Modello HIP - Università degli Studi di Messina

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Transcript Modello HIP - Università degli Studi di Messina

Fondamenti
di
Psicologia dello sviluppo
Prof.ssa Rosalba Larcan
L’elaborazione delle
informazioni
Il modello H I P
Il modello H.I.P.
Studia come si sviluppano il
pensiero e la memoria,
recentemente anche in relazione a
processi affettivi ed emotivi
Descrive strutture (hardware)
e processi (software) coinvolti
Descrive l’algoritmo delle
operazioni mentali che un
soggetto deve compiere per
eseguire un compito
Dal punto di vista evolutivo
Lo sviluppo consiste nel passaggio da processi
controllati a processi automatici
I cambiamenti evolutivi vengono spiegati in
relazione a:
Velocità di elaborazione
Livelli di attenzione e di memorizzazione e capacità di
riconoscimento e di recupero delle informazioni
Quantità e flessibilità delle strategie disponibili
Quantità e tipologia degli errori commessi
La natura del pensiero
Comprende funzioni mentali come:
• Ragionamento, simbolizzazione, problem-solving,
pianificazione, decision making
Per studiarla nei bambini si può:
• Analizzare le conversazioni
• Registrare i monologhi (pensiero a voce alta)
• Osservare il comportamento (es. le tecniche di gioco)
• Stimolare il comportamento in contesti
sperimentali
Le rappresentazioni simboliche
•
Sono forme personali di pensiero
Funzioni:
Consentono di rievocare il passato e anticipare il
futuro
Consentono di economizzare risorse (es. categorizzazione)
Sono molto flessibili (lo stesso oggetto può essere
rappresentato in vari modi)
Possono essere condivise
(nella comunicazione)
Le più comuni nell’infanzia sono:
il linguaggio, il gioco, il disegno
Il linguaggio
La progressiva acquisizione del lessico
fa aumentare (quantitativamente e
qualitativamente) le possibilità di
comunicare e si riflette sullo sviluppo
del pensiero
Il gioco
• Le capacità ludiche
progrediscono parallelamente
allo sviluppo del linguaggio e
del pensiero
• Un momento cruciale è la
comparsa del gioco di finzione
(2° anno)
Livelli evolutivi di gioco
• Senso-motorio
(primi 18 mesi)
• Costruzione (dal 2° anno)
• Finzione
(dal 2° anno)
• Socio-drammatico
(dai 4 anni)
• Disciplinato da regole
(scolarizzazione)
Il disegno
• Attribuzione di significato alle immagini
• La comprensione precede la produzione
(come nel linguaggio)
è una forma di
comunicazione
• È più “realistico” rispetto al linguaggio e
al gioco
Stadi del disegno
• Realismo involontario (2 anni)- lo scarabocchio
significa qualcosa: le immagini diventano simboli
• Realismo mancato – alla volontà non corrisponde
ancora l’abilità necessaria
• Realismo intellettuale (4 anni) – i disegni sono più
riconoscibili, ma spesso non rappresentano gli
oggetti come sono nella realtà, ma prototipi
concettuali (es. casetta)
• Realismo visivo (7-8 anni) – le immagini sono più
somiglianti, maggiore presenza di dettagli,
prospettiva e relazione tra distanza e dimensione
Il disegno
della figura umana
stadio del girino (21/2-4)
stadio di transizione (4-5 anni)
Stadio canonico (5-7 anni)
Stadio realistico (8 anni)
La formazione dei concetti
• Concetti=
Concetti categorie mentali usate per
classificare oggetti diversi con caratteristiche
distintive simili
• La capacità di categorizzazione
(funzionale) precede l’acquisizione del
linguaggio
• La struttura dei concetti è legata alla
struttura del linguaggio
• La capacità di categorizzazione (E. Rosch)
Rosch
diventa gradualmente più sofisticata:
• Dalle caratteristiche percettive a quelle
funzionali e concettuali
• La categorizzazione gerarchica (basilari,
subordinate, superordinate)
animale
Cane
Barboncino Collie
gatto
Terrier
(superordinata)
cavallo
(basilari)
(subordinate)
Script (K. Nelson)
Nelson
• Le routine quotidiane danno stabilità e
prevedibilità al nostro pensiero e alle nostre
emozioni nei loro confronti
• Le rappresentazioni mentali di tali routine sono gli
script
• Uno script descrive una sequenza ordinata di
eventi
• Ogni fase può contenere elementi opzionali (slot
fillers)
fillers
• Con l’aumentare dell’età gli script diventano più
lunghi e dettagliati
• Sono fondamentali per lo sviluppo cognitivo e
sociale
Lo sviluppo della memoria
L’elaborazione delle informazioni
Per eseguire le operazioni del
programma, un computer deve
“conservare” sia le istruzioni che i
dati
Questa conservazione deve durare il
tempo necessario ad eseguire le
operazioni (magazzino della memoria di
servizio)
servizio e a volte a tempo
indeterminato, in modo da poter
riutilizzare i dati ogni volta che sono
necessari (memoria permanenente)
permanenente
Il modello dei magazzini
Risposta in
uscita
stimolo in
entrata
Generatore di risposta
r
e
g
i
s
t
r
o
s
e
n
s
o
r
i
a
l
e
Buffer di
reiterazione
Magazzino
a breve termine
(working memory)
Processi di controllo
Magazzino
a lungo
termine
La Working memory
Taccuino
visuo-spaziale
Esecutivo
centrale
Circuito fonologico
Vari tipi di memoria
Dichiarativa
Non dichiarativa
esplicita
implicita
• semantica
(conoscenze generali)
•Procedurale; abitudini
• Priming
(riconoscimento
da indizi ridotti)
• episodica (eventi
esperiti personalmente)
• emotiva
(apprendimento
condizionato di risposte
emotive)
La memoria si sviluppa?
•Prime settimane : forme rudimentali di memoria
•La prima a svilupparsi è il riconoscimento (voci, visi,
ecc); il richiamo compare verso gli 8-9 mesi
•Amnesia infantile (primi 2 anni) ? (rimozione,
immaturità cerebrale, mancanza del concetto di sé)
•Dopo i 2 anni : memoria autobiografica,
autobiografica legata allo
stile genitoriale di socializzazione e di elaborazione
degli eventi passati e al livello di sviluppo del
linguaggio
Da cosa dipendono i cambiamenti?
Maturazione del
Sviluppo del linguaggio
sistema nervoso
esperienze
Cambiamenti
strutturali
Miglioramento
funzionale
Strategie di immagazzinamento
Alcune sono consapevoli e volontarie
(difficilmente usate prima dei 7 anni)
altre automatiche
Le più frequenti:
•Rehersal (reiterazione)
•Chunking (organizzazione o raggruppamento)
•Attenzione selettiva
•Elaborazione di associazioni mentali
Sviluppo dell’uso di strategie
•Un uso rudimentale di memorizzazione
strategica (volontaria) è stata osservata tra
18 e 24 mesi
•Può diventare regolare e stabile (appreso)
dai 5 anni in su
La metacognizione
• Consapevolezza del funzionamento dei
propri processi cognitivi
• I bambini più piccoli sono più
“ottimisti” (sopravvalutano le proprie
capacità)
• con l’aumentare dell’età si diventa più
realistici
I bambini come testimoni
• La quantità di informazioni che il bambino è in
grado di ricordare aumenta dopo i 5 anni
• Dopo i 6 anni aumenta notevolmente
l’attendibilità, specie in riferimento ad argomenti
salienti e personali
• Se l’evento da rievocare è trascorso da più di un
mese la precisione diminuisce soprattutto nei più
piccoli
• I più piccoli sono più influenzabili
• La suggestionabilità dipende soprattutto dal modo
in cui viene condotta l’intervista e dalla percezione
che ne ha il bambino