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IL TASSISTA
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15 Aprile 2014
Resp. editoriale: Claudio Giudici
Una iniziativa di
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Resp. di redazione: Roberto Testori
Uber: dopo Bruxelles la App si ferma anche a Berlino
Dopo il caso di Bruxelles che ha dichiarato fuorilegge la App anche in Germania accolto un ricorso dei tassisti
È battaglia legale contro Uber in Europa.
Dopo Bruxelles, anche Berlino trascina in
tribunale l’app di noleggio di berline con
autista. I tassisti tedeschi hanno ottenuto
il momentaneo stop di una serie di servizi offerti dalla società di San Francisco
sulla quale hanno scommesso Google
e Goldman Sachs investendoci centinaia di milioni di euro. Uber si conferma il
nemico numero uno dei tassisti di mezzo mondo: anche a Berlino la citazione
in giudizio è arrivata dall’associazione
delle auto bianche guidata da Richard
Leipold. Sarà il tribunale del riesame a
decidere se confermare il blocco. Che al
momento non è esecutivo, si tratta piuttosto un «avvertimento»: continuando
a operare infatti Uber potrebbe essere
costretto a pagare ai danni. O la stessa sorte toccherebbe a Leipold in caso
di sconfitta in appello. Il fermo, invece,
è già in vigore nell’area di Bruxelles: 10
mila euro di multa per chi viene sorpreso
a trasportare passeggeri irregolarmente.
Le accuse contro Uber sono quasi sempre
Milano: in manette tassista
abusivo che stuprò una turista
le stesse: concorrenza sleale e mancanza di licenze, ma nel caso di Berlino c’è
anche quella di pubblicità comparativa. A
fare paura ai tassisti non è tanto il servizio
«premium», quello con le lussuose berline nere con conducente che costa mediamente 20%in più rispetto a un taxi, ma la
sua variante «low cost» Uber Pop con tariffe assolutamente competitive. Quali? A
Parigi parliamo di un fisso di 1 euro ai quali vanno aggiunti 15 centesimi al minuto e
Roma: in arrivo entro Aprile una
ordinanza contro l’abusivismo taxi
Costrinse a un rapporto sessuale in auto
una ragazza belga di
22 anni, la sera del
19 gennaio a Milano,
mentre la accompagnava a casa come
taxista abusivo. All’alba del 29 marzo i carabinieri lo hanno arrestato.
Taxi e ncc, entro aprile un’ordinanza contro gli abusivi „ Per
i tassisti romani e per le auto
a noleggio con conducente
potrebbero arrivare novità.
Lo ha annunciato ai microfoni di Radio Radio l’assessore Guido Improta che
ha spiegato: “Nei prossimi giorni faremo
un’ordinanaza per rendere più difficile la
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un altro euro e 30 centesimi per ogni chilometro percorso. Le macchine non sono
Mercedes, ma Volkswagen e Toyota. Cifre che hanno fatto imbestialire i tassisti e
messo in guardia Hollande. In Italia Uber
Pop non è ancora arrivato né sarà lanciato a breve, ma le proteste dei tassisti sono
state comunque veementi sopratutto a Milano con scioperi contro «l’illegalità». Interpellata la società americana non commenta sulle cause all’estero. Risponde
però sul quadro italiano e si difende così
contro chi l’accusa di «abusivismo»: «C’è
un vuoto di legge, le disposizioni risalgono al 1992 e non possono tenere conto di
come è cambiata la tecnologia. Chiediamo di sederci tutti intorno a un tavolo anche con i tassisti per riscrivere le regole.
Il nostro è un servizio diverso da quello
dei taxi» commenta Benedetta Arese Lucini general manager della divisione italiana. Ma per ora sembra un’ipotesi remota.
Fonte: Corriere della Sera
A Roma sui Taxi del 3570 la corsa
si paga dallo smartphone via Nfc
I pagamenti contactless via smartphone saranno presto uno standard
sui taxi romani del
3570, primo radio
taxi in Italia ad adottare lo standard di mPayment.
Entro fine anno, i terminali di pagamento Nfc (Near field communica-
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Livorno: sciopero dei Taxi e traffico in tilt
A Roma nuove regole in arrivo contro gli abusivi
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Lo sciopero dei
ralizza
mezza
taxi
pacittà.
A Livorno i tassisti incrociano le
braccia per protestare in particolare contro i tanti lavori che il Comune ha in programma nelle strade.
Lavori che bloccano in alcuni casi le
corsie preferenziali e costringono i tassisti a lunghi giri per portare i loro clienti, con un aggravio delle spese dei clienti stessi.
I tassisti hanno compiuto diversi giri intorno al Comune in
segno di protesta e creando anche notevoli disagi in città.
Sono sessanta le licenze a tassisti labronici con licenza.
I tassisti protestano anche per lo spostamento in futuro del
loro “quartier generale” da piazza Grande, riferiscono, “a
via Michon, dove molti meno turisti ci individuerebbero e
dove quindi il guadagno sarebbe notevolmente inferiore”.
Fonte: Corriere della Sera
vita agli ncc autorizzati non dal Comune di Roma ma da altre realtà,
anche molto lontane” ha spiegato.
“La sta completando il Gabinetto del
sindaco, in particolare la delegata
alla Sicurezza, Rossella Matarazzo, che si è impegnata a terminarla
entro fine mese: la solleciterò affinché non consumi tutto il tempo”.
L’assessore ha poi spiegato che
da maggio partirà una sorta di ztl all’aeroporto di Fiumicino: “Stiamo intervenendo all’aeroporto di Fiumicino”
“Ci sono stati dei ritardi da parte di Adr per l’omologazione delle telecamere e speravamo di partire entro Pasqua ma a maggio prenderanno vita le zona a
traffico limitato e controllato, con telecamere a presidio di una delle porte d’accesso più importanti di Roma.
Luoghi
dove oggi gli abusivi fanno strage di turisti
non
rendendo
un
servizio
e
penalizzando
l’immagine
internazionale
della
città”
(.......)
Fonte: Roma Today
Bari: tassisti in sciopero a rischio paralisi il traffico della città
L’ultimatum concesso al Comune per individuare le soluzioni
da mettere in campo per contrastare il fenomeno dell’abusivismo è scaduto. Le riunioni del 7
e 28 marzo scorsi e del 4 aprile
non hanno sortito gli effetti sperati. I controlli nei confronti degli
abusivi e di quanti fanno concorrenza sleale sono stati inefficaci». Ormai da mesi i tassisti
denunciano un pericoloso calo degli affari. «Gli abusivi - è
la lamentela - sottraggono più del 70% del lavoro, già compromesso dalla crisi economica». I tassisti hanno chiesto
aiuto in particolare agli agenti di polizia municipale per potenziare le verifiche. Accade, è la loro tesi, che chi effettua
il servizio di noleggio con conducente, Ncc, ha ricevuto l’autorizza zione da un Comune della provincia diverso da Bari.
Per legge dovrebbe lavorare nel territorio di pertinenza e non
nel capoluogo di regione. Spesso invece gli Ncc sostano al
porto, all’aeroporto, davanti alla stazione e accompagnano i
clienti degli hotel con la complicità degli albergatori. I tassisti
rincarano la dose: la medesima attività viene svolta in maniera
illecita da parte di alcuni hotel che utilizzano veicoli non immatricolati «per uso di terzi» per effettuare corse a titolo oneroso. Il
servizio di bus navetta - sostengono può essere effettuato, ma
senza costi per l’ospite, senza rincari sul prezzo della stanza.
A sottrarre i potenziali clienti, secondo i tassisti, sarebbero
pure i trenini turistici che non si limitano a effettuare il giro
della città, ma che si trasformano in navette, prese d’as salto
dai croceristi, verso il centro e viceversa. I trenini e i risciò
che operano nella zona del porto, piuttosto che far fare un
tour ai croceristi, offrono un servizio di navetta per il centro.
Con gli Ncc il problema continua a persistere: chi non è possesso del titolo di viaggio che attesta la data della prenotazione sfugge ad ogni cont ro l l o » . I tassisti sono arrabbiati.
costretti a chiudere l’unico RadioTaxi di Bari, di nostra proprietà, e a licenziare le 10 operatrici telefoniche che prendono le prenotazioni. Verrebbe così a mancare un servizio
fondamentale: le colonnine di prenotazione non funzionano».
Fonte:Corriere del Mezzogiorno
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A Roma il Radiotaxi 3570 lancia il nuovo pagamento elettronico Nfc “contactless”
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tion) saranno
installati
a
bordo di tutti i
taxi della più
nutrita cooperativa di radio
taxi della capitale, con 3.700
auto bianche,
circa la metà delle 7.800 auto bianche
che girano a Roma. L’installazione della tecnologia wireless è già cominciata
e si concluderà in pochi mesi. L’Nfc e la
tecnologia contactless consentiranno di
pagare il taxi con la carta di credito e lo
smartphone, semplicemente avvicinandoli al POS, senza “obbligo di strisciata”. Il
sistema è già presente a bordo di 1.500
vetture del 3570. “La tecnologia per i pagamenti Nfc sarà a bordo di tutte le vetture del 3570 entro quattro cinque mesi
e permetterà di velocizzare ulteriormente il pagamento, dice a Key4biz Loreno
Bittarelli, presidente del 3570 e dell’Uri.
L’obiettivo è fidelizzare al massimo il
cliente, con un occhio di riguardo per i turisti di tutto il mondo che già oggi la possono pagare con carte di credito emesse da tutti i principali circuiti del mondo.
Sul fronte del Gps, il sistema di geolocalizzazione satellitare a bordo dei taxi, è
imminente il lancio di una nuova versione
di IT Taxi, la app che consente di prenotare un taxi via smartphone in qualunque
città italiana. “La fornitura di pos Nfc (Near
field communication) basati su tecnologia
contactless ai taxi della cooperativa 3570,
la più grande di Roma, con cui sarà possibile pagare tramite telefonino e carta di
credito coniugando velocità e sicurezza,
è un’ottima notizia, che va nella direzione
giusta. La mossa tecnologica del 3570 è
finalizzata, almeno indirettamente, a rispondere alla sfida lanciata da Uber, che
tante polemiche ha sollevato a Milano da
parte dei tassisti meneghini. Secondo i
tassisti, Uber viola la legge 21/1992, che
prevede che le auto Ncc (Noleggio con
conducente) stazionino in un’autorimessa, che non circolino sul suolo pubblico in
cerca o in attesa di clienti e che il prezzo della corsa sia contrattato in anticipo
e non con un preventivo di massima.
“Uber fa concorrenza sleale, è una finta innovazione che di fatto non dà certezza di prezzo al cliente - dice Bittarelli
- ci sono delle regole da rispettare per il
servizio di trasporto pubblico non di linea, Uber non le rispetta e promette tariffe vantaggiose, del 50% migliori dei
taxi, ma in realtà non c’è alcuna certezza sul prezzo finale per il cliente, visto
che la tariffa non è certificata dal tassametro, ma si basa su un preventivo che
poi può variare in base a diversi fattori.
Uber inoltre non paga le tasse in Italia ma in Belgio e questo è un danno
non soltanto per la nostra categoria”.
Fonte: Ansa news
“Guido io per te che hai bevuto” senza lo stupro sarebbe ancora fuori i locali
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Manuel A.,
un
ecuadoregno di
35 anni è
stato colpito da un’ordinanza di
custodia
cautelare
in carcere
emessa dal gip del tribunale del
capoluogo lombardo per violenza sessuale, è ora a San Vittore.
Il sudamericano, bloccato dai militari
della compagnia di Porta Monforte, risiede regolarmente in Italia da almeno
otto anni. Viveva spacciandosi per tassista sopratutti fuori dai locali notturni
ed era conosciuto da molti ‘buttafuori’
della città cui consegnava un cartoncino pubblicitario con il logo «Io guido per
te». L’ecuadoregno ha 35 anni, moglie
e tre figli. È incensurato e regolare, risiede a Paderno Dugnano (Milano) e
ha preso la patente in Italia nel 2006.
Ad incastrarlo è stato il test del dna,
effettuato confrontando le tracce sulla vittima con la sua saliva, prelevata
dopo un finto controllo dell’alcol test organizzato dai carabinieri quando ormai
era stato individuato. Le indagini sono
iniziate il giorno dopo la violenza, avvenuta in una strada non meglio precisata
in zona Bovisa. La giovane straniera, in
Italia per un progetto universitario, ha
raccontato che il 19 gennaio era andata
a ballare con amici ,di essersi sentita
male e di aver deciso di andare a casa
prima degli altri. Accettato il passaggio
a pagamento dal tassista abusivo, che
dopo averla portata in un luogo appartato per stuprarla (approfittando della
sua ubriachezza) l’ha riaccompagnata
a casa in piazzale Susa e le ha rubato il
cellulare. Quando è entrata nell’appartamento, nonostante lo stordimento dovuto all’alcol bevuto durante la serata, la studentessa
è scoppiata in lacrime con una coinquilina.
Il giorno dopo si è sottoposta a una visita
alla clinica Mangiagalli (dove è stato accertato lo stupro) e ha presentato la denuncia ai carabinieri. Gli investigatori hanno
raccolto le immagini delle telecamere di
una banca che si trova accanto al locale
e hanno individuato una auto Chrysler Voyager grigia. L’analisi dei tabulati telefonici
dell’ecuadoregno e di quello della vittima e il
test del dna hanno stretto il cerchio. L’uomo
è conosciuto nel mondo della movida milanese come autista illegale e distribuisce
ai pr un biglietto da visita oltre che con la
frase «Guido io per te» con «Se bevi non
guidare» in diverse lingue. La ragazza belga, che studia architettura, è tornata nel
suo Paese tre settimane dopo la violenza.
Fonte: il Giornale Milano
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Palermo: stop a nuove licenze per apetaxi
La
guerra
del trasporto
pubblico
tra
ape calesse e
tassisti, finirà
con ogni probabilità con la
vittoria della
lobby più forte, quella delle
auto bianche
che conta in
città su 300
licenze
e
che due sere fa ha assediato
fino a tarda notte piazza Pretoria.
Pare che sulla decisione abbia inciso anche un caso di parentopoli che
viaggia sulle tre ruote degli apecalessi.
Certo è che la parentopoli delle motocarrozzette, rimasta sotto silenzio, cominciava a creare non pochi imbarazzi tra la
maggioranza orlandiana: come giustificare la scelta del Consiglio comunale di procedere con scorrimento di graduatoriae
secondo bando anche se il sindaco aveva
firmato una nota con la quale metteva nero
su bianco che di apecalessi a Palermo ne
bastavano 15? Come giustificare la volontà della maggioranza di andare contro
un indirizzo preciso del primo cittadino?
rozzette non sono automobili - e più tipico. Da tempo le cooperative denunciano
che i conducenti non rispettano i paletti
loro imposti e che invadono il loro campo.
Alla fine, dunque, meglio tornare sui propri passi prima di scivolare su qualche
buccia di banana. Perché si vocifera che
tra le dodici nuove istanze presentate in
risposta al secondo bando - i termini scadevano ieri sera - ci siano altri parenti:
un’ipotesi che, al momento, è solo una
chiacchiera, considerato che le buste con
le candidature, sono ancora tutte sigillate
e, con ogni probabilità, saranno cestinate.
I tassisti già da tempo hanno dichiarato
guerra ai concorrenti che offrono ai turisti
un giro per la città più fresco - le motocar-
Dal canto loro gli “ape calessisti” rivendicano la liberà di poter lavorare in quindici
contro 300. Due sere fa in piazza Pretoria i tassisti c’erano tutti: a suonare coni
clacson all’unisono per manifestare il proprio dissenso. In piazza non sono mancati
attimi di tensione, ma alla fine pare che
abbia vinto il coro di voci più potente anche se al momento, il bando per le altre
quindici licenze è ancora valido. Sarà il
dirigente del Suap, Basile,a dire l’ultima
parola. Intanto il vice presidente del Consiglio comunale Nadia Spallitta di Mov
139- che ha seguito in prima persona la
vicenda insieme con il consigliere Giulio
Cusumano, Udc - chiede controlli sulle
prime quindici licenze: «Occorre una verifica sulle autorizzazioni già concesse».
Fonte: Repubblica Palermo
La CIA ha a che fare con la svolta a Kiev?
La Casa Bianca ha confermato in parte
le rivelazioni di
Vesti e Ria Novosti, secondo
cui il direttore
della CIA John
Brennan si trovava a Kiev
il 12 aprile, il
giorno in cui il
governo di “Yats” ha annunciato l’uso
della forza contro le dimostrazioni separatiste e le occupazioni nell’Ucraina
orientale. I russi accusano il governo
degli Stati Uniti di avere ordinato al
regime fantoccio a Kiev di dispiegare
la forza militare nell’Ucraina orientale
allo scopo di provocare un intervento
russo. La presenza di Brennan a Kiev
il 12 aprile, confermata dalla Casa
Bianca, darebbe sostanza alle accuse
russe. Il ministro degli Esteri di Mosca
Lavrov aveva più volte chiesto al regime di Kiev di non fare uso della forza.
Washington non ha confermato se
Brennan abbia partecipato alla riunione del Consiglio per la Sicurezza
Nazionale (presieduto dal neofascista
Parubij), al termine della quale il Presidente ad interim Turcinov ha dichiarato
di fronte alle telecamere che si sarebbero usate le forze armate per impedire “una ripetizione della Crimea” nel
sud-est. Il ministro degli interni Avakov
ha scritto su Facebook che era stata
lanciata un’operazione contro le occupazioni a Sloviansk. Ha detto che il
Servizio di Sicurezza Ucraino (SBU)
avrebbe coordinato le forze di tutto
il paese e che per combattere i “separatisti” sarebbero state usate unità
speciali della milizia. Inoltre, “dodicimila patrioti” si sarebbero uniti ad esse.
Non è chiaro come questo comba-
ci con l’appena nata Guardia Nazionale. I media russi riferiscono che militanti
armati della neonazista Ala Destra sono
in prima fila negli scontri a Sloviansk.
Il leader del Partito Socialista Progressista Natalia Vitrenko ha denunciato il
doppio standard usato dai paesi occidentali, ricordando che il 19 febbraio gli ambasciatori dell’UE “proibirono a Janukovič
di condurre azioni antiterroristiche contro
i guerriglieri armati di Euromaidan”, chiamando quest’ultimi “dimostranti pacifici”
e definendo inaccettabile ogni uso della forza da parte delle autorità. Oggi, essi
chiedono “la repressione di un vero e proprio sollevamento popolare nel sud-est”.
Per risolvere il conflitto e impedire la
guerra civile, Vitrenko chiede “l’immediata amnistia di tutti gli attivisti nel sudest e un processo di negoziato pacifico (al posto delle operazioni speciali!)”
Fonte: Movisol.org