Il Maxi-raduno a Pisa – La Nazione

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PRIMO PIANO
SABATO 9 AGOSTO 2014
BEATRICE VIO, ATLETA PARALIMPICA:
LA MIA ASSOCIAZIONE ART4SPORT AIUTA
GLI ATLETI A OTTENERE PROTESI SPORTIVE
IL MAXI-RADUNO A PISA
➩
OGGI
Alle 9,30 Boldrini
E’ attesa la presidente
della Camera Laura
Boldrini che incontrerà
i ragazzi per il laboratorio
il coraggio di amare:
interverrà sulla violenza
Alle 21,30 musica
‘Battiti di coraggio’ sara’
la colonna sonora
della veglia serale che
partirà con il concerto
di Frankie Hi-nrg Mc.
Seguirà Fabio Geda
Dalle 23,30 veglia
Sarà l’ultima notte
nel campo che sarà
dedicata alla riflessione
e alla preghiera. Un saluto
per e fra tutti i ragazzi
che ripartiranno domani
di ANTONIA CASINI
INIZIANO i dibattiti, si entra
nel vivo dei laboratori, si comincia a parlare di ricordi. La route
nazionale è a metà strada. Ieri,
giornata di riflessione con le tante
attività nei sottocampi. E oggi arrivano i big. Alle 9,30 parlerà la
presidente della Camera, Laura
Boldrini. Ieri, il suo staff ha fatto
un sopralluogo nel parco. A poca
distanza, fra l’erba, sono spuntati
anche tre daini, incuriositi da una
scena insolita, migliaia di tende e
migliaia di ragazzi. Oggi la politica, classe 1961, parlerà della violenza di genere e del coraggio di
amare. Ci saranno anche l’ex ministro Giovannini, Rita Borsellino e Don Ciotti. Il tema è sempre
quello del coraggio. In ogno aspetto della vita. In attesa della cerimonia conclusiva, quella in cui
gli alfieri (scelti dai 462 campi mobili) consegneranno al presidente
del Consiglio, Matteo Renzi, e a
INSIEME
Alcuni momenti della giornata di
ieri. Stasera il grande concerto in
attesa della conclusione di domani
mattina con Bagnasco e Renzi
Viaggio nella vita quotidiana al campo
Il coraggio declinato in mille sfumature
Ogni quartiere ha due sindaci. «Caccia» ai gadget ufficiali della route
quello della Cei (la Conferenza
episcopale italiana), monsignor
Angelo Bagnasco, la carta del coraggio. Un documento dal basso
sui valori degli scout che guarda
al futuro.
UN «PEZZO» di route sempre
con sé. Nella tenuta, fra i vari servizi, c’è anche l’emporio con tutti
i gadget dell’evento. Dalla maglietta ufficiale agli adesivi. Borsette, zaini e camicia. «Qui si ha
l’occasione di ricreare la divisa a
SETTANT’ANNI di scoutismo e la passione
che non ha mai smesso di fargli brillare gli occhi vispi, allegri e pieni di vita. È Gigi Menozzi, classe 1927. Proveniente dalla base di Spettine, vicino Piacenza, ha indossato per l’ennesima volta l’uniforme per onorare un appuntamento come la Route Agesci 2014. Gigi segue
tutte le attività. «Ma volete che vi racconti tutta
la mia vita da scout? Guardate che è iniziata
nel 1945…». È a San Rossore come referente
per una comunità incaricata delle grandi costruzioni. «Tutte le grandi costruzioni che vedete — prosegue — sono state fatte da cinquanta capi appartenenti a dieci basi sparse per l’Italia». Com’è cambiato lo scoutismo negli anni?
«Non è cambiato. La promessa è sempre la stessa. Certo, i ragazzi cambiano come cambia la
prezzi scontati», racconta una delle responsabili. Ma si trovano anche i cd con l’inno della route e le
canzoni storiche degli scout. I lacci delle scarpe colorate in base ai
colori del sottocampo di appartenenza, le saponette bio, gli accappatoi. Vicino, lo spaccio, dove si
possono acquistare frutta e altri
beni. In attesa di stasera che aprirà all’ultima notte. I ragazzi si ritroveranno tutti insieme alle
21.30 per la veglia serale sulle note di «Battiti di coraggio», la co-
lonna sonora di questo arrivederci. Un’esplosione di energia per i
ragazzi che si riuniranno davanti
al maxi-palco a Cascine Nuove,
servito in passato per i concerti di
Ligabue, per assistere allo spettacolo di Frankie Hi-nrg Mc, Fabio
Geda, Pif (ex scout) e Samantha
Cristoforetti. A condurre, Federico Taddia. Con la traduzione nella lingua dei segni. Momenti di
spettacolo e di dialogo. Sui maxischermi, saranno proiettati i volti
di Malala, la studentessa pakista-
IL PERSONAGGIO MENOZZI, CLASSE 1927, E’ IL VETERANO
Settant’anni di scoutismo nel cuore
Gigi: «Quella volta che Renzi ed io...»
società in cui nascono e crescono. Ma lo spirito
e i valori, quelli, restano». E Matteo Renzi, che
è un ex scout? «Lo conosco bene. Venne a Spettine a fare i campi di specializzazione ed era responsabile della rivista Rs. Avevo bisogno di
un esperto in giornalismo e quindi abbiamo lavorato insieme. Quando l’ho conosciuto era già
capo scout, avrà avuto 26, 27 anni, e la moglie
Agnese aveva il ruolo di capo campo». «Uno è
scout perché nella sua interiorità ha dei valori,
come la vita all’aperto, lo stare insieme agli altri, la fraternità. E lo scoutismo continuerà a vivere, perché finché c’è vita c’è scoutismo. La
Route Agesci sarà fra i ricordi più dolci». «Adesso che ho risposto alle domande – conclude
con ironia – mi offri da bere?». Come rifiutare?
Francesco Bondielli
na attivista anti-talebana per
l’istruzione e i diritti civili, Peppino Impastato, Giovanni Falcone,
Rita Levi Montalcini e Madre Teresa di Calcutta. La testimonianza di un avventuriero solitario,
Alex Bellini. Dopo tante traversate dell’oceano in solitaria, Bellini
presenterà la sua prossima sfida:
vivrà per 12 mesi sopra un iceberg. La danzatrice Simona Atzori porterà in scena alcune coreografie e racconterà la sua storia di
vita. La musica continuerà con le
PRIMO PIANO
SABATO 9 AGOSTO 2014
DANIELE ROTONDO
Capo scout
EUGENIO GARAVINI
Ex capo scout Italia
SUOR CECILIA
Clarissa
DOBBIAMO FAR VENIR
FUORI I VALORI E LA
SINGOLARITA’ DI OGNUNO
ESSERE SULLA STRADA
E’ AVERE CORAGGIO DI
INCONTRARE PERSONE
SONO RESPONSABILE
DELLA FELICITA’ MIA MA
SOPRATTUTTO DEGLI ALTRI
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GUARDA FOTO E VIDEO
Gli scatti e i video della
route in corso a San
Rossore. I lavori dei ragazzi
e i commenti. Clicca su:
www.lanazione.it/pisa
L’ex ministro scout:
«La forza delle vostre idee
e di scelte intraprendenti»
Maria Chiara Carrozza parla di scuola e ricerca
SUL CAMPO
Sopra, alcuni
ragazzi
acquistano i
gadget.
Al centro i pisani
Andrea Iachini,
studente nella
nostra città e
Teresa Martini.
Sotto, Beatrice
Tasselli di Prato
e Stefano
Marini, Livorno
percussioni e i suoni alternativi
dei Bamboo. Infine Andra e Tatiana Bucci, le uniche due sorelle sopravvissute al campo di sterminio
di Auschwitz, porteranno la loro
storia. La veglia proseguirà con
un dj–set a tema sull’Apocalisse.
TANTISSIME le storie di questi giovani impegnati. Come Andrea Iachini 20enne di Teramo,
ma studente a Pisa e Teresa Martini, pisana doc. Hanno organizzato la tavola rotonda con Sergio
MALORI, disidratazione, piccoli traumi. Sono le conseguenze
della vita da scout. Lo sanno gli
operatori sanitari che in questa
route garantiscono l’assistenza
ai ragazzi. Nella prima giornata,
sono stati 120 i giovani ‘trattati’.
Come in ogni città, anche nella
tenuta, ci sono tre presìdi. Un
posto medico avanzato della Chirurgia d’urgenza all’Aoup alle
Cascine nuove, un posto medico
del 118 (nella foto, circa 20 persone che si alternano nei quattro
giorni) con guardia medica, una
sala operativa mobile delle Mise-
Gatti e Enrico Giovannini sulle
nuove povertà. «Il tema era gli ultimi. E, proprio per questo, prima
di venire qui, abbiamo visitato
l’ospedale psichiatrico di Volterra. Gli utlimi nella società...». Beatrice Tasselli (di Prato) e Stefano
Marini (di Livorno), facce sorridenti, sono gli unici sindaci toscani. Ce ne sono 10 in tutta la route.
Hanno il compito di coordinare
le attività all’interno del loro quartiere. Che conoscono, difendono
e cercano di far crescere. Proprio
come dovrebbe fare un sindaco
vero.
«LA PRIMA cosa che ho imparato, entrando negli scout, è avere coraggio di vivere in una comunità,
senza la paura delle differenze».
Maria Chiara Carrozza, già ministro dell’Istruzione, dell’università
e della ricerca nel governo Letta, pisana, è entrata subito nel vivo, ieri
pomeriggio, durante una tavola rotonda organizzata al raduno scout.
Se coraggio è il tema della route,
per lei è un concetto ben chiaro.
«Stiamo attraversando un momento difficile — ha detto ai ragazzi, seduti nel prato davanti al palco — e
voi giovani dovete prendervi responsabilità, e se il caso, dopo gli
studi, anche inventarvi un lavoro,
non aspettare che siano gli altri a
cercarvi». La Carrozza (nella foto
insieme ai giovani), che è stata
scout, conosce bene quella filosofia
di vita. «Quando si è scout lo si è
per sempre. Io ho fatto diversi campi in passato e adesso tornare a un
raduno, mi fa ripensare a tanti valori fondamentali».
MA si è parlato anche di scuola, i
ragazzi infatti hanno chiesto all’ex
ministro cosa ne pensi dell’attuale
sistema scolastico. «L’impostazione è ancora legata all’Ottocento —
ha detto — quando c’era bisogno
di alfabetizzare le persone. Io sono
convinta che la scuola sia il luogo
dove si formano le idee, dove si diventa indipendenti. E per la prima
volta ci si trova con persone che
non si scelgono. Ecco come poter
valorizzare la diversità». E ieri, a
San Rossore, c’era anche il capo del
Corpo forestale dello Stato, Cesare
Patrone, che ha partecipato ad un
laboratorio didattico. «I Forestali
stanno con gli scout — ha detto —
abbiamo una visione dell’ambiente
moderna e siamo convinti che esso
si protegga con la presenza dell’uomo. Sono sicuro che questi ragazzi
lasceranno i luoghi che li ospitano
meglio di come li hanno trovati». E
poi c’era lei, Beatrice Vio, 17 anni,
LA FILOSOFIA
«Chi è scout lo rimane
per sempre. Ricordi
ed emozioni fortissime»
un sorriso d’atleta, che ha iniziato a
praticare scherma a cinque anni, dimostrando un talento fuori dal comune. Poi una meningite fulminante: a causa di un’estesa infezione le vengono amputate le braccia
all’altezza dei gomiti e le gambe
all’altezza delle ginocchia. «Sono
stata in ospedale 104 giorni – ha
scherzato sul palco del quartiere
della Fedeltà –, uno in più di Napoleone quando era all’isola d’Elba».
Beatrice, che è stata anche una
scout, ha voluto riprendere ogni attività come prima. «Ricordo solo i
momenti belli del mio periodo di
cura – prosegue –. Dopo la malattia
volevo riprendere a tutti i costi so-
La task force sanitaria: 120 interventi in un giorno
ricordie (oltre all’arciconfraternita pisana, ci sono quelle da tutta la Toscana) con un presidio infermieristico. Ci sono poi le postazioni in ogni sottocampo con
un medico e un’ambulanza a disposizione. Oltre a tre mezzi di
soccorso pronti a partire per
ospedalizzare i pazienti. Il tutto
viene coordinato da un posto di
comando avanzato interforze.
E PROPRIO ieri mattina lupet-
prattutto la scherma. Così mi sono
data le mie tre ‘esse’: scout, scuola
e, appunto, scherma. È stato emozionante tornare di nuovo in pista». La dura esperienza ha permesso a Beatrice di liberare tutta la sensibilità di cui è capace. E così, con
l’aiuto di altri atleti, ha fondato
una onlus, ‘Art4sport’. «Lo stato
non passa le protesi sportive, che
sono le più importanti. L’associazione ha permesso ad esperti di incontrare ragazzi come me desiderosi di continuare a godere dello
sport ad ogni costo. Ogni cosa che
faccio, da quei momenti difficili in
avanti, mi sembra bellissima. E gli
scout in questo senso mi hanno aiutato molto». Beatrice è stata campionessa del mondo nel 2011 grazie alla medaglia d’oro conquistata
ai campionati mondiali under 17 a
Varsavia. La sua carriera non è che
all’inizio. Ed è, manco a dirlo, «una
figata» come Beatrice afferma spesso, ridendo.
ti e coccinelle erano tutti in fila,
nei rispettivi quartieri, per essere visitati, per avere consigli.
«Manifestano i sintomi del colpo di calore, della disidratazione. Alcuni hanno stanchezza accumulata attraverso le route mobili — spiega il personale del
118 — altri hanno piccoli traumi dopo cadute. Ma, considerando l’alta affluenza, dal punto di
vista sanitario si può dire che al
momento non ci sono state grandi emergenze».
an. cas.
CRONACA PISA
SABATO 9 AGOSTO 2014
IL MAXI-RADUNO DI PISA
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LE INSTALLAZIONI
IL RICICLO
SONO STATE COSTRUITE
DURANTE L’ANNO E
ASSEMBLATE A SAN ROSSORE
MOLTI DEI MATERIALI
USATI SONO DI RECUPERO
E LE SAPONETTE SONO BIO
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NEL CAMPO Sopra uno dei
lavabi, sotto, la rottura di un
tubo, subito riparato e al
centro, Ida, Angelo e Giorgia,
una delle famiglie alla route
IMPEGNO Daniele Palumbo
ha contribuito a realizzare la
fibra ottica. Sotto, Giovanna
Appodia e Angela Blonda
insegnano a usare il telaio
LA CITTA’ DELL’INGEGNO 20 CHILOMETRI DI FIBRA OTTICA: COSI’ IL PARCO RESTERA’ PER SEMPRE CONNESSO
E gli scout regalano la rete wi-fi a San Rossore
Le storie dei protagonisti: l’ingegnere e la mamma. Giorgia, la mascotte, ha solo 15 mesi
di ANTONIA CASINI
LA FATICA, il fare, la manualità. Il viaggio, insomma, più che la meta. E’ uno dei
capisaldi di questa route. Un modo, i vecchi mestieri e l’esaltazione del sapersela cavare, dell’ingegno, per trasmettere valori.
Il passato e il futuro. Sono quasi 20 i chilometri di fibra ottica che si trovano all’interno e all’esterno fino a Cascine Vecchie per
collegare in rete il mondo scout con il resto
del mondo. Che resteranno in eredità, poi,
alla Tenuta. Come spiega Daniele Palumbo, che fa parte dell’area information technology dell’Agesci. Formazione scientifica, 31 anni, configura sistemi per le banche. Racconta la difficile fase organizzativa. E la domanda base: «Wi-fi in mezzo ai
boschi, come si fa?». Con una sfida: «Mostrare che in una città si può usare il software open source (‘codice sorgente aperto’,
ndr)». Tutto l’evento è gestito in collaborazione con Telecom. Disegni, l’arte della tessitura e quella della realizzazione di una canoa, partendo da materiali di recupero.
Tutte attività al centro dei laboratori che
hanno affrontato i ragazzi in queste prime
giornate. Il gruppo di Firenze e di Prato ha
imparato ad assemblare un kayak. Giovanni Forzieri, 35 anni, fiorentino, ricercatore
nell’ambito dei cambiamenti climatici, e
Caterina Calistri di Vaiano, 26 anni, studentessa di biotecnlogie, entrambi capi reparto, raccontano la ‘loro’ canoa fatta di tela e legno riciclati. «Così insegniamo come
essere cittadini nel rispetto dell’ambiente».
Sostenibilità e lavoro di gruppo. Giovanna
Appodia, medico abruzzese specializzato
nell’estetica, e Angela Blonda, insegnante
romana, credono molto nel trasmettere
l’amore e la passione nella vita con quello
che fanno. E tengono un corso di tessitura
con telai costruiti a mano. «In pochi sanno
che cosa significhi l’ordito, ma è un’operazione importantissima che prepara il telaio, senza di essa la trama viene male».
GLI STESSI quartieri sono stati eretti dagli scout nei loro luoghi simboli. Come gli
altari per la catechesi e gli alzabandiere. E
il portale che si trova all’ingresso del maxiraduno. Tutte opere in legno a firma dei
corpi sepecializzati veneti. Curato è anche
ogni aspetto della vita quotidiana. Sono settanta i lavabi distribuiti in tutta la tenuta,
mille le docce e 1.500 i bagni installati per
l’occasione. Ieri, la rottura di un tubo è stata risolta da una squadra d’intervento. Non
solo realizzare, ma anche riparare. Riutilizzare. Così qui anche il sapone è biologico:
30mila saponette artigianali più 500 dispenser. Insieme. Come fanno Ida, il suo Angelo e Giorgia, 15 mesi che da quando ne aveva 3 vive i campi, il suo primo è stato quello di reparto. Marito e moglie dell’Aquila si
sono conosciuti fra gli scout. Lui lavora in
una ditta di impianti, lei in una di strutture
in legno. La loro casa è stata danneggiata
dal terremoto del 2009, si erano sposati da
poco, «ma siamo stati fortunati perché siamo rientrati abbastanza presto».
MANUALITA’ Il gruppo di Firenze e Prato al lavoro sul kayak e adestra il portale all’ingresso creato dal gruppo specializzato veneto, come gli alzabandieri e gli altari