Sfuma il piano casa del parroco

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SAVONA
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IL SECOLO XIX
MERCOLEDÌ
19 MARZO 2014
13
IL PROGETTO DI UNA PALAZZINA E BOX ACCANTO ALLA CHIESA DELLE FORNACI AVEVA SCATENATO LA RIVOLTA DEL QUARTIERE
Sfuma il piano casa del parroco
Il Comune “gela” don Capaldi. Spunta un atto pubblico del ‘57: superficie inedificabile
convenzione, siglato nel 1957, tra il
Comune di Savona (la firma è del sinSAVONA. Potrebbe essere la pietra daco Amilcare Lunardelli) e la chiesa
tombale sul progetto edilizio più con- di Nostra Signora della Neve, divenutestatoalleFornaci:ilpianocasadivia tadueanniprimaproprietariadelterSaredo, che prevede la realizzazione reno.Nell’attolaprescrizionediventa
di una palazzina e box interrati su un più precisa: «La superficie dell’area
terreno accanto alla chiesa di Nostra deve rimanere libera e sgombera da
Signora della Neve. Un’opera che ave- ogni costruzione, inedificata e con
vaprovocatoun’insurrezionepopola- uso pubblico» è scritto nel documenre dei residenti, che hanno chiesto a to. Un salto in avanti: tre anni fa don
più riprese a palazzo Sisto, anche con Alessandro Capaldi fonda la Saredo
una corposa raccolta di firme, di non Srl, per creare un soggetto di diritto
autorizzare la proprietà a costruire. E privato che possa portare avanti l’inil particolare emblematico della vi- tervento edilizio sul terreno di procenda è che al vertice della Saredo Srl, prietà della parrocchia. Ma il docula società che intendeva realizzare mento del 1957, che ora è agli atti nell’immobile,c’èdonAlessandroCapal- l’ufficio dell’Urbanistica di palazzo
di, il parroco delle Fornaci, che ha Sisto, renderebbe impossibile, quansempre difeso il suo progetto dichia- tomeno imbarazzante, per la giunta,
rando di voler in questo modo soste- accettare la realizzazione della palazzina e dei box internere economicarati in via Saredo. La parrocchia di Nostra Signora della Neve in via Saredo alle Fornaci. Accanto, l’area su cui doveva sorgere la nuova palazzina
mente le attività soLaformulautilizzaciali e di voler riserLA RICERCA “STORICA”
ta per l’intervento
vare a canone
edilizio è quella del
concordato alcuni
Un residente
“piano casa”, una
dei nuovi alloggi a
AL SANTUARIO L’ALTRO INTERVENTO CONTESTATO
ha trovato
legge che permette
famiglie appartedi spostare volumi
nenti alle fasce deun documento
edilizi, incremenboli della società.
che impedirebbe
tarli e modificarne
Qualche mese fa
destinazione
un residente del l’intervento edilizio la
d’uso. Tecnicamenquartiere ha svolto
te il “piano casa”
alcune indagini, e ha
visto che diversi consiglieri (il più agguerrito è
SAVONA. Per le villette di Riborgo al Santuaraccolto una documentazione relati- non necessita dell’autorizzazione
Giampiero Aschiero, di Api) hanno già dichiario, l’altro contestato “piano casa” a Savona, i
va alla superficie in questione all’ar- della giunta, e il progetto è già conrato di voler in merito esprimere un parere
tempi sembrano allungarsi a dismisura: nella
chivio notarile di Savona. Dai faldoni templato nel Puc, ma l’amministracontrario alle nuove costruzioni nella collina
prima commissione in sede preliminare, nel
polverosi sono affiorati due docu- zione, con una convenzione con i codel Santuario. Tempi lunghi, quindi, un anno o
gennaio scorso, ai costruttori Core-Manitto
mentideglianniCinquanta.Ilprimoè struttori, deve trattare per ottenere
forse più, che avvicinano alla scadenza del seerastatochiestodiintegrareladocumentaziol’attodivendita,pressoilnotaioCarlo un’adeguata ricaduta pubblica in tercondo mandato dell’attuale esecutivo cittadine allegata al progetto sotto il profilo del riFranchi, degli originari proprietari mini di oneri di urbanizzazione. Prono in carica. Ed è ragionevole pensare che la
schio idrogeologico. Ma i passaggi, da qui aldel terreno, Manlio Murialdo e Giu- blema superato, sembra, per i sopraggiunta non vorrà prendersi la briga di autorizl’apertura dei cantieri, sono ancora molti.
seppe Monteverde, che per la somma giunti documenti che prescrivono un
zare un progetto, da molte parti contestato,
Nei prossimi mesi saranno convocate le aldi due milioni e trecentomila lire ce- usodiversoperl’area.Infine,sonocirproprio come uno dei suoi ultimi atti prima
tre due conferenze dei servizi (quella in sede
dettero il terreno all’allora parroco colate negli ultimi giorni voci di un
delle prossime elezioni amministrative. Infireferente e quella in sede deliberante) che il
delle Fornaci, don Mario Frumento. trasferimento di don Alessandro alla
ne, c’è l’ultimo problema, in ordine di tempo,
progettodovràsuperareconunvotofavorevo- La collina di Riborgo
Nell’atto in questione, stipulato nel diocesi di Chiavari. Un addio a SavosollevatodalconsigliereAschiero,chehaaddile degli enti territoriali e della Soprintenden1955, si fa riferimento ad un futuro na, però, smentito dall’interessato:
rittura ipotizzato l’illegittimità della richiesta
za. Poi ci sono le fasi autorizzative interne alutilizzo pubblico del terreno, con il «Non me ne sto andando, resto alle
l’amministrazione cittadina: l’operazione im- stico comunale: il territorio su cui l’insedia- diautorizzazioneacostruirepresentatainCovincolochenonfosseedificato.Maèil Fornaci, e tutti i progetti che sto semobiliare dovrà essere valutata nelle commis- mento dovrebbe sorgere è infatti attualmente munedaiprivati.Equestoinragionedellamodocumento successivo che in qualche guendo continueranno» dice don Casioni consiliari, poi in giunta, e infine classificato come agricolo, ed occorre quindi dificadellaleggesulpianocasaintervenutanel
modo sancisce la destinazione d’uso paldi, forse lasciando capire di non
sottostare alla votazione del consiglio comu- una variazione alla destinazione d’uso di quel- 2011, e della mancanza di elementi fondanti
di quella superficie accanto alla par- averalcunaintenzionediabbandonanale. Perché a differenza degli altri progetti la superficie, che può essere decisa solo con il della domanda presentata dai costruttori prirocchia delle Fornaci. Dall’archivio re il progetto edilizio di via Saredo.
“piano casa”, quello di Riborgo è un intervento voto favorevole del “parlamentino” cittadino. ma della modifica della legge stessa.
notarile è infatti spuntato un atto di
che necessita di una modifica al Piano urbani- Una consultazione dall’esito affatto scontato, S. SCH.
(ha collaborato TOMMASO DOTTA)
SIMONE SCHIAFFINO
NUOVE VILLETTE NELLA VALLE DI RIBORGO:
TEMPI LUNGHI PER L’ARRIVO IN CONSIGLIO