Il turismo è in crisi? Portiamo qui i cinesi

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Transcript Il turismo è in crisi? Portiamo qui i cinesi

Valli Giudicarie e Rendena
l'Adige
giovedì 16 ottobre 2014
45
Comano, via ai lavori al Ponte dei Servi
Resta aperto
il nodo delle
reti salva
gente
per la cui
installazione
si batte
da anni
l’«Officina
dei Sogni»
GIUDICARIE
COMANO - La settimana prossima inizieranno i lavori sul
Ponte dei Servi. In questa prima fase si procederà alla riverniciatura e al consolidamento
dei parapetti in collaborazione
con la Soprintendenza ai Beni
Culturali. In un secondo tempo
verranno sistemati i muretti in
approccio al ponte, specialmente quelli presenti verso Stenico, con il restauro di uno dei tritoni, posto sopra il muricciolo,
e la ricostruzione di quello che
è caduto nel fiume. A comunicarlo è il presidente dell’Associazione culturale «Officina dei
Sogni di Stenico» Pietro Amorth,
il quale ormai da quasi due anni è in continuo contatto con il
Servizio gestione strade e infrastrutture della Provincia per
cercare una soluzione al problema dei suicidi. E che si ritiene solo parzialmente soddisfatto, in quanto non c’è ancora una
soluzione definitiva per l’installazione delle reti salva gente,
come chiede da tempo l’associazione. I parapetti sono infatti ritenuti di importanza storico culturale, in quanto recuperati dal ponte costruito nel
1923. «Una volta terminati questi lavori - spiega Amorth - c’è
l’impegno a ragionare su quello che è possibile fare».
I lavori di consolidamento dureranno un paio di settimane,
il traffico sarà regolato a senso
unico, e quindi una parte sarà
deviata su Ponte Arche.
Amorth è critico nei confronti
dei Comuni «assenti» sulla questione suicidi. Soprattutto è critico sul «silenzio» che è seguito alla presentazione del progetto di riqualificazione, presentato dall’associazione, a costi assolutamete sostenibili. E
ricorda che il ponte è la porta
d’ingresso delle Giudicarie, e
che quindi «tutti i sindaci dovrebbero sentirsi responsabili
di quell oche avviene da anni
in quel luogo».
Appassionato di studi sinologici, ci crede: «Bisogna investire»
Il turismo è in crisi?
Portiamo qui i cinesi
La «ricetta» orientale di Alessandro Rognoni
DENISE ROCCA
GIUDICARIE – Non se ne vedono molti, di turisti cinesi, nelle
Valli Giudicarie, eppure qualche milionario orientale senza
troppo clamore si è preso una
villa nel comune di Spiazzo e
ama passare l’inverno in Val
Rendena. Lo assicura Alessandro Rognoni, esponente Pd e tionese, che da cinque anni studia lingua e cultura cinesi e vorrebbe vederne molti di più in
valle. Tanto che Rognoni con
un imprenditore cinese e il dirigente provinciale Giampiero
Betta, ha scritto un libro, disponibile online e dal titolo «Outgoing dei turisti cinesi verso
Europa e Italia. Opportunità per
il Trentino?» che raccoglie gli
ultimi dati sul turismo cinese e
analizza vantaggi e criticità del
sistema Italia e Trentino.
La Cina rappresenta un bacino
di utenti immenso e che si sta
aprendo, secondo i dati presen-
tati nel documento: è diventata il primo mercato al mondo
in uscita, superando Stati Uniti e Germania. Nel 2012 i viaggi
effettuati dai turisti cinesi all’estero sono stati 83,2 milioni,
con un incremento del 18,4%
rispetto all’anno precedente.
Inoltre, la spesa complessiva
dei turisti cinesi è stata di 102
miliardi di dollari nel 2012, con
un aumento annuo del 37%. Nel
2020 i viaggiatori in uscita dalla Cina saranno 100 milioni. «Sono turisti di nicchia, molto particolari rispetto ad altri target
– spiega Alessandro Rognoni Il cinese è un turista curioso,
ama la novità, e spesso decide
di viaggiare last minute, per cui
i visti che in Italia ci mettono
un mese ad arrivare sono un
problema. È però legato alla
propria cultura confuciana e ci
sono dei modelli culturali da
seguire per attrarre questo tipo di target. Itinerari romantici, castelli, natura, tour musicali, prodotti enogastronomici
e tour legati alle cantine sono
cose che per esempio in Francia funzionano molto bene».
In Giudicarie, l’impresa maggiore però è lo sci. «L’industria
dello sci in Cina si è sviluppata in maniera esponenziale solo negli ultimi anni – proseguono gli autori - secondo i dati della Associazione ufficiale dello
sci cinese, il numero degli sciatori in Cina è cresciuto da 10mila a 5 milioni tra il 1996 e il 2010,
mentre gli impianti sciistici sono passati da 9 a quasi 200. Anche se sono sciatori non esperti, si possono offrire pacchetti
che comprendono anche altre
attrattive oltre alle lezioni di
sci».
Rognoni ha in mente la Val Rendena, che potrebbe subire la
crisi Ucraina: «diversi tour operator russi hanno già optato
per recedere i contratti per i
flussi in uscita verso l’Italia e il
Trentino. Il turismo russo nel
2013 nella zona del lago di Garda ha visto un incremento del
BONDONE
Alessandro Rognoni
(qui con Matteo Renzi)
svela che un milionario
ha già comprato una
villa a Spiazzo: «Gli
sciatori cinesi da poche
migliaia a 5 milioni»
35% e gli stranieri hanno compensato in maniera ottimale
l’assenza del turista italiano. A
Campiglio solo cinque anni fa
la presenza dei turisti stranieri era pari all’8%, oggi sono balzati al 45%, una percentuale che
se messa in crisi rappresenta
un impatto enorme per la valle».
Da dove si parte quindi per catturare il turismo cinese? «Dalle scuole, secondo me – conclude Rognoni - che aiutereb-
be anche i nostri ragazzi ad avere familiarità con una cultura
molto diversa dalla nostra. Sono in dirittura di arrivo dei gemellaggi scolastici e ricevo quotidianamente chiamate di imprese e albergatori, desiderosi
di conoscere sempre di più il
mercato in diverse province
della Cina. Un’occasione importante per rilanciare il turismo
giudicariese che è un volano in
grado di far ripartire i servizi
accessori».
«Non si è potuta fare una lista con più anime»
Valerio fuori con cruccio
GIULIANO BELTRAMI
Una veduta del Lago d’Idro con Bondone e Baitoni
PINZOLO
BONDONE - Perché una sola lista per il Consiglio comunale di
Bondone? E perché non si sono presentati coloro che hanno governato negli ultimi cinque anni? Domande che non si
possono non porre a Mariano
Valerio, in consiglio comunale
da vent’anni, quindici dei quali in minoranza e gli ultimi cinque da vice di Graziano Scalmazzini. Preoccupato il suo tono.
«Il momento è difficile: ci sono
divisioni, contrasti, discordie
Cinema per grandi e piccoli anche fuori stagione
Paladolomiti: lo show continua
PINZOLO - Buone notizie per gli amanti ello
spettacolo e della cultura: il cinema non chiude con l’estate, ma rilancia. Quest’anno infatti l’Assessorato alla Cultura, nei mesi considerati più tranquilli sotto il profilo turistico, propone un insieme di appuntamenti cinematografici, presso il Paladolomiti.
«Obiettivo importante per l’Amministrazione Comunale è anche quello di sfruttare al
meglio le strutture pubbliche, realizzate negli ultimi anni» spiega l’assessore Anita Binelli.
La rassegna cinematografica proposta è realizzata in collaborazione con la Provincia e
prevede 10 appuntamenti, così suddivisi: 6
film sono dedicati ad un pubblico adulto e
verranno proiettati il sabato sera. Film rela-
tivi ai temi dell’attualità e uno alla ricorrenza storica del primo conflitto mondiale, raccontata dal grande regista Ermanno Olmi:
«Credo che questo tema possa essere di grande interesse, anche in considerazione che
le nostre montagne e in particolare l’Adamello, sono stati il teatro del conflitto mondiale» dice Binelli.
Quattro film sono, invece, dedicati alle famiglie, ai bambini e ai ragazzi e verranno proiettati la domenica pomeriggio. In questo caso i temi proposti variano dal film comico a
quello di animazione e di avventura.
La rassegna prosegue sabato prossimo, alle 21.15, si prosegue con «Boxtrolls le scatole magiche», divertente film di animazione.
nella comunità. C’è soprattutto un disagio forte fra i due paesi di Baitoni e Bondone, avvertito in campo amministrativo,
ma anche in campo religioso ed
associativo. La Pro Loco fa fatica ad andare avanti pur essendosi data molto da fare. Ci siamo incontrati fra di noi per vedere cosa fare, alla luce anche
delle sfide che avrà davanti il
nostro Comune, a cominciare
dalla fusione con Storo, per continuare con la necessità di unire il tessuto sociale».
Bravo! Non sarebbe proprio
questo il momento di mettersi
in pista?, obiettiamo. «Già - replica Valerio - io chiedevo fortemente una lista unica in cui
fossero rappresentate diverse
voci, ma con uno spirito unitario e votato al dialogo. Ma questo non è stato possibile. Appena ho sentito un po’ di nomi di
persone intenzionate a candidarsi... Ho capito che non c’era
disponibilità al dialogo, nonostante il candidato sindaco
Gianni Cimarolli sia una degna
persona».
Spaccatura fra i paesi? «Diciamo - risponde Mariano Valerio
- che Cimarolli rappresenta gran
parte di Bondone, mentre rappresenta poco Baitoni». Considerato che Baitoni ha poco più
di 400 anime, mentre Bondone
supera di poco i 200 abitanti,
perché non creare una lista con
maggioranza di Baitoni? Fra l’altro sarebbe un modo per vincere, o no? Non è una questione
di vittoria. Io credo che sarebbe stato un bagno di sangue: sa-
rebbe stata una campagna troppo cruda. Sarebbe stato un muro contro muro: Baitoni contro
Bondone a prescindere da ciò
di cui si discute. Quando abbiamo visto che c’era questo pericolo abbiamo deciso di evitare
le contrapposizioni».
Bisogna dire che l’ultima consiliatura è stata piuttosto travagliata, perché i consiglieri sono
partiti in quindici e sono arrivati in dieci, pur essendo di una
unica lista. Non contando il sindaco, scomparso prematuramente, significa che quattro
consiglieri hanno rassegnato le
dimissioni. D’ora in poi la norma dice che saranno in dodici.
«Lasciamoli lavorare», esorta
Valerio, al quale chiediamo se
il bilancio da tracciare dell’ultimo quinquennio sia positivo o
negativo.
Si anima il vicesindaco: «Ampiamente positivo. C’è stata una riduzione delle risorse, ma abbiamo fatto un lavoro positivo, perché quello che ci eravamo proposti di fare lo abbiamo realizzato. Ciò che non siamo riusciti a fare non dipende da noi: cito il Piano regolatore, che ha
delle macchinosità impossibili. In compenso la macchina degli uffici sta lavorando veramente bene. Devo ringraziare in particolare la segretaria, che ci sta
aiutando».
Dunque, Mariano Valerio e i suoi
lasciano con serenità, ma con
un pizzico di malinconia. «Vero
- conferma Valerio - perché io
avrei voluto una lista unica con
dentro tante anime».
SPIAZZO
Le montagne
di Elio Orlandi:
serata a teatro
SPIAZZO RENDENA Nell’ambito del 120°
Congresso della Sat, oggi e
domani a Spiazzo sono in
programma due serate di
notevole interesse. Questa
sera alle ore 20.30, al
teatro parrocchiale,
protagonista sarà
l’alpinista di San Lorenzo
in Banale Elio Orlandi,
premiato dalla stessa Sat
nel 2005 per il suo
alpinismo rispettoso della
montagna e della sua
poesia e premiato
nuovamente nel 2011 nella categoria sociale - per
il progetto studentato a
Skardu promosso insieme
agli alpinisti trentini
Rolando Larcher, Fabio Leoni
e Michele Cagol. Titolo della
serata odierna, ad ingresso
libero, è «Le montagne di
Elio Orlandi». Domani sera
(venerdì), sempre al teatro
di Spiazzo alle ore 20.30, si
parlerà di un tema poco
noto: «La Grande Guerra
degli alpinisti: guide e
scalatori in uniforme.
Addestramento,
equipaggiamento e prime
ascensioni».Una serata a
cura di Marco Balbi,
presidente della Società
Storica per la Guerra
Bianca. Nell’ occasione
verrà ricordata la figura di
Vittorio Martinelli, alpinista
e studioso della guerra in
Adamello. L’appuntamento
è collaborazione con il
Museo della Guerra Bianca
Adamellina di Spiazzo
Rendena (ingresso libero).
La Società storica per la
guerra bianca, nata a
Milano nel 1993, promuove
la ricerca e la divulgazione
storica costituendo un
importante punto di
incontro per chi si occupa
della storia alpina nel
periodo della Prima guerra
mondiale. Sabato 18
ottobre ci sarà
un’escursione a Cima
Durmont.