Il Giornale di Vicenza

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ECONOMIA&FINANZA
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INTERNAZIONALIZZAZIONE/1. L’anniversariodell’azienda di Malo
Da40anni Ind.i.a
batteilferro
intutto ilmondo
Gonzato:«Chiuderemoil2011 conun fatturato
increscitadel30%grazie allapresenza all’estero»
MALO
«Come va? Bene, anzi molto
bene. Stiamo crescendo e il fatturato è tornato ai livelli del
2007». Difficile trovare imprenditori che si esprimano in
questo modo mentre là fuori
la crisi sta mordendo alle caviglie. Difficile ma non impossibile. Bruno Gonzato, fondatore della Ind.i.a di Malo, l’azienda che ha appena compiuto
40 anni e che è leader mondiale nella produzione e distribuzione di manufatti e fucinati
in ferro battuto.
I segreti di questo successo,
che resiste alla frustate della
recessione, sono tre. Primo,
mantenere l’approccio artigianale nella realizzazione di un
prodotto particolare come
può essere una cancellata in
ferro battuto inserito in un’organizzazione industriale; se-
condo, conservare la gestione
del gruppo in mani familiari,
visto che se e quando Bruno
Gonzato, classe 1947, e la moglie Stefania decideranno di
passare il testimone, troveranno a raccoglierlo i figli Francesca, Matteo, Davide, Dario, da
anni già inseriti in ruoli chiave; terzo, vendere all’estero
gran parte dei prodotti ideati
nello stabilimento di Malo.
«A dir la verità - spiega Gonzato - è da tempo che noi abbiamo internazionalizzato il
gruppo, pur mantenendo il
centro di comando a Malo. E
questo oggi è un nostro punto
di forza perché possiamo indirizzare e dosare gli sforzi commerciali e produttivi laddove
la domanda del momento è
più forte. Per dare un’idea, fino a pochi anni fa partivano 7
tir al giorno per il mercato spagnolo, adesso ne parte uno. In
compenso si sono moltiplicati
quelli per la Russia, la Turchia, la Cina, la Serbia».
I numeri di Ind.i.a parlano
da soli: diversi stabilimenti
produttivi e 22 società aperte
in vari angoli di mondo, 670 dipendenti, di cui 130 a Malo, oltre 4.000 tonnellate al mese
spedite, un fatturato di 55 milioni di euro cresciuto del 30
per cento rispetto al 2010, il
peggiore della storia quarantennale dell’azienda.
La leadership mondiale conquistata durante questa lunga
storia parte dalla passione e
dalla competenza e prosegue
con il presidio commerciale di
praticamente tutti i paesi del
mondo. «Posso ora dire con
tranquillità e certezza - conclude Gonzato - che il peggio è
passato. Certo, siamo un pesce
sano che nuota in un lago malato. Ma sono convinto che la
spunteremo». f MA.SM.
© RIPRODUZIONERISERVATA
MEDIOBANCA.Bollorèversoil6%
VincentBollorèproseguelamarciaversoil6%diMediobanca,
livellomassimocheglièconsentito.Ilfinanziereedindustriale
franceseèsalitoal5,87%delcapitalediPiazzettaCuccia.
Analisi
Oravincono
leimprese
strutturate
MarinoSmiderle
Le imprese vicentine non si
sono mai fatte pregare e
quanto a presenza sui mercati internazionali non hanno molto da imparare. Il
problema è che la vecchia
tecnica dell’imprenditore
che viaggia con la valigetta
non funziona più. Oggi, senza bisogno di chiudere la sede centrale di casa, bisogna
andare ad aprire bottega
laddove si intende vendere.
Il guaio è che il sistema di
piccole imprese che ha creato il mito del Nord Est non
fornisce la chiave adatta
per aprire la porta sul mondo. Ci vogliono imprese più
grandi, più strutturate, dotate di manager capaci. Ci
vogliono idee. Perché la crisi, a livello globale, non c’è.
La India di Malo, per dire,
ha usato i suoi primi 40 anni per irrobustirsi e adesso,
mantenendo 130 persone a
Malo, vende e produce cancellate in ferro battuto a
Houston e a Monterrey.
Maltauro fa nuove strade in
Kenia e a Capo Verde. Sono
due esempi , ce ne sono altri. Vale la pena copiarli. f
© RIPRODUZIONERISERVATA
BrunoGonzato,fondatore dell’Ind.i.adi Malo,l’aziendalaeder mondiale nella produzionediferrobattuto
Internazionalizzazione/2
Maltauroingranforma
conunEbitdi15milioni
Nell’annonero delle
costruzioni,il gruppovidentino
Maltauro,trale prime imprese
delsettore inItaliaper
fatturato,numero di
dipendentie portafoglioordini,
fa un saltomicada ridere.Nei
priminove mesi dell'anno,il
fatturato è salitoa 350milioni,
conun incrementodel21%
rispettoai 282 milionidello
stessoperiododel 2010e si
prevedechel'esercizio 2011
chiuderà con unvolume diricavi
di460milioni circa,con un
incrementodi60milioni
rispettoal 2010, e con unEbit
Lavori Maltauro aCapo Verde
dicirca15 milioni,doppiorispetto
alprecedente esercizio(7,5
milionidieuro).
«Ilrisultato- commentail
presidenteGianfrancoSimonetto
-è tantopiù rilevante se si pensa
chenel2011è stata bloccataper
ottomesil'attività libica,nostro
mercatoesterostorico».
Oltrealle principali importanti
commessechesono state
recentementeacquisite,quali lo
stabilimentoperAlenia a Cameri
(Novara)e la partecipazioneal
consorzioper l'AltaVelocità,
trattaMilano-Brescia,Impresa
Maltaurofa partediun consorzio
acui è stato affidato
definitivamente unlotto della
PedemontanaLombarda.La
commessaaffidata al consorzio è
paria 1,7miliardi dieuro.
«Anche peril 2012- conclude
Simonetto- leprospettive,
nonostantela situazione
economicaappaia per laMaltauro
inmiglioramentoulteriore, in
considerazionediun portafoglio
acquisitodal valoredi3miliardi
chegarantisce attivitàper i
prossimianni ».f