Il Giorno - Ospedale Niguarda Cà Granda

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Il Niguarda festeggia
il record dei trapianti
Mille cuori in trent'anni
Dimessa la paziente a 4 cifre. Donazioni in aumento
SQUADRA
L'equipe
con
la paziente
mille;
a destra,
Maria
Frigerio
- MILANO-
TRENT'ANNI e mille cuori trapiantati
all'ospedale Niguarda. Il paziente a quattro cifre è stata operata a dicembre: è una donna,
era arrivata all'intervento in grande urgenza.
Un caso particolarmente difficile, una lunga
degenza in terapia intensiva. «Adesso sta bene, è stata dimessa nei giorni scorsi e sta facendo la riabilitazione», spiega Maria Frigerio, direttore del dipartimento Cardiotoracico-vascolare. Intanto, mentre aspettava di festeggiarla,
l'equipe interforze (cardiologi, cardiochirurghi e anestesisti) è arrivata a trapiantare il cuore numero mille e due. Al Niguarda il primo
trapianto cardiaco risale al 1985; oggi è ancora
l'unico centro a farne a Milano, uno dei tre autorizzati in Lombardia. Opera anche i bambini e la casistica lo colloca tra i migliori: nel periodo 2000-2012, certifica un report del Centro nazionale trapianti, ha eseguito il 10% di
tutti gli interventi fatti nei 20 centri autorizzati per il cuore in Italia; la sopravvivenza dei
trapiantati a un anno è la più alta in assoluto.
Pioniere nelle tecniche all'avanguardia come
il «cuore artificiale» (250 dispositivi di assi-
stenza ventricolare impiantati dall'88) e, oggi,
i minidevice a flusso continuo, impiantati sia
come «ponte» prima del trapianto che come terapia alternativa per chi non può farlo.
NON SOLO il cuore: il Transplant Center
del Niguarda ha superato quota cinquemila interventi, spiega il suo coordinatore scientifico
Luciano De Carlis. Nel 2014 ci sono stati 86
trapianti di fegato (il 56% su malati di tumore), che portano a 1.600 il totale storico del Niguarda; 4 trapianti di pancreas (un centinaio
in tutto, altrettanti per il polmone), e 78 di rene (2400 in assoluto). Compresi i primi tre con
una tecnica che aggira l'incompatibilità. Intanto la chirurgia robotica, impiegata da 5 anni,
taglia la prognosi del donatore a una settimana. Anche il fegato può essere donato da un
vivente, prelevando metà o il 60% dell'organo
che si rigenera in un mese: al Niguarda, nel
2001, è stato effettuato il primo intervento di
questo tipo in Italia, «oggi siamo a 94», spiega
De Carlis. Il dato più galvanizzante, però, riguarda le donazioni. Sono in aumento: al Niguarda nel 2014 sono stati trovati 68 organi,
erano 55 l'anno prima. Le donazioni di cornee
(che sono tessuti e non organi) sono più che
raddoppiate, da 62 nel 2013 a 129.
Gi. Bo.
GLI INTERVENTI
I TRAPIANTI D'ORGANO
NELLA STORIA DEL NIGUARDA
SONO OLTRE CINQUEMILA
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LA DIRETTRICE
MARIA FRIGERIO
Ora La donna operata
è in buone condizioni
È stata dimessa giorni fa
e sta facendo
la riabilitazione
L'INCREMENTO
GLI ORGANI REPERITI
NEL 20U SONO STATI 68
CONTRO I 55 DELL'ANNO PRIMA
Il rene
Al Niguarda sono stati
trapiantati 2.400 reni,
78 nel 2014. Di questi
ultimi, tre erano trapianti
«ABO incompatibili»,
con una tecnica che aggira
la mancata compatibilità
tra donatore e ricevente
Il fegato
Nel 20U il Niguarda
Transplant Center
ha effettuato 86 trapianti
di fegato che portano
a 1.600 il totale
Il centro, che nel 2001
ha effettuato il primo
trapianto da vivente
in Italia, è arrivato a 94
interventi di questo tipo
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