Anna Maria CANDELA

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Transcript Anna Maria CANDELA

AREA POLITICHE PER LA PROMOZIONE
DELLA SALUTE DELLE PERSONE
E DELLE PARI OPPORTUNITÀ
SERVIZIO PROGRAMMAZIONE SOCIALE
E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
LONG TERM CARE E CURE DOMICILIARI
INTEGRATE: PROSPETTIVE DEL NUOVO
WELFARE IN PUGLIA
LECCE, 22 FEBBRAIO 2014
Anna Maria Candela, Dirigente del Servizio, Responsabile APQ
“Benessere e Salute” (FSC 2007-2013) e PAC Servizi di cura 2013-2015
Lo sguardo alle CURE DOMICILIARI dei documenti di
programmazione
Il documento ministeriale “La
nuova caratterizzazione
dell’assistenza territoriale
domiciliare” (MinSalute,
2006)
• riorganizza e ridefinisce le cure domiciliari, distinguendo gli interventi basati su
prestazioni, che non necessitano di integrazione e valutazioni multidimensionali, dalle
Cure Domiciliari Integrate, definite come una modalità di assistenza integrata - sanitaria
e sociale - erogata al domicilio dell'Assistito, in modo continuativo ed integrato, in
relazione alla natura ed alla complessità dei bisogni a cui si rivolge
Il Piano regionale Politiche
Sociali 2013-2015 e il PAC
“Servizi di Cura” - Anziani
• Si fissa l’obiettivo di servizio per la presa in carico domiciliare (ADI) pari a 3,5 anziani ogni
100
• Si riconosce sia l’ADI che il SAD da integrare nel PAI di pazienti già presi in carico con
prestazione domiciliari sanitarie
• Si promuove la logica di filiera con il potenziamento dei servizi a ciclo diurno per la
deistituzionalizzazione e la riduzione del ricovero inappropriato
• richiesto l’Accordo di Programma tra ASL e Comuni per le cure domiciliari
Il Piano Operativo Salute
2013-2015 e Il Nuovo Patto
per la Salute 2014-2016
• Obiettivo di servizio al 4,0% entro il 2015
• Approvazione di azioni per il potenziamento delle risorse umane e finanziarie dedicate
alle cure domiciliari
• Fissato l’obiettivo dell’adozione delle Linee guida per le Cure domiciliari in Puglia
• La valutazione multidimensionale è un LEA
• L’organizzazione di un Chronical Care model è necessaria per supportare la rete dei
servizi domiciliari
I fabbisogni cui corrispondere per potenziare i
servizi per le cure domiciliari
LE RISORSE
UMANE
LE RISORSE
FINANZIARIE
LE SCELTE
ORGANIZZATIVE
• Formazione e riqualificazione di personale ausiliario
• Formazione specialistica per le Cure Domiciliari di III livello per le figure sanitarie
• Potenziare gli organici distrettuali per le equipe per le CDI
• Definire linee guida per standard omogenei di protocolli di presa in carico per
livello di complessità dei profili assistenziali
• Risorse per l’outsourcing di servizi domiciliari
• Organizzazione e messa a regime delle reti aziendali per le cure SLA, per le
malattie rare, per le cure palliative dei pazienti oncologici terminali
• Maggiori risorse per dotazioni tecnologiche (telemedicina, teleassistenza,
ambient assisted living)
• Messa a regime del Chronical Care Model
• Sperimentazione cohousing sociali per prestazioni integrate
• Rafforzamento del Distretto Sociosanitario (responsabilità, budget, autonomia)
• Organizzazione delle cure primarie
• Definizione rapporto Ospedale-Territorio e protocolli per le dimissioni protette
• Potenziamento della rete dei presidi di salute territoriale
GLI STRUMENTI DI MONITORAGGIO
DELLE PERFORMANCE
FLUSSO SIAD
MODELLO FLS21 –
MODELLO LA
OCCORRE POTENZIARE OGNI AZIONE UTILE A REGISTRARE CORRETTAMENTE TUTTI I CASI PRESI
IN CARICO CON CDI E TUTTE LE PRESTAZIONI EROGATE CON LE RISORSE IMPIEGATE
GLI OBIETTIVI STRATEGICI DELLE CURE
DOMICILIARI INTEGRATE (CDI)
CONTINUITA’ DELLE CURE E INTEGRAZIONE
OSPEDALE TERRITORIO (ANCHE PER LE CRONICITA’)
POTENZIAMENTO DELLA RETE DEI SERVIZI
DELL’EMERGENZA – URGENZA, CON L’APPORTO
DELLA TELEMEDICINA
QUALITA’ E PERSONALIZZAZIONE DELLE CURE;
APPROPRIATEZZA DELLE PRESTAZIONI; ESTENSIONE
DELLA CAPACITA’ DI PRESA IN CARICO
GLI STRUMENTI PER IL
POTENZIAMENTO DELLE CDI
ALLEANZA CON LE
FAMIGLIE
• ASSEGNO DI CURA E PROVI
• BUONO SERVIZIO DI CONCILIAZIONE PER L’ACCESSO AI CENTRI DIURNI
• COSTRUZIONE DI PAI INTEGRATI CON SAD E ADI
• SPERIMENTAZIONE BUONI SERVIZIO PER L’ACCESSO ALLE CDI PRESTAZIONALI (QUOTA
SOCIALE)
• SOSTEGNO PER L’ACQUISTO DI AUSILII DI DOMOTICA SOCIALE
POTENZIAMENTO
RETE DELLE CURE
PRIMARIE
• QUOTA PARTE DELLA DEROGA ALLE ASSUNZIONI
• MESSA A REGIME DEI FLUSSI INFORMATIVI
• UVM A REGIME E NON “A RATIFICA DEI RICOVERI”
• ORGANIZZAZIONE DELLE EQUIPE PER LE CURE PRIMARIE
• IMPLEMENTAZIONE DEL CHRONICAL CARE MODEL IN TUTTI I DISTRETTI
• IMPLEMENTAZIONE DELLA TELEMEDICINA (IN CORSO L’ITER PER L’INTESA
STATO – REGIONI SULLA TELEMEDICINA)
COLLABORAZIONE
PUBBLICO-PRIVATO
• OUTSOURCING MIRATO SULLA BASE DI CAPITOLATI FONDATI SU COSTI
STANDARD E PROFILI ASSISTENZIALI PER INTENSITA’ DI CURE
• FORMAZIONE OSS E SUPER-OSS
• INVESTIMENTI INTEGRATI PER CENTRALI PER TELESOCCORSO,
TELEASSISTENZA, TELEMEDICINA
P.O. 2014-2020 : OT 9 “INCLUSIONE
SOCIALE E LOTTA ALLA POVERTA’”.
PROSPETTIVE DI INVESTIMENTO
RA 9.2 – AZIONE 1 - Interventi di presa in carico multi
professionale, finalizzati all’inclusione lavorativa delle
persone con disabilità attraverso la definizione di
progetti personalizzati. Promozione della diffusione e
personalizzazione del modello ICF (International
Classification of Functioning, Disability and Health) su
scala territoriale.
RA 9.3 – AZIONE 7 Formazione degli assistenti familiari e creazione di
registri di accreditamento e di albi di fornitori di servizi
di cura rivolti alle persone anziane e/o non
autosufficienti.
OT9
RA 9.3 – AZIONE 8 - Finanziamento investimenti per la
costruzione e la ristrutturazione di servizi sanitari
territoriali non ospedalieri (poliambulatori, presidi di
salute territoriale, nuove tecnologie, rete consultoriale,
strutture residenziali e a ciclo diurno extra ospedaliere)
RA 9.3 – AZIONE 9 - Sostegno alla riorganizzazione e
potenziamento della rete di servizi sociosanitari
territoriali e di assistenza primaria ( compresa la
riorganizzazione della rete del welfare d’accesso e lo
sviluppo di reti tra servizi e risorse del territorio per
favorire la non istituzionalizzazione della cura)
ATTORI DEL SISTEMA DI GOVERNANCE
PER LE CDI
COMUNI
associati
ASL
Erogatori
privati
RESPONSABILITA’ CONDIVISE PER IL POTENZIAMENTO DELLE CURE
DOMICILAIRI INTEGRATE
LE PRIORITA’ DI INTERVENTO PER IL
2014-2020
LINEE GUIDA PER GLI
ASSEGNI DI CURA 20142015
LINEE GUIDA PER
LE CURE
DOMICILIARI
INVESTIMENTI PER ICT E
TECNOLOGIE
BUONI SERVIZIO DI
CONCILIAZIONE
INVESTIMENTI PER OFFERTA
SERVIZI SOCIOSANITARI
TERRITORIALI
POTENZIAMENTO UVM,
SAD, ADI
CARE
PUGLIA
PROSPETTIVE DI INTEGRAZIONE
INTEGRAZIONE TRA LE POLITICHE:
A) Interventi per la domiciliarità e le tecnologie per la qualità della vita: aprono nuove
prospettive per le cure domiciliari e per le cronicità (es: chronical care model)
B) Investimenti per la filiera dei servizi residenziali e a ciclo diurno extraospedalieri e
sociosanitari
C) Potenziamento delle reti dei servizi sanitari ospedalieri ( con hub di eccellenza e spoke
specialistici, intermedi e accessibili) e territoriali (poliambulatori e presidi di salute territoriali)
INTEGRAZIONE TRA LE FONTI DI FINANZIAMENTO
A) OT 9, OT 1, OT 2 DEL PO 2014-2020 (FEARS-FSE-FESR)
B) FONDO SVILUPPO E COESIONE 2014-2020 ; OBIETTIVI DI SERVIZIO ; PAC SERVIZI DI
CURA
C) FONDO SANITARIO NAZIONALE REGIONALE 2013-2016
D) FONDO NAZIONALE E REGIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE
INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA
A) DIREZIONI GENERALI E DIREZIONI SANITARIE
B) AREE PATRIMONIO
C) COORDINAMENTO SOCIOSANITARIO AZIENDALE
D) DISTRETTI SOCIOSANITARI E RESPONSABILI CURE PRIMARIE
E) COORDINATORE UVM E CASE MANAGER
PROSPETTIVE PER UN LAVORO DI
SISTEMA
LE RISORSE
- FSR PER CDI (LEA)
- FNA 2013-2014 – 20 MEURO-(ADI/SAD)
Gli investimenti su OT2 (Agenda digitale) e OT9
(inclusione Sociale) del POR 2014-2020
- PAC 2013-2015 – 79 MEURO
- FRA 2012-2014 – 40 MEURO(AdC)
CURE DOMICILIARI 20142016 IN PUGLIA
Rafforzare la programmazione strategica DG ASL
e Direttori di Distretto
Programmare e definizione di interventi scevri
da occasionalità e sprechi
CDI sono politiche ordinarie (PAL – PAT?)
Obiettivi di valutazione dei DG ASL
Definizione dei nuovi LEA è l’occasione per
disegnare una “Salute2020” e accompagnarla
con una strategia regionale di investimenti in
Sanità