Rango Sinossi Analisi della struttura

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Rango

Regia Distribuzione Età Durata Audio Anno Gore Verbinski Universal Pictures Da 12 anni 107 min. - colore Italiano/inglese 2011

Sinossi

Un camaleonte che si crede un attore e che trascorre la sua vita dentro un piccolo terrario in compa gnia di una bambola rotta e qualche altro giocattolo, finisce fuori dell’auto su cui stava viaggiando, nel desertico confine fra Stati Uniti e Messico. Catapultato nel mondo reale, fra i pericoli scaturiti dagli uomini e quelli della natura, raggiunge Dirt (Sporcizia), una cittadina popolata da tartarughe, rospi, lucertole, iguane e serpenti. Anche grazie alla sua capacità affabulatoria, riesce a mettersi in luce e a conquistare la gente del luogo, calandosi nel ruolo di Rango, un leggendario pistolero. La nomina di sceriffo da parte del sindaco lo fa sentire veramente importante. Il problema che funesta la città però, al di là dei soliti criminali, è la siccità, che rischia di costringere tutti ad abbandonare la frontiera. Quando gli ultimi galloni d’acqua vengono rubati dalla banca, Rango si mette alla ricerca dei banditi. Ad aiutarlo ci sarà tra gli altri anche Borlotta, la prima lucertola femmina che Rango abbia mai visto, per la quale nutre una particolare simpatia.

Analisi della struttura

Nei desolati paesaggi desertici e nelle polverose strade di Dirt, pulsa un cuore da western puro, con tanto di ladri, saloon, cavalcate sotto il sole, e duelli all’ultimo sangue. Un atto d’amore appassionato allo spirito libero e alla leggenda americana del vecchio west. Dietro quest’impianto di genere, però, brillano spunti sociali ed ecologici molto attuali, nonché una sorprendente riflessione sul ruolo dell’eroe. Rango è infatti un film che propone tutta una serie di situazioni che lo rendono adatto ad un pubbli co maturo, mentre gli spettatori più piccoli possono godere dei numerosi aspetti comici. La pellicola affronta molte tematiche importanti: dall’eroismo che c’è in ognuno di noi, allo spirito camaleontico necessario per adattarsi alle situazioni più disparate, ma anche ai più tradizionali valori dell’amicizia e dell’amore. È una band mariachi di gufi a narrare laleggenda di Rango. La sua casa era un terrario, da cui vedeva i programmi televisivi. Ha imparato a fare l’attore, ama il cinema, il teatro, la messa in scena e fa quel che può con gli strumenti di cui dispone. E’ un camaleonte che, per definizione, tende ad adeguarsi all’ambiente che lo circonda, cambiando il suo aspetto e rendendo incerta la sua identità. A causa di questa sua mutevolezza esteriore Rango non sa chi sia veramente. Il suo peregrinare in mezzo al deserto e l’incontro con gli abitanti di Dirt (Sporcizia) diventano un viaggio alla ricerca della sua identità. Nella cittadina dell’ovest, fatta di botti di legno e vecchi pneumatici, Rango incontra per la prima volta una comunità con cui confrontarsi. La popolazione di Dirt è fatta di roditori, rettili, volatili e anfibi dall’aspetto lurido e ripugnante, animaletti che non sono i soliti che si vedono nei film d’anima-

Scheda scaricabile su www.scuoladecs.ti.ch/vdq ©CDC 2012

zione. Nell’arco del film ogni personaggio ha il suo momento di ribalta. Attraverso le rocambolesche e simpatiche avventure del camaleonte, il regista invita a una riflessione profonda: l’acqua è sicuramente un bene fondamentale e di prima necessità per ogni essere vivente del Pianeta. L’acqua è vita e sosten tamento, dovrebbe essere un diritto per tutti, invece viene controllata da pochi, che ne fanno un affare milionario. È ciò che accade a Dirt, dove le riserve d’acqua sono gestite da un sindaco corrotto, che pensa al proprio interesse personale, cedendo la sua comunità per pochi spiccioli. Altamente poetica e commovente è a tal fine la scena delle palme che, arse dal calore e tutte rinsecchite, si trascinano len tamente sulla collina in cerca d’acqua. Una trama semplice ed antica; una storia emozionante di tempi passati, dove il cattivo è chiaro e netto ed i buoni dopo aver combattuto riescono a vincere, un’avventura colorata che attraversa il cinema con un’esplosione di citazioni. Le strade polverose e aride della citta dina di “Sporcizia” sembrano proprio la scenografia di un film di Sergio Leone e quell’ingrediente, così presente nell’aria, nel suolo e sui consunti vestiti dei personaggi, dà al tutto una dimensione più reale e meno cartonesca. Verbinski affronta il suo primo film di animazione come fosse un’opera dal vero, piega il mezzo alle sue esigenze. Il mondo che Gore Verbinski ha ricreato è un ambiente particolareggiato e curato nel dettaglio, tanto che lo spettatore si dimentica per un attimo di guardare un film d’animazio ne, perché le atmosfere del film creano una sensazione di realtà.

Proposte didattiche

• Per rappresentare Rango come un cow-boy come è stato vestito?

• Secondo te perché era necessario quel tipo di abbigliamento?

• Perché Rango viene scelto come difensore della legge?

• Come Rango da personaggio privo di personalità riesce a trovare la sua identità?

• Descrivi la lucertola Borlotta • A quale dei personaggi classici dei film western potrebbe assomigliare?

• Chi rappresenta il serpente Jack Sonagli?

• Descrivi la topolina Priscilla • Il sindaco tartaruga chi rappresenta?

• Perché è importante la presenza dell’acqua?

• Perché Rango dice “Nessuno può tirarsi indietro dalla propria storia”?

• Quali valori trasmette il film?

• In quante e quali parti potresti suddividere il film?

• Sapresti trovare nel film gli elementi classici del western e le novità?

• Hai trovato riferimenti ad altri film? Quali?

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