Nuova Aia entro settembre Tirreno Power ora respira

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savona / provincia
IL SECOLO XIX
MERCOLEDÌ
2 LUGLIO 2014
15
DISCO VERDE IERI AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
IL CASO
GIOVANNI VACCARO
UN IMPEGNO formale del Governo
a concludere entro metà settembre
l’iter per la concessione della nuova
Autorizzazione integrata ambientale, una proroga del pagamento del
debito da parte delle banche e la volontà di tutte le parti di riprendere il
confronto sul fronte ambientale e
occupazionale. La nube nera dei timori di una resa incondizionata di
Tirreno Power, con il fallimento dell’intero gruppo e il licenziamento di
oltre seicento persone, si è dissolta
ieri pomeriggio poco prima delle 18,
quando dalle sale del Ministero dello
Sviluppo economico sono cominciate a uscire le prime notizie.
Nella riunione plenaria (alla quale
hanno partecipato tutte le parti, dai
ministri in persona al direttore
generale di TirSCHIARITA
reno Power, dai
SUL LAVORO sindacati agli
L’azienda stessi sindaci e
presidenti delle
riapre
tre regioni, Liguil dialogo
sul fronte ria, Campania e
l’azienda
occupazione Lazio)
proprietaria della centrale termoelettrica di Vado-Quiliano (e di
altridueimpiantiacarbone,aNapoli
e Torrevaldaliga, e sei attrezzati per
l’utilizzo di fonti rinnovabili) ha ottenuto altri tre mesi di tempo. Ora la
palla passa da un lato ai tecnici del
Ministero dell’Ambiente, che dovranno esaminare la documentazioneelerelazionisullostatodeigruppi
di Vado Ligure e sugli interventi da
eseguire per adeguarli ai parametri
ambientali più severi, e dall’altro ai
sindacati e alla stessa azienda per la
contrattazione sugli ammortizzatori sociali. Ma la sensazione che si respirava, ieri sera a Roma, tra lavoratori e sindacalisti era di rinnovata fiducia. Sia chiaro: il problema non è
ancora risolto, ma almeno si sono
riaperti i canali di dialogo e c’è un
Nuova Aia entro settembre
Tirreno Power ora respira
Impegno del governo, le banche concedono una proroga
L’INCHIESTA
CHIESTO IN PROCURA
IL VIA LIBERA
ALLE MANUTENZIONI
Lavoratori Tirreno Power a Roma, ieri, di fronte al ministero dello Sviluppo economico
chiaro pronunciamento da parte
della politica. Ai primi di settembre
si terrà un nuovo incontro al Ministero per verificare la situazione.
Dal canto suo Tirreno Power aveva già inoltrato la richiesta di una
nuova Aia a maggio e proprio l’altro
ierihaconsegnatoleultimerelazioni
tecniche. Il ministro dell’Ambiente,
Gian Carlo Galletti, ha dato il suo impegno affinché l’iter di approvazione
possa concludersi entro la metà di
settembre (all’inizio della discussio-
ne ha detto «entro la fine di settembre», poi ha precisato «entro metà
settembre»)conlaconcessionedella
nuova Aia, ovviamente se la documentazione sarà in regola. Dal canto
suo, ora l’azienda ha di fronte anche
un rinnovato scenario di sostenibilitàfinanziaria,datochelebanchecreditrici hanno offerto concessioni per
permettere a Tirreno Power di arrivare almeno fino a settembre. Ma in
autunno il quadro dovrà cambiare
radicalmente,perchéconunfattura-
to ridotto a 150 milioni di euro,
l’azienda resta in passivo. Non sono
mancati momenti di tensione, come
quandoildirettoregeneralediTirreno Power, Massimiliano Salvi, ha rimarcatodifrontealministroGalletti
chel’Aiaprecedentesiastatasospesa
nonostante gli impianti rispettasseroiparametri.MaGallettihatagliato
corto invitando tutti a parlare del
presenteedelfuturo,lasciandostare
il passato.Il ministro dello Sviluppo
Economico, Federica Guidi, ha inol-
••• In attesa di conoscere la decisione del giudice delle indagini
preliminari Fiorenza Giorgi sulla
ripresa dell’operatività dei gruppo
a carbone (VL3 e VL4), in procura
è arrivata un’altra istanza da parte
dei vertici di Tirreno Power.
La proprietà della centrale termoelettrica di Vado Ligure ha infatti
chiesto lo «stato in conservazione» dei due blocchi sotto sequestro dall’undici marzo. In sostanza
è stata richiesta la possibilità di intervenire tecnicamente per la manutenzione dei due blocchi a carbone.
Un’eventuale modifica dello stato
dei luoghi alla quale gli inquirenti
non si opporrebbero a priori, ma
come è accaduto in precedenti
occasioni intendono chiedere il
parere agli esperti e sulle modalità
ed eventuali rischi.
Anche in questo caso potrebbe
toccare ai vigili del fuoco valutare
la situazione e indicare eventuali
rischi che ne potrebbero scaturire
per l’ambiente dall’intervento richiesto da Tirreno Power.
Al sesto piano, nel frattempo, il lavoro investigativo e dalla fitta cortina di riserbo, trapela solamente
la soddisfazione per il lavoro fatto
finora. «Stiamo lavorando» sono
le uniche concessioni del procuratore Francantonio Granero.
G. CIO.
tre chiesto agli enti locali che si riprenda la collaborazione per accelerare l’iter per quanto di loro competenza. Claudio Burlando, presidente
della Regione Liguria accompagnato
dal direttore del Dipartimento ambienteGabriellaMinervini,haanche
ammessoche,daquandogliimpianti
vadesi sono fermi, non si sono riscontrate variazioni nella qualità
dell’aria: «Ed è positivo che abbia
sottolineato che ora si potrebbero
anche fare valutazioni diverse sugli
studi epidemiologici», commentano
i rappresentanti dell’azienda.
«Si è trovata una unione di intenti
– commentano i segretari provincialidiCgileFilctem-Cgil,FulviaVeiranaeTinoAmatiello-,c’èperòancora
una situazione di stallo sulla cassa
integrazione. Noi ribadiamo la necessità di ricorrere alla straordinaria
per tutelare anche l’indotto». Teoricamente l’azienda potrebbe anche
constatare il mancato accordo e proseguire con la
cassa ordinaria
chiedendola direttamente al- LA REGIONE
l’Inps, ma il mi- A SORPRESA
nistro Guidi ed il «Da quando
vice Claudio De la centrale
Vincenti hanno
è spenta
invitato l’azien- l’aria non è
daariaprireiltavolo per fermare migliorata»
l’iter del licenziamento collettivo. E oggi pomeriggio a Civitavecchia e a Savona (all’Unione Industriali) si terranno gli
incontri per ridiscutere la proroga
della cassa integrazione.
Fra i lavoratori a Roma c’era una
delegazione partita da Vado con
Maurizio Perrozzi (rsu Cisl): «C’era
un pesante clima di ansia, ora c’è una
boccata di ossigeno di tre mesi.
L’obiettivo è garantire la continuità
produttiva,ovviamenteconlenecessarie migliorie ambientali. Abbiamo
apprezzato anche l’intervento dei
sindaci Giuliano e Ferrando sull’importanza della centrale per l’economia del territorio». Alessandro Berta, direttore dell’Unione Industriali
di Savona, ha sottolineato la necessitàdicomprimerealmassimoitempi.
DOCUMENTO APPROVATO ALL’UNANIMITÀ: APERTURA A UN’UNICA AUTORITÀ PORTUALE LIGURE MA PIÙ COINVOLGIMENTO DELLE COMUNITÀ LOCALI
Porto, il Pd si compatta e punge Burlando
Briano: «Non è una guerra di campanile. Ora il presidente faccia proprie le nostre istanze»
SAVONA. Un documento condiviso che recepisce le istanze di un territoeapprovatoall’unanimitàperchiari- rio, quello savonese, che necessita di
re la posizione ufficiale del Pd savo- riforme vere e non di semplici tagli a
nese sulla paventata “annessione” cose che funzionano. Mi auguro a
del porto di Savona da parte dello questo punto che il Pd a livello regioscalo genovese. Per ribadire la dispo- nale recepisca le nostre istanze e che
nibilitàdelpartitoaragionare suuna il presidente Burlando le faccia proriforma del sistema portuale che prie: sarebbe un segnale importante,
punti all’integrazione tra porti liguri questo, che il Governo non potrebbe
e anche per “aprire” all’ipotesi di ignorare».
Intanto il segnale - anche nei conun’unica Autorità portuale su base
regionale. Ma pure per rigettare «un frontidellagiuntaregionale-lomanriforma frettolosa ed ideologica, che da il Pd savonese. Nel dettaglio il documento consiste
indebolirebbe tutin un lungo e dettato il settore portuagliato elenco dei
le, savonese e liguI NO ALLA BOZZA
pro e dei contro di
re» come quella su
cui si è concentrato
«Siamo contro una una possibile riforportuale. Una
il dibattito negli ulriforma frettolosa e ma
piattaforma da cui
timi mesi.
(ri)partire per fare
La direzione proideologica che
inmodocheilsistevinciale del Pd savonese ha approva- indebolirebbe tutto ma portuale sia riil sistema ligure» disegnato sulla bato il documento
se delle reali necessulla portualità dusità delle comunità
rante la seduta di
lunedì sera. E a spiegare la valenza locali e non in base a logiche giudicapolitica di tale gesto, senza rispar- te come meramente demagogiche.
miare qualche stoccata ai compagni Logiche che, è bene ricordarlo, sono
di partito e lanciando un appello al state fin qui portate avanti da espo“governatore”Burlando,èstatoilse- nenti dello stesso Pd, su scala regiogretario provinciale dle partito, Ful- nale e soprattutto nazionale, visto
vio Briano. «Abbiamo ritenuto fosse che la bozza di riforma porta il nome
importante sottolineare - spiega il del vicesegretario nazionale Debora
sindaco di Cairo - come a differenza Serracchiani. Le aperture messe nedi quanto lamentato da alcuni espo- rosubiancodalPdsavonesesonosonenti anche del nostro partito la no- stanzialmente quattro. La prima:
stranonèaffattouna“guerradicam- l’integrazioneelasinergiadevonoripanile” ma una battaglia di sostanza guardare «porti appartenenti allo
stesso sistema infrastrutturale e logistico», quindi devono coinvolgere
Savona, Genova e La Spezia. La seconda riguarda la «riorganizzazione
dellagovernance» rivedendolascrematura fatta sul parametro dei porti
“core”(cioèstrategici)poiché-come
dimostrerebbe l’esclusione di Savonanonostanteinumeridelsuoporto
-sarebbestatarealizzatacon«modalità strumentali che hanno a che fare
(anche) con la “vecchia politica». Ma
il Pd apre anche all’unica autorità
portuale o al coordinamento tra le
treesistenti,conun«pattodiconsultazione e coordinamento» tra le tre
attuali authority e con la possibilità
di «intervento di un’entità sovraordinata che potrebbe essere la Regione, senza creare ulteriori enti appositi» oppure sfruttando la già esistente Ligurian Ports, insistendo anche sulla necessità di affrontare «nel
merito le principali tematiche portuali». L’opposizione, netta, viene
posta riguardo «le forme e i modi con
cui la discussione sulla riforma dei
porti si è sviluppata fino ad oggi», favorendo un maggiore coinvolgimento nella discussione del partito, delle
comunità che lavorano dentro il porto e quelle che lavorano alle spalle
delle banchine e dei Comuni.
M. D. F.
Esponenti del Pd posano sul ponte della Darsena in difesa del porto
OGGI INCONTRO ALL’UNIONE INDUSTRIALI
TECNOCIVIS, CACCIA A UN ACQUIRENTE
LA CISL POLEMICA CON LA CGIL
GIORNATA fondamentale per le sorti di Tecnocivis,lapartecipatadiPalazzoNervi,oggisulmercato,
in vendita, a seguito della chiusura delle Province.
L’appuntamentoèalle16all’UnioneIndustriali,per
un incontro a cui parteciperanno, oltre al Consiglio
diAmministrazionedell’azienda,ancheilPresidente della Provincia Angelo Vaccarezza, l’assessore al
Lavoro, Giorgio Sambin e i sindacati. Tema in discussione, l’esistenza, a pochi giorni dalla pubblicazione del bando di vendita che scadrà il 24 luglio, di
potenziali acquirenti dell’azienda che si occupa di
manutenzione calderine e di manutenzione degli
edifici scolastici. «Siamo in apprensione per il nostro futuro lavorativo – dice Alessandro Tuvè, Rsu
della Cisl. – Speriamo che l’incontro odierno possa
daregaranzieconcreteperilnostrofuturo.Ilnostro
impegno è concentrato in questa direzione e non ci
interessano altre polemiche che riguardano la gestioneaziendale».Apprensioneesperanzeancheda
parte di Alessandro Vella, Fim Cisl. «Quello che ci
preme – dice – è la tutela dei 23 posti di lavoro. Ma, a
differenzadelleposizioniassuntedallaCgilneigiorni precedenti, non vogliamo inserirci in battaglie
che non ci appartengono. Non ci interessa, cioè, di-
squisire sulla bontà o meno degli stipendi conferiti
ai lavoratori. Il nostro obiettivo, ad oggi, è tutelare
l’occupazione».Eiltemadeilivellioccupazionalisarà posto tra i primi argomenti nell’incontro di oggi.
La base di gara, come pubblicato sul sito della Provincia, parte da 160 mila euro, come indicato dallo
studio associato Fiorito e Gagliardo di Albisola Superiore. Ad essa va sommato un “pacchetto” di lavori pari a circa 600 mila euro di interventi garantiti
perilprimoanno.Faseincui,gliacquirenti,dovranno garantire il mantenimento dei livelli occupazionali. Questo sino al 2015.