La bonifica: stato di avanzamento lavori, risultati

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La Bonifica:
stato di avanzamento,
risultati e piano di attività
a settembre 2014
Polo Chimico di Spinetta Marengo
FATTI & CIFRE
Potabilità dell’acqua
2
•
la contaminazione da cromo
esavalente e solventi clorurati
riguarda il livello più
superficiale dell’acquifero.
•
Il livello più profondo (da circa
80 m. in giù) risulta separato e
protetto dagli strati superiori e
non ha mai presentato alcun
superamento dei limiti di
potabilità: è qui che sono
prelevate le acque ad uso potabile.
Analisi e Risultati - Pozzo 8
3
(utilizzato fino al 2008)

Sono in totale disponibili 132 analisi relative a utenze interne del Pozzo 8

Coprono l’arco temporale 1983-2007

Sono state effettuate da laboratori:

ASL, ARPA (35 analisi)

di stabilimento (Montefluos, Ausimont, Solvay) (91 analisi)

terzi per conto di Edison o Solvay (6 analisi)
e riguardano una vasta gamma di composti, quali: metalli (es. cromo totale e cromo
esavalente), organo-alogenati (es. cloroformio), fitofarmaci
 Tutte le analisi disponibili sono chimicamente conformi ai limiti
indicati dalle norme sulla potabilità delle acque (DPR 236/88 o d.lgs. 31/01)
ARPA, 20 febbraio 2006 (Pozzo 8) …
4
…ARPA, 20 febbraio 2006 (Pozzo 8)…
5
…ARPA, 20 febbraio 2006 (Pozzo 8)
6
7
Analisi e Risultati – Utenze pozzi AMAG
 Sono in totale disponibili 136 relative a utenze di Spinetta Marengo (Fontana
pubblica di Via Frugarolo, Scuola Elementare Caretta, Scuola Elementare
Casaleggio, Scuola Materna di Via Guasta, Fontana pubblica di Piazza
Vazzana, Fontana pubblica di Piazza scuole, Via Genova , Caffè dell’angolo)
 Coprono l’arco temporale 1999-2008
 Riguardano una vasta gamma di composti, quali: metalli (es. cromo totale e
cromo esavalente), organo-alogenati (es. cloroformio), fitofarmaci
 Tutte le analisi disponibili sono chimicamente conformi ai limiti
indicati dalle norme sulla potabilità delle acque (DPR 236/88 o d.lgs. 31/01); ad
eccezione di 1 caso per nitriti; in 8 casi sono segnalate eccedenze dei valori guida o non conformità per i parametri microbiologici, parametri
non collegabili ad attività industriali
ARPA, 16 gennaio 2006 (Scuola Materna via Guasta)…
…ARPA, 16 gennaio 2006 (Scuola Materna via Guasta)…
…ARPA, 16 gennaio 2006 (Scuola Materna via Guasta)…
…ARPA, 16 gennaio 2006 (Scuola Materna via Guasta)
L’inquinamento della falda
12
•
la contaminazione da cromo
esavalente e solventi clorurati
riguarda il livello più
superficiale dell’acquifero.
•
Il livello più profondo (da circa
80 m. in giù) risulta separato e
protetto dagli strati superiori e
non ha mai presentato alcun
superamento dei limiti di
potabilità: è qui che sono
prelevate le acque ad uso potabile.
Conoscenza dell’inquinamento
Montecatini Q (6
m)
P21 Amag (20 m)
*
Dati disponibili:
•
Anni ‘60 (Montecatini Q)
•
2008-2013 (P21 Amag)
P21 AMAG
Montecatini (Q)
25000
Cromo totale
Cromo totale (µg/l)
20000
Riduzione di
oltre 100 volte
15000
10000
5000
0
1955
1956
1957
1958
1959
1960
1961
1962
1963
2008
2009
14
2010
2011
2012
2013
La barriera idraulica
Una Barriera Idraulica protegge le aree esterne al polo chimico: una “rete” di 40 pozzi
(cresciuti nel tempo a partire dal 2007) permette d’interrompere il trasporto degli inquinanti
nelle acque della falda superficiale verso l’esterno del sito.
15
Bonifica della falda: pompaggi e trattamento
•
Nelle aree più colpite dalla
contaminazione di inquinanti
clorurati sono attivi pompaggi
specifici che permettono di
rimuovere elevate masse di
contaminanti e che esercitano
un’opera di vera e propria bonifica
tutte le acque estratte dalla falda
sono inviate ad un grande impianto
di trattamento (TAF) che rimuove la
massa di inquinanti e permette il
riuso delle acque depurate nel
circuito di lavorazione industriale.
•
16
Bonifica dei terreni e della falda
Con la recente estensione da 4 a 18
punti di estrazione di vapore dal suolo
(impianto SVE), diventa ancora più
efficace la bonifica dei terreni inquinati
•
• con una serie di pozzi vengono estratte,
sotto forma di vapori, le sostanze
inquinanti (composti organici clorurati)
presenti nel sottosuolo;
• i vapori contaminati, tramite una centrale
di aspirazione, vengono inviati ad un
apposito impianto di trattamento che
abbatte gli inquinanti e poi immette
nell’atmosfera i vapori decontaminati.
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Adamento nel tempo delle concentrazioni medie annue rilevate nei piezometri posti a valle dello stabilimento
Concentrazioni medie annue [µg/l]
0,00
50,00
100,00
150,00
200,00
250,00
300,00
350,00
400,00
450,00
500,00
2009
2010
CCl4
2011
Anno
CLF
Cr VI
2012
2013
2014
- 80% dei contaminanti
in 5 anni
Risultati incoraggianti
per la “riduzione” del Cromo
•
Già testato positivamente all’interno dello
stabilimento, un ulteriore trattamento dei
terreni contaminati da cromo esavalente è
costituito dalla riduzione chimica tramite il
Ditionito di Sodio:
•
•
le aree coinvolte dal trattamento sono quelle a
maggior concentrazione di cromo esavalente;
questo reagente iniettato in forma liquida nel
suolo, riduce il Cromo esavalente (tossico) in
Cromo trivalente (innocuo).
Visti gli ottimi risultati, Solvay ha presentato
il progetto agli Enti competenti per poterlo
estendere a tutti i terreni interessati
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I tempi della Bonifica: il cronoprogramma
Sorgente Contaminante
Discariche
C1-C2
Cromo VI
Terreni
Cromo VI
Cromo VI
Solventi
Clorurati
Solventi
Clorurati
Falda
superificiale
Falda
profonda
20
Solventi
Clorurati
Cromo VI
+Solventi
Clorurati
Intervento
Tempi
Data
SETTEMBRE 2013:
CAPPING
1 anno
fine attività
GIUGNO 2013:
RIDUZIONE CHIMICA
inviati i risultati della
CrVI: sperimentazione
sperimentazione + 1°
laboratorio+campo
1 anno versione progetto definitivo
RIDUZIONE CHIMICA
6 anni
29 SETTEMBRE : inizio
CrVI: intervento full scale (6 fasi)
attività di iniezione Area 1
AGOSTO 2013: stop
impianto pilota SVE
2 e mezzo
esercizio imp. pilota
AGOSTO 2013: messa in
impianto full scale SVE 3-4 anni
esercizio
POMPAGGI
LOCALIZZATI in aree
dal 2012: attiva attuale
sorgente
5-10 anni
configurazione
BARRIERA IDRAULICA
10+ anni
CHIUSURA FILTRI
FALDA PROFONDA
2 ANNI
dal 2010: attiva attuale
configurazione
GIUGNO 2014 - 8 pozzi
GENNAIO 2015 - 6 pozzi
Back up slides
21
Direzione di falda
Berzano
Cr 9,5 µg/l
Casasc
o
Avolasca
Momperon
e
Brignano‐
Frascata
Cr 12,4 µg/l
Gremiasco
Garbagna
Cr 8 µg/l
Pasturana
Cr 21.2 µg/l
Borghetto Borbera
Francavilla Bisio
Rivalta Bormida
Grondona
Rocca Grimalda
Cr 18.5 µg/l
Cantalupo
Ligure
Albera Ligure
Cr 12.3 µg/l
Cr 14.1 µg/l
Cromo nei pozzi ad uso potabile (dati ATO6)
22
Valori di fondo (naturali) di CrVI nella falda
profonda (dal sito ARPA Piemonte)
Spinetta M.go
“superficie areale indicativa”
all’interno della quale il
Cromo esavalente può
considerarsi di origine
naturale (13 μg/L)
Acqua Sovrana
«Cromo CR VI 0,023 mg/l»
cioè 23 µg/l Attività servizi e controlli di Arpa Piemonte  I controlli delle acque minerali e termali … per la composizione chimica e la presenza di contaminanti, devono rispettare invece i limiti previsti per l’acqua potabile dal decreto legislativo 31/01.» (da http://www.arpa.piemonte.it/approfondimenti/temi‐
ambientali/acqua/acque‐potabili/attivita‐servizi‐e‐controlli‐di‐arpa‐piemonte‐1)
24
Carta Geologica d’Italia scala 1:100000
Stralcio dei fogli “70 –Alessandria” e “82‐Genova”
Come indicato nello studio eseguito da Environ Italy S.r.l. Analisi di
Rischio di livello 3 ai sensi del D. Lgs. N. 152/2006 ‐ Appendice A: studio
dei valori di fondo di Cobalto, Cromo totale, Nichel, Stagno e Arsenico
per l’area di Spinetta Marengo del Giugno 2010, Il substrato roccioso
nella parte di monte del torrente Orba è costituito in prevalenza da rocce
denominate “Ofioliti” (Ofioliti del M.Beigua) e da conglomerati di
identica composizione (Formazione di Molare), entrambe caratterizzate
da un contenuto naturale di elementi quali cromo e nichel.
I depositi alluvionali della pianura Alessandrina, essendo originati
dall’erosione e dal trasporto ad opera dei corsi d’acqua delle rocce
sopracitate, presentano anch’essi un contenuto naturale di cromo.
Come conseguenza, le acque sotterranee circolanti all’interno delle
Ofioliti e dei depositi alluvionali da esse originati possono subire un
arricchimento naturale del tenore di cromo, con valori mediamente
nell’ordine di 10‐15 µg/l.
DEPOSITI ALLUVIONALI della Pianura Alessandrina Fonti Feja – Castelletto d’Orba (fino a 23 ug/l di CrVI)
Direzioni di trasporto dei sedimenti da parte del corso d’acqua
FORMAZIONE DI MOLARE
OFIOLITI DEL M. BEIGUA
Definizioni
26
•
1 microgrammo/litro (1 µg/l) di una sostanza è la milionesima parte
di un grammo (ovvero la millesima parte di un milligrammo) disciolto
in un litro di acqua.
•
Ad esempio per ottenere una concentrazione equivalente a 1 µg/l di
cloruro di sodio (sale da cucina) in acqua bisognerebbe sciogliere 1
grammo di sale in 1 milione di litri di acqua
Ovvero immaginare di mettere
circa 2 grammi di sale in una
piscina olimpionica (volume
di circa 2.500.000 litri)
Cosa significa barriera idraulica?
La barriera
idraulica (MISO)
protegge
l’esterno dello
stabilimento
LA STRATEGIA PER LA BONIFICA E/O MESSA
IN SICUREZZA PERMANENTE
• Solventi clorurati: pompaggi e
trattamento + estrazione vapori dal suolo.
Ulteriore incremento pozzi previsto nel
2015
• Cromo esavalente: messa in sicurezza
permanente «Monte pannelli» e riduzione
chimica nei suoli contaminati (aree delle
vecchie produzioni chiuse inizi anni ‘70)
Cosa dice la legge sulle bonifiche?
•
L’Allegato 3, richiamato dall’Art. 242 della legge 152/06, indica quanto
segue:
•
Gli interventi di bonifica e di messa in sicurezza devono essere
condotti secondo i seguenti criteri tecnici generali:
• a) privilegiare le tecniche di bonifica che riducono permanentemente e
significativamente la concentrazione nelle diverse matrici ambientali, gli
effetti tossici e la mobilità delle sostanze inquinanti;
• b) privilegiare le tecniche di bonifica tendenti a trattare e riutilizzare il
suolo nel sito, con conseguente riduzione dei rischi derivanti dal trasporto
e messa a discarica di terreno inquinato;
• c) privilegiare le tecniche di bonifica/messa in sicurezza permanente che
blocchino le sostanze inquinanti in composti chimici stabili (ed es.
fasi cristalline stabili per metalli pesanti).
29
Bonifica Cromo VI – iniezioni di Ditionito di
Sodio
•
vi sono numerosi casi applicati di rilevanza
internazionale i quali dimostrano che l’iniezione della
soluzione acquosa di Ditionito di Sodio, direttamente
nelle acque sotterranee, ad esempio tramite
piezometri o macchine Direct Push, sia oramai una
tecnica di bonifica efficace, riconosciuta dalle
principali agenzie ambientali del mondo (U.S.
Environmental Protection Agency)
•
30
Linea Guida 14 della Provincia di Milano, al
paragrafo 2.2 Riduzione chimica in situ, si afferma
che: “i processi di riduzione si basano sull’iniezione di
sostanze reagenti nel sottosuolo tramite pozzi di
iniezione (…). Le sostanze più comunemente utilizzate
a tale scopo sono il ditionito di Sodio in soluzione
liquida (…)”