Intervista Max Tattoo - Ufficio Stampa @ Comunicazione

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Transcript Intervista Max Tattoo - Ufficio Stampa @ Comunicazione

BOLOGNA SPETTACOLI 29
VENERDÌ 5 SETTEMBRE 2014
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Vent’anni in punta
d’aghi e d’inchiostro
Massimo Scagliarini, professione tatuatore
DA RAPPRESENTANTE a tatuatore.
Da dipendente a imprenditore. La parabola di Massimo Scagliarini, classe 1967, è
tutta a tinte vivaci, come quelle dei tatuaggi che imprime sulla pelle dei suoi clienti.
Esattamente vent’anni fa, sfidando la sorte, si licenziò, acquistò gli attrezzi del mestiere e aprì Max Tattoo (via Guerrini, 4).
Ancora non si sapeva se quella dei tatuaggi
sarebbe stata una moda passeggera. Lui comunque ci ha creduto e gli è andata bene.
E il prossimo week end festeggerà la riuscita di una piccola azienda «famigliare» che
comprende anche due collaboratrici, Giulia e Sara.
Come si decide di diventare tatuatori?
«Io ho cominciato per gioco, facendo tatuaggi a me e agli amici. Poi, per caso, mi
hanno chiamato in un laboratorio per una
sostituzione di sei mesi. Qui ho affinato
l’arte da autodidatta e ho scoperto molti segreti. Alla fine, ho deciso di lanciarmi
nell’avventura da solo. E’ andata!».
Identikit di chi si fa il tatuaggio...
«L’età media è 30-40 anni, anche se non
mancano adolescenti accompagnati dai genitori. Direi che sono quasi più donne che
uomini. Tutti arrivano con le idee chiare
su immagini e parti del corpo».
Una mappa, prego...
«Oggi si opta per posizioni ‘scoperte’, visibili: cosce, gambe, collo. E dimensioni importanti, anche 20 o 25 centimetri. Colori
prediletti, i pastello e il rosso acceso».
E i soggetti?
«Finita la fase ‘tribale’ e delle stelline o farfalline, vanno molto i cosiddetti Old School, immediatamente riconoscibili. Consideri che comunque, chi fa un tatuaggio, poi
fa il secondo, il terzo, il quarto. Diventa
una malattia».
Però è un patto con la vita…
«Sì, ma a differenza di qualche anno fa,
quando non si mostravano perché si temeva la reazione sul posto di lavoro, ora la
voglia di differenziarsi, senza per questo sentirsi alternativi, è in aumento».
Massimo
Scagliarini
all’opera e
alcune delle
sue creazioni
da pelle
Qualche ‘ingenuo’ si fa tatuare
il nome dell’innamorata? E viceversa?
«C’è. Io sconsiglio
sempre, perché la vita, appunto, è altro.
Ma poi fanno quello
che vogliono. Salvo
poi, talvolta, pentirsene».
c. g.
FESTIVAL DI DANZA URBANA
Ballando ballando
nei territori che vivono
solo nella nostra mente
UN GEOGRAFO, due performer e un architetto a confronto
sulle Geografie Immateriali di
cui si sostanzia la Danza Urbana
edizione 2014. Al suo diciottesimo anno di vita il Festival s’interroga (inizio ore 16,30, piazzetta
Marco Biagi) sul rapporto tra geografia, identità e paesaggio attraverso l’analisi di Franco Farinelli, professore di Geografia all’Università di Bologna, di Alessandro
Carboni e Leonardo Delogu, due
performer che a diverso titolo si
stanno interrogando sulla relazione tra corpo e spazio urbano o naturale, e di Annalisa Metta, paesaggista e ricercatrice in Architettura del paesaggio all’Università
di Roma Tre. Il Festival stesso si
pone, grazie agli spettacoli programmati, alle creazioni coreografiche site-specific, e ai progetti la-
boratoriali, come un racconto del
territorio di cui non rimangono
che i segni impressi nella memoria, sia collettiva che individuale,
così come nelle memorie digitali
degli apparati tecnologici. Affiora
così la memoria della città, evidenziare la “cultura dei luoghi”, intendendo con questa definizione
ciò che appartiene a quel determinato punto geografico quali modi
d’uso, meccanismi sociali, percezione collettiva e individuale.
A SEGUIRE, dalle 19,15,
nell’ambito di ‘Terre di Confine’,
un fuori programma del Festival,
nel Cortile del Pozzo di Palazzo
d’Accursio la compagnia Vi-Kap
di Anna Albertarelli presenterà
Babel, esito del laboratorio di danza e teatro fisico che la coreografa
ha tenuto con persone abili e disabili.
TACCUINO
Cantieri di felicità
Alle 20,15 ‘La felicità
cercando’ con il
Magnifico Teatrino
Errante in piazza San
Francesco. Alle 21 nella
Corte Saragozza
‘Decalogo della felicità‘
Movida a Tolè
Al villaggio estivo Movida
Beach di via Selva 15
(Tolè) oggi e domani
Project X Italia, due
giorni e due notti di festa.
Da mezzanotte e mezza
alle 2 ai piatti Rudeejay
Cantina Bentivoglio
Oggi e domani Pino De
Fazio New Trio con il
pianoforte del leader
accostato al
contrabbasso di Stefano
Senni e alla batteria di
Marco Frattini