Il peso degli autobus su e fusione impossibile con Ftv

Download Report

Transcript Il peso degli autobus su e fusione impossibile con Ftv

V
A Vicenza un buco di 292mila euro nel 2013
Il peso degli autobus su
Gestione in rosso perenne
e fusione impossibile con Ftv
VERONA - Pesano in modo incredibile, a Vicenza, quei
130 autobus, sul bilancio di
Aim Mobilità: 292mila euro di
rosso nel 2013, ben 5oomila
euro nel 2012. Una zavorra
che impedisce alla multiutility di «volare» nei numeri per
alcuni esperti; un male necessario per una identità cittadina che vede la possibilità di
gestire direttamente anche
l'aspetto sociale del trasporto
berico, per alcuni amministratori.
Una gestione diretta, quella
sui mezzi urbani, che per Aim
inizia nel lontano 1911 e che
oggi, oltre al capoluogo, coinvolge anche i Comuni di Altavilla, Creazzo, Monteviale,
Costabissara, Torri di Quartesolo, Caldogno, Monticello
Conte Otto, Gambugliano,
Longare, Sovizzo, Bolzano Vicentino, Arcugnano e Quinto.
Ma la prima differenza fra
l'esempio vicentino e lo scenario che si configura a Verona fra Agsm e Atv è proprio
questo: a Vicenza il trasporto
urbano è diviso da quello extra urbano, quest'ultimo gestito da Ftv. Ci han provato
per più di un decennio, in città, a fondere anche queste due
realtà. E per ora non c'è stato
nulla da fare. «E' come mescolare le mele con le pere»,
tuonano periodicamente sindacati ed economisti, in mezzo alle scornate fra Comune e
Provincia, prima con i duelli
Hullweck-Dal Lago, poi con le
frecciatine fra Variati e Schneck. «I bilanci di Ftv sono in
ordine, quelli di Aim no» è
sempre stato il ritornello della
Provincia. A cui si affiancavano altre grane da risolvere: dipendenti pagati in modo diverso, realtà da allineare con
le alte barriere del sindacato e
le proteste dei dipendenti.
Anzi: di poco tempo fa l'ultimo sgarro: la Provincia, con
un blitz, si è nominata un
nuovo amministratore di fiducia, per gestire l'era post
Barucchello. No grazie, dunque.
Tiepidi tentativi di dialogo,
per ora, si concedono con la
collaborazione a definire un
comune orizzonte di contorno: biglietteria unica in stazione (per chi deve prendere i
mezzi interprovinciali e poi
quelli urbani), officina condivisa, come pure parte degli
acquisti. Stop. Anche se Aim,
nell'ultimo bilancio, ha riconfermato nell'elenco dei suoi
obiettivi la tanto agognata fusione.
Ma qui si arriva alla seconda criticità che, probabilmente, frena il sindaco Flavio Tosi:
quella che si prepara ad affrontare l'amministrazione
scaligera per alcuni dirigenti
vicentini, sembra «un'opera-
zione anacronistica», infatti:
proprio in un periodo in cui il
fardello dei trasporti pesa sui
bilanci delle aziende in modo
preoccupante (a Vicenza zoppica da anni, complice anche
la riduzione dei fondi della regione sulle linee urbane, e si
studiano costantemente nuove formule per invogliare i
cittadini ad usare il mezzo
pubblico; ma a Padova non va
meglio: anche Aps deve fare i
conti con il «rosso» della gestione di tram e trasporti),
non si capisce perché Verona
voglia imbarcarsi in un'operazione del genere.
Per ora, i vertici di Aim non
commentano il possibile progetto con Atv, ma si limitano a
sottolineare un aspetto (forse
l'unico) positivo dell'eventuale operazione, che potrebbe rafforzare l'affinità fra le
due realtà aziendali: «Questa
iniziativa, se fosse confermata, connoterebbe Agsm in una
realtà multi utility molto simile al Gruppo Aim»,
S.M.D.
0 RIPRODUZIONE RISERVATA
migliaia d{ auro di «r -:. -.o» nel bilan-' 013• ncl _
r no
hela, -_ _,,_ _.'.raspordella
ilUiCiuaii
Bca.MBB :
=_ ,.,,Sporto
pubblico urbano praticamente da sempre, dal
1911, ma non gestisce il trasporto pubblico
extra urbano : questo, infatti , è in mano ad Ftv.
Da tempo si tenta una fusione, ma ad oggi è
risultato impossibile per la disparità dei due
bilanci e degli stipendi (e inquadramenti) dei
lavoratori delle due aziende beriche
Si parla di noi
Pagina 1