morini degli esposti

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Transcript morini degli esposti

L’esperienza
del Dipartimento di Cure Primarie
della Ausl di Bologna
Bari, 10 Aprile 2014
Mara Morini
15/04/2014
1
Contenuti
Contesto: le ragioni del cambiamento
Il nuovo assetto organizzativo
I sistemi di gestione e le leve di governo
Il futuro
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Il Contesto: le ragioni del cambiamento
• Adeguamento alle Direttive Regionali;
• Nel modello organizzativo precedente, che vedeva
il distretto come luogo sia di committenza che di
gestione, si erano evidenziate duplicazioni,
inefficienze, insoddisfazione del paziente, accesso
limitato ai servizi, poca continuità nella presa in
carico, disuguaglianze tra i differenti ambiti
territoriali e discrepanze evidente in termini di
risorse assegnate e di risultati raggiunti.
• Più attenzione per le esigenze dei cittadini e il
riconoscimento dei loro bisogni;
• Governo economico unitario dei fattori
produttivi;
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Il nuovo assetto organizzativo
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Azienda USL di Bologna
Il suo territorio comprende 50 comuni su un'area di 3.000 chilometri quadrati
870.000 abitanti (i residenti in Emilia Romagna sono più di 4.400.000).
Il bilancio annuale supera i 1.700 milioni di euro
(quasi il 22% dei circa 7.800 milioni della sanità della Regione Emilia Romagna)
Al suo interno sono impegnati più di 8.200 professionisti,
oltre 1.300 dei quali medici e 4.200 operatori assistenziali.
6 Distretti
9 Presidi Ospedalieri, 1 IRCSS
1 Dipartimento Cure Primarie (1 Dipartimento salute Mentale, 1 D. Sanità Pubblica)
41 Nuclei Cure Primarie (610 MMG, 120 PLS, 200 Specialisti , 150 MCA)
Assetto organizzativo
Comitato di
Dipartimen
to
Direttore Dipartimento
Cure Primarie
Ufficio di
Direzione
UOSD Supporto Direzionale
Area Dipartimentale
dell’Assistenza Medica
e Specialistica
Area Dipartimentale
Promozione della
Salute Donna e
Bambino
Area Dipartimentale
SATeR
U.O.C.
Amministrativa
UOS Supporto
Amministrativo alle
Attività
Dipartimentali
6
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6
ARTICOLAZIONE AREA ASSISTENZA MEDICA E
SPECIALISTICA
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I sistemi di gestione e le leve di governo
• Governo dei consumi/ produzione
• Budget
• Percorsi PDTA (VPP) e gestione del
paz cronico
•Accordo della Medicina Generale
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Governo dei consumi / produzione
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Il Direttore di UOC
Funzioni di governo :
• Consumi (farmaceutica, specialistica, etc )
• Clinical Governance (appropriatezza, qualità …)
• Applicazione degli Accordi
Funzioni trasversali:
• Assistenza specialistica attraverso incarico di alta
specializzazione sovrintende le attività delle UU.OO.
• Referente di OBV annuali per il DCP (es. Responsabile
di percorso per il DCP, interfacce, produzione,
garanzia…)
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La Matrice di responsabilità
Geriatria e disturbi cognitivi
Nucleo Cure Primarie
Servizio di Continuità Assistenziale
Direttore
UOC
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Assistenza specialistica
Gestione PDTA
Assistenza domiciliare e Cure palliative
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Governo “classico” budget
•
•
•
•
Scheda Risorse Umane non si negozia, Tavolo permanente della Direzione per
assegnazione in corso d’anno delle Risorse umane
Scheda di produzione
– Indicatori di qualità clinica
– Indicatori di appropriatezza
– Collegamenti fra Dipartimenti Ospedalieri e Cure Primarie
Scheda beni e servizi storico
Scheda Obiettivi :
– Obiettivi di rilevanza strategica: Reti e Progetti di Innovazione
– Obiettivi di macrostruttura collegati alla gestione annuale di Governo: Attività
cliniche, Qualità, Ricerca/Innovazione, Rischio clinico/Sicurezza e Produzione
– individuati responsabili del monitoraggio per ogni azione
– Attività storico (cruscotto territoriale e visite specialistiche)
– Monitoraggio trimestrale Bersaglio
– Negoziazione delle schede VPP
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INTERAZIONE TRA BUDGET AZIENDALE E
DEL DCP
• Integrazione tra obiettivi aziendali e quelli del
DCP
• La Direzione Sanitaria ha individuato un
responsabile “terzo” del monitoraggio
• Per il DCP colui che monitora è anche il
responsabile del raggiungimento
dell’obiettivo
• Coerenza tra assegnazione di responsabilità
trasversale e budget. (matrice di responsabilità)
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PROGRAMMAZIONE / VERIFICA 2013
1)
2)
3)
OBIETTIVI DI BUDGET
OBIETTIVI DIPARTIMENTALI
OBIETTIVI DI ATTIVITÀ' E DI PRODUZIONE
Il Referente per il Governo
della
Specialistica Dipartimentale
Il Direttore del
Dipartimento Cure Primarie
Mara Morini
Il Direttore UOC
Cure Primarie e
Specialistica
Roberta Ciani
1
OBIETTIVI DI BUDGET
Pianificazione Obiettivi di Budget 2013
Obiettivo:
1467
Indicatore:
Sviluppare l'assistenza specialistica ambulatoriale
Monitoraggio aziendale
Gestire informaticamente la presa in carico e la
continuità in ambito specialistico
Manuela Aporti
% visite Otorinolaringoiatriche successive alla prima prenotate in sede
5735 ambulatoriale tramite GESI
paziente a CUP (% calcolata nel 4D trimestre
2013)
Valore atteso:
Otorinolaringoiatria ospedaliera 60%
Otorinolaringoiatrìa territoriale 50%
Responsabile/ Coordinatore
per II
DCP
Roberta CIANI
verifiche D.C.P.
Verifica n° 1/2013
16 APR 2013
Verifica n°2/2013
16 LUG 2013
Verìfica n° 3/2013
15 OTT 2013
Verifica n° 4/2013
14 GEN 2013
Altri Servizi/Dipartimenti
Coinvolti:
Cod. DCP
B/031
o applicativo di disciplina, senza
reinvio del
servizio informatico
Stato di avanzamento dell'obiettivo e posizionamento
rìspetto al valore atteso
Ad oggi non sono ancora state concordate con gli
specialisti. In corso la trattativa
con i referenti di
branca per concordare modalità sostenibili,
L'apertura successiva
richiederà qualche mese
da parte del CED
Incontri prima col referente di branca, poi {4
luglio) con tutti gli specialisti, per la
definizione
delle agende
Semaforo
rosso
giallo
Problemi aperti
2
OBIETTIVI DIPARTIMENTALI
Pianificazione Obiettivi Dipartimentali 2013
Obiettivo:
Individuare i fattori che generano lo scostamento
rispetto alla media aziendale (per ogni
singolo
report esplicitare tutte le azioni
intraprese di miglioramento/appropriatezza dei
comportamenti)
Indicatore:
U.O.C.
Cure Primarie e Assistenza Specialistica PORRETTA
Responsabile Obj Dr. ssa Roberta CIANI
verifiche D.C.P.
Verifica n° 1/2013
16APR2013
Verifica n° 2 / 2 0 1 3 16LUG2013
Verifica n° 3/2013
15OTT2013
Verifica n° 4/2013 14 GEN 2013
a voce degli
allegati) ed
Cod. DCP
DCP01
Valore
atteso:
Altre
Articolazioni
Organizzativ
e
coinvolte
Stato di avanzamento
dell'obiettivo e posizionamento Semaforo
rìspetto al valore atteso
Problemi aperti
Report di consumi per UOC
NCP
NCP
NCP
36
denominazione
NCP/UOC
Alta Valle del Reno
ADI/ADR/ADP COSTI
Media
Scostame
Spesa
N°
Spesa
azienda della nto % vs
N° assistiti
ADI,ADR,ADP
MMG
ADI/ADR/ADP
spesa del
media
/ MMG
singolo MMG AUSL
12
14.110
NCP
37 Media Valle del Reno
14
17.206
NCP
38
15
17.297
41
48613
Valle del Setta
PORRETTA
€ 82.718
€ 6.893
€ 9.560
-38,7%
€ 120.466
€ 8.605
€ 9.560
-11,1%
€ 539.356
€ 35.957
€ 9.560
+376%
€ 742.540 € 18.111
€ 9.560 +189%
Il Direttore di UOC monitora i suoi NCP sulle
ADI/ADR/ADP
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Farmaceutica
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20
% DDD brevetto scaduto/ NCP
NCP 1 Borgo Panigale
NCP 41 Monterenzio Ozzano Emilia
NCP 2 Reno 1
66,00%
NCP 40 Pianoro Loiano Monghidoro
NCP 3 Reno 2
NCP 39 San Lazzaro di Savena
NCP 4 Navile 1
64,00%
NCP 38 Valle del Setta
NCP 5 Navile 2
NCP 37 Media Valle del Reno
NCP 36 Alta Valle del Reno
64,52%
NCP 7 Porto 1
60,00%
NCP 35 Valle del Samoggia
58,00%
NCP 34 Valle del Lavino
56,00%
NCP 33 Sasso Marconi
NCP 6 Navile 3
62,00%
NCP 8 Porto 2
NCP 9 Saragozza
54,00%
NCP 10 S. Stefano 1
52,00%
NCP 32 Casalecchio di Reno
NCP 11 S. Stefano 2
50,00%
NCP 31 Anzola Emilia
NCP 30 Calderara di Reno
NCP 12 Savena 1
55,87%
NCP 29 Sala Bolognese - Decima
NCP 28 Crevalcore S. Agata Bolognese
NCP 27 San Giovanni in Persiceto
NCP 26 Castenaso
NCP 25 Molinella
NCP 24 Budrio
NCP 23 Minerbio
Baricella Malalbergo
NCP 22+ Granarolo
+ Castelmaggiore
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NCP 13 Savena 2
NCP 14 Savena 3
NCP 15 S. Donato 1
NCP 16 S. Donato 2
NCP 17 S. Vitale 1
NCP 18 S. Vitale 2
NCP 19 Pieve di Cento Castello D'Argile…
20 S. Pietro
in Casale
Galliera
NCP 21 NCP
Bentivoglio
S. Giorgio
di Piano
21
3 OBIETTIVI DI ATTIVITÀ E DI PRODUZIONE
Specialistica
prime visite per
cardiologia
prime visite per
dermatologia
prime visite per
endocrinologia
prime visite per
neurologia
prime visite per
oculistica
prime visite per
oncologia
prime visite per
ORL
prime visite per
ortopedia
prime visite per
urologia
prime visite per
pneumologia
650
1.900
450
163 75
93
61
57
novem
dicem.
Settem.
ottobre
agosto
luglio
giugno
maggio
aprile
marzo
febbraio
budget
Porretta
gennaio
prestazione
Budget 2013
totale
%
449
69
482 152 162
183 141
1120
59
107 49
65
297
66
40
36
1.200
369 106 98
107 121
801
67
4.700
1306 433 545
437 451
3172
67
2.450
602 231 238
240 248
1559
64
1.150
339 111
99
698
61
86
63
I sistemi di gestione e le leve di governo
• Governo dei consumi/ produzione
• Budget
• Percorsi PDTA (VPP) e gestione del
paz cronico
•Accordo della Medicina Generale
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Nelle direttrici del cambiamento il DCP
assume un nuovo ruolo, da funzionale a
gestionale e di GOVERNO CLINICO
Uno degli strumenti del Governo Clinico
riguarda la realizzazione di Percorsi
Diagnostico Terapeutici Assistenziali
(PDTA) per la reale presa in carico
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Cos’è il PDTA
E’ la migliore sequenza spazio-temporale,
codificata, degli interventi diagnostico
terapeutico assistenziali e riabilitativi per la
gestione di uno specifico problema di salute
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Valore aggiunto del PDTA
 Equità
 Qualità tecnico-professionale e organizzativa
 Semplificazione
 Tempestività
 Appropriatezza
 Sicurezza
 Garanzia per il cittadino
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Schede di Valutazione Performance di
Percorso (VPP)
Le Schede VPP contengono pochi indicatori:
 espressione di diverse dimensioni della qualità (accessibilità,
equità, semplificazione, presa in carico, relazione, sicurezza,
comunicazione, partecipazione,…)
 che leggono interfacce/fasi critiche del processo
 facilmente e frequentemente rilevabili (preferibimente ogni
3 mesi) tali da permettere di cogliere l’andamento del
percorso e poter intervenire tempestivamente con azioni
correttive in caso di necessità
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I percorsi di cura – PDTA (Ausl e AOU)

PDTA ONCOLOGICI
Tumore
della
mammella
CERMET)
(Cert 


Tumore del polmone (Cert CERMET)

Tumore del colon-retto (in cert
CERMET)



Tumori cerebrali
Tumori dell’ipofisi
Tumori della cervice uterina
PDTA MATERNO-INFANTILI
Percorso nascita
Gravidanza a rischio



Bambino
cronicità

Labiopalatoschisi
PDTA TRAUMATOLOGICI
Frattura di femore
Trauma cranico
Mielolesioni (Cert CERMET)
PDTA PNEUMOLOGICI
BPCO
Insufficienza Respiratoria Cronica
Diabete






a
rischio
di






sviluppare 








PDTA CARDIOVASCOLARI
Post-infarto
Scompenso Cardiaco
PDTA NEUROLOGICI
Ictus
Accesso Ischemico Transitorio
Epilessia
Epilessia del bambino
Parkinson
Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) (in cert
CERMET)
Sclerosi Multipla
Cefalea
Malattie neuromuscolari
ALTRI
Insufficienza renale progressiva
Ulcere difficili
Patologie reumatologiche
Ausili
Disturbi dello spettro autistico
Programma Leggieri
Miglioramenti nel Percorso Nascita
• Avvio nel luglio 2011
• Progressivo incremento dell’accesso delle gravidanze ai consultori
(30% 2011 vs 50% 2013)
• incremento dell’autonomia professionale dell’ostetrica che ha
determinato una sempre maggiore capacità di accompagnare le
gravidanze fisiologiche, sostenendo e migliorando un approccio
più appropriato e coerente con uno stato di basso rischio.
• miglioramento dell’integrazione del percorso favorendo la
comunicazione con l’ambito ospedaliero attraverso la
realizzazione degli ambulatori per la gravidanza a termine con la
possibilità di prenotazione diretta dall’area consultoriale a quella
ospedaliera mediante l’utilizzo di sistemi di gestione informatica
comune.
3
0
Percorso Nascita - Confronto 9 mesi
2012-2013
Donne prese in carico nel percorso nascita
1800
2012 primi 9 mesi donne
prese in carico
1615
1600
1413
1400
1200
2013 primi 9 mesi donne
prese in carico
1000
800
600
474
555
414
436
400
296 296
185
200
174
205 214
0
Bologna
Casalecchio
Porretta
S.Lazzaro
Pianura Est
Pianura Ovest
Percorso Aziendale del Paziente con
Scompenso Cardiaco
ASSISTENZA TERRITORIALE
OBIETTIVO
Fornire al medico di medicina generale un
supporto per l’inquadramento ed il
monitoraggio dei pazienti con scompenso
cardiaco, favorendo la gestione integrata e
la costruzione di una rete assistenziale che
coinvolga, oltre al medico di famiglia,
infermieri, specialisti
ospedalieri e
territoriali.
QUALI PAZIENTI
AZIONI
• Presa in carico congiunta medico/infermiere dei casi
dimessi con maggior rischio di “re ricovero”.
• Supporto ospedaliero (ai vari livelli) e dello
specialista ambulatoriale
• Monitoraggio ricoveri, “re ricoveri”, consumo di
farmaci, di diagnostica e di specialistica.
o Da dimissione ospedaliera/PS
o Da ambulatori cardiologici ospedalieri e
territoriali
o Da segnalazione del MMG
LE FIGURE TERRITORIALI COINVOLTE
RUOLO DEL MMG
• Presidia la presa in carico del paziente dimesso
• Pianifica il follow up( frequenza e tipologia dei controlli) e
si coordina con il servizio infermieristico
• Gestisce l’identificazione di segni di peggioramento, la
comparsa di comorbilità e la gestione diagnosticoterapeutica
• Richiede consulenza e/o ricovero
RUOLO DELL’ INFERMIERE
Valuta i principali parametri del Follow up
 Identifica elementi di peggioramento del quadro e/o
comparsa di comorbilità
 Instaura uno stretto rapporto professionale con il MMG
anche tramite reportistica condivisa

RUOLO DEL CARDIOLOGO TERRITORIALE
Gestione pazienti che necessitano ancora di una
valutazione specialistica cardiologica per:
• la conclusione della fase di inquadramento
diagnostico
• la titolazione di farmaci
• I controlli periodici
• la eventuale necessità di visita domiciliare
PAZIENTE E CARE GIVER
Un ruolo sempre più importante nella gestione di
pazienti cronici ha acquisito l’autogestione, se
supportata da adeguati percorsi di counseling
al paziente stesso ed al suo care giver per
• modifica stili di vita
• ottimizzazione compliance alla terapia
• individuazione precoce segnali d’allarme
MODALITA’ PRESA IN CARICO
INFERMIERISTICA
•
•
•
•
•
AMBULATORIALE
Il Direttore di UOC
riceve approvazione
del MMG
L’infermiere contatta
il paziente per
appunt. entro 4 giorni
Primo accesso
Scheda infermieristica
Comunicazione di
ritorno MMG
DOMICILIARE
• Il Direttore di UOC riceve
approvazione del MMG
• L’infermiere contatta il
paziente per appunt.
entro 24-48 ore
• Primo accesso
• Scheda infermieristica
• Comunicazione di ritorno
MMG
Pazienti presi in carico 2012-2013
700
578
600
500
400
334
300
200
100
0
anno 2012
anno 2013
Percorso Scompenso SETTING ASSISTENZIALE 2012
700
13%
578
600
500
400
300
200
100
256
138
128
56
0
87%
AD
ambulatoriali
Programma regionale
“G. Leggieri”
Percorso di collaborazione tra MMG e
Psichiatri per la gestione integrata dei
pazienti con Disturbi Psichiatrici Minori
attraverso la modalità della “Stepped Care”
(presa in carico per intensità di cura)
Area Della Integrazione
Cure Primarie - Salute Mentale
•Crescente prevalenza di questi disturbi
•MMG che acquisiscono progressivamente le competenze
e l’organizzazione per far fronte alla sempre
più rilevante richiesta di cure
•Preferenza di molti pazienti per il MMG sempre più capace
di interventi efficaci, integrati con la gestione della
salute fisica,facilmente accessibili e non stigmatizzati
Area della integrazione
cure primarie-salute mentale
I Nuclei delle Cure Primarie definendo ruoli e responsabilità
dei protagonisti possono consentire progettazioni di ampio
respiro che permettono di realizzare evoluti programmi di
collegamento tra strutture e professionisti in una logica
di lavoro in rete che vede al centro dell’azione
il paziente e la sua famiglia in una continuità di cure
priva di soluzioni di continuo
Disturbi Psichiatrici Comuni
Livelli della consulenza
Livello C
Presa in cura specialistica
CSM
Livello B 2b
Episodio di cura
condivisa
Livello B 2a
Consulenza
Livello B 1
Consultazione sul caso
Livello A
Presa in cura semplice
MMG
Programma regionale “Giuseppe Leggieri”
1600
1451,00
1400
1142,00
1200
1089,00
1054,00
1000
834,00
724,00
800
600
400
200
0
consulenza (B2a)
episodio di cura condivisa
(B2b)
2012
2013
presa in cura specialistica
DSM (C)
I sistemi di gestione e le leve di governo
• Governo dei consumi/ produzione
• Budget
• Percorsi PDTA (VPP) e gestione del
paz cronico
•Accordo della Medicina Generale
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Progetto Gestione integrata del
Diabete di tipo 2
• “gli incentivi per ciascun accesso sono pari a 33 €”
• numero di pazienti reclutati. Indicatore: valore
maggiore o uguale al 3%
• livelli di Hb glicata per i propri assistiti. Indicatore:
valore di Hb glicata … (7,5%) per il 65% dei pz. in
gestione integrata.
• Incentivo per raggiungimento di ciascuno dei 2 obv
sopra indicati è pari a 1 € per ogni accesso effettuato
nell’anno solare
Percorso diabete gestione integrata
• I dati al 31 agosto 2013 mostrano un incremento del
2,4 % del numero dei pazienti trattati secondo il
protocollo rispetto al 1 gennaio 2013, con una
prevalenza del 3 % sulla popolazione assistita. I nuovi
casi sono stati il 5,3%.
• Nello stesso periodo si è registrato anche un
incremento dello 0,7 % del tasso di adesione dei
MMG che al 31 ottobre è dell’81,2%
Pazienti reclutati dai MMG
Gestione integrata Diabetici
22.615
23.508
22.625
2011
2012
Percentuale di pazienti in compenso metabolico
(media HBA1C < 7,5 mmol/mol)
90
80
70
67,4
%
69,9 %
71,7 %
2010
2011
82,26 %
60
50
40
30
20
10
0
2009
2012
Governo del farmaco
Distribuzione diretta dei farmaci ai pazienti con
patologia cronica in carico ai MMG.
2. Appropriatezza nella prescrizione farmaceutica degli
anziani con riduzione delle prescrizioni a potenziale
rischio clinico.
3. Valutazione della prescrizione appropriata: Inibitori
del Sistema Renina-Angiotensina (ISRA), Statine,
Inibitori pompa Protonica, Antidepressivi SSRI.
4. Valutazione del maggiore utilizzo dei farmaci a
brevetto scaduto.
1.
15/04/2014
53
Strumenti
Metodi
REPORTISTICA
COMUNICAZIONE
•Analitica generale
•Incontri di NCP
•Categorie critiche (RER)
•Individuale (es. Informatore
Aziendale)
•Anziani sicuri (AUSL, da RER)
•Rischio clinico (AUSL)
•Esenzioni (da strutturare)
•Brevetto scaduto (da strutturare)
Confronto annuale spesa farmaceutica distretti (2012 vs 2013)
€ 80.000.000
0,00%
-4,01%
€ 70.000.000
-0,50%
-1,00%
€ 60.000.000
-1,50%
€ 50.000.000
-2,00%
€ 40.000.000
-2,50%
€ 30.000.000
-3,75%
-3,00%
-3,72%
€ 20.000.000
-1,94%
-3,82%
-3,50%
-3,52%
€ 10.000.000
-4,00%
€0
-4,50%
P.Est
P.Ovest
SanLazzaro
GENNAIO -DICEMBRE - 2012
Porretta
Casalecchio
GENNAIO -DICEMBRE - 2013
VARIAZ.%
Bologna
Confronto spesa farmaceutica annua lorda 2012-2013
€ 156.000.000
155.255.682
€ 155.000.000
€ 154.000.000
Diff. 2012-2013
€ 153.000.000
- 3.70%
€ 152.000.000
€ 151.000.000
149.710.154
€ 150.000.000
€ 149.000.000
€ 148.000.000
€ 147.000.000
€ 146.000.000
GENNAIO -DICEMBRE - 2012
GENNAIO -DICEMBRE - 2013
La Fragilità
• La fragilità è un’entità multidimensionale che
rappresenta la perdita di riserva funzionale in
diversi organi: il soggetto fragile e dunque
vulnerabile, presenta una ridotta risposta agli
agenti stressogeni e un elevato rischio di sviluppo
di disabilità.
• La fragilità identifica inoltre la non autosufficienza
nello svolgimento delle attività della vita
quotidiana e costituisce pertanto un’enorme fonte
di consumo di risorse sanitarie e assistenziali per
la nostra società.
57
BANCA DATI : LA COSTRUZIONE
Soggetti maggiorenni presenti dal 1/1/2009 al
1/1/2011 (Provincia di Bologna)
753.374 soggetti con età
maggiore di 17 anni presenti
all’1/genn/2009
702.098
19.723 soggetti deceduti
durante i due anni di
osservazione
31.553 soggetti trasferiti
durante i due anni di
osservazione
soggetti presenti
all’1 gennaio 2011
58
I primi risultati del modello
Punteggio: 80-100
1.304
Fragilità: molto alta
Punteggio: 50-80
Fragilità: alta
8.406
1%
Punteggio: 30-50
Fragilità: media
17.008
2%
Punteggio: 6-30
Fragilità: bassa
Punteggio: 0-6
59
Fragilità: molto bassa
138.007
428.932
16 %
50% su tot
pop.
Promuove e facilita le diverse fasi del processo di presa in
carico
VALUTAZIONE
MULTIDIMENSIONA
LE
Cura l’integrazione /relazioni / raccordo tra professionisti
e servizi
Facilita il raccordo professionale e la continuità
assistenziale nel passaggio dell’assistito a diversi ambiti
di cura (ospedale/domicilio..)
PERSONALIZZAZI
ONE DEL PIANO
DI ASSISTENZA
Presidia /promuove l’attuazione del PAI e momenti di
confronto multiprofessionale finalizzati a curarne la
coerenza /efficacia
Prestazioni tecnico - assistenziali, educazione, counselling
RIVALUTAZIONE
ATTUAZIONE
DEL PIANO
ASSISTENZA
60
CASE MANAGEMENT
STRUTTURE
di
RICOVERO
SEGNALAZIONE del CASO
MMG
ASS. SOC.
CITTADINO
MMG
Punto
Coordinamento
Ass.Primaria
SCHEDA
INQUADRAMENTO
della
COMPLESSITA’
MMG
ASSISTENZA
Domiciliare
ASSISTENZA
AMBULATORIAL
E
61
MODALITA’
DI PRESA
IN CARICO
COMPLES
SO?
CASE MANAGER
Case manager nelle cure primarie
IDENTIFICATI PER NUCLEO DI CURE
PRIMARIE
NCP
INFERMIERI CASE
MANAGER
41
53
Pazienti presi in carico nel 2013
380
SVILUPPO DELLA RETE DI CURE
ONCOLOGICHE E PALLIATIVE TERRITORIALI
NEL DCP
OBIETTIVI
Garantire un supporto adeguato e continuativo al MMG
per l’assistenza al paziente oncologico
Offrire una copertura omogenea della consulenza
oncologica su tutto il territorio aziendale;
agevolare la presa in carico globale del paziente
oncologico supportandolo e orientandolo nella rete dei
servizi sanitari aziendali, al fine di ottenere la migliore
qualità di vita e privilegiando il setting domiciliare .
inquadrare l’Oncologo Territoriale quale figura
catalizzatrice ed agevolatrice dei processi di
collaborazione ed integrazione fra strutture aziendali e
professionisti
CURE PALLIATIVE ONCOLOGICHE DOMICILIARI
confronto 9 mesi 2012-2013
AD+ANT
9 mesi 2012
9 mesi 2013
2100
2076
2080
2060
2040
2020
2000
1998
1980
1960
1940
9 mesi 2012
9 mesi 2013
CURE PALLIATIVE DOMICILIARI 9 mesi
9 mesi 2012
9 mesi 2013
2500
1998
2000
2076
1500
1000
996
935
1080
1063
500
0
AD
ANT
TOTALE
CURE PALLIATIVE
oncologiche ambulatoriali
• dal 1 maggio 2013- al 31/12/2013
• Totale pazienti: 380
Il nuovo assetto organizzativo:
Le Case della Salute come nodo della Rete dei servizi territoriali e non solo
Una nuova struttura organizzativa flessibile con al
centro la persona che si sviluppa intorno alle CdS,
caratterizzata da una struttura/sede di maggiori
dimensioni e strutture di minori, variamente distribuiti,
tali da garantire l’equità di accesso e di trattamento ai
PDTA , una vera integrazione interprofessionale,
coerente con un modello organizzativo per intensità di
cura.
67
CdS funzionanti
Denominazione della Casa della
Salute
Chersich
Nani
Sasso Marconi
Vergato
Crevalcore
Loiano
Pieve di Cento
S. Pietro in Casale
Comune
sede della
CdS
Bologna
Bologna
Sasso
Marconi
Vergato
Crevalcore
Loiano
Pieve di
Cento
S. Pietro in
Casale
Tipologia
ex DGR
291/2010:
Piccola,
Media,
Grande
M
M
Struttura:
nuova o
esistente
Esistente
Esistente
P
Nuova
M
Esistente
M
P
Esistente
Esistente
M
Esistente
G
Esistente
CdS programmate
Denominazione della
Casa della Salute
Navile
S.Isaia/Saragozza
Area est
S. Lazzaro
Pianoro
Ozzano
Porretta
Castiglione dei Pepoli
Casalecchio di Reno
Bazzano
Zola Pedrosa
Comune sede della CdS
Tipologia ex DGR
291/2010: Piccola,
Media, Grande
Struttura
: nuova o
esistente
Bologna
Bologna
Bologna
S. Lazzaro
Pianoro
Ozzano
Porretta
Castiglione dei Pepoli
Casalecchio di Reno
Bazzano
Zola Pedrosa
G
M
G
M
P
P
M
M
G
M
P
Nuova
Esistente
Nuova
Esistente
Esistente
Esistente
Esistente
Esistente
Nuova
Esistente
Esistente
M
Esistente
M
M
Esistente
Esistente
San Giovanni in Persiceto San Giovanni in Persiceto
Budrio
Molinella
Budrio
Molinella
Piano aziendale Case della Salute
• Nelle aree montane a bassa densità abitativa dovrà essere
garantita la continuità dell’assistenza evitando forzati
spostamenti degli assistiti. Pertanto, permarranno le presenti
aggregazioni di servizi sanitari e sociali anche in forma
sporadica.
• Nell’area cittadina la popolazione è concentrata ha facilità di
trasporti e le CdS si integrano con tre grandi ospedali ed
un’offerta di servizi esaustiva , un’associazionismo della MG e
Pediatra di famiglia da sviluppare
• In altri contesti la CdS è opportunità di inserire i servizi di cure
primarie all’interno di ospedali di prossimità che offrono a tutti
i professionisti del territorio un canale privilegiato per una forte
integrazione professionale e strumentale con la componente
70
ospedaliera
Risposte
Il cittadino che si rivolge alla CdS può ricevere 3
tipologie di risposta:
Orientamento
verso il setting
assistenziale
appropriato (MMG,
segreteria
MMG/PLS,
ambulatorio
infermieristico,
ecc)
Risposta
immediata ad un
bisogno semplice
(ausili per diabetici,
farmaci, ecc)
Risposta a
necessità a bassa
diffusione (farmaci
particolari,
dimissione
protetta,
assistenza
domiciliare,protesi,
ecc.)
Futuro
Il nuovo assetto organizzativo
I sistemi di gestione e le leve di governo
15/04/2014
72
REPORT CONSUMI Focus UU.OO/NCP
GESTIONE
Indicatori di
produzione/consumi
/spesa
REPORT PERFORMANCE  Focus la PERSONA
PERCORSO
15/04/2014
Indicatori di
performance/ VPP
73
I sistemi di gestione e le leve di
governo
Ripensare il ciclo di programmazione e controllo con la
responsabilità legata al percorso (Focus sulla Persona) e
i costi valutati per attività (Activity-Based Management)
e non per struttura
15/04/2014
74
15/04/2014
ADI, ADP, PIPP, ECC..
Specialistica
Spesa per farmaci
PDTA
PDTA
PDTA
75