Conviviale CAI Bronte_12ottobre 2014_Itinerario escursione

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"Roccazzo di Canalaci", una grande rupe arenaria meglio conosciuta come "Rocca
Calanna".
Oltre alla bellezza paesaggistica, l’interesse archeologico della rocca Calanna è dovuto alla presenza di due escavazioni a grotticella artificiale scavata nell’arenaria ("i gruttitti") che servivano per il seppellimento dei defunti assieme ad un ricco corredo. Queste cellette funerarie, presentano una tipologia totalmente diversa dalle tombe a grotticella conosciute nell’età del Bronzo e del Ferro perché si presentano come dei loculi con apertura e pianta rettangolare mentre gli altri tipi esistenti in quel periodo hanno per lo più un piccolo corridoio di accesso ed una cella di forma subcircolare con volta. La curiosa tipologia che si trova in vari affioramenti di arenaria compresi tra l’alta valle del Simeto e la media valle dell’Alcantara, è attualmente oggetto di studio e si è ipotizzato, al momento senza prove decisive, che possa risalire in realtà ad epoca Bizantina. Palmento del campiere: risale al 1800 e fu costruito al centro di una zona a quel tempo ricca di vigneti, nei pressi di un laghetto stagionale le cui acque in inverno ghiacciano. Costituito da pigiatoi in materiale lavico e torchio, vite e dado in legno con contrappeso in pietra, è stato di recente restaurato. Si tratta di una importante testimonianza etno‐
antropologica della zona. Parco comunale sub‐urbano “Pizzo Filicia”: istituito dal comune nel 1988, era stato già previsto nel decreto istituivo del Parco dell’Etna. Si estende per circa 16 ettari ed è costituito dalla collina “Pizzo Filicia” (metri 1.140), che sovrasta l’abitato di Maletto. E’ un punto panoramico posto a cavallo fra il Parco dell’Etna e quello dei Nebrodi, che consente una visuale totale di eccezionale bellezza. Il parco custodisce e conserva peculiari varietà vegetali endemiche.