- Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e Maria

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Transcript - Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e Maria

LA FAMIGLIA IN PREGHIERA NEL GIORNO
DI PASQUA ATTORNO ALLA MENSA FESTIVA
Parrocchia Sacri Cuori di Gesù e Maria – La Storta (Roma)
È consuetudine per le feste pasquali “attingere” l’acqua dal fonte battesimale per portarla
nelle case. Radunata la famiglia attorno alla mensa, si prega così:
Genitore (il papà o la mamma) dice: Il Signore è risorto!
Tutti rispondono: È veramente risorto!
Uno dei famigliari legge questo breve brano del Vangelo:
Dal Vangelo secondo Marco (16,1-7)
Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome
comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno
della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci
farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo,
osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande.
Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste
bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù
Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma
andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: «Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete,
come vi ha detto»».
Tutti: Questo è il giorno che ha fatto il Signore: giorno di gioia e di allegrezza.
Genitore: Gesù ci ha amati come amici, è morto per noi, sepolto e risorto, ci dona
lo Spirito Santo. Egli ci ha resi figli del Padre suo e fratelli e ci ha insegnato a
chiamare Dio: Padre nostro.
Diciamo insieme la preghiera che ci ha insegnato Lui e ci hanno consegnato il
giorno del nostro Battesimo:
Tutti insieme, prendendosi per mano, dicono:
Padre nostro, che sei nei cieli …
Genitore: Dio Padre ci ha donato Gesù e lo Spirito Santo ci benedica, ci abbracci,
ci perdoni e ci doni la pace!
Uno dei genitori, eventualmente con un ramoscello d’ulivo, porge l’acqua benedetta e
ciascuno si fa il segno della croce. In chiesa sono disponibili dei contenitori per portare a
casa l’acqua.
Buona Pasqua dai Sacerdoti della Comunità!
Il Signore è davvero risorto! Alleluia!
Pasqua 2015
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando
era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon
Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il
Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro
discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse
più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non
entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i
teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in
un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e
vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva
risorgere dai morti.
(Vangelo di Giovanni 20,1-9)
IO PIETRO
«Hanno portato via
il Signore dal sepolcro». (Gv 20,2)
È il grido forte che, da fuori,
mi scuote all’alba
e che spalanca la porta sprangata.
Incosciente Maria di Magdala (Migdal)
che straparla di lui
come di un vivente trafugato.
Con Giovanni,
già siamo per strada
a correre …
I sassi volano e saltano davanti a me
nella sua irraggiungibile corsa;
ed io, ansimando, dietro di lui.
Finalmente vedo Giovanni, fermo,
davanti la pietra rotolata via!
Mi raggiunge il suo stupore
come dopo un’attesa conclusa
e che sorprende d’immenso piacere.
Non capisco!
Sbuffando, col cuore in gola
lo raggiungo,
e, cedutomi il primo passo,
entro.
Ora, il fiato sospeso
e gli occhi, sgranati,
a scrutare nel buio, tutt’intorno,
i segni della morte
con ordine composti,
come cosa già archiviata,
ad attestare l’ardente assenza.
Non comprendo,
e senza argomentazioni,
ascolto il silenzio.
Mai ci fu silenzio per me
così accarezzevole e misterioso!
Sento l’eco dei passi di Giovanni
che rimbalza e sfuma,
dentro,
sulle nude pareti di roccia.
Non una parola tra noi,
né come e né perché;
fisso solamente i suoi occhi,
grandi e lucidi,
attraversati dal riflesso
di una lama di luce
che penetra da fuori,
dall’alto.
Ora capisco.
Lui, l’amato dal Maestro,
vede e crede.
Non patisco gelosia
in questo mio cuore stanco
col rimorso che ancora brucia dentro.
Io l’ho tradito,
seppur, anch’io, l’ho amato.
Sì, il mio Gesù
non è un morto: è vivo!
Lui, il Vivente,
non sta più nel passato …
Vive in questo mio povero presente:
Lui, l’Oggi eterno di Dio,
di un Dio compassionevole e misericordioso.
(Don Adriano Furgoni)