Il rischio biologico in Centrale di Sterilizzazione

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Transcript Il rischio biologico in Centrale di Sterilizzazione

Il rischio biologico nella
centrale di sterilizzazione
Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana
U.O. Medicina Preventiva del Lavoro
Miria Novi
Cinzia Brilli
Convegno
La sterilizzazione dei DM nell’attuale contesto sanitario
Pisa, 7 febbraio 2014
I.P.A.S.V.I. – A.I.O.S. - A.I.C.O.
Applicazione del D.Lgs. 81/'08 e s.m.i. Direttiva 2010/32UE
OBIETTIVO: GARANTIRE MASSIMA SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI
LAVORO
VdR, misure di pianificazione, sensibilizzazione,
informazione, formazione, addestramento
ATTUARE MISURE PREVENTIVE E DI PROTEZIONE
SOPPRESSIONE DELL’USO NON NECESSARIO DI OGGETTI TAGLIENTI E ACCUMINATI
FORNITURA DI DISPOSITIVI MEDICI,APPLICAZIONE DI SISTEMI DI LAVORO
SICURI,ATTUAZIONE DI PROCEDURE DI UTILIZZO E DI ELIMINAZIONE SICURE DI
DISPOSITIVI MEDICI TAGLIENTI,DIVIETO DELLA PRATICA DI REINCAPPUCCIAMENTO
DEGLI AGHI,UTILIZZO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE,VACCINAZIONE,INFORMAZIONE E FORMAZIONE
Prevenzione primaria
Prevenzione secondaria
(notifica degli infortuni,monitoraggio sorveglianza sanitaria e PPE)
Titolo X D Lgs. 81/2008 e s.m.i.
MISURE SPECIFICHE PER LE STRUTTURE
SANITARIE e veterinarie
Datore di lavoro
E’ normalmente l’imprenditore: acquista
mezzi e attrezzature, emette procedure e
organizza il lavoro dell’intera azienda
Dirigente
Acquista mezzi e attrezzature,
emette procedure e organizza il lavoro di altre
persone in quanto incaricato dal Datore di Lavoro
per la parte di competenza.
Preposto
Vigila i lavoratori al fine di far loro eseguire le
proprie attività nel rispetto delle norme di sicurezza
(esercita una funzione di potere di iniziativa)
Lavoratore subordinato
Esegue correttamente, applicando le procedure, le
norme, utilizzando i D.P.I. e gli altri dispositivi di sicurezza.
Agenti Biologici
Gruppo 3: agenti che possono causare malattie gravi
nell’uomo e costituire un serio rischio per i lavoratori;
possono propagarsi nella comunità, ma di norma sono
disponibili efficaci misure profilattiche o terapeutiche
(come ad es. per HBV, HCV, HIV, S. Typhi)
Gli agenti biologici che
tradizionalmente sono più
frequente causa di infortunio
per le diverse categorie
operatori professionali sono
rappresentati da tre agenti a
trasmissione ematica e uno
a trasmissione aerea: HBV,
HCV,
HIV,
Micobatterium
Tubercolosis.
Sieropositività tra i pazienti
ospedalizzati
Prevalenza HBV 2%
Reparti di emodialisi
5-10%
Prevalenza HCV 4%
Reparti di emodialisi
25-40%
Prevalenza HIV 1%
Reparti di malattie
infettive 30-70%
I.S.S. Consensus Conference su HIV, HBV e HCV - 1999.
Modulazione del Rischio
Tipo di lesione
Quantificazione di eventuale
contaminazione
Quantificazione di materiale biologico sul
dispositivo
Tipologia dell’eventuale agente biologico
presente
Carica infettante
Suscettibilità del soggetto
Rischio potenziale in Centrale di
Sterilizzazione
Manipolazione DM contaminati con liquidi e
materiali organici vari che possono contenere
agenti biologici
Raccolta e Trasporto (S.O.)
• L’esposizione o la potenziale esposizione ad agenti
biologici degli o.s. inizia con la raccolta in appositi
contenitori dei DM da processare, in quanto contaminati
o potenzialmente infetti
(rischio elevato HIV – HCV - HBV)
Manovre a rischio
trasferimento manuale dei DM nei contenitori
Rischio di bucatura/taglio o contaminazione
Misure preventive/protettive
Adozione di corrette procedure / formazione add.
Contenitori rigidi senza saldature con manici
metallici laterali e griglia estraibile
DPI: doppio guanto, camice manica lunga,
mascherina/visiera
Decontaminazione (S.O.)
• Viene eseguita prima del lavaggio mediante
immersione o manualmente
(rischio elevato HIV – HCV - HBV)
Manovre a rischio
eventuale disassemblaggio DM, eventuale presenza
di acuminati e taglienti
Rischio di bucatura/taglio o contaminazione
Misure preventive/protettive
Adozione di corrette procedure / formazione add.
DPI: doppio guanto, camice manica lunga, grembiule,
mascherina/visiera
Lavaggio / Termodisinfezione (C.S.)
• Manuale e/o meccanico, ha la funzione di ridurre la
carica microbica per diluizione, e di rimuovere
eventuali residui organici e inorganici che
potrebbero ostacolare la fase di sterilizzazione.
(rischio medio/basso HIV – HCV - HBV)
Fasi di Preparazione Lavaggio (C.S.)
•
•
•
Apertura
container
Estrazione
manuale DM
Lavaggio singoli
DM con scovolini,
spazzole o spugne
e pistole ad acqua
a pressione
Carico griglie
Fasi di Preparazione Lavaggio (C.S.)
Manovre a rischio
Presa manuale dei DM, eliminazione
manuale dei residui organici e/o inorganci
dai DM, impiego pistola ad acqua
compressa
Rischio di bucatura/taglio o
contaminazione e inalazione
rischio medio/basso HIV – HCV - HBV)
Misure preventive/protettive
Adozione di corrette procedure / formazione add.
DPI: doppio guanto, camice manica lunga,
grembiule, mascherina/visiera
Asciugatura/Assemblaggio (C.S.)
Estrazione manuale DM dalle griglie
•
Asciugatura manuale e con pistola ad aria
compressa dei singoli DM
•
Ricomposizione manuale dei container
Asciugatura/Assemblaggio (C.S.)
Manovre a rischio
Presa manuale dei DM, eliminazione manuale dei
residui organici e/o inorganci dai DM, impiego
pistola ad aria compressa
ispezione e lubrificazione
Rischio di bucatura/taglio o
contaminazione e inalazione
(rischio basso HIV – HCV - HBV)
Misure preventive/protettive
Adozione di corrette procedure / formazione add.
DPI: doppio guanto, camice manica lunga,
mascherina/visiera
Applicazione del D.Lgs. 81/'08 e s.m.i. Direttiva 2010/32UE
OBIETTIVO: GARANTIRE MASSIMA SICUREZZA DELL’AMBIENTE DI
LAVORO
VdR, misure di pianificazione, sensibilizzazione,
informazione, formazione, addestramento
ATTUARE MISURE PREVENTIVE E DI PROTEZIONE
SOPPRESSIONE DELL’USO NON NECESSARIO DI OGGETTI TAGLIENTI E ACCUMINATI
FORNITURA DI DISPOSITIVI MEDICI,APPLICAZIONE DI SISTEMI DI LAVORO
SICURI,ATTUAZIONE DI PROCEDURE DI UTILIZZO E DI ELIMINAZIONE SICURE DI
DISPOSITIVI MEDICI TAGLIENTI,DIVIETO DELLA PRATICA DI REINCAPPUCCIAMENTO
DEGLI AGHI,UTILIZZO DI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
INDIVIDUALE,VACCINAZIONE,INFORMAZIONE E FORMAZIONE
Prevenzione primaria
Prevenzione secondaria
(notifica degli infortuni,monitoraggio sorveglianza sanitaria e PPE)
PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
ASPETTI PREVENTIVI
PROCEDURA
N.14 e N.29
ASPETTI PROCEDURALI E ORGANIZZATIVI
ASPETTI PROFILATTICI
Le vaccinazioni indispensabili e raccomandate
ASPETTI PROTETTIVI
•
Camice non sterile specifico con strato interno
impermeabile e strato esterno assorbente.
•
I DISPOSITIVIDI PROTEZIONE
INDIVIDUALE
•
•
•
-Maschere/visiere
-Occhiali
-Guanti lunghi da lavoro resistenti specifici
PIANO NAZIONALE
PREVENZIONE VACCINALE
• 2012-2014: -HBV, INFLUENZA,
secondo il
MORBILLO,PAROTITE, ROSOLIA
•
Le vaccinazioni indicate in circostanze particolari:
•
TETANO, DIFTERITE, TBC, HAV,
TIFO,NEISSERIA M., RABBIA, VAIOLO,
ANTIPOLIO, VARICELLA
PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO
Aspetti sanitari
(sorveglianza sanitaria preventiva e periodica)
SORVEGLIANZA SANITARIA
PROCEDURA AZIENDALE AOUP P.A.07
SORVEGLIANZA SANITARIA E PROFILASSI NEI CASI DI INFORTUNIO
PROFESSIONALE A RISCHIO DITRASMISSIONE DA virus EMATOGENI
(HBV, HCV, HIV) Pag. 1 di 11)
QUAL È LO SCOPO DELLA PROCEDURA ?
ILLUSTRARE LE MODALITA’ CON LE QUALI DEVE ESSERE CONDOTTA
LASORVEGLIANZA SANITARIA;
INDICARE TUTTE LE MISURE PROFILATTICHE ADEGUATE .
QUAL È L’ OBIETTIVO DELLA PROCEDURA ?
- DIFFONDERE INFORMAZIONE;
- UNIFORMARE COMPORTAMENTI VOLTI A TUTELARE,TRAMITE
INTERVENTI PROFILATTICI, LA SALUTE DEI DIPENDENTI.
Indicazioni per la PPE :
in base alla modalità d’infortunio
in base al materiale biologico
in relazione al paziente fonte
modalità d’infortunio
• Ferita o puntura con ago o tagliente: PPE raccomandata
• Contaminazione congiuntivale: PPE raccomandata
• Contaminazione di cute lesa o altre mucose: PPE considerata
• Ferita da morso: PPE considerata
• Contaminazione di cute integra: PPE sconsigliata
materiale biologico
• Sangue, altro materiale biologico con sangue, liquido cerebrospinale: PPE
raccomandata
• Liquido amniotico, sinoviale, pleurico, pericardico, sperma altre secrezioni: PPE
considerata
• Urina ,vomito, saliva, feci: PPE sconsigliata
paziente fonte
• Paziente fonte positivo: PPE raccomandata
• Paziente fonte non noto: PPE considerata
• Paziente fonte negativo: PPE sconsigliata
Per attivare la PPE in caso di infortunio a rischio
HIV
• Indagine su paziente fonte: Possibilità di
dosaggio anti HIV nel laboratorio di Cisanello
entro un ora (modulo T.01/P.A.07)
• Invio del dipendente all’U.O. Malattie Infettive
entro 4 ore dall’infortunio se vi è indicazione di
PPE con modulo T.02/P.A.07
INCIDENZA INFORTUNI BIOLOGICI
DAL 1996 AL 2013
12
10
%
8
6
4
2
0
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
ANNO
Registrazione degli eventi
I dati degli infortuni
vengono registrati,
tramite un
questionario su
piattaforma Access,
in un data-base
raccogliendo gli
elementi più
significativi in
relazione anche
alle modalità
utilizzate dall'INAIL.
I dati possono
successivamente
essere analizzati
con software
statistici.
dal 01/01/2012 al 31/12/2013
sono stati registrati :
n. 468 infortuni biologici
(a fonte di n. 520 (2011-2012)
n. 8 alla centrale di sterilizzazione
(a fonte di n. 27 (2011-2012)
per ciascuna segnalazione si è proceduto
alla raccolta della descrizione
dell'infortunio su scheda informatizzata
ed è stato avviato un protocollo di followup sierologico della durata di 6 mesi.
AUDIT
VERIFICA DEGLI ERRORI:
DIFESE DEL SISTEMA :
AUDIT INFORTUNIO BIOLOGICO
Il modello di indagine può essere sintetizzato in tre fasi:
APPROCCIO SISTEMICO ERRORI
• Raramente gli incidenti sono stati causati da un unico errore,
umano o tecnologico, più spesso essi sono il frutto di una
concatenazione di errori ed eventi e
l’ operatore, responsabile dell’errore finale, non è altro che
l’ultimo causale anello di questa catena.
Infortuni biologici
CENTRALE DI STERILIZZAZIONE
SUDDIVISI PER MANSIONE
DAL 2006 AL 2013
• STUDENTE INFERMIERISTICA N.1
• STUDENTE CORSO OSS
• INFERMIERE
N.1
N.16
• OPERATORE TECNICO
• OSS
N.4
totale infortuni n.68
N.2
CENTRALE di STERILIZZAZIONE NUMERO DI INFORTUNI
SUDDIVISI PER ANNO dal 2006 al 2013
25
21
20
18
15
10
7
6
5
5
4
5
2
0
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
FATTORI CHE HANNO DETERMINATO UNA RECRUDESCENZA DEL N. DEGLI INFORTUNI
BIOLOGICI ( 2010 AL 2012)
TRASFERIMENTO UU. OO.
DA PISA
A CISANELLO
INFORTUNIO
BIOLOGICO
Mansione
OSS
Sede
zona lavaggio
Dal sopralluogo emerge:
La dipende è in C.S. solo da
un mese, conosce poco lo
strumentario e la sua
pericolosità.
Il coordinatore evidenzia la
carenza di personale .
Tipo di errore
attivo/latente
DAL MODULO DENUNCIA INFORTUNIO:
MENTRE SPAZZOLAVO UN
UNCINO DEL KIT “GHIANDOLA
SALIVARE”, L’UNCINO SI È
GIRATO E MI SONO PUNTA UN
DITO.
Possibili soluzioni:
Formazione continua del personale di nuova e
vecchia acquisizione , tutoraggio continuo, audit,
osservanza delle procedure tramite riprese
dirette del lavoro Aumento delle risorse umane
INFORTUNIO
BIOLOGICO
MANSIONE
OSS
SEDE DI LAVORO
zona lavaggio
DAL MODULO DENUNCIA INFORTUNIO:
-Prendevo gli strumenti dal cestello per
effettuare il lavaggio manuale. Mi sono
punta nel prendere l’ago-vacuum che
aveva la punta rivolta presso il mio dito.
Dal sopralluogo emerge:
La dipendente quel giorno
era stressata da un evento
negativo che Le era
accaduto-
Tipo di errore
attivo
causa
distrazione
Possibili soluzioni:
Formazione continua del personale di nuova
acquisizione, tutoraggio continuo, osservanza delle
procedure, tramite riprese dirette del lavoro svolto
(filmati).
AOUP
UO MEDICINA PREVENTIVA
del LAVORO
GRAZIE
Miria Novi e Cinzia Brilli