La Settimana parlamentare 22_2014

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La Settimana Parlamentare
n. 22/2014
Roma, 4 luglio 2014
Indice
SENATO...................................................................................................... 3
DL COMPETITIVITA’ ................................................................................................................... 3
DDL DELEGA LAVORO ............................................................................................................... 4
DDL COLLEGATO AGRICOLTURA ........................................................................................... 4
DDL LEGGE EUROPEA 2013 - bis ............................................................................................... 6
DDL DELEGAZIONE EUROPEA – II Semestre ........................................................................... 8
CAMERA .................................................................................................... 9
DL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ......................................................................................... 9
DDL COLLEGATO AMBIENTALE ............................................................................................ 10
DDL DELEGA RIFORMA CODICE DELLA STRADA............................................................. 11
PDL RIFORMA TASSE AUTOMOBILISTICHE ........................................................................ 11
SCHEMA D.LGS ZOLFO COMBUSTIBILI................................................................................ 12
Politiche ambientali: audizione di Galletti ..................................................................................... 14
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SENATO
DL COMPETITIVITA’ (AS. 1541)
Le Commissioni riunite Industria e Territorio hanno avviato un ciclo di audizioni nell’ambito
dell’esame del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91,
recante disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento
energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il
contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di
adempimenti derivanti dalla normativa europea (AS. 1541) (scade il 23 agosto).
Tra i soggetti auditi, si segnalano in particolare:
o Confindustria
o R.ETE. Imprese Italia
o ANBI
o Assorinnovabili
o Ispra
o Greenpeace
o Coordinamento Free
o WWF
o Legambiente
o GSE
o Autorità per l’energia elettrica e il gas e il sistema idrico
o ENEA
o Assoelettrica
o Unione Petrolifera
Le Commissioni hanno infine fissato il termine per la presentazione degli emendamenti per
le ore 12:00 di giovedì, 10 luglio.
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DDL COLLEGATO AGRICOLTURA (AS. 1328)
La Commissione Agricoltura ha proseguito l’esame del disegno di legge recante disposizioni in
materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività agricole del settore agricolo,
agroalimentare e della pesca (AS. 1328) (collegato alla manovra di finanza pubblica).
Alla luce del concomitante esame presso le Commissioni riunite Industria e Territorio del disegno
di legge di conversione in legge del c.d. DL Competitività, la Commissione ha deciso di prorogare
il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 10:30 di venerdì, 11 luglio.
Tra le disposizioni di possibile interesse si segnala:
o Art. 2 - Disposizioni in materia di servitù - che stabilisce che i proprietari di strade private
debbano consentire il posizionamento di tubazioni e l'installazione di contatori per
l'allacciamento di utenze domestiche o aziendali alla rete del gas. A tal fine il sindaco del
comune interessato autorizza, con ordinanza, tali allacciamenti su strade private.
DDL LEGGE EUROPEA 2013 – bis (AS. 1533)
La Commissione Politiche dell’UE ha iniziato l’esame del disegno di legge recante disposizioni per
l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge
europea 2013-bis (AS. 1533, approvato dalla Camera).
Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle ore 10.00 di giovedì, 10 luglio,
mentre il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è stato fissato alle 12.00 di
venerdì, 11 luglio.
Altre Commissioni hanno iniziato in sede consultiva l’esame del medesimo provvedimento.
In particolare, la Commissione Giustizia si è soffermata sull’articolo 17 riguardante la
partecipazione del pubblico nell'elaborazione di piani o programmi in materia ambientale.
In Commissione Finanze il relatore, Lucrezia Ricchiuti (PD), ha illustrato le disposizioni di
interesse e in particolare:
o l’articolo 10 recante disposizioni in materia di riscossione coattiva dei debiti aventi ad
oggetto entrate che costituiscono risorse proprie. L’articolo contiene anche disposizioni sul
pagamento di dazi ed IVA all'importazione in pendenza di processo, precisando che il
pagamento delle summenzionate risorse proprie tradizionali resta disciplinato dal Codice
doganale comunitario e dalle altre disposizioni dell'UE in materia;
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o l’articolo 12 che modifica l'ambito di applicazione territoriale dell'imposta sul valore
aggiunto e delle imposte indirette sulla produzione e sui consumi, al fine di recepire la
direttiva 2013/61/UE concernente le regioni ultraperiferiche francesi, con particolare
riferimento a Mayotte.
Infine le Commissioni Affari esteri, Lavoro, Sanità e Territorio hanno concluso l’esame del
provvedimento approvando parere favorevole.
Di seguito si riportano i pareri approvati dalla Commissione Lavoro e Territorio.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE LAVORO
La Commissione Lavoro, previdenza sociale,
esaminato il disegno di legge n. 1533 (Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti
dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2013-bis),
preso atto che:
l'articolo 13 reca disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con riferimento
alle ipotesi di costituzione di nuova impresa e di modifiche significative del processo produttivo o
dell'organizzazione del lavoro;
l'articolo 14 modifica la disciplina in materia di durata media massima dell'orario di lavoro
settimanale e di riposo giornaliero per il personale degli enti ed aziende del Servizio sanitario
nazionale;
l'articolo 15 chiarisce l'ambito di applicazione delle prescrizioni minime di sicurezza e di salute
poste dall'attuale normativa, relative alle navi da pesca;
l'articolo 16 estende ai dirigenti le procedure di informazione e consultazione sindacali relative ai
licenziamenti collettivi (vigenti per le altre categorie di lavoratori) ed i criteri di scelta dei
dipendenti da licenziare;
esprime, per quanto di competenza, una relazione favorevole con la seguente osservazione:
si invita a valutare la congruità del termine di sei mesi di cui all'articolo 14, comma 2, assegnato
alle regioni e province autonome per la riorganizzazione di strutture e servizi degli enti sanitari al
fine di fare fronte alle esigenze connesse all'applicazione del comma 1 della norma. Esso deve
essere, infatti, considerato, tenuto conto della particolare complessità e articolazione di strutture e
servizi richiesta dalla disposizione in oggetto, in relazione alla imprescindibile necessità di
assicurare la continuità assistenziale e la garanzia di erogazione dei LEA.
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RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE TERRITORIO
La Commissione, esaminato per le parti di competenza il disegno di legge in titolo,
approva una relazione favorevole con la seguente osservazione:
gli articoli 20 (Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, recante norme per la protezione
della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), 21(Modifiche al decreto legislativo 27
gennaio 2010, n. 32, recante attuazione della direttiva 2007/2/CE, che istituisce un'infrastruttura
per l'informazione territoriale nella Comunità europea), 22 (Ulteriori disposizioni finalizzate al
corretto recepimento della direttiva 2011/92/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13
dicembre 2011, in materia di valutazione di impatto ambientale) e 24 (Modifiche alla parte terza
del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni) riproducono - in parte e
con differenze non formali - rispettivamente gli articoli 16 comma 1, lettera a), 16, commi 4 e 5, 15
e 17, commi 2 e 3 del decreto-legge n. 91 del 2014. In considerazione della rilevanza degli aspetti
tecnici connessi, si ritiene opportuno trattare il merito delle anzidette tematiche nell'ambito
dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 91 del 2014 (A.S. 1541),
espungendo pertanto gli articoli 20, 21, 22 e 24 dal disegno di legge n. 1533.
DDL DELEGAZIONE EUROPEA – II Semestre (AS. 1519)
La Commissione Politiche dell’UE ha iniziato l’esame del disegno di legge recante delega al
Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea Legge di delegazione europea 2013 - secondo semestre (AS. 1519, approvato dalla Camera).
Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle ore 10.00 di giovedì, 10
luglio, mentre il termine per la presentazione di eventuali subemendamenti è stato fissato alle 12.00
di venerdì 11 luglio.
Nel corso della settimana altre Commissioni hanno iniziato l’esame, in sede consultiva, del
provvedimento. In particolare le Commissioni Affari Esteri, Lavoro, Sanità, e Territorio hanno
concluso l’esame del disegno di legge approvando parere favorevole.
Di seguito si riportano i pareri approvati dalla Commissione Lavoro e Territorio.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE LAVORO
La Commissione Lavoro, previdenza sociale,
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esaminato il disegno di legge n. 1519 (Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee
e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2013 - secondo
semestre),
premesso che il provvedimento in esame reca le discipline di delega legislativa per il recepimento
delle direttive e degli altri atti dell’Unione europea;
preso atto che:
l'articolo 1 conferisce delega al Governo per l'attuazione delle direttive contenute negli allegati A e
B, in base ai princìpi e criteri direttivi stabiliti dalla legislazione vigente;
all'interno dell'allegato B sono presenti le direttive 2012/35/UE (requisiti minimi di formazione
della gente di mare) e 2013/38/UE (controllo da parte dello Stato di approdo);
in particolare la direttiva 2013/38/UE incide sulla disciplina comunitaria del controllo delle navi da
parte dello Stato di approdo, di particolare rilievo in quanto inerente alla sicurezza marittima, alla
tutela dell'ambiente marino ed alle condizioni di vita e di lavoro a bordo delle navi;
considerato che il termine di recepimento indicato dalla direttiva citata è il 21 novembre 2014, e che
il termine per l'esercizio della delega, in base alla vigente disciplina, è di due mesi antecedenti
quello di recepimento fissato dalla direttiva;
rilevato che:
l'articolo 4 ha ad oggetto l'attuazione delle nuove norme comunitarie in materia di agenzie
di rating del credito, le cui valutazioni
possono riguardare anche forme pensionistiche
complementari;
l'articolo 5 contiene una delega al Governo per l’attuazione del regolamento (UE) n. 345/2013,
relativo ai fondi europei per il venture capital, e del regolamento (UE) n. 346/2013/UE, concernente
i fondi europei per l’imprenditoria sociale;
esprime, per quanto di competenza, una relazione favorevole con la seguente osservazione:
in relazione all'attuazione della direttiva 2013/38/UE, si raccomanda che il decreto legislativo di
recepimento sia adottato dal Governo nel più breve tempo possibile, in considerazione del
particolare rilievo che rivestono la sicurezza marittima e le condizioni di vita e di lavoro, con
particolare riferimento alla tutela della salute e della sicurezza, a bordo delle navi.
RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE TERRITORIO
La Commissione, esaminato per le parti di competenza il disegno di legge in titolo,
approva una relazione favorevole, con la seguente osservazione:
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con riferimento all'attuazione della direttiva 2013/30/UE sulla sicurezza delle operazioni in mare
nel settore degli idrocarburi e che modifica la direttiva 2004/35/CE, occorre prevedere che tra i
criteri direttivi per l'emanazione del corrispondente decreto legislativo si tenga conto delle priorità già indicate nell'ordine del giorno approvato dal Senato della Repubblica il 25 giugno 2013 - volte a
prevenire e fronteggiare fenomeni di subsidenza sulla terraferma a causa della estrazione di
idrocarburi, ad assicurare che le operazioni in mare siano effettuate ad una distanza congrua dalle
aree protette e dai parchi naturali. In tale contesto, deve essere comunque garantita la più ampia
informazione alla pubblica opinione e il coinvolgimento delle Istituzioni competenti sui piani di
sicurezza e di protezione, nonché sulle tecniche usate per l'estrazione degli idrocarburi.
DDL RIFORMA PORTUALE (AS. 370 e abb.)
La Commissione Lavori pubblici ha proseguito l’esame dei disegni di legge recanti riforma della
legislazione in materia portuale (AS. 370 Marco Filippi – PD e abb.).
In particolare, Andrea Cioffi (M5S) ha illustrato gli emendamenti 17.0.3, recante misure per la
riduzione del consumo di energia nei porti, in particolare attraverso la realizzazione di sistemi di
elettrificazione delle banchine portuali e il loro collegamento con gli impianti a bordo delle
imbarcazioni, e 20.0.1, che introduce il piano generale dei porti, mirante a realizzare una forma di
coordinamento strategico nel settore, per aumentare la capacità competitiva del sistema portuale
nazionale.
Il Presidente, Altero Matteoli (FI-PDL), ha quindi fatto presente che, al fine di procedere con
l’esame, la Commissione deve acquisire anche il prescritto parere della Commissione Bilancio che,
nella seduta dello scorso 12 giugno, ha formalizzato la richiesta di relazione tecnica su alcuni
articoli del testo.
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CAMERA
DL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (AC. 2486)
La Commissione Affari costituzionali ha iniziato l’esame del disegno di legge di conversione in
legge del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la
trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari (AC. 2486) (scade il 23 agosto).
L’ufficio di presidenza della Commissione ha stabilito che il termine per la presentazione degli
emendamenti sarà fissato tra giovedì 10 e venerdì 11 luglio.
La Commissione ha deciso, inoltre, di svolgere un’indagine conoscitiva nell’ambito dell’esame del
provvedimento.
Il programma dell'indagine conoscitiva prevede le audizioni di rappresentanti di istituzioni, di
organizzazioni sindacali delle categorie interessate dal decreto, di associazioni e di ordini
professionali, nonché di esperti della materia. L’indagine si concluderà il 9 luglio.
Nella giornata di giovedì, 3 luglio, la Commissione ha ascoltato il Presidente dell’Autorità
nazionale anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche,
Raffaele Cantone e l’Avvocato generale dello Stato, Michele Giuseppe Dipace.
Le audizioni proseguiranno la prossima settimana.
Durante l’esame in Commissione, il relatore, Emanuele Fiano (PD), ha svolto l’intervento
introduttivo facendo presente che il provvedimento costituisce una riforma che vuole finalmente
dare concreta attuazione all'articolo 97 della Costituzione laddove si prevede che i pubblici uffici
siano organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e
l'imparzialità dell'amministrazione.
Tra le disposizioni di possibile interesse si segnalano:
o Art. 16 – Nomina dei dipendenti nelle società partecipate: interviene sulla disciplina
concernente la composizione dei consigli di amministrazione delle società controllate,
ovvero totalmente partecipate, da parte delle amministrazioni pubbliche, eliminando
l'obbligatorietà della presenza dei dipendenti pubblici e dei dipendenti delle società
controllate nei consigli medesimi, ferma restando la necessità dell'intesa tra amministrazione
pubblica e società interessata per la nomina della maggioranza dei componenti i consigli;
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viene inoltre ribadito, ampliandone l'ambito di applicabilità, il vigente criterio di
onnicomprensività del trattamento economico per i membri medesimi, se dipendenti
dall'amministrazione pubblica o dalla società. Le norme si applicano a decorrere dal primo
rinnovo dei consigli di amministrazione successivo all'entrata in vigore del decreto legge;
o Art. 19 – Soppressione dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori,
servizi e forniture e definizione delle funzioni dell’Autorità nazionale Anticorruzione:
prevede la soppressione dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi
e forniture e la decadenza dei relativi organi a decorrere dalla data di entrata in vigore del
decreto. Prevede inoltre il trasferimento dei compiti e delle funzioni dell'AVCP all'Autorità
nazionale anticorruzione. A tal fine, entro il 31 dicembre 2014, il Presidente dell'ANAC
presenta un piano di riordino dell'Autorità stessa, che deve essere approvato con DPCM.
Vengono inoltre ridefinite le attribuzioni spettanti all'ANAC. In particolare, si attribuisce
all'Autorità: il potere sanzionatorio in caso di omessa adozione da parte delle
amministrazioni degli atti di pianificazione in materia di anticorruzione e trasparenza,
nonché il compito di ricevere notizie e segnalazioni di illeciti; le funzioni in materia di
prevenzione della corruzione attualmente svolte dal Dipartimento della funzione pubblica.
Al Presidente dell'Autorità è assegnato il compito di formulare proposte per la gestione degli
appalti dell'Expo 2015. Sono invece trasferite al Dipartimento della funzione pubblica le
funzioni, attualmente svolte dall'ANAC, in materia di misurazione e valutazione della
performance, che dovranno essere riordinate con regolamento di delegificazione;
o Art. 22 – Razionalizzazione delle autorità indipendenti: esclude la possibilità che i
componenti di un'autorità indipendente (Agcm, Consob, Autorità trasporti, Aeegsi, Agcom,
Garante privacy, Anac, Covip, Commissione sciopero servizi pubblici), alla scadenza del
mandato, possano essere nominati presso altra autorità nei due anni successivi.
o Art. 28 – Riduzione del diritto annuale dovuto alle camere di commercio a carico delle
imprese – riduzione pari al 50%.
DDL COLLEGATO AMBIENTALE (AC. 2093 Governo)
La Commissione Ambiente ha proseguito l’esame del disegno di legge recante disposizioni in
materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso
eccessivo di risorse naturali (collegato alla legge di stabilità 2014) (AC. 2093 Governo).
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Il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle ore 20:00 di
martedì, 8 luglio.
DDL DELEGA RIFORMA CODICE DELLA STRADA (AC. 731 Silvia Velo – PD e AC. 1588
Governo)
La Commissione Trasporti ha proseguito l’esame del testo unificato del disegno di legge e della
proposta di legge recanti delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (AC. 731 Silvia Velo – PD e AC. 1588 Governo).
Sono stati approvati alcuni emendamenti relativi all’utenza vulnerabile e sono stati accantonati
alcuni emendamenti tra i quali si segnala l’emendamento 2.47 Squeri (FI-PDL) che interviene sui
gestori stradali e autostradali, prevedendo l'introduzione di disposizioni che assicurino che la
realizzazione di nuovi impianti di distribuzione carburanti sia subordinata al rispetto delle
prescrizioni impartite dal gestore.
PDL RIFORMA TASSE AUTOMOBILISTICHE (AC. 2397)
La Commissione Finanze ha proseguito l’esame della proposta di legge recante riforma della
disciplina delle tasse automobilistiche e altre disposizioni concernenti l'imposizione tributaria sui
veicoli (AC. 2397 Daniele Capezzone – FI-PDL).
La Commissione ha iniziato un ciclo di audizioni e in particolare sono stati auditi rappresentanti di
Assogasliquidi – Federchimica e di ACI – Automobile Club d’Italia.
Il provvedimento si articola su tre profili fondamentali: esenzione temporanea dalle tasse
automobilistiche per i veicoli a motore nuovi di prima immatricolazione, con particolare favore per
i veicoli alimentati a GPL, a metano o ibridi; assoggettamento a regime di tutti i veicoli a motore
alle tasse automobilistiche esclusivamente sulla base del livello di emissione; disapplicazione
dell'imposta provinciale di trascrizione sulle nuove immatricolazioni; ripristino al 40% della
percentuale di deducibilità dei costi sostenuti per i veicoli aziendali. La proposta di legge, prevede
poi all'articolo 4, un meccanismo di compensazione della perdita di gettito a carico delle regioni e
delle province, stabilendo a tal fine un meccanismo di copertura finanziaria attraverso la riduzione
degli stanziamenti rimodulabili destinati ai trasferimenti e alle imprese, comprese le agevolazioni,
anche di natura tributaria.
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SCHEMA D.LGS ZOLFO COMBUSTIBILI (Atto n. 94)
La Commissione Ambiente ha concluso l’esame, in sede consultiva, dello schema di decreto
legislativo recante attuazione della direttiva 2012/33/UE che modifica la direttiva 1999/32/CEE,
relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo (atto n. 94).
Il relatore Giovanni Sanna (PD) ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni, che
dopo essere stata riformulata per recepire un’indicazione del presidente Ermete Realacci (PD), è
stata approvata dalla Commissione.
Di seguito il testo del parere.
PARERE APPROVATO DALLA VIII COMMISSIONE
La VIII Commissione,
esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/33/UE che
modifica la direttiva 1999/32/CEE, relativa al tenore di zolfo dei combustibili per uso marittimo;
valutato molto positivamente l'obiettivo della direttiva di riduzione dell'inquinamento atmosferico
prodotto dalle navi e di miglioramento dei livelli di inquinamento dell'aria, in particolare nei porti o
vicino alle aree costiere, a tutela della salute umana e dell'ambiente;
premesso che: lo sviluppo dei traffici marittimi indotti dalla globalizzazione dei mercati sta
gravemente incidendo sulla qualità delle acque e dell'atmosfera marina; in conseguenza di quanto
sopra l'IMO, Organizzazione marittima mondiale preposta alla tutela dei mari in ambito ONU, ha
avviato una forte azione di prevenzione intervenendo sulla qualità dei combustibili marittimi e
definendo delle aree ad emissione controllata (ECA) dove sono previsti i limiti più stringenti;
per la determinazione di detti limiti assume rilievo la volontà dei Paesi che affacciano sui vari Mari
e che per questo dal prossimo 1o gennaio 2020 nel Nord America, nei Caraibi, nel Mare del Nord e
Mar Baltico in Europa, sarà vietato utilizzare combustibili marittimi con tenore di zolfo superiore
a 0,10 per cento, praticamente azzerando ogni emissione di SOx; la direttiva europea 33/2012 ha
recepito i suddetti limiti dal 1o gennaio 2015 solo per le aree dell'Europa del Nord già qualificate
ECA, mentre per i restanti mari europei ha lasciato liberi i vari Stati di mantenere i limiti di tenore
di zolfo in vigore o di adottarne di più stringenti; considerato che: fino alla data del 1o gennaio 2020
nel Mar Mediterraneo, già chiuso tra lo Stretto di Gibilterra e il Canale di Suez, e a loro volta nei
Mari Adriatico e Ionio chiusi al loro interno, sarà possibile continuare a utilizzare combustibili ad
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alto tenore di zolfo, fino al limite del 3,5 per cento; sono oggi già disponibili e in uso: gasoli che
rispettano il limite dello 0,1 per cento di tenore di zolfo, combustibili alternativi come il metano in
forma compressa o liquida, tecnologie di abbattimento dei fumi e in prospettiva biocarburanti di
nuova generazione; nel caso in cui le navi non trovassero disponibilità di combustibili a basso
tenore di zolfo nei porti di sosta è previsto l'uso temporaneo di combustibili più inquinanti a fronte
di opportune certificazioni da esibire nei controlli; è necessario prevedere un congruo periodo di
anni affinché le imprese armatoriali e dei servizi marittimi possano adeguarsi ai nuovi limiti, anche
in relazione alla fragilità dei mari considerati; l'inquinamento atmosferico marittimo sta superando
quello da trasporti in terraferma e la prospettiva di sostituzione dei combustibili derivati dal petrolio
risolverà il problema dei frequenti sversamenti oleosi in mare per dolo o incidente;
rilevata la necessità che l'Italia, nel semestre di presidenza dell'Unione europea, si faccia promotrice
di adeguate iniziative nelle sedi competenti per imprimere una forte accelerazione al processo di
approvazione e di recepimento della nuova direttiva europea «Energia pulita per il trasporto»,
finalizzata alla progressiva sostituzione nel settore trasportistico dei derivati dal petrolio con
combustibili meno inquinanti, che rappresenta una meta cruciale in direzione di una conversione
ecologica dell'economia e di nuove opportunità di crescita e di innovazione;
rilevata altresì la necessità che venga promossa in ambito IMO l'attribuzione della qualifica di ECA
ai mari Adriatico e Ionio entro il 2017 e dell'intero Mediterraneo entro il 2019, affinché tutti i paesi
rivieraschi di detti mari siano obbligati ad adottare negli stessi tempi gli stessi limiti di tenore di
zolfo adottati dall'Italia;
rilevata la necessità di individuare forme di riduzione dell'inquinamento prodotto dallo
stazionamento e dalla necessità di alimentazione delle navi da crociera nei porti italiani,
esprime
PARERE FAVOREVOLE
con le seguenti condizioni:
1) il limite di tenore di zolfo dello 0,10 per cento sia adottato a partire dal 1o gennaio 2018 per i
mari Adriatico e Ionio e dal 1o gennaio 2020 per tutti gli altri mari italiani entro il limite delle aree
di interesse economico esclusivo;
2) si prevedano in tempi congrui regole, procedure autorizzative e infrastrutture logistiche
necessarie all'utilizzo delle nuove tecnologie e dei combustibili alternativi già oggi disponibili, quali
il GNL, e in prospettiva biocarburanti, idrogeno ed elettricità.
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Politiche ambientali: audizione del Ministro Galletti
La Commissione Ambiente ha proseguito l’audizione del Ministro dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare, Gianluca Galletti, sulle linee programmatiche del suo Dicastero.
In particolare, Galletti si è soffermato sul Decreto Competitività, che contiene un pacchetto di
norme per la tutela ambientale. Il Ministro, a riguardo, ha elencato una serie di misure contenute nel
provvedimento a suo parere fondamentali:
o Stanziamento di 300 milioni a disposizione per l’efficienza energetica delle scuole;
o la gestione dei fondi per il dissesto idrogeologico affidata ai 2 presidenti di Regione con
tempi e responsabilità certe;
o procedura semplificata per la bonifica e la messa in sicurezza nel pieno rispetto delle tutele
ambientali,
o la possibilità di ricorrere alla “requisizione in uso” degli impianti di gestione dei rifiuti
o norme di salvaguardia dell’ecosistema su vari livelli, come ad esempio quella – del tutto
innovativa – che estende la responsabilità degli incidenti in mare con dispersione di
idrocarburi anche ai proprietari del carico che non si sono affidati a navi che rispondano ai
requisiti di sicurezza.
Ha poi considerato di grande importanza, il capitolo del Decreto dedicato al superamento delle
infrazioni europee in campo ambientale e quelle orientate alla qualificazione e al contenimento dei
costi della Commissione Via.
Galletti ha infino citato una serie di obiettivi da considerarsi rilevanti nella politica del Ministero:
o censire il fabbisogno finanziario e realizzare gli interventi di bonifica dei siti inquinati di
interesse nazionale (SIN);
o costituire un Fondo di 200 milioni per la delocalizzazione di impianti industriali pesanti siti
nei centri densamente abitati;
o semplificare le procedure per gli interventi di risanamento ambientale;
o velocizzare gli interventi di riparazione e risanamento a cura dei responsabili del danno
ambientale e nello stesso tempo promuovere gli investimenti di reindustrializzazione dei siti
o inquinati;
o predisporre il regolamento per la tariffazione puntuale in materia di rifiuti.
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