rdl 02 doc interno completo - USI

Download Report

Transcript rdl 02 doc interno completo - USI

U S I
E
C O S T U M I
Dalla Romania a Lugano
per realizzare un sogno
di Michael Cautillo, Agon Maloku,
Raji Molo e David Maciariello
IL FENOMENO DELLA MIGRAZIONE STUDENTESCA È UNA REALTÀ DIFFUSA.
ANCHE L’UNIVERSITÀ DI LUGANO, NEL SUO
PICCOLO, RISPECCHIA TALE TENDENZA.
CON LA SUA ATMOSFERA INTERNAZIONALE,
L’USI RAPPRESENTA UN POLO PER STUDENTI E
RICERCATORI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO.
MIRELA DANIELA CODREANU È UNA STUDENTESSA AL SECONDO ANNO DEL BACHELOR IN
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE.
È GIUNTA IN TICINO NEL 2011 DALLA ROMANIA, PIÙ PRECISAMENTE DA UNA CITTÀ CHIAMATA BOTO¸SANI, NEL NORD-EST DEL PAESE.
L’ABBIAMO INCONTRATA PER FARCI RACCONTARE COME STA ANDANDO LA SUA ESPERIENZA
SULLE RIVE DEL CERESIO.
Mirela, com’è nata la tua «avventura»? «Studiare all’università è sempre stato il mio sogno,
ma a causa di alcune difficoltà economiche in
passato avevo dovuto interrompere gli studi. Dopo la caduta del comunismo in Romania mio padre aveva perso l’impiego e il lavoro di mia madre
era la nostra unica fonte di reddito. Essendo la figlia più grande, mi sono sentita in dovere di dare
un contributo finanziario alla famiglia e a malincuore ho dovuto rinunciare all’università. Oggi
studiare all’Usi è non solo la realizzazione di un
sogno, ma anche una sfida personale. Era da
quindici anni che non aprivo più un libro!».
Hai incontrato difficoltà a inserirti nel nuovo contesto? «Quando sono arrivata non conoscevo nulla della cultura del luogo, a parte
una curiosità che avevo trovato su Internet. La
parola “Lugano” discende dal latino “lucus”,
“bosco”, e anche il mio cognome deriva da una
parola rumena che significa “bosco”. Era destino che venissi qui (ride)! Per quanto riguarda la
lingua, avevo già buone conoscenze nel parlato
(avendo vissuto in Italia per 6 anni), ma ho dovuto comunque ottenere un certificato per poter accedere all’università. Sebbene all’inizio la
Svizzera fosse un luogo a me poco familiare, ora
sono riuscita ad ambientarmi piuttosto bene!».
Svizzera e Romania: puoi dirci qualche differenza e qualche somiglianza tra i «tuoi»
10
11-18 luglio 2014
due Paesi? «Ho trovato il clima molto simile a
quello della Romania. In particolare l’inverno:
mi ricorda la mia infanzia, quando trascorrevo
gran parte del tempo all’aperto, a giocare con
la neve. Una cosa che mi ha impressionato positivamente è il fatto che qui funziona tutto in
maniera impeccabile, soprattutto i mezzi di
trasporto. I ticinesi sono leggermente riservati,
nel senso che sulle prime tendono a non interagire molto con gli sconosciuti. Ho potuto osservare, tuttavia, che se sei una brava persona
sono pronti ad accoglierti. Per contro, ho trovato negativo il fatto che parecchie persone
siano stressate dalla routine giornaliera e che
trovino poco spazio per rilassarsi e divertirsi un
po’. Da noi i giovani escono di più, anche solamente per fare due chiacchiere o bere un caffè. D’altra parte, però, trovo che il popolo ticinese sia onesto: una volta ho dimenticato la
fotocamera sul bus, pensando che non l’avrei
più rivista, invece mi è bastato recarmi all’ufficio trasporti luganesi per ritrovarla. Personalmente apprezzo questa caratteristica e, ritenendomi una persona solidale, mi identifico
con questi valori».
Cosa ti manca della Romania? «Il contatto
con la gente, andare a bere un caffè o a vedere
qualche spettacolo teatrale con gli amici. Mi è
mancato anche il Natale, perché non sono potuta tornare a casa, non ho potuto cantare le
nostre canzoni tipiche e fare l’albero con la mia
famiglia... Fortunatamente, grazie a Internet
posso restare in contatto con i miei cari e attenuare la nostalgia».
Ci parlavi di tempo libero. Qui a Lugano
come ti piace trascorrerlo? «Mi piace cucinare e andare a ballare. Ho iniziato con i balli
individuali, per poi cimentarmi con balli più
complessi, come il tango. Amo fare lunghe
passeggiate in riva al lago o rilassarmi dipingendo. D’estate, poi, adoro prendermi cura del
mio orticello».
Hai avuto modo di visitare altre città svizzere? «Certamente! Sono stata a Ginevra e a
Berna, entrambe carine e accoglienti. A livello
ticinese, ho visitato le principali località del lago
Maggiore, come Locarno e Ascona. Ho anche
vissuto a Bellinzona per sei mesi e sono rimasta
affascinata dalla magia del carnevale e dai castelli».
Una volta terminati gli studi universitari
cosa vorresti fare? «Finito il bachelor desidererei intraprendere un master restando in Svizzera. Oltre ad avere la fortuna di poter continuare gli studi, qui ho potuto incontrare persone speciali, che mi fanno sentire “a casa”, e anche per questo penso di rimanere ancora un
po’ in Ticino».