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15 Gennaio 2014
Resp. editoriale: Claudio Giudici
Una iniziativa di
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Resp. di redazione: Roberto Testori
Uritaxi vince al Consiglio di Stato contro il turno selvaggio
Sventato l’ennesimo tentativo di liberalizzare i Taxi attraverso la deregolamentazione del turno di servizio
Era il 26 gennaio del 2013 quando un
post pubblicato su Facebook dai tassisti di Pisa chiedeva pubblicamente a
tutti i Sindacati Nazionali di aiutare loro
e la categoria ad elaborare il Ricorso
al Consiglio di Stato contro la Sentenza del T.A.R. che liberalizzava totalmente il servizio, sopprimendo i turni.
“Non lasciamo che questa crepa diventi una voragine, lasciando il cuneo
liberista che, con tanta fatica, abbiamo combattuto insieme un anno fa”.
Così concludeva il post dei tassisti di
Pisa: e Uritaxi ha prontamente accolto
l’appello e verificato, con il Parere legale del suo storico Avvocato di riferimento
(oltre che mio personale amico, Leopoldo Facciotti), la possibilità di proporre e
vincere il Ricorso al Consiglio di Stato.
Nella totale latitanza da parte degli altri
sindacati, Uritaxi ha provveduto, quindi, a
rendere pubblico e diffondere sul suo sito
il Parere legale in data 7 febbraio 2013,
Roma: Ncc sesso e mazzette
ecco i favori tra vigili e abusivi
che valutava positivamente la possibilità
di vincere il Ricorso al Consiglio di Stato.
Nel Parere denunciavamo, infatti, l’illegittima e distorta interpretazione ed applicazione che il T.A.R. aveva fatto delle norme
di legge che Uritaxi aveva – da ultimo, con
il D. l. n° 1/2012 – contribuito a scrivere e
fare approvare per ostacolare l’ennesimo
e più devastante tentativo di liberalizzazione del settore avviato dal Governo Monti.
Conseguentemente, abbiamo messo a
disposizione della Co.Ta.Pi. il patrocinio
del nostro legale che, sulla base delle
Roma: 100 Euro per una corsa di
pochi km arrestato tassista abusivo
Prostitute gratis in
cambio di qualche
soffiata
per
evitare i controlli. È
una delle fotografie scattate dalla
maxi inchiesta che
arriverà a febbraio davanti al giudice
dell’udienza
preliminare.
Ha preteso di farsi pagare una corsa, dalla stazione Tiburtina a Termini, 100
euro. Ma quando la passeggera ha detto no, lui, un
tassista abusivo, le ha rubato i bagagli ed è scappato.
Ad arrestare un trentanovenne romano per
furto aggravato sono stati i carabinieri del
nucleo scalo Termini. ll tassista abusivo, al
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motivazioni già anticipate nel Parere, ha
proposto il Ricorso dinanzi al Consiglio
di Stato nell’interesse dei tassisti pisani
della Co.Ta.Pi. Il tutto mentre altri, come
pubblicava il quotidiano “Il Messaggero”
del 06/05/2013, costituivano il “Coordinamento dei Tassisti per l’Orario Flessibile” ed inviano una lettera all’Antitrust
proprio per far valere il principio sancito
nella Sentenza del T.A.R. in questione (n. 98/2013) proponendo, addirittura, una “simulazione dei turni liberi”.
Questo, tanto per evidenziare che, mentre Uritaxi – unico tra i Sindacati Nazionali – appoggiava i tassisti pisani nella
loro battaglia di sopravvivenza con il Ricorso al Consiglio di Stato per annullare
la Sentenza del T.A.R., vi erano altre sigle
- che oggi hanno anche la sfacciataggine di sbandierare una vittoria che non è
loro - che facevano esattamente il contrario, avvalendosi di tale Sentenza per
ottenere dall’Antitrust una pronuncia che
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Catania: tassisti contro la regione
per i contributi non corrisposti
I tassisti catanesi rischiano di restare...
a piedi anche perché, oltre a guidare
in una città caotica e
senza regole, devono rincorrere la Regione e avviare una “class action”.
Questo per ottenere il contributo annuale sulle spese di manutenzione
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A Catania i tassisti intentano una “class action”
Tenta di estorcere 100 euro e fugge con i bagagli
Segue dalla prima pagina
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dell’autoveicolo, riconosciuto a tutti
i titolari di licenza per il servizio di
taxi o noleggio con conducente. Il
contributo a sostegno del servizio di
trasporto pubblico locale dei tassisti
è determinato forfettariamente nella misura annua di 1.238 euro, e in
base a quanto previsto dalla legge
regionale 29 del 6 aprile 1996, andrebbe pagato in unica soluzione.
Da qui - anche da parte dell’Arat
di Catania, la sigla che rappresenta la maggioranza dei duecento tassisti muniti di licenza in città - la decisione di essere affiancati dal Movimento Difesa del Cittadino nella
battaglia per ottenere i contributi non corrisposti in tempi
brevi. Complessivamente sono oltre 250 i tassisti siciliani, operanti prevalentemente nella provincia di Catania,
che hanno dato mandato alla sede provinciale catanese
del Movimento a diffidare la Regione affinché disponga in
tempi brevi il pagamento del saldo dei contributi pregressi.
Adesso l’assessorato regionale ai Trasporti avrà tempo fino
alla fine del mese, ma considerate le difficoltà di cassa della
Regione, la convinzione generale è che non accadrà nulla.
volante di una Ford Fiesta grigia,
ha adescato una 20enne di origini
marocchine alla stazione Tiburtina. L’autista ha caricato i bagagli
in auto, ha iniziato la corsa e una
volta a destinazione, ha presentato
il conto: 100 euro per 5 chilometri.
La donna, sbalordita per il prezzo elevato, è scesa rifiutandosi
di pagare e l’uomo per tutta risposta è andato via con le valige
della donna nel bagagliaio. Sconvolta dalla reazione dell’uomo e
smarrita per aver perso i suoi effetti personali la ragazza
è entrata a Termini e si è rivolta ai carabinieri della stazione che vigilano l’area dello scalo ferroviario, a cui ha raccontato l’accaduto. Immediatamente sono scattate le ricerche dell’auto segnalata dalla vittima del furto e, poco dopo,
la macchina è stata trovata parcheggiata in via Giolitti.
Il tassista, precedentemente sanzionato per l’attività abusiva,
come nulla fosse accaduto, era già all’opera, pronto a spellare un altro gruppo di clienti stranieri. L’uomo, riconosciuto
grazie all’identikit, è stato fermato e arrestato dai carabinieri.
Fonte: La Sicilia
Fonte: Repubblica
Grazie ad Uritaxi il turno è salvo: ma dove sono gli altri sindacati?
sulla base di un principio ideologicamente e forsennatamente imposto
ai danni di lavoratori, che Uritaxi ha
così dimostrato, ancora una volta, di
saper degnamente rappresentare.
Ci auguriamo che questo ulteriore risultato faccia meglio comprendere a tutti i
tassisti che per dar maggiore serenità
al futuro del nostro lavoro, è necessario
fare in modo che il nostro Sindacato sia
sempre più radicato e forte in tutta Italia.
sollecitasse anche gli altri Comuni, oltre
quello di Pisa, a conformarsi al principio di totale liberalizzazione dei turni.
Adesso il Consiglio di Stato ha fatto giustizia, statuendo l’infondatezza di quanto sentenziato dal T.A.R. “in tutte le sue
articolazioni”. Per i tassisti pisani è la
fine di un incubo! Per Uritaxi è l’ennesima e più importante vittoria di una lunga battaglia contro i molteplici tentativi
di liberalizzazione del settore, iniziata
nell’estate del 2006 con le “lenzuolate
ideologiche” di Bersani e che si è articolata nei seguenti fondamentali passaggi:
la redazione e approvazione del testo
degli emendamenti al Decreto Bersani;
- la redazione e approvazione deltesto del Decreto Milleproroghe;
- la redazione e approvazione del testo del D.l. 138/2011;
ne
-
del
-
la redazione e approvaziodel testo del D.l. 1/2012;
la
Sentenza
Consiglio
n.
di
166/2014
Stato.
Tutti successi ottenuti grazie al coraggio e alla determinazione di una categoria che non si è mai piegata allo
strapotere di chi voleva annientarla
Un caro abbraccio ai tassisti di Pisa a
cui va il merito di aver creduto in Uritaxi e di non essersi arresi di fronte
ad una situazione di cui hanno avuto la capacità di intuire tutta la devastante gravità e portata negativa.
Fonte: Uritaxi
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Trieste: sms e satellitare sul radiotaxi
Parigi: i tassisti bloccano la città
Entro fine anno il sistema dei taxi
triestini verrà letteralmente rivoluzionato. Al punto che il servizio
potrà essere richiesto anche via
sms o attraverso un’applicazione compatibile con il sistema Android e scaricabile anche su i-Pad.
E il conto potrà essere pagato
di volta in volta anche attraverso una tessera prepagata. Il nuovo meccanismo satellitare, che
il mese prossimo verrà montato sui primi cinque taxi per collaudarne l’utilizzo, cambierà il rapporto fra i triestini e
il sistema di chiamata che risponde allo 040-307730.
Entro la fine dell’anno il sistema dovrebbe venire montato su tutte le vetture e entrare in funzione a pieno regime.
«Sarà un sistema che renderà più sicuro il nostro lavoro - dice Mauro Detela, presidente di Radio Taxi - e più efficace e veloce il servizio offerto ai clienti. Abbiamo iniziato a lavorarci sopra due anni fa e finalmente il progetto
si sta concretizzando grazie al contributo di tutti i soci,
visto che è stato possibile grazie all’autotassazione».
È guerra aperta a Parigi fra tassisti e noleggiatori di auto con conducente. Migliaia di taxi hanno bloccato le strade della capitale francese, con l’ennesima
“operazione lumaca”, per protestare contro il crescente
successo delle auto nere di Uber o di SnapCar, che catturano sempre più clienti con le loro app geolocalizzate.
È quindi naturale che i noleggiatori di auto con conducente stiano guadagnando terreno sui taxi, pur restando per ora una minoranza: meno di 10mila macchine in tutta la Francia, contro 50mila tassisti.
Il problema non è solo parigino: anche a Milano e in altre
città europee la penuria di taxi induce a trovare soluzioni
alternative. Ma la lobby dei tassisti resiste con ogni mezzo
alla liberalizzazione delle licenze e reagisce con violenza al
successo dei noleggiatori, accusandoli di concorrenza sleale. A Parigi, lunedì è stata una giornata campale. Il blocco
è cominciato già dalle 8 del mattino a partire dai due aeroporti principali: centinaia di taxi hanno picchettato le uscite da Roissy e da Orly verso il centro, bloccando le auto
considerate illegittime con lanci di vernice, colpi di punteruolo agli pneumatici e in alcuni casi vetri sfondati. L’attacco non si è rivolto solo ai noleggiatori, ma si è allargato ai
passeggeri, colpevoli di utilizzare le auto dei concorrenti.
Fonte: Piccolo di Trieste
Fonte: Corriere della Sera
La corruzione dilaga nella pubblica amministrazione della Capitale
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L’indagine vede coinvolte 26 persone tra noleggiatori, tassisti, dipendenti
pubblici (di Roma, Bassiano, Sonnino
e Fiumicino) e tre vigili della squadra
vetture del Gpit (il gruppo pronto intervento traffico della polizia locale
Roma Capitale, che ha il compito di
controllare proprio le licenze di trasporto pubbliche), compresi tre funzionari della prefettura e un poliziotto.
Uno spaccato della corruzione nella
pubblica amministrazione capitolina,
che racconta di presunte tangenti chieste dai vigili per garantire il rilascio di autorizzazioni Ncc e licenze dei taxi, delle
mazzette pagate dagli autisti per ottenere favori per la cancellazione di multe e «spiate» sui controlli o i blitz in atto.
Un’indagine che spiega (in parte)
come sia possibile che nella Capitale,
oggi, circolino decine di Ncc illegali.
Altri con licenze di Comuni indagati
per truffa, alcune ritirate. Moltissime
provenienti da regioni lontane centinaia di chilometri, che dovrebbero entrare ogni giorno in città
con precisi contratti d’ingaggio
e invece lavorano stabilmente a
Roma. Compresi tassisti abusivi, tornati (dopo gli ultimi blitz) a Termini.
Nell’elenco degli indagati ci sono tassisti e autisti Ncc che hanno ottenuto
licenze e autorizzazioni taroccate. Uno di
loro, intercettato, avrebbe offerto a Croce
in pagamento i favori di una prostituta. È
lo stesso vigile a confessarlo a un tassista.
«Sintomo - scrive il gip - di un verosimile
pagamento attraverso rapporti sessuali per
i servigi resi». Una sorta di «tutela» che
consentiva agli autisti di evitare i controlli
e, scrivono i magistrati, «poter operare con
tassametri manomessi, per ottenere, indebiti guadagni dai turisti stranieri». Uno di
loro (nei giorni scorsi è stato visto alla guida
di un van Ncc intestato alla moglie) avrebbe
procurato perfino licenze false. Raccontava di intercedere presso le commissioni dei
piccoli Comuni e si faceva pagare. Ma le licenze non erano tutte fasulle. Altri, invece,
secondo il pm, avrebbero fornito documentazione falsa per presentare e far accogliere
ricorsi a multe verbalizzate da altri agenti.
Fonte: il Messaggero
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Fermare la prossima atrocità della U.E il “meccanismo unico di risoluzione”
I documenti ora pubblicati relativi alla
programmata Unione Bancaria mostrano non solo che si tratta della “legge più
complicata mai stilata nell’UE”, come descritto dal sito euinsider.com, ma anche
che essa conferisce poteri senza precedenti ad un organo ristretto di funzionari
non eletti di gestione del settore privato
dell’economia delle nazioni, dopo che il
settore pubblico è già sotto la giurisdizione della Troika, e rendere le riforme
vere quasi impossibili. La proposta di
legge esclude anche ogni tentativo da
parte di stati membri dell’UE di muoversi
nella direzione di una vera separazione
bancaria alla Glass-Steagall. Costruire steccati tra le attività bancarie “crea
ostacoli all’esercizio delle libertà fondamentali e distorce la competizione
nel mercato interno”, recita il testo del
trattato intergovernativo per un Meccanismo di Risoluzione Unico (SRM).
Tale trattato istituisce un Fondo di Risoluzione Unico e una speciale autorità
UE per gestire le banche in crisi chiamato Meccanismo di Risoluzione Unico
(SRM). Contrariamente a quanto precedentemente annunciato, i governi sono
completamente esclusi dalla nuova istituzione, che sarà diretta da un consiglio
(board) di cinque persone. Secondo lo
stesso accordo SRM, questo consiglio “è
un tipo completamente nuovo di struttura
organizzativa del sistema UE”. Esso affiancherà il potente supervisore bancario
unico (SSM) già istituito presso la BCE.
Temendo una reazione pubblica dopo
lo scandaloso prelievo sui conti bancari
imposto a Cipro, le autorità UE avevano
solennemente promesso che i conti delle
piccole e medie imprese (Pmi) sarebbero stati meglio protetti, e che i depositi al
di sotto dei centomila euro non sarebbero stati toccati (ovviamente entro i limiti
del sistema di garanzia dei depositi). Di
fatto, sotto “circostanze straordinarie”, i
conti delle Pmi saranno privilegiati tra i
creditori non assicurati. Tuttavia, permangono le priorità assegnate ad altri, tra
cui i derivati, che in una crisi renderebbero insignificante la protezione alle Pmi.
I creditori privilegiati in caso di una banca insolvente saranno i possessori di
debiti assicurati (compresi gli strumenti
di copertura del rischio, cartolarizzazione e controparti per quei titoli, secondo l’Art. 68 (2), e tutti i debiti con
maturità inferiore ai sette giorni. Non
si dice esplicitamente che i derivati
sono sacri, ma di fatto lo si stabilisce.
La direttiva sulle procedure di bail-in può
essere applicata solo se il Trattato SRM
verrà ratificato dai parlamenti nazionali e
dal Parlamento Europeo. I leader dell’UE
sperano di farcela prima delle elezioni
europee di maggio, nel timore che un
nuovo parlamento a maggioranza euroscettica renda il compito impossibile.
Finora i parlamenti nazionali hanno ratificato tutti i trattati UE, sistematicamente svendendo la sovranità nazionale e
tradendo la costituzione. Questa è per
loro l’ultima possibilità di redimersi, votando contro l’orrendo trattato SRM.
Fonte: Movisol.org
Fiumicino: abusivismo in aeroporto situazione grave ed esplosiva
Le Associazioni di categoria Taxi e
Ncc, sono state convocate dal vice
sindaco Annamaria Anselmi e dal Delegato alla Sicurezza e Legalità Raffaele Megna, per affrontare la situazione dell’abusivismo che si sta
sviluppando, giorno dopo giorno, presso
lo scalo aeroportuale Leonardo da Vinci.
“Insieme al vicesindaco del Comune di
Fiumicino Anna Maria Anselmi ho voluto
incontrare alcune delle associazioni di categoria Taxi e Ncc che avevano espresso
l’intenzione di scioperare lunedì scorso,
per affrontare il tema dell’abusivismo
all’interno dell’aeroporto Leonardo Da
Vinci – ha dichiarato il delegato a legalità e
sicurezza del Comune di Fiumicino Raffaele Megna – da parte loro è stata espressa la volontà di attivare un tavolo cui sie-
Siamo ben consapevoli delle dimensioni che ha assunto il fenomeno negli ultimi anni e, come Amministrazione, abbiamo voluto rassicurare loro
e le altre associazioni di categoria,
non presenti all’incontro, sul fatto che
le istituzioni non li abbandoneranno”.
dano tutti i soggetti preposti affinché si
approfondiscano le numerose problematiche connesse alle forme di illegalità che oramai sono radicate nel settore.
“Abbiamo espresso – ha aggiunto il vicesindaco Anna Maria Anselmi – la piena disponibilità a contribuire, per quanto
è nelle nostre possibilità e competenze,
alla soluzione delle tante irregolarità
che ancora oggi sono presenti in aeroporto. Già nelle prossime ore ci attiveremo per affrontare concretamente una
situazione grave ed esplosiva, assolutamente non degna di un paese civile”.
Fonte: Fiumicino on line