJFOUJOPODI½EBPSgani di polizia e di controllo
pubblico dell’attività dei geometri. Gli esposti arrivano al
Collegio e vengono protocollati lo stesso giorno se vengono presentati entro le ore
BMUSJNFOUJ QBTTBOP BM
giorno successivo. Può appaSJSFVOBCBOBMJU¹NBBODIF
questa procedura è importante per avviare correttamente la pratica. L’esposto
protocollato con tutti i documenti allegati viene poi preliminarmente vagliato dal
presidente del Consiglio di
disciplina. Si tratta di una valutazione di massima che
vuole innanzitutto escludere
gli esposti palesemente infondati o ingiustificati.
Sempre in questa fase il presidente del Consiglio di disciIL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 7
INTERVISTA
plina avverte il collega contro
il quale è stato presentato
l’esposto che è ‘indagato’ solMFDJUBOEPMPBGPSOJSFTFMPSJUJFOFEPDVNFOUJPBMUSPDIF
possano aiutare il presidente
a valutare la situazione”.
La prima istruttoria è dunque del
presidente. E poi?
“Se l’esposto è palesemente
infondato o pretestuoso
viene rigettato. Se invece la
prima valutazione stabilisce
DIFADÀMVPHPBQSPDFEFSFJM
presidente porta l’esposto in
Consiglio di disciplina e lo
affida alla valutazione d’un
Collegio giudicante composto da tre membri del Consiglio stesso. Il collega passa
da un ruolo di ‘indagato’ ad
uno di ‘incolpato’ ed il Collegio giudicante – formato da
VOQSFTJEFOUFVOSFMBUPSFFE
un terzo membro – acquisisce i documenti che ritiene
OFDFTTBSJFTFOUFMFQBSUJTFQBSBUBNFOUFPJOTJFNFBscolta se lo ritiene anche il
parere di un avvocato (l’avvocato Badinelli in qualità di
consulente legale ce lo ha
HBSBOUJUPJM$PMMFHJP
RVJOEJ
FNFUUFBNBHHJPSBO[BMBTVB
‘sentenza’. Che potrà essere
EJBTTPMV[JPOFPQQVSFQPUS¹
prevedere una delle quattro
sanzioni previste dal nostro
SFHPMBNFOUPPWWFSPMBWWFSUJNFOUPQFSJDBTJNFOPHSBWJ
PQQVSFMBDFOTVSBTVTVGJOP
alla sospensione temporanea ed alla cancellazione
EBMM"MCPOFJDBTJPWWJBNFOUF
di maggiore gravità. Resta da
aggiungere che ogni sentenza è appellabile dinanzi al
Consiglio di disciplina nazionale e che la prescrizione per
le violazioni del Codice de8 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
ontologico è di cinque anni;
pertanto esposti che riguardano fatti e comportamenti
vecchi di almeno cinque anni
WFOHPOPBDDFSUBUJFTFWFSJGJDBUJSFTQJOUJw
Mi restano tre curiosità su questa
parte del procedimento: come viene
scelta la terna del Collegio giudicante? E, poi, com’è possibile acquisire documenti, se, ad esempio, un
collega o un ente si rifiuta di consegnarveli? E, infine, come si garantisce l’uniformità di giudizio del
Consiglio di disciplina, visto che
sono molte e diverse le terne all’opera?
“Iniziamo dalla scelta delle
terne. Semplicemente siamo
JORVJOEJDJDJBTDVOPDPOMB
TVBDPNQFUFO[BTQFDJGJDBF
formiamo terne che garantiscano la migliore competenza sull’argomento oggetto
EFMMFTQPTUP0WWJBNFOUF
chiunque di noi avesse per
ventura un rapporto consoliEBUPNBHBSJEJMBWPSPDPOJM
DPMMFHBPHHFUUPEFMMFTQPTUP
lo comunica al Consiglio e
non entra nella terna che
dovrà giudicare quel singolo
DBTPQFSVOFMFNFOUBSFQSJOcipio di conflitto d’interesse.
Per l’acquisizione dei docuNFOUJJOWFDFPDDPSSFEJSF
che non ci stanchiamo mai di
ripetere ai colleghi oggetto di
un esposto che è nel loro interesse fornire la massima
collaborazione al Consiglio
EJEJTDJQMJOBBODIFQFSDI½
OFMMBOPTUSBBUUJWJU¹FTTFOEP
TUBUJOPNJOBUJEBM5SJCVOBMF
abbiamo tutte le prerogative
dell’autorità inquirente. Per
intenderci possiamo chiedere di farci assistere dai carabinieri nell’acquisizione
dei documenti. Quanto in-
GJOFBMMVOJGPSNJU¹EFJHJVEJ[J
QVSTFPHOJDBTPGBBT½DJ
siamo dati la regola che ogni
sentenza deve essere preTFOUBUBDPOMFOFDFTTBSJF
motivazioni all’intero ConsiHMJPJOTFEVUBQVÉFTTFSFEJscussa e diviene di fatto una
sorta di giurisprudenza in
materia per tutti i casi analoghi. In questo modo cerchiamo di promuovere anche
una crescita d’esperienza e
di conoscenze di tutti i Collegi giudicanti. E debbo dire
che questa parte del nostro
lavoro è una delle più arricchenti e stimolanti. Siamo un
CFMHSVQQPEJQSPGFTTJPOJTUJ
in maggioranza giovani sotto
i quarant’anni con il contriCVUPBODIFEJVOBEPOOBFE
abbiamo tutti voglia di stuEJBSFEJDBQJSFEJJNQBSBSF
Pensiamo di fare un lavoro
OFDFTTBSJPDIFTFSWFFDIF
servirà anche in futuro soprattutto se sapremo costruire questo patrimonio di
giurisprudenza sul quale i
colleghi che verranno dopo
di noi potranno trovare elementi di riflessione utili per
le loro future decisioni”.
Chiarita la cornice, illustrate le procedure, possiamo ora dire qualcosa
sull’operatività? Arrivano molti esposti? Siete subissati da richieste
d’intervento?
“Siamo in verità oberati di
lavoro per la semplice ragione che la lunga fase di gestazione della riforma ha
fatto sì che si accumulasse un
discreto pregresso. E il Consiglio si sta ancora occupando
delle pratiche che giacevano
da tempo. In questi mesi ne
abbiamo esaminate e portate a sentenza una cinquan-
tina. Ne restano ancora settanta diciamo delle vecchie
QSBUJDIFNFOUSFOFBSSJWBOP
ovviamente di nuove”.
Ma non si poteva accelerare?
“Stiamo facendo il possibile.
Ci vediamo più o meno una
WPMUBBMNFTFBTTFHOJBNPMF
pratiche ai Collegi giudicanti
FEBTDPMUJBNPEJTDVUFOEPMF
le sentenze appena emesse.
L’esame delle pratiche da
parte dei Collegi giudicanti
richiede più audizioni e riuOJPOJEJWBMVUB[JPOFÀOFDFTsario attendere che le parti
forniscano la documentazione richiesta o volontariamente inoltrata dalle parti.
Per ogni pratica vengono dedicate più sedute e questo
comporta tempi non brevi.
L’esame della documentazione fornita dal denunciante
non sempre è di facile interpretazione e spesso si devono fare accertamenti
presso l’ufficio pubblico ove
TPOPTUBUFJTUSVJUFMFQSBUJDIF
esaminare precedenti sentenze di natura civilistica ecc.
5BMFBUUJWJU¹OPOÀO½TFNQMJDF O½ SBQJEB /PO TBQpiamo se si può fare di più o
NFHMJPWBQFSÉSJDPSEBUPDIF
TJUSBUUBEJVOBBUUJWJU¹DPNF
tutte quelle svolte dai geoNFUSJBM$PMMFHJPBTTPMVUBmente volontarie e senza
corresponsione di alcun
compenso”.
Non c’è neppure un gettone di presenza?
i/PFTJBNPQFSGFUUBNFOUF
in linea con il servizio gratuito
e volontario che tanti altri colleghi fanno al Collegio. L’impegno è notevole e per fortuna c’è l’aiuto di una per-
INTERVISTA
Foto © Foto Eden
Dall'alto.
Santo Zotti,
presidente del Consiglio di disciplina.
Diego Salvetti,
membro del Consiglio di disciplina.
sona a part time dipendente
dal Collegio che tiene il proUPDPMMPFWBEFUVUUBMBDPSSJspondenza e redige tutti i
verbali e gli atti di ogni singola pratica (il Consiglio è costretto a parlare con tutti solo
attraverso documentazione
TDSJUUB
.BQFSJMSFTUPDPNF
per tutti c’è un rimborso
TQFTFEJFVSPBDIJMPmetro se esigenze di servizio
al Collegio o alla Consiglio di
disciplina ti portano lontano
EBMMBUVBTFEF7BMFJOTPNNB
anche per noi il principio
della gratuità. E siamo comunque contenti di farlo
QFSDI½ÀEBWWFSPBSSJDDIFOUF
sul piano professionale ed
umano”.
Ma chi si rivolge al Consiglio di disciplina con un esposto? Quali sono
le presunte violazioni del codice deontologico più denunciate? Sono
contestazioni di parcelle?
i/PMFQBSDFMMFOPOSJFOUSBOP
negli argomenti trattati dal
$PEJDFEFPOUPMPHJDP$FSUP
ci sono esposti e contestazioni che chiedono una censura del comportamento del
DPMMFHBFTJDBQJTDFCFOJTTJNPTBSBOOPVTBUFJODBTPEJ
condanna per giustificare in
altra sede giudiziale un mancato pagamento o una riduzione della parcella. Se poi
guardiamo all’insieme degli
esposti va detto che c’è una
grande varietà e che arrivano
VOQPEBUVUUJTPQSBUUVUUPEB
DJUUBEJOJBTTBJSBSBNFOUFEB
altri professionisti. C’è poi
UVUUPJMDBQJUPMPEFHMJFOUJ
EFMMBQPMJ[JBFEFMMBGPSFTUBMF
del Catasto: per molti di
questi soggetti la segnalazione al Collegio è una sorta
EJBUUPEPWVUPVOBQSPDF-
“C’entra se si guarda alla ragione stessa dell’esistenza
EFM$POTJHMJPEJEJTDJQMJOB
ovvero la tutela dell’interesse pubblico. E non essersi
assicurati può significare ledere la fiducia del committente ed esporre la società ad
un danno non assicurato e
potenzialmente non coperto.
&DDPQFSDI½DPOTJHMJBNPB
tutti i geometri non solo di
BTTJDVSBSTJNBEJNFUUFSF
l’assicurazione propria con
tanto di numero di polizza
nella lettera di incarico”.
dura automatica nel caso
della contestazione di un illecito. Sta succedendo ad esempio per tutte le opere
difformi dal denunciato ma
TBOBCJMJFEJOWFSJU¹TBOBUF
L’organo inquirente comunque denuncia ed in attesa che il collega magari dimostri l’errore materiale saOBUPMBOPUJ[JBEJSFBUPWJFOF
ufficialmente notificate
anche a noi. In verità è solo
VOBHSBOQFSEJUBEJUFNQP
QFSDI½EJGSPOUFBEVOBOPtizia di reato il Consiglio di
disciplina deve sospendere
ogni valutazione in attesa
della sentenza giudiziaria e
riprendere l’esame della pratica solo al termine di questa”.
C’è chi dice che vi arrivino molti esposti anche in tema di assicurazione. Ma che c’entra il Consiglio di
disciplina con la presenza o meno
dell’assicurazione del professionista?
Altro tema che fa discutere è la
possibilità che comminiate sanzioni
per l’inadempimento della formazione continua. Cosa c’è di vero?
i%JWFSPDÀDIFBODIFRVJÀ
leso un interesse pubblico
che va tutelato: quello del
cittadino che si rivolge ad un
geometra e deve avere la certezza di avere di fronte un
QSPGFTTJPOJTUBBHHJPSOBUPBGGJEBCJMFDIFOPOTJÀMJNJUBUP
a prendere una abilitazione
UBOUJBOOJNBEFEJDBUFNQP
e denaro a mantenersi al
QBTTP DPO J UFNQJ DPO MF
OVPWF UFDOPMPHJF DPO MF
OVPWFOPSNBUJWF"OBMPHBmente c’è l’interesse pubCMJDPEFMNFSDBUPBODIFJO
questo caso contro la concorSFO[BTMFBMFDIJGBDPSTJQBSUFDJQBBTFNJOBSJTPTUJFOF
esami per essere abilitato ad
una serie di nuove attività
QSPGFTTJPOBMJTPQQPSUBEFJ
DPTUJ JOWFTUF UFNQP F SJsorse. E non è giusto che subisca la sleale concorrenza di
DIJTVVOCBODPEJTDVPMB
sulla sedia d’un seminario o
EVO DPOWFHOP PQQVSF JO
un’aula universitaria ad ascoltare una lezione c’è stato
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 9
INTERVISTA
Foto © Foto Eden
Santo Zotti, Diego Salvetti e il
direttore della rivista Bruno Bossini
in un momento dell'intervista.
I 15 componenti
del Consiglio di disciplina
Manuel Antonini (Botticino)
Giovanni Gares (Gardone V.T.)
Silvio Mauro (Manerbio)
Gianfranco Merici (Desenzano)
Dario Ongarini (Bagnolo Mella)
Pasquino Palini (Lumezzane)
Luca Perini (Sirmione)
Giovanni Ricci (Brescia)
Diego Salvetti (Darfo B.T.)
Ivan Scuri (Vestone)
Ezio Tononi (Sulzano)
Ines Tonsi (Pisogne)
Nicola Zanelli (Vobarno)
Santo Zotti (Travagliato)
Aldo Zubani (Brescia)
l’ultima volta trent’anni fa.
%FUUP RVFTUP WBM MB QFOB
d’aggiungere che questa è
stata una fase sperimentale
per tutto il sistema dei crediti
formativi e della formazione
continua. Il quinquiennio forNBUJWPUFSNJOBUPBGJOF
è stato – diciamo così – “una
stagione di rodaggio” per
tutti ed ha probabilmente
poco senso pensare a sanzioni per chi non è riuscito o
non ha deliberatamente saldato il suo debito formativo.
Per correttezza verso chi si è
impegnato però valuteremo
comunque a fondo l’opportunità di analizzare il comportamento pregresso di
tutti i colleghi iscritti al ColMFHJPEBMQSFTJEFOUFBMMVMtimo neo-iscritto. Ma senza
EVCCJPEBMMBGJOFEFM
con il nuovo bilancio dei creEJUJOFJUSFBOOJDSFEJBNP
che si debba coerentemente
porre anche il tema delle
10 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
sanzioni deontologiche per
chi è venuto meno a questo
basilare dovere professionale”.
Tra i “si dice” va annoverata pure
la chiacchiera – ed è l’ultima che
voglio citare facendo ancora una
volta l’avvocato del diavolo – di chi
sostiene che, oltre a tutti gli esposti
che arriveranno, vi stiate preparando a sanzionare chi non ha pagato la quota del Collegio oppure la
Cassa. Perdonate la franchezza,
ma c’è chi dice che siete null’altro
che degli esattori proprio per conto
di Collegio e Cassa…
“Chi dice questo sa ben poco
della nostra operatività e dimostra ancora una volta di
non capire la ragione che sta
alla base della nascita del
Consiglio di disciplina. Chi
non paga la quota del Collegio o la Cassa ad esempio
viola il Codice deontologico
ad esempio introducendo
nel mercato una distorsione
JOHJVTUJGJDBUBÀDPODPSSFO[B
TMFBMFQFSDI½DIJOPOQBHBIB
evidentemente costi diversi
da chi paga e in un momento
di crisi come l’attuale anche
una piccola percentuale può
fare la differenza. È il merDBUPDIFJMMFHJTMBUPSFWVPMF
regolato e senza sleali conDPSSFO[FOPOJM$PMMFHJPPMB
$BTTB4JUSBUUBDPNFQFSJM
SFTUPEJBQQMJDBSFTQFDJGJDIF
normative che sono state approvate dal Consiglio Nazionale Geometri e che devono
essere applicate”.
Ma in questo vostro intento non c’è
contraddizione con quanto fa il Collegio, ad esempio il Collegio di Brescia ma pure tanti altri, che proprio
in questa fase di difficoltà ha cercato
di comprendere le ragioni di chi non
paga perché non riesce a pagare,
istituendo un apposito fondo di solidarietà?
“Premettiamo che questo genere di segnalazioni non l’ab-
CJBNPBODPSBFTBNJOBUBNB
OPOPOWFEJBNPDPOUSBEEJ[JPOFQFSDI½BODIFJM$POTJglio di disciplina non si muoverà come una mannaia sulla
UFTUBEJUVUUJJNPSPTJNBWBluterà caso verificando le raHJPOJEJDJBTDVOP$PMQJSFNP
DSFEJBNPMBRVPUBEJNPSPTJ
EJMVOHPDPSTPRVFMMJDIFOPO
hanno mai pagato neppure
negli anni buoni e magari
hanno una condizione eviEFOUFNFOUFGMPSJEBNFOUSF
verremo incontro in ogni
NPEP TVHHFSFOEP SBUFB[JPOJ EPHOJ HFOFSF EPmande al fondo di solidarietà
e quant’altro per chi non
paga per condizioni continHFOUJQFSEJGGJDPMU¹SFBMJ*OTPNNBTJBNPOFM$POTJHMJP
EJ EJTDJQMJOB BCCJBNP B
cuore la deontologia e siamo
stati chiamati a farla rispetUBSFNBTJBNPJOOBO[JUVUUP
DPMMFHIJBUUFOUJOPOFTBUUPSJ
fiscali!”.
T
DAL CONSIGLIO NAZIONALE
Obbligo
di assicurazione professionale
per i geometri
presso
Ministero della Giustizia
Il Presidente
Prot n° 0013009 del 04/1112015
"UVUUJHMJ*TDSJUUJBHMJ"MCJEFJ(FPNFUSJ
e Geometri Laureati
e.p.c. "J4JHOPSJ1SFTJEFOUJEFJ$POTJHMJEFJ$PMMFHJ
dei Geometri e Geometri Laureati
"J4JHOPSJ1SFTJEFOUJEFJ$PNJUBUJ3FHJPOBMJ
dei Geometri e Geometri Laureati
"J4JHOPSJ$POTJHMJFSJ/B[JPOBMJ
"M1SFTJEFOUFEFMMB$BTTB*UBMJBOBEJ
1SFWJEFO[BFE"TTJTUFO[B(FPNFUSJ-JCFSJ
Professionisti
LORO SEDI
Oggetto1PMJ[[B"TTJDVSBUJWB
$BSJ1SFTJEFOUJ
QFSPQQPSUVOBDPOPTDFO[BTJJOWJBJOBMMFHBUPMBDJSDPMBSFEFMMB3FUF1SPGFTTJPOJ5FDOJDIFOEFMPUUPCSF
DIFJMMVTUSBRVBMJTPOPTUBUFMFJOJ[JBUJWFJOUSBQSFTFJONFSJUPBMMFNPEJGJDIFJOUSPEPUUFEBMMB-FHHFO
IMPOSTAZIONE CONTRATTUALE DELLA GARANZIA
L'impostazione del contratto “tutti i rischi (All risks)” è la più tutelante perché garantisce tutti i danni derivanti
da tutta l'attività del geometra tranne ciò che è espressamente escluso.
L'impostazione “a rischi nominati” garantisce invece solo ciò che è espressamente elencato.
FRANCHIGIA
Preferire sempre una franchigia espressa in forma fissa (esempio € 1.000) e qualora esposta in percentuale,
avere l'accortezza di fissarne un limite minimo e uno massimo, ciò al fine di circoscriverne il peso in termini
certi (esempio 10% minimo € 1.000 massimo € 15.000).
MASSIMALI e SOTTOLIMITI
Tutti i danni dovrebbero essere compresi senza limitazioni di massimale, che deve essere “adeguato” ai rischi
della propria professione.
Prestare attenzione ai sottolimiti presenti in polizza. Particolarmente limitante la presenza del sottolimite per
danni patrimoniali ad 1/3 del massimale complessivo.
REGIME TEMPORALE – RETROATTIVITÀ
I contratti di assicurazione garantiscono le richieste di risarcimento danni pervenute per la prima volta durante
la validità del contratto anche per attività esercitate nel passato, purché non originate da fatti noti prima della
stipula.
Si suggerisce, a tutela del professionista, una garanzia che copra quindi un ampio periodo retroattivo.
La più tutelante è sicuramente una previsione di retroattività illimitata.
REGIME TEMPORALE – POSTUMA
In caso di cessazione dell'attività è necessario essere garantiti per richieste danni che l'assicurato potrebbe
ricevere nel futuro. Anche in questo caso è consigliabile un periodo lungo, ad esempio 10 anni. Per non rendere vana la garanzia, è utile che l'estensione postuma operi anche per i fatti commessi nel periodo di retroattività concesso e non solo nel periodo assicurativo.
DANNI ALLE OPERE
La copertura di tutti i danni deve essere prestata senza le limitazioni previste dall'art. 1669 CC, poiché il richiamo a questo articolo limita l'operatività ai soli danni derivanti da crollo, rovina totale o parziale e gravi difetti,
escludendo quindi tutti i danni minori.
COMPETENZE PROFESSIONALI
Prevedere clausola di salvaguardia per sinistri derivanti da “eccesso di competenza”
/FMMPTQFDJGJDPMB315TJÀBUUJWBUBBUUSBWFSTPJM(E-ß"EFHVBNFOUPUBSJGGBDPOTVMFOUJUFDOJDJHJVTUJ[JBßDPPSEJOBUPEBM
TPUUPTDSJUUPDPOMhBWWJPEJDPMMPRVJJOUFSMPDVUPSJDPOHMJ6GGJDJEFM.JOJTUFSPEFMMB(JVTUJ[JBBMGJOFEJSJQSJTUJOBSFVOSFHJNF
MFHJTMBUJWPNFOPQFOBMJ[[BUFQFSJQSPGFTTJPOJTUJDIFPQFSBOPOFMTFUUPSFUSBDVJNPMUJ$PMMFHIJ
Con i migliori saluti.
*-13&4*%&/5&
(Geom. Maurizio Savoncelli)
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 11
DAL CONSIGLIO NAZIONALE
La Rete
delle Professioni Tecniche
sugli onorari delle stime
Sappiamo quanta importanza il Consiglio Nazionale stia dando al lavoro della Rete delle Professioni
al fine di rendere più equilibrati e fattivi i rapporti tra la nostra e le altre categorie professionali di
tipo tecnico. Diamo quindi ampio spazio al resoconto di quanto si sta facendo per la risoluzione
dell'annoso problema che è stato generato dalla Legge 132/2015 del 6 agosto 2015 sul tema degli
onorari professionali da applicare alle stime sulle esecuzioni immobiliari, sul quale a Brescia si sta
muovendo anche la Commissione Interprofessionale Tecnica per l’Autorità Giudiziaria (CITAG)
presso
Ministero della Giustizia
Il Presidente
1SPUO™EFM
"J4JHOPSJ1SFTJEFOUJEFJ$POTJHMJEFJ
Collegi dei Geometri e Geometri Laureati
"J4JHOPSJ1SFTJEFOUJ
dei Comitati Regionali dei Geometri e
Geometri Laureati
"J4JHOPSJ$POTJHMJFSJ/B[JPOBMJ
"M1SFTJEFOUFEFMMB$BTTB*UBMJBOBEJ
1SFWJEFO[BFE"TTJTUFO[B(FPNFUSJ-JCFSJ
Professionisti
LORO SEDI
Oggetto-FHHFOEFMBHPTUPo$IJBSJNFOUJ
$BSJ1SFTJEFOUJ
QFSPQQPSUVOBDPOPTDFO[BTJJOWJBJOBMMFHBUPMBDJSDPMBSFEFMMB3FUF1SPGFTTJPOJ5FDOJDIFOEFMPUUPCSF
DIFJMMVTUSBRVBMJTPOPTUBUFMFJOJ[JBUJWFJOUSBQSFTFJONFSJUPBMMFNPEJGJDIFJOUSPEPUUFEBMMB-FHHFO
/FMMPTQFDJGJDPMB315TJÀBUUJWBUBBUUSBWFSTPJM(E-ß"EFHVBNFOUPUBSJGGBDPOTVMFOUJUFDOJDJHJVTUJ[JBßDPPSEJOBUPEBM
TPUUPTDSJUUPDPOMhBWWJPEJDPMMPRVJJOUFSMPDVUPSJDPOHMJ6GGJDJEFM.JOJTUFSPEFMMB(JVTUJ[JBBMGJOFEJSJQSJTUJOBSFVOSFHJNF
MFHJTMBUJWPNFOPQFOBMJ[[BUFQFSJQSPGFTTJPOJTUJDIFPQFSBOPOFMTFUUPSFUSBDVJNPMUJ$PMMFHIJ
Con i migliori saluti.
*-13&4*%&/5&
(Geom. Maurizio Savoncelli)
12 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
DAL CONSIGLIO NAZIONALE
$JSDPMBSFOo1SPUOEFM
3PNBPUUPCSF
Oggetto: Compensi dell’esperto o dello stimatore dell’immobile sottoposto ad esecuzione forzata – Informativa ini[JBUJWFEFMMB315JONFSJUPBMMFNPEJGJDIFJOUSPEPUUFEBMMB-FHHFEJDPOWFSTJPOF-FHHFBHPTUPO
$BSJ1SFTJEFOUJ
DPNFOPUPJOTFEFEJDPOWFSTJPOFEFM%FDSFUP-FHHFHJVHOPOSFDBOUF“Misure urgenti in materia fallimentare,
civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria”JM-FHJTMBUPSFIBSFDFOUFNFOUFBQQPSUBUP
JNQPSUBOUJNPEJGJDIFBMMBEJTDJQMJOBEFMQSPDFTTPDJWJMFFJOQBSUJDPMBSFEFMQSPDFTTPEJFTFDV[JPOFJO*UBMJB
'SBMFQSJODJQBMJOPWJU¹JONBUFSJBEJFTFDV[JPOFGPS[BUBJOQBSUJDPMBSFMB-FHHFEJDPOWFSTJPOFBHPTUPO
– in vigore dal 21 agosto u.s. – ha introdotto una sostanziale modifica alle modalità di determinazione del compenso dei
professionisti incaricati della valutazione dell’immobile sottoposto a pignoramento.
"UUSBWFSTPMBQSFWJTJPOFEJVOBMFUUFSBBHHJVOUJWBBMMBSUDPNNBEFM%-JOGBUUJÀTUBUPJOTFSJUPVOVMUF
riore comma all’art. 161 (“Giuramento de/l’esperto e dello stimatore”
EFMMF%JTQPTJ[JPOJQFSMBUUVB[JPOFEFMDPEJDFEJQSPDFEVSB
civile e disposizioni transitorie.
1FSFGGFUUPEJUBMFNPEJGJDBQFSUBOUPOFMMBNCJUPEFMMFTFDV[JPOFGPS[BUBJNNPCJMJBSFJMDPNQFOTPEFMMFTQFSUP
OPNJOBUPBJTFOTJEFMMBSUVMUJNPDPNNBDQDPEFMMPTUJNBUPSFOPNJOBUPEBMHJVEJDFPEBMMVGGJDJBMFHJVEJ[JBSJP
TBS¹DBMDPMBUPTVMMBCBTFEFMQSF[[PSJDBWBUPEBMMBWFOEJUBEFMCFOFFOPOTVMWBMPSFEFMMPTUFTTPBMNPNFOUPEFMMP
svolgimento dell’attività di valutazione.
"TFHVJUPEFMMJOUFSWFOUPEFM-FHJTMBUPSFJOPMUSFBMMFTQFSUPPBMMPTUJNBUPSFOPOQPUSBOOPFTTFSFMJRVJEBUJQSJNB
EFMMBWFOEJUBBDDPOUJJONJTVSBTVQFSJPSFBMDJORVBOUBQFSDFOUPEFMDPNQFOTPDBMDPMBUPTVMMBCBTFEFMWBMPSFEJTUJNB
dell’immobile.
/POPTUBOUFMBQPSUBUBEJJOEJTDVUJCJMFSJMJFWPEFMMBSJGPSNBOFMMBOPUBEJMFUUVSBFOFMMBOPUBCSFWFEJBDDPNQBHOB
mento alla Legge non è stato fornito alcun chiarimento in merito alla ratio che avrebbe condotto il legislatore all’introduzione della disposizione in esame.
L’assoluta mancanza di motivazione del provvedimento appare ancor più incomprensibile se si considerano le conseguenze gravemente penalizzanti che la previsione è destinata a produrre nella sfera di interesse dei professionisti
EFMMBSFBUFDOJDBGSFRVFOUFNFOUFDIJBNBUJEBJHJVEJDJTVJTUBO[BEFMMFCBODIFBEFGGFUUVBSFMBWBMVUB[JPOFEFMWBMPSF
degli immobili pignorati.
4POPCFOOPUFJOGBUUJMFNPEBMJU¹DPODSFUFDPODVJTJTWPMHFMBWFOEJUBGPS[BUBEFJCFOJJNNPCJMJDPOPTFO[BJODBOUP
OPODI½MBQSBTTJQFSDVJGSBMFPQFSB[JPOJEJTUJNBEFMWBMVUBUPSFFMFGGFUUJWPQFSGF[JPOBNFOUPEFMMBWFOEJUBHJVEJ[JBSJB
QPTTPOPJOUFSDPSSFSFBODIFEJWFSTJBOOJDPOGSFRVFOUFSJEV[JPOFEFMWBMPSFEFMCFOFSJTQFUUPBRVBOUPJOJ[JBMNFOUF
stimato.
$JÉQSFNFTTPiBODPSBSFwJMDPNQFOTPEFMMFTQFSUPWBMVUBUPSFBMQSF[[PEJWFOEJUBEFMMJNNPCJMFOPOQPUS¹DIFDPO
EVSSFOFMMBTPTUBO[B
•
BEVOBJOHJVTUBFSJTDIJPTBEJMB[JPOFEFMUFSNJOFEJQBHBNFOUPEFMMFTQFSUPPEFMMPTUJNBUPSFJNNPCJMJBSFDIF
sarà costretto ad attendere il perfezionamento della vendita per ottenere la liquidazione del proprio compenso;
•
BEVOBRVBTJDFSUBSJEV[JPOFQFSNBOFOUFEFMMBNJTVSBEFMDPNQFOTPTQFUUBOUFBUBMFDBUFHPSJBEJQSPGFTTJPOJTUJ
dovuta al frequente fenomeno delle vendite “al ribasso” rispetto al valore del bene inizialmente stimato.
"CFOWFEFSFQFSFGGFUUPEFMOVPWPDSJUFSJPTUBCJMJUPEBM-FHJTMBUPSFTVMMFPQFSB[JPOJEJTUJNBHSBWFSFCCFVOBMFBEJ
UJQPQTFVEPJNQSFOEJUPSJBMFDIFOPOUSPWBBMDVOBHJVTUJGJDB[JPOFOFMSVPMPUFS[PFJNQBS[JBMFDIFJMWBMVUBUPSFÀDIJBNBUP
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 13
DAL CONSIGLIO NAZIONALE
BTWPMHFSFOFMMFNPSFEFMMBQSPDFEVSBFTFDVUJWBDPOJOBDDFUUBCJMJFGGFUUJQSFHJVEJ[JFWPMJQFSJQSPGFTTJPOJTUJDIJBNBUJB
ricoprire funzioni ausiliarie nel procedimento.
4VMQVOUPQFSUBOUPMBSJGPSNBQSFWJTUBEBMMB-OPOQPUS¹OPOUSBEVSTJJOVOHSBWFFJSSFQBSBCJMFEBOOPFDP
OPNJDPQFSJQSPGFTTJPOJTUJPQFSBOUJOFMTFUUPSFEFMMFWBMVUB[JPOJJNNPCJMJBSJ1FSQPSSFSJNFEJPBUBMFTUBUPEJDPTFMB
3FUF1SPGFTTJPOJ5FDOJDIFTJÀTVCJUPBUUJWBUBTFOTJCJMJ[[BOEPJM.JOJTUSPEFMMB(JVTUJ[JBTVMUFNBFEBGGJEBOEPBM(SVQQP
EJ-BWPSPi"EFHVBNFOUPUBSJGGBDPOTVMFOUJUFDOJDJHJVTUJ[JBwDPPSEJOBUPEBM1SFTJEFOUFEFM$/(F(-HFPN.BVSJ[JP
4BWPODFMMJMBWWJPEJVOBJOUFSMPDV[JPOFDPOHMJ6GGJDJEFM.JOJTUFSPEFMMB(JVTUJ[JBQFSWFSJGJDBSFMFNPUJWB[JPOJDIFIBOOP
QPSUBUPBMDPOUFTUBUPJOUFSWFOUPOPSNBUJWPBMMPTDPQPEJJOUFSWFOJSFJOWJBMFHJTMBUJWBQFSSJQSJTUJOBSFVOSFHJNFNFOP
penalizzante per i professionisti tecnici che operano in tale settore.
Si è così provveduto a contattare gli Uffici della Segreteria del Ministro della Giustizia per verificare i margini di manovra. In tale occasione sono stati esposti con chiarezza i motivi di rimostranza dei professionisti dell’area tecnica per il
QSPWWFEJNFOUPJOFTBNFPUUFOFOEPBUUFO[JPOFTVMDBTPTFHOBMBUP*ODPODMVTJPOFHMJTUFTTJ6GGJDJIBOOPQSPTQFUUBUPMB
QPTTJCJMJU¹EJJOUFSWFOJSFDPOVOBUUPOPSNBUJWPEBJOTFSJSFJOVOQSPTTJNPJOUFSWFOUPMFHJTMBUJWPJONBUFSJBEJHJVTUJ[JB
RVBOUPNFOPQFSMJNJUBSFJEBOOJDBVTBUJEBMMB-
Non per ultimo interviene, a supporto della bontà delle tesi sostenute dai professionisti tecnici, la recente pronunzia della Corte Costituzionale n. 192/2015, la quale, in un caso molto simile a quello in esame, ha stabilito l’illegittimità della riduzione dei compensi dei consulenti tecnici, nei casi di gratuito patrocinio, prevista nella Legge di
Stabilità 2014.
*ONFSJUPQPJBJQPTTJCJMJDPSSFUUJWJEBJOTFSJSFJOVOGVUVSPQSPWWFEJNFOUPMFHJTMBUJWPJONBUFSJBEJHJVTUJ[JBTPOPTUBUF
JOEJWJEVBUFMFNJTVSFiNJOJNFwEJTFHVJUPJMMVTUSBUFTBMWPMFQPTTJCJMJU¹EJJOUFSWFOUJQJÎEFDJTJBODIFEJabrogazione
della norma.
*OQSJNPMVPHPÀEJBTTPMVUBOFDFTTJU¹QSFWFEFSFDIFMBDDPOUPEBWFSTBSFBMMFTQFSUPPBMMPTUJNBUPSFJNNPCJMJBSFBM
NPNFOUPEFMEFQPTJUPEFMMBQFSJ[JBBJTFOTJEFMMBUUVBMFUFTUPEFMMBSUJDPMP%JTQ"UUDQDWBEBEFUFSNJOBUPin
misura almeno pari al cinquanta per cento del compenso calcolato sulla base del valore di stima del beneJONPEP
da sottrarre le modalità di liquidazione del corrispettivo ad un’ulteriore fonte di pregiudizio.
*OPMUSFMBTPNNBWFSTBUBBUJUPMPEJBDDPOUPBMWBMVUBUPSFEPWS¹DPOTJEFSBSTJal netto delle spese e dei costi sostenuti
per le operazioni di valutazione, oltre alle attività peritali accessorie, che andranno liquidati separatamente e in
anticipo ad opera del giudice.
"GPOEBNFOUPEFMMVMUJNBNPEJGJDBSJDIJFTUBJOGJOFTJJQPUJ[[BMBTFHVFOUFoQBSBEPTTBMFoDJSDPTUBO[B
2VBMPSBJOGBUUJBEFTJUPEFMMBWFOEJUBGPS[BUBMJNNPCJMFGPTTFWFOEVUPBEVOQSF[[PTJHOJGJDBUJWBNFOUFJOGFSJPSFSJ
TQFUUPBMWBMPSFJOJ[JBMNFOUFTUJNBUPMFTQFSUPQPUSFCCFWFEFSTJQFSTJOPDPTUSFUUPBSFTUJUVJSFQBSUFEFMMBTPNNBSJDFWVUB
a titolo di acconto.
1FSUBOUPÀEJUVUUBFWJEFO[BDPNFUale somma vada necessariamente sottratta a qualsiasi possibile richiesta di
ripetizione rivolta all’esperto valutatoreBMUSFTÄOFMMFJQPUFTJJODVJJMCFOFSJNBOHBJOWFOEVUPPMBWFOEJUBWFOHBFTFHVJUB
ad un prezzo irrisorio rispetto al valore dell’immobile inizialmente stimato.
¦PQQPSUVOPEBSFMBNBTTJNBEJGGVTJPOFQPTTJCJMFBMMBQSFTFOUFDJSDPMBSFBMGJOFEJSBTTJDVSBSFUVUUJJDPMMFHIJDIFIBOOP
segnalato la questione in merito alle iniziative poste in essere dalla Rete per porre rimedio all’irragionevole misura norNBUJWBJOUSPEPUUBEBMMB-
Cordialmente
*-4&(3&5"3*0
%PUU"OESFB4JTUJ
14 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
*-$003%*/"503&
*OH"SNBOEP;BNCSBOP
DALLA CASSA DI PREVIDENZA
Libera concorrenza
anche per le società
di ingegneria
RELAZIONE INTRODUTTIVA
Il comma 5 dell’articolo 3 del DL 138/2001 dispone che “gli ordinamenti professionali devono garantire che l’esercizio della attività risponda senza eccezioni ai princìpi di libera concorrenza“ e il DDL 2085 che è oggi in discussione
individua all’articolo 1 tra le finalità della Legge quella di “promuovere lo sviluppo della concorrenza e garantire la tutela dei consumatori“. Questi princìpi,
da sempre condivisi anche dai professionisti, non sembrano però trovare
adeguata risposta nella formulazione dell’articolo 46 ove si prevede solo un
intervento parziale sulla libera professione esercitata con la formula della
Società di Ingegneria senza che questo provvedimento si inserisca in modo
organico nel contesto tutt’ora irrisolto delle norme che regolano l’intero settore.
In particolare si rileva come non siano adeguatamente disciplinati i presìdi di
tutela del committente – già inseriti sia nel DL 223/2006 che nell’articolo 10
della Legge 183/2010 – che dettano le regole sulla modalità di svolgimento
delle attività professionali regolamentate nel sistema ordinistico. La mancanza
di previsioni normative correlate con le regole vincolanti che disciplinano le
altre forme di esercizio della libera professione consentirebbe alle Società di
Ingegneria di operare senza vincoli e in modo totalmente autonomo rispetto
agli altri modelli societari con il rischio di creare monopoli in mano a pochi
gruppi. Inoltre tutto questo potrebbe favorire le scelte di comodo per chi persegue l’obiettivo di eludere obblighi fiscali e/o contributivi agevolando il proliferare di situazioni di concorrenza sleale nei confronti degli altri soggetti. Nel
merito è utile ricordare che negli ultimi tempi sono già emerse, specialmente
nei confronti dei giovani professionisti, situazioni di sfruttamento dovuto alla
intermediazione degli incarichi assunti tramite società non sempre trasparenti
che possono operare con modalità e gravami fiscali e contributivi non adeguatamente individuati dalle norme.
Si ritiene inoltre che la mancanza di una struttura di regole che sappiano favorire e stimolare le scelte aggregative per i liberi professionisti – vedi Rete di
professionisti o Consorzi Stabili – sia un freno per lo sviluppo di questo settore
che, ben presto, dovrà anche confrontarsi con competitors comunitari, meglio
organizzati e che da tempo operano con ordinamenti più idonei a favorirne lo
sviluppo.
Per cogliere gli obiettivi di trasformazione e rinnovamento che il sistema economico chiede alle libere professioni sarebbe indispensabile una revisione
organica delle normative del settore volte ad affrontare le problematiche delle
Società di Ingegneria, magari diversificando le Società che svolgono esclusivamente attività professionali e che dovrebbero essere regolate in modo univoco,
e quelle che svolgono anche altre attività economiche. Per queste ultime si
dovrebbe prevedere una corretta valorizzazione del ruolo che deve assumere il
professionista all’interno della Società e definirne i relativi obblighi previdenziali senza creare dannose disparità di trattamento.
Un sistema di regole equo e meglio strutturato potrebbe contribuire a garantire
lo sviluppo di questo importante settore ed essere trainante per il recupero
della occupazione giovanile e per lo sviluppo di nuove imprenditorialità senza
demandare al sistema giudiziario i troppi contenziosi causati dalle gravi carenze normative.
Roma, 17 novembre 2015
Il Presidente CNG
Geom. Maurizio Savoncelli
Il Presidente Cipag
Geom. Fausto Amadasi
I
MBM4FOBUPQSFTTPMB?$PNNJTTJPOF*OEVTUSJBDPNNFSDJPUVSJTNP
TJÀUFOVUBMhBVEJ[JPOF
EFMMB$*1"(FEFM$/(F(MTVMEJTFHOPEJMFHHFBOOVBMF
per il mercato e la concorrenza con particolare riferimento
all'articolo 46 relativo allo “svolgimento di attività professionali in forma associata”.
/FMMBSUJDPMPDPOUSBSJBNFOUFBRVBOUPJOEJDBUPOFMMBSUJDPMP
1 della stessa Legge “promuovere lo sviluppo della concorSFO[BFHBSBOUJSFMBUVUFMBEFJDPOTVNBUPSJwTJQSFWFEFTPMP
un intervento parziale sulla libera professione – esercitata con
la formula della Società di Ingegneria – senza l'inserimento di
RVFTUPQSPWWFEJNFOUPJONPEPPSHBOJDPOFMDPOUFTUP
tutt’ora irrisolto delle norme che regolano l’intero settore.
“Si tratta di un tema complicato – ha detto il presidente della
CIPAG, Fausto Amadasi – il problema significativo riguarda il
sorgere di nuove società che creano una sorta di 'caporalato'
nei confronti dei liberi professionisti che intermediano negli
JODBSJDIJDSFBOEPVOBQSFDBSJFU¹DIFTPQSBUUVUUPOFJHJPWBOJÀ
abbastanza pesante. Il tema e la proposta su cui invitiamo a
GBSFVOBSJGMFTTJPOFoBHHJVOHF"NBEBTJoÀRVFMMBEJGBSFVOB
distinzione tra le società che operano solo in questo settore e
quelle che invece si occupano anche di altro. Quindi diversificare le due realtà che non possono essere trattate con la
stessa modalità. Chiediamo – conclude il Presidente – che la
libera professione sia svolta senza disparità”.
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 15
DAL COLLEGIO DI BRESCIA
Dal “Giornale di Brescia”,
25 settembre 2015
Rilanciare l’edilizia bresciana
una missione con tanti ostacoli
Ovviamente – che incide troppo sui professionisti e induce
costi sui committenti e anche sugli uffici chiamati ad esaminare
le pratiche. Mi aspetto come sempre tempi lunghi e costi inuUJMJw2VFTUPQSPCMFNBQVSUSPQQPÀPSNBJTUBOUJPi$JWPSSFCCFQJÎDPSBHHJPFDBNCJBSFSPUUB-*UBMJBÀJO&VSPQBNB
sotto questo aspetto è molto lontana dalla praticità dei Paesi
più sviluppati dove le pratiche sono ridotte al minimo ma c’è
VOTJTUFNBTBO[JPOBUPSJPDIFOFMDBTPOPOTJSJTQFUUJOPMFSFHPMFFJQSPHFUUJJOUFSWJFOFJONPEPEBWWFSPFGGJDBDF*MTPMJUP
esempio è quello della Germania dalla quale siamo purtroppo
MPOUBOJBOOJMVDFUBOUPDIFDSFEPDIFRVFMNPEFMMPTJBEBWWFSP
JSSBHHJVOHJCJMFw"UUFOUPPTTFSWBUPSFJMQSFTJEFOUFEFJHFPmetri bresciani sottolinea un altro aspetto che affonda le radici
nella sociologia: “Quando ci si confronta con ‘Piani di gestione
del territorio’ delle città ci si augura sempre siano state rispettate l’anima del territorio e la sua gente. I bresciani hanno biTPHOPEJVOFEJMJ[JBDIFTJBEBUUJBMPSPBMMPSPNPEPEJWJWFSF
FBMMBMPSPDVMUVSB6OUSBUUPEJNBUJUBOPOQVÉDBNCJBSFVTBO[F
USBEJ[JPOJDPTUVNJNFOUBMJU¹FDPODF[JPOJEJWJUB2VFTUPÀJM
brutto di certa edilizia che viene poi rifiutata soprattutto in
momenti di crisi perdurante dove il ceto medio ha perso potere d’acquisto e il settore immobiliare risente di questa situazione”. Intanto il conto alla rovescia per le osservazioni è iniBOPUJ[JBQPTJUJWBBNFU¹BEJSFJMWFSPÀDIFDPOPHOJ ziato: “I geometri faranno la loro parte esprimendo le osservaprobabilità i bonus per le ristrutturazioni verranno zioni per portare alla luce i punti critici del ‘Pgt’. La speranza –
DPOGFSNBUJDPNFHMJBUUVBMJBODIFOFM1FSPSB conclude Piatto – è che il Piano possa offrire qualche opportuQFSÉOPODÀBMDVOBDFSUF[[BTFOPOMFEJDIJBSB[JPOJEFJQPMJUJDJ OJU¹BODIFTFTVRVFTUPTPOPNPMUPTDFUUJDPw
T
Partiamo da qui per tastare il polso al settore attraverso
il Collegio dei Geometri della provincia di Brescia.
“Rinnovare i bonus nella forma attuale rappresenta un
momento di continuità che permette l’apertura di picFondi Europei per i liberi professionisti
DPMJDBOUJFSJoSJGMFUUF(JPWBOOJ1JBUUPQSFTJEFOUFEFJ
I Professionisti hanno accesso ai fondi europei. La conferma arriva dalla
geometri bresciani –. Certo è che non è questa la miCommissione Bilancio del Senato che ha approvato un emendamento alla Legge
sura per un rilancio deciso del settore e dell’indotto.
di Stabilità che garantisce l'accesso per i professionisti ai fondi strutturali europei
Le detrazioni fiscali hanno invogliato ad avviare
2014-2020, equiparando il professionista alle piccole e medie imprese.
qualche intervento e hanno ridotto il nero: sono cose
L'emendamento, in linea col diritto europeo, riconosce il professionista come
QPTJUJWFNBDJWVPMFCFOBMUSPQFSHVBSEBSFBMGVUVSP
“esercente di attività economica”, al pari delle piccole e medie imprese, a precon maggiore serenità”. In questo giorni si parla molto
scindere dalla forma giuridica che si sceglie. Non vi saranno restrizioni né per
EFM1HUEJ#SFTDJBQFSJMRVBMFÀJOJ[JBUPJMQFSJPEPEFMMF
l'accesso ai fondi diretti di Bruxelles né per quelli erogati da Stato e Regioni da
osservazioni. Ci si aspettava molto da un “Piano” atteso
oggi al 2020, come approfondisce Il Sole 24 Ore.
da tanto tempo: “Non vorrei che le attese lecite andasNella valorizzazione della figura del professionista il Consiglio Nazionale dei
sero deluse e mi rifiuterei volentieri di esprimere
Geometri e Geometri Laureati e la Cassa Italiana di Assistenza e Previdenza per i
qualche commento in questo momento – continua
Geometri hanno profuso un impegno ben preciso, svolto congiuntamente da oltre
1JBUUPo.JSJTFSWPEJFTBNJOBSFOFMEFUUBHMJPMF
un anno, per concorrere all'assegnazione di un ruolo che oggi viene equiparato
pagine e il centinaio di tavole prima di esprimere giualla PMI. A tal proposito, i geometri possono avvalersi già di un servizio di moniEJ[JNBEBMQSJNPFTBNFIPGPSUJTTJNFQFSQMFTTJU¹DIF
toraggio dei bandi europei, avviato da CNGeGL e CIPAG, con la collaborazione e
mi portano a dire che non sarà questo lo strumento per
la consulenza di esperti e consulenti di Geoweb Spa. Gli iscritti possono già
far ripartire l’edilizia a Brescia”. Quali sono le perplesconsultare i bandi a loro disposizione in un'area riservata del sito CIPAG denomisità? “Sulle questioni tecniche mi riservo di approfonnata Bandi Europei, nonché ricevere periodicamente gli aggiornamenti sull'uscita
EJSFMBOBMJTJNBRVFMMPDIFCBM[BBMMPDDIJPÀMBQFTBOdei bandi con una newsletter dedicata e denominata “a misura di Geometra”.
tezza di una burocrazia – che non pesa solo su Brescia.
L
16 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
DAL COLLEGIO DI BRESCIA
Dal “Corriere della Sera”,
24 ottobre 2015
Dario di Vico
Novità dal Governo
per i geometri con Partita Iva
Novità in vista per le Partite Iva, e quindi
finalmente anche per i geometri. Un collegato
alla Legge Finanziaria del 2016 modifica infatti
la regolamentazione del lavoro autonomo, con
un sensibile aumento delle detrazioni Irpef per le
spese di aggiornamento professionale e sulle
norme relative alla gestione della maternità. A
questo riguardo vi presentiamo un articolo molto
esemplificante.
pagamento dei compensi ed estendono ai freelance la normaUJWFTBO[JPOJQSFWJTUFEBMMFOPSNFTVMMBTVCGPSOJUVSB7FOHPOP
così vietate le clausole che in un contratto “realizzino un eccesTJWPTRVJMJCSJPJOGBWPSFEFMDPNNJUUFOUFw%BMMBGBDPMU¹EJ
modificare il contratto o di recedere senza congruo preavviso
BMMBQBUUVJ[JPOFEJQBHBNFOUJPMUSFJHJPSOJGJOPBMSJGJVUPEJ
mettere nero su bianco gli elementi chiave del contratto
stesso. L’articolo 4 tutela finalmente la proprietà intellettuale
dei free lance. Se l’opera dell’ingegno di un lavoratore dipendente è dell’azienda che lo stipendia uno sviluppatore di
software a partita Iva che realizza un algoritmo sarà libero di
venderlo a più clienti “salvo il caso in cui l’invenzione sia prevista come oggetto del contratto e a tale scopo retribuita”.
on un pizzico di enfasi è stato già definito il Jobs act L’articolo 5 interviene a favorire lo studio e norma la piena
dei lavoratori autonomi e in concreto è un disegno di EFEVDJCJMJU¹iFOUSPJMMJNJUFBOOVPEJNJMBFVSPEFMMFTQFTF
legge in 13 articoli che il governo presenterà come per l’iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornacollegato alla legge di Stabilità. Per la prima volta si riconosce NFOUPOPODI½MFTQFTFEJJTDSJ[JPOFBDPOWFHOJDPOHSFTTJw1FS
dignità al lavoro autonomo e ai free lance e se ne valorizza (e evitare abusi il legislatore ha deciso di escludere dalla dedututela) la specificità. Il testo – che nella versione integrale è cibilità ogni tipo di viaggio/ soggiorno e di puntare direttadisponibile su Nuvola.corriere.it – è stato predisposto da un NFOUFTVJDPOUFOVUJ-BSUJDPMPPCCMJHBJ$FOUSJQFSMJNQJFHP
HJVSJTUBCPDDPOJBOPJMQSPGFTTPS.BVSJ[JP%FM$POUFGBDFOEP “in ogni sede aperta al pubblico a dotarsi di uno sportello depropri i testi che già esistevano in materia in Parlamento e ha dicato al lavoro autonomo per fornire informazioni e supporto.
consultato più volte le associazioni delle partite Iva. Il ddl co- Le spese sostenute dai free lance per servizi di addestramento
mincia definendo l’ambito di applicazione che riguarda “tutti i e sostegno all’auto-imprenditorialità “sono interamente dedurapporti di lavoro autonomo” con l’esclusione “dei piccoli im- cibili dal reddito entro il limite annuo di 5 mila euro”. L’articolo
prenditori artigiani e commercianti iscritti alla Camera di Com- 7 apre i bandi pubblici italiani e dei fondi strutturali Ue alle
mercio”. Gli articoli 2 e 3 riguardano la tutela contro i ritardi di partite Iva e non solo – come è ora – alle imprese e ai professionisti iscritti alla Camera di Commercio. In questo modo i free
lance possono entrare in un mercato dal quale erano esclusi e
DIFÀQJVUUPTUPJOUFSFTTBOUF%BMMBSUJDPMPJOQPJWFOHPOPSJvisitate le tutele sanitarie. Si comincia dall’indennità di materVia la Tasi sui box
nità. Oggi una donna per usufruirne deve interrompere l’attiMini sconti sui castelli
WJU¹FSJOVODJBSFBMMBDPNNFTTBBDVJTUBMBWPSBOEPJOWFDFJM
Lorenzo Salvia
ddl prevede che possa tenerla modulando ovviamente i tempi
Dal “Corriere della Sera” 23 ottobre 2015
di consegna. Inoltre in caso di malattia grave i free lance poMini sconto per castelli, appartamenti signorili e grandi ville con
trenno sospendere il versamento degli oneri previdenziali per
giardino. Secondo l’ultima versione del disegno di legge di Stabilità
l’intera durata della malattia e quando riprenderanno a lavocontinueranno a pagare l’Imu, anche se sono prima casa. Ma il conto
rare potranno rateizzare il dovuto nell’arco di un periodo pari
sarà un po’ meno salato di prima. Finora per gli immobili delle catea tre volte quello di sospensione. Inoltre i periodi di malattia
gorie catastali Al, A8 e A9 era il Comune a fissare l’aliquota, all’interconseguente a trattamenti terapeutici delle malattie oncolono di una forchetta compresa tra lo 0,2% e lo 0,6%. Dall’anno
giche sono equiparati alla degenza ospedaliera. Come si può
prossimo si applica “l’aliquota nella misura ridotta dello 0,4%”.
constatare il Jobs act della partite Iva interviene ad ampio
Confermata la detrazione di 200 euro per ogni immobile, già previsSBHHJPEJTDJQMJOBOEPUVUFMFFDPOPNJDIFQSFTFO[BTVMNFSDBUP
ta negli anni scorsi. Mentre la Tasi non sarà più dovuta, come per
e pezzi di welfare e apre di conseguenza una fase nuova. Così
tutte le prime case. La Tasi sulle prime case, di lusso e no, non si
come altrettanto innovative sono le norme sul “lavoro agile”
pagherà nemmeno sulle pertinenze, come box e garage. L’aumento
che riguarda i dipendenti ma farà parte dello stesso disegno di
dello 0,8 per mille sulle seconde case, invece, resta possibile solo per
legge come puro veicolo. In questo caso il legislatore ha preso
quei Comuni che hanno fatto questa scelta già per il 2015, come
come riferimento le esperienze di smartworking di molte imMilano e Roma. Anche se ci sono dubbi di costituzionalità su questa
QSFTFFMFIBiHBSBOUJUFwDPOEJTQPTJ[JPOJDIFUVUFMBOPEJSJUUJ
norma, come sullo stop generale alla possibilità per gli enti locali di
WPMPOUBSJFU¹SJTDIJPJOGPSUVOJFQSJWBDZ
alzare le imposte.
T
C
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 17
DAL COLLEGIO DI LODI
XXXXXXXXXXXXX
Nuova modulistica unificata
CIL e CILA in Lombardia
e spot del Governo
Foto © frenk58 - Fotolia.com
Alessandro Colonna
I
Comuni lombardi
hanno avuto come termine il giorno 11 luglio
QFSBEFHVBSFMBQSPQSJB
modulistica relativa agli inUFSWFOUJEJFEJMJ[JBMJCFSB$*-
(Comunicazione Inizio LaWPSJ
F$*-"$PNVOJDB[JPOF
EJ*OJ[JP-BWPSJ"TTFWFSBUB
JORVBOUPEFDPSTJHJPSOJ
QSFWJTUJEBMMB%HSNBHHJP
O91FSBMUSPUBMJ
moduli standardizzati ed unificati potevano essere utiliz[BUJHJ¹BQBSUJSFEBMNBS[P
in forza della loro approvazione avvenuta a dicembre
EBQBSUFEFMMB$POGFrenza unificata in attuazione
del decreto “Sblocca Italia”
finalizzata a semplificare gli
adempimenti attinenti tali
attività e come risultato delle
recenti modalità di lavoro inaugurate con l’“Agenda per la
Semplificazione” cui hanno prestato il proprio contributo il
(PWFSOPMB$POGFSFO[BEFJ
1SFTJEFOUJ EFMMF 3FHJPOJ
M"/$*FMFBTTPDJB[JPOJEJTFUtore. Curioso il caso della ReHJPOF4JDJMJBDIFJMHJVHOP
ha emesso una circolare con
la quale invita i propri comuni
ad “esimersi” dall’adottare la
NPEVMJTUJDBJORVFTUJPOFJO
quanto in materia urbanistica
la competenza legislativa rimane in capo esclusivamente
alla Regione (a statuto speDJBMF
OFMDBTPTQFDJGJDPB
SBHJPOFOPOFTTFOEPNBJ
state recepite nell’ordinamento regionale le norme
nazionali che disciplinano
MBUUJWJU¹ FEJMJ[JB MJCFSB J
nuovi moduli non possono
trovare di conseguenza applicazione.
Per quanto concerne il modulo CIL (Comunicazione di
18 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
*OJ[JP-BWPSJ
SJTVMUBOPBTsentibili con tale titolo gli interventi previsti dall’art. 6
DPNNBMFUUFSFCDEFEF
EFME13
• le opere dirette a soddisfare obiettive esigenze
contingenti e temporanee
e ad essere immediatamente rimosse al cessare
EFMMB OFDFTTJU¹ F DPNVORVFFOUSPVOUFSNJOF
non superiore a novanta
giorni;
• le opere di pavimentazione e di finitura di spazi
FTUFSOJBODIFQFSBSFFEJ
TPTUBDIFTJBOPDPOUFOVUF
entro l’indice di permeabiMJU¹PWFTUBCJMJUPEBMMPTUSVmento urbanistico comuOBMFJWJDPNQSFTBMBSFBMJ[zazione di intercapedini
interamente interrate e
OPOBDDFTTJCJMJWBTDIFEJ
SBDDPMUBEFMMFBDRVFMPDBMJ
tombati;
• le aree ludiche senza fini di
lucro e gli elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici;
In realtà in Regione Lombardia non possono essere
realizzate con CIL le seguenti
opere indicate nella modulistica unificata:
• QBOOFMMJTPMBSJGPUPWPMUBJDJ
BTFSWJ[JPEFHMJFEJGJDJEB
realizzare al di fuori della
[POB"
EJDVJBMEFDSFUPEFM
Ministro per i lavori pubCMJDJBQSJMFO
• l’installazione di singoli generatori eolici con altezza
OPOTVQFSJPSFBNFUSJF
diametro non superiore a 1
metro;
in quanto autorizzabili in via
esclusiva tramite piattaforma
JOGPSNBUJDBSFHJPOBMF.65"
(Modello Unico Trasmissione
"UUJ
JMNPEVMPTJMJNJUBBTQFcificare quanto sopra con una
QPTUJMMBSJQPSUBUBQBHJOF
dopo l’elenco degli interventi; ciò potrebbe trarre in
JOHBOOPJMDPNQJMBUPSFDIF
può essere identificato come
VOTFNQMJDFDJUUBEJOPDPOTJderato che per la CIL non occorre la presenza di un professionista che apponga la
propria firma sulla comunicazione.
Per quanto concerne il moEVMP$*-"$PNVOJDB[JPOFEJ
*OJ[JP-BWPSJ"TTFWFSBUB
SJsultano assentibili con tale
titolo gli interventi previsti
EBMMBSUDPNNBMFUUFSFB
FEFCJTEFME13
• gli interventi di manutenzione straordinaria di cui
BMMBSUJDPMPDPNNBMFUUFSBC
EFME13
ivi compresa l’apertura di
porte interne o lo spostaNFOUPEJQBSFUJJOUFSOF
sempre che non riguardino
le parti strutturali dell’edificio;
• le modifiche interne di carattere edilizio sulla superficie coperta dei fabbricati
Foto © © PJDespa - Fotolia.com
DAL COLLEGIO
XXXXXXXXXXXXX
DI LODI
tibilità con la normativa in
NBUFSJBTJTNJDBDPORVFMMB
sul rendimento energetico
OFMMFEJMJ[JBDPOMBOPSNBUJWB
in materia di prevenzione inDFOEJJHJFOFTBMVCSJU¹CBSSJFSFBSDIJUFUUPOJDIFWJODPMJ
QBFTBHHJTUJDJJESPHFPMPHJDJ
ambientali e di tutela del paUSJNPOJPTUPSJDPBSUJTUJDPFE
archeologico e che dichiari
che non siano interessate
parti strutturali dell’edificio.
7BMFMBQFOBTQFOEFSFEVF
parole (la questione è tuttora
“bollente”) sul celebre spot
trasmesso in radio e tv dal
Ministero delle Infrastrutture
FEFJ5SBTQPSUJRVJSJQPSUBUP
integralmente senza musichetta da saloon in sottofondo:
“Prima, quando pensavi di ristrutturare la tua casa, tra il dire e il fare
c’era sempre di mezzo il mare; oggi
non più, se vuoi ristrutturare casa,
dividerla per farne due, o unire due
case attigue, farlo è più semplice e
veloce: comunichi i lavori al comune
e inizi subito! Hai meno documenti
da presentare, non paghi più conadibiti ad esercizio d’im- straordinaria sono ricompresi tributi di costruzione, e all’accataQSFTBTFNQSFDIFOPOSJ- anche quelli consistenti nel frazio- stamento ci pensa il comune! È casa
HVBSEJOPMFQBSUJTUSVUUVSBMJ namento o accorpamento delle u- tua, decidi tu!”
ovvero le modifiche della nità immobiliari con esecuzione di 5BMFNFTTBHHJPDPOUVUUFMF
destinazione d’uso dei lo- opere anche se comportanti la va- sue evidenti e imbarazzanti
cali adibiti ad esercizio riazione delle superfici delle singole contraddizioni e per la cui
d’impresa.
unità immobiliari nonché del carico disamina servirebbe un altro
Gli interventi di manuten- urbanistico purché non sia modifi- BSUJDPMPSJTVMUBBEJSQPDPGVPzione straordinaria sono defi- cata la volumetria complessiva degli rviante per il cittadino e crea
nibili come: le opere e le modi- edifici e si mantenga l’originaria aspettative che non potranno
fiche necessarie per rinnovare e so- destinazione d’uso.
mai trovare realizzazione prastituire parti anche strutturali degli Come intuibile dalla defini- tica nella realtà del nostro
edifici, nonché per realizzare ed in- [JPOFEFMMBDPNVOJDB[JPOF mondo di persone normali.
tegrare i servizi igienico-sanitari e in questo caso è necessaria la Tra le più eclatanti l’utilizzo
tecnologici, sempre che non alterino presenza di un professionista del termine “ristrutturala volumetria complessiva degli edi- che asseveri la conformità [JPOFwOPODPOUFNQMBUPUSB
fici e non comportino modifiche delle agli strumenti urbanistici ap- gli interventi assentibili tradestinazioni di uso. Nell’ambito provati e ai regolamenti edi- mite comunicazione e l’esendegli interventi di manutenzione MJ[JWJHFOUJOPODI½MBDPNQB- zione dal pagamento del con-
USJCVUPEJDPTUSV[JPOFDIF
anche nel caso di manutenzione straordinaria con aumento del carico urbanistico
e della superficie calpestaCJMF QVÉ FTTFSF EPWVUP
"ODIFTFMBTQFUUPQJÎDPOUSPverso è sicuramente relativo
al comma 5 dell’art.6 del
E13JOUSPEPUUPMP
scorso anno dallo “Sblocca IUBMJBwEJSFUUBNFOUFBUUJOFOUF
alla questione:
(…) la comunicazione di inizio dei
lavori , laddove integrata con la comunicazione di fine dei lavori, è
valida anche ai fini di cui all’articolo
17, primo comma, lettera b), del
regio decreto-legge 13 aprile 1939,
n. 652, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 1939,
n. 1249, ed è tempestivamente inoltrata da parte dell’amministrazione comunale ai competenti uffici
dell’Agenzia delle Entrate.
*OCSFWFMBCVPOBOPUJ[JBÀ
che l’accatastamento è graUVJUPTFO[BPOFSJBODIFEPcumentali) particolari per il
DJUUBEJOP0WWJBNFOUFO½J
$PNVOJO½M"HFO[JBEFMMF
Entrate sono in grado di dare
attuazione pratica a tale diTQPTJ[JPOFNBODBOEPPHOJ
tipo di protocollo o codifica
EFMMBQSPDFEVSBPNFHMJP
manca proprio la procedura).
Rimarrebbe parecchio da diTDVUFSFyNBBDDPOUFOUJBmoci di avere una normativa
EJTFUUPSFGSFTDBFEBUUVBMFBM
passo con i tempi e chiediamoci che bisogno ci sia stato
di riesumare un passaggio di
VOBMFHHFEJRVBTJBOOJGB
GJSNBUBUBOUPQFSJOUFOEFSDJ
EB7JUUPSJP&NBOVFMF***QFS
HSB[JBEJ%JPFQFSWPMPOU¹
EFMMB/B[JPOF3FE*UBMJBFEJ
"MCBOJB *NQFSBUPSF E&tiopia.
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 19
DAL
XXXXXXXXXXXXX
COLLEGIO DI SONDRIO
Marco Tognolatti
S
BCBUP PUUPCSF
presso la sala
dell’Hotel Combolo
EJ5FHMJP40
TJÀUFOVUBMB
cerimonia di premiazione dei
geometri che hanno raggiunto e superato i trentaDJORVF DJORVBOUB F TFTsant’anni di iscrizione
BMM"MCP"MMBHJPSOBUBEJGFTUB
ha partecipato anche il nostro
presidente del CNG Maurizio
Savoncelli insieme con il
Consigliere Nazionale Cesare
(BMCJBUJJMQSFTJEFOUFEFMMB
Consulta della Lombardia
'BVTUP"MCFSUJFJQSFTJEFOUJ
dei Collegi della Lombardia.
%PQPVOBCSFWFJOUSPEV[JPOF
EFMQSFTJEFOUF7JUUPSJP4Fmeria è stata lasciata la parola
ai rappresentanti delle principali istituzioni. Il presidente
nazionale Maurizio Savoncelli ha rimarcato il lavoro che
20 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Cerimonia di premiazione
degli iscritti all’Albo
da oltre 35, 50 e 60 anni
si sta portando avanti per il
riconoscimento delle competenze che da anni sono oggetto di contenzioso e che finalmente sembra siano sulla
buona strada per una risoluzione definitiva. Il geometra
oggi si trova a fare da intermediario tra Stato e Famiglie
e fa da cuscinetto per la risoluzione dei problemi burocratici quotidiani. Oggi affrontiamo varie problematiche
relative a tutte quelle casistiche tecniche che hanno da
sempre coinvolto il geometra
nella naturale attività del
“paese” e che vanno dall’ediMJ[JBBMMBDPOTVMFO[BUFDOJDB
EVGGJDJPBMDBUBTUPBMMBQJÎ
recente normativa energetica
e dei condomini. I geometri
iscritti sono cresciuti a ritmo
costante e sono sempre in
grado di farsi trovare pronti
all’uscita di una nuova normativa; siamo in contatto quotidiano con i cittadini. In questo
momento dobbiamo rivolgere particolare attenzione ai
giovani. La tecnologia attuale
QFSNFUUFDPODPTUJDPOUFOVUJ
di accedere alla professione
con un modesto investimento iniziale ma in futuro
sarà necessario abbandonare la polivalenza per con-
DAL COLLEGIO
XXXXXXXXXXXXX
DI SONDRIO
Alcuni momenti della serata.
Nella pagina precedente, la sala
della premiazione e il presidente
Savoncelli durante il suo intervento.
In questa pagina, alcuni momenti
conviviali durante la cena.
centrarsi sullo studio assoDJBUPQVOUBOEPTVMMFTQFDJfiche competenze del gruppo
di lavoro. L’istituzione di una
laurea triennale con la possibilità di frequenza presso l’istituto tecnico da cui ci si è
diplomati e l’affiancamento a
tutor professionali abbatterebbe i costi dell’università
tradizionale e permetterebbe comunque di conseguire un titolo specialistico in
linea con le nuove direttive
europee. Un particolare pensiero è stato poi rivolto ai colleghi che hanno festeggiato i
BOOJEJJTDSJ[JPOFi2VFTUJ
colleghi hanno vissuto due
ricostruzioni: quella del do-
poguerra e quella della
crisi attuale”.
Il momento della premiazione ha visto la consegna
del giusto riconoscimento
dell’attività svolta costituito dalla medaglia d’oro
e una pergamena ricordo
per gli iscritti da trentacinque anni mentre ai col-
leghi che hanno raggiunto i
cinquanta e sessant’anni di
iscrizione è stata consegnata
una targa in argento e una
pergamena ricordo. La premiazione si è svolta ad opera
dei presidenti dei vari collegi
oltre che dai rappresentanti
nazionali di categoria.
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 21
DAL
XXXXXXXXXXXXX
COLLEGIO DI SONDRIO
IL DISCORSO DEL PRESIDENTE VITTORIO SEMERIA
Gentili Signore,
Egregi Colleghi,
oggi è un giorno importante per la nostra categoria.
Siamo qui, insieme, per festeggiare i nostri Colleghi iscritti all’Albo da 35, 50 e 60 anni.
Sono iscritto all’Albo dei Geometri dall’anno 1981 e da allora ho sempre seguito l’attività e la vita del Collegio, ascoltando discorsi di vita professionale e
aneddoti di lavoro che solo chi ha vissuto a stretto contatto con la gente, come noi geometri, può avere vissuto con pienezza, con gioia, e anche con difficoltà.
Ho ascoltato racconti di colleghi sulla composizione e realizzazione di mappe catastali, sui rilevamenti più disparati e difficoltosi, sull’accomodamento di
contenziosi e di liti che si protraevano da anni, magari con un abbraccio finale fra fratelli protagonisti di diatribe infinite su una misera eredità, che poi inevitabilmente avevano epilogo in cantina, alla presenza del geometra il quale, sempre in “servizio” come insegna la centenaria ispirazione dell’”Arma” soccombeva ahimè alla dura legge della transazione amichevole che, in quei frangenti, veniva amministrata... al litro.
Bene, da quei racconti, allora, non riuscivo a trarne pieno insegnamento, essendo legati perlopiù ad un aspetto goliardico della professione.
Oggi, ricordando quei discorsi di geometri anziani e con molta più esperienza del sottoscritto, riesco ad apprezzarne ed a estrapolarne il significato più intimo:
quello di racconti basati sull’onestà intellettuale e sulla semplicità di esposizione di concetti complicati.
Tutti quei colleghi, che avevano frequentato l’Istituto Tecnico per Geometri “De Simoni” di Sondrio, erano stati formati molto rigorosamente, sia sotto il profilo didattico che sotto quello disciplinare; avevano appreso con serietà le materie basilari della nostra professione: la Topografia, l’Estimo e le Costruzioni,
trasferendo poi la teoria in pratica, senza l’aiuto di tutor o di colleghi più anziani, in quanto la professione allora era agli albori e davvero in pochi potevano
contare su colleghi più preparati e con più esperienza.
Da allora ad oggi il mondo è cambiato, e con esso in maniera esponenziale anche la professione, per i continui mutamenti che, puntualmente, vengono
proposti come semplificatori ma che in realtà nascono dalla burocrazia più atavica e stagnante.
Purtroppo stanno cambiando, e sono cambiati, anche i rapporti interpersonali che un tempo erano basati sulla fiducia instauratasi da anni fra cliente e professionista.
La globalizzazione locale a cui stiamo assistendo, nonostante gli sforzi dei nostri rappresentanti di categoria per attutirne l’impatto, sta conducendo tutto e
tutti verso un appiattimento generale, non solo riferito alle competenze professionali e quindi ai compensi delle prestazioni, ma anche e soprattutto ai rapporti umani e interprofessionali, producendo pericolosi scenari conflittuali che, per il continuo lavoro di ricucitura e di dialogo operati a livello locale dai Collegi,
e nazionale dal CNG, fortunatamente periscono sul nascere.
Mi riferisco in particolare alla annosa questione delle competenze professionali del geometra e della retribuzione di queste ultime.
L’azzeramento delle tariffe professionali ha provocato un vuoto, pericolosamente trafficato da chi, senza scrupoli, antepone spudoratamente il proprio tornaconto personale al giusto rapporto fra committente e tecnico, il più delle volte per evitare di dovere elargire il giusto compenso, adducendo a propria ragione
“la solita sinfonia” delle competenze del geometra.
L’impegno profuso dal nostro Consiglio Nazionale, il quale si è recentemente rinnovato, sta dando i frutti sperati, operando con tenacia tra le categorie professionali dei colleghi ingegneri e architetti, al fine di potere individuare un “nostro” indirizzo specifico di competenze di lavoro, evitando così il contenzioso,
cui spesso nostro malgrado dobbiamo soccombere.
Così come per le competenze, i Geometri stanno operando per garantire sbocchi futuri ai giovani che vogliono intraprendere gli studi tecnici con indirizzo CAT,
per poi potere essere iscritti all’Albo, cercando con intelligenza di avvicinare il mondo del lavoro e della professione alla scuola, per potere esercitare un utile
scambio di esperienze e quindi trasmettere quell’entusiasmo e quella voglia di fare che contraddistinguono la nostra Categoria Professionale.
La formazione continua obbligatoria è la prova tangibile della volontà della nostra categoria di essere all’avanguardia e al passo con lo sviluppo tecnologico.
Solo in questo modo potremo affrontare il futuro con una preparazione adeguata per fare fronte a tutti gli impegni e alle sfide che si proporranno.
Cari Colleghi, mi scuso se ho toccato, in questa giornata di festa, argomenti cruciali della nostra professione, esaltandone a volte la negatività, ma siccome
sono per metà ligure, il “mugugno” è insito nel mio carattere e penso anche, che dei problemi se ne debba parlare, e discutere per poi poterli affrontare con
la giusta concentrazione e determinazione.
Per concludere, vorrei condividere con voi l’emozione di oggi, che inevitabilmente vi riporta indietro nel tempo, ripercorrendo una vita di lavoro e di impegno,
magari anche con parentesi di difficoltà.
Penso che oggi non sia solo per voi, cari colleghi, una lieta giornata, ma anche per le Vostre famiglie, le quali vi hanno accompagnato durante tutto questo
percorso di vita, con sacrificio ed impegno, nei momenti felici e anche nelle avversità della professione.
Un pensiero lo rivolgo in particolare alle mogli e alle compagne che vi hanno sostenuto e anche “sopportato” durante l’arco dell’esperienza professionale,
dandovi supporto morale e affettivo, per dare vita a quell’indispensabile serenità che vi ha permesso di ottenere importanti risultati e lusinghieri riconoscimenti.
Tanti auguri e un abbraccio affettuoso a tutti Voi
22 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
DAL COLLEGIO
XXXXXXXXXXXXX
DI SONDRIO
Le medaglie e le targhe per la
premiazione.
Alcuni dei colleghi premiati per i 60
anni di attivita: i geometri Maraffio,
Scaramellini e Stefanelli (a sinistra)
e i geometri Zecca, Maraffio e
Stefanelli (a destra).
60 Anni
Corti Diego
Maraffio Serafino
Scaramellini Egidio
Stefanelli Pietro
Zecca Mario
35 Anni
N. 56
N. 148
N. 262
N. 273
N. 334
I colleghi premiati
50 Anni
Andreoletti Mario
Bracchi Virginio
Contessa Fausto
De Maron Pietro Luigi
Fattarina Diego
Mitta Lindo Pietro
Pedrotti Alberto
Pozzi Luciano Martino
N. 9
N. 362
N. 79
N. 90
N. 112
N. 176
N. 232
N. 453
Andreola Uberto
Antonioli Marino
Bettini Gerardo
Bussi Ivan
Cabassi Sergio
Cama Oscar
Caniglia Sebastiano
Carnazzola Pietro
Comi Gianfranco
Contughi Carlo Antonio
Cossi Roberto
D’Alessandro Marco
Fanchetti Orlando
Lorenzini Lucio
Parora Aldo
Pasina Sergio
Pircher Alberto Bruno
Saini Lorenzo
Vitalini Enrico
N. 681
N. 658
N. 660
N. 631
N. 679
N. 649
N. 674
N. 665
N. 675
N. 642
N. 643
N. 677
N. 671
N. 655
N. 678
N. 682
N. 646
N. 663
N. 680
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 23
http://www.geometrinexpo.it
LE ANIME
DELL'ALBERO DELLA VITA
Per sei mesi è stato l’oggetto più fotografato di Expo
2015, la realizzazione frutto dell’iniziativa bresciana non
a caso nata sotto la sigla di “Orgoglio Brescia”.
Ora a kermesse conclusa, l’Albero della Vita – l’installazione artistica ed insieme tecnologica, carica di simboli
e significati che per più di 180 giorni ha attratto a sé gli
sguardi estasiati di milioni di persone – si accinge a vivere una nuova vita, sempre nel segno dell’illustrazione
della nuova manifattura bresciana e italiana in generale,
quasi un manifesto dei traguardi ai quali il nostro Paese
si sente chiamato.
L’Albero della Vita, pur richiesto da decine di Paesi e
città, non verrà infatti smontato, non cambierà sede:
sarà il primo elemento di quella città della conoscenza
(campus universitario, centro tecnologico e di ricerca,
luogo privilegiato dell’innovazione) che sta per nascere
proprio nel milione di metri quadrati che Expo 2015 ha
posto al centro di un’area perfettamente interconnessa,
cerniera tra la città di ieri e quella di domani, spazio
d’elezione per il nuovo sviluppo post-industriale.
Anche per questa ragione ci è sembrato straordinariamente interessante, per Brescia ed i geometri bresciani,
chiudere quest’ultimo Dossier Expo 2015 con uno
sguardo proiettato nel futuro ormai prossimo e che si
sta costruendo in queste settimane.
Una prospettiva che è precisamente indicata proprio
nell’intervento che pubblichiamo, scritto per “Il Geometra Bresciano” dal professor Luciano Pilotti – docente dell’Università di Milano e, soprattutto, presidente di Arexpo spa – e da Giancarlo Turati, delegato
dell’Associazione industriale bresciana per tutte le iniziative legate ad Expo, proprio a cominciare dall’Albero
della Vita.
24
Le aziende che hanno realizzato l'Albero della vita
con Orgoglio Brescia:
AIB Associazione Industriale Bresciana
Albertani Corporates SpA
Alphiah SpA
ATB Riva Calzoni SpA
Caldera General Impianti
Cittadini SpA
CORBAT SrL
DUFERDOFIN SpA
EL-GEN SrL
Fasternet soluzioni di networking
Feralpi Siderurgica SpA
Fratelli Moncini SrL
Italmesh
Metalcamuna
ORMIS SpA
Palazzoli
Porfido Fratelli Pedretti SpA
SI.AL. SrL
Wood Beton SpA
Sponsor
Bonomi Group Rubinetterie Bresciane Valpres
Valbia
Takeda Acqua di Sirmione
Foto OkNetwork.it
“... Si accinge a vivere una nuova vita, sempre nel segno
dell’illustrazione della nuova manifattura bresciana e
italiana in generale, quasi un manifesto dei traguardi ai
quali il nostro Paese si sente chiamato”
25
http://www.geometrinexpo.it
L’ALBERO DELLA VITA TRA
STORIA, TECNICA E SIMBOLI
L’ECCELLENZA NEO-MANIFATTURIERA
BRESCIANA GENERATRICE DELL’ICONA
DI EXPO E POST-EXPO
Luciano Pilotti, Università di Milano, AREXPO SpA
Giancarlo Turati, AIB, Brescia
Qualche nota storica sulla vita recente dell’Albero della Vita è
necessaria per chiarire il quadro nel quale nasce e diventa poi
un’icona di EXPO2015. Come noto l’Albero della Vita nasce
sulla base di un’idea michelangiolesca che Balich e i bresciani
di Orgoglio Brescia (Consorzio guidato da AIB Associazione
Industriale Bresciana e altre 15 imprese bresciane)1 hanno
realizzato e trasformato in una poderosa costruzione iconica
di intelligenza manifatturiera e di genialità italiana a metà tra
monumento, scultura, installazione, edificio intelligente, creazione artistica. Un consorzio che è riuscito insomma a realizzare con un grande lavoro di squadra un’opera d’arte industriale 4.0 incrociando molteplici piattaforme industriali
neo-manifatturiere bresciane. Certo un potente simbolo iconico di quanto Expo 2015 ha rappresentato mixando splendidamente richiami alla vita dalle radici al tronco e ai rami proiettati nel cielo dell’esistenza, tra biodiversità e tradizioni agricole,
tra manifattura e scienza, tra natura e tecnologia, tra prodotti e
arte del saper fare italiano. Un’opera artistica e industriale insieme che ha dunque riunito ciò che ‘800 e ‘900 avevano separato: scienza e produzione, uomo e natura, arte e industria,
urbano ed extra-urbano, ecc. Ora diventato uno dei luoghi
simbolici di Milano e dell’Italia intera di fronte al mondo e che
per questo deve potere continuare la propria vita in quel luogo
per riaccendere una nuova vita dell’area proiettata verso il futuro di Milano, della Lombardia e dell’Italia. Un’opera che ora
secondo IPSOS viene prima del Cenacolo di Leonardo nel
ranking delle opere ricordate per rappresentare la Milano di
oggi.
Poi c’è la performance marcata con Expo e la sua struttura: alto
37 metri, 100 tonnellate di ferro e di legno, 250.000 foto su Instagram, 2,5 milioni di visite per mese durante l’esposizione,
12 spettacoli al giorno e 2160 spettacoli per mese. Quindi
26
un’opera vivente dinamica e che deve potere riflettere il proprio
bagliore tecno-artistico di alta artigianalità tecnologica anche
nel futuro. Certo lo potrà fare se sull’area atterrerà un progetto
di senso e con ambizioni di scala planetaria innestata dalle
connessioni tra ricerca e innovazione che ridisegni il futuro di
Milano, come l’avevano fatto Il Cenacolo di Leonardo nel 1400
o la Pinacoteca di Brera sotto l’imperatrice Maria Teresa d’Austria.
Infatti, il 28 marzo a Firenze nell’abbagliante splendore della
Sala dei 500 di Palazzo Vecchio, si concludevano le “prove
generali” del 1 maggio EXPO2015 dopo quella precedente del
7 febbraio all’Hangar Bicocca di Milano partendo dai contenuti
con la regia del filosofo Salvatore Veca “animatore ed ispiratore” del Laboratorio della Fondazione Feltrinelli per la stesura
della Carta di Milano. Nella Sala dei Gigli e del Mappamondo
erano riuniti i coordinatori dei 42 tavoli di lavoro del “pensatoio”
dell’Hangar concentrati su: fame e sprechi, povertà e nuove
tecnologie, crescita urbana e partecipazione, Smart cities,
produzione intensiva e small farmers, acqua e nuovi modelli di
agricoltura, logistica planetaria e consumo equo e solidale, fino
al postEXPO. Con un audience planetaria quasi tutto il Governo da Renzi a Martina (l’organizzatore) con saluti in diretta
del Nobel Aung San Suu Kyi per la lottà alla povertà e alla
promozione delle donne, ai diritti di “chi non ha” nel messaggio
del presidente Mattarella. Quasi all’unisono no-global e grandi
sponsor globali di EXPO2015 attorno al tema della sostenibilità
e del profitto come mezzo come aveva voluto rimarcare il Papa
dell’Hangar guardando all’ecologia planetaria nella quale tutti
viviamo e della quale tutti dobbiamo prenderci cura (dal climate
change alla povertà). Il lavoro del formicaio arborescente
dell’Hangar a Palazzo Vecchio aveva generato la “Carta di
Milano”: un protocollo per il pianeta su sostenibilità, sicurezza
del cibo e giustizia alimentare, inclusione dei produttori e dei
consumatori responsabili
dove l’Italia gioca un ruolo
glocale.
Ma la folta rappresentanza
della Leonessa dell’Hangar a
Firenze si arricchiva di un omaggio formidabile e sorprendente ai “bresciani” e al
Consorzio di imprese Orgoglio Brescia che ha realizzato
l’Albero della Vita peraltro in
tempi record e con risorse
razionate. Infatti, la scenografia dentro l’abbagliante
Sala dei 500 era tutta centrata
sull’Albero della Vita con
sfondo in legno gigantesco a
intreccio a richiamarne la
chioma che incastonava il
maxischermo e una gigantografia di lato retroilluminata
che dava luce a tutta la splendida Sala in un “impasto” di
grande effetto tra ipermodernità e tradizione. Un simbolo
dunque già trasformato in icona di EXPO2015 molto
prima dell’esposizione universale con un concentrato
sofisticato delle qualità
n e o - m a n i f a t t u r i e re d e i
network bresciani tra tecno-design, artigianato di
27
pregio, high tech e creatività in scala globale. Un Albero della
Vita che ha poi diffuso luce anche a Brescia con il fuori Expo
organizzato all’ex Tribunale di Palazzo Martinengo Colleoni
oltre agli eventi di Palazzo Italia con le 6 Giornate di Brescia
all’insegna di una bandiera tecno-visionaria piantata nel cuore
della Esposizione Universale.
Ma cosa sarà dopo di questo simbolo-icona del “saper fare
bresciano”? L’ideale si era detto era che rimanesse là dove è
stato piantato ed è ciò che sta avvenendo nel mezzo di una
emergente città della conoscenza tra scienza, ricerca e innovazione, tra cultura e arte. Durante l’evento ha rappresentato
una formidabile vetrina planetaria per le eccellenze bresciane
e nel dopo a disegnarne – quale straordinario mirroring – il
“saper fare bresciano”. Una espressione della migliore neo-manifattura italiana in chiave ingegneristica, artistica e digitale 4.0
immersa in una nascente città della conoscenza e dell’innovazione che si auspica possa decollare con il nuovo campus
scientifico della Università di Milano in accoppiamento con IIT
di Genova (Istituto Italiano di Tecnologia) e il cluster tecnologico
(ICT, nuovi materiali, meccatronica, sensoristica, data center)
proposto da Assolombarda e i servizi di Fiera Milano già residenti. Là rimarrà dunque nel mezzo della più grande piattaforma italiana della creatività, dell’innovazione in quell’Hub
della conoscenza che sta prendendo forma nelle aree con il
progetto Fast-Post-Expo già con una fase transitoria che lo
vedrà riacceso a partire da aprile 2016 con la Triennale del
Design oltre il Design fino a settembre 2016. Un futuro dell’Albero della Vita quindi piantato nel centro di un’area rigenerata
post-urbana che emergerà alimentata da rapporti osmotici e
organici tra università-impresa, ricerca-innovazione, crescita
urbana-territori, creatività e community. Le sue radici che affondano nei territori dai quali ha preso vita per trasferire quelle
28
risorse della terra nel cielo della conoscenza attraverso i suoi
rami. Un manufatto sofisticato che mixa alta tecnologia, artigianato di pregio e manifattura 4.0 a sintesi delle potenzialità
neo-manifatturiere dei bresciani che fa da caleidoscopio sulle
potenzialità future di un Italia rigenerata da Expo2015. Un simbolo di acciaio, legno e tecno-design che è già stato richiesto
in diverse altre parti del mondo in alcune sue copie, anche se
l’originale rimarrà appunto a Rho-Pero, a rappresentare la
nostra bandiera del “saper fare bresciano” e, più in generale,
del Made in Italy.
Albero della Vita dunque come simbolo iconico di tipo generativo che rappresenterà la nostra Tour Eiffel di Parigi piantata nel
futuro cuore di Milano e della Lombardia, m anche dell’Italia
tutta: una chiave complessa di sense making che indica strade
e orizzonti al cammino dell’uomo connettendoci con quella
formidabile tecnologia del sapere dei viventi (millenaria ed evolutiva) che è il cibo, connesso alla terra e che con un tronco
alto e robusto lo integra attraverso i suoi rami ad un benessere
senza aggettivi. Perché dalla terra proveniamo e in quel cielo
fluttuiamo in continuo sperimentando sempre nuove tecnologie e pratiche di vita, quali parti essenziali delle risorse di
sostenibilità delle quali ci alimentiamo e dove là torniamo quale
destino inesorabile ma entusiasmante del nostro ciclo vitale.
Ma che si completerà solo se sapremo essere responsabili
consegnando alle generazioni future un patrimonio incontaminato di cui quell’Albero è l’espressione simbolica più viva e
profonda!
Note
1 Consorzio Orgoglio Brescia Scarl: Associazione Industriale Bresciana, Albertani
Corporates SpA, Alphiah SpA, ATB Riva Calzoni SpA, Caldera General Impianti, Cittadini SpA,
CORBAT SrL, DUFERDOFIN SpA, EL-GEN SrL, Fasternet soluzioni di networking, Feralpi
Siderurgica SpA, Fratelli Moncini SrL, Italmesh, Metalcamuna, ORMIS SpA, Palazzoli, Porfido
Fratelli Pedretti SpA, SI.AL. SrL Wood Beton SpA
Foto di expo2015notizie.it / i.ytimg.com
http://www.geometrinexpo.it
29
SCUOLA
Umberto Monopoli
B
Esperienze di buona scuola
L'Istituto “Olivelli-Putelli”
al lago d'Arno
BSEFMM0MJWFMMJB%BSGP
i1BUUZEVFDBGGÀQFSDPSUFTJBw
i4FOUJVOQPNJIBDIJBNBUPVOOPTUSPFYBMMJFWP
Mauro Bazzana1oFTPSEJTDF3JDDBSEPQFSHMJTUVEFOUJÀJMQSPfessor Mariolini il mio collega di Topografia – ha saputo del
lavoro che stiamo facendo con i ragazzi di quinta al Tonale al
rifugio Bozzi2; hanno costituito un comitato per il recupero
EFMMB$BTFSNB$BNQFMMJPTPQSBJMMBHPE"SOP.JDIJFEFTF
siamo interessati a lavorare sul progetto con loro”.
i%JSFJEJTJwoSJTQPOEPDPOMJODPTDJFO[BDIFPSNBJDPOUSBEEJstingue entrambi – “potremmo portare i ragazzi di quinta in
"EBNFMMPBSJMFWBSFMB[POBFQPJWFEJBNPEJJNCBTUJSFJMQSPHFUUPEJSFDVQFSPyw
i4ÄFEPWFBOEJBNPBEPSNJSF 5PSOJBNPB$FWPDPOUSFPSF
di cammino tutte le sere?”
i$IJFEJBNPBMM&OFMEJNFUUFSDJBEJTQPTJ[JPOFMBDFOUSBMFy
NJTFNCSBTFNQMJDFOP w
“Certo e magari chiediamo al Preside di salire con noi a piedi?”
i/POFTBHFSBSFQFSJNJSBDPMJOPOTJBNPBUUSF[[BUJyw
1BUUZi1FSNFWPJEVFOPOTJFUFUSPQQPSFHPMBSJàw
i$PTBWVPJTJBNPQFSGFUUBNFOUFJOMJOFBDPOJMQFSTPOBMFEFM
30 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
CBSJODVJDJUSPWJBNPyw
4QFTTPJNJHMJPSJQSPHFUUJOBTDPOPDPTÄVOBDIJBDDIJFSBUBJO
QBVTBDBGGÀBMCBSTBMUBOEPMFDPNNJTTJPOJEJTUVEJPJiCSBJOstorming” pianificatori e la riunioni di inizio anno per le pianificazioni delle attività: solo un poco di sana incoscienza e voglia di mettersi in gioco con i ragazzi.
%BMUSPOEFTFSB[JPOBMNFOUFTJQFOTBBMMFSFTQPOTBCJMJU¹FEBJ
rischi a cui si può andar incontro... Punto. Non se ne farebbe
mai nulla.
1PSUBSFHMJTUVEFOUJBNFUSJJO"EBNFMMPQFSVOBTFUUJNBOB
BEFTFHVJSFSJMJFWJJODPOEJ[JPOJBNCJFOUBMJNFUFPSPMPHJDIF
OPOTFNQSFJEFBMJOPOÀQSPQSJPDPNFGBSFFTFSDJUB[JPOFEJ
rilievo topografico nel prato della scuola.
“Parliamone con i ragazzi di quinta e vediamo cosa ne pensano”.
-BSJTQPTUBÀPWWJByGPSTFJQJÎQSFPDDVQBUJFSBOPJHFOJUPSJ
3BDDPOUBSFVOFTQFSJFO[BÀTFNQSFQJBDFWPMFTPQSBUUVUUP
quando i primi attori sono gli studenti.
1FSGBSFPSEJOFEPCCJBNPQBSUJSFVOQPDPEBMPOUBOPGBDDJBNP
RVBMDIFQBTTPJOEJFUSPQFSSJWFEFSFVOQPDPEJTUPSJByGB
sempre bene!
SCUOLA
Nella pagina precedente. La Conca
del lago d'Arno.
In questa pagina.
La Conca d'Arno e le Valli
Zumella-Tredenus, PalloblaPaghera, Dois (da "Bollettino C.A.I.,
XXVII n.60)
La caserma Campellio nel 1916.
4JBNPBMMJOJ[JPEFMMBHSBOEFHVFSSB"EBNFMMP-BHP pendio presenta un naturale terrazzamento prima di scendere
E"SOPF1BTTPEJ$BNQP7BM4BWJPSF
BTUSBQJPNCPTVMMBHPFSBRVBOUPEJNFHMJPQPUFTTFSPSJDIJFdere i militari per migliorare la loro logistica.
La costruzione della caserma è stato un rapido cantiere durato
UVUUBMFTUBUFEFMBQSPUF[JPOFEFM1BTTPEJ$BNQPJM
TFDPOEPBDDFTTPBMMB7BMMF$BNPOJDBEPQPJM5POBMFQFSJNportanza. L’impresa Odorico di Milano eseguì i lavori per la
DJGSBEJNJMBMJSF/PUBBNBSHJOFMJNQSFTB0EPSJDPB
RVBOUPSJTVMUBEBMMFQPDIFGPOUJEJTQPOJCJMJFSBMFHBUBBMTFOBtore Odorico dell’ancor giovane Regno d’Italia e forse l’appalto
ebbe per così dire un veloce e accellerato “percorso privilegiato”.
$ÀQFSÉEBBHHJVOHFSFBEPOPSEFMWFSPDIFMBTUFTTBJNQSFTB
FSBNPMUPRVPUBUBBMMFQPDBJODPOTJEFSB[JPOFEFMMBQSPGFTsionalità dimostrata nelle costruzione di grosse opere di ingegneria civile in Italia.
-BDBTFSNBDPMMPDBUBBMEJGVPSJEFMMBHJUUBUBEFMMBSUJHMJFSJB
BVTUSJBDBBEVOPSFUUBEJDBNNJOPEBMGSPOUFQFSMBTVBVCJDB[JPOFDIFQFSNFUUFWBJMDPOUSPMMPTVUVUUBMBWBMMBUBIBBWVUP
GVO[JPOFEJTVQQPSUPBMMBQSJNBMJOFBEVSBOUFUVUUBMB(VFSSB
*MMBHPE"SOPJMQJÎHSBOEFEFJMBHIJBMQJOJOBUVSBMJEFMNBTTJDDJPEFMM"EBNFMMPBMJNFOUBMB$FOUSBMFFMFUUSJDBEJ*TPMBJO
7BM4BWJPSFBMUB7BMDBNPOJDBDIFGPSOJTDFVOBHSPTTBQBSUFEJ
energia elettrica alle industrie del Milanese.
Il Passo di Campo situato a poca distanza a monte del lago
E"SOPÀMBMJOFBEJDPOGJOFDPOMJNQFSPBVTUSPVOHBSJDPMBWBM
EJ'VNPFMBWBM%BPOFDPTUJUVJTDFVOPEFJQSJODJQBMJBDDFTTJ
BMMB7BMDBNPOJDB
Nel luglio del 1915 ebbe luogo un episodio di guerra al lago di
$BNQPEPWFHMJBVTUSJBDJDPHMJFOEPEJTPSQSFTBHMJJUBMJBOJ
conquistarono la zona e si preparavano ad oltrepassare il
1BTTPEJ$BNQPQFSBWBO[BSFWFSTPJMMBHPE"SOPFMB7BMDBmonica.
VOEJTFSUPSFUFEFTDPPVOJOGJMUSBUPJUBMJBOP NFUUFJO
guardia gli italiani sull’imminente pericolo per un attentato
BMMBDFOUSBMFFMFUUSJDBEJ*TPMBDIFQSPWPDIFSFCCFVOEJTBTUSP
per la zona e un enorme danno alle industrie per l’interruzione
della fornitura di energia.
"QPTUFSJPSJGPSTFRVFTUBÀTUBUBTPMPVOBNPUJWB[JPOFJOQJÎ
QFSHJVTUJGJDBSFMBDPTUSV[JPOFEJVOQPTUPBWBO[BUPNJMJUBSF
VOBiDBTFSNBwJOQPTJ[JPOFTUSBUFHJDBBHVBSEJBEFMDPOGJOFEJ
Passo di Campo.
Infatti le postazioni militari sul confine collocate sul Passo di
$BNQPOFDFTTJUBWBOPEJVOBCBTFMPHJTUJDBQJÎWJDJOBEBUP
che l’approvvigionamento a queste truppe avveniva con la
GVOJDPMBSFEB*TPMBEJ4BWJPSFGJOPBMDPTJEEFUUPi7FSUJDF2wTVM
MBHPE"SOPFQPJDPOVOQBJPEPSFEJNBSDJBTVMMBi5SBWFSTFSBw
fino al passo a piedi e a dorso di mulo.
Una caserma posta in quota sul versante meridionale del
.POUF$BNQFMMJPBQQFOBTPUUPMBi5SBWFSTFSBwEPWFJM
1SJNBWFSBBQSJMFQSJNPQPNFSJHHJP6OBWBMBOHBTJ
stacca dal pendio del Monte Campellio e si abbatte sulla caserma.
%BMHJPSOBMFi-B1SPWJODJBEJ#SFTDJBwDPOJMUPOPHJPSOBMJTUJDP
EFMMFQPDBi"M-BHPE"SOPGVDPTUSVJUBVOBDBTFSNBMPTDPSTP
autunno per il ricovero dei soldati. Ieri improvvisa tuonava
un’enorme valanga dalle dentate scintillanti vette e ruinava
TVMMBTPUUPTUBOUFDBTFSNBBCCBUUFOEPMB'JOPBJFSJTFSBWFOOFSPFTUSBUUJNPSUJFEBMUSFUUBOUJGFSJUJUPTUPUSBTQPSUBUJBMMPspedale di campo di Cedegolo. La caserma era stata fabbricata
in una posizione sfavorevole e troppo esposta a simili ruine”.
Nei giorni successivi la conta delle giovani vite arriverà a 86
morti.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 31
SCUOLA
La caserma Campellio dall'alto
e con la neve.
i*DPSQJEFJTPMEBUJNPSUJWFOJWBOPDBSJDBUJTVMMBGVOJDPMBSFBM
7FSUJDF2FGBUUJTDFOEFSFEVFQFSWPMUBBE*TPMB1SJNBEJ
TFQQFMMJSMJOFMDJNJUFSPNJMJUBSFWFOJWBQPTUBOFMMBMPSPCBSB
anche la targhetta di riconoscimento; a chi non aveva la targhetta veniva messa nella bara una bottiglia con dentro scritto
JMOPNFEFMTPMEBUP1FSMBNBODBO[BEJTQB[JPMFCBSFWFOOFSPNFTTFTPUUPUFSSBBEVFBEVFVOBTPQSBMBMUSB<>*O
TFHVJUPGVSPOPTFQQFMMJUJOFMQSBUPEBWBOUJBMDJNJUFSPEJ7BMMF
ma poi portati qui ad Isola. Sul monumento posto in mezzo al
DJNJUFSPFSBOPTDSJUUJJOPNJEFJTPMEBUJTFQPMUJ"MDVOJBOOJ
EPQPMBHVFSSBJNJMJUBSJTFQPMUJGVSPOPEJTTPUUFSSBUJFBEFDDF[JPOFEJBMDVOJDIFGVSPOPQPSUBUJOFJMPSPQBFTJGJOJSPOP
UVUUJOFMDJNJUFSP7BOUJOJBOPEJ#SFTDJBw3
"MMFQPDBMBDBVTBEFMMBUSBHFEJBGVBUUSJCVJUBBMMFQBSUJDPMBSJ
condizioni meteo ed al destino. Testimonianze di altro teOPSFBMUFNQPDFOTVSBUFEBMMBTUBNQBEFMQFSJPEPBUUSJCVJranno la causa della slavina alla superficialità di alcuni ufficiali
DIFFSBOPBOEBUJTVMEPTTPBNPOUFEFMMBDBTFSNBBTDJBSF
tagliando la neve e provocando la slavina; altro fattore che
può aver contribuito al verificarsi della slavina è il disboscaNFOUPJMUBHMJPEJVOHSBOOVNFSPEJMBSJDJBNPOUFEFMMBDBserma per il loro utilizzo nella costruzione dei fabbricati
nell’estate precedente.
%VSBOUFJMDPOGMJUUPRVFTUB[POBÀTUBUBMFNCMFNBEFMMBHVFSSB
di posizione con i due eserciti schierati sui due versanti della
7BMEJ'VNP
Immediatamente ripristinati gli edifici hanno mantenuto la
MPSPGVO[JPOFGJOPBMUFSNJOFEFMMFPTUJMJU¹RVBOEPMBDBTFSNB
è stata lasciata cadere in rovina ed abbandonata al suo deTUJOPJOVUJMJ[[BUBBNEJRVPUBJO"EBNFMMP
Molte voci negli ultimi tempi si sono levate per portare a conoscenza dell’opinione pubblica questi episodi e lo stato di
BCCBOEPOPEFMMBFYDBTFSNB6OBGSBUVUUFVOBMFUUFSBBM
i(JPSOBMFEJ#SFTDJBwEFMGFCCSBJPEJ3PCFSUP.BUUJEJ
Cevo.
i4POPEFMVTPBNBSFHHJBUPRVBTJJOEJHOBUPEJSFJEBMEJTJOUFresse completo che regna fra le varie amministrazioni comuOBMJFMFTF[JPOJEFHMJBMQJOJEFMMB7BMTBWJPSFBQSPQPTJUP
dell’argomento che di seguito voglio trattare. Giacciono nel
QJÎUPUBMFBCCBOEPOPMFSPWJOFEFMMBDBTFSNBA$BNQFMMJP
costruita nel 1915 per dare ricovero ai militari impegnati nelle
azioni della Prima guerra mondiale e posta su di una naturale
e solatìa balconata al di sopra della sponda orografica destra
EFMMBHPE"SOP*MGBDJMFBDDFTTPBMTJUPNBQVSUSPQQPTDPOPsciuto ai più) è posto a lato della comoda mulattiera chiamata
A5SBWFSTFSBTFOUJFSP$BJO
oDIFQBSFUSBMBMUSPFTTFSFMB
TUSBEBEJJOUFSFTTFTUPSJDPQJÎBOUJDBEFMMB7BMMFDBNPOJDBoMB
RVBMFEB7BMMFEJ4BWJPSFQPSUBBMQBTTPEJ$BNQP-BTUPSJBF
le vicissitudini di suddetta caserma sono state più volte pubblicate dai quotidiani locali (poco tempo fa proprio dal Gior32 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
OBMFEJ#SFTDJB
OPODI½PHHFUUPEJTUVEJPEBQBSUFEJTUPSJDJ
MPDBMJBRVFTUPQSPQPTJUPJMQSPGFTTPS"OESFB#FMPUUJÀQSPCBbilmente colui che più di tutti ne ha approfondito la storia).
%FMMBDBTFSNBA$BNQFMMJPUSBHJDBNFOUFTQB[[BUBWJBEBVOB
WBMBOHBOFMFQPJSJDPTUSVJUBTPOPSJNBTUJBODPSBCFO
visibili e per buona parte ben conservati i resti dei 7-8 edifici
EJDVJFSBDPNQPTUB%BRVFTUFSPWJOFDPOVOPSBDJSDBEJBHFWPMFDBNNJOPTJHJVOHFBMQBTTPEJ$BNQPBMUSPTJUPJNQPSUBOUFQFSMBQSFTFO[BEJSFTUJEJUSJODFFGPSUJGJDB[JPOJHBMlerie; lasciando invece il sentiero sulla sinistra nei pressi del
$PSOPEFMMB7FDDIJBDJTJQVÉJOFSQJDBSFOFMMBDPODBQPTUBUSB
JMNPOUF$BNQFMMJPFJM$PSOPEFMMB7FDDIJBBQQVOUPJODPOtrando un’altra serie di interessanti resti di manufatti militari.
5VUUFUFTUJNPOJBO[FDIFDJQBSMBOPTFQQVSBTJOHIJP[[PEFMMB
(SBOEF(VFSSBDPNCBUUVUBTVJOPTUSJNPOUJEBJOPTUSJTPMEBUJ
EBJOPTUSJBMQJOJBODIFTFJOTFDPOEBMJOFBDIFDPOJMTBDSJGJDJP
della loro vita hanno contribuito ad unificare tutti i territori sui
quali vivevano le genti che riconoscevano l’Italia come unica
SCUOLA
Il gruppo di lavoro.
La locandina Caserma Campellio
Casa del Parco.
poveri martiri che nel fiore della gioventù vissero situazioni
USFNFOEFPQFSTFSPMBWJUBDPOUSJCVFOEPNBHBSJBODIFTFO[B
TBQFSMPBMMBOBTDJUBEJRVFMMBDIFBMNFOPVOBWPMUBDIJBNBvamo la nostra patria.”
WFSBQBUSJB%JRVFTUPDBQJUPMPEFMMBTUPSJBQFSMPNFOPJO
7BMTBWJPSFSJNBOHPOPTPMBNFOUFNBQFSGPSUVOBà
MFQBHJOF
TUBNQBUFEFJMJCSJDVSBUJEBTUPSJDJMPDBMJA%JRVFTUFDBTFOPO
ÀSJNBTUPDIFRVBMDIFCSBOEFMMPEJNVSPQFSEJSMBDPO6OHBSFUUJ<>-FSJTPSTFQFSRVFTUFPQFSFTJQPTTPOPDFSUBNFOUF
SFQFSJSFCBTUBWPMFSMP$FSUPQPJTBSFCCFOFDFTTBSJBBODIF
un’azione spontanea di volontariato grazie alla quale si potrebbe arrivare ad un risultato più che positivo. Cari amminiTUSBUPSJDBSJBMQJOJWJBTTJDVSPDIFRVFTUPOPOÀMBQQFMMPPJM
DBQSJDDJPEJVOTJOHPMPDJUUBEJOPTPOPDFSUPDIFNPMUJBODIF
BMEJGVPSJEFMMB7BMTBWJPSFTBSBOOPEJTQPTUJBTPUUPTDSJWFSF
questo mio accorato richiamo. Se non siamo noi abitanti della
7BMTBWJPSFBDSFEFSFOFMOPTUSPUFSSJUPSJPFBWBMPSJ[[BSOFMF
risorse allora non ci rimane che continuare a vivere di sterile
retorica. Essere amministratori non è solo ‘aver cura dell’orto
EJDBTBCJTPHOBBOEBSFPMUSF&TTFSFBMQJOJOPOÀTPMPQSFTFO[JBSFBDFSJNPOJFPGBSFGFTUBCJTPHOBBOEBSFPMUSF$SFEP
che lo dobbiamo tutti noi un segno di riconoscenza a quei
&TJBNPBJHJPSOJOPTUSJy*MOPTUSPFYBMMJFWPHFPNFUSB.BVSP
#B[[BOBHJ¹TJOEBDPEJ$FWPPSBBWWPDBUPIBQSPNPTTPJOTJFNFBEBMUSJTPHHFUUJVODPNJUBUPBVUPOPNBNFOUFDPTUJtuito in Cevo con l’obiettivo di mantenere fruibile un luogo
della memoria ma senza retorica. Con sue parole “chi transiterà da questi luoghi sarà portato riflettere su quanti sacrifici
e quanto sangue sia costata la fratellanza tra i popoli europei”.
Il passo a questo punto è breve: il coinvolgimento dei ragazzi
dell’Olivelli nel progetto “Tra memoria e futuro – Esperienze
di buona scuola”.
$PNF*TUJUVUPi0MJWFMMJ1VUFMMJwEJ%BSGP#PBSJP5FSNFNFUtiamo a disposizione la nostra rete di conoscenze e professionalità unendoci agli altri del comitato; viene coinvolta la CoNVOJU¹.POUBOBEJ7BMMFDBNPOJDBJM1BSDP"EBNFMMPJM
NVTFPEFMMB(VFSSB#JBODBM&OFMMBQSPUF[JPOF$JWJMF
HSVQQP"/"DPOJHSVQQJEFMMFBTTPDJB[JPOJ"MQJOJMPDBMJ
Un esempio di cooperazione disinteressata tra soggetti finalizzata al raggiungimento dell’obiettivo.
$PNF%JQBSUJNFOUP$PTUSV[JPOJ"NCJFOUFF5FSSJUPSJPEFMM0MJWFMMJJOJ[JBNPBMBWPSBSFQFSQJBOJGJDBSFJMMBWPSPJORVPUB
*OTJFNFBJSBHB[[JEJRVJOUBiHFPNFUSJwFGGFUUVJBNPEFMMFSJcerche storiche per conoscere meglio insieme il territorio e gli
FWFOUJFQSFQBSJBNPJMMBWPSPUPQPHSBGJDPFDBSUPHSBGJDPEB
sviluppare in quota.
%FDJEJBNPEJGBSFTFHVJSFVODMBTTJDPSJMJFWPDFMFSJNFUSJDP
topografico con la Stazione Totale per poi eseguire una rapQSFTFOUB[JPOFQMBOPBMUJNFUSJDBEFMDPNQMFTTPQSPHSBNmando di eseguire tre o più stazioni da collegare direttamente in sito.
Parallelamente altri ragazzi a gruppi eseguiranno il rilievo di
EFUUBHMJPEFJQSPTQFUUJEFJNVSJFTJTUFOUJDPOJMSJMJFWPNBUFSJDPEFJNBUFSJBMJQSFTFOUJJOTJUPOPODI½VOEFUUBHMJBUPEPTsier fotografico.
Negli stessi giorni programmiamo di eseguire un rilievo con il
nostro GPS in post-processing di alcuni punti del complesso
FEFMUSBUUPEJi5SBWFSTFSBwJMQFSDPSTPDIFQPSUBWBBM1BTTPEJ
$BNQPBMGJOFEJHFPSFGFO[JBSFJMDPNQMFTTPEFJNBOVGBUUJF
del percorso a Passo di Campo. Scelta obbligata questa in
quanto la zona non è coperta dal segnale telefonico.
Cosa vogliamo di più come esercitazione di Topografia?
L’Enel ci mette a disposizione per una settimana i locali della
DFOUSBMF$BNQFMMJPDBNFSFFDVDJOBFUSFBNJDJWPMPOUBSJEFM
Comitato Caserma Campellio provvederanno ai pranzi ed al
supporto logistico. Purtroppo una brutta notizia: fatti i conti
abbiamo solo 11 posti a disposizione per gli studenti e dobbiamo eseguire delle scelte “dolorose” fra i nostri allievi.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 33
SCUOLA
Da sinistra, in senso orario.
Rilievo con stazione totale.
Rilievo da stazione 1.
Rilievo con GPS.
Incontri ravvicinati.
Giovedì 17 settembre (e poi dicono che il 17 porta male!)
condivido un post in Facebook. Quando il social è utile e le
DPJODJEFO[FTPOPEBMMBOPTUSBQBSUFVONJPFYBMMJFWPJMHFPNFUSB%BSJP#PO[JPSBBNJDPJO'#JOUFSFTTBJMTVPEBUPSFEJ
MBWPSPJOHFHOFSF%BNJBOP.BSJPUUJEFMMB(MPCPTDBOEOF
QBSMBOPGSBEJMPSPFDPOVOBMUSBNJBFYBMMJFWBMBHFPNFUSB
"MFTTJ.BSJBFNJDPOUBUUBOP%BQPDPUFNQPIBOOPDPTUJUVJUP
una start-up che si occupa di rilievi con Laser Scanner.
Mi chiedono maggiori informazioni sull’iniziativa. Illustro loro
JMQSPHFUUPFDIJFEPMBMPSPEJTQPOJCJMJU¹EJTJOUFSFTTBUBMFHHBTJ
HSBUVJUBNFOUFBEFTFHVJSFJMSJMJFWP
Con molto piacere e con molto entusiasmo si sentono coinvolti e mi danno la loro adesione. Rapido giro di telefonate
con il collega professor Mariolini ed il Comitato; in breve l’appuntamento è per il lunedì alle 8 a Cevo per la salita in elicotUFSPBMMBHPE"SOPDPOUVUUFMFTUSVNFOUB[JPOJ
6OQJBDFSFSJUSPWBSFMBNBUUJOBHJPWBOJFYBMMJFWJEJQPDIJBOOJ
GBDPJOWPMUJDPOOPJJORVFTUBFTQFSJFO[B
34 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Il lunedì sarà per loro tutto dedicato alle riprese con laser
TDBOOFSTUB[JPOJFJOOVNFSFWPMJQSFTFGPUPHSBGJDIFyMB
fortuna è dalla nostra: un lunedì sereno e limpido come se ne
WFEPOPQPDIJJOVOBOOPQFSUVUUBMBHJPSOBUBQFSNFUUFMP
sviluppo del lavoro. Si lavora fino a tarda serata e la discesa a
WBMMFEBMMBHPE"SOPB*TPMBEJ4BWJPSFMBTFSBEPQPMFEFM
lunedì sarà per loro un ritorno al buio nel bosco.
*MSJTVMUBUPBEPHHJBODPSBQBS[JBMFFDPNFEJDPOPiRVFMMJ
CSBWJwVOXPSLJOQSPHSFTTÀBEJSQPDPTQFUUBDPMBSFQFSMB
nitidezza del modello e la qualità della ricostruzione; il modello digitale tridimensionale creato a partire dalla nuvola di
QVOUJDPTUJUVJTDFVOBFDDF[JPOBMFFEVOJDBEPDVNFOUB[JPOF
dello stato dei luoghi e potrà facilitare il lavoro di analisi dell’esistente per condurre studi progettuali e/o di restauro e conservazione.
*MHSB[JFDIFEPCCJBNPBMMFRVJQFEFMMJOHFHOFS%BNJBOP
Mariotti è un grazie anche a nome di tutto il gruppo di lavoro
e dei ragazzi che han perso la vita nel tragico 1916.
SCUOLA
Da sinistra, in senso orario.
Strumento da stazione 3.
Studente alla stazione 2.
Pianta e modello 3d.
Lo “schietto” racconto degli studenti:
“La nostra esperienza è iniziata lunedì 21 settembre quando
BCCJBNPSBHHJVOUPBQJFEJMFEJGJDJPEJQSPQSJFU¹EFMM&/&-
TJUVBUPBM-BHPE"SOPBDDBOUPBMMBDFOUSBMF$BNQFMMJPOFM
RVBMFBCCJBNPTPHHJPSOBUPQFSMBTFUUJNBOBBTTJTUJUJEBUSF
volontari.
Nel primo pomeriggio abbiamo eseguito un sopralluogo per
verificare sul posto la fattibilità del lavoro di rilievo di cui avevamo discusso a scuola: Già il primo pomeriggio abbiamo iniziato a battere gli spigoli dei muri e a rilevare alcune i prospetti
NFOUSFVOBTRVBESBEJUFDOJDJWPMFOUFSPTJDPOUBUUBUJTFNQSF
EBJOPTUSJQSPGFTTPSJIBVUJMJ[[BUPMBUFDOPMPHJBEFMMBTFSTDBOOFSQFSSFTUJUVJSFVONPEFMMP%EJUVUUJJSVEFSJ
.BSUFEÄÀTUBUPJMHJPSOPQJÎJNQFHOBUJWPNJOBDDJBUJEBMDJFMP
DIFEJWFOUBWBTFNQSFQJÎHSJHJPBCCJBNPCBUUVUPDPOMBTUBzione totale i punti di nostro interesse.
6MUJNBUBMBHJPSOBUBEJSJMJFWPBMDVOJEJOPJTJTPOPDPODFTTJVOB
piccola scampagnata verso il Passo di Campo sopra il lago
E"SOPQFSBNNJSBSFMJODBOUFWPMFFPNPOJNPMBHPFMFOVNFSPTFHBMMFSJFFUSJODFFTJNCPMPEFMHSBOEFMBWPSPOFDFTsario a cercare sicurezza tra le raffiche.
Il terzo giorno di permanenza è stato caratterizzato da una
nevicata inaspettata che ci ha però permesso di iniziare i lavori
di restituzione dei rilievi tra il caldo dei caloriferi.
*MHJPSOPTVDDFTTJWPJNNFSTJJOVOBNCJFOUFJOWFSOBMFBCCJBNPSJMFWBUPMFVMUJNFQBSUJNBODBOUJVUJMJ[[BOEPBODIFVO
ricevitore GPS per inquadrare la zona. Nel pomeriggio ci
siamo concessi una visita collettiva a Passo di Campo durante
la quale abbiamo battuto con il GPS tutta la Traversera.
*MWFOFSEÄJOVOBHJPSOBUBTPMFHHJBUBJODPODPNJUBO[BDPOJM
DBNCJPUVSOPEFJHVBSEJBOJEFMMBEJHBBCCJBNPUFSNJOBUPMB
OPTUSBFTQFSJFO[B%PQPBWFSBUUFTPMBSSJWPEFMMFMJDPUUFSP
DIFDJIBBMMFHHFSJUPMFTQBMMFDJTJBNPJODBNNJOBUJTVMTFOUJFSPDIFSBHHJVOHF7BMMFEJ4BWJPSFVODPMMFHBNFOUPQFSDPSTP
da generazioni di commercianti e pastori valligiani per raggiungere il Trentino.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 35
SCUOLA
5FSNJOBUBMFTQFSJFO[BTVMQPTUPÀJOJ[JBUBMBSBQQSFTFOUBzione digitale dei ruderi sulla quale si inizierà il progetto di
recupero comprendente anche il ripristino delle coperture
degli edifici meno malmessi per offrire una possibilità di riparo agli escursionisti che hanno intenzione di avventurarsi in
una delle poche valli senza rifugi alpini.
Il progetto ci ha dato l’opportunità di percorrere realmente ed
effettivamente i luoghi di guerra studiati in classe; ha voluto
TJHOJGJDBSFBODIFVOOPTUSPDPOUSJCVUPDPNF*TUJUVUP$"5BMMB
valorizzazione del territorio inteso nella sua duplice valenza
di ambiente e di memoria storica.
Naturalmente il contributo fondamentale è stato quello dei
docenti Riccardo Mariolini e Umberto Monopoli che hanno
creduto nel progetto e per questo hanno deciso di coinvolgere i loro alunni. Un ringraziamento particolare all’ENEL che
ci ha messo a disposizione gli edifici per poter effettuare le
PQFSB[JPOJFBHMJ"MQJOJDIFDJIBOOPHBSBOUJUPPUUJNJQBTUJQFS
tutta la permanenza.”
$JBTQFUUBPSBJMMBWPSPEJSFTUJUV[JPOFUPQPHSBGJDBFJOTFHVJUP
la collaborazione alla stesura di un progetto che verrà prediTQPTUPEBMMBDPNVOJU¹.POUBOBEJ7BMMFDBNPOJDBFEBJTPHgetti coinvolti nel protocollo d’Intesa sottoscritto.
Il grande valore aggiunto che abbiamo fornito al progetto è
stato quello relativo al coinvolgimento dei giovani studenti
nella conservazione della memoria e nel favorire la conoTDFO[BEFMUFSSJUPSJPEFMMB7BMMFDBNPOJDB
5PDDBSFDPONBOPJMVPHIJEFMMBHSBOEFHVFSSBSFTQJSBSFMBSJB
EFMMFOPTUSFNPOUBHOF"EBNFMMPJOQSJNJTQSPWBSFBDJNFOtarsi in un’esperienza dove si mettono in pratica le conoTDFO[FFMFDPNQFUFO[FBDRVJTJUFOPOÀDPNFTUVEJBSFTVJ
MJCSJOBWJHBSFJO*OUFSOFUiUSBGGJDBSFwDPOMPTNBSUQIPOFPGBSF
ricerche su Wikipedia con il “copia e incolla”.
Questo è quello che ritengo essere “La buona Scuola”: una
TDVPMBDIFFTDFEBMMFNVSBTDPMBTUJDIFNFUUFOEPTJJOHJPDP
facendo sperimentare sul campo agli studenti le loro capacità
FDPNQFUFO[FQSPGFTTJPOBMJGJOBMJ[[BUFBMMPTUVEJPEJ$PTUSV[JPOJ"NCJFOUFF5FSSJUPSJPQVSDPOJMJNJUJEFMMBHJPWBOFFU¹
e delle conoscenze ancora non messe a punto.
*GVUVSJiUFDOJDJEFMUFSSJUPSJPwRVFMMJDIFSJUFOJBNPFTTFSFMFWPMV[JPOFEFM(FPNFUSBEPWSBOOPTFNQSFQJÎDPOGSPOUBSTJ
DPOMPTUVEJPEFMUFSSJUPSJPBOBMJ[[BOEPMPTUBUPEFJMVPHIJQFS
NFHMJPDPNQSFOEFSFiDPTBGBSFwiDPNFGBSFwFNBHBSJJOBMcuni casi “non fare” per non compromettere il nostro territorio
già massacrato a sufficienza da scelte non sempre all’altezza.
E magari arrivare a “utilizzare gli strumenti idonei per la restiUV[JPOFHSBGJDBEJQSPHFUUJFEJSJMJFWJFUVUFMBSFTBMWBHVBSEBSF
FWBMPSJ[[BSFMFSJTPSTFEFMUFSSJUPSJPFEFMMBNCJFOUFwDPTÄEB
tradurre l’aulico e astratto linguaggio estratto dai profili dei
OPTUSJJOEJSJ[[JEJTUVEJPGJHMJEFMMBSJGPSNBEFMMBTDVPMBTFDPOdaria superiore.
36 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Utile riprendere quanto i nostri antenati camuni avevano già
descritto al riguardo più di cent’anni fa; troppo spesso questi
scritti restano “dormienti” nelle polverose biblioteche.
¦DPNQJUPEJOPJPQFSBUPSJEFMMBTDVPMBTBQFSMJFTUSBSSFFQPSUBSMJBDPOPTDFO[BEFHMJTUVEFOUJJODVSJPTFOEPJHJPWBOJTFO[B
cercare di inculcare loro nozionismi e indicazioni forzate figlie
dei cosiddetti obblighi sul fantomatico programma ministeriale.
*MDBNVOPBWWPDBUP1SVEFO[JOJOFJTVPJTDSJUUJEFMUSBUUFHHJBWBDPTÄJMQBFTBHHJPEFMMBDPODBE"SOP
“In questa zona alpina Camuna lo scienziato avrebbe vasto
campo per esaminare i più profondi problemi della Storia
della Terra; il filosofo potrebbe trovare e nei paeselli e nelle
TQBSTFADBTJOFVOSFHJNFEJWJUBBODPSQSJNJUJWPNBGFMJDF
USBORVJMMPGBUUPSFEJTBMVUFFEJNPSBMJU¹BMQPFUBTVHHFSJSFCCFQFOTJFSJFWFSTJPSHBJPSNFTUJBTFDPOEBEFMWBSJPBspetto dei luoghi; il musicista stesso ne' cento diversi suoni
EFMMFTDPSSFOUJBDRVFEFMWFOUPTJCJMBOUFEFMSPWJOÄPEFMMF
SVQJUSPWFSFCCFBDDPSEJPSEPMDJPSBTQSJQFSOPOQBSMBSFEFM
QJUUPSFMBDVJUBWPMP[[BQFSRVBOUPQSPWWFEVUBFEBCJMFOPO
avrebbe colorate gradazioni bastevoli a rappresentare le viWBDJUJOUFMFCMBOEFTGVNBUVSFEFJQBFTBHHJJODVJTJJODPOUSFrebbe.
/POÀFTBHFSBUBMBEFTDSJ[JPOFÀBO[JNBODIFWPMFBSBQQSFTFOUBSFBMWFSPUVUUPMJODBOUPJMGBTDJOPDIFRVFMMFMPDBMJU¹
destano in chi le visiti con cura d’osservazione.
La fisionomia speciale alle parti della zona è data dalla loro
GPSNBFDPTUJUV[JPOFEJWFSTBMB$PODBE"SOPIBHMJTQFDDIJEFM
Lago e della Pozza che riflettono le nevose alte conche alimentanti e l’uno e l’altra; il paesaggio ne acquista un colorito speciale di varietà che manca nelle altre due parti.”
%B1BPMP1SVEFO[JOJi-BDPODBE"SOPw#PMMFUUJOP$"*O™
1894)
i%PNBOEPUBOUFWPMUFBMMBHFOUFBWFUFNBJBTTJTUJUPBVOBMCB
sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e
aspettare il sorgere del sole. È uno spettacolo che nessun altro
NF[[PDSFBUPEBMMVPNPWJQVÉEBSFRVFTUPTQFUUBDPMPEFMMB
natura.
"VODFSUPNPNFOUPQSJNBDIFJMTPMFFTDBEBMMPSJ[[POUFDÀ
VOGSFNJUP/POÀMBSJBDIFTJÀNPTTBÀVORVBMDIFDPTBDIF
GBGSFNFSFMFSCBDIFGBGSFNFSFMFGSPOEFTFDJTPOPBMCFSJ
JOUPSOPMBSJBGMFTTBFEÀVOCSJWJEPDIFQFSDPSSFBODIFMBUVB
pelle.
&QFSDPOUPNJPÀQSPQSJPJMCSJWJEPEFMMBDSFB[JPOFDIFJMTPMF
ci porta ogni mattina. E sentirai per esempio il canto del codiSPTTPQPJTFOUJSBJJMQFUUJSPTTPQPJNBHBSJWFESBJVODBQSJPMP
4ÄJMDBQSJPMPÀVOBOJNBMFOPUUVSOPJODPNJODJBWFEFSFDIF
SJFOUSBOFMCPTDPMPJOEJWJEVJFQPJTQBSJTDFMJNNBHJOFDIF
FTDFEBMÄÀRVFMMBEFMDFSWPFRVBOEPQPJNBHBSJRVBOEPJM
SCUOLA
DJFMPÀDIJBSPFMFTUFMMFTPOPTQBSJUFUJBDDPSHJDIFTPQSBEJUF
vola un’aquila. Ma prima hai sentito il brivido.”
%BVOhJOUFSWJTUBEFMEJ$BSMP.B[[BDVSBUJB.BSJP3JHPOJ
Stern)
*ONPOUBHOBTJSFTQJSBOPJQSPGVNJTJTFOUPOPJSVNPSJQPSUBUJ
EBVOBCSF[[BDIFOPOÀNBJMBTUFTTBTJDPHMJFJMDBNCJBNFOUP
della luce ad ogni istante: ogni attimo è un momento diverso.
Possiamo dirci fortunati per aver provato alcune di queste
sensazioni...
T
Note
&YTJOEBDPEJ$FWPFQSPNPUPSFEFM$PNJUBUPQFSMBWBMPSJ[[B[JPOFFEJMSFDVQFSP
della Caserma Campellio
3JMJFWPEFMMFGPSUJGJDB[JPOJEFMMBHSBOEFHVFSSBJO"EBNFMMPOFMMB[POB3JGVHJP#P[[J
Montozzo in alta valcamonica per la redazione della cartografia interattiva del territorio
%BVOBUFTUJNPOJBO[BEFMMB4JHSB$BUFSJOB'FSSBSJDMUSBUUBEBMUFTUPEJ"OESFB
Belotti Valsaviore 1915-18 La guerra sull’uscio di casa.
Studenti coinvolti nell’iniziativa
Tutta la classe 5 A Corso Costruzioni Ambiente e Territorio,
in particolare:
Cocchetti Maurizio
Morandini Emiliano
Ruggeri Nicola
Filisetti Carlo
Bairami Arben
Tutta la classe 5 C Corso Costruzioni Ambiente e Territorio,
in particolare:
Belmin Imsirovic
Ciccarelli Pietro
Moraschini Michele
Marchesi Simone
Romellini Michele
Docenti
professor Baccanelli Marco
professor Mariolini Riccardo
professor Monopoli Umberto
Umberto Monopoli
Nato nel 1960, dopo il Diploma di geometra conseguito nel 1979 nell’Istituto per Geometri “Olivelli” di Darfo B.T. nel 1985 si laurea a pieni voti
presso il Politecnico di Milano in Ingegneria Civile sezione Edile indirizzo
Strutturale.
Nello stesso anno inizia l’attività professionale con l’iscrizione all’Ordine
Ingegneri della Provincia di Brescia e l’apertura di uno studio di progettazione in Pisogne. Parallelamente consegue l’abilitazione all’insegnamento della Topografia e dopo la parentesi per il servizio militare a Ghedi
nel 6° Stormo, ritorna nel 1987 all’ITCG “Olivelli” come docente dove a
tutt’oggi è titolare della cattedra di “Topografia e Fotogrammetria”.
Ha fatto parte in più d’un occasione di Commissioni per gli Esami di Stato
al termine del ciclo di studi per gli allievi geometri e per l’abilitazione
all’Esercizio della professione di geometra.
È stato nominato dal tribunale di Brescia nel Consiglio di Disciplina
dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia; è membro della Commissione
Ingegneri civili dell’Ordine Ingegneri di Brescia
Appassionato di storia della topografia e della cartografia, da sempre
convinto che la formazione dei futuri tecnici debba essere svolta anche
attraverso esperienze concrete al di fuori dell’aula scolastica; nel mondo
della scuola è stato parte attiva nell’organizzazione di molte esperienze
progettuali scuola-territorio.
Le ultime in ordine di tempo sono il ruolo di referente dell’Istituto “OlivelliPutelli” come capofila nel progetto SISTEMABRESCIA EXPO2015, il ruolo
di referente del progetto “La Buona strada” dell’Istituto, la progettazione
e la realizzazione del percorso ciclo-pedonale “Lungo l’argine dell’Oglio”
fra Pisogne e Darfo, l’Analisi del traffico nella Città di Darfo B.T. a corredo
del nuovo PGT, il rilievo GPS e la georeferenziazione delle rocce istoriate
con il Centro Studi Preistorici di Capo di Ponte, la progettazione della
strada Bossico-Ceratello, la ricerca storica e la realizzazione del filmato
in occasione dell’anniversario del Disastro del Gleno con il Comune di
Darfo, la progettazione e la realizzazione del “Giardino di AL” a Pisogne
attrezzato per i pazienti affetti da malattia di Alzheimer, la progettazione
dei percorsi didattici in Val di Scalve.
Attualmente è direttore del Dipartimento “Costruzioni Ambiente e
Territorio” dell’Istituto Superiore Statale “Olivelli-Putelli”.
L’attività professionale seppur incentrata nella progettazione strutturale
attraversa molteplici ambiti: dalla progettazione civile residenziale alla
realizzazione di strutture sanitarie, all’attività di consulenza tecnica, al
collaudo strutturale e tecnico amministrativo.
Svolge attività di consulenza tecnica per Aziende, Imprese, Banche ed
Enti pubblici.
Ha svolto la progettazione e realizzazione di interventi edilizi residenziali
pubblici in provincia di Brescia.
Molte le progettazione strutturali di complessi residenziali a Brescia,
Pisogne, Bedizzole, Castel Mella, Pontoglio, Bovezzo, Darfo Boario Terme,
Borno, Riva di Solto(Bg), Sovere (Bg), Solto Collina (Bg).
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 37
SCUOLA
Fulvio Negri
Poesia dalla trincea
Q
ualche tempo addietro leggevo l’ottimo
romanzo di Lemaitre Ci rivediamo lassù: la
OBSSB[JPOFDIFBNCJFOUBMBWJDFOEBEVSBOUFFEPQPJMQSJNPDPOGMJUUPNPOEJBMFJOJ[JBDPO
uno di quei furiosi assalti alla baionetta dalle trincee
che caratterizzarono la folle strategia del logoramento
del nemico messa in atto dai vertici militari dei due
schieramenti.
4VDDFTTJWBNFOUFBGGJPSBGSBHMJBMUSJJMUFNBEFMEJGGJDJMFSFJOTFSJNFOUPEFJSFEVDJJMEJTBHJPEFHMJFYDPNCBUUFOUJRVBTJDPSQJFTUSBOFJJOVOBQBUSJBDIFMJFTBMUB
nella retorica ma li vive come un problema imbaraz[BOUFÀBSHPNFOUPDPNVOFBUVUUJJQFSJPEJQPTUCFMMJDJTJQFOTJBJHJPWBOJTPMEBUJEJSJUPSOPEBM7JFUOBN
EBMM*SBRNBBODIFBMMVMUJNBFDBUPNCFCBMDBOJDB
Ricorrendo inoltre il centenario dell’ingresso dell’Italia in quella guerra (anniversario questa volta commemorato in tono minore in un Paese solitamente
NPMUPDFMFCSBUJWPGPSTFQFSDI½JMÀTUBUPMBOOP
EFMM&YQPJOBUUFTBEFM(JVCJMFP
RVFMMFQBHJOFNJ
hanno indotto ad interrogarmi su come potrebbe
essere efficacemente proposta ad una classe di allievi
geometri una riflessione non rituale su quegli accadimenti bellici.
Non pensavo tanto ad un focus di interesse iniziale
centrato più su una pur imprescindibile analisi delle
cause e della conduzione (ma anche degli effetti) del
DPOGMJUUPUFNBTVMRVBMFMBTUPSJPHSBGJBTUBEFMJOFBOEP
sempre più un’interpretazione tanto severa quanto
puntuale; rivolgevo invece l’attenzione a come rapQSFTFOUBSFBJOPTUSJHJPWBOJJQFOTJFSJMFTFOTB[JPOJ
le illusioni e le ansie con cui molti loro coetanei di
allora vissero quella tremenda esperienza.
Fatalmente la memoria è andata al pregevole lavoro
che pochi anni addietro alcuni studenti e docenti
dell'Istituto Tartaglia hanno tradotto prima in pubbliDB[JPOFFQPJJOTQFUUBDPMPUFBUSBMFSBDDPHMJFOEP
dagli archivi e rivisitando le lettere che i loro predecessori scrissero dal fronte orientale dei combattimenti da cui pochi fecero ritorno. Peraltro è cronaca
recentissima che il Liceo Parini ha replicato a Milano
MJNQSFTBBMMFTUFOEPVOBNPTUSBDPOBOBMPHPNBUFriale.
Quei frammenti di microstorie ridavano voce ad una leva di
HJPWBOJHFOFSPTJFTWFOUVSBUJUSPQQPQSFDPDFNFOUFTUSBQQBUJ
alle famiglie e alla scuola: ben consapevoli del loro tragico
EFTUJOPFTTJUVUUBWJBMPBDDFUUBWBOPDPNFFTJUPEJVOEPWFSF
da compiere per quella che la grancassa interventista accreditava come causa collettiva e che determinò invece letteralmente la decimazione di un’intera generazione. Rammento
OJUJEBNFOUFMJNQBUUPDIFQJÎEJPHOJMF[JPOFEBMMBDBUUFESB
38 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
ebbe sugli allievi quell’operazione culturale ed affettiva che
consegnava alla popolazione scolastica (anche a quella a venire) il testamento spirituale di ragazzi le cui piccole note
QSJWBUFGVPSJEBJDPOGJOJEFMMBSJDFSDBVGGJDJBMFEBWBOPDPOUP
DPNFEJSFCCF7FSHBEFMiWBMPSFOPCJMFFDBOEJEPEFJEFCPMJ
che restano per via”.
Sull’abbrivio di quell’iniziativa fu molto più facile motivare
nelle classi l’approfondimento scientifico e la riflessione razionale su quel conflitto.
Il fatto poi quelle missive rappresentassero anche un modello
SCUOLA
In queste pagine, cartoline di
Giuseppe Mazzoni tratte dalla
pubblicazione di Riccardo Lonati "...
e per coperte abbiamo il cielo",
realizzata dal Collegio dei Geometri
di Brescia in occasione del Natale
2006.
EJTDSJUUVSBDBQBDFEJDPJOWPMHFSFJMFUUPSJQFSDI½USBEVDFWBOP
DPOOJUJEBBDDVSBUF[[BMJOHVJTUJDBQBTTJPOJWJCSBOUJNJIB
spinto ad esemplificare ulteriormente come sia possibile
dare anima anche alle materie di studio del curricolo ordiOBSJPPGGSFOEPDPOUFNQPSBOFBNFOUFTJBFMFNFOUJEJDSFTDJUB
civile sia opportunità di affinare gli strumenti di comunicazione.
)PPQUBUPDPTÄQFSMBWPDFEJVOPEFJOPTUSJQJÎDFMFCSJQPFUJ
Giuseppe UngarettiBMMPSBBODIFHMJHJPWBOFDBUUVSBUPEBMMF
sirene della propaganda inneggiante la guerra-catarsi. Partito
DPNFUBOUJWPMPOUBSJPVOBWPMUBBMGSPOUFCFOQSFTUPIBEPvuto prendere coscienza della crudele realtà.
Fra le tante sue liriche dell’epoca ho scelto San Martino del Carso
da L’allegria dei naufraghi (titolo poi cambiato nel 1931 semplicemente in Allegria): come tutti gli altri componimenti reca in
DBMDFMJOEJDB[JPOFEFMMVPHPFEFMMBEBUBEJTUFTVSBDJSDPstanza che conferisce alla raccolta la fisionomia di un diario al
cui centro si colloca l’esperienza del poeta fisicamente in
trincea. Il testo:
SAN MARTINO DEL CARSO
%JRVFTUFDBTF
non è rimasto
che qualche
brandello di muro
%JUBOUJ
che mi corrispondevano
non è rimasto
neppure tanto
Ma nel cuore
nessuna croce manca
È il mio cuore
il paese più straziato
definito (queste case) per attingere a considerazioni univerTBMJTVMTFOTPOPOTPMPEFMMBHVFSSBJOT½NBEJRVFMMPDIFFTTB
NFUUFJOEJTDVTTJPOFJMTFOTPEFMMFTJTUFO[BVNBOBBQBSUJSF
EBRVFMMBEFMQPFUBTUFTTP*ORVFTUPQSPDFTTPDPNFJMQBFTBHHJPCSBOEFMMPEJNVSP
BODIFMBNFUSJDBFMBTUSVUUVSB
tradizionali vengono smembrate (si tratta infatti di versi liberi)
e la parola assume il tratto metafisico di una folgorazione illuminante in virtù di inconsueti accostamenti analogici e dell’autonomia accentuata che assume nell’ambito di versi brevissimi: è come un’arte del levare (dopo tanta sovrabbondanza
FTUFUJ[[BOUFEFMMBMFUUFSBUVSBEFMQSJNPA
EJDPODFOUSBSF
l’enunciato con la relativa eliminazione di connettivi logici e
dispersioni discorsive.
Tale rivoluzione non sarà elemento marginale dell’ermetismo: in altre drammatiche situazioni storiche appena successive (come il nazi-fascismo) sarà molto arduo riproporre
per gli scrittori l’armonia delle parole (rammentiamo il “E
come potevamo noi cantare con il piede straniero sopra il
DVPSFwEJ2VBTJNPEPEJDVJBCCJBNPEFUUPRVBMDIFOVNFSP
addietro).
%VORVFDPNFEJDF$POUJOJJDMBTTJDJJTUJUVUJGPSNBMJWFOHPOP
esperiti da Ungaretti con un impeto tale che il discorso viene
frantumato in una serie di monadi verbali sillabate.
Per dire del dolore assoluto non occorre un fiume di signifiDBOUJUBMPSBCBTUBTFNBOUJ[[BSFQBSPMFWVPUFEJRVFTUF
UBOUFVOB
VTBOEPQBVTFEJTJMFO[JPFTQB[JCJBODIJNBSDBUJ
EBMMBTTFO[BEJQVOUFHHJBUVSBVOQPDPNFJO"QPMMJOBJSF
.FTTBHHJPEJOBUVSBTVHHFTUJWBJSSB[JPOBMFRVBTJNBHJDBNB
potente nella sua forza evocativa della desolante devastazione.
.BQSPQSJPBMDVMNJOFEFMMBUSBHFEJBEFMMBHVFSSBFEBMDPspetto delle sue esiziali tremende conseguenze Ungaretti
BGGJEBBJWFSTJJMCJTPHOPEJSJUSPWBSFJMTFOTPEFMMBWJUBDPOGF7BMMPODFMMPEFMM"MCFSP*TPMBUPJMBHPTUP
rendo alla poesia un significato di redenzione universale rispetto ad una deriva apparentemente pantoclastica. Già in
In premessa di analisi si notano subito i due nuclei dell’ispi- VegliaEJVOBOOPQSJNBJMDSVEPFTQSFTTJPOJTNPEFMMFTTJDP
razione: dalla cruda visione di un paese devastato si passa volto a rappresentare la realtà violenta della morte di un comall’amarissima percezione affettiva della fine di persone care: QBHOPEBSNFNBTTBDSBUPDPOMBCPDDBEJHSJHOBUB
WFOJWBBMMB
la guerra distrugge gli uomini e le loro opere (ed è già argo- fine rovesciato in un’intensa riaffermazione vitale (“ho scritto
mento interessante per uno studente geometra). Su questa MFUUFSFEBNPSFQFSDI½OPOTPOPNBJTUBUPUBOUPBUUBDDBUPBMMB
MJOFBTFHVFOEPVOQFSDPSTPEJTMJUUBNFOUPNFUBGPSJDPQSP- vita”).
gressivo frequente in Ungaretti per la sua frequentazione con "OBMPHBNFOUFJOSan Martino MBSUJTUBBTTVNFJOT½MPOFSFEJ
la tradizione simbolista (quella francese in primis) il focus SJDPNQPSSFMPTDPOWPMHJNFOUPJOVOBBSNPOJBDIFQVSEPtrascorre dalle rovine delle case al cuore ugualmente dila- MFOUFTPUUSBHHBEBMMBSPWJOBFEBMMPCMJPMFSFEJU¹EJUVUUFMF
niato del poeta in cui abitano le croci di tanti affetti e valori assenze determinate dall’atto bellico.
straziati: il recesso più intimo dei sentimenti è uno spazio più "MMBQSJNBQBSUFEFTUSVFOTW
TFHVFJOTJOUPOJBDPMWJUBTUSBWPMUPEFMMFTUFTTFSPWJOFNBUFSJBMJEFMMBHVFSSB%FTPMB- MJTNPEFMMBQPFUJDBVOHBSFUUJBOBJMNPWJNFOUPEFJEJTUJDJ
[JPOFJNNBOFRVJOEJEFOUSPFGVPSJMBOJNBJMQSPDFEJNFOUP DPODMVTJWJWFSTJDIFBDPQQJFQPUSFCCFSPMFHHFSTJDPNF
del parallelismo reiterato (paese-cuore) consente di superare EVFFOEFDBTJMMBCJMBNJTVSBQJÎDMBTTJDBRVBTJVOJNQFHOPB
il confine descrittivo e l’orizzonte geografico che pure è ben ricostruire i valori fratturati): nella chiusa vi è uno scatto di uIL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 39
SCUOLA
manità che contrappone alla violenza della guerra il ricordo
vivo e salvifico di chi non c’è più; di loro il poeta conserva nel
cuore-cimitero tutte le croci (emblema anche della Passione
cristiana redentrice). L’accelerazione violenta impressa dal
contatto diretto con la brutalità dell’assurda carneficina (oltre
WJUUJNFTPMPOFMMBCBUUBHMJBEJ7FSEVO
GBNBUVSBSF
molto rapidamente l’appena post-adolescente Ungaretti che
TPMPVOBOOPQSJNBDPNFNPMUJTJJOGJBNNBWBBMMVCSJBDBUVSB
futuristica del “sacro lavacro di sangue – sola igiene del
mondo”: ora invece diventa testimone e custode della sacralità di tante esistenze assurdamente spezzate in un anelito di
palingenesi per una futura umanità. Il confronto con una simile
evoluzione può giovare anche agli aneliti della nostra gioWFOUÎMPEFWPMNFOUFQBMQJUBOUJNBGPSTFCJTPHOPTJEJVOJNmersione nel mare dell’esperienza della storia e dell’arte che
la immortala.
"ODPSBBMDVOFOPUFTUJMJTUJDIFDIFQPUSFCCFSPFTTFSFBQQSF[[BUFEBTUVEFOUJDIFIBOOPDPOGJEFO[BDPOMFSFHPMFMFTJNNFUSJFNBBODIFJUSBUUJPSJHJOBMJFEJOOPWBUJWJDIFDPOOPUBOP
MJNQPSUBO[BEFMMFDPTUSV[JPOJBODIFTFEJBMUSPUJQPSJTQFUUP
BRVFMMFQPFUJDIF%PQPBWFSEFUUPEFMMBOBMPHJFFEFMMFNFUBGPSFCSBOEFMMPEJNVSPOFTTVOBDSPDFNBODB
WBSJNBSDBUP
DPO-VQFSJOJDIFiUVUUBMBMJSJDBwÀJOUFTTVUBEJSJQSFTFBQBSUJSF
EBMMBTUSVUUVSBEFMMFQSJNFEVFTUSPGFBQFSUFFOUSBNCFDPO
MBOBGPSBi%JRVFTUFyW
%JUBOUJW
wDIFTJTWJMVQQBJO
40 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
anastrofe (inversione sintattica dell’ordine consueto: qui i
complementi indiretti precedono predicato verbale e soggetto); esse contengono un verso identico (iterazione: non è
SJNBTUPOPOÀSJNBTUP
BODIFTFJOQPTJ[JPOFEJWFSTBBOBMPgamente vale per l’epifora “cuore” dei v. 9 e 11. Si aggiungano
QPJMFSJDPSSFOUJBMMJUUFSB[JPOJFWPDBUJWFEFMMBWPDBMFBDBTF
SJNBTUPRVBMDIFUBOUJNBODBTUSB[JP
FEFMMBDPOTPOBOUFD
DVPSFDSPDFNBODB
FJMDIJBTNPOFTTVOBDSPDFNBODBoÀJM
mio cuore il paese più straziato – con inversione della sequenza soggetto-predicato che pone ulteriormente in evidenza semantica l’intreccio croce-paese. Rottura degli schemi
JOTPNNBNBOPOEJTPSEJOFJOPSHBOJDPDPTÄDPNFTPGGFSFO[F
profonde ma non annichilimento disperato: l’artista è tale
QFSDI½EJMBUBJOGJOJUBNFOUFMBOHVTUPDPOGJOFEFMMFGPSNFTJHOJGJDBOUJDPNFMBQBSPMBGBDFOEPMPBTTVSHFSFBTFHOJDPTNJDJ
FEFYUSBUFNQPSBMJDIFUSBWBMJDBOPPHOJDPOUJOHFOUFBODIFJM
più negativo.
La letteratura per questa via può essere strumento importante sia per incrementare la capacità di comunicare efficacemente che sempre di più la complessità della futura profesTJPOFFTJHFTJBGPSTFBODPSEJQJÎQFSEBSFVOBEJSF[JPOFFTJstenziale al loro sforzo di formazione: obiettivo trasversale
alle diverse competenze è diventare cittadini del mondo i
RVBMJBNBOPFSJTQFUUBOPMBWJUBQSPQSJBFBMUSVJ
PHHJDPTÄ
tragicamente misconosciuta dalle nuove forme di guerra che
continuano a mietere vittime innocenti.
T
SCUOLA
Esami di Stato 2015
Prove ed elenco abilitati
Commissioni 12, 13 e 14
ESAMI DI STATO
RIEPILOGO SESSIONE 2015
Candidati ammessi 155
Candidati presentati 122
Esiti positivi 76
Esiti negativi 46
Non presentati 33
PERCENTUALE ABILITATI 62%
I CANDIDATI
PRESENTATI AGLI ESAMI
DAL 2012 AL 2015
2012
2013
2014
2015
Esiti positivi
Commissione 12
Istituto Tartaglia – Brescia
Esiti positivi
Commissione 13
Istituto Tartaglia – Brescia
Esiti positivi
Commissione 14
Istituto Einaudi – Chiari
1. "INFE"CEVMLBEJS"CEVMB[J[
2. "MCFSUBOJ+FTTJDB
3. "NBEFJ1BPMP
4. "O[POJ"OESFB
5. "QPTUPMJ-VDB
6. "SDIFUUJ.BUUJB
7. #BJHVJOJ"OESFB
8. Barbariga Elia
9. Baruzzi Corinne
#FDJSPWJD"MEJO
11. Belleri Cristian
12. Benedetti Camilla
13. Benedetti Luca
14. Berardi Giada
15. Bernardi Martino
16. #FSUFOJ%BOJFM
17. #POJ[[BSEJ3JDIZ
18. Botchagov Gheorghi
19. Botti Cristiano
#PUUJ%BOJFMF
21. #SB[[BMF"OESFB
22. Bressanelli Mattia
23. Brocchi Emanuele
24. Buizza Pierangelo
25. Cadei Jennifer
26. Cappa Raffaele
27. $PQQPMB"MBO
28. Cozzatti Simone
29. %"HPTUJOP.BSDP
%BM1S¹*TBCFMMB
31. %BM1S¹7BMFOUJOB
32. %BOFTJ:VSJ
33. %JTFUUJ'FEFSJDP
34. %PNJ7BMFSJB
35. %PUUJ.BSDP
36. Mantovani Gloria (prov.da CR)
1. %VTJ.JDIFMF
2. Faustinelli Maurizio
3. Ferrandi Mattia
4. Ferrari Elisabetta
5. Franzoni Mattia
6. Gatta Federico Giovanni
7. (JMCFSUJ"OESFB
8. Giori Giuditta
9. Guizzetti Stefano
-BO[JMPUUP.BZDPM
11. Lovallo Luca
12. .BSFOEB%BWJEF
13. Marini Stefano
14. Martinuzzi Federico
15. .B[[POJ"OESFB
16. .JMJD%VTBO
17. Morgera Fabio
18. Nizzola Claudio Giacomo
19. Occhi Nicholas
1. Olivari Jacopo
2. 0OFEB%BWJEF
3. Paroletti Marco
4. Parzani Mara
5. Pe Matteo
6. Peluchetti Matteo
7. 1FOOBDDIJP%BWJEF
8. Pennacchio Giacomo
9. Pizzoni Marcella
Poinelli Nicolò
11. Rizzi Ottorino
12. 3PTTJ"MFTTJPO
13. Scaroni Gianluca
14. Sorsoli Cristian
15. Surpi Fabio
16. Tantillo Riccardo
17. Tobanelli Stefano
18. Tonini Paolo
19. 7BWBTTPSJ-VDB
7JOU"ESJBO7BTJMF
21. ;BNCFMMJ4UFGBOP
241
178
171
122
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 41
SCUOLA
Prima prova scritta o scritto-grafica
In un lotto di terreno pianeggiante di m2Y
JO[POBEJDPNQMFUBNFOUPDPO*GN3/m2 si intende costruire una
WJMMBVOJGBNJMJBSFDPODBSBUUFSJTUJDIFEJMVTTPTVEVFMJWFMMJ
L’abitazione dovrà presentare delle forme dinamiche.
%FGJOJSFJMQSPHFUUPEJNBTTJNBDPNQSFOEFOUFJTFHVFOUJFMBCPSBUJJOTDBMB
-
piante
almeno due prospetti
una sezione nella quale si evidenzino anche le caratteristiche tecnologiche e costruttive
pianta delle sistemazioni esterne.
Tempo massimo per lo svolgimento della prova: ore 8.
%VSBOUFMBQSPWBTPOPDPOTFOUJUJMVTPEJTUSVNFOUJEJDBMDPMPOPOQSPHSBNNBCJMJFOPOTUBNQBOUJFMBDPOTVMUB[JPOFEJNBOVBMJUFDOJDJ
e di raccolte di leggi non commentate.
*****************
Seconda prova scritta o scritto-grafica
6OUFSSFOPQJBOFHHJBOUFÀTJUVBUPJOVOB[POBEJDPNQMFUBNFOUPVSCBOBDPO*GN3/m2FTTPIBGPSNBEJRVBESJMBUFSP
FQSFTFOUBMFTFHVFOUJDPPSEJOBUFQMBOJNFUSJDIFEFJWFSUJDJSJTQFUUPBEVOTJTUFNBEJDPPSEJOBUFDBSUFTJBOFPSUPHPOBMJ
"
#
(
%
-
%FUFSNJOBSFMBSFBEFMUFSSFOP
*MQSPQSJFUBSJPWVPMWFOEFSFVOBQBSUFEFMUFSSFOPQFSSFBMJ[[BSFTVMMBQBSUFSJNBOFOUFVOBCJUB[JPOFEJN3%FUFSNJOBSFDPONFUPEPBOBMJUJDPMBSFBOFDFTTBSJBJONPEPUBMFDIFMBEJWJEFOEBTJBQBSBMMFMBBEVOMBUPDPSUPEFM
quadrilatero
%FUFSNJOBSFMFDPPSEJOBUFEJJOUFSTF[JPOFEFMMBEJWJEFOEBDPOJMBUJMVOHIJEFMRVBESJMBUFSP
4JNVMBOEPJWBMPSJEJSJGFSJNFOUPDBSBUUFSJTUJDIFQPTJ[JPOBMJUFDOPMPHJDIF
TUBCJMJSFJMQSFTVOUPWBMPSFEJNFSDBUP
EFMGBCCSJDBUPEBDPTUSVJSFFEFMMBQBSUFSJNBOFOUFDIFJMQSPQSJFUBSJPJOUFOEFWFOEFSF
Tempo massimo per lo svolgimento della prova: ore 8.
%VSBOUFMBQSPWBTPOPDPOTFOUJUJMVTPEJTUSVNFOUJEJDBMDPMPOPOQSPHSBNNBCJMJFOPOTUBNQBOUJFMBDPOTVMUB[JPOFEJNBOVBMJUFDOJDJ
e di raccolte di leggi non commentate.
42 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
FORMAZIONE
Foto © Foto Eden
Nicolò Sarzi Sartori
Convegno
“Ponti termici,
muffe e… soluzioni”
Nei giorni 13, 14, 15
novembre 2015 il
CentroFiera del Garda
di Montichiari ha
ospitato l’iniziativa
degli “Energy days”.
In merito alla tematica
“La casa
ecosostenibile” si è
tenuto il convegno
“Ponti termici, muffe
e… soluzioni” in data
14 novembre. Tale
convegno è stato
voluto ed organizzato
dai Collegi dei
Geometri delle
provincie di Brescia,
Cremona e Mantova.
I
MBWPSJDIFIBOOPBWVUP
luogo nella sala “GiuTFQQF4DBMWJOJwTJTPOP
aperti sotto i migliori auspici
con i saluti dei geometri GaCSJFMMB4BMBNFNCSPEFMDPOsiglio direttivo del Collegio
EFJ(FPNFUSJEJ#SFTDJB(JBcomo Groppelli presidente
del Collegio dei Geometri di
$SFNPOBF%BWJEF$PSUFTJ
presidente del Collegio dei
Geometri di Mantova. La
prima ha portato gli omaggi
del presidente del Collegio
EJ#SFTDJBJMHFPNFUSB1MBUUP
La stessa ha anche ringraziato per la partecipe presenza i presidenti degli altri
$PMMFHJ$SFNPOBF.BOUPWB
e ha sottolineato come la
buona riuscita dell’evento
fosse dovuta alla stretta collaborazione tra i tre Collegi.
Gli altri si sono addentrati
maggiormente nello specifico della tematica del convegno. Si sono poi congratulati per la presenza di una
classe quinta dell’Istituto
i$"5w EJ .BOUPWB *OGJOF
hanno presentato i relatori.
Il programma della giornata
ha previsto un introduzione
di carattere amministrativo-normativa riguardante “La
nuova normativa regionale in
materia di risparmio energeUJDPwDPOVOiGPDVTTVMMFNPdifiche in merito all’approccio
dei ponti termici sul calcolo a
progetto e sulla Certifica[JPOF&OFSHFUJDBwUFOVUBEBM
geometra Massimiliano Romagnoli; alcuni esempi pratici di “Calcolo puntuale dei
ponti termici” illustrati dal
HFPNFUSB "MFTTBOESP .F-
rigo; alcune proposte di soluzioni impiantistiche da applicarsi negli ambienti gravati
EBQPOUJUFSNJDJGSBDVJJ4JTUFNJEJ7FOUJMB[JPOF.FDDBOJDB$POUSPMMBUBJOEJDBUFEBM
QFSJUP JOEVTUSJBMF %BWJEF
Tancini; la relazione del geoNFUSB-VJHJ1FESBMJGSBMFBMUSF
cose membro del “Gruppo
FEJGJDJPTBMVCSFwJONFSJUP
alla cosiddetta “Sindrome da
FEJGJDJPNBMBUPwVOFYDVSTVT
legale riguardante “Le responsabilità civili e penali in
DBQPBMQSPHFUUJTUBBMEJSFUtore dei lavori ed alle imprese
esecutrici” affrontato dall’avvocato Paolo Sperolini; ed
JOGJOFBMBWPSJDPODMVTJVOP
spazio dedicato alle specifiche proposte risolutive
degli “sponsor tecnici”.
Punto comune a tutti gli inter-
venti è stato rilevare come a
QBSUJSFEBHMJBOOJTJTJB
teso a costruire edifici e ambienti sempre più perforNBOUJJODFOUSBOEPJMEJTDPSTP
edilizio sulla retorica dei
“buoni materiali” e delle
“buone strutture”. Così facendo si sono trascurate due
problematiche fondamentali
cui si stava andando incontro.
Gli ambienti chiusi diveniWBOPTFNQSFQJÎJTPMBUJEFJ
MVPHIJBT½TUBOUJDIFOPODPmunicavano con l’esterno. Si
stava sottovalutando inoltre
quello che doveva e deve
essere il ruolo del condutUPSFDSFEFOEPEJEFMFHBSF
appunto a materiali e strutture la questione della corretta conduzione dello stabile.
L’aerazione degli stabili diIL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 43
FORMAZIONE
viene quindi di cruciale importanza dal momento che
un tale isolamento comporta
persino la scomparsa degli
spifferi. Le ragioni sono multiple. Evitare la formazione di
NVGGFOFHMJBNCJFOUJBNBHgior ragione se gravati da
ponti termici. Tutelare la salubrità dell’aria e degli stabili
e tutelare la propria salute.
Evitare insomma la “Sick
CVJMEJOHTZOESPNFwNFO[JPnata dal geometra Pedrali.
Ciascuna abitazione contiene infatti fonti di umidità
(dagli ambienti cosiddetti
iTQPSDIJwDVDJOFFCBHOJBHMJ
uomini stessi che ne producono la percentuale magHJPSF
EJGVNJFEJFTBMB[JPOJ
TJHBSFUUFNPOPTTJEPBVUP
nelle rimesse antistanti ai
QJBOJJOGFSJPSJEFHMJTUBCJMJ
44 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
QBSUJDPMBUJTUVGFBQFMMFUGPSmaldeide: l’odore di nuovo
dei mobili appena acquiTUBUJSBEPOOFJTFNJOUFSSBUJyFDPTÄWJB
1FSNFUUFSF
un corretto ricambio d’aria e
mantenere gli ambienti puliti
sono il modo migliore per
smaltire questi agenti.
L’inquilino che lascierà le finestre spalancate per due
ore in una mattinata d’inverno garantirà sì il ricambio
EBSJB NB BWS¹ JNNFTTP
nell’abitazione una quantità
EBSJBGSFEEBiYwDIFJMTVP
impianto di termoconvezione dovrà nuovamente riscaldare.
Il sistema VMC sembra es- -JNQJBOUP7.$RVBMPSBTJB
sere una delle soluzioni più TFO[BFGGJDJFO[BGPSOJTDFVO
proficue al problema. Non continuo flusso autoregolato
TPMPQFSDI½DPOTFOUFEJSF- EBSJBMBDVJQPSUBUBÀSJUFcuperare la ventilazione per- nuta sufficiente a garantire
duta a causa dell’isolamento un corretto ricambio. Gli imma anche perche permette pianti senza efficienza posmeccanicamenteDPNFEJDF sono essere anche igroregoJMOPNFTUFTTPEJcontrollare labili: attivano l’apertura
l’apporto d’aria che viene im- delle bocchette automaticaNFTTP OFMMBNCJFOUF DPO mente soltanto se viene rilenotevoli miglioramenti sul vata umidità oltre una soglia
piano del bilancio energetico stabilita.
dell’edificio.
-JNQJBOUP DPO FGGJDJFO[B
oltre a controllare la quantità
d’aria scambiata con l’eTUFSOPHSB[JFBEVOBDDVNVlatore termico riscalda il
flusso proveniente da fuori
QSJNBEJJNNFUUFSMPDPTÄEB
ridurre al minimo il quantitativo d’aria che i termoconvettori di casa dovranno riscaldare. Si tratta sicuramente
della soluzione più sostenibile dal punto di vista enerHFUJDPNFOPEJLXI
"ODIFJONFSJUPBRVFTUBUFDnologia si pone il problema
EFMMBDPSSFUUBDPOEV[JPOF
dal momento che risulta cruciale l’opera manutentiva
con cadenza annuale. Non
garantire un corretto ricambio dei filtri implica far
precipitare l’efficienza
dell’apparecchiatura oltre
che rischiare di incorrere
negli stessi problemi che si
stava cercando di evitare.
Per quanto riguarda la normativa vigente in materia di
risparmio energetico si deve
HVBSEBSF BMMB %JSFUUJWB
6&-*UBMJBDIFBveva come termine ultimo
per adeguare le proprie
OPSNFJMMPGBDPO
JM%.DIFTUBCJlisce dei requisiti minimi in
merito alle modalità di calcolo delle prestazioni energetiche e dell’utilizzo delle
GPOUJSJOOPWBCJMJFEFMMFMJOFF
guida in merito all’attestazione della prestazione eOFSHFUJDBEFHMJFEJGJDJ"M%.
T F H V F J M % F D S F U P 5FTUP6OJDPEFMMB
Regione Lombardia che sancisce le disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli edifici e per il relativo attestato
di prestazione energetica. In
Foto © Foto Eden
Alessandro Merigo
durante il suo intervento
"Calcolo puntuale dei ponti termici,
verifica di formazione muffa interna:
esempi e soluzioni".
FORMAZIONE
Foto © Foto Eden
Da sinistra a destra
e dall'alto al basso:
La consigliera Gabriella Sala
presidia lo stand destinato ai Collegi
di Brescia, Cremona e Mantova
all'interno della Fiera Energy Days.
I relatori del Convegno: Paolo
Sperolini, Alessandro Merigo,
Francesco Luigi Pedrali,
Massimiliano Romagnoli e Davide
Tancini.
rolini ha avuto come punti
saldi l’interpretazione di alDVOJBSUJDPMJBSUBSU
BSU
SJHVBSEBOUJMF
responsabilità civili e penali
JODBQPBMQSPHFUUJTUBBMEJrettore dei lavori ed alle imprese.
%BMNPNFOUPDIFRVBMPSBJM
conduttore di uno stabile lamenti un danno rivolgendosi
BMUSJCVOBMFMPOFSFEJEJNPstrare la responsabilità del
danno non spetta a questi
bensì al progettista o al direttore dei lavori o all’impresa
TUFTTBDPNFEBBSU
risulta fondamentale che
anche in merito alla questione della salubrità degli
ambienti ci sia chiarezza in
materia di legislazione.
Gli articoli che vengono applicati in caso di danni sono il
1667 (responsabilità contratUVBMFEFDBEFO[BFOUSP
HJPSOJEBMMBTDPQFSUBQSFTDSJzione entro 2 anni) e il 1669
SFTQPOTBCJMJU¹ FYUSBDPOUSBUUVBMFEFDBEFO[BFOUSP
BOOPEBMMBTDPQFSUBQSFTDSJ[JPOFFOUSPBOOJ
'JOPB
qualche anno fa il 1669 veniva applicato solo in caso di
danni ad elementi essenziali
QFSJDPMPEJSPWJOBWJ[JTUSVUUVSBMJy
1PJÀEJWFOUBUBDPOsuetudine applicare il 1667 in
caso di danni che richiedesTFSPVOJOUFSWFOUPCMBOEPJM
1669 in caso avessero richiesto un intervento proGPOEP0SBQPJDI½ÀEJWFOmerito ai ponti termici (defi- tuale dei ponti termici pos- relativamente ampio di circa tato consuetudinario consiniti dalla norma UNI EN ISO TPOPFTTFSFDPNFTVHHF- JM1JÎQSFDJTPÀJMDBMDPMP derare gravi tutte quelle mo
MBMMFHBUP)EFM SJTDFJMHFPNFUSB.FSJHPJ degli elementi finiti tramite dificazioni che rendono
Testo Unico riporta i metodi DBMDPMJ NBOVBMJ DIF QFSÉ software che precipita il mar- meno apprezzabile l’abitaEJDBMDPMPBQQSPWBUJEBM%F- hanno lo svantaggio di re- gine di errore fino ad un mi- [JPOFSJFOUSBOPJORVFTUBDBcreto e consiglia l’utilizzo del stare vincolati al singolo con- OJNPEFM
TJTUJDB BODIF MF NVGGF
NPUPSF$&/&%
UFTUPHMJBCBDJFHMJBUMBOUJ " DPODMVTJPOF EFJ MBWPSJ dunque viene applicato
"MUSJNFUPEJEJDBMDPMPQVO- tutti con un margine di errore MFYDVSTVTEFMMBWWPDBUP4QF- sempre il 1669.
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 45
FORMAZIONE
Stefano Benedini
Il nuovo regolamento
della “formazione continua”
e la risposta degli iscritti
"
VOBOOPEFMMFOUSBUFJOWJHPSFEFMMB%FMJCFSB
del Consiglio Nazionale Geometri e GeoNFUSJ-BVSFBUJOEFMJOSJGFSJmento al Regolamento per la formazione professioOBMFDPOUJOVBBJTFOTJEFM%13BHPTUPO
BSUJDPMPUSBJBNPBMDVOFQSJNFDPOTJEFSB[JPOJTVMMB
risposta degli iscritti in merito al rispetto degli obblighi formativi previsti.
In particolare si è voluto fare una valutazione ponendo
a confronto i dati inerenti ai corsi di formazione ed
aggiornamento professionale – esclusi quindi Convegni e Seminari ed i corsi per la preparazione agli
Esami di Stato per l’abilitazione alla libera profesTJPOFEJHFPNFUSBoEFMDPORVFMMJEFMMBOOPDIF
si sta concludendo; nonostante potesse sembrare
azzardato confrontare l’anno di conclusione del primo
quinquennio “propedeutico” ed il primo anno di
avvio del nuovo regolamento – con cadenza triennale
ed obblighi meno gravosi – a conforto di questa conTJEFSB[JPOFJMGBUUPDIFJTDSJUUJIBOOPHJ¹SBHHJVOUP
il numero di crediti formativi richiesti per il triennio.
La partecipazione ai corsi di specializzazione e di agHJPSOBNFOUPQSPQPTUJEBMMF$PNNJTTJPOJFEPSHBOJ[[BUJEBM$PMMFHJPTVEJTQPTJ[JPOFEFM$POTJHMJP%JSFUtivo previa raccolta d’interesse svolta presso gli iTDSJUUJÀDPOGFSNBUBOFMMBOEBNFOUPSFHJTUSBUPOFHMJ
ultimi anni; ad un raddoppio del numero dei corsi
SFBMJ[[BUJJOGBUUJÀDPSSJTQPTUPVOSBEEPQQJPEFJQBStecipanti.
*ODSFNFOUBUPEFMJOWFDFJMOVNFSPEFMMFPSFEJ
GPSNB[JPOFEJRVFTUBOOPSJTQFUUPBMMPTDPSTPBOOP
dato da porsi in relazione al numero più alto di corsi
EJTQFDJBMJ[[B[JPOFDPSTJEJEVSBUBDPNQMFTTJWBNBHHJPSFSJTQFUUPBMMBRVBOUJU¹EJDPSTJEJBHHJPSOBNFOUP
volutamente frammentati per consentire un aggiornamento che accompagni i professionisti nell’arco di
QFSJPEPQSFWJTUPEBMMBOPSNBUJWBoJOUBMTFOTPQFS
FTFNQJPJM$PMMFHJPFEJM$/(F(-IBOOPTFNQSF
sconsigliato la partecipazione a corsi di aggiornaNFOUPTJDVSF[[BEBPSFQSFWJTUFJOVOBSDPEJ
UFNQPEJDJORVFBOOJJOVOVOJDBTPMV[JPOFoFDIF
consenta una scelta più efficace tra gli argomenti proposti – la proposta in moduli vuole consentire agli iscritti di valutare le proposte formative più adeguate
all’ambito di svolgimento della propria attività e/o di
gestire con miglior efficacia i costi della formazione (vedi la
tabella "Risultati quantitativi").
Se “quantitativamente” i risultati sin qui esposti riteniamo
QPTTBOPDPOTJEFSBSTJJODPSBHHJBOUJQFSMBUUJWJU¹EFM$PMMFHJP
altrettanto positivi possiamo considerare i dati inerenti l’a46 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Risultati quantitativi
Anno
Numero corsi
Ore di formazione
Partecipanti
2014
28
568
1085
2015
55
834
2167
FORMAZIONE
spetto “qualitativo” analizzando
gli esiti dei quasi
RVFTUJPOBSJ
EJ HSBEJNFOUP
che i partecipanti
hanno avuto la
pazienza di compilare al termine
dei corsi (vedi la
tabella “Esito
questionari di
gradimento”).
Innanzitutto il parere espresso in
riferimento al
rapporto di adeguatezza tra i contenuti ed i costi
dei corsi ha registrato una valutazione positiva
OFMMEFJDBTJ
sicuramente migliorabile ma indicativo del confronto effettuato dai corsisti con i costi delle proposte formative
esterne al Collegio.
1SPQPOJBNPRVJOEJVOSJFQJMPHPJOPSEJOFEFDSFTDFOUF
delle valutazioni positive raccolte per le singole voci ogHFUUPEJWFSJGJDBOFJRVFTUJPOBSJEJHSBEJNFOUPSBDDPMUJ
che offrono la possibilità di fornire alcuni suggerimenti
per rendere ancora più proficue ed apprezzate le lezioni
erogate.
Composizione delle ore di formazione
nei diversi ambiti professionali,
confronto tra 2014 e 2015
Esito questionari di gradimento
Quesito:
% Val. positive *
Disponibilità al chiarimento
91%
Libertà di intervento
90%
Competenza nella materia
89%
Chiarezza espositiva
82%
Chiarezza circolare Collegio informativa sul corso
82%
Utilità degli argomenti
82%
Continuità didattica
82%
Clima d’aula
81%
Adeguatezza del metodo didattico
80%
Aspettative
77%
Livello di densità degli argomenti
77%
Documentazione
75%
Abilità nello stimolare la capacità critica degli corsisti
75%
Piacevolezza delle lezioni
72%
* Sono state considerate come positive esclusivamente le voci “4=buono” e “5=ottimo”
in una successione di valutazioni da 1 a 5
Le segnalazioni più frequenti raccolte nel campo “Note”
sono state quelle riferite alla scarsa puntualità nel fornire
MBEPDVNFOUB[JPOFQSJNBEFMMBMF[JPOFOFDFTTJU¹TQFTTP
determinata dalla preferenza di alcuni docenti di consegnare la documentazione definitiva al termine della le[JPOFJOGVO[JPOFEJBEBUUBNFOUJFNPEJGJDIFEFUFSNJnate dalla risposta dell’aula e di ridurre gli elementi di
distrazione. Non sono però mancate segnalazioni con richieste di argomenti su cui le Commissioni valuteranno
di orientare le future proposte formative.
-BGPSNBQSFGFSJUBOFMMBNBHHJPSBO[BEFJDBTJQFSJM
è la compilazione anonima dei questionari; elemento che
si sta prendendo in particolare considerazione nell’ottica
di rendere il format compilabile direttamente tramite il
TJUPJOUFSOFUEFM$PMMFHJPJONPEPEBPUUJNJ[[BSOFJMQSPDFTTPQFSFTFNQJPSJEV[JPOFEFJDPTUJEJTUBNQBFFMBCPrazione/analisi dei dati più sollecita.
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 47
LEGALE
Il contratto preliminare
e la morte del contraente
P
Termina, con questo numero, il cammino
attraverso l’analisi delle più frequenti
problematiche giuridico-operative attinenti alla
figura del contratto preliminare. L’autore
ringrazia per l’interesse dimostrato ed al fine di
rendere maggiormente proficuo questo percorso
argomentativo comune a chi scrive e a chi legge,
esorta il lettore ad esternare i propri dubbi
attraverso la redazione della rivista ovvero il sito
internet www.avvocatogabrielemercanti.it
48 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
rincipio generale della
trasmissibilità mortis
causa
Nel lasso di tempo che intercorre tra la conclusione del
contratto preliminare ed il
rogito può verificarsi un evento imprevisto costituito
dalla morte del promittente
venditore e/o del promisTBSJPBDRVJSFOUFEBDVJMBOFcessità di analizzare la sorte
del contratto medesimo.
Come noto e facilmente intuJCJMFMBSFHPMBHFOFSBMFEFM
nostro Ordinamento è che la
morte della persona fisica1
non determini l’estinzione
dei diritti e degli obblighi ad
FTTBGBDFOUJDBQPCFOTÄJMTVbentro di un nuovo soggetto
nelle posizioni attive e pasTJWFSJDPOEVDJCJMJBMEFGVOUP
salvo casi eccezionali di intrasmissibilità dovute alle caratteristiche peculiari di determinati diritti o obblighi che
non ne consentono la trasmissibilità a soggetti diversi
dal titolare2. Tra tali posizioni
giuridiche patrimoniali che si
trasmettono in conseguenza
del decesso vi sono anche
quelle derivanti dal contratto
preliminare e dunque tanto i
diritti e gli obblighi facenti
capo al promittente venditore tanto quelli facenti capo
al promissario acquirente3.
La caratteristica della successione a titolo universale è che
l’erede (o il coerede nel caso
ve ne sia una pluralità) suCFOUSBQFSMJOUFSPPpro quota
in tutto il patrimonio del defunto. Stante questa – appunto – universalità della viDFOEBWJÀJMTVCJOHSFTTPOPO
solo nella titolarità dei beni
specifici di proprietà del deGVOUPDPNFHMJJNNPCJMJHMJ
BVUPWFJDPMJJMEFOBSPFDDNB
anche in tutte le posizioni
contrattuali tra le quali quelle
di promittente venditore e di
promissario acquirente. IOPMUSFMBTVDDFTTJPOFBUJUPMP
universale può realizzarsi
OPOTPMPQFSUFTUBNFOUPDJPÀ
allorquando il defunto aveva
disposto delle sue sostanze
in previsione del suo decesso
attraverso la scheda testaNFOUBSJB NB BODIF QFS
-FHHFDJPÀBMMPSRVBOEPJM
defunto non avesse redatto
UFTUBNFOUPPRVBOEPQVSBWFOEPMPGBUUPOPOBWFWBEJsposto di tutti i suoi beni4.
La caratteristica della succesTJPOFBUJUPMPQBSUJDPMBSFJOWFDFÀDIFJMMFHBUBSJPPJ
collegatari nel caso ve ne sia
una pluralità) subentra solo
in specifici e ben determinati
SBQQPSUJ HJVSJEJDJ " EJGGFrenza della successione uniWFSTBMFRVFMMBBUJUPMPQBSUJcolare non avviene mai per
Individuazione del soggetto
Legge5NBTPMPUSBNJUFVO
subentrante ed adempimenti
testamento attraverso il
connessi
quale il defunto attribuisce al
"MGJOFEJJOEJWJEVBSFDBTPQFS legatario un preciso rapporto
caso quale sia il soggetto su- giuridico.
CFOUSBOUFBMEFGVOUPPDDPSSF $JÉQSFNFTTPJMTPHHFUUPTVpremettere che nel nostro bentrante al defunto (promitsistema la successione a tente venditore o promiscausa di morte può avvenire sario acquirente) può essere
a titolo universale o a titolo – allora – un erede indiviparticolare.
EVBUPQFSUFTUBNFOUPVOF-
Foto © ty - Fotolia.com
Gabriele Mercanti
LEGALE
rede individuato per Legge
oppure un legatario individuato per testamento6.
*M QSJNP QSPCMFNB DIF
EVORVF TJ QPOF BUUJFOF
all’accertamento della qualifica di erede o legatario di un
soggetto che tale si proclami.
Nel caso della vicenda testaNFOUBSJBTJUSBUUFS¹EJWFSJGJcare essenzialmente l’esistenza di un valido testamento e la sua pubblicazione
mediante verbale notarile7.
/PO À JOWFDF OFDFTTBSJB
l’accettazione espressa della
disposizione testamentaria
da parte del beneficiario
EFMMBNFEFTJNBJORVBOUP
TFTJUSBUUBEJFSFEJU¹MB-FHHF
prevede anche la c.d. accettazione tacita consistente nella
tenuta di una condotta che
presuppone imprescindibilNFOUFMBWPMPOU¹EJBDDFUUBSF
volontà che sarebbe inequivocabilmente rinvenibile
nella stipula del rogito8; se si
USBUUBEJMFHBUPMB-FHHFQSFvede che esso si acquisti automaticamente salva facoltà
di rinuncia9DIFoQFSÉoTBrebbe preclusa una volta stipulato il rogito.
Nel caso della vicenda LeHBMFTJUSBUUFS¹EJWFSJGJDBSFMB
sussistenza dello stato di coniugio o del grado di parentela previsto dalla Legge per
rivestire la qualifica di eredeWBMFOEPoBODIFRVJ
– quanto detto sopra per la
possibilità dell’accettazione
tacita.
Una volta accertata la qualiGJDBEJFSFEFPMFHBUBSJPTPHgetto – in quanto tale – subentrato nei diritti e obblighi
riconducibili al promittente
venditore o al promissario
BDRVJSFOUFJMDPOUSBUUPEFGJ-
nitivo sarà concluso tra questi
e l’altra originaria controQBSUF0WFUVUUBWJBTJTJBWFrificato il decesso del promittente venditore il rogito
dovrà essere altresì necessariamente preceduto dalla
predisposizione e dalla registrazione presso la compeUFOUFEFMM"HFO[JBEFMMF&Otrate della denuncia di sucDFTTJPOFQPJDI½MFSFEFPJM
MFHBUBSJPBMGJOFEJTVCFOUSBSFOFMMPCCMJHPEJWFOEFSF
deve logicamente subentrare preventivamente nella
proprietà del cespite con
conseguente necessità di assolvere all’obbligo fiscale
suddetto11; ovviamente – invece – tale adempimento
non occorrerà ove sia deceduto il promissario acquiSFOUFQPJDI½JOUBMDBTPMFrede o il legatario subentra
esclusivamente nell’obbligo
di acquistare il bene altrui.
MFHBUPEBUPDIFoQVSOPOFsistendo una norma derogatrice della regola generale
dell’accettazione automatica
del lascito – è atteggiamento
diffuso nella prassi professionale quello di “stabilizzare”
l’acquisto tramite una preventiva accettazione espressa del legato.
La seconda è che l’accettazione dell’eredità o del leHBUPBMQBSJEJPHOJPQFSBzione di straordinaria amministrazione afferente al patrimonio del minore (o dell’inDBQBDFEBHJSFJOHFOFSF
deve essere preventivaNFOUFBVUPSJ[[BUBEBMM"VUPrità Giudiziaria che ne vagli
l’utilità o la necessità evidente per l’autorizzato.
%BMQVOUPEJWJTUBQSPDFEVrale il minore14 dovrà nel seguente ordine: a) richiedere
al Giudice Tutelare l’autorizzazione ad accettare l’eredità
o il legato; b) accettare l’ereCasi particolari
dità o il legato; c) ove si tratti
Subentro del minore
EJFSFEJU¹SFEJHFSFJOCBTF
Ben potrebbe accadere che all’orientamento più rigoroso
la qualifica di erede o lega- BODPSDIÀOPOVOBOJNFMJOtario sia rivestita da un mi- WFOUBSJPE
SJDIJFEFSFBMM"Vnore (o da un incapace d’a- torità Giudiziaria15 l’autorizgire in genere12
&CCFOF zazione a dare esecuzione al
anche il minore (o l’incapace contratto preliminare consid’agire in genere) subentra stente nella vendita o nell’acOFMMPCCMJHPDPOUSBUUVBMFNB quisto; e) addivenire al rola vicenda procedurale è gito.
meno agevole per due ragioni.
Nuda proprietà
La prima è che la nozione di Ove il preliminare abbia ad
accettazione tacita non è ap- oggetto la nuda proprietà con
plicabile ai minorenni (o agli riserva di usufrutto vitalizio in
incapaci d’agire in genere): capo al promittente vendinon lo è per l’acquisto a titolo UPSFMBNPSUFEFMQSPNJUUFOUF
EJFSFEJU¹EBUPDIFÀMB-FHHF venditore costituisce un ostastessa ad imporre – infatti – colo logico-giuridico di non
l’accettazione espressa e con QPDPDPOUPJORVBOUPoFTbeneficio di inventario13; non sendo per definizione l’usulo è per l’acquisto a titolo di frutto vitalizio parametrato
sulla vita dell’usufruttuario –
il mutamento della persona
del promittente venditore
viene a mutare l’oggetto
stesso del contratto.
Prima di tutto la morte di
quello che sarebbe stato il
futuro usufruttuario potrebbe
far ritenere che in sede di rogito sia trasferibile solo la
piena proprietà; in alternativa – quand’anche si dovesse
ritenere trasferibile una nuda
proprietà – è evidente come
sia ben diverso per un acquirente acquistarla ove il diritto
di usufrutto vitalizio che lo
grava sia di spettanza ad esempio di un ottuagenario
rispetto che al di lui figlio cinRVBOUFOOF*OPHOJDBTPQPJ
si renderebbe necessario reWJTJPOBSFJMQSF[[PJORVBOUP
concordato sulla base di determinati presupposti palesemente mutati.
4UBOUFRVFTUBQFDVMJBSJU¹À
fortemente consigliabile che
il contratto preliminare avente ad oggetto la nuda proprietà con contestuale riserva
di usufrutto a favore del futuro venditore preveda due
utilissimi correttivi16: il primo
potrebbe essere una clausola con cui le parti accettano
FTQSFTTBNFOUFDIFJODBTP
di morte del promittente
WFOEJUPSFJMSPHJUPEFGJOJUJWP
avrà ad oggetto la piena proprietà con una determinata
integrazione del prezzo da
parte del promissario alienante; il secondo che alle
parti si attribuita la facoltà di
recesso dal contratto17.
Conclusioni
L’ineluttabile precarietà
della vita terrena può irrompere tumultuosamente in
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 49
Foto © Rick Henzel - Fotolia.com
LEGALE
PHOJWJDFOEBDPOUSBUUVBMFB
maggior ragione al cospetto
del contratto preliminare che
– per sua natura – richiede
una scissione temporale e
giuridica in due spezzoni (il
preliminare ed il definitivo).
"MDVOJBDDPSHJNFOUJSFEB[JPnali sono possibili ed opporUVOJQFSJMSFTUPOPOQPTsiamo che augurare lunga vita
T
alle parti!
Note
1 Maggiormente sfumato è il caso dell’eTUJO[JPOFEFMMBQFSTPOBHJVSJEJDBTPDJFU¹
BTTPDJB[JPOJDPNJUBUJFDD
JORVBOUPUBMF
concetto non è perfettamente coincidente
DPORVFMMPEJNPSUFEFMMBQFSTPOBGJTJDB
dato che in quest’ultima la morte è un feOPNFOPOBUVSBMFFEJOFMVUUBCJMFNFOUSF
nelle persone giuridiche – ovviamente –
non lo è. Senza pretesa di esaustività sul
QVOUPQVÉGBSTJRVJTPMPVODFOOPTVMMF
due ipotesi più frequenti nella vita delle
persone giuridiche che a grandi linee sono
assimilabili alla morte della persona fisica:
l’estinzione della società di capitali a seguito di conclusione della procedura di liquidazione ed i fenomeni di fusione e
TDJTTJPOF&CCFOFOFMQSJNPDBTPJMQSP-
50 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
CMFNBOPOTJQPOFQPJDI½GJODI½UVUUJJ
rapporti pendenti non sono definiti la
procedura liquidatoria non può consideSBSTJDPODMVTBFRVJOEJMBTPDJFU¹SFTUB
UFDOJDBNFOUFJOWJUBOFMTFDPOEPDBTPWJ
è sempre un soggetto cui imputare il rapQPSUPHJVSJEJDPMBTPDJFU¹JODPSQPSBOUFMB
società risultante dalla fusione o dalla
scissione ecc.) in base alla specificità
dell’operazione realizzata.
2 Esempi di diritti o posizioni giuridiche
in genere che si estinguono con la morte
del titolare possono essere: il contratto di
mandato in caso di morte di mandante o
mandatario; il contratto di lavoro subordinato in caso di morte del datore di lavoro
o del lavoratore; il diritto agli alimenti in
caso di morte del soggetto avente diritto
alla percezione; l’usufrutto in caso di
morte dell’usufruttuario.
3 Il punto è indiscusso: da ultimo cfr.
$BTTO
4 Inequivocabile è l’art. 456 c.c. che al
primo comma sancisce che “L’eredità si devolve per legge o per testamento” ed al secondo
che “Non si fa luogo alla successione legittima se
non quando manca, in tutto o in parte, quella testamentaria”.
5 Il principio suddetto si ritiene trovi
un’eccezione per l’ipotesi particolare relativa alla sorte della casa coniugale: l’art.
™DPNNBDDFRVJOEJMB-FHHF
JOGBUUJBUUSJCVJTDFJMEJSJUUPEJBCJUB[JPOF
TVMMBNFEFTJNBBMDPOJVHFTVQFSTUJUFF
RVJOEJVOTJOHPMPFTQFDJGJDPEJSJUUP
6 Logica vuole che attribuire la posizione di promittente venditore in capo ad
un legatario ha un senso solo ove al legatario stesso sia lasciata anche la proprietà
del bene oggetto del contratto prelimiOBSFJORVBOUPoEJWFSTBNFOUFoJMTPH-
getto non avrebbe la possibilità di adempiere.
7 In questa sede si deve ricordare che il
testamento olografo (cioè quello redatto
di pugno dal testatore) deve essere pubCMJDBUP DPO WFSCBMF OPUBSJMF NFOUSF
quello pubblico (cioè quello redatto dal
Notaio su indicazioni del testatore) deve
essere passato nel repertorio degli atti tra
WJWJDPOWFSCBMFOPUBSJMFJOPHOJDBTPJOTPNNBJMUFTUBNFOUPEJWFOUBDPOPTDJCJMF
ai terzi tramite l’intervento pubblico del
Notaio.
8 La logica dell’accettazione tacita è
DIJBSBQFSDI½SJDIJFEFSFVOFTQSFTTBNBOJGFTUB[JPOFEJWPMPOU¹BMMPSRVBOEPUBMF
volontà sia inequivocabilmente rinvenibile nel compimento di un altro atto? Se
un soggetto ha dato esecuzione al contratto preliminare concluso dal contraente
EFDFEVUPÀJOEVCCJPDIFIBFTFSDJUBUPVO
potere che gli è stato attribuito quale
DPOTFHVFO[BEFMEFDFTTPFDIFRVJOEJ
non aveva diritto di compiere se non nella
sua qualità di erede.
9 L’art. 649 primo comma c.c. prevede
che “Il legato si acquista senza bisogno di accettazione, salva facoltà di rinunziare”.
5BMFBDDFSUBNFOUPQVÉFTTFSFFGGFUtuato attraverso l’ispezione degli atti dello
stato civile le cui risultanze sono pubbliche.
11 Si ricordi che ai sensi dell’art. 48 seDPOEPDPNNBEFM%-HTOiGli
impiegati dello Stato e degli enti pubblici territoriali
ed i pubblici ufficiali, con esclusione dei giudici e degli
arbitri, non possono compiere atti relativi a trasferimenti per causa di morte, se non è stata fornita la
prova della presentazione, anche dopo il termine di
cinque anni di cui all’art. 27, comma 4, della dichiarazione della successione... ”
12 Tra i soggetti incapaci d’agire totali si
QPTTPOPBOOPWFSBSFHMJJOUFSEFUUJNFOUSF
tra gli incapaci d’agire parziali vi sono gli
JOBCJMJUBUJHMJFNBODJQBUJFJCFOFGJDJBSJEJ
amministrazione di sostegno.
13 Tranne che per il beneficiario di amNJOJTUSB[JPOFEJTPTUFHOPEBDVJMBEVCCJB
estensione analogica delle norme più rigorose previste per gli altri incapaci.
14 Per gli altri soggetti incapaci occorrono differenti autorizzazioni che qui non
vengono elencate.
15 Se si tratta di acquisto a titolo di legato competente al rilascio dell’autorizzazione sarà il Giudice Tutelare del luogo di
SFTJEFO[BEFMNJOPSFPWFoJOWFDFoTJ
tratti di acquisto a titolo di eredità competente al rilascio dell’autorizzazione sarà il
Tribunale del luogo di apertura della successione previo parere del Giudice Tutelare del luogo di residenza del minore.
16 Tale opportunità deriva dal fatto che
la giurisprudenza sul punto non è univoca:
secondo un primo orientamento (cfr. Cass.
n. 167/1976) si è ritenuto il contratto definitivo non attuabile per sopravvenuta impossiibilità dovuta all’intrinseco mutaNFOUPEFMTVPPHHFUUPTFDPOEPVOBMUSP
JOWFDFJMDPOUSBUUPOPOTJFTUJOHVFSFCCF
DGS$BTTO
5BMFJODFSUF[[B
interpretativa rende rischioso non disciplinare la questione in sede contrattuale.
17 Così espressamente Notaio Torroni
ne “Il contratto preliminare di compravendita:
completezza del regolamento contrattuale in funzione della individuazione successiva dell’effettivo
acquirente” nella Relazione svolta all’incontro di studio organizzato dal Consiglio
/PUBSJMFEFJ%JTUSFUUJ3JVOJUJEJ'PSMÄF3JNJOJJMHJVHOPTVMUFNBLa circolazione
del contratto preliminare: aspetti civilistici e fiscali.
SICUREZZA
SICUREZZA
I
Il Jobs Act
e le modifiche al
Testo Unico Sicurezza
M+PCT"DUEJDVJBCCJBNPUBOUPTFOUJUPQBSMBSFQSFWFEF • Revoca dei provvedimenti di sospensione dell’attività
una serie di decreti attuativi da emanare per rendere
imprenditoriale:
effettive le modifiche della riforma del diritto del la*M%-HTNPEJGJDBMJNQPSUPEFMMBTPNNBBHHJVOWPSP6OPEJRVFTUJJM%FDSFUP-FHJTMBUJWPO™EFM
tiva da pagare ai fini della revoca della sospensione dell’atJOWJHPSFEBMBMMBSUJOUFSWJFOFTVNPMUFQMJDJBUJWJU¹JNQSFOEJUPSJBMFDIFEJWFOUBEJöJOWFDFDIF
TQFUUJEFM5FTUP6OJDPEFMMB4JDVSF[[BEJDVJBM%MHT
ö
OFMDBTPEJTPTQFOTJPOFQFSMBWPSPJSSFHPMBSFF
%JTFHVJUPSJBTTVNPCSFWFNFOUFMFOPWJU¹JOUSPEPUUFDIFJ
EJWFOUBEJöJOWFDFEJö
OFMDBTPJODVJMB
professionisti che ricoprono il ruolo di datore di lavoro o di
sospensione fosse dovuta a gravi e reiterate violazioni in
coordinatore per la salute e la sicurezza devono conoscere:
materia di sicurezza sul lavoro. Inoltre la revoca del provvedimento sarà concessa anche dietro il pagamento di un
• Lavoro accessorio (voucher) e volontariato:
JNQPSUPQBSJBMEJRVBOUPEPWVUPBUJUPMPEJTBO[JPOF
L’art. 3 del TUS è stato modificato introducendo l’applicacon la rateizzazione del rimanente nei sei mesi successivi
[JPOFEFMMFEJTQPTJ[JPOJEFMMPTUFTTP%-HTOFJ
alla data di presentazione dell’istanza di revoca da parte
confronti dei lavoratori che effettuano prestazioni di lavoro
EFM%BUPSFEJMBWPSP
accessorio solamente nei casi in cui la prestazione sia svolta
a favore di un committente imprenditore o professionista. • Valutazione dei rischi (DVR):
Negli altri casi invece devono essere applicate le disposi"HMJBSUUFEFM564WJFOFJOTFSJUBMBQPTTJCJMJU¹QFSJM
zioni semplificate già previste per le imprese familiari e per
%BUPSFEJMBWPSPEJBWWBMFSTJHSBUVJUBNFOUFEJTUSVNFOUJ
i lavoratori autonomi. Le stesse disposizioni semplificate
UFDOJDJFTQFDJBMJTUJDJNFTTJBEJTQPTJ[JPOFEFMM*/"*-JO
devono essere applicate anche per i soggetti che svolgono
DPMMBCPSB[JPOFDPOM"4-JM$PPSEJOBNFOUP5FDOJDPEFMMF
attività di volontariato in favore delle associazioni di pro3FHJPOJFHMJ0SHBOJTNJ1BSJUFUJDJBMGJOFEFMMBSFEB[JPOF
NP[JPOFTPDJBMFEFMMFBTTPDJB[JPOJTQPSUJWFEJMFUUBOUJdella valutazione dei rischi.
TUJDIFEFMMFBTTPDJB[JPOJSFMJHJPTFFQFSJTPHHFUUJWPMPOUBSJ
*OBTTFO[BEFM%PDVNFOUPEJWBMVUB[JPOFEFJSJTDIJMBaccolti nell’ambito dei programmi internazionali di educazienda:
zione non formale.
a. Non può stipulare contratti di lavoro a tempo determiLe disposizioni semplificate riguardano l’obbligo di utilizOBUPEJTPNNJOJTUSB[JPOFEJMBWPSPJOUFSNJUUFOUFEJ
[BSFBUUSF[[BUVSFEJMBWPSPDPOGPSNJBM5JUPMP***EFM564
appalto e subappalto;
MPCCMJHPEJFTTFSFEPUBUJEJ%1*FEJVUJMJ[[BSMJDPOGPSNFb.Perde lo sgravio contributivo INPS triennale e il voucher
NFOUFBMMFEJTQPTJ[JPOJEJDVJBM5JUPMP***PCCMJHPEJFTTFSF
della Regione per la formazione degli apprendisti.
EPUBUJEJUFTTFSBEJSJDPOPTDJNFOUPDPSSFEBUBEBGPUPHSBGJB
contenente le proprie generalità.
• Abilitazione per la conduzione dei generatori di vapore:
I lavoratori che effettuano prestazioni di lavoro accessorio
7JFOFEFNBOEBUPBEVOBQQPTJUPEFDSFUPMBEJTDJQMJOBSFe i volontari hanno la facoltà (quindi non è un obbligo) di
lativa all’abilitazione e alla conduzione dei generatori di
CFOFGJDJBSFEFMMBTPSWFHMJBO[BTBOJUBSJBOPODI½EJQBSUFDJWBQPSFOPODI½JSFRVJTJUJQFSMBNNJTTJPOFBHMJFTBNJMF
pare a corsi di formazione specifici in materia di salute e
NPEBMJU¹EJTWPMHJNFOUPEFMMFQSPWFRVFMMFEJSJMBTDJPF
TJDVSF[[BTVMMBWPSPCBTBUJTVJSJTDIJQSPQSJEFMMFBUUJWJU¹
SJOOPWPEFJDFSUJGJDBUJOPODI½JQBSBNFUSJEJFRVJQPMMFO[B
svolte.
dei certificati e dei titoli rilasciati in base alla normativa vi52 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Foto © francis bonami - Fotolia.com
Nadia Bettari
SICUREZZA
HFOUF/FMGSBUUFNQPGJOPBMMFNBOB[JPOFEFMEFDSFUP
UPSOBJOWJHPSFJM%.SFDBOUFMFOPSNFQFSMBCJlitazione alla conduzione di generatori di vapore.
• Requisiti professionali del Coordinatore per la salute e la
sicurezza:
Riguardo ai requisiti professionali del CSP e del CSE si prevede che in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni
WFOHBOPBHHJPSOBUJJDPOUFOVUJEFMMBMMFHBUP9*7PWWFSPJ
DPOUFOVUJMFNPEBMJU¹FMFEVSBUFEFJDPSTJ
7JFOFJOPMUSFTUBCJMJUPDIFJDPSTJEJGPSNB[JPOFJOJ[JBMFQFS
i Coordinatori per il soloNPEVMPHJVSJEJDPPSF
OPODI½
JDPSTJEJBHHJPSOBNFOUPPSFRVJORVFOOBMJ
QPTTBOP
essere svolti in modalità e-learning (a distanza).
• Interpelli:
Si prevede che possano produrre interpelli all’apposita
Commissione anche le regioni e le province autonome.
/FMDBTPJODVJJM%BUPSFEJMBWPSPPJMEJSJHFOUFPNFUUBEJ
“inviare” i lavoratori alla visita medica entro le scadenze
QSFWJTUFOFMQSPHSBNNBEJTPSWFHMJBO[BMJNQPSUPEFMMB
TBO[JPOFQSFWJTUBEBöBö
EFWFFTTFSF
SBEEPQQJBUPEBöBö
TFMBWJPMB[JPOFTJ
SJGFSJTDFBQJÎEJMBWPSBUPSJFUSJQMJDBUPEBöBö
TFMBWJPMB[JPOFTJSJGFSJTDFBQJÎEJMBWPSBUPSJ
"ODIFOFMDBTPJODVJJM%BUPSFEJMBWPSPPJMEJSJHFOUFPNFUUB
EJiFSPHBSFMBGPSNB[JPOFwQSFWJTUBEBMMBMFHHFBJMBWPSBUPSJ
BJQSFQPTUJBJEJSJHFOUJBJMBWPSBUPSJBEEFUUJBMMBOUJODFOEJP
FBMQSJNPTPDDPSTPBMSBQQSFTFOUBOUFEFJMBWPSBUPSJQFSMB
TJDVSF[[BMJNQPSUPEFMMBTBO[JPOFQSFWJTUBEBö
Bö
EFWFFTTFSFSBEEPQQJBUBEBöBö
TFMBWJPMB[JPOFTJSJGFSJTDFBQJÎEJMBWPSBUPSJF
USJQMJDBUBEBöBö
OFMDBTPJODVJTJSJGFSJTDBBQJÎEJMBWPSBUPSJ
• Operatori attrezzature di lavoro:
La definizione di operatore contenuta all’art. 69 del TUS
• Svolgimento diretto dei compiti di prevenzione e proteWJFOFNPEJGJDBUBBHHJVOHFOEPPMUSFBMMBWPSBUPSFJODBSJDBUP
zione dei rischi:
EFMMVTPEJVOBBUUSF[[BUVSBEJMBWPSPJMEBUPSFEJMBWPSPDIF
-BSUEFM%-HTNPEJGJDBMBSUEFM%-HT
OFGBVTP%BRVJOFDPOTFHVFDIFBODIFJM%BUPSFEJMBWPSP
BCSPHBOEPJMDPNNBCJTDIFQSFWFEFWBMBQPTTJdeve essere formato attraverso la frequenza di idonei corsi
CJMJU¹QFSJM%BUPSFEJMBWPSPEJTWPMHFSFJDPNQJUJEFMMBEdi formazione e addestrato per l’uso delle attrezzature.
detto al primo soccorso e antincendio solo in aziende che
avevano fino a 5 lavoratori. Ora invece potrà ricoprire tali • Valutazione del rischio rumore:
SVPMJJOUVUUJJDBTJQSFWJTUJEBMMBMFHHFQFSJMSVPMPEJ3411
7JFOFEBUBMBQPTTJCJMJU¹EJTUJNBSFJOGBTFQSFWFOUJWBMFovvero:
sposizione al rumore facendo riferimento alle banche dati
a. "[JFOEFBSUJHJBOFFJOEVTUSJBMJGJOPBMBWPSBUPSJ
approvate dalla Commissione consultiva permanente di
b."[JFOEFBHSJDPMFF[PPUFDOJDIFGJOPBMBWPSBUPSJ
DVJBMMBSUSJQPSUBOEPMBGPOUFEPDVNFOUBMFDVJTJÀGBUUP
c. "[JFOEFEFMMBQFTDBGJOPBMBWPSBUPSJ
SJGFSJNFOUPJOTPTUJUV[JPOFEFMMBNPEBMJU¹QSFDFEFOUFd."MUSFB[JFOEFGJOPBMBWPSBUPSJ
mente ammessa che faceva riferimento a “livelli di rumore
/FMDBTPJODVJJM%-JOUFOEBTWPMHFSFJTVEEFUUJDPNQJUJÀ
standard individuati da studi e misurazioni”.
tenuto a frequentare il corso di formazione per l’addetto al
primo soccorso e il corso per l’addetto antincendio.
4JSJDPSEBJOPMUSFDIFDPNFUVUUBMBOPSNBUJWBBOUJOGPSUVOJTUJDBBODIFMBWJPMB[JPOFEFMMFNPEJGJDIFEFHMJBSUJDPMJEJDVJ
T
• Sanzioni per Datore di lavoro e Dirigente:
sopra comporta una sanzione a carattere penale.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 53
SICUREZZA
Convegno regionale
“Sicurezza cantieri: novità
e interpretazione norme vigenti”
Foto © Foto Eden
Corrado Romagnoli
S
i è tenuto il 26 noWFNCSFQSFTTP
l’aula magna dell’Istituto “Tartaglia-Olivieri” di
#SFTDJBJMTFDPOEPTFNJOBSJP
Sicurezza Cantieri dal titolo
“Novità e interpretazioni
OPSNFWJHFOUJwPSHBOJ[[BUP
dalla Consulta Regionale Geometri e Geometri Laureati
della Lombardia in collabora[JPOFDPO"TMF%5-
Il seminario si è tenuto per la
prima volta l’anno scorso a
Milano e a dicembre sarà ri54 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
petuto a Monza in modo da
garantire il coinvolgimento di
tutti i geometri coordinatori
della Regione Lombardia
sulla trattazione di un tema
molto caldo nei nostri canUJFSJPWWFSPMBQSFTFO[BFMB
gestione dei lavoratori autoOPNJDIFQSPQSJPBVUPOPNJ
non sono.
Il nostro Collegio di Brescia
ha avuto un ruolo fondamenUBMFOFMMBTVBPSHBOJ[[B[JPOF
portando al tavolo oltre al direttore del CTP di Brescia NiDPMÉ%F1FMMFHSJOBODIF1JFS-
sandro Chiodini dell’Unità operativa Prevenzione e SicuSF[[BOFHMJ"NCJFOUJEJ-BWPSPEFMM"TMEJ#SFTDJB
%FUUJFTQFSUJBGGJBODBUJEBMMB
responsabile dell’unità opeSBUJWBEJWJHJMBO[BEFMMB%5-
EJ.JMBOP4JMWJB;BMUSPOTPOP
riuscite a riunire presso l’aula
NBHOBDJSDBQSPGFTTJPnisti del settore delle proWJODFEJ#SFTDJB.BOUPWB
$SFNPOBF#FSHBNPDPPSEJnatori della sicurezza interessati ad approfondire temi
sempre più frequenti in rela-
zione allo svolgimento quotidiano delle attività di cantiere.
Il fatto di avere poi allo stesso
UBWPMP"TM%5-FDPNJUBUP
QBSJUFUJDPFSBVOPDDBTJPOF
da non perdere soprattutto
per cercare di capire le posizioni dei diversi enti in merito
BWJTJUFTPQSBMMVPHIJFTJUVBzioni proprie dei cantieri odierni.
%PQPMBQFSUVSBEFJMBWPSJBGGJEBUBB'BVTUP"MCFSUJJORVBlità di presidente della Con-
SICUREZZA
Nella pagina precedente, la folta
platea dei partecipanti e il tavolo dei
relatori.
In questa pagina, in senso orario da
sinistra: Silvia Zaltron, Fausto
Alberti, Fausto Redaelli, Piersanto
Chiodini, Corrado Romagnoli e
Nicolò De Pellegrin.
sulta Regionale dei Geometri
EFMMB-PNCBSEJBJMDPMMFHB
(JVTFQQF3FEBFMMJDPPSEJnatore della commissione
SFHJPOBMFIBJMMVTUSBUPJMQFScorso del seminario e la scelta
dei temi proposti.
Il primo intervento tenuto da
1JFSTBOESP$IJPEJOJEFMM"TM
di Brescia ha rimarcato il ruolo
del coordinatore per l’esecuzione dei lavori anche alla
MVDFEFM%FDSFUPEJ3Fgione Lombardia del
MJOFFEJJOEJSJ[[P
per i coordinatori della sicu-
SF[[B
FEBMDVOFTFOUFO[F
oltre al ruolo dell’impresa affidataria in cantiere.
4JMWJB;BMUSPOEFMMB%5-EJ
.JMBOPDIFIBUPDDBUPBMDVOJ
aspetti su situazioni sempre
più frequenti e delicate riguardanti i lavoratori autoOPNJHMJBQQBMUJJTVCBQQBMUJ
la verifica dell’idoneità tecnico-professionale delle imprese e dei lavoratori autoOPNJJDPOUSBUUJEJEJTUBDDPF
di subappalto con imprese
nazionali ed estere sia comuOJUBSJFTJBFYUSBDPNVOJUBSJF
i lavoratori occasionali pagati
con i voucher e l’attività ispetUJWBEFMMB%5-
*OGJOF/JDPMÉ%F1FMMFHSJO
EJSFUUPSFEFM$15EJ#SFTDJB
ha presentato l’attività
dell’ente paritetico (ora
&TFC
SJWPMUPQSJODJQBMNFOUF
a sostegno ed incremento
della sicurezza all’interno dei
DBOUJFSJTQFDJGJDBOEPDPNF
l’ente sia a disposizione delle
imprese anche con sopralluoghi di cantiere a richiesta
per assistere le imprese nel
difficile compito di “fare sicu-
SF[[BwFiGBSFGPSNB[JPOFwF
nella collaborazione attiva
DPOM"TMFMB%5-
Il dibattito finale è stato molto
acceso protraendosi anche
oltre l’orario previsto per la
DIJVTVSBEFJMBWPSJRVFTUPB
dimostrazione che gli argomenti proposti sono certaNFOUFEBUUVBMJU¹BODIFTF
non sempre le risposte sono
state esaustive alla risoluzione del problema posto: le
OPSNFBQQMJDBUFTJTBUSPvano sempre spazio interpreUBUJWPy
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 55
EDILIZIA SOSTENIBILE
L.R. 31/2014 Proposta
di modifica dell'articolo 10
sullo spessore dei muri
Proponiamo i contenuti per una proposta di
modifica alla Legge Regionale 31/2014 elaborati
dal Collegio Geometri di Cremona e già
promossi da questi presso Regione Lombardia. È
necessario sottolineare che le modifiche alla L.R.
31/2014 in argomento sono già efficaci, in
quanto già vigenti in base alla L.R. 38/2015, che
introduce i nuovi principi di calcolo abrogando la
L.R 26.
Pertanto le soluzioni proposte si innestano su
una normativa, secondo il parere del gruppo di
lavoro che ha promosso l’iniziativa, errata ma
già cogente e sono finalizzate ad una futura
modifica che si auspica avvenga quanto prima.
Si chiede agli iscritti di segnalare eventuali
ulteriori osservazioni e suggerimenti.
C
riticità dell’applicazione negli edifici
esistenti in caso di
Isolamento dall’Esterno:
"WFOEPBCSPHBUPUVUUBMBMS
26/1995 diventa complesso
operare nell’ambito degli isolamenti dall’esterno – “a
cappotto” – in quanto non è
più possibile fare rifermento
a quanto era previsto all’art. 2
DPNNBDIFRVJSJDPSEJBNP
“I tamponamenti perimetrali e i
muri perimetrali portanti, nonché i
tamponamenti orizzontali e i solai
delle nuove costruzioni di qualsiasi
genere soggette alle norme sul risparmio energetico e, indistintamente, di tutti gli edifici residenziali
che comportino spessori complessivi
sia per gli elementi strutturali che
sovrastrutturali superiori a centimetri 30, non sono considerati nei
computi per la determinazione dei
volumi e nei rapporti di copertura,
per la sola parte eccedente i centimetri 30 e fino ad un massimo di
56 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
ulteriori centimetri 25 per gli elementi verticali e di copertura e di
centimetri 15 per quelli orizzontali
intermedi, se il maggior spessore
contribuisce al miglioramento dei
livelli di coibentazione termica, acustica o di inerzia termica”.
Tale norma consentiva la possibilità di non modificare i
parametri edilizi – SLP e RC
oOFMDBTPNPMUPGSFRVFOUF
di realizzazione del cappotto
esterno.
%BMMBCSPHB[JPOFEFSJWBOP
modifiche anche dal punto di
vista della classificazione
EFMMJOUFSWFOUP TUFTTP BJ
TFOTJ -3 BSU
QPJDI½TFWJÀMBNPEJGJDBEFJ
parametri SLP e RC ne consegue che l’intervento non è
più ritenuto una straordinaria
manutenzione – soggetta a
$*-"FOPO0/&304"oNB
una ristrutturazione con modifica di sagoma – soggetta a
%*"FEPOFSPTB
L’attuale norma prevede la
possibilità di classificare un
cappotto esterno come “straordinaria manutenzione”
solo nel caso che ricorra il
DPNNBCJTEFMMBSUEFMMB
MFHHFPWWFSPSFBMJ[[BSFVO
intervento che garantisca una
QSFTUB[JPOFJOGFSJPSFBM
rispetto alla norma vigente
DPOJMQBSBEPTTPDIFTFOPO
si migliora la prestazione del
oSJTQFUUBOEPDPNVORVF
la norma in merito al contenimento energetico – l’intervento diviene di ristruttura[JPOFFEJMJ[JBFRVJOEJPOFroso.
La nuova normativa energetica della Regione LomC B S E J B D P H F O U F E B M
QSFWFEFPCCJFUtivi di prestazione molto graWPTJBODIFSJTQFUUPBHMJFEJGJDJ FTJTUFOUJ F EJWFOUB
sempre più costoso e meno
incentivante operare per
l’applicazione del concetto di
Riqualificazione Energetica
degli edifici; stesso ragionamento si applica per i nuovi
edifici in quanto i parametri
percentuali – di cui ai successivi commi – diventano molto
restrittivi e di difficile utilizzo
QPJDI½MBOVPWBOPSNBUJWBEJ
efficienza energetica obbliga
a progettare edifici ad energia quasi zero.
3JTVMUBFWJEFOUFQFSUBOUP
che alzando in maniera rilevante la percentuale migliorativa di un valore molto
basso diventa estremamente
complicato l’effetto incentivante voluto dal legislatore.
4JSJTDPOUSBJOPMUSFDIFÀ
stato eliminato quanto riguardava le facciate ventilate
e la prestazione in fase estiva.
Con riferimento a tali premesse si riporta la proposta
per un nuovo testo dell’artiDPMPJOUFHSBUPOFMMFQBSUJ
JOHSBTTFUUPDPOMFNPEJGJDIF
richieste:
Legge Regionale 10 novembre
2015, n. 38
“Legge di semplificazione 2015 –
Ambiti economico, sociale e territoriale”
Art. 10 (Modifiche alla l.r.
31/2014)
1. Alla legge regionale 28 novembre 2014, n. 31 (Disposizioni
per la riduzione del consumo di
suolo e per la riqualificazione del
suolo degradato) sono apportate le
seguenti modifiche:
a) dopo il comma 2 dell’articolo 4
sono inseriti i seguenti:
2 bis bis Negli interventi di
manutenzione straordinaria, restauro e ristrutturazione, di cui all’articolo 27,
comma 1,lettere b), c) e d),
della l.r. 12/2005, I tamponamenti perimetrali e i muri
perimetrali portanti, nonché
i tamponamenti orizzontali e
i solai delle nuove costruzioni di qualsiasi genere soggette alle norme sul risparmio energetico e, indistintamente, di tutti gli edifici che comportino spessori
complessivi sia per gli elementi strutturali che sovrastrutturali superiori a centimetri 30, non sono considerati nei computi per la determinazione dei volumi e nei
rapporti di copertura, per la
sola parte eccedente i centimetri 30, se il maggior spessore consente di raggiungere il rispetto dei limiti di
fabbisogno di energia primaria o di trasmittanza ter-
EDILIZIA SOSTENIBILE
mica, previsti dalle disposizioni regionali in materia di
risparmio energetico ovvero
di prestazione acustica prevista dalla vigente normativa.
tanti e di tamponamento, nonché
dei solai che costituiscono l’involucro esterno degli edifici.
2 quater. Negli interventi di nuova
costruzione, non compresi nei
commi 2 bis e 2 ter, che raggiun2 bis. Negli interventi di manuten- gono una riduzione superiore al 25
zione straordinaria, restauro e ri- per cento rispetto ai requisiti di trastrutturazione, di cui all’articolo 27, smittanza termica o che raggiuncomma 1,lettere b), c) e d), della l.r. gono una riduzione superiore al 25
12/2005, e negli interventi di inte- per cento rispetto all’indice di pregrale sostituzione edilizia, di cui al stazione energetica espresso in tercomma 1, lettera e),punto 7 bis), mini di fabbisogno di energia pridello stesso articolo, che consentono maria, richiesti dalla normativa
di raggiungere una riduzione supe- regionale, la superficie lorda di pariore al 10 per cento dei limiti di vimento, i volumi e i rapporti di colegge previsti dalla norma- pertura interessati dall’intervento
tiva regionale in materia di sono calcolati al netto dei muri periefficienza energetica in metrali, portanti e di tamponabase alla tipologia di inter- mento, nonché dei solai che costituventoMBTVQFSGJDJFMPSEBEJ iscono l’involucro esterno degli ediQBWJNFOUPJWPMVNJFJSBQ- fici. Dal primo gennaio 2021, le
porti di copertura dell’unità percentuali di riduzione di cui sopra
immobiliare o dell’edificio sono elevate al 30 per cento.
interessato dall’intervento
sono calcolati al netto dei 2 quinquies in tutti gli interNVSJQFSJNFUSBMJQPSUBOUJFEJ venti edilizi. non è consideUBNQPOBNFOUPOPODI½EFJ rato nei computi per la desolai che costituiscono l’invo- terminazione dei volumi, allucro esterno degli edifici.
tezze o dei rapporti di copertura, il nuovo volume
2 ter. Negli interventi di nuova co- prodotto dagli aumenti di
struzione, non compresi nel comma spessore di elementi di
2 bis, che ricadono all’interno degli strutture opache dell’invoambiti del tessuto urbano consoli- lucro dell’edificio per la readato così come definito dall’articolo lizzazione di pareti o coper10, comma 1, lettera a), della l.r. ture ventilate. realizzate al
12/2005 e che raggiungono una fine di limitare il surriscaldariduzione superiore al 20 per cento mento estivo degli edifici
rispetto ai requisiti di trasmittanza ovvero la costruzione di
termica o che raggiungono una ri- schermature esterne di
duzione superiore al 20 per cento strutture trasparenti dell’inrispetto all’indice di prestazione e- volucro dell’edificio quali
nergetica espresso in termini di fab- brie soleil, tendaggi o agbisogno di energia primaria, ri- getti realizzate al fine di limichiesti dalla normativa regionale, la tare il surriscaldamento esuperficie lorda di pavimento, i vo- stivo degli edifici; purché
lumi e i rapporti di copertura inte- documentato con idonea
ressati dall’intervento sono calcolati relazione tecnica a firma di
al netto dei muri perimetrali, por- tecnico abilitato che dimo-
stri l’efficacia di tale soluzione tecnica da presentarsi
allo sportello unico per l’edilizia contestualmente alla
pratica edilizia.
2 quinquies. La superficie lorda di
pavimento differenziale che deriva
dal non conteggio dei muri perimetrali non va in detrazione della superficie lorda di pavimento da recuperare o sostituire. Per gli interventi di cui ai commi 2 bis bis, 2
bis, 2 ter, 2 quinquies è permesso
derogare fino a un massimo di 30
centimetri a quanto previsto dalle
normative nazionali, regionali o dai
regolamenti edilizi comunali ovvero dalle norme dei Piani di
Governo del Territorio in merito
alle distanze minime tra edifici, alle
distanze minime dai confini di proprietà, alle distanze minime di protezione del nastro stradale e ferroviario, nonché alle altezze massime
degli edifici da Piani di Governo
del Territorio. Tali deroghe vanno
esercitate nel rispetto delle distanze
minime riportate nel codice civile.
2 septies i proprietari e gli
altri soggetti aventi titolo di
eseguire lavori interni ed esterni sugli edifici costruiti o
modificati avvalendosi delle
disposizioni della presente
legge ovvero alla l.r. 26/1995,
non possono effettuare successive riduzioni degli spessori complessivi, fatto salvo
gli interventi effettuati successivamente all’abitabilità
degli edifici stessi che pur
diminuendo gli spessori
comportino una dimostrata
riduzione dei limiti previsti
dalla normativa regionale in
materia di efficienza energetica vigente al momento
dell’effettuazione dell’intervento.
b) il comma 5 dell’articolo 4 è abrogato;
c) dopo il comma 5 dell’articolo 5 è
aggiunto il seguente:
‘5 bis. Per i comuni di nuova istituzione il termine biennale di cui
all’articolo 25 quater, comma 1,
della l.r. 12/2005, nonché le discipline ad esso correlate di cui ai
commi 2 e 3 del medesimo articolo
sono differite fino a dodici mesi successivi all’adeguamento della pianificazione provinciale e metropoliT
tana di cui al comma 2.
Affitti e vendite bloccate
per disservizi del Cened
Dal “Giornale di Brescia”
1 novembre 2015
Vincenzo Vecchio, presidente di
Brescia e Bergamo della AppcAssociazione piccoli proprietari di
case, ha diffuso una nota su un
problema che rallenta ulteriormente un mercato già non brillante,
ovvero l’immobiliare. Secondo
Vecchio il problema nasce da difficoltà nel software del Cened, l’ente che deve registrare le certificazioni energetiche. “Nello specifico
– dice Vecchio – ci viene segnalato
che oltre al blocco di 15 giorni
nelle operazioni di accatastamento, il software di calcolo della
Regione è assolutamente inadatto
ad essere utilizzato ed ha sicuramente decuplicato i tempi per la
redazione di un Ape”. In aggiunta
– dice sempre il presidente della
Appc – “le operazioni manuali
sono aumentate in maniera esponenziale con rischi altissimi di
errore”.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 57
CATASTO
Piergiovanni Lissana
I geometri bresciani impegnati
nel sollecitare modifiche
al DOCFA e al PREGEO
Molto interessanti le osservazioni che il collega
Piergiacomo Lissana ci propone nell'articolo che
segue sulle criticità che egli stesso verifica nella
quotidianità del suo lavoro e come responsabile
della Commissione Catasto del Collegio.
Modifiche procedurali che potrebbero correggere
sia il PREGEO che il DOCFA e che potrebbero già
essere messe in atto senza attendere
necessariamente la riforma del catasto.
l’unico modo per risolvere i
tendina” (ossia con le voci
disguidi e le incompreniBDDFTTPSJwiDBOUJOFwiMBsioni che spesso sorgono
WBOEFSJFwiBSFFQFSUJOFOtra enti pubblici e contriziali” con la loro destinaCVFOUJQFSJODJTPM"HFO[JB
[JPOF
JONPEPEBFWJUBSF
delle Entrate aveva pecontenziosi anche su un
raltro assicurato che tutti i
calcolo che dovrebbe esdati erano già allineati alle
sere matematica pura?
mappe disponibili nella • -"HFO[JBEFMMF&OUSBUFFY
loro banca dati).
5FSSJUPSJPDIJFEFJMEPDV• In alcuni comuni mancano
mento comunale che certialcune categorie catastali
fica l’avvenuta autorizzaJNQPSUBOUJEFJHSVQQJ"F$
zione sugli interventi edin attesa della riforma
MFUUJOP3FHJPOBMFOEFM
(ad esempio: nei comuni
lizi “riguardante lo stesso
DBUBTUBMF WJ TPOP BM26-1-1987.
NPOUBOJ"JONPMUFSFimmobile oggetto di variacune criticità che si po- • L’aggiornamento cartograaltà comunali dove esse
[JPOFwFDJÉOPOTPMPOPOÀ
USFCCFSP SJTPMWFSF QFS JM
GJDPDPOMBOVPWBSFMFBTFEJ
TPOPQSFTFOUJMF$F$
QSFWJTUPEBOFTTVOBOPSNB
buon funzionamento del CaPREGEO – inutile negarlo
DPNFQVSFMF"
/FMMF
ma è contrario all’articolo
UBTUPDIFBNJPQBSFSFDPO– continua a presentare dei
singole categorie mancano
DPNNBEFMMB-FHHF
sentirebbero a tutti i colleghi
problemi da non sottovalualcune classi (ad esempio
OPWFNCSFODIF
(e di conseguenza a tutti i
tare. Non sarebbe più opJOBMDVOJDPNVOJQVSDPO
ha modificato il “Testo uDPOUSJCVFOUJ
EJTWPMHFSFVO
portuno chiedere ad alcuni
presenza di zone edificate
nico delle disposizioni legilavoro più “certo” nel risultato
colleghi di testare le reEJWBMPSJNPMUPEJGGFSFOUJMF
slative e regolamentari in
e senza possibilità di diverse
MFBTFDPNFEBTFNQSFM"categorie continuano e remateria di documentaJOUFSQSFUB[JPOJUSBM65&FM"genzia ha fatto?
stare classificate o con
zione amministrativa” di
genzia Provinciale.
• Ci si chiede se non sia posclasse unica o con solo due
DVJ BM %13 EJDFNCSF
sibile risolvere il problema
classi). L’ultimo aggiornaOQFSJMRVBMF
Sul catasto terreni
dei mappali che presenmento delle tariffe è stato
iEBMMFQVCCMJDIF
• 1FSDI½TPMPJO-PNCBSEJB
UBOPEVFDPMUVSFEJWFSTF
FTFHVJUPOFM"ODIFTV
amministrazioni non posnon sono ancora vigenti le
attribuite ai sensi del dl
questo tema occorre procesono più richiedere ai cittamappe del nuovo catasto
OEBMM"(&"
dere con assoluta urgenza
dini documenti già deteterreni revisionato? Siamo
che ora non si possono tratcon una verifica e con un
nuti da altre pubbliche amGPSTFVOBSFHJPOFEJTFSJF#
tare se non con istanze caraggiornamento delle cateministrazioni”.
WJTUPDIFDPOMBTUSVNFOUBtacee. Non sarebbe più
gorie e delle classi.
• /FMDBTPEJQSBUJDIF%0$'"
zione disponibile al giorno
pratico farlo con gli stru- • L’UTE (e non si capisce il
che interessano più partiEPHHJ MB SJTPMV[JPOF EJ
menti informatici a nostra
QFSDI½
UFOEFBSFUUJGJDBSFJ
DFMMFMFMBCPSBUPQMBOJNFquesto problema sarebbe
disposizione?
vani catastali – pur denuntrico può essere abbinato
cosa da poco?
DJBUJDPOJM%0$'"oBUUSBsolo ad una e non a tutte le
• Urge chiarezza sulle parti- Sul catasto fabbricati
WFSTPJMQSPHSBNNBEFMM"particelle. Ciò comporta
DFMMFiNBQQBMJBDRVFwDPO • In alcuni Comuni della proHFO[JB EFMMF &OUSBUF FY
difficoltà nel caso di ricerca
elenchi aggiornati e dispovincia di Brescia le unità
5FSSJUPSJP
DPOVOBEJTDSFdi una particella associata
OJCJMJBMQVCCMJDPSJWFSJGJimmobiliari continuano ad
zionalità che non può esall’elaborato stesso.
cando la proprietà pubessere identificate con i
sere motivata dagli “usi lo- • Si propone che venga reblica da quella privata e in
dati di mappa del Catasto
cali” visto che il software udatto un vademecum sulle
particolare quali siano i
fabbricati e dunque non
tilizzato dai tecnici è il mecaratteristiche tecniche che
“corsi d’acqua classificati
sono visibili con gli strudesimo che è stato adottato
distinguono gli immobili
QVCCMJDJwHJ¹QSFWJTUJOFMMB
menti informatici. Occorre
EBMM"HFO[JBTUFTTB¦DPTÄ
EFMMFDBUFHPSJF"""CJdelibera 3273 della comquindi procedere con una
difficile modificare il
UB[JPOFEJUJQP$JWJMF""missione Censuaria Cenrapida unificazione dei dati
software inserendo la posbitazione di tipo Econotrale e pubblicata per la
tra Catasto terreni e Catasto
sibilità di introdurre i sinNJDP ""CJUB[JPOF EJ
Regione Lombardia in BolGBCCSJDBUJ3FTUBRVFTUP
HPMJWBOJDPONPEBMJU¹iB
UJQP QPQPMBSF FDD BMMF
I
58 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
CATASTO
Sul catasto:
ulteriori richieste della categoria
• Che il CNG ricostituisca urgentemente alla Commissione Catasto
Nazionale e che essa possa interloquire con i responsabili dell’Agenzia Nazionale del Catasto
quali da oggi si aggiungono
EJTUJNBTFO[BEPWFSTJBUBODIFMFDBUFHPSJF"F"
tenere a quelli obsoleti del
NPMUPQBSUJDPMBSJQFSDI½
1939 e della circolare
classificate “beni di lusso”
EFMM"HFO[JBEFM5FSSJUPSJP
in quanto è stato soppresso
EFMFJONFSJUP
JM%.EFMBHPTUP
a impianti o a reddito dei
pubblicato sulla G.U. n. 218
GBCCSJDBUJDIFOFDFTTJUBOP
EFM
BGGJODI½MB
DPSSFUUJWJBSCJUSBSJTQFTTP
loro attribuzione non sia
GBSSBHJOPTJFNBDDIJOPTJEJ
lasciata alla discrezionalità
EVCCJBJOUFSQSFUB[JPOFF
sia del tecnico dichiarante
che di fatto – come sempre
sia del funzionario verificaavviene – favoriscono solo
tore.
l’aumento dell’imponibile
• "MGJOFEFMMBDIJBSF[[BTVMMB
fiscale. Non abbiamo infatti
determinazione del gruppo
memoria di verifiche che
di appartenenza dei fabbriabbassino la rendita catacati nelle categorie C o
stale.
OFMMF$BUFHPSJF%TJDIJFEF • Si propone che la valutache anche in questo caso
[JPOF EFMMF DBUFHPSJF %
venga fissato un parametro
(per i fabbricati di tipologia
VOJWPDPWBMJEPQFSUVUUJHMJ
DPNVOFBEFTFNQJPDBuffici provinciali di tutto il
pannoni con campate semterritorio nazionale per la
plici a destinazione artigiadefinizione della categoria
nale e deposito) venga in$PSEJOBSJBDPOSFOEJUB
trodotta nel software
QSPNR
F%TQFDJBMFDPO
%0$'" DPO MF DBSBUUFSJrendita da definire tramite
stiche di stima più comuni
stima).
e i valori minimi e massimi
• %PWSFCCFFTTFSFNPEJGJQFS$PNVOFEJTUJNBCBcata la descrizione della
sati sul vademecum citato
DBUFHPSJB%i'BCCSJDBUJ
OFMQVOUPQSFDFEFOUFDPOcostruiti o adattati per le
siderato che senza paraspeciali esigenze di un’attiNFUSJNJONBYEFGJOJUJDJTJ
vità industriale e non sutrova di fronte alla discrescettibili di destinazione
zionalità dell’operatore
diversa senza radicali traEFMM"HFO[JB JODBSJDBUP
sformazioni” in quanto le
della verifica.
"HFO[JFOPOTPMPOPOBQ- • Si chiede la motivazione
plicano questa classificaQFSMBRVBMF$BTFEJSJQPTP
[JPOFNBTJCBTBOPTVQB34"FPBMUSF0/-64TFO[B
rametri discrezionali e difTDPQPEJMVDSPWFOHBOPWBGFSFOUJEB"HFO[JBBE"SJBUFEVGGJDJPEBMM"HFO[JB
HFO[JBDIFQPSUBOPTQFTTP
EFMMF&OUSBUFFY5FSSJUPSJP
BDMBTTJGJDBSFJO%JNNPDPO MB DBUFHPSJB % B
bili che per caratteristiche
TDPQPEJMVDSP
RVBOEPÀ
dovrebbero essere C/2 e
TUBUBMBTUFTTB"HFO[JBBE
C/3.
attribuire classe e reddito
• "ODIFQFSMFDBUFHPSJF%
all’origine con la categoria
(ordinarie) è necessario un
B/1.
vademecum sui valori reali • Non è comprensibile
ad oggi da attribuire in fase
QFSDI½JEJTUSJCVUPSJEJDBS-
• Che sulla riforma del catasto in atto sia costantemente “sentito” il
parere della categoria sugli argomenti di sua competenza
• Che la riforma di cui sopra possa restituirci un catasto probatorio a tutti
gli effetti (come già lo è quello di Trento e Bolzano)
buranti debbano essere
tivazione e che venga imessi in categoria E/3 quali
OPMUSFSJMBTDJBUPOPNFDPJNNPCJMJFTFOUJEBSFEEJUP
HOPNFJOEJSJ[[PFNBJMF
FOPODMBTTJGJDBUJJO%
recapito telefonico del tec• Riguardo all’aggiornanico per eventuali chiarimento in corso della nuova
menti.
SFMFBTFEFM%0$'"OPOTB- • Nel momento in cui un
rebbe opportuno – prima
semplice cittadino o un tecdi obbligare a utilizzarla –
nico chiede una rettifica in
chiedere ad alcuni colleghi
autotutela del classamento
di testarla ed eventualPRVBOUBMUSPJODBTPEJSJmente chiedere alle comTQPTUBOFHBUJWBTJDIJFEF
missioni regionali un inDIF
M"HFO[JBSJTQPOEB
DPOUSPQFSWFSJGJDBSFFWFOM"HFO[JBTQFDJGJDIJBEFtuali problematiche?
guatamente la motiva[JPOFOPOGBDFOEPTFNQMJRapporti con l’Agenzia
cemente riferimento alle
• Si chiede se – quando vi
normative che non prevesono problematiche ridono alcun obbligo di riTQFUUPBJEBUJBOBHSBGJDJTJB
sposta e si chiudono con il
nel catasto terreni che fab“silenzio-assenso”.
bricati (ossia quando vi • Si chiede che in fase di prosono delle incongruenze
tocollazione delle istanze
con anagrafe tributaria) –
JOUVUUFMFTFEJQSPWJODJBMJ
queste non si possano ril’operatore stampi il codice
solvere tramite mezzi inforEJSJTDPOUSPDPNFJOVTPJO
NBUJDJEBQBSUFEFMMB"BMUSFBHFO[JF"HFO[JBEJ
HFO[JBEFMMF&OUSBUFTUFTTB
#FSHBNPQFSFTFNQJP
senza la proprietà sovrac- • Si chiede che la medesima
caricarli di istanza.
procedura valga per l’i• Considerato che l’ufficio
noltro delle istanze tramite
non trattiene più alcuna
QPTUBDFSUJGJDBUB"NBJMDFScopia dei documenti che
UJGJDBUBPHOJ"HFO[JBTJDPNgiustificano i cambi d’inteporta in base a discrezionaTUB[JPOFTVDDFTTJPOJ
TJ
MJU¹BVUPOPNBRVBOEPCBchiede venga introdotta la
sterebbe inoltrare la
possibilità di presentare le
stampa della suddetta ricevolture in afflusso in via teWVUBEJQSPUPDPMMB[JPOF"Mlematica su tutto il territorio
cune agenzie non risponnazionale.
dono proprio sull’avvenuta
• 4JDIJFEFDIFRVBOEPVO"SJDF[JPOF MBTDJBOEP OFM
genzia sospende una pradubbio il cittadino/tecnico
UJDBWFOHBTQFDJGJDBUBDIJBestensore.
T
ramente per iscritto la moIL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 59
URBANISTICA
I contenuti della “osservazione”
alla variante 2015
del PGT di Brescia
nerale e alle Norme Tecniche
EJ"UUVB[JPOFDIFSJBTTVNPOP
e traducono operativamente
gli obbiettivi del nuovo PGT.
"MEJM¹EFMMFPQQPSUVOJU¹Fspressamente previste dalla
Legge Urbanistica il lavoro
Il gruppo di lavoro della com- del Collegio ha avuto come
missione urbanistica ed edi- obiettivo il perseguimento
lizia del Collegio Geometri di della finalità di contribuire a
#SFTDJBIBTWPMUPOFJNFTJ migliorare la leggibilità delle
BQQFOBUSBTDPSTJVOBQQSP- norme attuative al fine di otfondito esame di tutta la com- tenere un “vademecum” oplessa documentazione rela- perativo sia per i professiotiva alle componenti del PGT: nisti che per gli operatori del
%PDVNFOUPEJ1JBOP1JBOP TFUUPSFFEJMJ[JPDJÉQVÉBUdelle Regole e Piano dei Ser- tuarsi mediante alcuni previzi.
supposti:
"UUFO[JPOFQBSUJDPMBSFÀTUBUB a. chiarezza e univocità della
dedicata alla Relazione Genorma anche riducendo la
60 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
discrezionalità da parte
EFMM"$
b.certezza dei percorsi e
delle tempistiche delle
procedure urbanistiche
c. maggiore coerenza con la
normativa regionale.
Gli obbiettivi del PGT sono
assai ambiziosi:
• salvaguardia e valorizzazione ambientale nelle sue
molteplici articolazioni;
• riduzione del consumo di
suolo agricolo;
• recupero e valorizzazione
di parti di territorio compromesse e sottoutilizzate;
• valorizzazione dell’edilizia
antica;
• integrazione dei Servizi;
• attenzione ed adozione di
strategie per la mobilità
dolce e sostenibile;
• ecc.
Tuttavia si è rilevato che gli
strumenti operativi – e che
hanno valenza vincolistica –
paiono inadeguati o addirittura incoerenti con gli obbiettivi che il Piano si prefigge.
*OQBSUJDPMBSFTJÀSJTDPOUSBUP
OFMMF/PSNF5FDOJDIFEJ"UUVB[JPOFVOBFTBTQFSBUBNJnuziosa e complicata regolamentazione che la pratica dimostra non sia sempre proficua e presenti notevoli inDPOWFOJFOUJ/FMMBQSBUJDB
JOGBUUJTJSJTDPOUSBDIFÀEJFstrema difficoltà prevedere
Foto © Naeblys - Fotolia.com
I
l Collegio dei Geometri
e Geometri Laureati ha
collaborato con il Collegio dei Costruttori all’esame della variante al PGT.
%BMMBOBMJTJEFMMBWPMVNJOPTB
documentazione predisposta dal Comune di Brescia
sono scaturite le osservazioni
che sono state elaborate con
l’ausilio di un adeguato supQPSUPMFHBMFFRVJOEJTPOP
supportate anche da valutazioni e rilievi giuridici e sono
state trasmesse al Comune a
firma congiunta dei due Collegi. L’impegno del Collegio
Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Brescia si è però espresso su due
GSPOUJRVFMMPJODPMMBCPSBzione con il Collegio dei Costruttori e quello interno con
il coinvolgimento di un apposito Gruppo di Lavoro della
Commissione Urbanistica ed
&EJMJ[JB/FTPOPRVJOEJTDBUVSJUFEVFFMBCPSB[JPOJVOB
supportata da considerazioni
HJVSJEJDIFMBMUSBSJWPMUBNBHgiormente a suggerire modalità operative. Le due elaborazioni non solo non si contraddicono bensì rafforzano
le note ed i rilievi indirizzandole verso un obbiettivo comune.
URBANISTICA
asfittico ed associato anche
ad una quota preoccupante
EJBMMPHHJOVPWJJOWFOEVUJGB
apparire la riduzione di nuovi
insediamenti una scelta facile ed indolore; si potrebbe
assumere un atteggiamento
alternativo traducibile nella
conferma dell’abbondante
previsione di nuovi insediamenti del PGT vigente e lasciando al mercato immobiliare le numerose opportunità che una previsione abbondante e generosa comQPSUBDPOMBTQFSBO[BDIF
qualche iniziativa sia effettivamente realizzata. Considerate le condizioni economiche generali e la paralisi
FEJMJ[JBBUUVBMJOPOWJÀDFSUP
il pericolo di una selvaggia
cementificazione del territorio. Tuttavia si è preso atto
EFMMBTDFMUBEFMM"NNJOJTUSBzione Comunale di ridurre
drasticamente le nuove previsioni insediative con la variante al PGT; è legittimo penTBSF DPOTFHVFOUFNFOUF
che gli insediamenti residuali
le infinite situazioni che si e gli interventi sull’edilizia eQSFTFOUBOPTVMUFSSJUPSJPJO sistente e su quella antica
relazione anche alle esigenze siano in qualche modo agedei fruitori. In definitiva è volati ed incentivati. Ciò constato ritenuto errato e contro- sentirebbe di attuare il piano
producente pretendere che e di soddisfare le richieste ed
la normativa – con le sue re- esigenze degli utenti e fruigole e prescrizioni sempre UPSJEFMUFSSJUPSJP1VSUSPQQP
QJÎEFUUBHMJBUFWJODPMBOUJF QFSÉBOBMJ[[BOEPBUUFOUBcon la pretesa errata di aver mente la documentazione
previsto tutto – possa facili- della variante al PGT non si
tare l’attuazione del PGT e trova riscontro in tal senso.
dei suoi obbiettivi.
Gli insediamenti residui inLa variante al PGT pone tra gli contrano numerose compliobbiettivi una drastica ridu- cazioni alla loro realizzazione;
zione delle previsioni inse- sono infatti assoggettati a
diative del vigente strumento 1SPHSBNNB[JPOFUSJFOOBMF
urbanistico generale recen- BSUEFMMF/5"TJQVÉDPOtemente approvato. Sicura- dividere il concetto della proNFOUFJMNFSDBUPBUUVBMFDPTÄ grammazione a condizione
che sia trasparente e semplice nella scelta delle priorità d’intervento. Quest’ultima condizione pare non
sussistere in quanto l’art. 48
pone una serie di parametri
finalizzati a definire le prioSJU¹NBBMDVOJTPOPDPNQMJcati ed onerosi per i proponenti.
Basti pensare al parametro
per definire la qualità architettonica che presuppone la
redazione di un progetto alNFOPEFGJOJUJWPDPODPOTFguenti costi che possono non
trovare corrispondente ristoro laddove la richiesta
d’inserimento non venga accolta.
"MGJOFEJSFOEFSFMBQSPDFdura chiara e dare maggiori
certezze agli operatori è stato
suggerito di ridurre il numero
dei parametri e di attribuire
loro una caratura. In tal modo
l’esame delle richieste e la
relativa graduatoria per l’inserimento saranno affidate
ad una somma di addendi.
Relativamente ai nuovi inseEJBNFOUJQSFWJTUJTJÀSJMFWBUB
VOBFDDFTTJWBPOFSPTJU¹DIF
pare ingiustificata. Non può
essere nemmeno giustificata
dall’esigenza di attuare il
1JBOPEFJ4FSWJ[JNFEJBOUF
un’onerosità esasperata a carico dei nuovi insediamenti.
Numerose e pesanti sono le
voci che gravano sull’attività
edilizia che si aggiungono ai
consolidati contributi di costruzione:
• piantumazione preventiva
• indagini preliminari del
suolo
• quota obbligatoria di edilizia convenzionata
• compensazione ecologica
• mitigazione ecologica
• perequazione e qualità aggiuntiva
• compensazione urbanistica
• monetizzazione di standard.
Per quanto riguarda la piantumazione preventiva è stato
rilevato che il suo onere pare
non giustificato proprio per la
sua temporaneità e precarietà; si è ritenuto saggio e più
economico prescrivere di
mantenere l’area oggetto
d’intervento in modo decoSPTPTBMWBHVBSEBOEPFWFOtuali essenze arboree esistenti.
Si comprende la strategia di
prescrivere una quota di edilizia convenzionata ma
questo rappresenta un onere
QFSMPQFSBUPSFPOFSFDIF
deve essere riconosciuto
anche mediante esenzione
dal pagamento della qualità
aggiuntiva per l’intero intervento.
La compensazione e mitiga[JPOF FDPMPHJDB FTTFOEP
condizionata alla peculiarità
EFJMVPHIJDPNQPSUBVOBMFB
QFSMPQFSBUPSFDIFBTTPDJBUB
alla quota conseguente al
costo della “qualità aggiuntiva” conseguente alla “pereRVB[JPOFwQPSUBMPOFSPTJU¹B
livelli non sostenibili dall’oQFSBUPSFTPQSBUUVUUPJOVO
momento di stagnazione del
NFSDBUPFEJMJ[JP"UBMFQSPposito è stato richiesto che
siano rivedute al ribasso le
aliquote per quantificare la
“qualità aggiuntiva”.
La dotazione di aree per
iTUBOEBSEVSCBOJTUJDJwQSFTDSJUUBEBMMBSUEFMMF/5"À
molto elevata e non tiene
conto dell’abbondante dota[JPOFFTJTUFOUFEPWVUBBMVOIL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 61
URBANISTICA
gimiranti strumenti urbanistici dei decenni precedenti
assecondati da fiorente attiWJU¹ FEJMJ[JB P NFHMJP OF
tiene conto per dire che i
nuovi ed abbondanti standard urbanistici richiesti per i
nuovi insediamenti possono
essere monetizzati su riDIJFTUBEFMM"NNJOJTUSB[JPOF
Comunale. In sostanza
questo meccanismo rappresenta un ulteriore gravame
sull’attività edilizia.
Un’altra fonte di onerosità ed
incertezza operativa consegue alle prescrizioni
dell’art. 33 relativamente alla
QPTTJCJMJU¹EBQBSUFEFMM"NNJOJTUSB[JPOF$PNVOBMFEJ
imporre il concorso di progettazione per interventi “particolarmente rilevanti”; è stata
proposta la cancellazione
dell’articolo 33 in quanto l’operatore è costretto a subire
la decisione discrezionale
EFMM"NNJOJTUSB[JPOF$PNVOBMFBSBQQPSUBSTJDPOVOQSPgettista sconosciuto e non di
sua fiducia oltre ad accollarsi
una maggiore onerosità del
progetto ed una tempistica
sicuramente penalizzante.
%BMMFDPOTJEFSB[JPOJTPQSB
evidenziate ne consegue una
panoramica che non agevola
gli interventi bensì li penaMJ[[BFRVJOEJMJEJTJODFOUJWB
In sostanza si ritiene che il
“sistema” impostato dalla variante al PGT intenda “spremere” le possibili azioni di
trasformazione del territorio
per raggiungere gli obbiettivi
QSFGJTTBUJWJFOFQFSÉEJNFOticato che le condizioni imposte rendono di fatto impraticabili le iniziative dei privati.
Considerando che la riqualifi62 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
cazione ecologico-ambienUBMFBVTQJDBUBEBMMBWBSJBOUF
e l’ulteriore dotazione di SerWJ[JBUUJOHPOPMFSJTPSTFOFDFTTBSJFBMMBMPSPBUUVB[JPOF
dagli interventi di trasforma[JPOFVSCBOJTUJDBTFRVFTUJ
non vengono attuati si rischia
di non raggiungere gli obbiettivi prefissati dalla variante al
PGT.
Prendendo in considerazione la regolamentazione
dell’attività di recupero
dell’edilizia esistente si riscontrano diverse inconHSVFO[FDIFDPOGFSNBOPMF
motivazioni di negatività
sopra espresse.
È stata evidenziata un’articolazione esagerata della normativa relativa ai “tessuti stoSJDJwQSFWJTUBBMMBSUDIF
EFEJDBDJSDBQBHJOFQFS
normare porzioni di città
sorte all’incirca nello stesso
periodo. L’esposizione appare dispersiva e non di immediata lettura ed operatività per cui è stato suggerito
di sintetizzate l’articolo; considerato che la regolamenta[JPOFTJCBTBQFSRVBTJUVUUF
MF[POFTVEVFQFSJPEJUFNporali “ante 1945” e “post
wFDPOTJEFSBUPJOPMUSF
che le norme per il loro recupero sono praticamente siNJMJTJQSPQPOFEJVOJGJDBSMF
pur conservando la parte descrittiva delle singole zone.
Nel merito si osserva che
anche per gli edifici successivi al 1945 vi è il divieto
dell’applicazione completa
della norma relativa al recupero abitativo dei sottotetti.
In particolare non è possibile
aumentare la quota di gronda
e di colmo come prevede la
-32VFTUBMJNJUB-
zione appare eccessiva e non
giustificata soprattutto
quando la prassi consolidata
ci conforta nei risultati decorosi degli edifici interessati
dal recupero del sottotetto;
RVFTUJ JOUFSWFOUJ JOGBUUJ
comportano una serie di migliorie generali come la ritinUFHHJBUVSBEFMMFGBDDJBUFMBEFHVBNFOUPEFHMJJNQJBOUJ
la dotazione della “linea vita”
TVJUFUUJFDDFQFSUBOUPÀ
stato proposto di modificare
MBOPSNBQSFWFEFOEPMBQPTsibilità di modifica delle falde
per gli edifici successivi al
1945.
6OBVMUFSJPSFMJNJUB[JPOFSJUFOVUBJOPQQPSUVOBÀRVFMMB
relativa all’impossibilità di
realizzazione di qualsivoglia
struttura fuori terra quali muri
di sostegno; la prassi ci forOJTDFDBTJEPWFDPONPEFTUJ
NVSFUUJEJTPTUFHOPTJQPTsono rimodellare magnificamente giardini di pertinenza.
Pertanto è stato proposto di
BNNFUUFSFUBMJNBOVGBUUJTVbordinandoli ad una loro contestualizzazione.
Esaminando le norme relative agli interventi sul tessuto
prevalentemente a destinazione commerciale e artigianale si rilevano alcune prescrizioni discutibili. In particolare si prescrive che le
acque meteoriche debbano
essere recapitate in appositi
bacini di accumulo temporaneo. Pur comprendendone
MFGJOBMJU¹ÀTUBUPPTTFSWBUP
che tali costi possono essere
sopportati per interventi
dalla consistenza medio alta
ma può risultare controproducente per piccoli interventi o per ristrutturazioni;
considerato che la questione
è anche ampiamente trattata
EBMMBMFHJTMB[JPOFSFHJPOBMF
è stato proposto di attenersi
a quanto già normato.
$POEJWJTBJOWFDFMBQPTTJCJMJU¹EJBNQMJBNFOUPEFM
QFSMFBUUJWJU¹QSPEVUUJWFNB
considerato che l’incremento
ÀDPNVORVFNPEFTUPÀTUBUP
proposto di non subordinarlo
alle misure di compensazione e mitigazione ambientale che possono rappresentare un onere disincentivante. Considerato inoltre
che si ammette l’ampliamento delle attività produtUJWFQBSFDPFSFOUFQSFWFdere la possibilità di recupero di sottotetti esistenti ad
uso abitativo.
Per quanto riguarda i frazionamenti di strutture produttive esistenti è stato proposto
che l’obbligo di un piano generale sia attivato solo per
SFBMU¹TVQFSJPSJBNR
subordinando gli interventi a
permesso di costruire convenzionato.
Improponibile è stata ritenuta la presentazione di un
piano industriale che specifichi le attività che si insedieranno. Parimenti non si condivide l’obbligo di destinare
BMNFOPJMEFMMBTMQBEBUtività di beni immateriali.
Relativamente ai “Progetti
speciali” di cui all’art. 82 è
stato osserva quanto segue:
• PR n5 – P.le Roncalli – inopportuna l’edificazione del
lotto che appare più un’iTPMBTQBSUJUSBGGJDPDPOFWJdenti problematiche di accessibilità e conseguenti
interferenze con i robusti
volumi di traffico e quindi
assai infelice per qualsiasi
tipo d’insediamento; è pre-
Foto © AP - Fotolia.com
URBANISTICA
feribile trasferire l’edificabilità prevista in ambiti ubicati nei pressi delle stazioni metropolitane destinando l’area a verde con un
pendio degradante verso il
UPSSFOUF(BS[BDIFWJTDPSSF
BDJFMPBQFSUPDPOVODFSUP
residuale valore ecologico-ambientale.
• 13To7JMMB7FSHJOFo-B
villa e le sue pertinenze si
affacciano su via Malta. ProQSJPJORVFMUSBUUP7JB.BMUB
presenta un piccolo fossato
JOMBUPPWFTUGPTTBUPDIF
non ha alcuna valenza ambientale e che potrebbe
essere utilizzato per amQMJBSF7JB.BMUBEPUBOEPMB
di marciapiedi. Si propone
di prevedere la cessione
dell’area comprendente il
fossato per la realizzazione
del completamento straEBMF DPOTJEFSBUP DIF JM
tratto di via Malta in questione va a servire l’accesso
DBSSBJP EJ "" BTTBJ GSFquentato.
1FSMFBSFFBHSJDPMFSFHPMBNFOUBUFEBMMBSUTJPTserva che subordina il recupero e cambio di destinazione d’uso per gli edifici di
valore storico alla loro dismissione da almeno 5 anni;
il termine di 5 anni appare
molto lungo e può portare
l’immobile ad un degrado irreversibile ed è auspicabile
che la norma non preveda un
termine così perentorio ma
semplicemente subordini
l’intervento alla generica
mancata utilizzazione ad usi
agricoli.
Relativamente al limite a[JFOEBMFQSFTDSJUUPQFSQPTTJCJMJBNQMJBNFOUJMBQSPposta di abbassare la dimensione minima prevista per le
colture specializzate ad 1 etUBSPBO[JDI½DPNFQSPTQFUUBUPJORVBOUPMBQSBTTJEJNPstra che un’azienda per colture specializzate può sussistere anche con ampiezza inferiore ai 3 ettari.
Per quanto riguarda le recin[JPOJTJÀDPOEJWJTBMBQPTTJbilità di recintare almeno la
pertinenza dei fabbricati reTJEFO[JBMJNBÀTUBUPTVHHFrito di estendere tale possibilità anche agli edifici non resi-
denziali ma che sono a loro
annessi.
Relativamente alle nuove costruzioni in ampliamento si è
ritenuto penalizzante ed improprio subordinarle ad una
“valenza strategica” da definire con apposito studio. Ciò
rappresenta un momento diTDSF[JPOBMFEFMM"NNJOJTUSBzione Comunale che esula
dalle competenze pianificatorie attribuite al PGT. Pertanto è stato chiesto di sopprimere tale prescrizione e di
fissare un indice di edificabilità per possibili edificazioni
aziendali.
Nelle aree di salvaguardia
BNCJFOUBMFÀQSFWJTUBFMBTJ
DPOEJWJEFMBQPTTJCJMJU¹EJ
realizzare brevi tratti di nuova
accessibilità carrabile. Tuttavia le condizioni prescritte
– non comportare modifiche
NPSGPMPHJDIFO½MFMJNJOBzione di essenze arboree – di
fatto vanificano tale possibilità per cui si è proposto di
ammorbidire la norma prevedendo la possibilità di reintegrare eventuali essenze arboree da eliminare e ammettere modeste modifiche morfologiche.
Per quanto riguarda le destinazioni d’uso è stato osservato che la possibilità di
nuovi distributori di carburanti è ammessa solo nelle
fasce di rispetto delle strade
FYUSBVSCBOF/FMMBSFBMU¹DJUtadina un distributore risulta
un servizio importante anche
sulle strade urbane per cui è
stato proposto di prevedere
la possibilità di insediamento anche nelle strade urbane di scorrimento e di inter-quartiere.
Relativamente al PLIS delle
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 63
D P M M J O F S F H P M B N F O U B U P
EBMMBSUÀTUBUPQSPQPTUP
che anche i privati possano
proporre piani attuativi finalizzati alla promozione di attività integrative rispetto all’attività agricola principale.
In merito alla regolamentazione delle attività commerciali è stato precisato che le
aree “standard” vanno richieste solo nel caso di piani
urbanistici attuativi ma non
sono dovute per interventi
autorizzati con provvedimento singolo – si veda art. 96
/5"
"MMBSUEFMMF/5"SFMBUJWP
BMMFGBTDFEJSJTQFUUPTUSBEBMF
spicca la prescrizione di mantenere una fascia tampone
BMCFSBUBEJNFUSJJODPSSJspondenza delle infrastrutUVSFoTUSBEF oFYUSBVSCBOF
QSJODJQBMJTFDPOEBSJFFEVSbane di scorrimento. La prescrizione può essere condivisibile ma vanno precisate le
modalità di attuazione.
¦JOUFSFTTBOUFMBSUDIF
ricalcando il vigente RegolaNFOUP&EJMJ[JPQSFTDSJWFQFS
JOVPWJJOUFSWFOUJMBDSFBzione di appositi spazi per le
biciclette; tuttavia è stato osservato che le dotazioni prescritte sono assai abbondanti
e rischiano di provocare un
FGGFUUPiSJHFUUPwBO[JDI½QSPmuovere ed incentivare la
cultura dell’uso della bicicletta come mezzo per gli
spostamenti urbani. Conseguentemente è stato proposto di dimezzare le quantità previste e di eliminare la
DSFB[JPOFEJMPDBMJDIJVTJDIF
appare inopportunamente
onerosa.
Esaminando le norme transitorie è stato rilevato che per
64 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
gli edifici legittimamente coTUSVJUJQSFDFEFOUFNFOUFBMMB
WBSJBOUF1(5TJBNNFUUFTPMP
la manutenzione ordinaria e
straordinaria. Ciò è parso
BTTBJMJNJUBUJWPJORVBOUPUSB
RVFTUJWJTPOPBODIFHMJFEJfici autorizzati con un indice
superiore a quello più restrittivo previsto dalla variante al
PGT e che non potrebbero
essere ristrutturati; è stato
QSPQPTUPQFSUBOUPDIFMB
norma preveda anche la possibilità di ristrutturazione.
"OBMJ[[BOEPMFEJTQPTJ[JPOJ
speciali per gli edifici di valore storico è stata evidenziata un’ampia descrizione
EFHMJJOUFSWFOUJQPTTJCJMJNB
con un fraseggio che raramente trova un riscontro analogo con le definizioni degli
interventi descritte dalla leHJTMB[JPOFOB[JPOBMFo%13
oFEBMMB-3
Questa mancanza è stato ritenuto che vada colmata per
dare inequivocabili riferimenti circa il tipo d’intervento possibile: ristruttura-
[JPOFSFTUBVSPFDDBODIFBM
fine dell’esenzione o meno
del contributo di costruzione.
¦TUBUPPTTFSWBUPJOPMUSFDIF
non è prevista la possibilità
di creare abbaini o piccole
terrazze nella copertura. I loDBMJEFMTPUUPUFUUPMBEEPWF
esistenti o ricavabili per le
BMUF[[FBEFHVBUFSBQQSFTFOUBOPJONPMUJDBTJMBQBSUF
residenziale maggiormente
appetibile. Tale caratteristica
favorisce l’insediarsi di nuovi
residenti nel Centro Storico e
OFJ/VDMFJ.JOPSJDPOEJ[JPOF
indispensabile per la loro riRVBMJGJDB[JPOF"UBMFQSPQPsito è stato osservato che
anche l’imposizione di alNFOP NR EJ TVQFSGJDJF
netta per un bilocale può risultare in molti casi un vero
ostacolo al recupero dell’edilizia antica. Sono infatti freRVFOUJJDBTJEJFEJGJDJDPNF
ad esempio le case a schiera
molto diffuse nel Centro StoSJDPEPWFMBTPNNBEFMMBTVperficie dei due locali contrapposti alla scala centrale
(uno si affaccia sulla via pubblica e l’altro sul retro con corUJMFUUPPDBWFEJP
SBHHJVOHF
OFMNJHMJPSFEFJDBTJJNR
È stato quindi proposto di eMJNJOBSFUBMFMJNJUFNJOJNP
TVHHFSFOEPVONJOJNPEJ
mq di superficie netta – o in
BMUFSOBUJWBJNREJTMQoBVTQJDBCJMFNBOPOPCCMJHBUPSJBQSPQSJPQFSGBDJMJUBSFJM
recupero anche di alloggi esistenti con superficie minore.
Condivisione è stata espressa
per la previsione di valutare
caso per caso la congruità o
meno di una superfetazione
ma si ritiene più equilibrato e
trasparente che la decisione
sia avvallata dal parere della
$PNNJTTJPOF &EJMJ[JB JO
quanto organismo collegiale.
In merito agli accessi per disabili è stato proposto di prevedere espressamente la
possibilità che le installa[JPOJBUUFBTVQFSBSFMFCBSSJFSFBSDIJUFUUPOJDIFQPTsano occupare anche porzioni di suolo pubblico.
Relativamente alle antenne/
Foto © L.Bouvier - Fotolia.com
URBANISTICA
URBANISTICA
intendere la distribuzione
EFMMFNFSDJDIFBMMPTUBUPBUUVBMFBQQBSFJSSFWFSTJCJMF"
tale proposito è stato condiviso comunque il vincolo di
destinazione dei negozi ubicati sugli assi commerciali
TUPSJDJo$PSTP.BSUJSJ-JCFSU¹
7JB'MMJ1PSDFMMBHB$PSTFUUP
TBOU"HBUB$PSTP.BNFMJ7JB
9(JPSOBUF$PSTP;BOBSEFMMJ
ecc. – mentre è stato proQPTUPQFSBMUSFWJFQSJWFEJ
una vocazione commerciale
TUPSJDBMBQPTTJCJMJU¹EJDPOvertire negozi dismessi in autorimesse pur senza alterare
MFBQFSUVSFTQFTTPDBSBUUFrizzate da elementi lapidei
caratteristici. Ciò nella conJNQJBOUJSBEJPUFMFWJTJWJMB vinzione che la creazione di
norma attribuisce potere agli QPTUJBVUPOFMMFDBTFBOUJDIF
uffici comunali per fornire in- possa incentivare l’insediarsi
dicazioni per la loro installa- EJOVPWFGBNJHMJFQSFTVQ[JPOFUVUUBWJBÀTUBUPFWJEFO- posto indispensabile per la
ziato che la materia è già ade- rivitalizzazione del Centro
guatamente regolamentata storico e per la sopravvivenza
dall’art. 33 del vigente Rego- delle residue botteghe/neMBNFOUP&EJMJ[JPFQFSUBOUP gozi di vicinato.
è stato proposto che la rego- "OBMPHBNFOUFQFSMBSJWJUBlamentazione di tale attività lizzazione del Centro Storico
faccia riferimento al Regola- – Nucleo Storico – è stato osmento Edilizio vigente.
servato che i vincoli di destiÈ stato riscontrato che la rea- nazione d’uso degli edifici
lizzazione di autorimesse e storici con relative percenposti macchina non prevede UVBMJQPTTPOPFTTFSFHJVTUJGJla possibilità di convertire cati per alcune tipologie che
negozi dismessi e/o inutiliz- hanno vocazione prettazati. Il tema è stato oggetto di NFOUFSFTJEFO[JBMFDPNFBE
discussioni negli anni passati FTFNQJPMFDBTFBTDIJFSB
ed ha portato ad un vincolo mentre i vincoli su altre tipogeneralizzato della destina- logie – es. palazzi e case a
zione a negozio. La motiva- corte – rappresentano una
zione era suffragata dall’au- complicazione ed un impedispicio che negozi e botteghe mento al loro recupero e riuvenissero in breve riattivate; UJMJ[[P¦TUBUPQSPQPTUPQFSin realtà il problema della di- UBOUPEJMJCFSBMJ[[BSFMFEFsmissione ed abbandono dei stinazioni d’uso che seguinegozi ha motivazioni più SBOOPMFMPHJDIFEJNFSDBUP
profonde ed attiene ad un condividendo la verifica di
nuovo modo di vivere e di congruità della destinazione
d’uso con le peculiarità
dell’immobile.
"MGJOFEJJODFOUJWBSFVMUFSJPSmente il recupero degli ediGJDJBOUJDIJBODIFMBEEPWFTJ
prevedono opere di restauro
e quindi di salvaguardia dei
NBOVGBUUJÀTUBUPSJUFOVUP
opportuno prevedere esplicitamente la possibilità di
associare ai materiali tradizionali anche tecniche moderne; ad esempio deve essere esplicitato che anche un
solaio in legno – antico o di
nuova realizzazione – possa
essere associato a caldane in
DBMDFTUSV[[PDPMMBCPSBOUFBM
fine di rendere il solaio idoneo a sopportare i sovraccarichi secondo le moderne
esigenze abitative.
Coerentemente con quanto
sopra osservato è stato proposto di prevedere la possibilità di modificare leggerNFOUFDN
MJNQPTUB
EJBMDVOJTPMBJQSJWJEJQSFHJP
BSDIJUFUUPOJDPMBEEPWFUBMF
spostamento serva a riequiliCSBSF MBMUF[[B JOUFSQJBOP
sottraendola a quello molto
alto per attribuirla a quello
EFGJDJUBSJPGBUUPTBMWPJMSJspetto delle aperture di facciata. Tali operazioni miglioreranno la fruibilità dei locali
incentivando l’insediamento
nei nuclei storici.
"MGJOFEJGBDJMJUBSFMBMFUUVSB
EFMMFEJTQPTJ[JPOJOPSNBUJWF
è stato suggerito di integrare
MF/5"DPOVOBMFHFOEBDPNpleta relativa alle sigle di abbreviazione dei vari piani e
strumenti urbanistici.
Per le numerose osservazioni
esposte il commento sulla
variante è che questo è parso
non coerente con le aspettative pratiche ed operative e-
spresse nelle premesse; in
particolare l’esame della variante al PGT porta a sensazioni di distacco dalla realtà
PQFSBUJWBSFBMU¹BTTBJDPNplessa e con aspetti di criticità mai conosciuti negli ultimi decenni.
%BMMBOBMJTJEFMMBEPDVNFOUBzione si ha l’impressione che
il PGT sia stato redatto per
una realtà diversa da quella
CSFTDJBOBSFBMU¹DPOFWJEFOUJ
aspetti di criticità che accoNVOBOPMBDJUU¹BMMB1SPWJODJB
alla Regione e che accomunano l’intero paese.
Il risultato è un PGT che tende
ad un territorio eccelso nelle
sue componenti e quindi teoricamente condivisibile.
Chi non vorrebbe una città
armoniosa nelle sue compoOFOUJSJDDBEJWFSEFOFMMFTVF
molteplici funzioni e livelli di
GSVJCJMJU¹DPOVOBSFUFFDPMPgica completa e senza solu[JPOFEJDPOUJOVJU¹FDD Purtroppo gli obbiettivi previsti non possono trovare riscontro in considerazione del
particolare contesto socio-economico e la realtà dello
stato di fatto che sicuramente
può e deve essere migliorata
ma in un rapporto equilibrato
tra risorse territoriali e risorse
della collettività; collettività
intesa nel senso più completo ed ampio e quindi comQSFOTJWBEJVUFOUJPQFSBUPSJ
FDPOPNJDJ*TUJUV[JPOJBTTPDJB[JPOJEJDBUFHPSJBFDD
La variante al PGT avrebbe
EPWVUPJOTJOUFTJDBMJCSBSF
meglio le proprie aspirazioni
ed obbiettivi secondo le risorse che il tessuto urbano
può produrre nei prossimi
anni.
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 65
URBANISTICA
Dal “Giornale di Brescia”
30 settembre 2015
Enrico Mirani
L
e norme approvate ieri
dal Pirellone valide per
52 paesi bresciani
classificati ad alto rischio
Un sisma burocratico per tutelare i cittadini dai terremoti
SFBMJ/VPWFQSPDFEVSFVMUFriori passaggi formali per garantire edifici sicuri. In 52 CoNVOJCSFTDJBOJGSBDVJJMDBQPMVPHPTJQPUSBOOPDPTUSVJSF
nuovi immobili (pubblici e
privati) oppure fare ristrutturazioni strutturali soltanto
dopo avere ottenuto il nulla
PTUBEFM$PNVOFDIFDFSUJfichi la conforrnità del progetto alle norme antisismiche.
Lo prevede la legge approvata ieri dal Consiglio regioOBMFi%JTQPTJ[JPOJJONBUFSJB
di opere o di costruzioni e relativa vigilanza in zone sismiche”. I 52 Comuni (vedi
MFMFODPOFMMBDBSUJOBBGJBODP
VO RVBSUP EFMMB QSPWJODJB
sono quelli classificati in zona
TJTNJDBWBMFBEJSFEPWF
possono verificarsi forti terremoti (dal 4 all’1 si va in ordine
DSFTDFOUFEJHSBWJU¹"OFTTVO
Comune bresciano è attribuito il grado 1).
La lista. È un elenco predisposto un anno fa dalla ReHJPOF iDPOHFMBUPw GJOP BM
QSPTTJNPPUUPCSFDIFSJclassifica la provincia: alcuni
Comuni (nell’ovest) sono stati
UPMUJEBMMF[POFQJÎDSJUJDIF
TPTUJUVJUJEBBMUSJMBDJUU¹MB
#BTTB PSJFOUBMF MBMUP F JM
basso Garda). Tutto ciò si traduce – nel nome della sicurezza – in supplemento di
PCCMJHIJUFNQJFQSPDFEVSF
QFSJQSPHFUUJTUJMFJNQSFTF
HMJFOUJMPDBMJJDJUUBEJOJ¦JM
combinato di due provvedi66 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Le nuove
zone sismiche
NFOUJ*MQSJNPBQQVOUPMB
MFHHFWBSBUBJFSJJMTFDPOEPMB
nuova classificazione.
La novità. La Regione ha dovuto adeguare le sue norme
BMMBMFHHFOB[JPOBMFEFM
in particolare ad una successiva sentenza della Corte CoTUJUV[JPOBMFEBUBUBDIF
dispone l’obbligo dell’autorizzazione preventiva dei
QSPHFUUJ 'JOPSB JO -PNCBSEJBRVFTUPWJODPMPOPO
c’era. La norma – che sana una
vacanza decennale – atttibuisce ai Comuni il compito di
verificare prima e controllare
poi l’efficacia antisismica dei
OVPWJ JOUFSWFOUJ FEJMJ[J
mentre anche la Regione ha la
possibilità di svolgere azioni
di controllo successivo.
I Comuni. Per i Comuni è un
evidente aggravio di oneri e
DPNQFUFO[FOPOUVUUJQFS
BMUSPTPOPJOHSBEPEJHBSBOUJSFQFSSBHJPOJFDPOPNJDIF
si pensi ai piccoli municipi)
una struttura tecnica adeHVBUBBODIFQFSDI½TJUSBUUB
di verifiche complesse e delicate vista la natura dell’argomento.
"RVFTUPQSPQPTJUPMBMFHHF
dispone che i Comuni possano rivolgersi ad un ufficio
specifico (da creare) della ReHJPOFEJTQPOJCJMFBODIFQFSJ
casi in cui gli interventi edilizi
interessino più Comuni. Una
scelta precisa quella di affidare ai Comuni le funzioni auUPSJ[[BUJWFFEJDPOUSPMMPiJO
considerazione del ruolo già
svolto dagli stessi – dice la
relazione che accompagna la
legge – in merito agli interventi edilizi e di trasformazione sul territorio”.
I CONTENUTI
Che cosa.
Il Consiglio regionale (con 41 voti favorevoli, 9 contrari e 20 astensioni) ha
approvato la nuova legge su “Disposizioni in materia di opere o di costruzioni e relativa vigilanza sismica”. La legge adegua la normativa regionale a
quella nazionale e ad una sentenza della Corte Costituzionale.
Il nulla osta.
La novità fondamentale riguarda la necessità di acquisire il nulla osta preventivo all’inizio dei lavori relativi ad interventi edilizi in zone a medio-elevata
sismicità. Tocca ai Comuni promuovere o bocciare i progetti e le nuove
costruzioni, che devono rispettare particolari criteri.
La sicurezza.
Scopo della norma è garantire la sicurezza dei nuovi edifici nelle zone ad alto
rischio terremoti. Nella provincia di Brescia, in base ad una nuova classificazione che dovrebbe entrare in vigore a metà ottobre, ben 52 Comuni sono
inseriti nella zona 2 ad alto rischio terremoti. In precedenza erano solo 32.
Nella nuova classificazione entrano la città capoluogo, il basso e l’alto lago di
Garda.
Foto http://www.iesn.org
URBANISTICA
I tempi. I Comuni dovranno approvare (o bocciare) i progetti
presentati all’apposito sportello entro sessanta giorni dalla
richiesta; nel caso di un passaggio in Regione la procedura
si allunga di altri trenta giorni.
Per le opere comunali il parere
della Regione è obbligatorio
sempre. La nuova legge entrerà
in vigore dopo la pubblicazione
TVM#PMMFUUJOP6GGJDJBMFUVUUBWJB
entro tre mesi dovranno essere
varate le norme necessarie per
renderla praticabile: ad eTFNQJPJOEJDBOEPJEPDVNFOUJ
EBQSFTFOUBSFJDSJUFSJQFSJMSJMB
TDJPEFJOVMMBPTUBEFGJOFOEPJM
sistema informatico integrato.
Fonte: "Giornale di Brescia"
30 settembre 2015
La discussione. La proposta di
legge è stata presentata
nell’aula del Pirellone dal relaUPSF%POBUFMMB.BSUJOB[[PMJMF
ghista bresciana. Il provvedimento è arrivato alla discussione dopo una serie di incontri
e audizioni nelle Commissioni
consiliari con gli operatori economici e gli enti locali. La legge
è stata approvata con 41 sì (a
NBHHJPSBO[BEJDFOUSPEFTUSB
OP.PWJNFOUP4UFMMF
FB
stensioni. Una mezz’oretta
TDBSTBEJEJCBUUJUPEBUBMBOB
tura tecnica (e cogente) del
provvedimento. Iolanda Nanni
(M5S) ha criticato il provvedimento “perchè scarica sui Comuni le nuove competenze
senza che la Regione li sostenga
con risorse adeguate”. Un'osservazione condivisa da Jacopo
Scandella “Molti Comuni non
saranno in grado di assolvere a
RVFTUJOVPWJDPNQJUJw"OOB
-JTB#POEPOJ'*
QVSTPUUPMJOF
ando la necessità di aggiornare
MBOPSNBUJWBIBBVTQJDBUPDIF
non ci sia un appesantimento
T
burocratico.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 67
URBANISTICA
Giuseppe Zipponi
Proposta di semplificazione
sull'acquisizione
dei reliquati pubblici
Q
VBOUFWPMUFDJTJBNPJNCBUUVUJTFO[BQFSDPSSFSMBJO
un tratto di strada pubblica intestato al signor
3PTTJ5VUUJJDPNVOJIBOOPEFDJOFDFOUJOBJBEJTJtuazioni del genere. Le motivazioni sono molteplici: cessioni
CPOBSJFOPOQFSGF[JPOBUFBDDPSEJWFSCBMJDPOMBTTFTTPSF
EFMMFQPDBMPUUJ[[B[JPOJNBJQPSUBUFBUFSNJOFDPOUSBUUJOPO
USBTDSJUUJNBQQBMJEJNFOUJDBUJOFMMFTVDDFTTJPOJPJOFTFHVJUF
volture.
BMUSFRVFTUJPOJEJFWFOUVBMJPQFSFEJVSCBOJ[[B[JPOJEBGJOJSF
buche o marciapiedi da riparare o altro. Questo andrà definito
a parte.
7FEJBNPPSBBMDVOJDBTJQSBUJDJ
Caso A. Caso molto semplice.*MNBQQBMFGPHMJP9EFM
$PNVOF:ÀVOBTUSBEBDPONBSDJBQJFEFFEÀSJUVBMNFOUFJOUFTUBUPBODIFDBUBTUBMNFOUFBMMBQSPQSJFU¹FGGFUUJWB
1FSEFGJOJSFMBRVFTUJPOFFOPOTPMPQFSFWJUBSFBMTJHOPS3PTTJ
la esclamazione “ma devo pagare l’IMU sulla strada!” vi segnaMJBNPDIFFTJTUFVOBQSPDFEVSBDIFJONPMUJDBTJÀNPMUPGBDJMF
da attuare.
Si tratta del cosiddetto “accorpamento al demanio stradale”
DIFÀBMUFSOBUJWPBMDMBTTJDPDPOUSBUUPJOGPSNBQVCCMJDBTUJQVMBUPEBM/PUBJPDPOJDPTUJQFSUBTTFEJSJUUJPOPSBSJCPMMJCFO
noti.
È previsto dall’art. 31 commi 21 e 22 della Legge n. 448/1998:
“È data facoltà agli enti locali, con proprio provvedimento, di disporre
l’accorpamento al demanio stradale delle porzioni di terreno utilizzate ad
uso pubblico, ininterrottamente da oltre venti anni, previa acquisizione del
consenso da parte degli attuali proprietari. La registrazione e la trascrizione
del provvedimento avvengono a titolo gratuito”$FSUBNFOUFQFSiEFNBOJPTUSBEBMFwOPOTJJOUFOEFTPMPDBSSFHHJBUBTUSBEBMFNB
BODIFMFSFMBUJWFQFSUJOFO[FRVBMJNBSDJBQJFEJQBSDIFHHJBJVPMFDJDMBCJMJ
*OQSBUJDBTVJOJ[JBUJWBEFMMBQBSUFQJÎEJMJHFOUFQPUS¹FTTFSF
attuato un procedimento di questo tipo:
1. Consenso scritto della proprietà (vedi facsimile nella prosTJNBQBHJOB
2. Delibera dC Comunale di accorpamento al demanio straEBMFWFEJGBDTJNJMFOFMMBQSPTTJNBQBHJOB
3. Registrazione e trascrizione (gratuita) della delibera o del
provvedimento.
4. Ci permettiamo di ritenere appunto che sia il Consiglio Comunale a poter emettere il “provvedimento” per via delle
proprie attribuzioni di cui all’art. 42 del Testo Unico Enti
Locali. Naturalmente ogni ente locale potrà fare altri ragionamenti in base al proprio ordinamento e cavarsela con una
QJÎTFNQMJDFEFMJCFSBEJ(JVOUBP%FDSFUPEFM%JSJHFOUF
Quanto alla trascrizione facciamo presente che si tratta di una
procedura per la quale necessita utilizzare il Software “Nota”
EJTQPOJCJMFHSBUVJUBNFOUFTVMTJUPBMM"HFO[JBEFMMF&OUSBUF
XXXBHFO[JBFOUSBUFHPWJU$PTBEFWJGBSF"HHJPSOBSFEBUJ
DBUBTUBMJFJQPUFDBSJ"EFNQJNFOUP6OJDPUFMFNBUJDP*TUJUVzioni / Software / Software Nota).
#FOJOUFTPMBQSPDFEVSBÀTPMPVOBQSPDFEVSBOPOSJHVBSEB
68 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Cosa fare?
Fase 1: Consenso scritto della proprietà
Fase 2:%FMJCFSBPQSPWWFEJNFOUP
Fase 3: Registrazione e trascrizione con la “Nota” di trascrizione e di voltura.
Caso B. Caso semplice.*MNBQQBMFGPHMJP:EFM$PNVOF9
ÀVOBTUSBEBDPONBSDJBQJFEFFEÀJOUFTUBUPDBUBTUBMNFOUFB
persone diverse dalla proprietà effettiva.
URBANISTICA
FACSIMILE DI DELIBERA
Acquisizione al patrimonio comunale dell’area già occupata dall’allargamento di via ...... ai sensi del comma 21 dell’art. 31 della Legge n. 448/1998.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Considerato che in via...... trovasi...... un reliquato di area, già occupato dalla
sede stradale posta in prossimità di ...... , realizzata nell’anno ......
Considerato altresì che l’area su cui insiste detta opera, risulta ancora di
proprietà privata e, al fine di consentire l’acquisizione definitiva al patrimonio
comunale di tali aree, anche riguardo a eventuali responsabilità, è intenzione
di questa Amministrazione accorpare tali aree al demanio stradale, in base
al comma 21 dell’art. 31 della Legge n. 448/1998, che prevede: “ In sede di
revisione catastale, è data facoltà agli enti locali, con proprio provvedimento,
di disporre l’accorpamento al demanio stradale delle porzioni di terreno utilizzate ad uso pubblico, ininterrottamente da oltre venti anni, previa acquisizione del consenso da parte degli attuali proprietari”;
Considerato che tale area è identificata al Catasto Terreni/Fabbricati come
segue:
Comune di ...... foglio ...... mappale ...... subalterno ...... superficie ...... qualità ...... ed è di proprietà del Sig. ...... nato a ...... il ...... (C.F. ...... residente in
...... via ...... proprietario, il quale ha manifestato il proprio consenso all’acquisizione suddetta, con nota del ...... nostro protocollo n......
Visto il D.L.vo 267/2000;
Visti i pareri ......
con voti ......
DELIBERA
a.
b.
c.
d.
di accorpare al demanio stradale, in base al comma 21 dell’art. 31
della Legge n. 448/1998, l’area già occupata dall’allargamento di via
...... identificata come segue:
Comune di ...... foglio ...... mappale ...... subalterno ...... superficie ......
qualità ...... da parte del sig. ...... nato a ...... il ...... (C.F. ...... residente
in ...... via ......
di acquisire quindi, in regime di proprietà e gratuitamente, le relative
aree in favore del Comune di ...... Piazza ...... - ...... (BS) - C.F......
di dare mandato, ove necessario, al Responsabile dell’Ufficio Tecnico
Comunale di provvedere, con propria determinazione e/o decreto,
all’eventuale più precisa identificazione catastale degli immobili, ivi
comprese le operazioni di aggiornamento catastale, se necessarie;
di dare atto che, ai sensi del comma 22 dell’art. 31 della Legge n.
448/1998, la registrazione e la trascrizione del relativo provvedimento
e/o la successiva eventuale determinazione/decreto, avvengono a
titolo gratuito.
Cosa fare?
Fase 1: Consenso scritto della proprietà
Fase 2:%FMJCFSBPQSPWWFEJNFOUP
Fase 3:1SPDFEVSBEJDPSSF[JPOFEBUJDBUBTUBMJPOMJOFEFMM"genzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it / servizi
online / servizi catastali e Ipotecari / Correzioni dati catastali
online – Contact center).
Fase 4: Registrazione e trascrizione con la “Nota” di trascrizione e di voltura.
Caso C. Caso complesso.*MNBQQBMFQBSUFGPHMJP;EFM
$PNVOF:ÀVOBTUSBEBDPONBSDJBQJFEFFEÀJOUFTUBUPFEÀ
SJUVBMNFOUFJOUFTUBUPBODIFDBUBTUBMNFOUFBMMBQSPQSJFU¹FGfettiva ma sia al Catasto Terreni che al Catasto Fabbricati è
DFOTJUPDPNFQFSUJOFO[BEJVOFEJGJDJPNBHBSJVODPOEPNJOJP
per la precisione è censito come corte comune a una serie di
unità immobiliari urbane.
FACSIMILE DI CONSENSO
Spett. Comune di ......
Piazza ......
...... (BS)
Il sottoscritto ...... nato a ...... il ...... C.F. ...... residente in ...... via...... nella
sua qualità di proprietario dell’area identificata al Catasto Terreni/Fabbricati
come segue:
Comune di ...... foglio ...... mappale ...... subalterno ...... superficie ...... qualità ...... già occupata dalla sede stradale e pertinenze di via ......
dichiara
il proprio consenso a consentire l’acquisizione definitiva al patrimonio comunale delle aree di cui sopra e quindi ad accorpare tali aree al demanio stradale in base al comma 21 dell’art. 31 della Legge 448/1998.
...... lì ......
In fede ......
Cosa fare?
Fase 1: Consenso scritto della proprietà
Fase 2: Perfezionamento catastale mediante:
TFUSBUUBTJEJFEJGJDJPDPOQPDIFVOJU¹JNNPCJMJBSJQFSFsempio edificio unifamigliare: variazione catastale con stralcio
di area urbana.
TFUSBUUBTJEJFEJGJDJPDPONPMUFVOJU¹JNNPCJMJBSJQFSFTFNQJPVODPOEPNJOJPGSB[JPOBNFOUPBMDBUBTUPUFSSFOJQPJ
al catasto fabbricati: elaborato di subalternazione con identificazione della particella dei terreni anche all’urbano senza
necessità di variare tutte le schede.
Fase 3:%FMJCFSBPQSPWWFEJNFOUP
Fase 4: Registrazione e trascrizione con la “Nota” di trascrizione e di voltura.
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 69
CONDOMINIO
Francesco Ganda
L
a sentenza emessa
dalla suprema corte
con riguardo di decoro architettonico negli edifici conferma un principio
consolidato ai fini della tuUFMBQSFWJTUBEBMMBSU
comma 2 C.C. in materia di
divieto di innovazioni sulle
parti comuni dell’edificio
condominiale. Non serve
che il fabbricato in cui il decoro architettonico sia stato
BMUFSBUP EBMMJOOPWB[JPOF
abbia un particolare pregio
artistico e non ha rilevanza
nemmeno il affitto che tale
decoro sia stato già gravemente ed evidentemente
compromesso da precedenti
interventi sull’immobile. Invece è sufficiente che vengano alterati in modo visibile
la struttura e l’armonia i quali
conferiscono al fabbricato
una specifica identità. Per
quanto riguarda la sentenza
della cassazione essa è stata
emessa con riferimento alla
violazione di un decoro architettonico determinato
dalla trasformazione in veranda dell’unico balcone esistente al piano ammezzato
che aveva spezzato il ritmo
proprio della facciata ottocentesca del fabbricato che
possedeva un disegno di ripetizione del balcone e di
alternanza di vuoti e pieni. Inoltre la violazione è anche
causata dalle caratteristiche
costruttive della veranda e
dal suo colore bianco brillante che contrastava con le
superfici più opache degli edifici circostanti. La corte inoltre ha anche richiamato le
seguenti precedenti decisioni: Caso Sent. n. 27551 del
GFCCSBJPTFDPOEPDVJ
70 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Decoro architettonico
dell'edificio
ai fini della tutela prevista
EBMMBSU$$OPOTFSWF
che il fabbricato il cui decoro
architettonico sia stato alterato dalla innovazione abbia
un particolare pregio artiTUJDP$BTP4FOUOEFM
PUUPCSFTFDPOEPMB
stessa non ha rilevanza il
fatto che il decoro sia già
stato già gravemente compromesso da precedenti alterazioni all’immobile. Caso
4FOUOEFMBHPTUP
FOEFMHFOOBJP
QFSMBRVBMFMBMUFSBzione del decoro architettonico è sufficiente che siano
modificate in modo visibile e
significativo la particolare
struttura e la complessiva armonia che conferiscono al
fabbricato una identità particolare e specifica.
Esempi di opere
La comproprietà dell’intero
muro perimetrale comune di
un edificio legittima il condomino ad apportare allo
stesso tutte le modificazioni
che consentano di trarre dal
muro in comunione una particolare utilità aggiuntiva rispetto a quella goduta dia ad
altri condomini a condizione
di non impedire a questi ultimi di proseguire ad usare il
muro oppure di utilizzarlo in
NPEPBOBMPHP%JOPOBMUFrare la destinazione e sempre
che tale modifiche non pregiudichino la stabilità e il decoro architettonico del fabCSJDBUPDPOEPNJOJBMF"QQFMMP3PNB
Canne fumarie
"MGJOFEJTUBCJMJSFTFMFPQFSF
che modificano al cosa comune di un fabbricato con-
dominiale abbiano modificato il decoro architettonico
pregiudicandolo devono essere tenute presenti le condizioni di quest’ultimo prima
di tali opere. In tal senso va
valutata la conseguenza di
una modifica su un fabbricato la cui estetica era già
stata menomata da preceEFOUJMBWPSB[JPOJ"MUSBDPOEJ[JPOFDJSDBMBNFOPNB[JPOFEFMMFTUFUJDBÀMBNF-
diocrità del condominio in
esame il quale se non corrisponde ad un livello architettonico dignitoso non è
immaginabile di immaginare
una menomazione riferita
BMMBSUMEFM$$5SJCVOBMFEJ.PO[B
Si tenga presente che la menomazione deve essere appariscente e non una questione di causa senza effetto.
T
Condominio
Innovazioni; decoro architettonico; nozione; alterazione della particolare struttura e della
complessiva armonia dell'edificio; sufficienza
Cass. civ., Sez. II, sent. n. 19.6.2009, n. 14455
Ai fini della tutela prevista dall'art: 1120, comma 2,
cod. civ. in materia di divieto di innovazioni sulle parti
comuni dell'edificio condominiale, non occorre che il
fabbricato, il cui decoro architettonico sia stato alterato
dall'innovazione, abbia un particolare pregio artistico,
né rileva che tale decoro sia stato già gravemente ed evidentemente compromesso da precedenti interventi
sull'immobile, ma è sufficiente che vengano alterate, in
modo visibile e significativo, la particolare struttura e la
complessiva armonia che conferiscono al fabbricato una
propria specifica identità (nella fattispecie; la S. C. ha
confermato sul punto l'impugnata sentenza che aveva
ritenuto dimostrata la violazione del decoro architettonico in un caso in cui la trasformazione in veranda
dell'unico balcone esistente al piano ammezzato aveva
spezzato il ritmo proprio della facciata ottocentesca del
fabbricato, che nei vari piani possedeva un preciso disegno di ripetizione dei balconi e di alternanza di pieni
e vuoti, non potendosi trascurare, a tal fine, anche la
rilevanza delle caratteristiche costruttive della veranda
e il suo colore bianco brillante, contrastante con le superfici più opache dei circostanti edifici).
Foto © Andreaphoto - Fotolia.com
CONDOMINIO
Agevolazioni fiscali: quattro misure al vaglio
Dal “Giornale di Brescia”, 21 ottobre 2015
Saranno prorogate ancora per tutto il prossimo anno le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e l’efficientamento energetico delle abitazioni. Una risoluzione
approvata nei giorni scorsi alla Camera e al Senato, infatti, ha impegnato il Governo a reperire e a destinare nuove risorse finanziarie per continuare a sostenere il
settore delle costruzioni, a favorire l’innovazione tecnologica del comparto e a tutelare ulteriormente l’ambiente attraverso una progressiva riduzione delle emissioni in atmosfera.
Nonostante le ripetute proroghe degli incentivi negli ultimi anni, non si tratterà nemmeno questa volta di una stabilizzazione dei benefici, tuttavia anche per il 2016
chi eseguirà lavori di ristrutturazione semplice potrà detrarre fiscalmente il 50% delle spese sostenute, mentre chi sceglierà di investire in interventi di efficientamento energetico sugli immobili di proprietà potrà recuperare il 65% di quanto speso. 350 milioni di euro le risorse che dovrebbero essere stanziate per l’operazione.
Quattro le misure attualmente al vaglio del Governo, in attesa di conoscere quali entreranno definitivamente nella prossima legge di stabilità.
La prima è rappresentata dall’estensione del bonus del 65% anche agli alloggi popolari, per favorire non solo una riqualificazione dei singoli immobili e del contesto urbano, ma anche per garantire all’edilizia pubblica una contrazione delle spese legate ai consumi.
La seconda ipotesi è l’estensione degli incentivi del 50% alle ristrutturazioni di capannoni e stabilimenti, per permettere anche alle imprese di ottenere vantaggi riservati finora solo a privati.
Altra opzione è legata al bonus mobili, che potrebbe essere svincolato dalla ristrutturazione dell’immobile ed esteso anche a chi vive in affitto, purché si tratti di una
coppia giovane.
Infine, la proposta più complessa (ma il cui impatto economico potrebbe essere più forte) è quella legata ad un’operazione di riqualificazione energetica dei condomini che leghi i bonus per i proprietari agli investimenti delle Esco (energy service company), disposte ad anticipare il capitale necessario per i lavori, da recuperare con i risparmi sulle bollette energetiche che si produrrebbero nel tempo.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 71
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
Aleandro Bottichio
Valore di Costo Deprezzato
Valore dell’Area Edificata
P
remesse alla determinazione del Valore di Costo
deprezzato
"MMJOUFSOPEFMMBHFSBSDIJBEFJQSPDFEJNFOUJEJTUJNB
MBQQSPDDJPEFMDPTUPSBQQSFTFOUBVOBTPSUBEJFTUSFNBSBUJP
TPQSBUUVUUPGSBHMJJNNPCJMJPSEJOBSJJORVBOUPJMNFUPEPOPSmalmente viene preso in considerazione quando sono già
TUBUJTDBSUBUJJQSPDFEJNFOUJDPNQBSBUJWJQFSWBMPSFEJNFSDBUP
per valore di capitalizzazione del reddito e per metodi deriWBUJUSBTGPSNB[JPOFTVSSPHB[JPOFTPTUJUV[JPOFDPNQMFNFOUBSF
HJVTUBQQVOUPQFSNBODBO[BEJNFSDBUPRVJOEJQFSBTsenza di dati economici indispensabili alla determinazione
scientifica del valore incognito.
3JDBQJUPMBOEPJMQSPDFEJNFOUPQFS7BMPSFEJ$PTUPWJFOFBTTVOUPJOPHOJDBTPQFSHMJJNNPCJMJTQFDJBMJFOPOPNPHFOFJ
BMDPOUSBSJPQFSHMJJNNPCJMJPSEJOBSJOFMMFTPMFFDDF[JPOJ
TJBOPWFOVUJNFOPHMJBMUSJNFUPEJRVBMFVMUJNBSBUJPQFS
completa assenza di mercato. Può essere infine impiegato
nella valutazione dei prezzi marginali delle caratteristiche
JNNPCJMJBSJOFMNFUPEPEJDPOGSPOUPEFMNBSDBUPRVBMPSB
l’immobile presenti caratteristiche singolari differenti ai comQBSBCJMJ"MUSFTÄOFMMBTUJNBEFJEBOOJQBS[JBMJFUPUBMJOPODI½
QFSJ4"-
OFMDBTPEJJNNPCJMJBTWJMVQQPFDPNVORVFJOUVUUJ
i casi in cui l’approccio al Costo risulti subalterno ad altri metodi.
Il procedimento parte dall’asssunto che un compratore non
è disposto a pagare per un immobile una somma maggiore
al valore di mercato di un’area edificata e del costo di costruzione dell’immobile su di essa costruito, ciò considerati
gli eventuali deprezzamenti.
Formulazione del Valore di Costo deprezzato
Stando alle definizioni sopra esposte si deduce la seguente
formulazione:
ViÕDPTUJFEJMJÕDPTUJJNQJBOUJTUJDJ
0D7U
- Vi = Valore incognito in Stima = Valore dell’Immobile;
Ne consegue che il metodo sia altrettanto apprezzato per la
- ÕDPTUJFEJMJ$DF4UQF FÕ0GF
WBMVUB[JPOFEFHMJJNNPCJMJTQFDJBMJRVBMJBEFTFNQJPJGBCCSJ- $DF$PTUPEJDPTUSV[JPOF&EJMF
DBUJDPNNFSDJBMJBSUJHJBOBMJJOEVTUSJBMJSVSBMJPHMJBDDFTTPSJJO
- 4UQF4QFTFUFDOJDIFFEJQSPHFUUB[JPOFFEJMF
HFOFSFPWWFSPRVFHMJJNNPCJMJDIFQFSMFMPSPDBSBUUFSJTUJDIF
- F*NQSFWJTUJQBSUFFEJMF
FQFDVMJBSJU¹DPTUSVUUJWFFEJEFTUJOB[JPOFOPOIBOOPDPNQB- Õ0GFJF3F
0OFSJ'JOBO[JBSJ
SBCJMJFDIFQFSUBOUPQPTTPOPFTTFSFWBMVUBUJTPMBNFOUFBUUSB- ie interessi dell’imprenditore costruttore edile;
verso un’analisi dettagliata di tutti gli elementi che li compon- Re reddito dell’imprenditore costruttore edile;
gono.
- ÕDPTUJJNQJBOUJTUJDJ$DJ4UQJ JÕ0GJ
- $DJ$PTUPEJDPTUSV[JPOFJNQJBOUJTUJDP
72 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Foto © Mpc92 - Fotolia.com
Il caso a seguire riguarda un procedimento di
valutazione alternativo alla comparazione diretta
del mercato, ovvero, il Valore di Costo,
eventualmente Deprezzato, anche esplicabile
attraverso la ricerca alternativa del Valore
dell’Area Edificata. Si esporrà pertanto la
metodologia di determinazione del Valore di
Costo a Nuovo per poi procedere ai
Deprezzamenti sia della parte edile che
impiantistica ordinaria, nonché riferibili agli
impianti, attrezzature ed immobili strumentali,
ciò con diversi metodi: lineare, progressivo
(U.E.E.C) e per quote di ammortamento
decrescenti; si determinerà infine la componente
Area con sistema alternativo di ricerca del
Rapporto Complementare.
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
tamento decrescente deriva la seguente formulazione a
curva convessa
t
%UÕ OoU
T OO
Formula valevole per il calcolo dei deprezzamenti degli
impianti più complessi rispetto a quelli contenuti negli
JNNPCJMJPSEJOBSJOPODI½QFSHMJJNNPCJMJBEFTUJOB[JPOF
TQFDJBMFNBTPQSBUUVUUPQFSMBQBSUFEFJNBDDIJOBSJRVBMPSBMJNNPCJMFTJBJOTDJOEJCJMFEBHMJJNQJBOUJEBMMFNBDchine ed attrezzature in esso contenute: il classico opificio
conosciuto fin dai tempi della stima catastale degli immobili speciali.
I deprezzamenti sopra descritti sono stati assunti partendo
dal presupposto che il valore finale dell’impianto od attrezzaUVSBGPTTFQBSJB[FSP/FMDBTPJOWFDFBWFTTFVO7BMPSF'JOBMF
EJSFDVQFSPMFTVEEFUUFGPSNVMB[JPOJEPWSBOOPUFOFSFDPOUP
EFMMFTPNNFBWBMPSFGJOBMFJQPUJ[[BOEPMBDPNQPOFOUFJNpiantistica facilmente divisibile dall’immobile e pertanto
destinabile al mercato dell’usato.
-
4UQJ4QFTFUFDOJDIFFEJQSPHFUUB[JPOFJNQJBOUJTUJDB
J*NQSFWJTUJQBSUFJNQJBOUJTUJDB
Õ0GJJJ3J
0OFSJ'JOBO[JBSJ
ii interessi dell’imprenditore impiantistico ;
Ri reddito dell’imprenditore impiantistico;
%FEPUUPJMWBMPSFBOVPWP$O
FPEFQSF[[BUP$O%U
TJ
proseguirà nella formula determinando gli:
- 0D0OFSJ$PODFTTPSJDPNQPOFUFEFMDPTUPEJDPTUSV[JPOF
F EFMMF VSCBOJ[[B[JPOJ *™ F **™ OPSNBMNFOUF EFEPUUJ
all’U.T.C.);
- 7U7BMPSFEFMMBSFBFEJGJDBUBDIFNFSJUBVOBUSBUUB[JPOFB
se stante;
Quanto sopra rappresenta pertanto la componente di costru[JPOFBOVPWP$O
EJDPOTFHVFO[BOFMDBTPJODVJMJNNPCJMF
non sia nuovo si dovrà tener conto della vita utile complessiva Esplicitazione alla formulazione del Valore di Costo deprezzato
EFMMJNNPCJMFO
FEFMUFNQPHJ¹USBTDPSTPU
QFSUBOUPMB -FDPNQPOFOUJÕDPTUJÕ0G
iFEJMJFPJNQJBOUJTUJDJwSJTVMUBOP
FTTFSFOPSNBMNFOUFMFQJÎTFNQMJDJFQSFDJTFEBEFUFSNJOBSF
formula iniziale sarà ampliata nel seguente modo:
JORVBOUPTDBUVSJTDPOPBEPWFSFEJQSFDJTJPOFEBWFSJFQSPQSJ
Vi<ÕDPTUJFEJMJ%U
ÕDPTUJJNQJBOUJTUJDJ%U
>
DPNQVUJNFUSJDJFTUJNBUJWJEFMMFPQFSFFEJMJFEJNQJBOUJTUJDIF
0D7U
OPODI½EFHMJPOFSJFDPOPNJDJGJOBO[JBSJOPSNBMNFOUFJODBQP
*MUVUUPDPOEFQSF[[BNFOUJMJOFBSJQFSJDPTUJFEJMJQSPHSFTTJWJ all’imprenditore costruttore.
per i costi impiantistici ordinari e per ammortamenti decre- Tali componenti potrebbero essere determinate anche per
TDFOUJQFSJDPTUJJNQJBOUJTUJDJDPNQMFTTJDPNFEJTFHVJUPSJ- WJBTJOUFUJDBUBCFMMBSFRVBMPSBGPTTFSPBEJTQPTJ[JPOFEBUJEJ
portato:
QBSBHPOFPEBODIFBUUSBWFSTPMBVTJMJPEJFEJUPSJBTQFDJBMJ[- QFSMBQBSUF&EJMF%UUOEFQSF[[BNFOUPMJOFBSFB [BUBGPSOJUSJDFEJNBOVBMJEFJDPTUJFEFMMFUJQPMPHJFFEJMJ[JF"
retta decrescente;
dovere di precisione è comunque sempre preferibile il com- QFSMBQBSUF*NQJBOUJTUJDB%U<UO
?> puto metrico estimativo dettagliato all’immobile in valutao
'PSNVMBEFJ%FQSF[[BNFOUJ6&&$
oEF- zione.
prezzamento progressivo a curva concava;
"MDPOUSBSJPMFDPNQPOFOUJEJEFQSF[[BNFOUP%U
F7U
- in alternativa alla predetta formulazione empirica degli riferibili al valore dell’area mondata dal costo deprezzato
economisti contabili europei può essere applicata anche EFMMJNNPCJMFTPOPTFNQSFQJVUUPTUPDPNQMJDBUFEBEFUFSNJMBGPSNVMBEFMMFRVPUFEJBNNPSUBNFOUPEFDSFTDFOUJ nare in quanto le prime comportano l’esatto compendio della
definita dal Simonotti quale metodo della somma degli WFDDIJBJBEFMMJNNPCJMFMBTFDPOEBBTTBJQJÎFOJHNBUJDBJO
anniDIFQBSUFOEPEBMMBQBSUFOEPEBVOQJBOPEJBNNPS- quanto sovente necessita la determinazione dell’esatto vaIL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 73
Foto © Rick Henzel - Fotolia.com
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
MPSFEFMMBSFBJOMPDBMJ[[B[JPOJEJTDBSTPNFSDBUPTQFTTPDPO
dati economici dedotti da mercati limitrofi da attribuire con
parsimonia.
Nei paragrafi dedicati si cercherà di dimostrare che anche tali
componenti possono essere determinate con elementi scientifici aderenti agli standard internazionali di valutazione.
Determinazione della componente
ÕDPTUJ$D4UQ 0G
La componente costo di costruzione (Cc) edile ed impiantistico è dunque determinabile attraverso veri e propri computi
NFUSJDJEFMMFRVBOUJU¹VOJUBSJFEFMMFTVQFSGJDJFEFJWPMVNJEFM
costruito “moltiplicati” alla rispettiva stima dei singoli valori
VOJUBSJRVFTUVMUJNBQBSUFEFEVDJCJMFEBJMJTUJOJVGGJDJBMJEFMMB
[POBEBMMFEJUPSJBEJTFUUPSFPWWFSPEBJQSF[[JBQQMJDBUJEBHMJ
imprenditori edili del luogo.
La componente (Stp) è riferibile alle spese tecniche e di progettazione riguardanti la casistica dei tecnici coinvolti nel
QSPDFTTPFEJMJ[JPDPTUSVUUJWPBUJUPMPEJFTFNQJPOPOFTBVTUJWPJMQSPHFUUJTUBJMEJSFUUPSFEFJMBWPSJMPTUSVUUVSJTUBJMDPPSEJOBUPSFBMMBTJDVSF[[BJMHFPMPHPJMDFSUJGJDBUPSFFOFSHFUJDPJM
DPMMBVEBUPSFOPOBODIFJMOPUBJPRVBMPSBTJBOPOFDFTTBSJUJUPMJ
servitù e quant’altro. Per la determinazione economica si faccia
RVJOEJSJGFSJNFOUPBMMFSJTQFUUJWFUBCFMMFNJOJNFQSPGFTTJPOBMJ
qualora ancora vigenti e/o comunque di riferimento.
La componente (?) incognita è riferita ad un aumento percenUVBMFTJOUFUJDBNFOUFBUUSJCVJCJMFBHMJJNQSFWJTUJOPOWBMVUBCJMJ
BQSJPSJJOTFEFEJDPNQVUPNFUSJDPFTUJNBUJWP"ODIFJOUBM
DBTPBSBHJPOFEJQSFDJTJPOFJDPNQVUJEPWSFCCFSPFTTFSF
74 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
portati a compimento in modo da rendere più bassa possibile
la percentuale di imprevisto.
-BDPNQPOFOUFÕ0GJ3
PEPOFSJGJOBO[JBSJÀJODBQPBM
DPTUSVUUPSFFEJMFSJHVBSEBOEPHMJJOUFSFTTJQFSMBDRVJTJ[JPOF
EFMMFWBSJFDPNQPOFOUJEJDPTUPFEJMFFEJNQJBOUJTUJDPBODIF
JOSFMB[JPOFBMMBQBSUFBVUPGJOBO[JBUBOPODI½JMQSPQSJPHVBEBOEPPWWFSPJMSFEEJUPUJQJDPEFMMJNQSFOEJUPSFDPTUSVUUPSF
Infatti la componente (i) annovera gli interessi che l’imprenditore costruttore deve sostenere al fine di approvvigionare il
cantiere con il denaro necessario al buon esito della costru[JPOFEFMMJNNPCJMFJOWBMVUB[JPOFFEFJTVPJJNQJBOUJ"ODIF
in tal caso si provvede al computo analitico di raffronto fra i
TJOHPMJDPTUJHMJJOUFSFTTJJOSFMB[JPOFBMQSF[[PEVTPEFMEFOBSP
DPSSFOUFOFMNFSDBUPJOUSBUUB[JPOFFEBMMBSDPUFNQPSBMFEJ
EVSBUBEFMMBOFDFTTJU¹EFMEFOBSPQSFWJTUPBQSFTUJUPEVORVF
al netto della parte in autofinanziamento.
Il reddito dell’imprenditore costruttore (R) non è altro che il
HVBEBHOPWFSPQSPQSJPEFMMJNQSFTBSJPFEJMFDIFTJBTTVNFJM
SJTDIJPEJBDRVJTJ[JPOFEFMMFNBUFSJFQSJNFEFMMBNBOPEPQFSBEFJNBDDIJOBSJEFMMBQBSUFUFDOJDBFEJRVBOUPOFDFTTBSJP
al buon esito dell’attività costruttiva.
-FDPNQPOFOUFTPQSBFTQPTUFTPNNBUFUSBMPSPEFSJWBOPJM
valore di costo a nuovo (Cn) dell’immobile in valutazione.
Si precisa altresì che nel caso in cui l’immobile in valutazione sia nuovo le
componenti di costo edile ed impiantistico possono essere mantenute unite in
un unico ragionamento di calcolo, al contrario, nel caso in cui l’immobile sia
diversamente nuovo è prerogativa tenere separate la parte edile dalla parte
impiantistica e/o specializzata, appunto per la diversa metodologia di calcolo
dei deprezzamenti come sarà decritto nel prossimo paragrafo.
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
Determinazione della componente
di Deprezzamento (1-Dt%)
Il valore determinato ai precedenti paragrafi è quindi relativo
alla componente dei costi necessari a riprodurre a nuovo il
GBCCSJDBUPJOTUJNBPWWFSPMFTVFTJOHPMFQBSUJMFPQFSFEJ
strutturazione e/o le parti impiantistiche.
%JDPOTFHVFO[BOFMMFWFOJFO[BDIFMJNNPCJMFJOWBMVUB[JPOF
OPOTJBOVPWPNBBCCJBUSBTDPSTPHJ¹QBSUFEFMMBQSPQSJBWJUB
DPNFOFJDBTJEJNBHHJPSSJDPSSFO[BTJEPWS¹QSPDFEFSFBMDPOseguente deprezzamento in relazione alla vita utile (n) ed al
UFNQPU
HJ¹USBTDPSTP$JÉDPOEJWFSTFNFUPEPMPHJFBTFDPOEBTJUSBUUJEJiPQFSFFEJMJwTVTDFUUJCJMJBEFQSF[[BNFOUP
lineare oppure di “opere impiantistiche” suscettibili a deprezzamenti progressivi a curve concave o convesse a seconda
della complessità degli impianti medesimi.
Si precisa altresì che ai fini delle stime secondo gli standard
internazionali i deprezzamenti possono essere assunti nel
TFHVFOUFPSEJOFEJ7FUVTUB0CTPMFTDFO[B'VO[JPOBMFFE&DPnomica.
Il degrado fisico (vetustà) deriva dall’uso e dal conseguente
logorio delle parti dell’edificio per il trascorrere del tempo e
QFSDBVTFBDDJEFOUBMJMBQFSEJUBEJWBMPSFSJTVMUBQFSUBOUPEBMMB
riduzione della capacità dell’edificio di offrire i servizi per i
quali è stato destinato.
L’obsolescenza funzionale è invece legata alla tipologia e agli
standard costruttivi dell’edificio non più idoneo alle esigenze
EFJGSVJUPSJMBQFSEJUBEJWBMPSFSJTVMUBEBMMJOFGGJDJFO[BEFMMFEJGJDJPTPQSBUUVUUPSBQQPSUBCJMFBMMFNPEFSOFUFDOPMPHJFFDBSBUUFSJTUJDIFDPTUSVUUJWFJNQJBOUJTUJDIFFDDOFMMFSBNPEFSOB
valga l’esempio dei computer o dei cellulari che dopo un anno
valgono considerevolmente meno il loro prezzo d’acquisto a
DPOTFHVFO[BEJOVPWJNPEFMMJQJÎFWPMVUJPMBOBMPHPFTFNQJP
delle autovetture).
Infine l’obsolescenza esterna o economica relativa a condizioni
FTUFSOFBMMJNNPCJMFTPQSBUUVUUPBUUSJCVJCJMJBDBNCJBNFOUJ
TGBWPSFWPMJEFMMBNCJFOUFFDPOPNJDPEFMMBMFHJTMB[JPOFEFHMJ
TUSVNFOUJVSCBOJTUJDJEFMMBMPDBMJ[[B[JPOFEFHMJTQPTUBNFOUJ
EFMTFUUPSFFEJMJ[JPFEJNNPCJMJBSFBMMFEJWFSTFDSJTJEFMTFUtore e così via.
Come primo approccio dovrà essere valutata la possibilità di una messa in
efficienza dell’immobile medesimo, ovvero, nel caso di deterioramento fisico
la possibilità o meno di cura del deprezzamento. Nel caso di deterioramento
funzionale la possibilità o meno di eliminazione della medesima obsolescenza.
In taluni casi il deprezzamento dovrà essere valutato a ragione del computo
metrico estimativo delle opere necessarie al rimessa in efficienza, al contrario,
nel caso di insanabilità, il deprezzamento dovrà essere determinato per abbattimento lineare o progressivo.
Pertanto nel caso di “opere edili” l’abbattimento lineare sarà
EFUFSNJOBUPJOSBHJPOFEFMSBQQPSUPUOPWWFSPMFOUJU¹HJ¹
EFQSF[[BUBTBS¹QBSJB%U
PWWFSP%UUOQFSUBOUPJM
WBMPSFEFQSF[[BUPTBS¹QBSJBÕDPTUJFEJMJÕ0GFEJMJ
oUO
In base a tali considerazioni i deprezzamenti delle opere edili
possono essere graficamente rappresentati da una retta decrescente.
Deprezzamento della componente edile
Invece nel caso di “opere impiantistiche” semplici l’abbattimento progressivo sarà determinato in ragione della formula
EFJ%FQSF[[BNFOUJ6&&$VOJPOFFVSPQFBFDPOPNJTUJDPOUBCJMJ
PWWFSPMFOUJU¹HJ¹EFQSF[[BUBTBS¹QBSJB%U
EPWF
%U<UO
?>oQFSUBOUPBODIFJOUBM
DBTPJMWBMPSFEFQSF[[BUPTBS¹EFEPUUPEBMMBGPSNVMBÕDPTUJ
JNQJBOUJTUJDJÕ0GJNQJBOUJTUJDJ
o%UQFSPDPOGPSNVMB
U.E.E.C.). In base a tale formulazione i deprezzamenti degli
impianti semplici ed ordinari possono essere rappresentati da
una curva decrescente progressiva concava.
Deprezzamento della componente impianti semplici,
anche contenuti negli immobili ordinari
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 75
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
*OGJOFJOBMUFSOBUJWBBHMJ6&&$PWWFSPQFSMBQBSUFJNQJBOUJTUJDBDPNQMFTTBQFSMBDPNQPOFOUFNBDDIJOBSJFRVJQBHHJBNFOUJFEBUUSF[[BUVSBQPUS¹FTTFSFBEPUUBUPJMNFUPEPQFS
RVPUFEJBNNPSUBNFOUPEFDSFTDFOUJDPOMBGPSNVMBHJ¹Fsposta in precedenza. Ciò partendo dal concetto che le cause
di deprezzamento dei macchinari sono attribuibili principalNFOUFBMMVTPDPOTJEFSFWPMFFEBMMPCTPMFTDFO[BGVO[JPOBMF
TPQSBWWFOVUJEJTQPTJUJWJEJNJHMJPSUFDOPMPHJBNFOPFOFSHJWPSJEVORVFEJNJOPSJNQBUUPBNCJFOUBMFNBOVUFOUJWPF
HFTUJPOBMF
QFSUBOUPDPOVOGPSUFEFQSF[[BNFOUPHSBGJDBmente rappresentabile da una curva convessa.
Determinazione della componente
Vt (Valore dell’area)
*OUBMDBTPWBOOPFOVODJBUFEVFEJWFSTFTJUVB[JPOJMBQSJNBEJ
GBDJMFEFUFSNJOB[JPOFMBTFDPOEBQJÎDPNQMFTTB
*MQSJNPDBTPQVÉSJHVBSEBSFVOJNNPCJMFTQFDJBMFJQPUFUJDBNFOUFJOTFSJUPJOVOB[POBJOEVTUSJBMFBSUJHJBOBMFPDPNNFSDJBMFDPONFSDBUPWJWPEVORVFDPOJQSF[[JEFMMFBSFFFEJGJcabili noti. In tal caso la particolarità sarà imputabile unicamente all’immobile costruito con caratteristiche non risconUSBCJMJTVMNFSDBUPTJQSPDFEFS¹EVORVFBWBMVUBSFJMGBCCSJDBUPBUFSNJOJEJDPTUPDPNFEJNPTUSBUPOFJQSFDFEFOUJQBSBHSBGJTJQSPTFHVJS¹DPOMBWBMVUB[JPOFEFMDPTUPEFMMBSFBNFEJBOUFJMNFUPEP.$"QFSUBOUPBMMBTPNNBUSBJM$PTUP$O
FWFOUVBMNFOUFEFQSF[[BUP%U
FEJM7U
BOEBOEPBEFUFSNJOBSFJMQVOUVBMFWBMPSFJODPHOJUPEFMMJNNPCJMF7J
*MTFDPOEPDBTPQVÉBMDPOUSBSJPSJHVBSEBSFMBWBMVUB[JPOFEJ
VOJNNPCJMFPSEJOBSJPVCJDBUPJQPUFUJDBNFOUFJOVOB[POB
dove si ha scarsità di compravendite sia di immobili che di
BSFFFEJGJDBUFQVÉFTTFSFJMDBTPEJBSFFDFOUSBMJDBSFOUJEJ
mercato. In tal caso si procederà con la valutazione a costo
BOEBOEPBEFUFSNJOBSFDPNFTPQSBFTQPTUPJMWBMPSFFWFOUVBMNFOUFEFQSF[[BUPEFMMJNNPCJMFRVBOUPBMMBSFBTJSJDPSSFS¹BMQSPDFEJNFOUPEFMWBMPSFDPNQMFNFOUBSFBOEBOEPBE
FTUSBQPMBSFJSBQQPSUPEJDPNQMFNFOUBSJFU¹$UEB[POFMJNJUSPGFBEFTFNQJPTFNJDFOUSBMJFQFSJGFSJDIFEPWFHFOFSBMDeprezzamento della componente impianti complessi,
mente sono noti i prezzi sia delle aree edificabili che i costi di
anche contenuti negli immobili speciali,
costruzione di edifici nuovi.
macchinari ed attrezzatura in genere
Nell’articolo relativo allo studio del più probabile valore comQMFNFOUBSFSFEBUUPEBMTPUUPTDSJUUPFQVCCMJDBUPTVi*M(FPNFUSB#SFTDJBOPwTPOPHJ¹TUBUJBNQJBNFOUFUSBUUBUJJ
Determinazione della componente
WBSJBSHPNFOUJDPSSFMBUJBMSBQQPSUPEJDPNQMFNFOUBSJFU¹JO
Oneri Concessori
La componente (Oc) è riferita gli oneri concessori necessari al breve sintesi trattasi del rapporto tra il valore dell’area edifiSJUJSPEFMUJUPMPBCJUBUJWPQFSUBOUPMBRVPUBEFTVNJCJMFBMDPTUP cata e il valore complessivo dell’immobile espresso dalla
EJDPTUSV[JPOFFY#VDBMPTTJ
MBRVPUBSJGFSJCJMFBHMJPOFSJEJ GPSNVMB$U7U7J
VSCBOJ[[B[JPOFQSJNBSJBFTFDPOEBSJBPWWFSPBHMJPOFSJEJ
MPUUJ[[B[JPOFRVBMPSBSJDPSSFOUJTJBHHJVOHPOPJOGJOFVMUFSJPSJ Si procederà quindi alla determinazione del rapporto di comDPTUJRVBMJEJSJUUJEJTFHSFUFSJBCPMMBUJPRVBOUBMUSPQSFWJTUP QMFNFOUBSJFU¹BOEBOEPBSBHJPOBSFJO[POFDPONFSDBUPWJWP
dall’iter burocratico. Tale componente potrà essere facilmente adiacenti a quelle dell’immobile in valutazione. In tal caso
EFTVOUBQFSQSJNPBUUSBWFSTPMBDDFTTPBMMVGGJDJPUFDOJDPDP- TBSBOOPBTTVOUJJQSF[[JEFMMFSJTQFUUJWFBSFFDPOTJEFSBUFFEJNVOBMFQPJBODIFDPOQSFDJTJPOFBDDBEFNJDBSJGFSFOEPMJN- GJDBUFRVJOEJBMMPSEPEFMMFUBTTFEJBDRVJTJ[JPOFEFMMFTQFTF
NPCJMFBMMFWBSJFUBCFMMFEFMJCFSFPMFHHJEFMTFUUPSF
UFDOJDIFFOPUBSJMJEFHMJJNQPSUJEJJEPOFJ[[B[JPOFBMMBDPTUSV[JPOFEFHMJJOUFSFTTJFEFMSFEEJUPJODBQPBMMJNQSFOEJUPSF
Nel caso in cui l’immobile sia nuovo si attueranno del disposi- JNNPCJMJBSJTUBQSPNPUPSF*QSF[[JEFMMFBSFFDPTÄEFEPUUF
[JPOJWJHFOUJJONBUFSJBEJPOFSJDPODFTTPSJ"MDPOUSBSJPOFM saranno rapportati ai rispettivi prezzi degli immobili a nuovo.
caso in cui l’immobile sia datato saranno da assumere le dispo- %PQPMFPQQPSUVOFDPNQBSB[JPOFTJHJVOHFS¹BMMBEFUFSNJOBTJ[JPOJFEJDPTUJBUUSJCVJCJMJBMMFQPDBEJDPTUSV[JPOFQPOFOEP zione del rapporto di complementarietà (Ct) relativo alle più
attenzione ai necessari aggiornamenti Istat di attualizzazione vivaci zone adiacenti l’immobile in valutazione.
alla data di valutazione. Ecco dunque il motivo per cui tale
componente non appare fra i deprezzamenti dell’immobile.
Preso atto che il valore dell’area edificata è pari al valore
76 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Foto © tsach - Fotolia.com
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
EFMMJNNPCJMFNPMUJQMJDBUPBMSBQQPSUPEJDPNQMFNFOUBSJFU¹ %JDPOTFHVFO[BMBGPSNVMBJOJ[JBMF
7U7J$UPWWFSPDPTUPBOVPWPQJÎWBMPSFEFMMBSFBNPMUJViÕDPTUJFEJMJÕDPTUJJNQJBOUJTUJDJ
0D7U
QMJDBUJBMMBSBQQPSUPEJDPNQMFNFOUBSJFU¹7U$O7U
$U
QSPWWFEFOEPBMMBSJTPMV[JPOFEFMMBGPSNVMB7U$O$U7U QVÉFTTFSFSJEPUUBBMMBQJÎTFNQMJDFGPSNVMB[JPOFOFMDBTPJO
$UPWWFSP7Uo7U$U$O$UPWWFSP7Uo$U
$O cui l’immobile sia datato:
$UDPODMVEFOEPMPTWJMVQQP
Ct
Vi$O%U
$O
(1 – Ct)
Cn*Ct
Ct
7U
$O
(1 – Ct)
(1 – Ct)
Pertanto:
%JDPOTFHVFO[BNPMUJQMJDBOEPJMWBMPSFBOVPWPEFMGBCCSJDBUP
Ct
>
Vi$O<%U
$O
come sopra dedotto per il rapporto di complementarietà
EFMMB[POBMJNJUSPGBSBQQPSUBUPBM$U
TBS¹EFUFSNJOBUPJM
(1 - Ct)
costo incognito dell’area.
Le operazioni si concluderanno con la valutazione complesTJWBEFMMJNNPCJMFBTPNNBUPSJBUSBJMDPTUPBOVPWP$O
FWFOUVBMNFOUFEFQSF[[BUP%U
FJMWBMPSFEFMMBSFBFEJGJDBUB7U
EFEPUUBDPOJMQSPDFEJNFOUPBMUFSOBUJWPBQQFOBFsposto.
/FMDBTPJOMJNNPCJMFTJBOVPWPMBDPNQPOFOU%UTBS¹QBSJ
BQFSUBOUPMBGPSNVMBTJSJEVSS¹
Vi$O<
Ct
>
(1 - Ct)
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 77
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
Vi avevamo anticipato nel numero scorso che le
categorie dei Geometri, degli Ingegneri e degli
Architetti sono “sul piede di guerra”, contro le
inique disposizioni della l. 132 del 06/08/15 che
è pesantemente intervenuta sulle modalità di
compenso per le stime CTU.
Un primo risultato di quest’azione comune è
rappresentato dall’istituzione della Commissione
Interprofessionale Tecnica per l’Autorità
Giudiziaria (CITAG) che si propone di agire
presso il Tribunale di Brescia, al fine di garantire
una più equa corrispondenza tra gli effettivi
onorari dei CTU e la necessità della riduzione
dei costi procedurali.
Il Collegio di Brescia ha già individuato i suoi
due componenti effettivi, nelle persone dei
consiglieri Gabriella Sala (che si occuperà delle
esecuzioni immobiliari) e Roberta Abbiatici (che
si occuperà delle CTU). È ancora in corso la
nomina dei due componenti supplenti, che si
presume si espleterà entro l’anno.
Pubblichiamo qui una bozza del Regolamento
CITAG in fase di valutazione e successiva
eventuale approvazione da parte del Consiglio
Direttivo del Collegio.
1.
Istituzione
-B$PNNJTTJPOF*OUFSQSPGFTTJPOBMF5FDOJDBQFSM"VUPSJU¹(JVEJ[JBSJBJOTJHMB$*5"(
ÀJTUJUVJUBEBJ$POsigli direttivi:
• EFMM0SEJOFEFHMJ"SDIJUFUUJ1JBOJGJDBUPSJ1BFTBHHJTUJF$POTFSWBUPSJEFMMBQSPWJODJBEJ#SFTDJB
• EFMM0SEJOFEFHMJ*OHFHOFSJEFMMBQSPWJODJBEJ#SFTDJB
• del Collegio Geometri della provincia di Brescia.
2. Compiti
-B$*5"(IBGVO[JPOFconsultiva dell’Ordine degli Ingegneri
EFMMBQSPWJODJBEJ#SFTDJBEFMM0SEJOFEFHMJ"SDIJUFUUJ1JBOJGJDBUPSJ1BFTBHHJTUJF$POTFSWBUPSJEFMMBQSPWJODJBEJ#SFTDJBEFM
Collegio Geometri della provincia di Brescia.
-B$*5"(riferisce ai Consigli di ciascun Ordine/Collegio ed ogni
TVBB[JPOFSJWPMUBBUFS[JWFSTPHMJJTDSJUUJPWFSTPMFJTUJUV[JPOJ
78 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Foto © huislaw - Fotolia.com
CITAG:
bozza di regolamento
in fase di approvazione
ESTIMO – VALUTATORI IMMOBILIARI
deve essere preventivamente approvata dai presidenti dei rispettivi Ordini/Collegi.
-B$*5"(non ha valore di rappresentanza nei confronti di
terziQFSUBOUPMFB[JPOJQSPQPTUFEBMMBTUFTTBFBQQSPWBUFEBJ
$POTJHMJEJDJBTDVO0SEJOF$PMMFHJPWFSSBOOPQPSUBUFBWBOUJ
congiuntamente dai Presidenti con il supporto dai Consiglieri
SFGFSFOUJJO$*5"(
/FMSJTQFUUPEFMMFGVO[JPOJEFHMJ0SEJOJ$PMMFHJÀscopo della
$*5"(DPPSEJOBSFMFTFHOBMB[JPOJEFMMFTQFDJGJDIFDPNNJTTJPOJ
DPOTVMUJWFTFJTUJUVJUFQSFTTPDJBTDVO0SEJOF$PMMFHJPQSPQPSSF
ai Consigli opportune iniziative volte alla soluzione di problemi
FNFSHFOUJDPPSEJOBSFFTJHFO[FSBDDPHMJFSFTFHOBMB[JPOJFMBCPSBSFVOJGPSNBSFQSBUJDIFDPNVOJBGGJODI½J$POTJHMJEFHMJ
Ordini possano proporre al Tribunale di Brescia una collaborazione attraverso incontri periodici congiunti per migliorare e
rendere più efficienti ed efficaci le procedure e le consuetudini
BEPUUBUFOFMMFDPOTVMFO[FUFDOJDIF"HMJJODPOUSJQFSJPEJDJ
presso il Tribunale di Brescia parteciperanno i consiglieri referenti EFMMB$*5"(
-B$*5"(BGGSPOUBJUFNJDIFWFOHPOPTPUUPQPTUJEBJSJTQFUUJWJ
DPNQPOFOUJ$POTJHMJEFHMJ0SEJOJ$PMMFHJPWWFSPDIFJMDPPSEJnatore ritiene di esaminare anche su proposta dei singoli comQPOFOUJOFMMhBNCJUPEFMMPTDPQPEFMMBDPNNJTTJPOFTFOUJUFMF
rispettive commissioni di riferimento di Ordini/Collegi. Il coorEJOBUPSFPSHBOJ[[BJMBWPSJTFOUJUJJ$POTJHMJFSJSFGFSFOUJEJDJBTDVOPSEJOFDPMMFHJPFTUBCJMJTDFMFUFNQJTUJDIFEFMMFSJVOJPOJ
TFDPOEPMPTDPQPEFMMB$*5"(
3. Composizione
-B$*5"(ÀDPNQPTUBEBJTDSJUUJBHMJ"MCJEFHMJ0SEJOJ$PMMFHJDIF
abbiano competenza in materie tecnico-legali-estimative. I
consigli degli ordini/collegi nominano i due componenti effetUJWJFEVFDPNQPOFOUJTVQQMFOUJVOPQFSPHOJDPNQPOFOUF
effettivo) oltre a massimo due Consiglieri Referenti (uno solo
con diritto di voto).
Il coordinatore sarà nominato a maggioranza assoluta dai comQPOFOUJFGGFUUJWJEFMMB$*5"(QFSJMCJFOOJP*M$POTJHMJFSFQJÎ
anziano sostituirà il coordinatore qualora questi sia impossibilitato.
I componenti devono presenziare a tutte le sedute della ComNJTTJPOFMhBTTFO[BJOHJVTUJGJDBUBBEPMUSFUSFSJVOJPOJDPNQPSUB
MBTFHOBMB[JPOFBMM0SEJOF$PMMFHJPEJBQQBSUFOFO[BQFSJMSJOnovo della disponibilità del componente o la sostituzione.
UVJUBQPUSBOOPBHHJVOHFSTJDPOJMQBSFSFGBWPSFWPMFEFHMJ0SEJOJ$PMMFHJJTUJUVUJWJ*DPNQPOFOUJTJBFGGFUUJWJDIFTVQQMFOUJ
decadono nel momento in cui decade il mandato del Consiglio
%JSFUUJWPEFMMPSP0SEJOF$PMMFHJPNBSJNBOHPOPJODBSJDBGJOP
all’insediamento dei Componenti nominati dal nuovo Consiglio.
5. Funzionamento
Il diritto di voto spetta a ciascun componente effettivoPQQVSF
JOTVBTPTUJUV[JPOFBMDPNQPOFOUFTVQQMFOUF"MMFSJVOJPOJ
della commissione possono partecipare anche i componenti
supplenti ma non hanno diritto di voto se non in sostituzione
dei componenti effettivi. In caso di parità di voto prevale il voto
del coordinatorePTVBBTTFO[Bdel consigliere più anziano.
Il coordinatore provvede a verbalizzare le decisioni delle riuOJPOJBOOPUBOEPJQSFTFOUJJMWFSCBMFEPQPMBTVBBQQSPWB[JPOFWJFOFUSBTNFTTPWJBQPTUBFMFUUSPOJDBPSEJOBSJB
FOUSP
RVJOEJDJHJPSOJBMMBTFHSFUFSJBEJDJBTDVO0SEJOF$PMMFHJPBJ
Presidenti di ciascun Ordine/Collegio e ai componenti della
$*5"(
*MWFSCBMFÀBQQSPWBUPEBMDPPSEJOBUPSFEFJDPOTJHMJFSJSFGFSFOUJ
EFMMB$*5"(
-B$*5"(Àconvocata per iscritto dalla segreteria o dal coordinatore WJBQPTUBFMFUUSPOJDBPSEJOBSJB
DPOMBQSFDJTB[JPOF
EFHMJBSHPNFOUJDIFTBSBOOPUSBUUBUJBMNFOPDJORVFHJPSOJ
prima della riunione (copia della convocazione deve pervenire
alla segreteria di ciascun Ordine/Collegio). I Presidenti di Ordini/Collegi potranno sempre presenziare alle riunioni.
6. Relazioni esterne
-FSFMB[JPOJFTUFSOFEFMMB$*5"(DPNQSFTFMFSJVOJPOJDPOJM
Tribunale di Brescia verranno gestite congiuntamente dai Presidenti degli Ordini/Collegi o dai Consiglieri Referenti se allo
scopo delegati.
"MMFSJVOJPOJFTUFSOFQPUS¹QBSUFDJQBSFPMUSFBJDPOTJHMJFSJ3FGFSFOUJBODIFJMDPPSEJOBUPSF$*5"(DIFQSPWWFEFS¹BMMBSFEB[JPOFEJWFSCBMFEFMMBSJVOJPOFTBMWPDIFOPOTJBEJTQPOJCJMFJM
WFSCBMFVGGJDJBMFSFEBUUPEBM5SJCVOBMFTUFTTPQFSUFOFSFJOGPSNBUJHMJ0SEJOJ$PMMFHJFEJDPNQPOFOUJ$*5"(
Il coordinatore della commissione ha facoltà di invitare alle
TFEVUFEFMMB$*5"(BMMPTDPQPEJBDRVJTJSFFMFNFOUJEJJOGPSNB[JPOFFEJWBMVUB[JPOFSBQQSFTFOUBOUJEJFOUJBTTPDJB[JPOJ
e/o esperti previa preventiva condivisione con gli altri componenti.
4. Durata
-BTFHSFUFSJBEFMMB$*5"(per i primi due anni di attivitàÀP-B$*5"(SFTUBJOBUUJWJU¹GJOPBRVBOEPJ$POTJHMJMPSJUFOHBOP spitata dall’Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia.
opportuno e comunque fino a diversa determinazione dei rispettivi Consigli. Nel caso in cui un Ordine/Collegio decida di *EPDVNFOUJMBDPSSJTQPOEFO[BFMFDPNVOJDB[JPOJJOEJSJ[[BUF
OPOQBSUFDJQBSFQJÎBMMB$*5"(MBTUFTTBQVÉDPOUJOVBSFBEF- BM5SJCVOBMFEJ#SFTDJBPBUFS[JQSPQPTUJEBMMB$*5"(TBSBOOP
sistere in capo agli altri Ordini/Collegi che la compongono. Or- redatte su carta intestata con i loghi degli ordini/collegi istituT
EJOJ$PMMFHJDIFEFTJEFSJOPQBSUFDJQBSFBMMB$*5"(HJ¹DPTUJ- tivi/partecipanti e firmate da ciascun presidente.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 79
AGRICOLTURA
3TEFANOÏ'Ï,OFl
Canali
o canalette?
Q
uando l’estate è
siccitosa e le irrigazioni sono più
EJGGJDJMJTFOPOJOBMDVOJDBTJ
JNQPTTJCJMJOFMTVDDFTTJWP
autunno si assiste immancabilmente ad un diffuso auNFOUPEJDPOUSPNJTVSFOPO
sempre ordinate e mai coordinate ad adeguata scala. C’è
chi si dota di un nuovo pozzo
– sorvolo sulla questione “autorizzato”! – chi approfondisce quello che ha – sorvolo
OVPWBNFOUFàoDIJTJBUUSF[[B
con nuove macchine e/o moEJGJDIFGPOEJBSJFQFSJSSJHBSF
in modi che esigano minore
RVBOUJU¹EJBDRVBDÀDIJJO
OVNFSPTFNQSFNBHHJPSFTJ
BEPQFSBBGGJODI½UVUUBMBDRVB
che deve arrivare al campo al
campo ci arrivi davvero e non
si perda in mille rivoli e mille
CVDIJEJOVUSJFQSJNBDIFEJ
altre bestie e “bestiacce”!
Mentre per la salvaguardia
EFMMFDPMUVSFJMQSPCMFNBOVtrie è affrontato secondo
TUSBEFDIFEJQFST½TUFTTF
ormai ne escludono l’eradica[JPOFQFSMFJSSJHB[JPOJMBTPMV[JPOFSBEJDBMFDÀJMDBSP
WFDDIJPCVPODBMDFTUSV[[Pà
Quando di acqua ce n’è poca
FEJOVUSJFTFNQSFUBOUFBMUSP
non resta infatti che rivestire i
DBOBMJ EJ JSSJHB[JPOF TDFgliendo tra le uniche due ipotesi: calcestruzzo gettato in
opera o in prefabbricati?
generico termine intendendo gli attuali termini
EJ4$*"%*"4VQFS%*"
1FSNFTTPEJDPTUSVJSF
ecc. Pur se riferita allo
stesso intervento di rivestimento del medeTJNPDBOBMFJMUJQPEJ
“autorizzazione comuOBMFwTFDPOEPMB-FHHF
à
QVÉWBSJBSFEB$PNVOFB$PNVOFBQQBrentemente dipendendo dalle convin[JPOJTQFTTPTJOHPMBSNFOUF QFSTPOBMJ àà
del pubblico impiegato
QFSDI½RVFTUPTPOPJ
UFDOJDJDPNVOBMJOFMMP
svolgimento della funzione) Responsabile del
Procedimento. Ormai ci si
SBTTFHOBBEPHOJOPNF
riferibile ad uno o più
$PNVOJHJ¹TBQQJBNP
associare il livello di difficoltà/complessità del
QSPDFEJNFOUPyOPOPstante si tratti dello
TUFTTPTFNQMJDFQSPgetto: rivestimento di
canale di irrigazione.
Parlando di rivestiNFOUPEJDBOBMJEFWP
anche chiarire un aspetto rilevantissimo:
quanto deve durare
un’opera idraulica?
Qual è la vita media atUFTBPWWFSPJMUFNQPEJ
funzionale efficienza di
una struttura destinata a ri%FWPRVFTUPQVOUPBQSJSF manere più o meno ma couna non breve partentesi tec- s t a n t e m e n t e i m m e r s a
nico/urbanistica/normativa.
nell’acqua corrente?
Quando si parla di rivestire Mentre è sempre unanime e
VODBOBMFEJJSSJHB[JPOFJM spontanea l’ammirazione di
primo problema è compren- un manufatto idraulico di tredere se tale intervento sia o DFOUPBOOJGBJOUFHSBFGVO[JPnon sia soggetto ad “autoriz- nante testimonianza della
[B[JPOFDPNVOBMFwJORVFTUP MPNCBSEBi$JWJMU¹EFMMBDRVBw
80 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
TQFTTPDBQJUBOEPDPOJMNBlaugurato “azzeccagarbugli”
EJUVSOPDJTJUSPWBBODIFB
dover difendere la scelta del
DBMDFTUSV[[PDIFQBSFJOEJHFTUPBUSPQQBHFOUFRVBTJTJ
fosse diffusa un’intolleranza
patologica (o “ideologica”!).
Tra pali di robinia o di caTUBHOPHSBUJDDJDBOOJDDJSFUJ
HSJNQBOUJiCJP@DPTFwEJWBSJF
GPSNFFEBTQFUUPMBGBOUBTJB
dei dipendenti/consulenti
comunali e delle relative
$PNNJTTJPOJEFUUFPDSFdute ambiental/paesaggiTUJDIFQBSFOPOBWFSFMJNJUJ
La rassegnazione però non è
JMMJNJUBUBDPNFOPOMPÀMB
QB[JFO[B F TF TJ EFWPOP
spendere non pochi soldi per
rivestire un canale di irriga-
AGRICOLTURA
Alcune immagini di canalette e delle
fasi di costruzione di un rivestimento
di canale gettato in opera.
sostituendo il calceTUSV[[PDPOyCFOUPOJUF
sodica (naturale o chiNJDB OPO GV TQFDJGJcato): un’idea che equivale – a parte le clamorose controindicazioni
tecniche – al classico
“gettar soldi dalla finestra”!
Per raccontare come è
GJOJUBiBNVTPEVSPwTÀ
ottenuta una mediazione altrettanto strabiliante: che almeno il
calcestruzzo non fosse
lisciato a frattazzo!!
i0CCFEJTDPàwSJTQPOdemmo sornioni ma
TDPOTPMBUJNFOUSFOFM
GSBUUFNQPFSBOPQBTsati mesi e già incombeva un’altra Stagione
*SSJHVBDPOJMTPWSBGGPMlato condominio di nutrie ancora ben piantato!
"NNFTTP DIF JM QSPgetto di rivestimento riesca a superare indenne
le difficoltà del “locale”
procedimento autoriz[BUJWP MF TDFMUF BMMF
RVBMJIPBTTJTUJUPUSB
calcestruzzo gettato in
PQFSBFQSFGBCCSJDBUP
mi hanno dato l’idea di
TDSJWFSOFQFSSJWFOEJcare la bontà della
[JPOFTJEFWFQSFUFOEFSFJM mente dannosi alla funzione
buona Idraulica.
EJSJUUPBODIFQSPGFTTJPOBMF che l’acquedotto deve svol- In caso rivestimento di canali
di decidere il materiale e HFSFFEBUUFOEFMBUUPGPS- EJJSSJHB[JPOFMBTDFMUBiQSFquindi la durata attesa dell’o- NBMFEJEJOJFHPDIFDPOTJO- fabbricato” si traduce nell’uQFSBSFBMJ[[BUBDIFEFGJOJSFJ DFSPNBMJODVPSFQPSUFS¹EB- UJMJ[[PEJDBOBMFUUFDIFQSFin almeno trecento anni!
vanti al Giudice amministra- sentano notevolissimi van“Questo Consorzio Irrigazioni tivo competente”. Così s’è ri- UBHHJOPOTPMUBOUPFDPOPCremonesi si rifiuta anche sposto al pubblico ufficio che NJDJBMNFOPTJOPBRVBOEPDJ
soltanto di pensare di rive- preannunciava il parere favo- si trova a dover sistemare castire il proprio canale con i revole a condizione che si nali di irrigazione intorno ai
NFUPEJ JOEJDBUJ OBUVSBM- NPEJGJDBTTFJMQSPHFUUPà
MTPWWFSPUSBJFE
RVBTJNJMMF
DIFSBQQSFTFOtano le portate più frequenti
nella rete irrigua interaziendale.
6OBMWFPUVUUPOVPWPGBUUPEJ
nuove e robuste canalette è
certamente tra i sogni di qualunque agricoltore soprattutto nella rete interazienEBMFOPOTPMUBOUPFTQPTUBBJ
HVBJEJBMHIFFGBMMFNBBODIF
costituente la parte dell’idrografia irrigua meno accessiCJMF EVSBOUF MB TUBHJPOF
QFSDI½BTTFEJBUBEBMMFDPMture “piantate” sino al ciglio
se non oltre.
4QFTTPQFSÉMFDBOBMFUUFOBTDPOEP VOJOTJEJB UPUBMNFOUFJESBVMJDBDIFTGVHHFB
UVUUJBODIFBMGPSOJUPSFFOF
TPOPDPOWJOUPJOCVPOBGFEF
Prima di tutto si deve sempre
considerare che i canali di irrigazione sono esclusivamente a Corrente LentaUFSmine dell’Idraulica il cui efGFUUP QJÎ JOUFSFTTBOUF BMNFOPJORVFTUPBSUJDPMPÀ
che ogni variazione delle
grandezze idrauliche che
portino ad una riduzione
della portata transitante in
VOBDFSUBTF[JPOFTJNBOJGFTUBOPWFSTPNPOUFBVNFOtando il livello dell’acqua.
In alte parole: nella Corrente
LentaTFTJQPOFVOPTUBDPMP
JOVODBOBMFWPMFOEPNBOUFnere la stessa portata transiUBOUF MBDRVB DIF USPWB
questo ostacolo deve caricarsi di altra energia per poUFSMPTVQFSBSFBQBSJU¹EJQPSUBUBOPOQPUFOEPGBSBMUSP
DIF BVNFOUBSF JM MJWFMMP
detto “tirante”.
Nelle Correnti LenteRVFTUP
aumento di livello forma il rigurgitoDIFQVÉFTUFOEFSTJB
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 81
AGRICOLTURA
SJUSPTPSJTQFUUPBMMPTUBDPMP
BODIFQFSDIJMPNFUSJUSPWBOdoci quasi sempre con pendenze dell’ordine di decimi
per mille.
"MUSPDPODFUUPMBQFOEFO[BEJ
VO DBOBMF PWWJBNFOUF
TFNQSFOFHBUJWBDJPÀiJOEJTDFTBwOPOOFQSFEFUFSNJOB
MBTF[JPOFQFSDI½TPOPJOGJOJUFMFTF[JPOJDIFDPONFEFTJNB QFOEFO[B MBTDJBOP
scorrere la stessa portata.
Terzo aspetto degno di nota:
balza sempre all’occhio la dimensione di tante vecchie
SPHHFFTFSJPMFOFMMFRVBMJ
l’acqua occupa una parte
BTTBJNPEFTUBEFMMBMWFPOPO
sempre comprensibile osservando la loca orografia. La larghezza sembra spesso eccessiva ed è spontaneo pensare
che si potrebbe ridurre per
NPMUJNPUJWJQSJNPGSBUVUUJMB
superficie da tener pulita: più
l’alveo è ridotto e meno energia e soldi si impiegano
QFSFMJNJOBSFBMHIFEFQPTJUJ
rifiuti. Un alveo meno stretto
FDPOTQPOEFCFOQJÎSJQJEF
può anche portare ad un guadagno di nuova terra: magari
si risolve il problema di allarHBSFVOBTUSBEBPTFNQMJDFmente si guadagna più terra
EBDPMUJWBSFDIFNBJEBGBTUJEJPEBQJBOUVNBSFQFS
QJTUF DJDMBCJMJ NBHBSJ QFS
nuove e preziosissime alzaje...
vantaggi concorrono nella decisione.
-VOJDBEPNBOEBDIFTJQPOF
DPOOFDFTTBSJBEFDJTJPOFÀ
“Ma l’acqua che deve pasTBSFQBTTFS¹ w
La risposta è sempre l’unica
QPTTJCJMFi7JTUPJMEJTMJWFMMP
DIFDÀOFMUSBUUPEBSJWFTUJSF
DIFEBVOBQFOEFO[BEFMy
RVFTUBDBOBMJOBQVÉUSBORVJMMBNFOUFQPSUBSFTJOPBy
MT RVJOEJ QVÉ TUBSF USBOquillo!” e tranquillo l’utente
sta sino all’inizio della StaHJPOF*SSJHVBRVBOEPRVBMcuno che sta a monte lo
chiama e dice (o “sbraita”!)
che il canale sta per tracimare:
mai vista l’acqua raggiungere
UBMJRVPUFQSPTTJNFBMDJHMJP
ed il guaio non soltanto è
GBUUPNBQVÉJOHFOFSBSFQSPblemi ben più pesanti delle
stesse nutrie!
Che è successo?
"MUSBEJHSFTTJPOFDIFDSFEP
istruttiva quindi interessante.
%FWPBRVFTUPQVOUPSJDPSdare Elia Lombardini (La
#SPHOF"MTB[JBo.JMBOP
JOHFHOFSFJESBVMJDPEJ
GBNBJOUFSOB[JPOBMFOBUPJO
Francia ma da genitori cremoOFTJRVBOEP&MJBOBDRVFJM
padre era Ufficiale della naQPMFPOJDB"SNBUBEFM3FOP
QSJNBEJUPSOBSFB$SFNPOB
DIFEJWFOOF%JSFUUPSF(FOFrale delle Pubbliche Costru[JPOJEFMMB-PNCBSEJBTFgnando una svolta nell’IdrauMJDB'MVWJBMFJUBMJBOBHSB[JF
$PTÄEJGSPOUFBMMPSNBJJOFWJ- all’utilizzo dei rilievi idrometabile necessità di rivestire trici sistematici.
VOGPTTPJSSJHVPRVBOEPBS- $PO-PNCBSEJOJJOGBUUJEJriva la proposta di una utiliz- venne finalmente evidente
[BSFDBOBMFUUFQSFGBCCSJDBUF ed irrinunciabile il condurre
se la spesa d’investimento è rilievi sistematici prima di
TPTUFOJCJMFBODIFHMJBMUSJ mettere mano ai fiumi e – ag82 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
giungo io – anche ai canali di
JSSJHB[JPOFTPQSBUUVUUPTFBOUJDIJOFJRVBMJUVUUPIBVOB
SBHJPOFMJNQPSUBOUFÀDPNprenderla prima di far guai!
I rilevi idrometrici sistematici
TPOPDPTÄJNQPSUBOUJTPQSBUUVUUPOFMMFSFUJJSSJHVFDIFBM
Consorzio Irrigazioni CremoOFTJRVBOEPWJFOFQSPQPTUB
qualsiasi modifica di un canale irriguo o anche di una sua
QBSUFQFSRVBOUPQJDDPMBMB
risposta è sempre la stessa:
i%PWSFNPGBSFEFJSJMJFWJTJstematici almeno per un’inUFSB4UBHJPOF*SSJHVBFTFOPO
EPWFTTFFTTFSFOPSNBMFDJPÀ
con disponibilità minore del
BODIF OFMMB TVDDFTTJWBw$JQPTTPOPWPMFSFBOOJ
per poter disporre di un’adeguata messe di rilievi sisteNBUJDJDIFJOEJDIJOPcon l’adeguata sicurezzaJMJWFMMJ
raggiunti dalle acque durante
la stagione irrigua.
(J¹QFSDI½DÀVOBMUSPQSPblema: all’inizio delle irriga[JPOJOPSNBMNFOUFJDBOBMJ
sono (o dovrebbero essere)
CFOQVMJUJSFUUJGJDBUJSFHPMBSJ[[BUJQPJDPOJMUSBTDPSSFSF
EFJDBMEJHJPSOJFTUJWJBMHIF
depositi e quanto nei canali
possa finire aumentano la
scabrezza; l’acqua scorre con
crescente difficoltà ed auNFOUBJMMJWFMMPiBNPOUFwFTsendo sempre in Corrente
Lenta.
Risultato: quale è il livello
massimo che normalmente
l’acqua raggiunge in un canale
irriguo?
$POJSJMJFWJTJTUFNBUJDJSBDcolti anche in più anni se la
GPSUVOBOPOBTTJTUFÀQPTTJbile dare la risposta necesTBSJBRVBTJTFNQSFJOEJTQFOsabile.
1FSQPTBSFEFMMFDBOBMFUUFMB
questione è da così porre: il
livello della canaletta in esercizio, per trasportare
quella portata con quella pendenza disponibile, deve
coincidere, a canaletta posata, con il livello massimo
raggiunto, secondo i rilievi
sistematici, nella sezione
posta immediatamente a
monte del tratto da rivestire.
Se i due livelli non sono alliOFBUJNBDPNFTJGBEJTPMJUP
iBEJOUVJUPwTJBMMJOFBOPMF
RVPUFEFMGPOEPOFMMBDBOBMFUUFMBDRVBQFSUSBOTJUBSF
avrà necessità di raggiungere
un livello più alto del preceEFOUFDIFTQFTTPSFTUBP
SFTUFSFCCF
BNPOUFQSPWPcando così un rigurgito che
può risalire il canale per chiloNFUSJNBHBSJBWWJDJOBOEPTJ
USPQQPBMDJHMJPBVNFOUBOEP
MFQFSEJUFEJTQPOEBJOGJMtrandosi su terreni limitrofi un
QPCBTTJPTUBDPMBOEPDPMBture e così via.
Passata la prima Stagione IrSJHVBDPOHVBJEJUBMFOBUVSB
che magari costringono a riEVSSFMBQPSUBUBUSBOTJUBOUF
che si può fare?
Cito un caso capitato allo scriWFOUFQFSUPHMJFSFJMSJHVSHJUP
prodotto da canalette “malQPTBUFwDIFBOOFHBWBJMNJTVSBUPSFEJVOBSPHHJBIPEPvuto obbligare i relativi uUFOUJBUBHMJBSFMFDBOBMFUUF
QFSJMMVOHPGBDFOEPUPSOBSFJM
DBOBMFQJÎPNFOPBMMBMBSghezza originaria: alla fine dei
DPOUJMBTQFTBGVDJSDBEFM
TVQFSJPSFBMDBSPWFDDIJP
buon calcestruzzo in opera.
4FNFMPBWFTTFSPDIJFTUP
prima di pensare!
T
GEOLOGIA
Foto © der_chris87 – Fotolia.com
Luigi Renna
Prospezioni sismiche per
la caratterizzazione dei terreni di
fondazione secondo le NTC 2008
I
ntroduzione
-BOPSNBUJWBOB[JPOBMFJONBUFSJBEJDPTUSV[JPOJSBDDIJVTBOFMMF/PSNF5FDOJDIF/5$o%.
FDJSDPMBSJFTQMJDBUJWFJOBDDPSEPDPOHMJ&VSPDPEJDJQSFscrive l’utilizzo di indagini geologiche in situ per la determinazione del Modello Geologico di Riferimento del suolo e
sottosuolo interessato dalla costruzione di un’opera di ingeHOFSJBDJWJMF"UUSBWFSTPMVUJMJ[[PEJJOEBHJOJHFPMPHJDIFÀ
possibile individuare la natura e la disposizione stratigrafica
EFJUFSSFOJFEFMMFSPDDFDIFDPTUJUVJTDPOPJMTPUUPTVPMPJM
regime delle acque sotterranee e definire i processi geoloHJDJDIFQPTTPOPJOGMVFO[BSFMBDPTUSV[JPOFTUFTTBDPOQBSUJDPMBSFBUUFO[JPOFBMSJTDIJPTJTNJDP-F/5$QSFTDSJWPOP
JOPMUSFTVMMBCBTFEJJOEBHJOJHFPUFDOJDIFJOTJUPFJOMBCPSBUPSJPMBFMBCPSB[JPOFEFMModello Geotecnico del Sottosuolo interessato dall’opera di ingegneria civile in progetto.
-BTDFMUBEJTQFDJGJDIFJOEBHJOJJOTJUPFPJOMBCPSBUPSJP
DPNQFUFBM(FPMPHPFBMQSPHFUUJTUBTVMMBCBTFEFMDPOUFTUP
HFPMPHJDPMTEFMMBMPHJTUJDBFJOGVO[JPOFEFJQBSBNFUSJEB
stimare per il dimensionamento delle strutture e delle opere
EJGPOEB[JPOF5SBMFEJWFSTFUFDOJDIFEJJOEBHJOFMFProspezioni Geofisiche rappresentano un potente mezzo in ragione
di un buon rapporto costi/benefici e della possibilità di ottenere stime della distribuzione dei parametri fisici del sottoTVPMPTJBBSFBMNFOUFDIFWFSUJDBMNFOUFTVQFSBOEPUBMWPMUB
i limiti tipici delle indagini geognostiche più diffuse (sonEBHHJBDBSPUBHHJPDPOUJOVPQSPWFQFOFUSPNFUSJDIFEJMBUPNFUSJDIFFDD
DIFQFSJMMPSPDBSBUUFSFQVOUVBMFQPTTPOP
GPSOJSFEBUJOPOVOJWPDBNFOUFJOUFSQSFUBCJMJJOQBSUJDPMBSF
per la ricostruzione delle geometrie del sottosuolo.
Propagazione delle onde sismiche
Le prospezioni sismiche appartengono alla branca della
geofisica che si occupa dell’esplorazione del sottosuolo atUSBWFSTPMBOBMJTJEFMMBQSPQBHB[JPOFEFMMFPOEFFMBTUJDIF
mediante la misura della velocità v [m/s] di propagazione
delle onde sismiche generate da una sorgente meccanica
(metodi sismici attivi) o delle onde sismiche generate da
NJDSPUSFNPSJBNCJFOUBMJOBUVSBMJFPBOUSPQJDJTJTNJDBQBTTJWB
*MTFHOBMFTJTNJDPBUUSBWFSTBOEPVOPPQJÎNF[[JGJTJDJ
TJNPEJGJDBBDRVJTFOEPOFFSFHJTUSBOEPOFMFDBSBUUFSJTUJDIF
meccaniche e geometriche. La modificazione del segnale
TJTNJDPTFDPOEPMFMFHHJDIFSFHPMBOPMBQSPQBHB[JPOFEFMMF
POEFPUUJDBHFPNFUSJDB
EJWJFOFRVJOEJQFDVMJBSFFTQFDJfica della porzione di terreno che viene attraversata. Un segnale sismico può essere riconosciuto in termini di energia
DPNFMBTPWSBQQPTJ[JPOFTFRVFO[JBMFEJEJWFSTFGBTJJEFOUJficate dal tipo di movimento che una particella investita dalla
perturbazione sismica compie. Si distinguono quattro fasi:
• Onda P (onda di volume o di compressione)
• Onda S (onda di volume o di taglio)
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 83
GEOLOGIA
Fig. 1: Deformazione elastica e moto delle particelle al passaggio di onde di corpo (P e S)
e di superficie (Love e Rayleigh)
Fig. 2: Traccia sismica registrata in occasione di un terremoto e sismogramma acquisito
mediante indagine sismica multicanale di tipo MASW attiva.
Fig. 3: Acquisizione di segnali sismici (MASW-ReMi-HVSR) in concomitanza di
indagini geognostiche dirette.
Caratterizzazione geotecnica
Per la caratterizzazione geotecnica di un deposito di terreno
è richiesta la definizione delle sue proprietà fisiche (peso di
WPMVNFHSBEPEJTBUVSB[JPOFFDD
EFJparametri di comportamento meccanicoSFTJTUFO[BBMUBHMJPEFGPSNBCJMJU¹
Le onde P si propagano provocando nel mezzo attraversato ecc.) e dei suoi caratteri strutturaliTUSBUJHSBGJBEJTDPOUJTPMMFDJUB[JPOJEJDPNQSFTTJPOFFEJMBUB[JPOFNFOUSFOFMMF OVJU¹OFMMBNNBTTPSPDDJPTPFDD
.FEJBOUFNFUPEJTJTNJDJ
onde S l’oscillazione delle particelle avviene in direzione si determinano grandezze fisiche come la velocità di propaperpendicolare rispetto alla direzione di propagazione. Le HB[JPOFEFMMFPOEFTJTNJDIFWBMVUBOEPEJSFUUBNFOUFBMDVOJ
onde di superficie si generano per la presenza di
stratificazioni nel sottosuolo attraversato e si
propagano con velocità
che dipende dal periodo
EFMMPOEBTUFTTBPWWFSP
TPOP EJTQFSTF "M QBTsaggio delle onde di Love
il moto delle particelle
avviene nel piano orizzontale ed è trasversale
rispetto alla direzione di
propagazione delle
POEF MF POEF EJ 3BZMFJHIJOWFDFGBOOPWJbrare il terreno secondo
orbite ellittiche retrograde rispetto alla direzione di propagazione
EFMMPOEBOFMQJBOPWFSticale.
• Onda di Love (onda di superficie composta dall’iterazione
delle onde P e S)
• 0OEBEJ3BZMFJHIPOEBEJTVQFSGJDJFDPONPWJNFOUPFMMJUtico retrogrado).
La rappresentazione di
VO TFHOBMF TJTNJDP JO
funzione del tempo di arSJWPEFMMBQFSUVSCB[JPOF
è detta traccia sismica e
permette l’analisi delle
diverse fasi che compongono un segnale (Fig. 2).
Un insieme di tracce sismiche ottenute mediante un’analisi multicanale è detto sismogramma e permette l’analisi dei fenomeni di
attenuazione e dispersione che i segnali sismici
subiscono durante l’attraversamento del sottosuolo.
84 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
GEOLOGIA
Fig. 4: Principali metodologie di prospezione sismica
QBSBNFUSJEJDPNQPSUBNFOUPNFDDBOJDPTPTUBO[JBMNFOUF
legati a rigidezza e smorzamento. I parametri che intervenHPOPOFMMFNPEJGJDB[JPOJEJVOTFHOBMFTJTNJDPQSFTDJOEFOEPEBMMBUJQPMPHJBEJTPSHFOUFTPOPJModuli Dinamici.
Essi sono funzione della velocità sismica riferita alla compressione e al taglio che subiscono i depositi del sottosuolo
quando sottoposti al medesimo sforzo. Considerando anche
JMUJQPEJTPSHFOUFTJTNJDBÀEJNPTUSBUPDIFMFHSBOEF[[F
appena descritte sono in funzione anche delle frequenze di
eccitazione. Ciò comporta che la propagazione di un disturbo meccanico all’interno di un mezzo dissipativo è diTQFSTJWBDJPÀWFMPDJU¹EJQSPQBHB[JPOFFBUUFOVB[JPOFTQBziale del segnale dipendono dalla frequenza. Sfruttando la
legge di SnellJMprincipio di FermatBOBMJ[[BOEPJMQFSDPSTPEFJ
raggi sismici e i fenomeni di dispersione e attenuazione
EFMMFQFSUVSCB[JPOJBEFTTJMFHBUJÀQPTTJCJMFSJTBMJSFRVJOEJ
BMMFHFPNFUSJFEFMTPUUPTVPMPDIFEFUFSNJOBOPUBMJGFOPmeni.
consentono di ottimizzare le operazioni di acquisizione in
campagna e di migliorarne la qualità di dati misurati (Fig. 3).
Gli aspetti che rendono oggi le prospezioni sismiche tra le
indagini in situ più performanti sono essenzialmente:
a. accuratezza dei risultati;
b.rapidità di esecuzione;
c. controllo in corso d’opera;
d.economia dei costi.
Le prospezioni sismiche quindi sono in grado di misurare
direttamente la velocità di propagazione delle onde siTNJDIFJOVOEBUPUFSSFOPEBDVJDPNFWJTUPÀQPTTJCJMFSJDBWBSFJWBMPSJEJBMDVOJQBSBNFUSJEJOBNJDJJOGPSNB[JPOJTVMMB
stratigrafia o sulla falda acquifera. Esse si suddividono in due
principali categorie: tecniche invasive la cui esecuzione richiede la perforazione di uno o più fori di sondaggio e l’inUSPEV[JPOFEJPQQPSUVOFTPOEFFMFtecniche non-invasive
che possono essere eseguite direttamente dalla superficie
topografica del sito d’indagine (Fig. 4). Le tecniche non-inLe prospezioni sismiche
vasive si suddividono a loro volta in metodi attivi e passivi a
"JGJOJEFMMBvalutazione della risposta sismica localeDPNF seconda se sono utilizzate rispettivamente sorgenti note e
richiesto la normativa tecnica in materia di progettazione DPOUSPMMBUF4JTNJDBB3JGSB[JPOFP."48BUUJWB
PTPSHFOUJ
BOUJTJTNJDB/5$o%.
BMDVOJUJQJEJJOEB- TJTNJDIFMFHBUFBMNJDSPUSFNPSFBNCJFOUBMF3F.JP)743
gine sismica hanno raggiunto notevole diffusione per la de- La scelta del metodologia da adottare è funzione delle proGJOJ[JPOFEFMQBSBNFUSP7TFMBDBUFHPSJBEJTPUUPTVPMP-B QSJFU¹GJTJDIFDIFTJWPHMJPOPJOEBHBSFEFMMFQFDVMJBSJU¹
disponibilità di strumentazioni di acquisizione multicanale tecniche del progetto e quindi delle finalità dello specifico
e moderni sistemi di trattamento ed elaborazione dei dati studio geologico.
T
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 85
GEOLOGIA
CASE HISTORY
PROSPEZIONE SISMICA MASW E
MISURA DI MICROTREMORE AMBIENTALE MEDIANTE TECNICA H.V.S.R.,
CON ANALISI CONGIUNTA DEI DATI, NEL COMUNE DI SIRMIONE
Nel seguente caso viene illustrata una applicazione di due dei metodi sopra
elencati, tra i più diffusi ed utilizzati nella pratica professionale, vale a dire le
prove MASW e HVSR. L’esempio si riferisce ad una campagna d’indagine
eseguita nel Comune di Sirmione (BS), programmata allo scopo di indagare i
terreni di fondazione interessati dal progetto di un nuova fabbricato residenziale. Il contesto geologico dell’area in esame è caratterizzato dalla presenza
diffusa di terreni riconducibili a depositi glaciali della morena di fondo, di
natura argilloso-limosa ed in subordine ghiaioso- sabbiosa. Alle indagini geofisiche si chiedeva di confermare le risultanze di una prova penetrometrica
statica C.P.T (Cone Penetration Test), verificare i dati desunti dalla stratigrafia
di un pozzo vicino e, infine, caratterizzare il sito in funzione della risposta
sismica locale (calcolo del parametro Vs30, categoria di sottosuolo ed eventuali frequenze di risonanza). L’obiettivo della metodologie geofisiche è quello
di ottenere informazioni in profondità attraverso misurazioni eseguite dal
piano campagna, per il quale è necessario formulare una serie di problemi
inversi. In termini pratici, dal dato acquisito sul campo si vuole ricostruire il
modello di sottosuolo che è responsabile di quel dato. Un problema matematico inverso tuttavia contiene una condizione limite legata alla non- univocità
della soluzione. L’esistenza di più di una soluzione implica che per uno stesso
insieme di dati sperimentali possono corrispondere più profili stratigrafici.
Quando si interpretano dati sperimentali relativi a prove geofisiche occorre
sempre tenere presenti le intrinseche difficoltà derivanti dal problema della
non-unicità della soluzione. Esistono diverse strategie per mitigare il problema
della non-unicità del processo di inversione di dati geofisici, alcune di esse
consistono nel vincolare la soluzione mediante analisi congiunta tra due
metodologie geofisiche; altre invece consistono nell’introdurre nel problema
un’informazione nota a priori come ad esempio i risultati si indagini puntuali di tipo diretto.
Nel caso proposto, la possibilità di avere dati da indagini dirette (Pozzo e prova
CPT) ha consentito di ovviare
all’inconveniente della non-univocità della soluzione, permettendo di ottenere un
modello geofisico medio
maggiormente vincolato ed
affidabile.
velocità di fase. Le MASW attive vengono realizzate tramite l’analisi della
componente di Rayleigh delle onde di superficie, che vengono registrate tramite i comuni geofoni a componente verticale, a bassa frequenza, e generate
da una sorgente ad impatto verticale (Fig. 5).
Dopo aver scelto quindi il sismogramma più idoneo, è stata eseguita una trasformata dal dominio spazio/tempo al dominio frequenza/velocità di fase
(Fig. 6). La lettura e l’interpretazione dello spettro di velocità avviene mediante l’individuazione delle curve di dispersione lungo gli allineamenti di massima energia del segnale. Nella metodologia MASW, dalla curva di dispersione
delle onde di Rayleigh si vuole ricostruire il modello che è responsabile di
quella curva, effettuando quindi un’inversione, vale a dire che si ricava il
modello di sottosuolo che ha determinato il dato di campagna. Nel caso proposto l’interpretazione dello spettro di velocità nella sua parte a più bassa
frequenza (<20 Hz), e quindi nelle porzioni più profonde del modello geofisico, è stata considerata la curva HV ottenuta dall’indagine sismica HVSR.
In particolare è stata eseguita un’analisi congiunta tra lo spettro di dispersione
ottenuto con indagine MASW e la curva H/V misurata, al fine di ottenere un
solo modello sismostratigrafico del sottosuolo indagato.
Tecnica HVSR
Allo scopo di misurare il periodo proprio di vibrazione di ciascun sito indagato
e di migliorare la definizione del profilo verticale Vs nelle porzioni più profonde,
si è scelto di eseguire una misurazione dei microtremori sismici ambientali
analizzando il rapporto spettrale H/V, in corrispondenza dello stendimento
sismico MASW. La tecnica HVSR (Horizontal to Vertical Spectral Ratio) è basata sulla misura dei rapporti medi fra le ampiezze spettrali delle componenti
orizzontali e verticale del rumore sismico ambientale. La prova a stazione
singola, consiste nella valutazione sperimentale dei rapporti di ampiezza
spettrale fra le componenti orizzontali (H) e la componente verticale (V) delle
Prospezione sismica MASW
attiva
Con una prospezione MASW
(Multichannel Analysis of surface Waves) si analizza il
fenomeno della dispersione
che le onde di superficie
subiscono in un mezzo stratificato. La velocità di propagazione per un segnale ad una
certa lunghezza d’onda (h) è,
infatti, influenzata dalle proprietà che il sottosuolo attraversato possiede ed è detta
86 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Fig. 5: Schema di acquisizione MASW adottato presso il sito di progetto.
GEOLOGIA
vibrazioni ambientali sulla superficie del terreno misurate in un punto con un
apposito sismometro a tre componenti. Il risultato della prova è una curva
sperimentale, che rappresenta il valore del rapporto fra le ampiezze spettrali
medie delle vibrazioni in funzione della frequenza di vibrazione. Le frequenze
alla quali la curva H/V mostra dei massimi, possono essere legate alle frequenze di risonanza del terreno al di sotto del punto di misura. L’ampiezza di
questi massimi è proporzionale (anche se non linearmente) all’entità del contrasto di impedenza sismica esistente alla base della copertura (Fig.6). In
presenza quindi di forti variazioni nel profilo di velocità delle onde S nel sottosuolo (legate per esempio alla transizione fra sedimenti soffici e basamento
rigido), la funzione H/V mostra dei massimi marcati in corrispondenza della
frequenza di risonanza fr relativa a quella configurazione stratigrafica.
vegetale, di spessore circa 1,0 m e Vs=174 m/s. Seguono, fino ad almeno -4,0
m circa dal p.c., terreni riconducibili ai depositi di morena di fondo, argilloso-limosi con subordinata frazione sabbiosa-ghiaiosa, consistenti, con Vs=206
m/s. Oltre -4,0 m dal p.c. si riscontra la presenza di depositi della morena di
fondo, costituiti da argilla e limo, moderatamente consistenti (Vs=185 m/s). In
base ai dati sismostratigrafici (MASW+HVSR) e a quelli della Prova CPT, questa
unità sembra proseguire con le medesime caratteristiche fino a circa -18/-20
m dal p.c. Oltre tale profondità si riscontrano Vs più elevate (310/390 m/s),
attribuibili alla morena di fondo sovraconsolidata. In accordo con la stratigrafia
del pozzo, da circa -55/60 m dal p.c. l’incremento continuo della velocità di
propagazione delle onde S risulta riconducibile alla presenza di depositi ghiaioso-limosi molto addensati, a cui si intercalano lenti di conglomerato.
Risultati
La curva HVSR considerata, indica un picco principale a circa 1,3 Hz; la sua
validità è stata verificata secondo i criteri di ammissibilità del progetto
SESAME. Dall’analisi della curva HVSR, eseguita tra 0,5 Hz e 20 Hz (frequenze
di interesse ingegneristico), è quindi risultata una possibile frequenza di risonanza attorno ai 1,3 Hz. Il picco di risonanza del sito indagato è legato probabilmente ad un contrasto di impedenza acustica, tra i depositi della morena di
fondo, prevalentemente argillosi poco addensati, e i sottostanti depositi ghiaioso-argillosi compatti della medesima sequenza glaciale. Il dato risulta correlabile con le evidenze della stratigrafia del pozzo idrico (Fig. 6). La porzione di
curva relativa è stata utilizzata nell’analisi congiunta MASW+HVSR per trarre
informazioni utili a profondità a cui la sola indagine MASW non può evidentemente arrivare e per arrivare ad un unico modello sismico di sottosuolo.
Conclusioni
In base ai dati sismostratigrafici ottenuti, si rileva un primo spessore di terreno
Fig. 6: Modellazione Geologico-Geotecnica mediante approccio multi-metodologico.
La robustezza dei metodi di analisi ampiamente riconosciuta, il buon rapporto
costi/benefici e la possibilità di trattare i dati in modo congiunto, hanno reso le
due metodologie di indagine sismica citate performanti ai fini dello studio
geologico esaminato. L’utilizzo di tali tecniche presuppone un elevato grado di
specializzazione riguardo i fenomeni dell’attenuazione e della dispersione dei
segnali sismici. Considerando l’aspetto della non-univocità sopra descritto, si
ritiene che un approccio analitico di tipo congiunto (l’utilizzo di più datasets/
metodologie analizzate all’interno dello stesso strumento di lavoro) abbia
limitato problemi interpretativi ed evitato soluzioni inadeguate, permettendo di
determinare un profilo di Vs completo e superando in tal modo i limiti di
entrambi i metodi. Il profilo sismostratigrafico ottenuto risulta inoltre correlabile con il quadro geologico dell’area oggetto di indagine e i valori di velocità
delle onde S risultano compatibili con l’andamento della prova CPT eseguita
nel medesimo sito di progetto.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 87
TECNICA
Andrea Botti
L
L’attualità
delle architetture in pietra
e molteplici trasformazioni che hanno caratterizzato
MJOWPMVDSPFTUFSOPEFMMFEJGJDJPMJEFBTUFTTBEJGBDDJBUBUSBTQBSFOUFPPQBDBIBOOPQJÎWPMUFNFTTPJO
discussione l’ineluttabile certezza della parete come “unico
FMFNFOUPDPSQPSFPwEFMMBDPTUSV[JPOFJOTPTUJUVJCJMFTFQBSB[JPOFGSBEJNFOTJPOFQVCCMJDBFQSJWBUB$PTÄMBQJFUSBQFS
SJTQPOEFSFBMMFSJDIJFTUFEFMNFSDBUPFEFJQSPHFUUJTUJEB
NBTTJWBÀEJWFOVUBSJWFTUJNFOUPQPJTPUUJMFQFMMJDPMBDBQBDF
EJTPTUJUVJSFJMWFUSP4PMPSFDFOUFNFOUFiMBNBTTBJMDBSBUUFSF
corporeo dell’architettura sembrano venire presi nuovaNFOUFTVMTFSJPFJMAQPTBSFVOBQJFUSBEPQPMBMUSBTFNCSB
non essere più solo una rappresentazione mitologica o simCPMJDBNBVOBSFBMU¹DVJDPTUBOUFNFOUFTJUFOEFw1. Ciò è emerso dai risultati dell’ultima edizione dell’International Award
Architecture in Stone
il premio di architettura litica proNPTTP EB 7FSPOBGJFSFDIFDPOJM
premio Arch&Stone JTUJUVJUP
dal Consorzio
Produttori Marmo
Botticino ClasTJDPDPOEJWJEFJM
merito di fotografare periodicaNFOUF MP TUBUP
dell’architettura
litica internazioOBMF FWJEFOziando l’esistenza o la nascita
di nuovi linguaggi
ed impieghi.
%BMMBOBMJTJEFMMF
31 opere architettoniche selezionate (da una prestigiosa giuria) fra
quelle progettate
OFHMJVMUJNJBOOJ
in diciotto diversi
1BFTJTPOPTUBUF
premiate cinque
SFBMJ[[B[JPOJDJBscuna portatrice
di novità signifiDBUJWFUVUUFBDDPmunate da una identità che scatu88 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
risce dal rapporto con il contesto: talvolta conflittuale come
OFMQSPHFUUPEJ$IJQQFSGJFMEQFS.VTFP+VNFYB$JUU¹EFM
.FTTJDPUBMWPMUBTPMJEBMFDPNFOFMDBTPEFMMBNPTDIFBEJ
4BODBLMBSOFMMBQFSJGFSJBEJ*TUBNCVMSFBMJ[[BUBOFMFGJSNBUBEBMMPTUVEJP&NSF"SPMBU"SDIJUFDUT
"JMJNJUJVSCBOJEFMMBDBQJUBMFUVSDBVOBEJTUFTBFSCPTBJTPMBUB
da mura capaci di segnare un confine tra caos del mondo eTUFSOPFBUNPTGFSBTFSFOBEJVOQBSDPQVCCMJDPBDDPHMJFVOB
HSBOEFDPQFSUVSBQJBOBVOBMBNBJODBMDFTUSV[[PUFTUJNPnianza visibile dell’architettura che si fonde con l’orografia del
MVPHPTFHOBUPTPMPEBMMBOENBSLEFMNJOBSFUP-JOUFSOPEFMMB
NPTDIFBSJDPSEBVOBHSPUUBSJTDIJBSBUBEBGFTTVSFMVOHPMB
parete (che indicano la direzione della Mecca). Qui tutto
sembra risolversi in un costante equilibrio fra artificiale e na-
TECNICA
Nella pagina precedente. Moschea di
Sancaklar, Istanbul, Turchia, 2012
In questa pagina. Giant’s Causeway
Center, Antrim, Irlanda del Nord,
2014
turale: le scale di pietra che seguono la pendenza del paeTBHHJPJHSBEJOJTFQBSBUJEBGBTDFFSCPTFDIFEJWFOUBOPDVSWF
EJMJWFMMPEJVOBUPQPHSBGJBBSUJGJDJBMFMBTBHPNBEFMMBNVSBUVSB
perimetrale che si ripropone con le stesse inclinazioni del
WFSTBOUFMBTDFMUBEFMMBQJFUSBMPDBMFVUJMJ[[BUBOFMTVPBTQFUUP
QJÎSVTUJDPJOGPSNBEJFMFNFOUJTFNQMJDJDIFSJDPSEBOPMF
costruzioni rurali ma ne indicano anche l’attualità.
La ricerca di un sodalizio fra architettura e paesaggio ha caratUFSJ[[BUPBODIFMFTDFMUFEFMMPTUVEJP)FOFHIBO1FOH"SDIJUFDUTEJ%VCMJOPDIFIBGJSNBUPJMQSPHFUUPEFMGiant’s Causeway
CenterVOBTUSVUUVSBSJDFUUJWBDPMMPDBUBJOQSPTTJNJU¹EJVOB
TQFUUBDPMBSFDPOGPSNB[JPOFSPDDJPTBTVMMBDPTUBOPSEFTU
EFMM*SMBOEBSJUFOVUBEBMM6/&4$0iQBUSJNPOJPEFMMVNBOJU¹w
DBQBDFEJBUUJSBSFDJSDBWJTJUBUPSJBMMBOOP*MOVPWP
DFOUSPDIFMJPTQJUBSFBMJ[[BUPGSBJMFJMTJPGGSFBMMB
WJTUBDPOVOQSPTQFUUPQSJODJQBMFTRVBESBUPEPUBUPEJVO
fronte triangolare al di sopra del quale una lunga rampa a prato
scende verso il mare. Riprendendo la suggestione offerta
dalle stupefacenti geometrie delle conformazioni rocciose
EFMMBDPTUBJQSPHFUUJTUJIBOOPEFMJNJUBUPJNREFMMJOUFSB
DPTUSV[JPOFDPOTFUUJUSJMJUJDJGPSNBUJEBCMPDDIJEJCBTBMUP
TDVSPOPSEJSMBOEFTFEPUBUJJOCBTFBMMBEJNFOTJPOFEJQJBTUSFEJTUBCJMJ[[B[JPOFPDBWJQSFPQPTUDPNQSFTTJ
TFQBSBUJ
da intervalli di dimensioni differenti. Il risultato finale è un
cuneo nero affondato nel verde del terreno.
*MSBQQPSUPDPOJMDPOUFTUPÀBGGSPOUBUPJOUPUBMFBOUJUFTJEBMMBSDIJUFUUPJOHMFTF%BWJE$IJQQFSGJFMEDPOJM.VTFP+VNFYSFBMJ[[BUPOFMB$JUU¹EFM.FTTJDPUSBGBCCSJDIFFJOEVTUSJFEBMMF
quali si distingue
in maniera energica con le sue
GPSNFTQJHPMPTF
la copertura a
TIFE JM SJWFTUJmento in pietra
che – come una
placcatura –
sembra sigillare
tutto.
È l’icona perfetta
dell’architettura
GVPSJ MVPHP DIF
nonostante i suoi
RVBTJNREJstribuiti su 5 piani
(cui si aggiungono
i 4 sotterranei per
i parcheggi) e la
piazza sopraeleWBUBGBUJDBBDPNpetere con i giganti che la cirDPOEBOP*NVSJ
rivestiti in grandi
lastre di TraverUJOPEJ9BMBQBDB
rispondono alla
cacofonia architettonica del contesto sottolineando il contrasto
netto tra l’apertura del piano a
RVPUB DJUU¹ MB
loggia belvedere
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 89
TECNICA
Museo Jumex,
Città del Messico, Messico
del primo piano e la compattezza dei piani superiori destinati
BHBMMFSJB(MJJOUFSOJSJDPSEBOPMFTDFMUFEJ.JFT7BOEFS3PIF
(in particolare il padiglione di Barcellona) ed i pavimenti in
marmi policromi modulano il diverso carattere degli ambienti
di un luogo espositivo totalmente contemporaneo.
Se la moschea di Istanbul è un esempio di dialogo ed il museo
+VNFYEJiDPOGMJUUPwDPODPOUFTUPJMHSVQQPEJFEJGJDJEJTFHOBUP
EJ.BY%VEMFSQFSMBOVPWBi;VSJHPNFUSPQPMJUBOBwÀJMDPOUFTUPTUFTTP*OGBUUJEJUVUUJJOVPWJJOUFSWFOUJSFBMJ[[BUJOFMMB
DJUU¹TWJ[[FSBJORVFTUJBOOJÀUSBJQPDIJTTJNJBNBOJGFTUBSF
una chiara espressione urbanistica attraverso la scelta della
UJQPMPHJBFMBGPSNBSB[JPOBMFEFUUBUBEBVOBQJBOUBHFPNFUSJcamente chiara e dalla rinuncia all’ornamento. La composi[JPOFEFMMFGBDDJBUFÀJNQPTUBUBTVMNPEVMPWFSUJDBMFMBWBSJB[JPOFEFMMBHSJHMJBTFSWFBTFHOBMBSFJMCBTBNFOUPEFHMJFEJGJDJ
i volumi (che rimandano ai blocchi di pietra cavata) integralmente rivestiti in South African Cape Green Granite (granito sudaGSJDBOP
QSFTFOUBOPVOBTPSQSFOEFOUFVOJGPSNJU¹DSPNBUJDB
grazie alla scelta di utilizzare un unica cava di approvvigionamento2/FMQSPHFUUPEJ%VEMFSMBGPSNBBSDIFUJQJDBEFMMB
QJFUSBJORVBOUPCMPDDPUBHMJBUPFDVCPHFPNFUSJDPTFNCSB
aver determinato in modo lineare e diretto la composizione
BSDIJUFUUPOJDBEBMEFUUBHMJPBMMBGJHVSBDPNQMFUB
Nell’immaginario collettivo l’uso della pietra nell’abitazione
SFTJEFO[JBMFÀEBTFNQSFBTTPDJBUPBMMFEJNPSFEFMMFDMBTTJ
QJÎBHJBUFFEJGJDJDIFTQFTTPFNFSHFWBOPEBVOUFTTVUPVSbano costituito da realtà ben più modeste. L’architetto franDFTF(JMMFT1FSSBVEJOHJ¹OPUPQFSMFTVFSFBMJ[[B[JPOJJO
90 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
pietra3DPOJMQSPHFUUPQFSVORVBSUJFSFEJFEJMJ[JBTPDJBMFB
$PSOFCBSSJFV5PMPTB
OFMIBNFTTPJOEJTDVTTJPOF
questa secolare tradizione.
-BTDFMUBEJJNQJFHBSFMBQJFUSBBTTPDJBUBBNBUFSJBMJJOEVTUSJBMJPDPNVORVFQJÎNPEFTUJ
ÀDPFSFOUFDPOMBTVBGJMPsofia progettuale: secondo Perraudin l’edificio non deve
DPOUFOFSFMBQJFUSBNBFTTFSFEJQJFUSBOPODPTUPTJSJWFTUJmenti decorativi ma sobrie ed economiche murature piene
capaci di soddisfare anche richieste riguardanti l’efficienza
energetica.
-BTDFMUBEFMMBQJFUSBNBTTJWBJOCMPDDIJEJcalcare di Beaulieu
DPOTQFTTPSFEJDNIBDPOTFOUJUPVOJNQPSUBOUFSJTQBSNJP
di materia (spessori sottili avrebbero determinato grandi
RVBOUJU¹EJTGSJEP
FBTTJDVSBUPVOBGPSUFJOFS[JBUFSNJDBDIF
combinata con la ventilazione naturale e il raffrescamento favorito dagli spazi loggiati ha contribuito ad innalzare il livello
del comfort.
Questo intervento dimostra la contemporaneità della costru[JPOFJOQJFUSBNBTTJWBJOHSBEPEJHBSBOUJSFVOBDPTUSV[JPOF
BTFDDPSBQJEBVODBOUJFSFSFMBUJWBNFOUFTFNQMJDFJMTPEEJsfacimento di parametri legati al controllo climatico e all’effiDJFO[BFOFSHFUJDBFOPOVMUJNPMBQPTTJCJMJU¹EJSJDJDMBSFJ
materiali quando l’edificio avrà esaurito la sua funzione. Con
Perraudin la pietra è sostenibile e il “posare una pietra dopo
l’altra” torna ad essere gesto attuale generatore di nuove
opportunità.
Per una approfondimento vedi catalogo del premio International Award Architecture in Stone:
71BWBOBDVSBEJSOUL OF STONEFE$PSUFMMB7FSPOB
TECNICA
Dall'alto.
Edifici a torre in Hagenholzstraße,
Zurigo, Svizzera, 2013
Massive Stone Social Housing,
Cornebarrieu, Francia, 2011
Note
80FDITMJOPietra : una parabola modernaJOSOUL OF STONEFE$PSUFMMB7FSPOB
-BGPSOJUVSBÀEVSBUBBOOJEBMBM/E3
"7BVWFSUOFMMB$BNBSHVFMBSDIJUFUUP(JMMFT1FSSBVEJOIBSFBMJ[[BUPGSBJMFVOFEJGJDJPEFTUJOBUPBMMBMBWPSB[JPOFEFMMFVWF6OBDPTUSV[JPOFDPNQBUJCJMFDPOMBNCJFOUFDJSDPTUBOUFEPUBUBEJVOJnerzia termica necessaria alla conservazione del vino. Il risultato è una scatola in muratura massiccia di
QJFUSBMPDBMFDPNQPTUBEJCMPDDIJNPEVMBSJDPOEJNFOTJPOJDNYYBTTFNCMBUJQFSTPWSBQQPTJzione su una semplice soletta di cemento. Il materiale impiegato è la pietra del Pont du Gard (la stessa imQJFHBUBQFSMBSFBMJ[[B[JPOFEFMDFMFCSFBDRVFEPUUPSPNBOPBMMJOJ[JPEFM*TFDE$
EJGBDJMFMBWPSB[JPOF
al punto da essere sottoposta a segagione meccanica ancora nella cava. N.d.R.
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 91
CULTURA
Nello studio dell’artista
Mario Zanetti
92 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
sulla sua
vita e sul suo
VNBOP QFSDPSTP
mediante il quale la sua
arte fosse messa a fuoco con la
sensibilità e l’intelligenza di persoOBHHJWFSBNFOUFTUSBPSEJOBSJFSBMVOJDP
NPEPQFSSFOEFSHMJPOPSF4UBHOPMJEFGJOJUPJMQPFUB
EFHMJVNJMJBNBWBJMCFMMPJMCVPOHVTUPMBCFMMF[[BOFMMBDcezione più generale ma nel contempo più profonda del termine. Egli amava andare anche sui cantieri edili dove si inconUSBWBFEJBMPHBWBQJBDFWPMNFOUFDPOJNVSBUPSJJHFPNFUSJHMJ
architetti o gli ingegneri responsabili del progetto di costru[JPOFPEJSJTUSVUUVSB[JPOFFTJSBDDPNBOEBWBDPNNFOUBOEP
JMEJTFHOPQSPHFUUVBMFDIFWFOJTTFSJTQFUUBUBMBSDIJUFUUVSBEFM
DFOUSPTUPSJDPDIFJMDPMPSFEFJNVSJGPTTFDPOTPOPBRVFMMPEFM
contesto in cui era ubicato. Se vedeva una casa non ben ristrutUVSBUBPUJOUFHHJBUBDPOEFJDPMPSJUSPQQPGPSUJPGVPSJEBMDPOUFTUPNPSNPSBWBi*OTFOTJCJMFyGSFEEPyPOPOBSNPOJPTPw
Insomma: era un attento osservatore del territorio a cui era
GPSUFNFOUFMFHBUPFDPOOFTTPBODIFRVBOEPOFMQFSJPEPJOWFSOBMFTJUSBTGFSJWBB#SFTDJBEPWFBCJUBWBQFSUVUUBMBTUBgione fredda e da dove riprendeva la strada del ritorno a BaHPMJOPBJOUFSWBMMJQFSUSBTDPSSFSFJM/BUBMFWJWFSFJM$BSOFWBMF
FMBTBOUB1BTRVBQFSQPJSJTUBCJMJSTJB#BHPMJOPQFSUVUUBMFTUBUFTVDDFTTJWB&DPTÄEJBOOPJOBOOPSJQSFOEFWBMBTVB
passione per le passeggiate immerso nel verde delle nostre
NPOUBHOFo.BOÄWB(¹WFSyoEPWFJODPOUSBWBJOPTUSJDPOUBEJOJBTTBHHJBWBJMGPSNBHHJPBWPMUFFOUSBWBOFMMFDBTDJOFQFS
ristorarsi e veniva accolto come uno della famiglia e nelle stalle
EPWFTFO[BFTJUBSFBDDBSF[[BWBMFNVDDIFFMFDBQSFPQQVSF
OFMUBSEPQPNFSJHHJPEJMVHMJPBQQSPGJUUBOEPEFMDBMBSFEFM
TPMFTJQPSUBWBOFMQSBUPJOVOQVOUPQBSUJDPMBSNFOUFSJQJEPF
QBOPSBNJDPBMVJDPOHFOJBMFFQSPQJ[JPBMMPTUJNPMPQFSMBSFBMJ[[B[JPOFEJVOPTUVEJPPEJVOCP[[FUUP4UBHOPMJEBTFNQSF
Le immagini sono pubblicate Per gentile concessione dello Studio d'Arte Zanetti - 0365.902009 - [email protected] - www.zanettiarte.com
I
MPUUPCSFBMMFU¹EJ
BOOJÀTDPNQBSTPB#BHPMJOP#T
TVPQBFTFEJPSJHJOF
"OUPOJP4UBHOPMJEFDBOPEFHMJBSUJTUJ
CSFTDJBOJ*MOPWFNCSFTVDDFTTJWP
OFMM"VEJUPSJVN4BO#BSOBCBEJ#SFTDJB
gremito di amici e appassionati della sua
PQFSBWFOJWBQSFTFOUBUPBMQVCCMJDPJM
WPMVNF4LJSB"ntonio Stagnoli nelle fotografie di
Gianni Berengo Gardin6OMJCSPJODVJMBTUPSJB
JMQSFTFOUFFJMGVUVSPTJGPOEPOPRVBTJQFS
NBHJBDBUBMJ[[BUJEBMMBSUFEJ4UBHOPMJMBDVJJOterpretazione ho voluto affidare all’intelligente
sensibilità di uno dei più noti fotografi italiani al
NPOEP(JBOOJ#FSFOHP(BSEJODPOJMDPOUSJCVUP
EFJQPFUJ'SBODB(SJTPOJ'SBODP-PJ3PCFSUP.VTTBQJ%BWJEF3POEPOJ*MUVUUPBSSJDDIJUPEBJNQPSUBOUJ
UFTUJNPOJBO[FEFHMJBNJDJ1JFSP#PSHIJOJ0NBS(BMMJBOJ(JBDPNP(OVUUJ1JOP.POHJFMMP(JBDPNP4DBO[J
3PNFP4FDDBNBOJF-VDB7JUBMF-JEFBEJSFBMJ[[BSFF
EFEJDBSFB4UBHOPMJRVFTUPWPMVNFÀOBUBBMMBGJOFEFM
RVBOEPVOQPNFSJHHJPEPQPBWFSFUSBTDPSTPVOQPEJ
UFNQPJOTJFNFOFMTVPBUFMJFSEJ#BHPMJOPEPWFMP[JP"OUPOJPOPOPTUBOUFMFU¹BWBO[BUBBNBWBSFDBSTJPHOJHJPSOP
notai che stava lavorando con particolare impegno e determiOB[JPOFBMMBSFBMJ[[B[JPOFEJVOEJTFHOPBDIJOBJODVJWFOJvano raffigurate alcune capre al pascolo con un contadino seEVUPOFMQSBUP3JNBTJJOTJMFO[JPTFEVUPBMMBTVBEFTUSBF
QPUFWPPTTFSWBSMPEBVOBQPTJ[JPOFQSJWJMFHJBUBBTDPMUBOEPJM
TVPSFTQJSPBUSBUUJBGGBOOBUPFBUSBUUJQJÎUSBORVJMMPPTTFSWBOEPDPOBUUFO[JPOFJNPWJNFOUJEFMMFTVFNBOJOFMMFRVBMJ
l’energia della sua sensibilità si fondeva con il pennino nella
carta inumidita e a tratti ruvida. Il tutto per quasi un’ora. Ogni
tanto si girava verso di me e mi chiedeva: “Ti piace? Mica
NBMFày/POGJOJUPDJWVPMFBODPSBUFNQPFUBOUPMBWPSPy
.BIà7FESFNPy/POTJTByw.FOUSFTUBWBBODPSBMBWPSBOEP
MPMBTDJBJFMPTBMVUBJ4DFOEFOEPMFTDBMFVTDFOEPJOTUSBEBBM
CVJPFBMGSFEEPPTTFSWBOEPEBGVPSJRVFMMBMVDFDIFQSPWFOJWB
EBMMBUFMJFSEBDVJNJPNBMHSBEPFSPBQQFOBVTDJUPFCCJVOB
TPSUBEJQSFTBHJPyFEFOUSPEJNFNJEJTTJi1FOTBJMWBMPSF
straordinario di questo uomo e del suo ambiente in cui viveva
JNNFSTPJOVONPOEPNJTUFSJPTPQPQPMBUPEBVPNJOJF
EPOOFBOJNBMJPHHFUUJFDPTFVOBTPSUBEJNJDSPNPOEPEPWF
l’artista aveva il privilegio e poteva incontrare e ricevere e oTQJUBSFBNJDJDPMMF[JPOJTUJDSJUJDJEBSUFHJPSOBMJTUJQPFUJSFHJTUJTDSJUUPSJFDDFUFSBFDDFUFSBàw%FOUSPEJNFTFOUJWPVSHFOUFJMCJTPHOPEJPNBHHJBSFMVPNPFMBSUJTUB"OUPOJP4UBgnoli con qualche cosa che potesse lasciare a noi e a quelli che
WFSSBOOPEPQPEJOPJVOTFHOPGPSUFEFMTVPQBTTBHHJPDIF
BOEBTTFCFOPMUSFVODBUBMPHPyQFOTBJBVOBNPTUSBJNQPSUBOUFBDVJQFSBMUSPTUPHJ¹MBWPSBOEPNBQPJDBQJJDIFVOMJCSP
CULTURA
QPSUBEFOUSPEJT½MBDPOTBQFWPMF[[BEFM
WBMPSFEFMMBUFSSBNBESFDIFUSPWBMBTVB
massima espressione nella fatica e nella
dignità del duro lavoro quotidiano dei
nostri contadini rappresentati nell’opera
del maestro. Quasi a supplicare che dobbiamo ripartire dalla terra per curare e custodire il pianeta e restituirlo a chi verrà
EPQPEJOPJNFHMJPEJDPNFOPJMBCCJBNP
trovato. Come disse già nel 1987 Lorenza
Trucchi: “Nel mondo di Stagnoli c’è una
vera e propria simbiosi tra uomo e aniNBMFDPTÄDPNFUSBPHOJFTTFSFPDPTBP
elemento c’è una vera e propria dipenEFO[B*MNPOEPEJ4UBHOPMJÀRVFMMPEFMMF
WBMMJFEFMMFNPOUBHOFCSFTDJBOFOPO
GPSTFRVBMFBQQBSFPHHJNBQJVUUPTUP
quale egli ha saputo ricostruirlo unendo
QBTTBUPFQSFTFOUFGJOPBGBSFEJRVFTUJ
contadini e pastori altrettanti archetipi
antichi”. Proprio così come Elvira Cassa
4BMWJTFQQFJOUVJSFUSBJQSJNJFEJTTFi"Schetipi che sono affiorati per lui in tutta la
loro classicità come al toscano capita di
disseppellire dalla sua terra volti etruschi”. Grazie dunque a Padre Faustino
Moretti rettore del Pio Istituto Pavoni di
Brescia che primo fra tutti avendo intuito il
UBMFOUPEJ"OUPOJP4UBHOPMJEPQPBWFSMP
JODJUBUPMPJODPSBHHJBFNBOEBBTUVEJBSFB
Brera. Un vero ritratto d’artista: nella masTJNBTFNQMJDJU¹EJWJUBNBQFSFOOFNFOUF
proiettato in quegli orizzonti in cui la realtà
TGVNBQFSUSBNVUBSTJJOBSUF7JUBDIFTJÀ
GBUUBBSUFBSUFDIFTJÀGBUUBWJUB2VFTUPÀ
M"OUPOJP4UBHOPMJDIFBCCJBNPDFSDBUPEJ
rappresentare tra le pagine di questo voMVNFJODVJMBTVBWJUBMBTVBQFSTPOBMJU¹F
la sua arte sono state raccolte con passione
ed amore.
Il volume Antonio Stagnoli nelle fotografie di
Gianni Berengo Gardin è disponibile presso
MP4UVEJPEh"SUF;BOFUUJ
[email protected]
T
www.zanettiarte.com
94 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
Le immagini sono pubblicate Per gentile concessione dello Studio d'Arte Zanetti - 0365.902009 - [email protected] - www.zanettiarte.com
Pag. 92. Il volume Antonio Stagnoli nelle fotografie di Gianni Berengo Gardin
edito da Skira e Studio d'Arte Zanetti – a cura di Mario Zanetti.
Testi di Franca Grisoni, Franco Loi, Roberto Mussapi, Davide Rondoni.
Pag. 93. Antonio Stagnoli, La tosatura – china colorata su carta – 50 x 37 cm – 1993.
In questa pagina.
Antonio Stagnoli, Capra – olio su cartone telato – 49 x 59 cm – 1972.
Nell'atelier dell'artista, fotografia di Gianni Berengo Gardin
(a pag. 72 del Volume Skira – Studio d'Arte Zanetti).
L’umanità di Antonio Stagnoli
Tino Bino
Dal “Corriere della Sera”, 1 Novembre 2015
È scomparso otto giorni fa all’età di 93 anni Antonio Stagnoli, decano degli artisti bresciani. Molti
hanno illuminato la forza espressiva del suo lavoro, elogiato la peculiarità delle opere e la originalità della ricerca. Ma per chi lo ha conosciuto, la figura di Antonio si ricorda per la sua immensa
umanità. Era un uomo buono e generoso, e mite e pacifico. E sono queste qualità che fanno da
contraltare alla sua pittura dolente, ai suoi cori oranti di donne percosse dal male di vivere, di bimbi
tristi e rassegnati, di volti scavati nella fatica e imbruttiti dalla durezza del lavoro. Le sue chine sono
graffi che contorcono la natura, sono scatti rabbiosi di chi vorrebbe ribellarsi, ma si limita al patimento individuale. Era un uomo che sorrideva sempre Stagnoli, lui che era orfano di padre e
sordomuto dall’età di due anni. Nelle sue opere non c’è una figura che sorride, una natura trionfante, un colore luminoso. Sono uomini, donne, animali, bimbi che hanno lo stesso sguardo.
Chiedono perché, interrogano chi li guarda, sapendo che non avranno risposte. Ma le domande
sono giuste e restano ad illuminare la fatica di un grande dell’arte bresciana. Sono le domande
che chiedono di affrontare il mistero della vita, l’ambiguità dell’esistenza.
CULTURA
Europa – Usa: la statua
per un patto di libertà che dura da 250 anni
Franco Robecchi
I
n tempi di attacchi terroristici nel cuore della più nobile Europa e nella conseguente invocazione alla solidarietà di difesa un elemento emerge nella sensa[JPOFFOFMSBHJPOBNFOUP/FHMJVMUJNJBOOJJMDPODFUUPEJ
MJCFSU¹FMBQSBUJDBEFMMBTVBEJGFTBTPOPTUBUJBTTPDJBUJBODIF
JO*UBMJBBMMBQSFTFO[BTUBUVOJUFOTF-B'SBODJBQFSÉIBVO
MFHBNFEJGSBUFMMBO[BDPOHMJ6TBSJWPMUPBMMBMJCFSU¹EJCFO
più antica data. Fra il 1775 e il 1783 i francesi si affiancarono
BHMJBNFSJDBOJDIFTBSFCCFSPEJWFOVUJTUBUVOJUFOTJQFSDPNbattere i britannici. La guerra consentì a Washington di firNBSFDPOUSPHMJJOHMFTJOFMMJOEJQFOEFO[BEFMMBDPlonia americana dai padri europei. L’alleanza tra i francesi e
HMJZBOLFFDIFBWFWBDPOTFOUJUPRVFMSJTVMUBUPSJNBTFOFM
cuore dei due popoli e non fu mai smentita nella storia successiva. L’irrompere del terrorismo islamico ancora una volta
FWPDBRVFMMBMMFBO[BFRVFMMBGSBUFMMBO[BDIFTUBOOPDPODSFtizzandosi nell’azione militare contro l’Isis. La difesa della
civiltà occidentale dalla veemenza islamica sembra quasi
BWFSWPMVUPGJTTBSFBODIFOFJOVNFSJJORVFTUPDBTPJOVOB
EBUBJMHFNFMMBHHJPEJMJCFSU¹GSB&VSPQBF6TB5VUUJDPOPTDJBNPJMUSBHJDPFEFQPDBMFTFUUFNCSFEFMMF5XJO
5PXFSDIFDSPMMBOPFMFQFSTPOFDIFWFOHPOPNBTTBDSBUFB/FX:PSLFTVHMJBMUSJBFSFJTPUUPMBUUBDDPNVTVMNBOP
.BOPOUVUUJSJDPSEBOPVOBMUSPGPOEBNFOUBMFTFUUFNCSF
OFMRVBMFM&VSPQBTJTBMWÉBODPSBVOBWPMUBFTJOPBEPHHJ
JONPEPEFGJOJUJWPEBMMBTTBMUPNJMJUBSFJTMBNJDP&SBM
TFUUFNCSFEFMRVBOEP.FS[JGPOMV,BSB.VTUBGB1BTIB
BDBQPEFMMFTFSDJUPPUUPNBOPUVSDPGVTDPOGJUUPEBMMFGPS[F
EFMMB-FHB4BOUBFVSPQFBWPMVUBEBM1BQBNFOUSFUFOUBWB
EJFOUSBSFJO7JFOOBEPQPEVFNFTJEJBTTFEJP'VVOBSFplica di Lepanto e salvò il cuore dell’Europa dall’irruenza
NJMJUBSFFDVMUVSBMFEFMMJTMBN(MJBMMFBUJFVSPQFJBTTPDJBUJ
EBMMBQB[JFOUFPQFSBEJVOGSBUF$BQQVDDJOP.BSDPE"WJBOP
SJDPOPTDJVUPCFBUPEB(JPWBOOJ1BPMP**OFMHVJEBUJEBM
SFQPMBDDP(JPWBOOJ***DJPÀ+BO4PCJFTLJVOFSPFEFMMBDJWJMU¹
DSJTUJBOBFVSPQFBTCBSBHMJBSPOPJ5VSDIJDIFDPOVOFTFSDJUP
EJTPMEBUJDPOUSPJEFMMB-FHB4BOUBMBTDJBSPOP
TVMDBNQPNPSUJNFOUSFTPMPGVSPOPJDBEVUJ
cristiani. I Turchi dovettero ritirarsi dall’Europa centrale abCBOEPOBOEPBODIFM6OHIFSJBUVUUBWJBMBTDJBOEPQSFTJEJ
NVTVMNBOJOFMMB[POBCBMDBOJDBDIFBODPSBQFSTJTUPOP
L’alleanza per la libertà tra Francia e Usa ebbe una consacraIL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 95
CULTURA
Dall'alto, in senso antiorario.
Ritratto dello scultore Bartholdi,
autore della Statua della Libertà.
La statua di Pio Fedi
per la tomba di G. B. Niccolini,
molto simile alla statua di New York.
La madre di Bartholdi accanto al
viso della statua, cui fece da modella.
[JPOFDFMFCFSSJNBDIFSJFOUSBGSBMFJDPOFEFMMBTJNCPMPHJB
democratica: la statua della “Libertà che illumina il mondo”
FSFUUBOFMMBCBJBEJ/FX:PSL¦VONPOVNFOUPDIFPHHJVOJTDFOFMMBTUFTTBDVMUVSBFOFMMBTUFTTBGPS[BMFUSBHFEJFEFM
Bataclan e delle Twin Tower. Furono proprio i francesi a voMFSMBFBQBHBSMBRVFMMBTUBUVBQFSSFHBMBSMBBJGSBUFMMJTUBUVnitensi. In occasione del centenario della dichiarazione
d’indipendenza americana i francesi pensarono a un dono in
HSBOEF7PMMFSPDSFBSFVOBTUBUVBEBSFDPSEDIFFDIFHHJBWB
MBMUJTTJNBSBGGJHVSB[JPOFTDVMUPSFBEJ4$BSMP#PSSPNFPFSFUUBOFMBE"SPOB/PWBSB
NFUSJEJBMUF[[BDIFDPO
JMCBTBNFOUPSBHHJVOHFJNFUSJ4VRVFMNPEFMMPTJPSJFOUBSPOPJGSBODFTJQFOTBOEPDJPÀBEVOBTUBUVBJOMBNJOBEJ
SBNFGJTTBUBBVOJOUFMBJBUVSBJOUFSOBEJQJFUSBNBUUPOJF
ferro. Lo scultore parigino incaricato di modellare il protoUJQPEFMMBTUBUVBDPMPTTBMFGV'S½E½SJD"VHVTUF#BSUIPMEJVO
BSUJTUBDIFRVBOEPJOJ[JÉBQFOTBSFBMMBTUBUVBOFMBWFWBBOOJ*MHJPWBOFTDVMUPSFTJSFDÉBE"SPOBQFSPTTFSWBSFMBTUBUVBEJ4$BSMPFEFCCFBODIFPDDBTJPOFEJWFEFSF
nella chiesa fiorentina di S.
$SPDFJMNPOVmento funebre
di Giovanni Battista Niccolini.
Quella tomba è
sovrastata da
una statua: una
figura femminile
scolpita da Pio
Fedi. È una
statua troppo simile a quella che
Bartholdi avrebbe modellato per New
:PSLVOHFNFMlaggio sospetto
fra le posizioni
EFJDPSQJMFGJTJPOPNJFEFJWPMUJ
le raggiere attorno al capo. La
questione del
plagio è aperta.
Soprattutto i lineamenti del
volto della figura
americana sono
molto simili alla
TUBUVBGJPSFOUJOB
96 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
CULTURA
Immagini della statua in costruzione
nelle officine di Parigi.
anche se si tramanda che come modello
per il viso lo scultore si sia avvalso della
propria madre.
Uno degli aspetti interessanti della
statua della Libertà è nella collaborazione fra lo scultore e un ingegnere di
GBNBNPOEJBMF(VTUBWF&JGGFM*GSBOcesi vollero dare il meglio e offrirono ai
OFXZPSLFTJMPQFSBEJVOPEFJHFOJEFMMB
storia della tecnica costruttiva nell’Ottocento. Eiffel non era ancora l’autore
EFMMBGBNPTBUPSSFDIFTBSFCCFOBUB
EPQPNBFSBHJ¹JMQSPHFUUJTUBEJQPOUJ
BVEBDJFNPEFSOJTTJNJDPOUFMBJPJO
GFSSP"ODPSBVOUFMBJPHMJGVDIJFTUPQFS
sostenere una statua che si profilava
BMUBNFUSJTJOPBMMBGJBDDPMBJNQVgnata dalla mano destra sul braccio levato. Nel laboratorio parigino di Gaget
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 97
CULTURA
Dall'alto.
Fasi di costruzione della statua,
in Parigi.
Le due porzioni della statua che
apparvero in pubblico, in anteprima,
a New York e Parigi.
TJQSPDFEFUUFEBMB
costruire l’immensa
TUBUVBDPOQFSJ[JBFBSUF
'V EB RVFM DPHOPNF
(BHFUDIFBDBVTBEFMMF
piccole riproduzioni della
TUBUVBWFOOFJMOPNFBmericanizzato di gadget.
L’impresa fu più laboriosa
del previsto e non si riuscì
a rispettare la scadenza
EFMDFOUFOBSJPOFM
4PMPOFMJQF[[JEJ
cui era composta la statua
FJMUFMBJPDIJMJEJ
SBNF F DIJMJ EJ
ferro) poterono essere imbarcati sulla nave IsèreDIF
partì per attraversare l’oceano. Frattanto nel porto
EJ/FX:PSLMBSDIJUFUUP
Hunt aveva predisposto il
basamento della statua
sull’isoletta che fronteggia
MBDJUU¹BMMPSBDIJBNBUB#Fdloe’s Island e oggi detta
-JCFSUZ*TMBOE4JUSBUUBWB
di una grande struttura prismatica in muratura di
pietra che portò l’altezza
complessiva del monumento a 93 metri. La luce
contenuta nella fiaccola
funse inizialmente da faro
marittimo ed era visibile a
decine di chilometri.
Quando la nave Isère entrò
OFMQPSUPEJ/FX:PSLOFM
GVBDDPMUBEBVOUSJpudio festoso di navi caSJDIFEJCBOEJFSFFGFTUPOJ
con sirene e colpi di cannone a salve. La scena è
raffigurata nella rara immagine dell’epoca che qui si
pubblica. Un anno dopo la
statua veniva inaugurata. I
francesi che per anni videro sorgere la statua fra le
DBTFQBSJHJOFBWFWBOPQPtuto osservare da vicino la
98 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6
CULTURA
Dall'alto.
L’arrivo della Statua della Libertà
nel porto di New York nel 1885. Nei
due ritratti, lo scultore e l’architetto
del basamento.
Le due copie della Statua della
Libertà, di ridotte misure,
oggi visibili in Parigi.
UFTUBDIFGVFTQPTUBBMM&TQPTJ[JPOFVOJWFSTBMFEFM
NFOUSFHMJBNFSJDBOJBWFWBOPEPWVUPBDDPOUFOUBSTJEJBWFSFTVMMPSPUFSSJUPSJPTPMPVOBOUFQSJNB
costituito dalla mano destra con la fiaccola impugnata.
I parigini non hanno voluto dimenticarsi della statua
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TVMMB4FOOBNFOUSFMBMUSBÀOFJHJBSEJOJEFM-VYFNbourg. Un nodo stringe la gola osservando una foto
che mostra in primo piano la Statua della Libertà di
/FX:PSLNFOUSFTVMMPTGPOEPDPMPOOFEJGVNPTBMgono dalle Torri gemelle in agonia. La libertà però
sopravvisse e vinse. I francesi che quella statua hanno
WPMVUPFSFHBMBUPOPOTBSBOOPEBNFOPBNNFTTPDIF
un’asfittica e pavida Europa non neghi di schierarsi al
MPSPGJBODPBMMBSJDFSDBEFMMBTUBUVSBEFHOBEJ.BSDP
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IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 99
Novità di Legge
a cura del geom. Alfredo Dellaglio
Finalità della rubrica è di contribuire all’informazione sull’emanazione di Leggi, Decreti, Deliberazioni e circolari pubblicati sulla
G.U.Gazzetta Ufficiale della Repubblica e sul B.U.R.L. Bollettino
Ufficiale della Regione Lombardia.
I lettori della rivista che sono interessati ad approfondire i contenuti
delle norme sopra elencate potranno consultare gli organi ufficiali
(GU e BURL) presso il Collegio dei Geometri.
Decreto Ministero Interno 3/8/2015
(Gazzetta Ufficiale Suppl. Ord. 20/08/2015 n.51)
Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi ai sensi
dell’Art.15 del decreto legislativo 8/3/2006 n.139
Il provvedimento, ravvisata la necessità di semplificare e razionalizzare l’attuale normativa in materia di prevenzione incendi, introduce
un unico testo organico di disposizioni applicabili alle attività soggette ai controlli di prevenzione.
(Il provvedimento entra in vigore il 18/11/2015)
Decreto Ministero Sviluppo Economia 26/6/2015
(Gazzetta Ufficiale Suppl. Ord 15/7/2015 n.39)
Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici.
Il decreto definisce le modalità ed i criteri di applicazione della metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici, ivi incluso l’utilizzo di fonti rinnovabili, nonché le prescrizioni ed i requisiti
minimi in materia in materia di prestazioni energetiche degli edifici e
delle singole unità immobiliari. I criteri si applicano ai fini della determinazione della prestazione energetica per l’edilizia pubblica e privata, sia per edifici di nuova costruzione, sia per edifici esistenti
sottoposti a ristrutturazione.
Dalla data della sua entrata in vigore, cioè dal 1/10/2015, cesseranno
di applicarsi i contenuti del DPR 2/4/2009 n.59, decreto che fino a
tale data regolava la materia. Vengono inoltre soppressi gli allegati
C-H-L ed M del D.Leg.vo 192/2005. Le disposizioni del decreto si
applicano alle regioni e province autonome che non abbiano ancora
adottato provvedimenti di recepimento della direttiva 2010/31/UE, e
comunque fino all’entrata in vigore di tali provvedimenti.
Decreto Ministero Economia e Finanze 13/7/2015
(Gazzetta Ufficiale 31/7/2015 n.176)
Modalità di compensazione per l’anno 2015 delle cartelle esattoriali
in favore di imprese e professionisti titolari di crediti non prescritti,
certi, liquidi ed esigibili, nei confronti della pubblica amministrazione.
Lo stesso decreto definisce inoltre gli schemi e le modalità di riferimento per la compilazione della relazione tecnica di progetto, in
funzione della diversa tipologia di lavori: nuove costruzioni, ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche, per le quali è previsto il rispetto
dei requisiti di cui al D.M. 26/6/2015;
Il provvedimento altresì i nuovi modelli per l’emissione dell’A.P.E.,
nonché dell’attestato di qualificazione energetica “A.Q.E.” che deve
essere presentato dal Direttore dei lavori contestualmente alla fine
dei lavori edili.
Decreto Ministero Interno 14/7/2015
(Gazzetta Ufficiale 24/7/2015 n.170)
Disposizioni di prevenzione incendi per le attività ricettive turistico
alberghiere con numero di posti letto superiore a 25 e fino a 50.
Il decreto approva la nuova regola tecnica di prevenzione incendi
applicabile alle attività ricettive turistico alberghiere così come definite dal D.Min.Int.9/4/1994, con numero di posti letto da 25 a 50, esistenti al 23/8/2015. Le nuove disposizioni si applicano anche in
caso di interventi di ristrutturazione o di ampliamento.
Delib.Giunta Regione Lombardia 17/7/2015 n. X/3868
(Bollettino Uff.Suppl.Ord. 23/7/2015 n.30)
Disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli
edifici ed al relativo attestato di prestazione energetica a seguito
dell’approvazione dei decreti ministeriali per l’attuazione del D.lgs
192/2005, come modificato con L.90/2013, e definiti dai decreti interministeriali 26/6/2015.
Decreto legislativo 14/9/2015 n.151
(Gazzetta Ufficiale Suppl.Ord 23/9/2015 n.53)
Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e
degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni
in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della
Legge 10/12/2014 n.183.
Modifiche al T.U. Sicurezza sui luoghi di lavoro,
tra le principali disposizioni si segnalano quelle contenute nel Capo
III° del Titolo I° e che intervengono su:
࠮ disciplina in materia di salute e sicurezza sul lavoro – Art. 20;
࠮ razionalizzazione di alcuni adempimenti riguardanti gli infortuni sul
lavoro e le malattie professionali – Art 21;
࠮ l’apparato sanzionatorio per il contrasto al lavoro sommerso e irregolare e la sicurezza sui luoghi di lavoro – Art.22;
࠮ i requisiti dei Coordinatori per la sicurezza (All.XIV°) che per il modulo giuridico e per i corsi di aggiornamento possono valersi di
corsi in modalità E-learning;
࠮ la emissione sonora di attrezzature di lavoro, macchine ed impianti
può essere stimata in fase preventiva facendo riferimento alle
banche dati sul rumore approvate dalla Commissione consultiva
permanente di cui all’art. 6.
(il decreto è entrato in vigore il 24/9/2015)
IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6 - 101
Aggiornamento Albo
Cancellazioni dall’Albo
N. Albo
Data
Nominativo
Residenza
Luogo e data di nascita
Motivo
1723
09/11/2015
Barbieri Vincenzo
Via Resistenza Trav. I, 3 25011 Calcinato (BS)
Brescia (BS) 25/01/1942
DIMISSIONI
3787
09/11/2015
Bontacchio Renato
Via Monte Guglielmo 15 25060 Tavernole Mella (BS)
Bovegno (BS) 30/07/1961
DIMISSIONI
1493
09/11/2015
Salvoni Antonio
Via Giovanni Falcone 2 - 25030 Urago D'Oglio (BS)
Brescia (BS) 12/04/1938
DIMISSIONI
Iscrizioni all’Albo
N. Albo
Data
Nominativo
Residenza
Luogo e data di nascita
Anno diploma
6446
09/11/2015
Bonetti Luca
Villaggio Don G. Recaldini 11 25055 Pisogne (BS)
Lovere (BG) 14/03/1972
1992
6447
09/11/2015
Sviato Sergio
Via S. Bernardino 4 - Fr. Villa 25030 Erbusco (BS)
Brescia (BS) 29/04/1993
2012
Il mondo di B. Bat.
102 - IL GEOMETRA BRESCIANO 2015/6