Cristian Vailati

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Malattie infiammatorie croniche
intestinali
clinica e laboratorio
Cristian Vailati
Malattie infiammatorie croniche
intestinali (IBD)
Disordini infiammatori cronici ad eziologia non nota a carico del tratto
gastrointestinale con episodi di riacutizzazione e remissione.
Ipotesi patogenetica: fattori ambientali (infezioni, in soggetto con predisposizione
genetica – HLA.
• colite ulcerosa (UC):
infiammazione limitata alla
mucosa
• Morbo di Crohn (CD):
infiammazione transmurale
Colite ulcerosa
Complicanze:
-Megacolon tossico (mortalità
elevata, chirurgia)
-CRC (durata di malattia,
estensione di malattia)
Colite ulcerosa - clinica
Diarrea ematica (anche notturna), tenesmo, urgenza, dolore addominale,
mucorrea
Sintomatologia sistemica (febbre, malessere, calo ponderale)
Manifestazioni extraintestinali: fegato 5% (CSP, epatite autoimmune), articolazioni
20% (artrite sieronegativa grandi articolazioni, sacroileite, spondilite anchilosante),
occhio 5% (uveite, sclerite, episclerite), cute 5% (eritema nodoso, pioderma
gangrenoso).
M. di Crohn
30% piccolo intestino (>ileo terminale)
Clinica variabile
40% ileo-colica
30% colica
M. di Crohn - clinica
Dolore addominale (crampiforme nelle localizzazioni ileali), diarrea (spesso senza
sangue)
Sintomatologia sistemica (febbricola, malessere, calo ponderale)
Malattia perianale (fistole, ascessi)
Manifestazioni extraintestinali (> con interessamento colico): fegato, articolazioni,
occhio, cute.
Complicanze – M. di Crohn
Occlusione intestinale da stenosi
Formazione di fistole: entero-enteriche, enterovescicali, entero-cutanee, enterovaginali.
Ascessi
Malassorbimento (localizzazione ileale – Sali biliari, vitamina B12, iperossaluria):
litiasi colecistica e renale
CRC (malattia di lunga durata).
Diagnosi IBD
clinica
imaging
istologia
laboratorio
Laboratorio - IBD
Esami ematochimici
Biomarkers
Coprocolture
Es. parassitologico
Markers fecali di flogosi
Esami ematochimici e
Biomarker
Emocromo
PCR (± VES), correlazione con
Biomarker
attività di malattia, rischio di riattivazione.
-pANCA (65% UC; <10%
Elettroliti plasmatici
CD)
Funzionalità renale
-ASCA
Funzionalità epatica
Coprocolture e parassitologico
Coprocolture:
Salmonella
Shigella
Campylobacter
Yersinia
Clostridium difficile
Esame parassitologico su feci
Markers fecali di flogosi
1. Calprotectina fecale
2. Lattoferrina fecale
3. Leucociti fecali
Leucociti fecali
• Sensibilità e specificità molto variabile (20-90%)
• Bassa accuratezza diagnostica (non superiore a 70%).
• In associazione con FOBT+ → diarrea di origine batterica
Limitato utilizzo nella pratica
clinica
Lattoferrina fecale
Marcatore leucociti fecali
Sensibilità e specificità nella distinzione tra diarrea funzionale ed
infiammatoria del 90-100%
tuttavia
Diffusione limitata sul territorio
Calprotectina fecale
Proteina citosolica dei GB, soprattutto neutrofili (Ca-Zn binding; 36.5 kDa)
Funzione: attività antimicrobica
Correla quantitativamente con la migrazione di GB verso il tratto GI
Limite superiore di normalità attuale: 50 mcg/g
Proteina stabile nelle feci (fino a 7 giorni a T ambiente), necessità di piccolo
campione di feci per il dosaggio (5g).
Marcatore infiammazione intestinale
Diagnosi IBD
Discriminare pazienti con IBD vs IBS (Von Roon et al 2007.)
Sensibilità 95%
Specificità 91%
Forse migliore soglia di discriminazione a 100 mcg/g
Valore diagnostico superiore a ASCA/ANCA, PCR, VES
Ridurre il numero di procedura diagnostiche invasive (colonscopia:
discomfort, time-consuming, costi).
Mindemark et al 2012: riduzione del 50% delle CSP con valore soglia a 50 mcg/g e
67% con valore di 100 mcg/g → risparmio di 1,57 e 2,13 milioni euro/anno.
Calprotectina fecale marcatore non specifico di IBD:
- infezioni gastrointestinali acute
- enteropatia da FANS
- altri farmaci (PPI?)
- diverticolite (?)
- celiachia (?)
Miglior marcatore in grado di discriminare in maniera affidabile tra malattia
attiva/inattiva (valori soglia differenti – 200 mcg/g).
Non permette localizzare il sito di flogosi (CD ileale vs colico).
Normalizzazione dei valori è buon indice di guarigione mucosa.
Non utile come screening per CRC
Servono ancora studi per:
- valutare se CPF correla con estensione di malattia
- capacità di predire riacutizzazioni
2014