Quaderno di preghiera

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Quaderno di preghiera
Spunti per la preghiera da lunedì 04 agosto a sabato 09 agosto 2014
Lunedì 04 agosto
Liturgia: Ger 28,1-17; Sal 118; Mt 14,13-21 (A:14, 22-36)
Il Vangelo di oggi è un richiamo a credere e fidarci di
Dio totalmente e con amore. A parole però è facile
perché finche tutto va bene siamo contenti e felici di
essere discepoli di Cristo, ma è nelle difficoltà, nella
tempesta che si alzano tutti i dubbi. Ma Dio è sempre là!
“Nella buona e nella cattiva sorte” Lui è sempre lì
pronto a vigilare sulla nostra vita. Ci viene incontro, ci salva e ci sostiene come
solo un Padre sa fare. Siamo invitati a credere fortemente che Lui è sempre con
noi, anche quando le situazioni, i dolori, le angosce ci portano a pensare
esattamente il contrario. Dio non ci abbandona mai; Lui non ci tradisce mai; Lui si
fida di noi.
Se impariamo anche noi a fidarci e affidarci completamente di Dio sapremo
affrontare ogni difficoltà che la vita ci presenta. Impariamo a “contare” su di Lui
proprio come Lui conta su di noi per espandere la Sua Parola. La nostra vita è al
sicuro solo nelle mani di Dio perché solo Lui sa come proteggerla e preservarla;
solo Lui sa quale è la cosa giusta per noi e guidarci sul giusto cammino, anche
attraverso la tempesta. Dio ci AMA ardentemente e sopra ogni cosa: facciamolo
anche noi!
Martedì 05 agosto
Liturgia: Ger 30,1-2.12-15.18-22; Sal 101; Mt 14,22-36 (A: 15,1-3.10-14)
Quando mettiamo in pratica ciò che pensiamo o quando traduciamo in parole i
nostri sentimenti, non sempre siamo sinceri, onesti, disinteressati. Qualcuno
potrebbe pensare che non sia così e che l’autenticità è “l’abito” sempre
indossato: ciò che sono dentro lo manifesto anche fuori. Gesu’, come sempre, è
molto chiaro perche le mezze misure non fanno parte del suo modo di essere e
agire. Gesù’ rifugge dalla doppiezza e dai falsi comportamenti: “ogni pianta che
non è stata piantata dal Padre mio celeste verrà sradicata” e “tutto ciò che esce
dalla bocca proviene dal cuore”. Interroghiamoci spesso su ciò che esce dal
nostro cuore.
Mercoledì 06 agosto
Liturgia: Dn 7,9-10.13-14; Sal 96; 2Pt 1,16-19; Mt 17,1-9
Nel giorno in cui la chiesa celebra la trasfigurazione del Signore, possiamo
fermarci e cercare nella nostra vita quali sono stati i momenti, gli episodi, le
parole che hanno portato anche noi a vivere una manifestazione viva del Signore
Gesù. Situazioni in cui Lui ha manifestato la Sua grandezza nella nostra vita, la
Sua misericordia, il Suo amore, la Sua tenerezza e talvolta anche la Sua
determinazione nello spingerci a crescere. E’ importante fare tesoro delle
esperienze con Lui che Dio ci regala perché attraverso di esse il Mistero della vita
di Dio, e della nostra con Lui, si dipana, Egli ci dichiara la nostra identità più
profonda e il senso della nostra vita.
Trasfigurazione significa “totale cambiamento” e infatti Gesù è apparso
profondamente diverso agli apostoli che erano con Lui. Il Signore invita anche noi
a cambiare, ad avere il coraggio di cambiare. Accompagnaci Gesù in questo
cammino che spesso ci spaventa, donaci la forza, la fermezza e la speranza della
Tua presenza e della Tua Parola.
Giovedì 07 agosto
Liturgia: Ger 31,31-34; Sal 50; Mt 16,13-23
“Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente.” Il vangelo di oggi ci presenta Pietro con
la sua capacità e la sua debolezza umana. Nella prima parte vediamo la capacità
di Pietro di riconoscere Gesù come il Cristo, che gli viene rivelato dal Padre.
Quindi, lui è capace di accogliere la Parola di Dio, la rivelazione di Dio. Egli è la
pietra sulla quale Gesù puo edificare la sua Chiesa. Che cosa ci rende capace di
essere ‘la pietra’, dare sicurezza e stabilità agli altri? Forse è proprio la nostra
capacità di accogliere la Parola di Dio e crederla, come Pietro.
La debolezza di Pietro si manifesta subito dopo questa meravigliosa
proclamazione e forse non è per caso. Pietro si comporta come Satana, perché
vorrebbe per Gesù un cammino senza il disonore della condanna e della morte.
In questo momento lui “non pensa secondo Dio, ma secondo gli uomini!” Quante
volte non pensiamo secondo Dio, ma secondo gli uomini? Quante volte i nostri
criteri sono totalmente umani e non ci lasciano andare oltre e fare i passi che Dio
ci invita a fare? Nonostante tutto Pietro rimane la pietra, perché Gesù è la Pietra
sulla quale lui ha costruito la sua vita e missione. Le nostre debolezze ci invitano
a costruire la nostra vita sulla Pietra e così anche noi possiamo essere la pietra
per gli altri.
Venerdì 08 agosto
Liturgia: Na 2,1.3; 3,1-3.6-7; Cant. Dt 32,35-41; Mt 16,24-28
“Se qualcuno vuole venire dietro a me rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e
mi segua”. Ad un esame un po’ superficiale queste parole di Gesù possono
suonare come un castigo senza appello. In realtà Gesù ci sta invitando a non
accontentarci del modello di vita che il mondo ci propone ma ad aspirare alla
vita vera. In che modo posso vivere in pienezza il dono della vita? Rinunciando ai
miei desideri (la perderà) per rendere testimonianza al Vangelo (la troverà).
Aiutami Signore a perdere quella vita che vorrei, fatta di tranquillità e agiatezza,
comprensione e gratitudine degli altri nei miei confronti; una vita senza incidenti
di percorso, senza scossoni.
Aiutami invece a vivere insieme a Te ogni istante della mia vita: i momenti di
gioia e di dolore, i momenti di serenità e quelli di difficoltà, i momenti di
solitudine e quelli di condivisione, quando mi sento forte e quando sento di non
farcela. Tutto Signore, purchè vissuto insieme a Te.
Ecco allora che quella croce che oggi Gesù ci invita a prendere per seguirlo,
assumerà un’altra dimensione: non più strumento di sofferenza ma strumento
sublime di vera vita, strumento di vita eterna.
“Il Signore farà giustizia al suo popolo e dei suoi servi avrà compassione”
Sabato 09 agosto
Liturgia: Os 2,16b.17b.21-22; Sal 44; Mt 25,1-13
“Vegliate perché non sapete né il giorno né l’ora”. Il Signore con questa parabola
ci fa capire che dobbiamo essere sempre pronti ad accoglierlo, non sappiamo
quando si manifesterà, né come lo farà. Attendere con gioia, amore e pazienza,
proprio come una vergine aspetta il suo sposo per accoglierlo nella sua vita e
servirlo fedelmente.
Fino a quel momento dobbiamo riuscire a discernere la cosa giusta da quella
sbagliata, ecco perché divide le vergini per metà sagge e per metà stolte, ad
evidenziare che tra noi ci sono persone in grado di capire la via giusta da
percorrere, da quelle che non riescono, o che si fanno tentare da altre
distrazioni.
Dobbiamo amare tutti quelli che incontriamo sul nostro cammino, proprio come
fece Gesù, senza lamentarci delle difficoltà, ma pensando alla ricompensa che
riceveremo un giorno, cioè la vita eterna insieme a Lui. Signore aiutami nel
discernere sempre lungo il mio cammino.
Famiglia Missionaria "Verbum Dei" www.verbumdei.it