ENZIMI - apr italia

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Transcript ENZIMI - apr italia

ENZIMI
(MALTODESTRINE FERMENTATE)
per le INFEZIONI MICOTICHE
VULVO - VAGINALI
MANNANI
β-GLUCANI
CHITINA
GLI ALTRI
ENZIMI
PREMESSA
Le infezioni micotiche di interesse
ginecologico sono attribuibili a miceti del
genere Candida, che annovera circa 200 specie.
La più conosciuta è la Candida albicans.
I medici sono d’ accordo nel ritenere che all’ origine
della patologia vulvo-vaginale ci sia una sovracrescita
intestinale del fungo, con conseguente migrazione del
microrganismo in un distretto anatomico strettamente contiguo.
La parete cellulare
della Candida è fatta
di tre polisaccaridi:
La letteratura scientifica più recente dimostra che non è
la sola BETAGLUCANASI a svolgere un’ azione antimicotica.
Ci sono infatti ALTRI TRE ENZIMI che hanno un importante
effetto anti-Candida.
La CELLULASI, in virtù della sua azione chitinolitica, metabolizza la CHITINA, altro carboidrato complesso
inserito nella struttura portante della parete cellulare fungina.
La EMICELLULASI, che è in grado di idrolizzare i MANNANI, compromette la struttura chimica delle
MANNANO-PROTEINE, terzo ed ultimo componente della parete che protegge le cellule di Candida da minacce
provenienti dall’ ambiente esterno.
IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
La Candida albicans, di per sé, non è un patogeno,
ma un saprofita di comune riscontro nel tratto
gastro-intestinale. Diviene pericoloso, e quindi
agente eziologico di processi flogistici, in caso di
una eccessiva proliferazione. Questo fenomeno si
può verificare per errate abitudini alimentari
(consumo di alcool, abuso di dolci e di alimenti
zuccherini), a seguito di una terapia antibiotica
prolungata, per un calo delle difese immunitarie e,
secondo i sostenitori della medicina olistica, anche
per una situazione di stress e di ansia.
Il Medico Specialista interviene nella fase acuta
prescrivendo farmaci antimicotici, anche per os, tipo
gli Azoli (Fluconazolo, Itraconazolo) o, in caso di
gravidanza, soltanto topici.
C’ è però anche l’ esigenza di una profilassi delle
recidive, molto frequenti, attraverso il contrasto
dell’ iperproliferazione intestinale.
Per questa esigenza nasce oggi un prodotto veramente
specifico : un supporto nutraceutico del tutto privo di
implicazioni collaterali, fruibile anche dalla donna in
stato di gravidanza.
Contiene infatti BETAGLUCANASI, enzima
che idrolizza e quindi dissolve i BETAGLUCANI,
carboidrati complessi che costituiscono uno degli
elementi fondamentali della parete cellulare fungina.
Il risultato è una significativa riduzione della proliferazione dei diversi miceti. Il betaglutano, però,
secondo le più recenti scoperte, è anche il costituente base della matrice che tiene assieme le cellule di Candida, quando sono riunite in agglomerati
chiamati biofilm.
Tali forme “coloniali” dei miceti, che si contrappongono alle forme cosiddette “planctoniche” (= cellule
isolate), risultano particolarmente resistenti ai farmaci
azolici. Questo perché i betaglucani agiscono come
sequestranti del medicinale, impedendo che penetri
all’ interno della cellula fungina per espletare la sua
azione biocida. Gli ENZIMI, pertanto, risultano anche
utile nella fase acuta per migliorare con strumenti
nutrizionali l’ efficacia di una terapia farmacologica
convenzionale.
Concludiamo con la FITASI, un quarto enzima, che è in grado di
digerire i FITATI. Questi composti sono uno dei pochi nutrienti a
disposizione della Candida nell’ ultimo tratto dell’ intestino.
Non a caso i miceti dispongono di FITASI proprie, per poter
utilizzare al meglio i FITATI. Quando si supplementa l’ enzima
in forma esogena, il risultato è quello di “tagliare i viveri” ai
miceti. In termini pratici, gli si va a togliere il cibo dal
piatto, ostacolando, con un meccanismo diverso e sinergico, l’ iperproliferazione dei microrganismi. Questi possono
infatti crescere e svilupparsi soltanto nella misura in cui
dispongono di sostanze nutritizie.
ENZIMI E GRAVIDANZA
Gli enzimi sono proteine e, come tali, i nostri fermenti
digestivi alla fine li scompongono in aminoacidi, e cioè in
comuni sostanze nutritizie uguali a quelle che assumiamo coi cibi. Costituiscono quindi, una volta espletata la
loro azione, un normale alimento proteico, privo di
qualunque tipo di controindicazione. Gli ENZIMI, quindi,
possono benissimo essere usati in gravidanza, anche in
concomitanza con un farmaco azolico per uso locale.
COME SI USANO GLI ENZIMI
Una capsula al giorno lontano dai pasti, per fare in
modo che digeriscano la parete della Candida e non
quello che mangiamo. Considerato che non sono
farmaci ma supplementi nutrizionali, possono benissimo essere assunti assieme alla terapia antimicotica
per proseguire poi oltre. Dopo tre mesi ripetere il ciclo,
anche nel caso in cui il Medico non prescrivesse un
ulteriore trattamento con Azoli.
ENZIMI
(MALTODESTRINE FERMENTATE)
per le INFEZIONI MICOTICHE
VULVO - VAGINALI
MANNANI
β-GLUCANI
CHITINA
GLI ALTRI
ENZIMI
PREMESSA
Le infezioni micotiche di interesse
ginecologico sono attribuibili a miceti del
genere Candida, che annovera circa 200 specie.
La più conosciuta è la Candida albicans.
I medici sono d’ accordo nel ritenere che all’ origine
della patologia vulvo-vaginale ci sia una sovracrescita
intestinale del fungo, con conseguente migrazione del
microrganismo in un distretto anatomico strettamente contiguo.
La parete cellulare
della Candida è fatta
di tre polisaccaridi:
La letteratura scientifica più recente dimostra che non è
la sola BETAGLUCANASI a svolgere un’ azione antimicotica.
Ci sono infatti ALTRI TRE ENZIMI che hanno un importante
effetto anti-Candida.
La CELLULASI, in virtù della sua azione chitinolitica, metabolizza la CHITINA, altro carboidrato complesso
inserito nella struttura portante della parete cellulare fungina.
La EMICELLULASI, che è in grado di idrolizzare i MANNANI, compromette la struttura chimica delle
MANNANO-PROTEINE, terzo ed ultimo componente della parete che protegge le cellule di Candida da minacce
provenienti dall’ ambiente esterno.
IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO
La Candida albicans, di per sé, non è un patogeno,
ma un saprofita di comune riscontro nel tratto
gastro-intestinale. Diviene pericoloso, e quindi
agente eziologico di processi flogistici, in caso di
una eccessiva proliferazione. Questo fenomeno si
può verificare per errate abitudini alimentari
(consumo di alcool, abuso di dolci e di alimenti
zuccherini), a seguito di una terapia antibiotica
prolungata, per un calo delle difese immunitarie e,
secondo i sostenitori della medicina olistica, anche
per una situazione di stress e di ansia.
Il Medico Specialista interviene nella fase acuta
prescrivendo farmaci antimicotici, anche per os, tipo
gli Azoli (Fluconazolo, Itraconazolo) o, in caso di
gravidanza, soltanto topici.
C’ è però anche l’ esigenza di una profilassi delle
recidive, molto frequenti, attraverso il contrasto
dell’ iperproliferazione intestinale.
Per questa esigenza nasce oggi un prodotto veramente
specifico : un supporto nutraceutico del tutto privo di
implicazioni collaterali, fruibile anche dalla donna in
stato di gravidanza.
Contiene infatti BETAGLUCANASI, enzima
che idrolizza e quindi dissolve i BETAGLUCANI,
carboidrati complessi che costituiscono uno degli
elementi fondamentali della parete cellulare fungina.
Il risultato è una significativa riduzione della proliferazione dei diversi miceti. Il betaglutano, però,
secondo le più recenti scoperte, è anche il costituente base della matrice che tiene assieme le cellule di Candida, quando sono riunite in agglomerati
chiamati biofilm.
Tali forme “coloniali” dei miceti, che si contrappongono alle forme cosiddette “planctoniche” (= cellule
isolate), risultano particolarmente resistenti ai farmaci
azolici. Questo perché i betaglucani agiscono come
sequestranti del medicinale, impedendo che penetri
all’ interno della cellula fungina per espletare la sua
azione biocida. Gli ENZIMI, pertanto, risultano anche
utile nella fase acuta per migliorare con strumenti
nutrizionali l’ efficacia di una terapia farmacologica
convenzionale.
Concludiamo con la FITASI, un quarto enzima, che è in grado di
digerire i FITATI. Questi composti sono uno dei pochi nutrienti a
disposizione della Candida nell’ ultimo tratto dell’ intestino.
Non a caso i miceti dispongono di FITASI proprie, per poter
utilizzare al meglio i FITATI. Quando si supplementa l’ enzima
in forma esogena, il risultato è quello di “tagliare i viveri” ai
miceti. In termini pratici, gli si va a togliere il cibo dal
piatto, ostacolando, con un meccanismo diverso e sinergico, l’ iperproliferazione dei microrganismi. Questi possono
infatti crescere e svilupparsi soltanto nella misura in cui
dispongono di sostanze nutritizie.
ENZIMI E GRAVIDANZA
Gli enzimi sono proteine e, come tali, i nostri fermenti
digestivi alla fine li scompongono in aminoacidi, e cioè in
comuni sostanze nutritizie uguali a quelle che assumiamo coi cibi. Costituiscono quindi, una volta espletata la
loro azione, un normale alimento proteico, privo di
qualunque tipo di controindicazione. Gli ENZIMI, quindi,
possono benissimo essere usati in gravidanza, anche in
concomitanza con un farmaco azolico per uso locale.
COME SI USANO GLI ENZIMI
Una capsula al giorno lontano dai pasti, per fare in
modo che digeriscano la parete della Candida e non
quello che mangiamo. Considerato che non sono
farmaci ma supplementi nutrizionali, possono benissimo essere assunti assieme alla terapia antimicotica
per proseguire poi oltre. Dopo tre mesi ripetere il ciclo,
anche nel caso in cui il Medico non prescrivesse un
ulteriore trattamento con Azoli.