Un paese pronto Un paese pronto

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Transcript Un paese pronto Un paese pronto

FONDI&SICAV
CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
Anno 7 - Numero 68 - Ottobre 2014
a decollare
Consensus Italia
FONDI&SICAV - OTTOBRE 2014 -
N.
LA
Un paese pronto
68 -
SORPRESA
INDIA
India
Tanti problemi,
ma anche un po’ di fiducia
America latina
Un continente
a due velocità
TBWA\CORPORATE - © Jasse Kyttanen
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07/10/2014 17:15:47
Editoriale
Non solo tassi a zero
n un mercato caratterizzato da crisi economiche,
finanziarie, politiche si resta piacevolmente sorpresi
quando si trova un’area dove si possa parlare di prospettive interessanti. Proprio per questo motivo abbiamo
voluto dedicare la copertina all’India.
Siamo pienamente consapevoli che si tratta di una
piazza che all’interno di una corretta diversificazione di
portafoglio possa occupare solo una quota contenuta del
totale degli investimenti, però abbiamo ritenuto lo stesso
utile analizzarla nel dettaglio per capire e cercare di conoscere un mondo così lontano dal nostro. Dopo un periodo molto difficile, l’anno in corso si sta rivelando positivo
al di là del rendimento della borsa di Mumbai. L’indice è in
evidente ripresa, l’inflazione è in calo e anche la rupia, pesantemente svalutata, sta vivendo una fase di rerating.
I
Come in ogni nostra analisi abbiamo voluto però dare
ampio spazio anche ai rischi e alle criticità ancora presenti in
questo paese. Problemi che dovranno essere affrontati per
potere tracciare la strada di crescita di una nazione destinata, in base ai trend demografici, a diventare la più popolosa al
mondo, che dispone di aziende di eccellenza in diversi settori (It, farmaceutico, aerospazio), ma che vede ancora i tre
quarti della popolazione impiegati nel settore agricolo.
Un vero e proprio subcontinente con evidenti contraddizioni, dove alle caste e alle mucche sacre per le
strade si affiancano costruzioni avveniristiche e giovani armati di cellulari e tecnologia. Un paese da conoscere, ricordandosi di avvicinarlo sul piano degli investimenti guidati da chi è in grado di selezionare i migliori titoli e le future migliori storie di crescita.
GIUSEPPE RICCARDI
I caporali del sistema
un po’ la sagra dell’ipocrisia. Il dibattito sull’articolo
18 si è svolto, come parrebbe corretto, sul fatto che
la sua abolizione potrebbe provocare un’ondata di licenziamenti e mettere a repentaglio migliaia e migliaia di
posti di lavoro in un momento in cui di dosoccupati ce ne
sono anche troppi. È probabile che in qualche azienda gli uffici del personale abbiano già preparato le liste di tutti coloro che negli anni si sono riparati all’ombra dello statuto
dei lavoratori per evitare di lavorare, ma non si tratta di casi così frequenti. Del resto licenziare comporterà comunque
costi non irrilevanti e non verrà fatto così a cuor leggero.
Il vero punto dell’abolizione dell’articolo 18 è un altro
e di ciò si tende a parlare pochissimo. Si tratta di un’arma
fortissima nei confronti proprio di quei lavoratori che non
si vuole licenziare, un vero e proprio cambiamento dei rapporti di forza all’interno delle grandi aziende. Questo ritorno al passato sarà uno strumento fondamentale per incrementare la produttività, di fatto per ricattare chiunque
non accetti i ritmi imposti dal datore di lavoro. Ovviamente qualsiasi tentativo di protesta, qualsiasi richiesta di diritti anche ampiamente legittimi, come il pagamento degli straordinari o il rispetto dei criteri di sicurezza, verranno spenti prima ancora di essere messi in atto.
Purtroppo il problema della produttività e della competitività nelle aziende italiane esiste eccome, non è stato di certo inventato dai padroni più biechi. Le imprese del
Belpaese devono misurarsi con nazioni emergenti, ma anche tradizionali, che hanno un costo del lavoro molto più
È
ALESSANDRO SECCIANI
basso e un livello di produttività ben superiore e probabilmente per competere sarà necessario rendere le fabbriche molto più simili a caserme. Per quanto mi riguarda la
cosa mi piace pochissimo, ma il problema è reale. Eccome
se è reale! In pratica imprenditori e dirigenti dovranno diventare una sorta di caporali del sistema, pronti a rifilare
punizioni a chi non si allinea.
A questo punto sarà compiuto, però, solamente un primo passo, perché con i caporali nessun esercito è mai riuscito a vincere neppure una scaramuccia di frontiera. Alla
guida occorre che ci siano ufficiali esperti, sia nella conduzione delle truppe, sia nell’organizzazione logistica. Ugualmente ciò deve accadere nella società: bisogna che i nostri
aspiranti caporali sappiano trasformarsi quanto meno in
sergenti, se non addirittura in capitani (chiedere che diventino colonnelli e generali è sicuramente pretendere troppo).
In pratica una volta che abbiano a disposizione delle truppe disciplinate, pronte a sacrificarsi, è necessario che sappiano investire, che acquisiscano la mentalità di muoversi
sui mercati internazionali, che non si limitino a cercare appalti statali con metodi e mezzi innominabili. E purtroppo
per convincere questa classe imprenditoriale a fare tutto
ciò non c’è alcun articolo 18 da abolire. Un caso su tutti,
Machionne. Non è chiaro se sia più odiato dai sindacati o
dai suoi colleghi imprenditori. Al di là del fatto che non credo sia simpatico neppure a sua madre, il manager è certamente un di caporale che si è mosso con strategie da generale. Ancora, però, non sappiamo se vincerà la guerra.
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
3
Sommario Ottobre 2014
Régis Bégué, responsabile della gestione azionaria di Lazard Frères Gestion
6
Vive l’Europe!
L’asset manager francese che vanta Aum superiori a 15 miliardi di euro è
pronto a sbarcare in Italia. Il responsabile equity chiarisce i punti di forza dell’approccio d’investimento adottato, sottolinea le buone prospettive dei titoli europei e spiega che a Piazza Affari sono presenti società il cui andamento è influenzato da fattori estremamente diversi e che non bisogna fossilizzarsi solo sul Pil in fase discendente
La sorpresa India
14
In pieno
recupero
Dopo un periodo molto difficile per il
subcontinente asiatico, il 2014 si sta rivelando un anno estremamente positivo. L’equity è in evidente ripresa, l’inflazione è in calo e la rupia, che aveva subito una pesante svalutazione, sta vivendo una fase di rerating. Certamente il
modello di sviluppo cinese, con i suoi
eclatanti risultati, è ancora lontano, ma
la via intrapresa sembra la medesima,
anche se le condizioni di base delle due
economie sono diversissime
PROMOTORI&CONSULENTI
&
PROMOTORI CONSULENTI
FONDI&SICAV
Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Mps
PROMOTORI&CONSULENTI
Ottobre 2014
Pagelle ai
promotori
Pagelle ai
promotori/2
Meeting sulla
consulenza
Come giudico
il professionista
Ogni società lo
fa diversamente
Laclientelaè
increscita
32
Ecco la banca-rete 3.0
Le pagelle dei promotori
36
Fabrizio Viola,
amministratore delegato di Banca Mps
«Di nuovo in attacco
con Widiba»
4
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
I primi della classe e gli altri
Meeting sulla consulenza
40
Il cliente è pronto alla parcella
Fondi&Sicav n. 68
Fondi azionari - L’America latina
42
Un continente
a due marce
L'area è divisa in blocchi molto diversi: l'Alleanza del
Pacifico (Cile, Perù, Colombia e Messico) e il Mercosur
(Argentina,Brasile,Paraguay,Uruguay e Venezuela). Se
la prima ha ancora un forte dinamismo, nonostante il
calo dei corsi delle materie prime, il secondo gruppo,
che ha fatto scelte politiche più sociali e meno liberiste, sta affrontando problemi molto complessi. E alcune economie sono state colpite da crisi pesantissime
Consensus - L’Italia
48
Piazza Affari
non è da buttare
Tutti convengono che il paese sta cercando di cambiare e avviare riforme strutturali importanti, ma sulla
riuscita di questa azione molti hanno diversi dubbi. Un
reale miglioramento delle condizioni generali verrebbe percepito come un segnale molto positivo da parte
dei mercati. In ogni caso non mancano le occasioni sul
listino, che nel suo complesso non viene ritenuto sopravvalutato. E non aiuta la difficile congiuntura di tutta l’Europa
Osservatorio previdenza - Cassa nazionale del notariato
56
L’eccezione che
conferma la regola
La pensione di questi professionisti è sganciata dai contributi realmente versati ed è commisurata solo agli anni di servizio. Finora le prestazioni sono state
molto premianti per l’intera categoria, anche se la crisi economica sta cominciando a colpire una delle poche oasi serene. Le nuove generazioni sono infatti
penalizzate ed è necessario integrare l’assegno di base sottoscrivendo un programma di versamenti volontari per mantenere il proprio tenore di vita
Le rubriche
3 Editoriale
8 Msci India
10 Notizie in breve
60 My life, My style
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
5
Faccia a faccia con il gestore
Régis Bégué, responsabile della gestione azionaria di Lazard Frères Gestion
Vive
l’Europe!
L’asset manager francese, che vanta Aum superiori a 15
miliardi di euro, è pronto a sbarcare in Italia. Il responsabile
equity chiarisce i punti di forza dell’approccio d’investimento
adottato, sottolinea le buone prospettive dei titoli europei e
spiega che a Piazza Affari sono presenti società il cui
andamento è influenzato da fattori estremamente diversi e
che non bisogna fossilizzarsi solo sul Pil in fase discendente
di Massimiliano D'Amico
azionaria di Lazard Frères Gestion, abbiamo analizzato i principali temi del mercato.
C
RÉGIS BÉGUÉ,
RESPONSABILE DELLA GESTIONE
AZIONARIA DI
6
LAZARD FRÈRES GESTION
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
resce l’interesse dei principali player attivi nella gestione dei capitali per il merca-
Negli ultimi anni la Banca Centrale Europea ha
to italiano. Lazard Frères Gestion, l’asset
iniettato nel sistema creditizio del Vecchio con-
manager francese del gruppo Lazard, è infatti
tinente, in due maxi operazioni di liquidità, oltre
pronto a fare il suo ingresso nel nostro paese. Gli
1.000 miliardi a un tasso particolarmente van-
strumenti d’investimento della società specializza-
taggioso (1%). In questo scenario quale approc-
ta nelle small, medium e large cap europee e fran-
cio utilizzate per selezionare le società europee
cesi, nei corporate bond e nei portafogli bilanciati
dal maggiore potenziale?
saranno infatti distribuiti in Italia, in esclusiva, da
«In un primo tempo, queste misure dovrebbero
Global Funds Europe. Distributore autorizzato
avere un effetto positivo immediato per i titoli con
dall’Fca al collocamento presso investitori istitu-
elevata leva finanziaria e per le banche. Dopodiché,
zionali, con Giorgio Ricchebuono come presidente,
potrebbero in effetti contribuire a stimolare la ri-
Gfe nasce dall’iniziativa di Giuliana Gorla, Christian
presa in atto: è quindi probabile che i titoli ciclici e
Barozzi e Andrej Carpani, attivi da anni nel mondo
con un’alta leva operativa possano avvantaggiar-
del collocamento dei fondi, con l’obiettivo di intro-
sene maggiormente. Il nostro approccio consiste
durre in Italia e in Europa asset manager di eleva-
nel selezionare le società la cui quotazione appare
ta qualità e di dimensioni medio-grandi.
sottovalutata rispetto a questa capacità di trarre
Con Régis Bégué, responsabile della gestione
vantaggio dalle misure introdotte».
Più in generale quali sono le vostre preferenze dal punto
di vista settoriale e geografico all’interno del mercato
azionario europeo?
«Il nostro non è un approccio settoriale, ma basato piuttosto sulla selezione delle società con il profilo migliore rispetto al grado di rischio accettabile. Ne deriva, tuttavia,
che i nostri portafogli risultano in questo momento complessivamente sovraesposti al settore farmaceutico, che
gode di un’ottima visibilità, di una dinamica importante
delle fusioni e acquisizioni e di valutazioni che si manten-
agli acquisti di attivi (Abs) ha di fatto innescato un movi-
gono a livelli molto ragionevoli. Anche il settore bancario
mento ribassista sull’euro, che è tuttora in atto e sembra
è ampiamente rappresentato. Dopo un periodo di rivaluta-
pertanto duraturo. In ogni caso, è in linea con il differen-
zione, specie nel biennio 2012-2013, ora siamo entrati in
ziale di crescita, e dunque, in previsione, anche di tasso
una fase di normalizzazione dei risultati, cioè di rafforza-
d’interesse, esistente tra la zona euro e gli Stati Uniti. L’eu-
mento grazie alla diminuzione del costo del rischio e dei
ro non sembra dunque destinato a risalire e potrebbe per-
finanziamenti».
sino indebolirsi ulteriormente nel momento in cui la Fed
deciderà di alzare i tassi a breve, il che avverrà molto pro-
Lo scorso giugno, Draghi ha annunciato altre misure di
babilmente ben prima che nell’area euro».
sostegno che includono “nuove operazioni di rifinanziamento a lungo termine per il sistema bancario”. In parti-
Le tensioni geopolitiche in Ucraina quale impatto avran-
colare, si tratta del Tltro, prestiti a lungo termine che le
no sulle prospettive del mercato azionario europeo?
banche potranno sfruttare, ma con un vincolo legato al-
«Concretamente, il peso economico dell’Ucraina attual-
l’erogazione del credito all’economia reale. Alla luce di
mente è modesto. L’economia russa ha una forza maggio-
queste operazione, in quale modo Lazard ha ribilanciato
re, soprattutto a livello di beni di consumo. Alcune impre-
il portafoglio azionario?
se stanno già risentendo della debolezza della valuta e del-
«Non abbiamo una reazione automatica a questo tipo di
l’economia sottostante, ma si tratta per ora di una situa-
misure, perché le nostre decisioni sono guidate dall’inve-
zione abbastanza circoscritta. Nel caso di un allargamento
stimento a livello microeconomico. Ma è anche vero che le
del conflitto, le conseguenze potrebbero essere più gravi,
operazioni di Tltro sosterranno il settore finanziario nel suo
ma per ora questa eventualità ci sembra lontana. Purtrop-
complesso per effetto dell’abbassamento dei tassi sovrani,
po, le tensioni geopolitiche sono un dato strutturale. In ba-
in particolare nel sud Europa, nonché i titoli industriali con
se ai periodi storici, possono essere più o meno accentua-
elevata leva finanziaria».
te, ma non scompaiono mai del tutto e non costituiscono
un ostacolo all’investimento azionario».
Come giudicate il settore finanziario continentale?
«Bisogna distinguere almeno tre sottoinsiemi che presen-
Secondo il Fondo Monetario Internazionale, l’economia
tano problemi assai differenti: le banche che, come detto,
italiana si contrarrà quest’anno dello 0,2%. Qual è il suo
godono di una dinamica favorevole, il settore immobiliare,
parere su Piazza Affari?
che pure si avvantaggia dei livelli bassissimi dei tassi, e, al-
«Il mercato azionario italiano è composto da titoli il cui an-
l’opposto, le assicurazioni del ramo-vita, che ne risentono
damento è influenzato da fattori estremamente diversi. I
sul piano dei rendimenti degli attivi finanziari. Nel com-
petroliferi, gli industriali o, ancora, i beni di consumo non
plesso, comunque, il settore è molto più solido di quanto
presentano una particolare correlazione con il solo dato
non apparisse nel 2008 o nel 2011».
del Pil nazionale. Per le banche italiane, invece, se da un
lato il calo degli oneri di rifinanziamento è stato positivo,
Le manovre della Bce sono sufficienti per indebolire l’eu-
dall’altro la diminuzione del costo del rischio potrebbe ri-
ro e ridare slancio all’export delle aziende?
chiedere più tempo del previsto, tenuto conto della lentez-
«Concretamente, l’ultimo annuncio della Bce di apertura
za della ripresa».
I
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
7
Msci India
Performance positive da Mumbai
Politica di investimento
Informazioni generali
l campione selezionato è composto da 20 strategie disponibili sulla
I
piattaforma Allfunds Bank ponderate per gli Aum investiti in ciascu-
Indice
Msci India
Lancio
1° settembre 2011
Divisa
Euro
na delle stesse. Il portafoglio, che riflette l’andamento di questi fondi,
ottiene un rendimento superiore all’indice di riferimento (Msci India), con
una volatilità inferiore e quindi uno Sharpe ratio migliore. I rendimenti
sono calcolati in euro.
Il portafoglio è stato lanciato a partire dal settembre 2011 e sia il
fondo, sia l’indice hanno iniziato a generare una performance positiva a
Il settore maggiormente rappresentato è quello finanziario, seguito dal-
partire dal 2013 dopo un anno e mezzo di trend rialzisti e ribassisti alter-
l’information technology, dai consumi ciclici e dalle imprese industriali.
nati. A oggi il portafoglio ha generato un rendimento cumulato di circa
P e r io d o d i c a l c o lo : 1 ° s e t t e m b r e 2 0 1 1 - 3 1 a g o s t o 2 0 1 4 .
il 50% contro il 30% dell’Msci India.
T u t ti i c a l c o l i s o n o i n e u r o .
Risultati dal 1° settembre 2011 all’ottobre 2014
1.500
VAMI
Portafoglio
Risultati dal 1° settembre 2011 all’ottobre 2014
20
150
15
140
Indice
Portafoglio
1.250
Indice
130
10
1.000
120
5
750
110
0
100
500
-5
90
250
-10
80
0
10/’11 01/’12 04/’12 07/’12 10/’12 01/’13 04/’13 07/’13 10/’13 01/’14 04/’14 07/’14
12/2011 04/2012 08/2012 12/2012 04/2013 08/2013 12/2013 04/2014 08/2014
Capture ratio (dal lancio)
Up capture ratio
Down capture ratio
Up months in up markets
Down months in down markets
Up market out performance
Down market out performance
Total out performance
Drawdown analysis (dal lancio)
33,23%
94,59%
88,19%
84,68%
33,1%
79,84%
101,39%
Drawdown
Lunghezza
Recovery
Peak
Valley
-36,06%
-19,72%
-16,46%
-16,49%
-8,9%
-6,5%
3
3
3
3
6
0
9
4
1
4
1
0
17/05/2013
16/02/2012
08/09/2011
15/02/2012
04/10/2012
07/07/2014
28/08/2013
23/05/2012
20/12/2011
24/05/2012
15/04/2013
14/07/2014
Rendimento mensile
Anno
Portafoglio/Indice*
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Lug
Ago
Sett
Ott
Nov
Dic
2014
Portafoglio
Msci India
Portafoglio
Msci India
Portafoglio
Msci India
Portafoglio
Msci India
-2,28%
-1,94%
1,67%
2,54%
15,64%
18,7%
-
2,46%
1,5%
-2,55%
-4,31%
3,67%
2,8%
-
9,39%
8,14%
1,91%
2,56%
-3,62%
-4,88%
-
-1,71%
-1,15%
0,69%
2,23%
-2,95%
-3,72%
-
11,98%
11,14%
-1,05%
-3,05%
-4,73%
-6,03%
-
4,27%
3,27%
-8,96%
-7,38%
4,6%
5,53%
-
3,65%
2,83%
-3,5%
-3,87%
3,31%
1,47%
-
4,69%
4,26%
-11,64%
-11,53%
-1,35%
-1,38%
-
4,44%
2,77%
9,08%
6,97%
8,99%
11,29%
-
0,09%
0,08%
9,01%
9,65%
-3,01%
-4,16%
2,39%
4,59%
-2,4%
-3,06%
4,43%
4,4%
-9,64%
-12,42%
3,02%
1,75%
-1,67%
-1,93%
-2,36%
-2,43%
Jensen Treynor
Alfa
Ratio
2013
2012
2011
Statistiche
Portafoglio
Msci India
8
ROR
Volatilità
Indice Sharpe
Active
Premium
14,48%
9,8%
15,95%
21,23%
0,89
0,45
4,67%
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
Correlazione
R2
Beta
Alfa
T.E.
Info
Ratio
0,92
0,85
0,69
7,39%
8,9%
0,83
6,4%
20,58
A CURA DI ALLFUNDS BANK INVESTMENT SERVICES
Le 10 principali posizioni (dati al 31 agosto 2014)
Asset allocation (dati al 31 agosto 2014)
1.
Gs India Equity Portfolio
4,65%
2.
Goldman Sachs Funds
4,42%
3.
Housing Dev Finance Inr2
2,05%
4.
Tata Consultancy Svcs Inr1
1,77%
5.
Icici Bank Ltd
1,71%
6.
Infosys Inr5
1,6%
7.
Housing Dev Fin
1,45%
8.
Infosys Techno Ds
1,4%
9.
Icici Bank Inr10
1,35%
10.
Axis Bank
1,24%
100
Altri
Beni di prima necessità
Telecomunicazioni
Health Care
Industria
Consumo ciclico
Materiali
It
Forwards
Liquidità
87,3%
Azionari
75
50
25
9,53%
0
Distribuzione settori (dati al 31 agosto 2014)
30
Obbligazionari convertibili
Deposito
0,02%
0,02%
0,03%
3,03%
Distribuzione per divisa (dati al 31 agosto 2014)
Energia
100
86,31%
Finanziario
Rupia indiana
Usd
Euro
Sterlina inglese
23,68%
Altri
75
20
17,61%
50
11,47%
10
4,1% 4,51%
5,46% 5,48%
6,59% 6,8%
25
12,34%
1,63%
0
0
1,24%
0,04%
Distribuzione geografica (dati al 31 agosto 2014)
100
Unione Europea
Stati Uniti
Regno Unito
Lussemburgo
Italia
Altri
86,4%
India
75
50
25
10,53%
0
0%
0,2%
0,06%
0,85%
2,08%
La presente scheda (“il documento”) è una presentazione preparata da Allfunds Bank S.A. (“la Banca”). Le informazioni riprodotte nel presente documento non sono e non devono essere intese come ricerca in materia di investimenti, né una raccomandazione o un suggerimento, implicito o esplicito, rispetto ad una strategia di investimento avente ad oggetto gli strumenti finanziari trattati o emittenti strumenti finanziari, né una sollecitazione o offerta, consulenza in materia di investimenti, legale fiscale o di altra natura. Il documento contiene informazioni sintetiche sulle caratteristiche e sui rischi principali di uno strumento finanziario, ha un mero contenuto informativo e riporta
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presentati sono soggetti ai rischi di mercato e non c'è alcuna certezza o garanzia che gli obiettivi degli stessi siano raggiunti. Il valore degli investimenti è soggetto a variazioni anche in virtù delle oscillazioni dei tassi di cambio. Alcuni dei principali rischi dell'investimento sono: rischi associati al territorio, rischi di non liquidità, rischi di portafoglio concentrato, rischi di rendimento del portafoglio, rischi di gestione, rischi sui derivati, rischi di prestito, rischi
fiscali e rischi azionari. Questi ed altri rischi sono descritti nel prospetto informativo. I potenziali investitori devono leggere attentamente il prospetto informativo per avere informazioni sui rischi, al fine di stabilire se l'investimento è adatto a loro. I seguenti rischi possono aumentare la volatilità del prezzo del fondo, amplificando gli effetti del mercato. Si prega di tenere conto, al momento di investire, che: (i) Gli investimenti in titoli azionari sono soggetti
ai rischi di mercato, alle condizioni economiche e politiche dei paesi in cui si effettuano gli
investimenti e, potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. (ii) Gli investimenti in titoli obbligazionari sono principalmente soggetti ai rischi sul tasso d'interesse, sul credito e sulla insolvenza e, potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. (iii) Gli investimenti in absolute return e strategie alternative sono principalmente soggetti al tasso d'interesse, alla liquidità di mercato, al rischio di credito e insolvenza e,potenzialmente, al rischio legato ai tassi di cambio valuta. L'uso di prodotti finanziari come parte del processo di investimento può inoltre generare rischi relativi a restrizioni di liquidità e leva finanziaria. (iv) Gli investimenti nei mercati emergenti e/o
in piccole società possono comportare un più elevato grado di rischio essendo potenzialmente più volatili rispetto a quelli effettuati nei mercati sviluppati o nelle grandi società.
Le performance registrate in passato non sono necessariamente indicative di analoghe performance future. I rendimenti sono al lordo degli oneri fiscali. Il valore dell’investimento è soggetto a fluttuazioni.
Il presente materiale informativo non è stato soggetto all’approvazione di alcuna autorità degli Stati Membri europei.
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
9
News
Healt hcare
health care continua a essere tra i settori più attivi
per quanto riguarda l’attività di fusioni e acquisizio-
L’
sono small e mid-cap e gli obiettivi finali rimangono ampliare la pipeline prodotti, accrescere la potenzialità delle
re per linee esterne è più semplice e meno oneroso, le nume-
ni tra società. In un contesto di mercato dove cresce-
divisioni di R&D e i ricavi delle attività top-line.
In particolare, il segmento life sciences, il cui merca-
rose operazioni creano valore, sia per gli acquirenti, sia per le
to globale vale circa 130 miliardi di dollari, è quello da cui
società target, a causa delle numerose sinergie industriali
arrivano più notizie. Recentemente la tedesca Bayer ha
realizzabili, la produzione, l’R&D e l’accesso ai mercati finali.
annunciato lo spin off della propria divisione life scien-
L’intensa attività di M&A, in particolare nei settori life
ces da quella di material sciences, mentre la tedesca
sciences (importante il deal tra AbbVie e Shire o tra Acta-
Merck KGaA, attiva nel settore farmaceutico, nella chimi-
vis e Forest Laboratories) e dispositivi medicali (da citare
ca e nelle scienze della vita, ha reso noto l’accordo per
l’operazione tra Medtronic e Covidien) è stata supportata
l’acquisto in contanti dell’americana Sigma-Aldrich per
dal bull market nel corso di quest’anno, come confermato
circa 17 miliardi di dollari, con un premio di circa il 37%.
dall’andamento dell’indice settoriale S&P 500 healthcare.
L’azienda target è una società americana leader nei settori life sciences e technology, i cui prodotti e servizi so-
Esplode l’M&A
no utilizzati nella ricerca scientifica, nelle applicazioni
biotecnologiche (genomica, biologia della cellula e proteomica), nell’R&D farmaceutico, nella diagnostica e co-
Mentre la prima parte del 2014 è stata caratterizzata
me componente in alcune produzioni a elevato contenu-
da deal guidati per lo più da logiche legate alla ricerca di
to tecnologico. L’acquisizione permetterà a Merck di ac-
una migliore tassazione, le sinergie industriali hanno ora
crescere la sua presenza in nord America, dove è presen-
preso il sopravvento con il tentativo da parte di alcune so-
te dal 2001 con il marchio Emd, e di aggiungere esposi-
cietà americane di aumentare sempre più le economie di
zione sui mercati asiatici, generando sinergie per circa
scala. Le aziende target delle grandi case farmaceutiche
260 milioni di euro all’anno.
Russia
Ucraina e le forze ribelli filo-russe han-
che i deflussi di capitale sono aumentati e gli in-
gano dalla domanda di valuta estera dei russi che
no concordato il cessate il fuoco lo
vestimenti sono scesi. Alcuni temono una reces-
hanno convertito i loro rubli in valuta Usa. Ma
scorso 5 settembre, segnando il primo
sione, ma gli esperti di Pictet ritengono che la
quando l’avversione per il rischio diminuirà, i dol-
crescita sarà piatta nel 2014».
lari potranno essere riconvertiti agilmente in ru-
L’
passo verso la fine del conflitto. Ma gli Stati
Uniti e l’Europa hanno imposto nuove sanzio-
L’inflazione continua a essere un problema: il
bli. Nel terzo trimestre i deflussi netti di capitale
ni a Mosca nel tentativo di fare ulteriore pres-
paese potrebbe superare ampiamente il target di
privato potrebbero essere pari a zero. Il deprezza-
sione. Da un recente viaggio in Russia Hugo
inflazione del 5% quest’anno. Sono state forse
mento del rublo è stato inoltre vantaggioso per le
Bain, di Pictet Am spiega come la situazione
più le misure di ritorsione della Russia che non le
imprese locali, dove dominano le industrie del
del paese non sia negativa così come appare
sanzioni dell’occidente a colpire maggiormente
settore energia, acciaio e minerali. Le esportazio-
sulle pagine dei quotidiani. «Il presidente Putin
l’economia: sembra che il divieto di Mosca di im-
ni rappresentano più di tre quarti dell’indice Msci
portare beni alimentari dall’occidente in agosto
Russia. Secondo i modelli statistici di Pictet il ru-
abbia generato un aumento dei prezzi del pollo
blo è sottovalutato del 23% contro il dollaro
del 20% nelle zone rurali. L’impatto del divieto di
americano. Anche gli investimenti pubblici po-
import di cibo potrebbe fare salire l’inflazione di
trebbero aumentare il prossimo anno e un altro
1,5 punti percentuali quest’anno.
fattore positivo riguarda le stime favorevoli del
Infondovabene
gode di un’ottima popolarità nel suo paese. Con
10
uno dei tassi di disoccupazione più bassi nella
Il rublo è sceso di oltre l’8% contro il dollaro
storia e standard di vita migliori, sembra che i te-
Usa quest’anno soprattutto a causa dei deflussi di
mi politici in questo momento siano più impor-
capitale. Ma lo scenario dei flussi non è negativo
tanti di quelli economici per i cittadini russi. Con
come sembra. La Russia ha visto un’uscita netta di
tutto ciò l’economia del paese sta soffrendo. Il Pil
capitali pari a 74 miliardi di dollari nella prima
è sceso su base annua a giugno e a luglio, dato
metà dell’anno. Di questi, si stima che 12 proven-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
raccolto.
News
Obbligazioni
green bond sono strumenti che prevedono
Quella delle obbligazioni verdi di tipo
la destinazione esclusiva dei proventi a pro-
societario, in quanto asset class nascente, è
I
oltre che il primo emesso da una società del
settore dei beni di largo consumo».
getti verdi nuovi ed esistenti, ossia attività
un’area brulicante di primati. Nell’ottobre del
Sull’argomento Vladimir Jovkovic, credit
che promuovono iniziative per la sostenibilità
2012, l’azienda di gas industriali Air Liquide
&G, afferma: «È evidente che gli
research di M&
climatica o ambientale in generale. In sostanza,
si è autodefinita la «prima società privata a
emittenti societari intendano spingere lo svi-
servono a raccogliere capitali da investire in
emettere obbligazioni corrispondenti ai crite-
luppo del mercato dei green bond come fonte
operazioni destinate a produrre vantaggi am-
ri degli investimenti socialmente responsabi-
di finanziamento alternativa e, così facendo,
bientali. L’International capital market associa-
li (Sri)». Da allora, abbiamo visto l’utility fran-
sensibilizzare il pubblico sui problemi ambien-
tion (Icma) ha definito le linee guida per l’emis-
cese Edf annunciare a novembre 2013 «l’e-
tali che si trovano ad affrontare. Le aziende so-
sione dei green bond a gennaio del 2014. Se in
missione del primo green bond societario»,
no oggi la singola fonte principale di emissioni
verdi. Se è chiaro che gli emittenti e gli investi-
Crescono i green bond
tori ottengono entrambi vantaggi in termini di
reputazione per l’adesione e l’appoggio a progetti sostenibili, le obbligazioni verdi mancano
origine le obbligazioni verdi erano appannag-
anche se questo stesso record potrebbe esse-
di una definizione vincolante riconosciuta a li-
gio quasi esclusivo di emittenti sovrannaziona-
re rivendicato (questione di un paio di gior-
vello internazionale e si limitano a rispettare
li, come la Banca Europea per gli Investimenti,
ni) dall’impresa immobiliare svedese Vasakro-
una serie di linee guida su base volontaria». In-
la Banca Mondiale e la Banca Europea per la
nan. Più di recente, a marzo 2014, l’azienda
fine, esaminando alcuni esempi di emittenti so-
Costruzione e lo Sviluppo, oggi gli emittenti fi-
di beni di consumo Unilever ha dichiarato che
cietari di obbligazioni verdi, sembra che il prez-
nanziari e societari attingono sempre più spes-
«il titolo di sostenibilità verde Unilever è il
zo dei green bond sul mercato secondario sia in
so a questa nuova fonte di finanziamento.
primo green bond sul mercato della sterlina,
linea con quello di altre emissioni non verdi.
Grecia
i stima una crescita positiva del Pil della Grecia nel
2014, dopo sei anni di recessione e una contrazione
S
doppiare quest’anno dallo 0,7% del Pil nel 2013. Ma la crescita delle esportazioni è stata debole da inizio anno, anche
cumulativa pari al 24% del prodotto interno lordo. La
se positiva a giugno e a luglio, generando un ampliamen-
ripresa sarà tuttavia marginalmente positiva nel 2014 per
to del disavanzo commerciale nel settore delle merci. È
poi migliorare gradualmente nel 2015, dato che le riforme
necessario migliorare la competitività, in particolare attra-
strutturali sviluppate sino a questo momento iniziano a
verso la riforma del mercato dei prodotti, dato che i salari
produrre qualche risultato. Ma la situazione economica in
sono stati adeguati. Il tasso di disoccupazione è sceso lie-
Grecia rimane debole e permangono forti rischi al ribasso.
vemente al 27% a giugno, dal picco pari al 27,9% di set-
Su questa base Hsbc Bank commenta: «La contrazione
tembre 2013 e la disoccupazione si è stabilizzata dopo una
del Pil è rallentata allo 0,3% anno su anno nel secondo tri-
contrazione di circa il 10% anno su anno a metà 2012. I
mestre del 2014 dal 3,9% del 2013. Ma il forte rialzo del-
prezzi al consumo continuano a scendere. Le ulteriori ridu-
l’indicatore del sentiment economico dalla fine del 2012
zioni dei prezzi dei generi alimentari, energia e carburante
negli ultimi mesi è diminuito. L’indicatore della fiducia nei
dovrebbero supportare il reddito disponibile reale, anche se
i salari continuano a calare. Tuttavia la deflazione renderà
Buone notizie da Atene
più difficile ridurre lo stock del debito».
Dopo la sovraperformance del 2013 la Grecia sembra che
possa raggiungere l’obiettivo di bilancio nel 2014 (un avan-
12
consumi è sceso ai livelli di inizio 2009. Il Pmi manifattu-
zo primario pari all’1,5% del suo Pil). Dopo avere raggiunto
riero è oscillato intorno a 50 punti nel 2014, ma la produ-
il picco a circa il 177% del Pil nel 2014, la Commissione Eu-
zione industriale continua a scendere, anche se in modo più
ropea prevede che il debito pubblico generale scenderà al
moderato rispetto al 2013. L’unico contributo positivo alla
125% nel 2020 e al 112% nel 2022. Hsbc stima un forte ri-
crescita nella prima metà del 2014 è arrivato dalle espor-
schio al ribasso a causa dello slittamento fiscale, del ritardo
tazioni nette e il surplus di conto corrente potrebbe rad-
delle riforme strutturali e della diminuzione dell’inflazione.
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La sorpresa India
Un paese
al bivio
In pieno
recupero
Dopo un periodo molto difficile per il subcontinente asiatico, il 2014 si sta rivelando
un anno estremamente positivo. L’equity è in evidente ripresa, l’inflazione è in calo
e la rupia, che aveva subito una pesante svalutazione, sta vivendo una fase di
rerating. Certamente il modello di sviluppo cinese, con i suoi eclatanti risultati, è
ancora lontano, ma la via intrapresa sembra la medesima, anche se le condizioni di
base delle due economie sono diversissime
India è stata la sorpresa positiva del 2014. In
L’
14
di Boris Secciani
perenne e considerata il membro più grande e più proble-
un anno relativamente volatile per i merca-
matico del gruppo dei fragile five. L’India, infatti, sembra-
ti azionari, a inizio ottobre il principale indi-
va impelagata nei tipici problemi che caratterizzavano i
ce equity del paese, il Sensex, si trovava in
paesi in via di sviluppo qualche decennio fa: alto debito
rialzo rispetto a 12 mesi prima di circa il
pubblico (67,7% del Pil a fine 2013), una scarsa produtti-
38% e di oltre il 27% in confronto alla fine del 2013. Que-
vità industriale accompagnata da un eccesso di importa-
sta performance è stata realizzata nonostante la recente
zioni, forte inflazione, bassa crescita reale (nell’anno fisca-
correzione delle azioni emergenti e di quelle mondiali in
le terminato a fine marzo 2014 il prodotto interno lordo è
generale. Anche la rupia indiana ha visto una forte ripre-
aumentato appena del 4,7%, un tasso quasi dimezzato ri-
sa, cui ha fatto seguito nei confronti del dollaro un calo
spetto al 9% del 2011) e deficit infrastrutturale e di com-
che però si è semplicemente inserito nel quadro di forza
petenze della popolazione. In pratica una nazione che ri-
brutale del biglietto verde. Oggi la divisa di Mumbai scam-
schiava di uscire dagli emerging market per tornare in mez-
bia nell’area di 61,5-62, pressoché invariata nel 2014 e in
zo al vecchio terzo mondo. Il tutto complicato da una po-
ripresa rispetto al minimo ultradecennale toccato nell’au-
polazione enorme e assai variegata in termini di lingue par-
tunno di un anno fa a quasi 69 per dollaro. Certo si tratta
late, costumi, livello di sviluppo e credenze religiose.
di un livello ancora molto debole, rispetto alla soglia di cir-
Non pochi osservatori negli ultimi anni hanno più vol-
ca 38 toccata a inizio 2008 negli ultimi giorni del carry
te paragonato (sfavorevolmente) l’India all’altro grande
trade sui mercati emergenti finanziato dal dollaro, prima
colosso del mondo, la Cina. Quest’ultima oggi, comunque,
della grande crisi finanziaria.
presenta un Pil pro capite che è circa quattro volte quello
Nel complesso, però, si tratta di performance decisa-
indiano, sta volando verso il ruolo di prima economia del
mente interessanti e inaspettate, specie per una nazione
mondo, mostra il maggiore sistema industriale del piane-
che ultimamente veniva associata a una situazione di crisi
ta, vanta quasi 4 trilioni di riserve in valuta estera nei for-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
«
Sarebbe un errore ignorare le potenzialità di una realtà destinata comunque,visti i trend
»
demografici in atto,a diventare la nazione più popolosa del mondo
zieri della Banca centrale (a fronte di un valore pressoché
ta. Certo anche in questo caso il paragone con la Cina,
irrilevante in India), occupa la prima o la seconda posizio-
che detiene circa l’11% delle esportazioni planetarie,
ne in termini di dimensioni assolute in quasi ogni catego-
appare impietoso, però oltre al deficit di produttività va
ria merceologica (i due terzi della popolazione del suo
ricordato che la patria di Gandhi presenta alcuni svan-
eterno rivale, oltre 800 milioni di persone, vivono con due
taggi oggettivi, quali una minore dotazione di risorse
dollari al giorno o meno) e continua a crescere a ritmi ben
naturali rispetto alla Cina, una delle principali cause, insie-
superiori al resto del mondo emergente, nonostante un
me alla passione per l’acquisto di oro dall’estero, del defi-
rallentamento ormai strutturale.
cit di partite correnti.
Sarebbe però un errore ignorare le potenzialità di una
Infine andiamo a riallacciarci al discorso fatto in aper-
realtà destinata, visti i trend demografici in atto, a diven-
tura sui mercati finanziari: qui Mumbai presenta un’inte-
tare entro un tempo relativamente modesto la nazione
laiatura di prim’ordine, con piazze finanziarie relativamen-
più popolosa del mondo. Inoltre il talento indiano, anche
te trasparenti, liquide, diversificate e con asset di alta qua-
a livello industriale, non va sottovalutato: il paese ospita
lità sui quali gli stranieri possono investire in maniera ab-
alcuni complessi manifatturieri enormi, da Arcelor-Mittal
bastanza facile. In questo caso è la Cina a dovere insegui-
alle galassie Reliance e Tata e al gruppo Maruti. La quota
re, con ancora una certa riluttanza da parte delle migliori
dell’export del subcontinente asiatico sul totale mondia-
aziende private del paese a quotarsi in una borsa, che so-
le è passata dallo 0,9% del 1990 all’1,5% dell’anno scor-
lo adesso sta compiendo il grande salto verso l’apertura
so, a fronte di una torta che si è notevolmente ingrandi-
generale agli investitori stranieri.
I
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
15
La sorpresa India
Il ciclone Modi
Una lenta
quarigione
I primi passi del nuovo governo vengono giudicati incoraggianti dalla maggior parte
degli osservatori. Sono stati avviati piani di intervento per migliorare i fondamentali
del paese e per creare una rete industriale e infrastrutturale moderna. Anche i
mercati finanziari saranno riformati e resi sempre più disponibili ad accogliere
capitali stranieri. Certamente, però, i tempi saranno abbastanza lunghi
ia l’equity, sia il debito indiano sono in grado
rendere il colosso del sud dell’Asia una realtà pienamen-
di riflettere in maniera adeguata e reagire con
te moderna. Modi si è mosso con energia incontrando
grande velocità agli sviluppi economici nazio-
tutti i principali partner esteri, Giappone e Cina in pri-
nali, come testimoniato dalle vicende di que-
mis, e ha ottenuto importanti impegni per dozzine di
st’anno. Il 2014 ha marcato un momento di
miliardi di dollari di investimenti. Si tratta di un cambia-
grande svolta: è inutile nascondere che la vittoria eletto-
mento non da poco, specialmente se si considerano le
rale dell’attuale premier Narendra Modi, esponente del
storiche difficoltà nel rapporto con il Dragone. I passi da
partito nazionalista Indu Bharatiya Janata, ha sollevato
fare restano però enormi per riuscire negli intenti: taglia-
molti entusiasmi.
re il debito pubblico, aumentando al tempo stesso le
S
Il suo programma, infatti, è stato incentrato quasi
entrate, svecchiare la burocrazia e innescare un proces-
esclusivamente sul salto di qualità economico: basti pen-
so di ammodernamento produttivo. Un programma di
sare alla recente campagna Make in India per riportare
austerità espansiva che finora è stato eluso da qualsiasi
nel paese i quasi azzerati investimenti esteri diretti e per
altra economia del mondo.
Qualche passo importante è già stato fatto: ad esempio con il predecessore Singh era stato avviato un piano
di riduzione dei sussidi al prezzo della benzina diesel
(circa la metà di tutti i consumi di carburanti nel paese)
ormai ridotti a poco più di zero. Ciò dovrebbe favorire in
maniera netta l’apparato del gas&oil nazionale, i cui profitti sono stati decimati in passato dalle politiche di
sostegno ai consumi, facendo quindi entrare più tasse
all’erario. Nel frattempo queste riforme si sono già tradotte in una notevole crescita borsistica dei titoli del comparto energetico nazionale.
16
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
I
«
L’economia indiana è cresciuta del 5,7% nel secondo trimestre del 2014,il ritmo più
»
sostenuto degli ultimi due anni e mezzo
I primi cinque mesi del nuovo premier
Parte l’austerità espansiva
unque dopo cinque mesi dall’avvio dell’era Modi,
duzione industriale ha iniziato a migliorare e l’inflazione
quale valutazione si può dare della situazione in-
appare sotto controllo. Nonostante questi primi segnali di
diana? Una lenta guarigione sembra la diagnosi di
ripresa, resta tuttavia ancora molto da fare. Stando alle
alcuni dei maggiori investitori istituzionali. Il senso di que-
previsioni, nel prossimo biennio l’economia dovrebbe tor-
sta espressione sta nel fatto che il disastro visto nell’ultimo
nare al suo potenziale di crescita del 6-6,5%».
D
biennio ha rappresentato probabilmente l’acuirsi di una cri-
In una congiuntura tutto sommato non facile, dun-
si di passaggio degli emergenti, superata la quale il paese
que, sembra che stiamo assistendo al realizzarsi di quel
sta tornando verso il suo tasso potenziale di crescita. San-
quadro di austerità espansiva di cui parlavamo in prece-
deep Kothari, portfolio advisor di Ff India Focus Fund di
denza, con una maggiore crescita economica accompa-
Fidelity Worldwide Investment, commenta: «L’economia
gnata da meno squilibri strutturali. Adrian Pop, membro
indiana è cresciuta del 5,7% nel secondo trimestre 2014, il
del team di gestione dell’East Capital Emerging Asia
ritmo più sostenuto negli ultimi due anni e mezzo. La pro-
Fund, aggiunge: «Il quadro indiano è molto buono. La cre-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
17
La sorpresa India
Il ciclone Modi
scita economica è già ripresa nell’ultimo trimestre, arri-
ficile scalare, grazie al ritorno di fiducia degli investitori,
vando al 5,7% anno su anno, un tasso di crescita che non
con (almeno nella prima metà dell’anno) un reintegro del-
si osservava dall’inizio del 2012. L’inflazione è in discesa,
l’India nella propensione al rischio globale. A questi ele-
con l’indice Cpi al 7,8% ancora anno su anno in agosto,
menti va aggiunto il bear market delle materie prime,
rispetto ai livelli del 9-10% rilevati nel 2013 e nella mag-
disastroso in America latina, ma una manna per un paese
gior parte del 2012. Anche l’indice Wpi ha rallentato bru-
relativamente povero di risorse. Ricorda infatti il team di
scamente, con le ultime rilevazioni di agosto significati-
analisi di Fia Asset Management: «L’elezione di Naren-
vamente sotto le stime degli economisti. L’amministrazio-
dra Modi ha portato un nuovo clima di fiducia sull’eco-
ne Modi è fortemente impegnata ad abbassare il deficit
nomia indiana. Gli ultimi dati rilevano un Pil in aumen-
fiscale di 160 basis point entro il 2017, ossia dal 4,6% del
to del 5,7% trainato dalle buone performance del setto-
Pil del 2014 al 3% del 2017. Infine, i dati degli ultimi mesi
re minerario, manifatturiero e dei servizi e sospinto dalla
segnalano il contenimento dell’attuale disavanzo delle
debolezza della rupia nei confronti del dollaro. L’inflazio-
partite correnti, che dovrebbe aggirarsi intorno al 2% del
ne core ad agosto si è attestata al 6,9%, il dato più basso
prodotto interno lordo, o poco sotto, entro la fine del-
da tre anni a questa parte, favorito in parte dall’assenza
l’anno fiscale».
di pressioni sui prezzi energetici e delle materie agricole,
Va tenuto però presente che finora l’economia nazionale ha colto i frutti più bassi di un albero che sarà dif-
entrambi fattori che pesano notevolmente sulla bilancia
dei pagamenti».
I
Le prospettive di lungo periodo
Un ammodernamento
indispensabile
18
ra dal quadro congiunturale vale la pena muo-
O
Per cambiare la situazione è dunque necessario porta-
versi verso quelle che sono le prospettive di lungo
re avanti un fortissimo processo di modernizzazione di ba-
periodo: infatti anche in un’ottica di investimen-
se, che inevitabilmente si scontrerà con una burocrazia
to sugli asset rischiosi del paese, appare necessario capi-
elefantiaca, un potere politico frammentato e contraddit-
re quale credibilità possa avere la ripresa indiana, visto
torio e mille altri ostacoli. Per il momento, comunque, i
che ormai le occasioni di breve sono già state sfruttate,
primi passi avviati sembrano incoraggianti, fatto ricono-
oltretutto in una fase in cui qualche scricchiolio sui mer-
sciuto anche dagli investitori. Per esempio, Jürgen Maier,
cati dei capitali globali si sente. In questo caso il grado
gestore nel team azionario mercati emergenti di Raiffei-
di fiducia nei confronti dell’amministrazione a maggio-
sen Capital Management, afferma: «Riteniamo che il pia-
ranza nazionalista appare elevato, con un concetto chia-
no di riforme economiche di Modi metterà l’India sulla
ve su cui l’India si gioca il futuro: gli investimenti, soprat-
strada giusta per accelerare la crescita economica e al
tutto quelli esteri, diretti. Infatti finora l’economia nazio-
tempo stesso mantenere il tasso di inflazione sotto con-
nale appariva ben inserita a livello di flussi finanziari
trollo. Sforzi congiunti sono già stati fatti per velocizzare
internazionali e questa enorme nazione si configurava
i processi di investimento. In aggiunta sono stati attuati
come l’ennesima scommessa ad alto beta nei momenti di
miglioramenti per eliminare certe rigidità del mercato del
ripresa e propensione al rischio, nonché uno dei princi-
lavoro e focalizzarsi sulla riforma del Land acquisition act
pali target di speculazioni short nelle fasi di avversione al
(la legge che regola l’esproprio statale di terre da parte
rischio. Anche in questo caso però è emersa finora la
dello Stato, n.d.r.). I limiti agli investimenti esteri diretti so-
debolezza di un gigante demografico ridotto al ruolo di
no stati ridotti in comparti come le assicurazioni e la dife-
paese in via di sviluppo.
sa. Negli ultimi due mesi il governo Modi è stato attivo so-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
prattutto nell’ambito della politica estera con visite in
all’intenzione di introdurre l’Iva entro fine anno. Ritenia-
Giappone, Usa e altri paesi cruciali: pertanto ci aspettiamo
mo questi obiettivi raggiungibili. Inoltre il ministro ha
l’annuncio di ulteriori riforme entro la fine dell’anno. L’e-
dichiarato che è intenzione del governo vendere una
secutivo sembra soddisfatto del suo piano volto ad assicu-
quantità non ancora specificata di quote in banche sta-
rare basi più solide alla crescita, anche se ciò significa
tali, alquanto bisognose di un’iniezione di capitali freschi.
muoversi lentamente inizialmente».
Queste misure però richiederanno tempo, in quanto, prima
Un quadro simile viene delineato anche da Desmond
che le aziende di credito pubbliche possano chiedere capi-
Soon, co-head of investment management Asia e portfo-
tali ai mercati, andrà risolto il problema della decisione
lio manager di Western Asset (gruppo Legg Mason): «La
della Corte suprema, che ha cancellato l’assegnazione di
principale priorità dell’amministrazione Modi, nonché la
centinaia di permessi di esplorazione di carbone. È impro-
maniera più facile per ottenere popolarità, è rivitalizzare
babile che in questo ambito vi siano novità prima del
gli investimenti già approvati negli ultimi 12 mesi dal pre-
marzo 2015. Sul fronte infrastrutturale l’India si è assicu-
cedente governo, ma mai attuati a causa delle incertez-
rata finanziamenti da parte del Giappone e della Cina per
ze politiche. All’annuncio delle legge finanziaria lo scor-
realizzare linee ferroviarie ad alta velocità, strade e porti,
so 14 luglio il ministro delle finanze Arun Jaitley ha elen-
mentre il piano per costruire 100 “città intelligenti” sta
cato una serie di riforme. Innanzitutto verrà innalzato il
facendo importanti progressi, in termini di acquisizione
limite al possesso straniero di aziende nel comparto della
dei terreni necessari e dello sviluppo di centri urbani lungo
difesa, che verrà portato al 49%, mentre nel settore fer-
il corridoio industriale Delhi-Mumbai. Oltre ai progressi
roviario è già stato attuato l’innalzamento del tetto al
elencati finora, notevoli miglioramenti si possono già
100%. Lo spostamento del massimo al 49% nelle assicu-
vedere a livello di base: la burocrazia governativa è stata
razioni, invece, è ancora in fase di approvazione da parte
resa più snella con l’eliminazione della commissione per
del Parlamento. Inoltre lo stesso Jaitley ha annunciato un
la pianificazione e con la riduzione del numero dei mini-
obiettivo del 4,1% nel disavanzo dei conti pubblici, non-
steri. Allo stesso tempo vari lacci e lacciuoli che impedi-
ché del 3,6% nel 2015-16 e del 3% nel 2016-2017, oltre
vano di fare business in India sono stati rimossi».
I
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
19
La sorpresa India
Il ciclone Modi
Come cambierà la finanza
Tanti nuovi strumenti
n simile piano di grandiosi cambiamenti, se attua-
U
viarie, la produzione di energia e la distribuzione. In un
to, porterebbe anche una rivoluzione nell’offer-
paese in cui il 70% della popolazione non ha la disponi-
ta e nella complessità degli strumenti finanziari
bilità continua all’elettricità e il 15% non ha alcun acces-
disponibili sul mercato indiano. Ricorda infatti Manish
so alla rete elettrica, queste riforme dal lato dell’offerta
Shah, ceo di Comgest India: «L’India potrebbe diventare
sono cruciali nel sollevare il tenore di vita in diverse regio-
un modello per i mercati emergenti, se Modi e il suo
ni. Dato che i progetti in fase di stallo rappresentano circa
governo continuassero con successo lungo il percorso di
l’8% del Pil indiano, i cambiamenti previsti sono in grado
riforme. Rispetto a un anno fa il sentiment nel mercato
di migliorare sostanzialmente le prospettive di crescita a
azionario indiano si è letteralmente invertito. Il budget
lungo termine dell’economia, grazie a un effetto molti-
presentato dal premier è un chiaro segnale del cambia-
plicatore. Il finanziamento dovrebbe essere migliorato con
mento d’approccio rispetto a quello basato sulle sovven-
la creazione di quote d’investimento, Reit e strutture
zioni del governo precedente e ha portato a segni tangi-
obbligazionarie per attrarre fondi per progetti infrastrut-
bili di miglioramento delle condizioni economiche in
turali a lungo termine. Attualmente c’è ancora molto scet-
India, come un minore tasso d’inflazione. I maggiori bene-
ticismo riguardo i possibili effetti delle riforme e l’anda-
ficiari dei cambiamenti annunciati sono i settori indu-
mento dell’economia in generale, tuttavia riteniamo che
striali e delle infrastrutture, con l’esecutivo pronto a rilan-
la crescita porterà i propri frutti nel lungo termine e man-
ciare la debole domanda d’investimenti per combattere
teniamo quindi la nostra attenzione su un orizzonte tem-
la carenza di carbone, migliorare le infrastrutture ferro-
porale di questo genere».
Dunque un quadro in grande trasformazione che fa
ben sperare: difficilmente, però, tutto andrà liscio e non vi
saranno battute d’arresto e delusioni. Hans Bevers, macro
research economist di Petercam Asset Management, sostiene: «Mentre la situazione politica ed economica si è
chiaramente stabilizzata attraverso l’adozione di una serie
di misure volte ad attirare investimenti diretti esteri e a ridurre il disavanzo delle partite correnti, l’India non è ancora fuori dal tunnel. Sono necessari più provvedimenti per
aumentare il grado di liberalizzazione per le imprese. Dopo
un inizio promettente, infatti, rimane comunque il rischio
che le riforme vadano incontro a una battuta d’arresto nei
prossimi mesi e che, così, si perda lo slancio».
Ciò nonostante però il buio più nero sembra alle spalle per un’economia che negli ultimi anni è stata eccessivamente mortificata rispetto ai propri comunque rilevanti
problemi. Certo va ricordato che l’entusiasmo per i riformatori tende a sparire con una certa velocità, specialmente in quei mercati finanziari aperti al capitale straniero e
caratterizzati da elevato beta e volatilità. Il destino dell’India allo stato attuale rimane fortemente binario: o nuova
potenza modello Cina o retrocessione nel sottosviluppo
perenne. Quale che sia il risultato, gli sconquassi si faranno sentire con forza sui mercati.
20
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
I
La sorpresa India
Le criticità
Tanti problemi
ancora
da risolvere
Il quadro è generalmente positivo, ma la strada da percorrere è tuttora lunghissima. Si
tratta di un paese agricolo per tre quarti della propria popolazione e la cui produzione
nazionale non basta a soddisfare i consumi. Inoltre nel corso degli anni si è sviluppato
un soffocante settore statale a debito. La Banca centrale ha agito con molta
determinazione per abbassare l’inflazione, ma l’alto costo del denaro rende difficili gli
investimenti strutturali. E per di più la politica monetaria degli Usa non aiuta
lla base del disastroso andamento dell’e-
sia di rilevanti, per l’export, risorse naturali. In pratica si trat-
conomia indiana nel biennio 2012-2013 è
ta di un paese agricolo per tre quarti della propria popola-
stato il venire al pettine di alcuni proble-
zione e la cui produzione nazionale non basta a soddisfare i
mi atavici. Il maggiore è che l’India, in
consumi. Inoltre nel corso degli anni si è sviluppato un
grado di fornire punte di eccellenza in
soffocante settore statale a debito. Si tratta del tipico asset-
comparti come il farmaceutico, i servizi It e l’aerospazio,
to di una nazione in via di sviluppo vecchio stampo, in cui
manca sostanzialmente, sia di una diffusa industrializzazio-
alla mancanza di competitività del privato si supplisce con
ne di base, con il suo corollario di sviluppo infrastrutturale,
un’espansione della burocrazia, l’importazione a debito di
A
quanto necessario con le nefaste conseguenze in termini di
deficit nel saldo di partite correnti, disavanzo dei conti pubblici, inflazione e svalutazione della divisa nazionale.
Se a questo quadro aggiungiamo che gli investimenti
esteri diretti sono entrati nell’ultimo triennio nell’era glaciale, si capisce il perché del clima di sfiducia che circondava l’India pre-Modi. Ora, come abbiamo visto, notevoli
cambiamenti sembra che siano stati già attuati, ma sareb-
22
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
be sbagliato attribuire tutto al nuovo corso politico. Infatti de facto a salvare l’India da una crisi conclamata è stata
l’azione vigorosa e competente della sua Banca centrale,
che si è guadagnata un bel po’ di credibilità in questa difficile fase di transizione.
Nel sue breve periodo alla guida dell’Istituto di emissione, infatti, il governatore Raghuram Rajan è riuscito a riportare su livelli quasi normali un’inflazione che sembrava ormai fuori controllo, pur rimanendo tuttora la peggiore fra le
maggiori economie asiatiche, e ad aumentare le riserve di
valuta estera, grazie alla stabilizzazione della rupia e alla ripresa degli investimenti, che hanno superato i 300 miliardi
di dollari. Ciò è stato ottenuto con una politica monetaria ai
limiti della brutalità: a fine settembre, infatti, per il quarto
meeting di fila, il principale tasso repo della Reserve Bank of
India è stato lasciato fermo all’8%, un livello decisamente
elevato per un paese che ha bisogno disperatamente di riavviare il processo di crescita. Il segnale inviato agli investitori
è che questa volta si fa sul serio e che Mumbai non ha nessuna intenzione di ritornare alle vecchie, caotiche abitudini
per guadagnare un po’ di respiro sul breve periodo.
I
«
Il segnale inviato agli investitori è che
»
questa volta si fa sul serio
Che cosa farà la Banca centrale?
Meno rigidità dal 2015
T
utto ciò ha senz’altro pagato in termini di ripresa di
ti Ludovic Vauthier, fund manager–emerging markets di
fiducia da parte degli investitori. La nuova credibi-
Edmond de Rothschild Asset Management: «Il Cpi rima-
lità acquisita dalla Banca centrale in termini di lot-
ne elevato (al 7,8%), ben al di sopra dell’obiettivo del 6%
ta all’inflazione ha contribuito a rafforzare la rupia india-
della Reserve Bank of India. Fra il luglio del 2013 e il gen-
na, che nel 2013 aveva perso oltre il 30% del valore sul dol-
naio del 2014, la Banca centrale ha aumentato il suo tas-
laro. Ciò ha ridotto i prezzi dell’energia importata, stabiliz-
so repo di 75 punti base. Per quanto riguarda il 2014, la Rbi
zando la bilancia commerciale, e riportando flussi di capi-
ha fatto sapere di ritenere improbabile un taglio. Il prossi-
tali nel paese. Di tale situazione di stabilità ha beneficiato
mo anno, grazie anche a un alto base effect e a un’infla-
il mercato azionario, che è cresciuto molto.
zione core in via di moderazione, è possibile che comince-
A questo punto, però, viene da chiedersi: che cosa c’è
remo a vedere politiche monetarie meno rigide».
da aspettarsi in futuro da Mr. Rajan? Notoriamente, infat-
Alla base di questo auspicato punto di svolta vi è il ri-
ti, è difficile per i mercati, al di là del relief rally del 2014,
conoscimento che tanto è stato fatto per uscire dal panta-
crescere in una condizione di stretta monetaria perenne.
no della stagflazione e delle finanze pubbliche in disordine.
Sostanzialmente, come a livello politico le autorità india-
Così ad esempio la pensa Adrian Pop, di East Capital Emer-
ne devono riuscire a operare il miracolo dell’austerità
ging Asia Fund: «In generale riteniamo che il peggio sia die-
espansiva, così in ambito monetario l’ideale sarebbe riusci-
tro le spalle. I problemi principali sono stati l’alta inflazione
re a contenere l’inflazione in un quadro però di maggiore
e la combinazione di deficit e crescita inferiore alla media.
lassismo monetario. Nonostante la strettoia, il clima è però
Come già menzionato, l’inflazione sta diminuendo e le pro-
caratterizzato da un certo grado di fiducia. Ricorda infat-
babilità che la Rbi raggiunga i suoi obiettivi per l’indice Cpi
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
23
La sorpresa India
Le criticità
dell’8% entro gennaio 2015 e del 6% entro l’inizio del 2016
corda infatti Sven Schubert, specialist Investment strategy
sono alte. Sul lato fiscale, il governo è fortemente impegna-
currencies di Bank Vontobel: «Sembra che il nuovo gover-
to a ridurre il deficit al 3% del Pil entro il 2017. Infine, gli ul-
natore della Banca centrale sia ben intenzionato a combat-
timi dati evidenziano un contenimento dell’attuale disa-
tere l’inflazione, ad esempio cambiando il tasso di riferi-
vanzo delle partite correnti al di sotto del 2% del Pil per
mento dal Wpi, attualmente al 3,7%, al Cpi che è al 6,5%.
quest’anno».
Inoltre oggi il costo della vita viene fatto scendere in ma-
Certo molto dipenderà dall’andamento sui mercati e
niera più aggressiva, il che probabilmente implicherà meno
dal processo di riforme attuato, ma appare assolutamente
lassismo per i prossimi mesi rispetto al vecchio regime.
irrealistico pensare che il trio Modi, Jaitley e Rajan voglia
Senz’altro ciò è meno favorevole alla crescita nel breve pe-
buttare alle ortiche il rispetto che si è guadagnato presso la
riodo, ma dovrebbe portare risultati sul lungo termine gra-
comunità degli investitori per innalzare nel breve termine
zie a una maggiore credibilità dell’Istituto di emissione e a
il tasso di crescita del Pil nominale di qualche decimale. Ri-
un processo di crescita più sostenibile».
I
Una crescita necessaria
Ma il contesto internazionale
non è favorevole
A
24
nche in questo caso non possiamo fare altro che
nei prossimi mesi e che, così, si perda lo slancio. Credo
ricordare come crescita sia la parola chiave del
che nei trimestri che verranno la Rbi manterrà i tassi d’in-
caso indiano: senza questa, o almeno di un piano
teresse invariati, agli attuali livelli dell’8%. Ora che l’in-
credibile per vederla in futuro, i rischi rimangono eleva-
flazione sta calando, infatti, non c’è un bisogno imme-
ti. Ciò anche perché siamo di fronte a uno scenario non
diato di attuare una stretta di politica monetaria. Con gli
facile per gli emergenti in generale. Infatti dopo un 2014
Stati Uniti che, sebbene in maniera graduale, si stanno
di inaspettata ripresa, dovuta a una Fed iper-attendista e
concretamente avviando verso una politica monetaria più
a uno scenario economico discreto, adesso sembra final-
rigida, le condizioni di finanziamento potrebbero diven-
mente arrivato il momento di prepararsi a un’America
tare più volatili, con flussi di capitale verso i mercati emer-
meno prona al lassismo. Oltretutto in uno scenario in cui
genti di nuovo sotto pressione. Tuttavia, con una dinami-
l’economia statunitense sta facendo un pericoloso decou-
ca economica in miglioramento e con una riduzione della
pling dal resto del mondo a rischio di stagnazione, che è
fragilità esterna, l’India dovrebbe essere in grado di supe-
quasi la formula perfetta per vedere un nuovo round di
rare in maniera relativamente positiva il momento criti-
fuga dei capitali dai mercati emergenti, che infatti nelle
co. Detto ciò, qualora dovesse accadere il contrario, con-
ultime settimane non sono apparsi brillanti. Una detta-
siderato il basso livello di debito estero, la Rbi per affron-
gliata analisi su questo punto arriva da Hans Bevers, di
tare la situazione nel miglior modo possibile dovrebbe
Petercam Asset Management: «Mentre la situazione poli-
semplicemente lasciare che la valuta si deprezzi».
tica ed economica si è chiaramente stabilizzata con l’a-
Insomma per l’India rimane sempre il rischio di veder-
dozione di una serie di misure volte ad attirare investi-
si risbattuta nel poco desiderabile gruppo dei fragili cin-
menti diretti esteri e a ridurre il disavanzo delle partite
que, uno scenario che sarebbe semplicemente disastroso
correnti, l’economia indiana non è ancora fuori dal tun-
non solo per i suoi abitanti, che giustamente ambiscono a
nel. Sono necessari più provvedimenti per aumentare il
una qualità della vita più elevata, ma anche per gli inve-
grado di liberalizzazione del contesto per le imprese. Dopo
stitori internazionali che non possono certo permettersi di
un inizio promettente, infatti, rimane comunque il rischio
vedere, nello scricchiolante quadro attuale, una crisi di un
che le riforme vadano incontro a una battuta d’arresto
emergente di queste dimensioni.
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
I
La sorpresa India
Il mercato azionario
Ancora diverse
occasioni
La piazza di Mumbai è salita del 30% in valuta locale dall’inizio dell’anno e i prezzi
non sono più a sconto come in passato. Ma certamente alcuni settori, come le
banche, i consumi discrezionali e i gruppi che sono attivi nella realizzazione di
infrastrutture hanno molta strada di fronte. La paura è soprattutto che, in un
momento in cui gli Stati Uniti sembrano propensi ad alzare i tassi, i flussi di capitali
verso gli emergenti in generale scendano bruscamente
ome spesso accade, i mercati finanziari ten-
C
stagione al termine del 2013, oggi non sono più economi-
dono ad anticipare in maniera alquanto rapi-
che come un tempo. Ricorda infatti Hans Bevers, di Peter-
da i trend del futuro, prima che questi comin-
cam Asset Management: «In rialzo di più del 30% (Ytd in
cino anche solo a materializzarsi. Se analizia-
valuta locale, del 40% in euro) i titoli azionari indiani, fino-
mo quanto è successo sull’equity indiano, al
ra, hanno goduto di un trend positivo. Le valutazioni, al
netto dell’inizio di autunno traballante, viene quasi da gri-
momento, sono tornate ad aggirarsi intorno alla loro me-
dare al miracolo: passare da bomba ticchettante dei fragili
dia di lungo periodo. Anche se sono non più economiche,
cinque fino a vedere il proprio principale listino risalire del
quindi, vi è ancora spazio per ulteriori guadagni».
27% circa nei primi nove mesi dell’anno (ancora di più in
È interessante, a questo punto, cercare di capire che
euro) vuole dire un cambiamento radicale. Ovviamente le
cosa vuole dire nello specifico tutto ciò. Sicuramente si
quotazioni, che erano un’occasionissima da saldi di fine
può affermare che in termini di prospettive di redditività
le azioni del colosso asiatico finora hanno vissuto un 2014
piuttosto deludente, in verità abbastanza in linea con
quanto accaduto nel resto del mondo. In termini più concreti anche da quelle parti l’appuntamento con una crescita robusta degli utili è stato rimandato alla seconda
metà del 2014 e probabilmente al 2015. Questo scenario
fa sì che le valutazioni in generale siano non eccessivamente a sconto per quanto riguarda gli utili, segnale
ormai della fine della fase di “bargain hunting”, ma ancora abbastanza economiche in termini di multipli sul valore di libro.
26
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
I
«
Le valutazioni non sono un motivo di preoccupazione alla luce del fatto che nei prossimi
»
tre-cinque anni si prevede una crescita sostenuta del Pil
Le scelte di mercato
Molta selettività
n pratica l’india qualche anno fa è andata molto vicina
a essere considerata dagli investitori internazionali un
tate alla selezione dei singoli titoli sulla base dell’analisi
I
estremamente favorevole per le strategie bottom-up orien-
paese fallito, ma oggi il ritorno di fiducia è stato feno-
fondamentale e si possono attualmente trovare numerose
menale, anche se per il prossimo futuro una certa selettività
possibilità di investimento con interessanti prospettive di
appare di rigore. Per tentare di cogliere i vincenti dell’emer-
apprezzamento futuro».
sione del nuovo corso di Modi&co, Sandeep Kothari, dell’Ff
Dunque meno opportunità a livello di indice, in un
India Focus Fund di Fidelity Worldwide Investment, aggiun-
mercato che è spesso stato caratterizzato da andamenti
ge alcune considerazioni: «In termini di valutazioni P/E, la
boom-and-bust piuttosto marcati, riflettendo così l’evolu-
borsa di Mumbai è risalita dai minimi. Il mercato è invece
zione di un Pil nazionale in passato caratterizzato da gran-
ancora sottostimato, se consideriamo il rapporto prez-
di euforie e successivi periodi di disillusione. Ricorda infatti
zo/valore di libro. Le valutazioni non sono dunque un mo-
Adrian Pop, dell’East Capital Emerging Asia Fund: «Dall’ini-
tivo di preoccupazione, alla luce del fatto che nei prossimi
zio del 2014 il mercato indiano è tra i 10 migliori a livello
tre-cinque anni si prevede una crescita sostenuta del Pil e
globale. Nonostante il rialzo, se si considerano il P/E o il P/B,
che molte società che avevano rischiato il fallimento ora
si nota che l’azionario non sta scambiando al di sopra delle
sembrano avviate verso una ripresa. L’India è un mercato
sue medie storiche. Nel corso degli ultimi anni le stime sui
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
27
La sorpresa India
Il mercato azionario
rendimenti reali hanno sempre sorpreso negativamente gli
trebbe quindi colpire positivamente gli investitori e portare
analisti e hanno quindi portato a un ridimensionamento dei
ulteriori guadagni sul mercato. Tuttavia non tutto è conve-
ritorni. Ciò ha indotto, sia i compratori, sia i venditori ad
niente, pertanto occorre stare molto attenti nella selezione
adottare cautela. Una ripresa più forte e/o più veloce po-
dei settori e delle società».
I
I settori favoriti
Due scuole di pensiero
efinito questo quadro introduttivo, non sorprendo-
D
so nel 2003, per certi versi l’anno di svolta che diede ini-
no del tutto le scelte che sono emerse da parte dei
zio alla colossale ascesa borsistica degli emergenti, con-
money manager intervistati su titoli e settori con
tinuata fino al 2011. Ludovic Vauthier, di Edmond de Roth-
maggiori potenzialità sul mercato locale. Sostanzialmente si
schild Asset Management, sostiene: «Dal 2010 l’indice
possono distinguere due scuole di pensiero: da una parte c’è
Msci India è in rialzo del 42%, mentre nello stesso perio-
chi punta interamente sul nuovo corso di crescita infrastrut-
do gli utili delle aziende comprese in questo indice sono
turale e industriale, vedendo grandi opportunità nel compar-
cresciute con un Cagr del 10%, il che si è tradotto in un
to bancario che dovrebbe finanziare il tutto, dall’altra c’è chi
aumento dei profitti cumulato di circa il 58%. A oggi l’M-
invece sceglie, con un’accurata selezione, i tradizionali punti
sci India scambia con un P/E di circa 15x, in linea con la
di forza del listino di Mumbai: i consumi, anche in questo caso
sua media storica. Fra il 2003 e il 2007, però, gli investi-
con una robusta componente bancaria. Il ragionamento che
menti erano cresciuti in maniera significativa nel paese e
sta alle spalle indica che il decollo economico definitivo del
nello stesso periodo questo benchmark era passato da 144
paese verso livelli cinesi dovrebbe creare una gigantesca clas-
a 851! Quando strade e altre infrastrutture vengono
se media, oltre che aumentare esponenzialmente il potere
costruite, moltissimi posti di lavoro sono creati, al tempo
d’acquisto di quella che c’è già. In questo ambito le banche
stesso riuscendo a combattere in maniera efficace l’infla-
indiane presentano caratteristiche di solidità patrimoniale e
zione. Si può tracciare senz’altro un parallelo fra quell’e-
buon management (superiore a quello di diversi blasonati
poca e il 2013-2014. Pertanto riteniamo che le migliori
emergenti), qualità non ancora riconosciute dai mercati in ter-
occasioni si trovino fra i titoli ciclici orientati al mercato
mini di quotazioni. Sandeep Kothari, di Fidelity Worldwide
domestico: banche e infrastrutture. Per gli istituti di cre-
Investment, afferma: «Il fondo è fortemente esposto nei ser-
dito privati, ci aspettiamo un netto miglioramento della
vizi finanziari e nei beni di consumo discrezionali. Il sovrap-
qualità degli asset nei prossimi 12 mesi. Nell’ambito indu-
peso sul primo segmento è dovuto alle posizioni in banche
striale ci piacciono aziende che operano nel trattamento
che hanno una solida situazione patrimoniale e una rete retail
delle acque e nell’auto».
in espansione, oltre che una gestione manageriale di qualità
Dunque l’India appare come una gigantesca scom-
elevata. Il posizionamento nei beni di consumo discrezionali
messa incentrata su un processo virtuoso endogeno di
è invece ascrivibile principalmente alle case automobilistiche
uscita dal vecchio statalismo, improduttivo e a debito, per
e a retailer specializzati che dovrebbero trarre vantaggio dal-
riuscire a liberare le forze del paese. Anche se la nazione
l’aumento dei redditi della classe media». Dall’altra parte c’è
non è comunque un grande esportatore, sarebbe comun-
invece chi punta direttamente sulla nuova India e pensa che
que sbagliato attribuire gli ovvi rischi del caso a dinami-
sia possibile aspettarsi un’accelerazione degli ordinativi dal
che puramente interne, in particolare alla possibilità di
momento che il governo sta agendo sulla leva delle riforme
un ennesimo fallimento di politica e classi dirigenti india-
aumentando anche la spesa sulle infrastrutture.
ne. Infatti bisogna comunque tenere conto che, anche se
Non manca poi chi vede una sintesi di questi due
trend, in particolar modo basandosi sul fatto che potrem-
28
non a livello manifatturiero, stiamo parlando di una delle
economie più globalizzate del pianeta.
mo essere agli inizi di un nuovo ciclo secolare di ripresa
Specifica infatti i team di analisi di Fia Asset Mana-
e di miglioramenti strutturali, al pari di quanto è succes-
gement: «La forte interconnessione dell’economia india-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
High yield locali
Buoni rendimenti
con qualche rischio
T
ra le nicchie che gli investitori possono considerare sui
emissioni Hy del paese, infatti, è del 2014: tra queste Rolta,
mercati dei capitali indiani una nota di curiosità è
Greenko e Tata Steel. Inoltre l’unico default in aziende locali degli
rappresentata dalle emissioni high yield da parte di
ultimi cinque anni è stato Essar Steel proprio nell’estate appena
aziende locali in valuta straniera. Come si può capire, si tratta di
trascorsa».
titoli che vanno a esporsi proprio a quelli che sono i punti deboli
Dunque, come si può notare, si tratta di un segmento
del paese, offrendo quindi enormi possibilità di rendimento
relativamente nuovo, che si inserisce nel processo di sofisticazione
qualora questi vengano risolti. Infatti tali obbligazioni offrono un
dei mercati dei capitali indiani, che dovrebbe accompagnare la
delicato coacervo di rischi creditizi, valutari e di politica
crescita economica del paese; con dimensioni così ridotte vi è la
monetaria, che vanno a intersecarsi generando una forte
possibilità di emettere moltissimi nuovi bond e di attrarre
causalità circolare tra loro. Se questo tipo di emissioni presenta
l’interesse di istituzionali che mai prima si erano accostati all’idea
una duration non particolarmente elevata, è altresì vero che una
di comprare corporate bond sotto investment grade in valuta
stretta monetaria, in situazione di rinnovato panico, indurrebbe
straniera su lidi così rischiosi. Sempre Christina Bastin specifica:
gli investitori esteri (fondamentali in India) a scappare
«Dopo la vittoria della National democratic alliance (Nda ) alle
velocemente dall’asset class. Ancora di più un deterioramento
elezioni di luglio, l’India si è trasformata in un target importante
dell’economia indiana andrebbe a indebolire la rupia, con il
per gli investimenti nei mercati emergenti. L’impegno del governo
risultato di aumentare notevolmente il rischio creditizio dei bond
verso il consolidamento fiscale e le riforme, come quella del
acquistati.
prezzo del carburante, e gli sforzi per affrontare gli impedimenti
Ciò non toglie che le potenzialità siano non da poco: innanzitutto
strutturali che ostacolano gli investimenti esteri e la crescita
si tratta di un mercato piccolo e sostanzialmente abbastanza
economica hanno convinto gli investitori (e anche Muzinich) che
solido. Ricorda infatti Christina Bastin, portfolio manager
l’India dovrebbe costituire una parte dell’allocazione degli
emerging market short duration di Muzinich & Co: «Il mercato Hy
investimenti. Il nostro comparto Muzinich Emerging Market
indiano in hard currency non è molto ampio e da un breve
Short Duration è investito in corporate bond indiani, sia con
confronto con l’indice emerging market corporate bond possiamo
rating Ig, sia Hy. I titoli migliori sono Rolta, azienda di tecnologia
fare alcune valutazioni. Il segmento high yield del subcontinente
che fornisce soluzioni It, e la più famosa Tata Motors, che produce
ha un valore nominale di 10,4 miliardi di dollari, mentre quello
auto e macchine commerciali».
dell’indice dei paesi emergenti è di 1,2 trilioni. Praticamente
Ovviamente, come abbiamo specificato, si tratta di un tipo di
rappresenta solo l’1% con 21 emissioni, mentre il benchmark ne
investimento che verrebbe pienamente colpito dalla crisi
comprende 1.780. Il debito bancario subordinato ha una
derivante da un ritorno dell’India alle cattive abitudini del
percentuale del 30% nel mercato Hy indiano e la società
passato. Ancora Christina Bastin, infatti, conclude: «Sicuramente
emittente più grande è Vedenta. Stiamo parlando di rendimenti a
i rischi maggiori risiedono nella complessità dei regolamenti e
scadenza superiori all’8/9%. Cercando eventuali opportunità, si
nella fiscalità, ma anche le forti pressioni inflazionistiche possono
può notare che quest’anno c’è stato un incremento nel numero
rappresentare i maggiori rischi che l’economia Indiana e le
delle aziende indiane presenti sui mercati dei capitali. Il 33% delle
aziende dovranno affrontare nei prossimi trimestri».
na con la domanda globale e con i prezzi delle materie
tora la borsa indiana, così come per il resto di quelle emer-
prime (energetiche in primis) può costituire una criticità
genti, deve i propri movimenti ai flussi in entrata e usci-
per le società indiane e di conseguenza per il mercato
ta degli investitori occidentali».
azionario del paese. Da vedere anche gli effetti che il rial-
Finora il rimandare sine die la stretta da parte della Fed
zo dei tassi in Usa porterà sugli investimenti esteri ame-
e un contenuto bear market delle materie prime sono sta-
ricani: basti guardare il forte sell-off vissuto nella prima-
ti manna dal cielo per i tecnocrati indiani e gli investitori
vera 2013 in seguito ai timori di un possibile rialzo tassi
che hanno loro accordato fiducia, ma questo scenario non
da parte di Bernanke. Questo in virtù del fatto che tut-
va certo dato per scontato.
I
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
29
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investimenti nel &omparto sono soggetti al rischio che il 9alore Patrimoniale 1etto possa Áuttuare a seconda delle variazioni della situazione economica e della percezione che il mercato ha del livello di rischio dei titoli
che compongono il &omparto. Pertanto, non vi è alcuna garanzia che gli obiettivi di investimento siano e˫ettivamente realizzati. 8lteriori avvertimenti sui rischi sono contenuti nel KIID e nel Prospetto.
Il target di distribuzione annuale lordo previsto per il era ,, per il il . Per il è stato previsto il annuale. /a distribuzione del Áusso Ànanziario periodico e la restituzione del capitale a scadenza
non sono garantiti. Il target di distribuzione è annuale, si intende al lordo delle imposte e viene distribuito pro quota a gennaio e luglio. Fonte: Pioneer Investments, dati al 31 maggio 2014. Pioneer Investments è il
marchio che contraddistingue le societj di gestione del risparmio del *ruppo 8ni&redit.
&
PROMOTORI CONSULENTI
FONDI&SICAV
PROMOTORI&CONSULENTI
Ottobre 2014
Pagelle ai
promotori
Pagelle ai
promotori/2
Meeting sulla
consulenza
Come giudico
il professionista
Ogni società lo
fa diversamente
Laclientelaè
increscita
Fabrizio Viola,
amministratore delegato di Banca Mps
«Di nuovo in attacco
con Widiba»
Promotori&Consulenti
Fabrizio Viola,
amministratore delegato di Banca Mps
Ecco la
banca-rete 3.0
a cura di Massimiliano D’Amico
verso gli anni futuri che saranno
caratterizzati da un’importante redi-
uperare quota 1.000 promoto-
S
stribuzione delle quote di mercato.
ri finanziari, raggiungere oltre
Widiba è un capitolo strategico del
500 mila clienti e portare gli
piano industriale del gruppo e trova
asset under management oltre 20
la sua ispirazione nella volontà di
miliardi di euro. Sono questi, in estre-
massimizzare i valori già presenti
ma sintesi, i target quadriennali di
della promozione finanziaria con
Widiba, la nuova banca on line del
l’eccellenza
gruppo Montepaschi, che integrerà
moderna, sintesi delle migliori espe-
la struttura dei circa 700 promotori
rienze del mercato e, spesso, antici-
da tre parole inglesi (WIse, DIalog,
finanziari. L’amministratore delega-
patrice di nuove soluzioni. Una piat-
to, Fabrizio Viola, spiega i punti di
taforma nata nel 2014, con un baga-
BAnking), il gruppo senese apre un
forza del nuovo progetto e sottolinea
glio ricco di nuove esperienze e tec-
che gli istituti finanziari devono
nologie. Probabilmente nei prossimi
essere sempre più reattivi e pronti a
10 anni potremo assistere al più
intercettare le esigenze e i nuovi
importante remix delle quote di
comportamenti dei clienti.
mercato e a una nuova simmetria
Con Widiba, il cui nome è formato
nuovo capitolo della sua
pluricentenaria storia con
l’obiettivo di valorizzare il lavoro
di
una
piattaforma
nel rapporto banca-cliente. Gli istituCosa vi ha spinti in uno scenario non
ti finanziari devono essere sempre
quotidiano del team dei 700
certo facile per l’Italia e in una fase
più reattivi e pronti a intercettare le
non favorevolissima per Banca Mps a
esigenze e i nuovi comportamenti
consulenti finanziari con una
investire importanti risorse nel pro-
dei clienti basati su modelli digitali e
getto Widiba?
format di consulenza all’avanguar-
«Widiba rappresenta l’evoluzione e
dia per offerta, strumenti e modalità
la risposta alla domanda di cambia-
di erogazione. Occorre passare da
mento che arriva da una parte sem-
una logica di clienti selezionati e
pre più consistente di clienti. Abbia-
scelti, a una in cui sono i clienti a sele-
mo creduto in questo modello di
zionarci e a preferirci perché appro-
importante remix delle quote di
banca complementare a quello tradi-
dano su una piattaforma che riten-
zionale per intercettare i nuovi biso-
gono adeguata alle loro esigenze».
mercato e a una nuova simmetria
gni dei consumatori finanziari e per
piattaforma innovativa.
«Probabilmente nei prossimi 10
anni potremo assistere al più
nel rapporto istituto-cliente»
32
Ottobre 2014
attrezzare al meglio il gruppo Mps, in
Gli obiettivi di Widiba annunciati
una logica di attacco e non di difesa,
nella conferenza stampa di presenta-
zione sono alquanto impegnativi. Per
che prevede la firma digitale e il rico-
esempio, su quali punti farete leva
noscimento via webcam. Il 15% di loro
per arrivare al 2018 con due anni di
rientra nel target affluent, se non
profitti alle spalle?
addirittura private, un segmento
«La squadra tutta, Mps, Widiba, pro-
propenso quindi alla gestione di un
motori finanziari e partner, è per noi
promotore finanziario. Anche ciò
garanzia degli obiettivi e la leva prin-
dimostra che Widiba, fin dai primi
cipale anche per i risultati dei pros-
passi, è inclusiva, trasversale e non
simi anni. Il team ha già dimostrato
selettiva sulle singole fasce di merca-
competenza, passione e professiona-
to».
lità. Ha pensato, progettato e costruito la banca in 11 mesi e 29 giorni, in
Alla luce del lancio di Widiba, cosa si
un periodo quindi generalmente
sente di dire ai consulenti finanziari
dedicato agli adempimenti burocra-
di Mps che dal 2012 operano quotidia-
tici e normativi. Ha portato avanti il
namente in un contesto non certo
progetto insieme a oltre 120 mila per-
semplice e ora confluiscono nella
sone e 700 promotori finanziari: sup-
nuova banca diretta del gruppo?
porter che si sono incuriositi, infor-
«Il gruppo ha investito tanto per rea-
mati e si sono fatti portavoce dell’i-
lizzare un servizio che valorizzi la
dea nei confronti di 5 milioni di indi-
loro professionalità e la centralità
vidui; persone che hanno condiviso
della loro figura. Un modello che, a
3.500 idee e proposte che hanno con-
differenza di altri, è basato su un
tribuito alla costruzione dei servizi e
sistema di relazione che potrà dare
dei prodotti della banca. Gli obietti-
un grosso impulso alla loro crescita e
vi annunciati si stanno già trasfor-
alla loro produttività quotidiana, ma
mando in risultati. Widiba è un pro-
soprattutto che li vede protagonisti.
getto che mostra come la condivisio-
Congiuntamente
ne e l’utilizzo delle nuove logiche di
ascolto sul mercato retail, abbiamo
interazione, se sapientemente arti-
sviluppato un binario parallelo e
colati, fanno raggiungere importan-
molto importante sui 700 promoto-
ti traguardi. Oggi a un mese dal lan-
ri finanziari. Abbiamo messo a dispo-
cio sul mercato, Widiba è prima in
sizione un social network, Yammer, e
classifica per follower, come rivela il
ci siamo confrontati con loro sul ter-
report Social Banking 2.0 di Kpmg
ritorio all’interno dei roadshow. Il
che analizza 21 istituti bancari, tradi-
risultato? 400 proposte formulate,
zionali e diretti, presenti nei social.
40 delle quali sono state recepite,
Non si tratta di semplici seguaci, ma
analizzate e realizzate. Va da sé che i
di individui che hanno un trust piut-
nostri consulenti arrivano in un
tosto forte con un net sentiment
ambiente che nasce con loro e si svi-
score del 18%, il più alto nel sistema
lupperà ulteriormente con il loro
bancario. Un indice di felicità che si è
contributo e che offre tutti gli stru-
opportunità anche per un’evoluzio-
subito trasformato in 3 mila adesio-
menti per agevolare la produttività e
ne della loro stessa professione per
ni in 15 giorni e nel 50% dei casi in
l’efficienza, a partire dai processi che
renderla più moderna e al passo con
clienti che hanno aperto il conto in
consentono di sgravarsi di tutta l’o-
i tempi, un asset patrimoniale altret-
un’ora grazie al pacchetto paperless
peratività. Un valore e una grossa
tanto importante».
al
processo
di
«
AunmesedallanciosulmercatoWidibaè
primainclassificatrale21banche perfollower,
»
comerivela SocialBanking2.0diKpmg
I
Ottobre 2014
33
Promotori&Consulenti
Fabrizio Viola,
amministratore delegato di Banca Mps
Andrea Cardamone, amministratore delegato e direttore generale di Widiba
Il mestiere di sempre con gli strumenti di oggi
W
idiba rappresenta senza
disposto ad adeguarsi a stili e compor-
competenza e della professionalità
dubbio un capitolo nuovo
tamenti in cui non si ritrova più. Se-
dei personal advisor, per avere una
nella pluricentenaria sto-
condo Viacom, su 10 mila millennial
guida affidabile per le proprie scelte
ria di Mps.Andrea Cardamone,ammi-
intervistati (la popolazione nata dal
finanziarie. Possono, insomma, deci-
nistratore delegato e direttore genera-
1980 in poi) la fedeltà è molto bassa:
dere quale forma dare alla propria
le della nuova banca on line, illustra
uno su tre è disposto a cambiare ban-
esperienza di fare banca, dentro il pe-
come si è sviluppato nel tempo il nuo-
ca nei prossimi 90 giorni e oltre il 50%
rimetro di una tradizione che dura da
vo progetto e chiarisce i vantaggi, per i
non vede differenze tra il proprio isti-
più di 500 anni. Widiba nasce e cresce
clienti (e non solo) di potere contare su
tuto e gli altri. Per ridefinire gli stan-
dall’ascolto dei clienti e dei promotori
una struttura di consulenti finanziari
dard del nuovo modello distributivo,
finanziari e ha lo scopo di realizzare
e su una piattaforma innovativa.
in Widiba la proposta digitale sarà in-
esattamente quel che loro chiedono: il
tegrata con una componente ad alto
nostro nome, così come il logo, sono
Widiba non è l’unica realtà in Italia
contenuto relazionale: una piattafor-
stati coniati non da noi ma da un con-
che fonda il proprio business sulla pre-
ma funzionale, per la parte del merca-
test fatto in rete. La piattaforma in
senza di una banca diretta e di una re-
to che sceglie una gestione autono-
questi mesi ha realizzato i suggeri-
te di consulenti finanziari. Cosa vi dif-
ma, e strumentale, per coloro che cer-
menti ricevuti. Abbiamo dialogato
ferenzia dai competitor?
cano assistenza e consulenza finan-
con la rete dei consulenti finanziari e
«Ci differenzia un approccio al merca-
ziaria presso la rete dei promotori».
oggi disponiamo di nuovi servizi nati
to volto a concepire Widiba in manie-
34
dalle loro idee, abbiamo ascoltato i
ra molto diversa dal vissuto che fino a
Quali sono secondo lei i punti di forza
consumatori e oggi per statuto abbia-
ora si è stati abituati ad avere di un’a-
di Widiba rispetto ai competitor?
mo nella governance un organo con-
zienda di credito. Una banca sempre
«Avere creato un modello che enfatiz-
sultivo fatto da membri eletti e rap-
meno banca, che non eroga solo un
za le sinergie con il canale on line, tan-
presentativi dei clienti».
servizio, ma di cui si è orgogliosi di es-
to sui processi operativi, quanto nel
sere clienti e che genera senso di ap-
proporre un servizio versatile e inte-
L’innovazione, specie quella tecnologi-
partenenza, sia per i livelli di servizio
grato, ad alto contenuto relazionale,
ca, non conosce sosta. Al momento
della piattaforma, sia per la professio-
che risponda alle sfumature dei biso-
qual è il servizio più innovativo di Wi-
nalità dei suoi consulenti. In altre pa-
gni del mercato.Essere stata pensata e
diba?
role, volutamente molto semplici e
progettata nel 2013 e quindi con la
«Oggi Widiba è la competenza e la
immediate: una banca che fa lo stesso
portata di un’evoluzione culturale e
preparazione di 700 consulenti e 145
mestiere di sempre, ma con gli stru-
tecnologica di straordinario valore. I
servizi operativi; una piattaforma
menti di oggi. Con il valore centrale e
clienti in Widiba hanno la libertà di
aperta che garantisce scelte d’investi-
insostituibile della relazione umana e
scegliere perché abbiamo sviluppato
mento personalizzate; un sistema di
con una tecnologia che ha lo scopo di
un modello inclusivo per tutti i tipi di
responsive tecnologico per la fruizio-
semplificare e personalizzare il servi-
consumatori,
indipendentemente
ne su tutti i dispositivi quali mobile e
zio: è in grado di adattarsi al cliente e
dalla loro età, dalla loro lingua, dalla
tablet; uno spazio individuale per le
non chiede al cliente di adattarsi. Il
loro propensione a delegare o essere
dinamiche di customizzazione pro-
consumatore è ormai orientato verso
in tutto o in parte autonomi. I clienti
gettate; un linguaggio chiaro e im-
nuovi modelli d’interazione con il
possono scegliere quando operare in
mediato in linea con i più recenti indi-
mondo che non derivano necessaria-
assoluta autonomia utilizzando i de-
rizzi dell’Abi; italiano, francese, ingle-
mente dal contesto bancario e non è
vice digitali o quando avvalersi della
se, spagnolo, portoghese, rumeno,
Ottobre 2014
russo, arabo e cinese, per accogliere
Probabilmente i consulenti finanziari
l’internazionalità del nostro paese;
potranno allargare la base clienti
modalità d’interazione e comunica-
estendendola agli utenti più avvezzi a
zione coerenti con gli schemi del dia-
utilizzare internet, in particolare i
logo moderno. Per cui è difficile parla-
millennial. Che cosa accadrà, invece,
re di un singolo elemento del servizio
con l’arrivo di Widiba alla clientela
o di consulenza. Preferisco dirle che il
che già si affidava ai consigli dei con-
prodotto più innovativo di Widiba è il
sulenti finanziari di Mps?
Dna fatto di ascolto dei clienti e dei
«Widiba è stata progettata per adat-
promotori finanziari, una grande
tarsi alle diverse caratteristiche dei
ni sono state elaborate scorporan-
passione per rendere soddisfatti gli
propri clienti che potranno scegliere
do le sinergie del ramo della pro-
uni e gli altri e un livello di servizio in
con grande flessibilità il modello di
mozione finanziaria con gli obietti-
grado di stupirli ogni giorno».
servizio che più preferiscono. Anche i
vi del canale self. La valenza del do-
consulenti di conseguenza potranno
cumento citato è tecnica e funzio-
Il lavoro preparatorio per il lancio di
farlo in funzione dei loro clienti e del-
nale alla prassi di un conferimento
Widiba è stato lungo e ha coinvolto
la loro specializzazione. Per cui un
e non è rappresentativa del piano
una community particolarmente nu-
giusto mix tra continuità e cambia-
Widiba. Infatti il nostro obiettivo è
merosa. Se dovesse sintetizzarli in cin-
mento al tempo stesso, in funzione
risultare competitivi, molto com-
que punti, quali sono gli elementi fon-
della propensione di ciascuno. Ri-
petitivi, sulla macchina dei costi
damentali che i clienti si aspettano di
mangono immutati il valore e l’espe-
senza intervenire sulle logiche di
vedere in Widiba e sui quali voi punt-
rienza del consulente di riferimento,
commissioni della nostra rete».
te?
il quale potrà contare su servizi e pro-
«Ascolto. Coinvolgimento. Semplifica-
dotti che andranno ad accrescere lo
Dopo due anni non certo semplici,
zione. Efficienza. Esperienza».
share of wallet nel rapporto con il
tornerete a puntare con maggiore
cliente. Quindi il modello di relazione
decisione sul reclutamento dei pro-
I consulenti finanziari si stanno dimo-
non cambia, ma viene potenziato nel-
fessionisti senior?
strando ben disposti a operare sotto il
la sua modalità. Ogni cliente che ha
«Abbiamo un piano molto ambi-
cappello di Widiba, una realtà che a
scelto un consulente l’ha fatto indi-
zioso di reclutamento con un target
tutti gli effetti è da considerare una
pendentemente dalla piattaforma,
di oltre 1.000 promotori. La crescita
start-up?
ma certamente per i suoi valori. E
sarà bilanciata con un giusto mix di
«Sicuramente Widiba per la rete dei
questo sarà preservato e valorizzato».
professionisti già affermati sul mer-
consulenti è una grossa novità che
cato e di scuole di formazione e l’in-
crea nuovi stimoli e opportunità di
Da una prima lettura del piano di svi-
serimento di giovani talenti. Da non
sviluppo. L’ampliamento dell’offerta,
luppo 2014-2017 della rete si evince un
trascurare il flusso sempre più im-
la sinergia con il canale on line e la
abbassamento delle provvigioni per i
portante di persone che, partite dal
maggiore efficienza nei processi digi-
consulenti dal portafoglio non consi-
sistema bancario, vogliono intra-
tali avranno un impatto significativo
derevole e dei manager (executive e
prendere la nuova professione del
sulla crescita del business. Il grande
city). Più in generale sembra che verrà
consulente. Continueremo quindi
commitment e gli investimenti sul
posto un maggiore focus sui costi del-
nel percorso già iniziato che porta a
progetto hanno contribuito ulterior-
l’intera struttura. È una giusta foto-
integrare nel nostro modello tutte le
mente a creare una nuova sferzata di
grafia della situazione?
figure professionali più adatte ai sin-
energia positiva. Inoltre quanto rea-
«No,è la rappresentazione e una chia-
goli segmenti di riferimento fino al-
lizzato rende sicuramente la rete più
ve di lettura che fanno riferimento a
l’espressione più articolata e com-
competitiva rispetto ad altri peer del
un progetto stand-alone e non al pia-
pleta del consulente finanziario a
mercato di riferimento».
no industriale di Widiba. Le proiezio-
360 gradi».
I
Ottobre 2014
35
Promotori&Consulenti
Le pagelle dei promotori
I primi della
classe e gli altri
di Massimiliano D’Amico
offerto alla clientela e in tal senso un
alert particolarmente importante,
Da diversi anni alcune reti
industria della consulenza finanziaria fonda gran parte
zione del professionista, è rappresen-
L’
che si declina in una peggiore valuta-
della propria attività sull’uti-
tato dalle lamentele dei risparmiato-
lizzo degli strumenti analitici: per te-
ri. Al contrario conquistano punti i
nere costantemente sotto controllo il
consulenti finanziari che sono capaci
rischio, per monitorare la volatilità,
di incrementare il proprio business,
performance dei propri advisor. Il
per analizzare e selezionare i prodot-
specie presso la nuova clientela, di
ti da inserire nella propria gamma
pianificare un numero rilevante di vi-
procedimento si basa su strumenti
d’offerta o, al contrario, per escluder-
site ai risparmiatori, di partecipare
di osservazione qualitativi e
ne altri. A questa regola, ovviamente,
alle riunioni, di ottenere la certifica-
non si sottraggono nemmeno i con-
zione Efpa e partecipare ai vari semi-
quantitativi, in parte collegati ai
sulenti finanziari. E chi pensa che per
nari per il mantenimento della stes-
valutare l’operato dei promotori sia
sa, di mostrare grande attenzione
sufficiente soffermarsi sul valore del
nella fase della profilatura di ade-
portafoglio consolidato rischia di
guatezza del cliente e ultimo, ma non
prendere un grande abbaglio.
per importanza, di evidenziare una
utilizzano un modello sistematico
fondato sui key performance
indicator per misurare la
sistemi incentivanti e di
remunerazione. E se un tempo per
valutare l’operato dei
Perché se Citywire, ad esempio,
professionisti era sufficiente
identifica a livello globale i gestori
soffermarsi sul valore del
terminato settore, evidenziando le
portafoglio, la situazione sembra
cambiata radicalmente. La
dedizione ai bisogni dei clienti,
con il migliore track record in un deperformance che ottengono e assegnando loro un rating, che va dalla
singola alla tripla A, anche l’operato
dei consulenti finanziari viene costantemente monitorato e valutato
l’attivismo sul territorio, la
dalla rete di appartenenza attraverso
formazione o l’attenzione verso i
e quantitativi, in parte collegati ai si-
nuovi risparmiatori hanno
stemi incentivanti e di remunerazio-
acquisito una grande importanza
viene posta alla qualità del servizio
36
Ottobre 2014
maggiore predisposizione a offrire
strumenti di osservazione qualitativi
ne. Va da sé che grande attenzione
FABIO CUBELLI, RESPONSABILE DIREZIONE RETE E
SERVIZI BANCARI DI
BANCA FIDEURAM
«
Loscopoèvalutarenelmodopiùimparzialeeobiettivopossibileleprestazionielepotenzialità
»
dellapropriasquadradiconsulentifinanziari
alla clientela la consulenza in mate-
quantitative e comportamentali al-
te. Parametri come la raccolta o l’ac-
ria d’investimenti. Che ci si affidi a si-
l’interno dell’azienda e queste aspet-
curata diversificazione del portafo-
stemi più tradizionali o ci si avvalga
tative sono diffuse a tutta la rete nei
glio sono di certo indicativi, ma van-
di strumenti altamente innovativi, lo
momenti periodici d’incontro con il
no considerati insieme a una serie di
scopo delle reti non cambia: valutare
top management e sono verificabili
altre caratteristiche, come la dedizio-
nel modo più imparziale e obiettivo
da ciascun private banker e manager
ne ai bisogni complessivi dei clienti,
possibile le prestazioni e le potenzia-
attraverso i sistemi di comunicazione
all’attivismo sul territorio, alla parte-
lità della propria squadra di consu-
aziendale e soprattutto durante il
cipazione e alla formazione o all’at-
lenti finanziari.
confronto periodico».
Dopo avere rimarcato che la ge-
In ogni caso, quantificare il valore
stione della relazione con i private
aggiunto delle singole risorse umane
banker è da sempre una delle attività
che operano nelle reti non è semplice
core di Banca Fideuram e che questo
e per questo motivo anche Marco
è un impegno complesso che richiede
Bernardi rimarca l’importanza dei
equilibrio, conoscenza del presente e
sistemi di misurazione qualitativi
visione del futuro, il responsabile di-
della performance dei consulenti fi-
rezione rete e servizi bancari, Fabio
nanziari. «I criteri di valutazione»,
Cubelli, preferisce parlare di condivi-
spiega il direttore commerciale di
sione piuttosto che di misurazione
Banca Generali, «non sono mai me-
dell’operato dei consulenti finanzia-
ramente quantitativi, ma compren-
ri. «Il nostro sistema», chiarisce il ma-
dono una serie di importanti ele-
nager, «si focalizza innanzitutto sulla
menti qualitativi riguardanti l’impe-
MARCO BERNARDI,
condivisione delle attese qualitative,
gno e la professionalità del consulen-
DIVISIONE
DIRETTORE COMMERCIALE DELLA
FINANCIAL PLANNER DI BANCA GENERALI
Ottobre 2014
37
Promotori&Consulenti
Le pagelle dei promotori
tenzione verso nuovi risparmiatori,
sempre più la determinazione dei
grandezza qualitativa e quantitativa,
che senza dubbio completano la sfe-
key performance indicator parte dal-
con molta attenzione alla complian-
ra di giudizio della professionalità».
la necessità di assicurare a tutti i
ce normativa.
«In qualche modo nella nostra re-
clienti un adeguato livello di servizio
Prima di addentrarsi nelle carat-
te», risponde Duccio Marconi, diret-
che si traduca in assistenza costante,
teristiche dei key performance indi-
tore commerciale promozione finan-
analisi del profilo e delle loro aspetta-
cator utilizzati nella sua struttura,
ziaria di Credem, «ci basiamo su un
tive e l’individuazione della migliore
Marconi rimarca una fondamentale
ragionamento opposto. Il servizio di
offerta compatibile con queste carat-
differenziazione «È necessario distin-
consulenza parte dalle analisi del no-
teristiche. È sempre partendo da que-
guere gli indicatori utilizzati per l’or-
stro advisory desk, struttura alta-
ste priorità che di anno in anno si de-
ganizzazione manageriale, oggi ab-
mente specializzata all’interno di Eu-
terminano le aspettative di crescita
biamo in rete 55 manager, da quelli
romobiliare Sgr, che analizza le asset
dei key performance indicator e del
dei promotori.Tutti i manager hanno
allocation per profili di rischio e pro-
livello di servizio. Il successo di Banca
dei key performance indicator con ri-
pone una serie di strumenti finanzia-
Fideuram risiede da sempre nella
levazione progressiva mensile in
ri, in gestito, in polizze assicurative e
soddisfazione della nostra clientela e
un’efficiente piattaforma informati-
in amministrato, che il consulente po-
pertanto lavoriamo tutti, private
ca. Questi indicatori sono di natura,
trà combinare sulla base delle esigen-
banker, manager e azienda per perse-
sia quantitativa, sia qualitativa e per-
ze dello specifico cliente. E in questo
guire al meglio quest’unico obiettivo.
mettono di accedere a un particolare
percorso di consulenza il nostro pro-
Ogni banker svolge la propria attività
sistema premiante annuale. Per i
motore ha un alleato indispensabile,
con grande autonomia per indivi-
promotori, invece, il rispetto dei key
il Var Credem, un indicatore che gli
duare la soluzione finanziaria più
performance indicator quantitativi e
permette in ogni momento di verifi-
adatta alle esigenze del cliente nel-
qualitativi permette l’accesso al si-
care qual è il livello di rischio del por-
l’insieme dei modelli, dei metodi e
stema fidelizzante Credem Incentive,
tafoglio del cliente e il suo scostamen-
dell’offerta aziendale». In questo am-
con accantonamenti, che l’anno scor-
to rispetto all’asset allocation ideale».
bito, nell’ottica di un costante svilup-
so hanno permesso di premiare il
Da qualche anno, in ogni caso, al-
po del livello di servizio offerto alla
60% dei nostri consulenti».
cune reti di consulenti utilizzano un
clientela e sulla base dell’analisi del
È invece diverso l’approccio di
modello sistematico fondato sui key
contesto, delle esigenze più diffuse e
Banca Generali. «I nostri professioni-
performance indicator per misurare
della visione futura, Banca Fideuram,
sti», sottolinea Bernardi, «sono lea-
la performance dei propri consulenti.
di anno in anno, condivide gli spazi di
der nel mondo Assoreti, superando
Gli indicatori chiave di rendimento,
crescita che prevede per ciascuna
anche realtà con 40-50 anni di storia
come vedremo, sono utilizzati dalle
alle spalle, per portafoglio pro capite
varie strutture attive nella consulenza
a oltre 20 milioni di euro contro una
finanziaria, sia per valutare l’operato
media del settore che si ferma intor-
dei professionisti, sia per verificare
no ai 12. Questa è una misura esplici-
l’effettiva aderenza degli advisor ai co-
ta dell’insieme di competenze che
siddetti fattori critici di successo che,
rappresentano e delle capacità di cre-
definiti in sede di pianificazione plu-
scita all’interno di una realtà forte-
riennale del business, rappresentano
mente orientata all’innovazione e al-
gli obiettivi che le reti contano di rag-
le loro esigenze. Gli obiettivi ci sono
giungere nel breve e medio termine.
in tutte le aziende, ma i nostri sono
«Negli ultimi anni abbiamo assi-
innanzitutto rivolti a creare il miglio-
stito in tutto il settore», spiega Cubelli, «a una forte evoluzione dei fattori
che indirizzano le scelte aziendali. E
38
Ottobre 2014
re contesto in cui i nostri professioniDUCCIO MARCONI, DIRETTORE COMMERCIALE PROMOZIONE FINANZIARIA
CREDEM
sti possano esprimere le proprie competenze».
I
Le differenze nelle diverse reti
A ciascuno il suo metodo
he si utilizzino o meno i key
Va da sé che la valutazione del la-
performance indicator, questi
voro svolto dai promotori finanziari
si differenziano, ovviamente,
sia uno dei compiti più delicati che il
da struttura a struttura. Vediamo nel
management delle reti è chiamato a
dettaglio quale tipo di indicatori
fare. «Riteniamo che ogni private
hanno fissato le società per cercare di
banker», risponde Cubelli, «sia un
valutare con la massima oggettività i
professionista che lavora “con” e non
professionisti. Senza dimenticare che
“per” Banca Fideuram. Dobbiamo
a differenti modelli di business adot-
mettere tutti nelle condizioni di svi-
tati corrisponde una diversa indivi-
luppare l’intero potenziale e per que-
duazione degli indicatori da utilizza-
sto investiamo costantemente nella
re. «Il modello Fideuram», risponde
crescita professionale, in prodotti,
Cubelli, «s’incentra sulla qualità del
strumenti e supporti innovativi. Non
servizio offerto ai nostri clienti e per-
pensiamo che il nostro ruolo sia valu-
tanto abbiamo da tempo condiviso
tare un professionista, ma semplice-
con i nostri private banker che, oltre a
mente di rilevare e condividere con
promuovere la crescita quantitativa
lui come proseguire e perseguire il
dei clienti e del patrimonio gestito, è
suo sviluppo, perché la crescita, in
essenziale garantire un servizio di
questo settore, come dimostrano i
scere ogni anno investiamo davvero
consulenza distintivo in termini di
numerosi casi di successo, può non fi-
tanto in piani di formazione e incon-
professionalità e qualità nel pieno ri-
nire mai».
tri mirati».
C
spetto della normativa vigente. Le
«Nella valutazione dei nostri pro-
Anche Bernardi rimarca l’impor-
nostre attese annuali, pertanto, ri-
motori finanziari», ribatte Marconi,
tanza di instaurare con i professioni-
flettono sia le aspettative di crescita
«consideriamo i risultati a breve, ma
sti un rapporto di lungo periodo. «La
quantitativa, sia gli standard di qua-
senza stress. È evidente che il livello
consulenza è una professione di
lità Fideuram».
di portafoglio gestito come in tutte
grande rilevanza per la tutela dei
Gli indicatori quantitativi utiliz-
le reti consente tabelle provvigiona-
risparmi delle famiglie e di crescen-
zati dai promotori finanziari del Cre-
li migliori. Mettiamo in campo però
te importanza nel tessuto sociale
dem tengono conto, invece, della
diverse iniziative che mirano a non
nazionale. L’orizzonte è poi di medio-
crescita del portafoglio, del margine
basare la relazione con i nostri pro-
lungo termine e sarebbe quindi
d’intermediazione, dell’utilizzo dei
fessionisti solo su crudi numeri.
superficiale limitarsi a misurare
piani di accumulo e dello sviluppo
Siamo reduci dalla nostra conven-
parametri quantitativi in un limita-
dei piani assicurativi. «Gli indicato-
tion in Calabria dove il nostro slogan
to arco di tempo dove magari l’esi-
ri quantitativi, in ogni caso», sotto-
è stato “oggi, domani, insieme” e
genza dei propri clienti o la pruden-
linea Marconi, «non sono mai foca-
posso affermare che abbiamo respi-
za su alcune posizioni determinano
lizzati su singoli prodotti specifici.
rato un clima molto positivo di con-
il risultato». Non ci sono dunque
Per ciò che riguarda gli indicatori
divisione di valori comuni in un
pagelle, secondo il manager, se non
qualitativi ci basiamo su qualità del
modello ormai consolidato. Così per
quelle che vengono determinate
servizio offerto, sull’utilizzo della
coloro che hanno clientela più evolu-
dalla soddisfazione dei clienti e dal
piattaforma tecnologica, sul rispet-
ta è stata sviluppata una divisione di
mercato in un contesto che non può
to delle regole, sull’assenza dei recla-
wealth planner per creare servizi ad
considerarsi individualistico, ma si
mi da parte della clientela e, più in
alto valore aggiunto in campo immo-
erge sul supporto di una struttura
generale, di problemi di ordine
biliare e di assistenza fiscale e lega-
dedicata al medesimo obiettivo nel-
amministrativo».
le, mentre per coloro che devono cre-
l’interesse dei risparmiatori.
I
Ottobre 2014
39
Promotori&Consulenti
Meeting sulla consulenza
Il cliente è pronto
alla parcella
11eil12settembrescorsosiètenu-
L’
ta la quarta edizione del congresso nazionale dei professionisti e
delle società di consulenza finanziaria
indipendente fee only organizzato da
Consultique. Luca Mainò, cofondatore,
membrodelconsigliodirettivoeresponsabile comunicazione di Nafop, nonché
La quarta edizione del congresso
direttore commerciale della società che
ha pianificato l’evento, traccia un primo
nazionale dei professionisti e delle
bilancio dell’incontro di quest’anno.
società di consulenza finanziaria
Qual è il bilancio del quarto congresso
LUCA MAINÒ, COFONDATORE, MEMBRO
nazionale fee only?
indipendente fee only organizzato
da Consultique ha visto la
DEL CONSIGLIO DIRETTIVO E RESPONSABILE
COMUNICAZIONE DI
«Siamo molto soddisfatti di come è an-
NAFOP, NONCHÉ DIRETTORE
COMMERCIALE DI
CONSULTIQUE
dato l’evento e abbiamo raccolto tra i
partecipanti feedback particolarmente
tendolorodigoderedeivantaggidell’in-
partecipazione oltre che di Nafop
positivi in particolare per l’intervento di
dipendenza.Secondolasocietàdicertifi-
John Sestina, “the father of fee only fi-
cazione Cfp Board of Standards, il 45%
anche di Efpa, Apf, Assoreti,
nancial planning”, come lui ama spesso
degli americani considera il valore della
definirsi, visto che ha letteralmente in-
totale indipendenza un plus per la scel-
ventato l’advisory indipendente remu-
ta ottimale di un consulente di fiducia.
nerata esclusivamente a parcella in Usa
Quest’anno con John Sestina abbiamo
e ha fondato l’associazione americana
portato in Italia il numero 1 al mondo
opinioni con l’associazione dei
dei fee only. La dimensione internazio-
della consulenza fee only ed è stato un
nale dell’evento dedicato alla commu-
vero piacere potere stare con lui un paio
promotori resti significativa e
nity dei consulenti indipendenti italiani
di giorni e ricevere addirittura i suoi
ci ha permesso di portare in Europa l’an-
complimenti».
Ascosim e per la prima volta di
Anasf. Benché la distanza di
l’arrivo dell’Albo continui a venire
no scorso Sheryl Garrett inventrice del-
rimandato, la clientela che si
l’approccio
finanziaria
Uno dei momenti più attesi era senz’al-
hourly fee (con una tariffa oraria che va
trolaconferenzaconleistituzionidelset-
affida a questo genere di advisory
da 100 a 300 dollari l’ora) che ha avvici-
tore.Come procede la costruzione dell’Al-
nato alla consulenza indipendente mol-
bo unico?
ti piccoli e medi risparmiatori consen-
«Ogni anno, Nafop, l’associazione dei
è in costante crescita
40
Ottobre 2014
all’advisory
professionistiedellesocietàdiconsulen-
consulenti finanziari indipendenti fee
za indipendente fee only,organizza una
only, senza rapporti con banche, inter-
tavola rotonda istituzionale all’interno
mediari o società prodotto e pagati solo
delcongresso.Ormaièunappuntamen-
dai clienti; gli agenti che vendono pro-
to fisso e vede la presenza, oltre che di
dotti finanziari e assicurativi e per que-
Nafop,anche di Efpa,Apf,Assoreti,Asco-
sto percepiscono una provvigione. Ciò
sim e quest’anno per la prima volta di
che Anasf, attraverso il suo presidente
personalizzate”, ma anche per servizi di
JOHN SESTINA,
Anasf, l’associazione dei promotori di
Bufi, ha chiesto al nostro congresso è ri-
altro genere come le perizie tecniche su
CONSULENTE
servizifinanziari.Ciòchepossoricordare
nunciare all’aggettivo “indipendente”
prodotti, i servizi di analisi e ricerca in
FINANZIARIO
ècheprimadell’estatetuttoparevaindi-
per chiamarci solo“consulenti finanzia-
materia di investimenti, la formazione, i
rizzato verso una definitiva chiusura
ri”. Per noi questo è inaccettabile. Rite-
softwarefinanziari,lapianificazionepre-
dell’impassecheduraormaidasettean-
niamo infatti che debba essere chiaro ai
videnziale e patrimoniale».
ni, con tutti gli attori del settore favore-
risparmiatori il ruolo di ogni operatore,
voli all’ampliamento dei poteri dell’Albo
anche e soprattutto tramite il nome che
I piccoli risparmiatori possono permet-
promotori e alla creazione di tre sezio-
deve fare capire in maniera semplice e
tersi la consulenza indipendente?
ni separate: consulenti indipendenti,
chiara le modalità operative del profes-
«Sta crescendo l’interesse verso il fee
promotori, società di consulenza. Eb-
sionista».
only anche da parte dell’investitore me-
bene, il ministero dell’economia e del-
USA
dio e piccolo. Lo notiamo dalle telefona-
le finanze scrive il testo sulla riorganiz-
A questo punto, quali sono secondo lei le
te che arrivano, dalle mail sempre più
zazione del settore, questo viene pre-
tempistiche per la definitiva istituziona-
numerose che ci vengono inviate. Nel
sentato da senatori della maggioranza
lizzazione della categoria dei consulenti
2014, in funzione di questa crescita del
per essere inserito in un decreto del
indipendenti?
mercato, abbiamo realizzato una App
governo e poi…salta tutto. Non abbia-
«Difficiledirlo.Mailmercatovaavanti,si
dal nome Etf Rating proprio per andare
mo ancora capito cosa sia successo e
evolve e nelle sue evoluzioni si aprono
incontro a questa tendenza e permette-
pensiamo che la cosa sia molto grave.
nuovi scenari,nuovi servizi e nuove aree
re anche ai micro-investitori di approfit-
Ci sono migliaia di famiglie che già og-
di attività a forte valore aggiunto per i
tare dell’analisi e ricerca indipendente.
gi si rivolgono con soddisfazione alla
clienti.Gli ultimi 12 mesi sono stati estre-
Con la nostra App si ha a disposizione
consulenza fee only: pensiamo che un
mamentepositiviperlacrescitadellado-
tuttoildatabasedegliEtfquotatiaMila-
blocco dello sviluppo di questa catego-
manda di consulenza indipendente. In
no,con il rating Consultique e la possibi-
ria sia dannoso soprattutto per gli in-
questo periodo, gli studi e le società del
lità di creare portafogli e monitorarli. È
vestitori e i risparmiatori».
nostronetworkhannoconsolidatoilpro-
possibile poi con 89 centesimi al mese
prio business,sia dal lato della consulen-
scegliere uno tra i quattro portafogli
Ilpresidentedell’Anasfsembraavereuna
za, analisi e ricerca e raccomandazioni,
modello (Bradipo, Scoiattolo, Aquila, Co-
posizione piuttosto netta. Maurizio Bufi
sia sul fronte dei servizi alle aziende, in
bra) a seconda del proprio profilo di ri-
è infatti da sempre critico sulla distinzio-
particolarequelliconnessialcontenzioso
schio.Riteniamochesiauntoolutile,che
ne tra“consulenti”e“consulentiindipen-
che ci hanno visto lavorare molto spesso
consente,tra l’altro,di conoscere un pro-
denti”. Quale potrebbe essere, a vostro
afiancodeicommercialistieavvocatidei
dotto come l’Etf,tra i più efficienti e i più
avviso,l’evoluzione del mercato da ades-
nostri clienti. In particolare, Consultique
utilizzati dagli investitori istituzionali. I
so in avanti?
ha visto crescere sensibilmente l’attività
risparmiatori vedono molto positiva-
«Vedo un mercato caratterizzato da tre
di consulenza diretta, con l’acquisizione
mente la community dei fee only e so-
tipologie di operatori:gli agenti di servi-
comeclientioltrechediinvestitoriconas-
stengono volentieri i costi quando con-
zi finanziari,gli attuali promotori finan-
set rilevanti,anchedialcuniistituzionali.
statanodirettamentechenevalgalape-
ziari, che verrebbero ridenominati“con-
Dopo circa 14 anni di esperienza abbia-
na. Ad esempio molto spesso la parcella
sulentifinanziariabilitatiall’offertafuo-
moinoltrepercepitocheilclienteèdispo-
si paga da sé già solo con l’ottimizzazio-
ri sede” e collocherebbero anche la con-
sto a pagare in maniera adeguata non
nedeirapporticongliintermediariel’ef-
sulenza (modello fee & commission); i
solo per le cosiddette “raccomandazioni
ficientamento di costi e rischi».
I
Ottobre 2014
41
Fondi azionari
L’America latina
Un continente a
due marce
L'area è divisa in blocchi molto diversi: l'Alleanza del Pacifico (Cile, Perù, Colombia e
Messico) e il Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela). Se la
prima ha ancora un forte dinamismo, nonostante il calo dei corsi delle materie
prime, il secondo gruppo, che ha fatto scelte politiche più sociali e meno liberiste,
sta affrontando problemi molto complessi. E alcune economie sono state colpite da
crisi pesantissime
l decennio dorato degli elevati prezzi delle materie
I
prime e degli ingenti flussi di denaro diretti verso
42
di Rocki Gialanella
possono contare su migliori aspettative di espansione rispetto ai loro soci, ma si tratta di nazioni molto piccole.
l’America latina si sta esaurendo e, parallelamente,
Quali le ragioni alla base di queste differenze? Secon-
si sta ampliando la breccia tra i paesi della costa
do l’Iif, l’Alleanza sta dimostrando di essere più resisten-
del Pacifico, più dinamici e aperti, e quelli dell’A-
te alla crisi, poiché riflette un compromesso stabile con
tlantico, più protezionisti e burocratici. Se durante i primi
il modello basato sul libero mercato che ha adottato e,
anni del nuovo millennio, il periodo più influente del cha-
in particolare, trae beneficio dalla credibilità di cui gode
vismo, la regione ha presentato una divisione in termini
a livello internazionale. Il Mercosur può cambiare in un
politici tra governi conservatori e di sinistra, attualmen-
arco di tempo non lungo e aprirsi ai mercati internazio-
te la rottura è prevalentemente commerciale tra due gran-
nali, ma per ora va abbastanza lento. L’Alleanza nasce da
di blocchi: l’Alleanza del Pacifico (Cile, Perù, Colombia e
interessi pragmatici, alimentata dalla comunità impren-
Messico) e il Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uru-
ditoriale dei paesi membri e non da un progetto esclusi-
guay e Venezuela).
vamente politico.
I report più recenti sulle prospettive mondiali, a inizia-
Molti elementi separano i due blocchi. L’Alleanza del
re da quelli messi a punto dal Fondo monetario interna-
Pacifico, creata nel 2011, ha scommesso sull’economia di
zionale e dall’Istituto internazionale di finanza, evidenzia-
mercato e sugli accordi di libero scambio con Usa, Euro-
no come il futuro a breve e medio termine dell’Alleanza del
pa e Asia. Il gruppo può inoltre contare su una maggio-
Pacifico sia più promettente rispetto a quello del Merco-
re fiducia degli investitori internazionali e degli istituti
sur. Il primo blocco crescerà quest’anno tra il 3% e il 4%,
che erogano credito. Infine, i governi locali hanno mostra-
mentre Brasile, Argentina e Venezuela, le economie che
to, negli ultimi anni, una tendenza meno accentuata a
rappresentano il 98% del Pil del secondo blocco, si svilup-
cadere nella demagogia. Al contrario, le tre grandi eco-
peranno appena tra lo 0,1% e l’1%. Uruguay e Paraguay
nomie del Mercosur, fondato nel 1991, sono più interven-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
«
Gli esecutivi populisti di Argentina e Venezuela hanno seri problemi a
»
controllare l’inflazione e a raccogliere capitali
tiste e vengono percepite come meno propense al libero
L’inflazione brasiliana si è impennata su livelli superio-
scambio e agli investimenti internazionali. Gli esecutivi
ri a quelli attesi, a causa dei problemi nella catena distri-
populisti di Argentina e Venezuela, inoltre, hanno seri pro-
butiva provocati dal deficit energetico. L’ascesa dei prezzi
blemi a controllare l’inflazione e a raccogliere capitali. In
ha messo a dura prova il potere d’acquisto della classe me-
quanto alla spesa sociale, i paesi del Mercosur superano
dia, che era cresciuto molto negli anni di forte espansione
quelli dell’Alleanza del Pacifico e anche se gli enormi aiuti
(2005-2010). Altro problema è la burocrazia: il paese oc-
statali hanno consentito a molte persone di liberarsi della
cupa il posto 116 tra i 189 presi in considerazione dal re-
povertà estrema, i programmi pubblici non hanno rappre-
port Doing business 2014 curato dalla Banca Mondiale.
sentato un reale cambiamento degli squilibri nella distri-
L’élite economica teme che il Brasile perda molta compe-
buzione del reddito pro capite e nelle opportunità offer-
titività esterna se l’Alleanza del Pacifico dovesse fare pas-
te ai singoli cittadini.
si in avanti nel progetto di libera associazione con 12 pae-
Il Brasile, la più grande economia latino-americana,
ha sofferto dall’inizio dell’anno due revisioni al ribasso del
si asiatici (tra questi Giappone e Corea del Sud, ma non Cina e India).
livello di affidabilità creditizia da parte delle agenzie
Il modello che ha alimentato la domanda interna at-
Moody’s e Standard and Poor’s. Il paese continua a esse-
traverso la spesa sociale e gli investimenti mostra segnali
re il principale beneficiario dei flussi di capitali esteri, tut-
di rallentamento. Il paese, che non dipende eccessivamen-
tavia l’ondata di proteste sociali ha seminato l’incertezza
te dalle materie prime (il 35,4% delle sue esportazioni so-
tra gli investitori internazionali. Probabilmente registrerà
no manufatti) si trova ad affrontare numerosi colli di bot-
il tasso di crescita più sostenuto tra quelli appartenenti
tiglia nella dotazione infrastrutturale e non ha ancora de-
al blocco atlantico (tra l'1,8% e l'1,5%), ma resterà lon-
ciso se li supererà mediante investimenti pubblici, insuffi-
tano da quello previsto per l’economia messicana (tra il
cienti, o privati, che detteranno condizioni particolari. Il
2,3% e il 3%).
modello di crescita sperimentato nell’ultimo decennio si
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
43
Fondi azionari
L’America latina
I primi dieci fondi comuni azionari America latina
Società
Fondo
Valuta
Quota
Perf. YTD
Perf. 1 anno
Perf. 3 anni
Perf. 5 anni
BlackRock Global Funds Sicav
BGF Latin American A2 Cap.
Usd
62,703
11,6789
6,7440
6,9181
9,9911
Parvest Sicav
Equity Latin America PRIV Cap.
Usd
29,560
10,7452
5,0279
9,9616
11,6011
Nordea 1 Sicav
Latin American Equity BP
Eur
11,550
9,7909
5,8662
24,0602
26,7838
Eurizon EasyFund
Equity Latin America LTE R
Eur
318,940
9,0766
3,8182
0,7105
3,3238
Morgan Stanley Investment Funds Sicav
Latin American Equity I
Usd
52,900
8,9374
3,1792
12,6491
19,1173
HSBC Global Investment Funds Sicav
Latin American Equity M1C
Usd
13,214
8,8109
5,4084
13,6493
21,0295
JPMorgan Funds Sicav
JPM Latin America Equity A Dist.
Usd
40,951
8,3184
3,7798
15,1182
26,8944
Schroder International Selection Fund Sicav
Latin American C Acc.
Usd
36,650
7,8618
2,2759
7,7477
12,2035
Amundi Funds Sicav
Equity Latin America SU Cap.
Usd
403,890
7,7787
3,5828
4,1464
5,8440
ING (L) Sicav
Invest Latin America X Cap.
Usd
1.541,085
7,3959
0,7033
-3,0932
-2,6844
sta debilitando. L’occupazione non aumenta, i salari frena-
no, ma la situazione è molto più grave in Venezuela, dove
no, la domanda interna si indebolisce. Quest'ultima, in co-
non si capisce come ci possa essere una crisi nel cambio
stante crescita nel decennio, ha fatto lievitare le importa-
con il barile di petrolio a ridosso dei 100 dollari. L’Argenti-
zioni e, allo stesso modo di quanto accaduto in altri pae-
na, a differenza di Caracas, ha preso provvedimenti tesi a
si, ha alimentato il deficit delle partite correnti. A questo
frenare la svalutazione del peso, a normalizzare i conti
punto c’è stato un deprezzamento del real e un aumento
pubblici, a stringere accordi di pagamento dei propri de-
dell’inflazione (non di molto), ma la Banca centrale ha
biti con il club di Parigi (il gruppo di 19 paesi creditori) e
portato il costo del denaro all’11%, con implicazioni nega-
indennizzare Repsol per l’esproprio di Ypf. Si tratta di mi-
tive per l’attività economica e il credito.
sure pro stabilizzazione, ma non di stimolo.
Argentina e Venezuela hanno seri problemi tanto nel
Nel blocco dell’Alleanza del Pacifico a tutti i compo-
controllo dell’inflazione che nel conseguire finanziamenti
nenti va meglio rispetto alle economie del Mercosur, ma
sui mercati, dopo anni trascorsi a occultare i veri dati ma-
tra i suoi componenti esistono profonde differenze. Nel re-
croeconomici. Il peggioramento delle condizioni di vita
cente report pubblicato dalla Banca Mondiale, la Colom-
derivanti da un’inflazione che ha raggiunto il 59% ha ali-
bia è l’unica tra le grandi economie dell’area che nel 2014
mentato sommosse in Venezuela. Buenos Aires, invece, ha
dovrebbe registrare una crescita superiore a quella dell’an-
dovuto rivedere le sue statistiche e riconciliarsi con i cre-
no precedente. Paese esportatore di petrolio e minerali (so-
ditori esteri per potere continuare a raccogliere capitali sui
lo il 22,8% delle sue vendite all’estero è rappresentato da
mercati. Spesso i due paesi vengono messi sullo stesso pia-
manufatti), la Colombia è stata sostenuta da un ambizioso piano di investimenti pubblici in abitazioni e infrastrutture e, grazie, al momento d’oro vissuto da un nuovo segmento delle materie prime, quello del carbone.
Il secondo gruppo dell’Alleanza è quello dei paesi con
una crescita in decisa frenata a causa della contrazione della domanda di prodotti minerari: Perù e Cile. Il primo di questi paesi dovrebbe sopportare meglio la decelerazione perché le quotazioni degli idrocarburi e dei metalli preziosi si
mantengono elevate. In Cile, il governo sta promuovendo
un piano che punta alla diversificazione delle esportazioni
(quelle industriali pesano appena per il 13,5% sul totale).
Il Messico ha una storia a parte. Le attese sono per una
variazione del Pil più lenta del previsto. L'esecutivo ha
44
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
identificato i colli di bottiglia dell’economia e ha adottato
tenuto stabile nei 2000. In America latina, invece, la do-
alcuni provvedimenti: l’apertura del business del petrolio ai
manda è stata alimentata con aumenti del salario minimo.
capitali privati e stranieri. Al contrario di quanto accadu-
Questo provvedimento ha dato dinamismo al mercato, an-
to in Sudamerica, in Messico la competitività è stata ali-
che se ora il suo effetto si sta esaurendo perché l’operazio-
mentata mediante un controllo del costo del lavoro, che ha
ne veniva finanziata dagli introiti conseguiti grazie alla
fatto scendere il salario minimo negli anni '90 e lo ha man-
crescita della domanda estera di materie prime.
I
Fiona Manning, investment manager dell’Aberdeen Latin America Equity Fund
Le società pronte ad agganciare
il cambio del ciclo
C
ome si stanno comportando i mercati azionari latinoamericani?
parte delle aziende della regione in materia di corporate
governance?
«I mercati azionari di questa area hanno tratto beneficio
«Nell’ultimo decennio, le società latinoamericane si sono
dal piano di stimoli economici varato dal governo cinese
concentrate sulla gestione dei costi e la generazione di uti-
e dall’annuncio del quantitative easing europeo fatto da
li. Il risultato di questo processo consiste in una stabilizza-
Mario Draghi. Nel secondo trimestre dell’anno, le azioni
zione dei profitti e un miglioramento della redditività».
latinoamericane hanno sovraperformato i principali indici
azionari dei mercati emergenti e di quelli industrializzati.
A quali fattori dovrebbero prestare attenzione gli investi-
Tuttavia, il trend si è sviluppato in un contesto dominato
tori?
da un livello di volatilità crescente, alimentato dalle atte-
«Ci sono alcune variabili macroeconomiche che rivestono
se per i risultati delle elezioni presidenziali in Brasile (otto-
un peso specifico sull’evoluzione dei mercati latinoameri-
bre) e da alcuni annunci di decisioni di tipo macroecono-
cani. Nell’alveo dei fattori da monitorare non vanno di-
mico. Nonostante l’accelerazione al rialzo delle quotazio-
menticati le newsflow politiche e gli aggiornamenti sulla
ni azionarie, non si è verificato un ritorno dei flussi d’in-
crescita cinese, che tanto influenzano il mercato delle ma-
vestimento verso la regione. Al contrario, abbiamo conti-
terie prime. Tuttavia, ci sembra importante sottolineare
nuato a registrare deflussi da questi mercati, anche se a
che le valutazioni restano interessanti e che le società del
ritmi più contenuti».
subcontinente sono ben posizionate per trarre beneficio
dalla ripresa del ciclo economico».
Qual è stato il comportamento del vostro fondo in questo periodo?
Può descrivere in breve il vostro processo d’investimento?
«Il fondo non è riuscito a tenere il passo del mercato. La
«Il nostro team segue un processo d’investimento bottom-
spiegazione dell’underperformance va cercata nella sele-
up basato su una valutazione delle società fondata sulla
zione dei titoli. Le azioni acquisite sul listino cileno sono
visita diretta presso le aziende. Non puntiamo mai su tito-
riuscite a battere il mercato locale, ma quelle selezionate
li di un gruppo senza avere fatto visita al suo manage-
sul mercato brasiliano hanno fatto peggio dell’indice. In
ment. Ogni azione da noi selezionata viene sottoposta a
quest'ultimo paese la nostra decisione di sottopesare il set-
un’analisi che tiene conto della qualità dell’azienda e della
tore delle materie prime è stata premiante, tuttavia, il no-
quotazione. La valutazione della qualità dell’impresa è
stro portafoglio non include le utility locali, il segmento
fondamentale per capire se stiamo pagando un prezzo
che ha recuperato più terreno, e i titoli assicurativi, altro
eccessivo per un titolo, che comunque viene sottoposto a
settore che si è comportato molto bene».
una revisione periodica del suo valore. L’acquisto rappre-
FIONA MANNING,
senta solo una fase e non il termine del processo d’inve-
MANAGER DELL’ABERDEEN
stimento».
LATIN AMERICA EQUITY FUND
Possiamo parlare di veri progressi negli ultimi anni da
I
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
INVESTMENT
45
Fondi azionari
L’America latina
Team Itaù, gestore del fondo Latin American Equity di Nordea
Un quadro incerto per i listini
l team di Itaù, boutique che gestisce per Nordea il fondo
I
Messico nel secondo trimestre. In Cile, il nostro scenario
Latin American Equity, opta per una riduzione dell’e-
top-down si presenta più in linea con l’approccio bottom-
sposizione al Brasile e ha operato alcune scelte settoriali
up e rafforza la nostra view negativa sul mercato. La rifor-
ben definite sui mercati di Messico e Cile.
ma fiscale in corso di negoziazione dovrebbe aumentare le
imposte a carico delle imprese e rimuovere gli scudi fisca-
Come si sono comportati i listini latinoamericani nella
li che hanno alimentato gli investimenti nel paese. Per
prima parte dell’anno?
queste ragioni, la riforma è stata accolta negativamente
«I mercati azionari latinoamericani hanno messo a segno
dagli investitori. Allo stesso tempo, l’attività economica ha
un rally nel secondo trimestre del 2014. Il recupero delle
subito un rallentamento e le valutazioni non sembrano in-
quotazioni è iniziato nei primi giorni di marzo, in scia alle
teressanti. L’insieme di questi fattori ci ha convinto a sot-
dichiarazioni di Janet Yellen, che ha annunciato la volontà
topesare il listino cileno durante la prima parte dell’anno».
della Fed di mantenere una politica monetaria ancora accomodante per un periodo di tempo lungo. La prima con-
Che cosa vi aspettate nella parte finale del 2014?
seguenza di questo annuncio si è materializzata nell’arri-
«I timori sulla situazione economica brasiliana sono au-
vo di 14 miliardi di flussi d’investimento diretti verso le
mentati e pertanto abbiamo deciso di ridurre l’esposizio-
borse dei paesi emergenti. Il mercato azionario brasiliano
ne al paese. L’ingresso delle corporate locali in un ciclo di
ha calamitato il 40% di questi capitali. Questo dato spie-
capital expenditure crescente, che affonda le radici nell’e-
ga perché il Bovespa sia stato il migliore listino del perio-
levato costo dell’indebitamento, innescherà un probabile
do nonostante la difficile fase economica vissuta dal pae-
calo degli utili societari. Il gigante sudamericano ha speri-
se. Nel secondo trimestre, il governo ha rivisto al ribasso le
mentato un significativo deterioramento della sua attività
stime sul Pil 2014, a causa della stagnante attività econo-
economica: la produzione industriale è scesa mese dopo
mica e della sfavorevole dinamica dell’inflazione».
mese, i consumi sono fermi, l’inflazione procede a tassi vicini al target ceiling del 6,5%, il mercato del lavoro ha mo-
Quali sono state le vostre scelte in questo periodo?
strato segni di debolezza e i dati fiscali hanno evidenziato
«A dispetto della situazione economica, il nostro team ha
un netto peggioramento delle aspettative».
optato per una posizione overweight sul Brasile. La scelta
è fondata sulla presenza di valutazioni convincenti e sul-
Ci sono settori che ritenete più promettenti?
l’individuazione di opportunità d’investimento in base a
«Il settore immobiliare è il nostro preferito in Messico, men-
una prospettiva bottom-up. Da un punto di vista top-
tre le pressioni inflazionistiche favoriranno le banche in Ci-
down, il Messico è il mercato che preferiamo; tuttavia, le
le. Restiamo positivi sul Messico sulla base di una prospetti-
elevate valutazioni del Mexbol rappresentano un limite.
va top-down, ma aspettiamo conferme sul versante della ri-
Abbiamo comunque adottato un leggero sovrappeso sul
presa economica. Crediamo che il mercato stia riponendo
troppa fiducia nell’evoluzione della parte finale del 2014,
ma siamo convinti che il miglioramento si materializzerà
entro la fine dell’anno. Se le borse dovessero mostrare segni
di indebolimento a causa di dati deludenti, per noi sarà
un’opportunità per incrementare le nostre posizioni in Messico. Il problema di questo listino resta la presenza di quotazioni troppo elevate. Per quanto riguarda il Cile, manteniamo un atteggiamento prudente, anche se, come abbiamo già detto, riteniamo che le attuali pressioni inflazioniste
possano favorire i titoli del settore bancario».
I
Consensus
L’Italia
Piazza Affari
non è da buttare
Tutti convengono che il paese sta cercando di cambiare e avviare riforme strutturali
importanti, ma sulla riuscita di questa azione molti hanno diversi dubbi. Un reale
miglioramento delle condizioni generali verrebbe percepito come un segnale
positivo da parte dei mercati. In ogni caso non mancano le occasioni sul listino, che
nel suo complesso non viene ritenuto sopravvalutato. Anche se non aiuta la difficile
congiuntura di tutta l’Europa
Italia non sta passando una fase facile e, co-
di Boris Secciani
Nel frattempo anche il mercato azionario si è unito al-
me sempre è successo negli ultimi anni, a de-
e David Tonello
la (per il momento) mini-correzione, che per la verità in
L’
terminare la crisi si sommano fattori tipica-
Europa tanto mini non si è dimostrata, in corso a ottobre.
mente endogeni che vanno ad amplificare
Piazza Affari rimane sostanzialmente una scommessa ad
una tendenza generalizzata. Basti pensare al-
alto beta sulla ripresa europea, dopo anni di performance
l’andamento del Pil dell’Eurozona, invariato su base con-
magrissime: in un contesto di nuova crisi economica e con
giunturale e in calo invece in Italia. Nel nostro paese già da
i vizi tipici dell’economia locale, un’ulteriore tracollo della
luglio indicatori come la produzione industriale e gli inve-
redditività delle aziende del Belpaese rischierebbe di farsi
stimenti hanno mostrato segnali di una possibile nuova re-
sentire pesantemente su titoli non più così a sconto come
cessione.
un paio di anni fa.
Il panel dei gestori e degli analisti
Roberto Bragiotto, strategist di Cfo Sim; Armando Carcaterra, direttore investimenti di Anima Sgr; Francesco Citta, dell’ufficio studi di Copernico Sim; Marc Craquelin, chief
investment officer di Financière de l'Echiquier; Stefano Fabiani, responsabile gestioni patrimoniali di Zenit Sgr; Fabio Fois, economista di Barclays; Ken Hsia, portfolio manager
dell'IInvestec European Equity Fund di Investec Asset Management; Investment team di Amundi Sgr; Christian Solé, senior european buy-side equity analyst & fund manager
di Candriam Investors Group; Laura Solei, responsabile azionario gestioni patrimoniali di Banca Patrimoni Sella & C.; team di analisti del global equity strategy di Credit Suisse; Didier Van De Veire, head of european equity management di Petercam Asset Management.
48
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
«
Le condizioni
attuali che si sono
create sul mercato
sarebbero ideali:
interventi della Bce
mirati alle aree più
deboli, tassi ai minimi,
grande liquidità nel
sistema, euro
finalmente più
»
debole
Che cosa prevedete per l’economia italiana? Pensate che si potrà vedere un minimo di ripresa?
Rischio di perdere l’ultimo treno
I
n generale, non sorprendentemente, la cautela e tal-
responsabile gestioni patrimoniali di Zenit Sgr: «La nostra
volta un vero e proprio pessimismo sembrano farla da
economia soffre, oltre che per la debolezza congiuntura-
padroni. Indicativo, ad esempio, appare l’incipit di Ro-
le dell’area euro, anche di problemi strutturali radicati nel
berto Bragiotto, strategist di Cfo Sim: «Parlare di ripresa
sistema locale che accentuano le difficoltà e la rendono
per l’economia italiana è ancora prematuro. Le stime per
meno reattiva alle misure di stimolo. Non è troppo sor-
il 2014 permangono negative, mentre per il 2015 ci viene
prendente, quindi, vedere che i primi tentativi di rilancio
rappresentata una speranza per una crescita del Pil vicina
dei consumi e dell’attività di impresa non trovano riscon-
all’1%; troppo poco. In realtà le condizioni attuali che si
tro nei dati statistici: occorrerà tempo perché queste mi-
sono create sul mercato sarebbero ideali: interventi della
sure vengano sentite come strutturali e dovranno essere
Bce decisamente mirati alle aree più deboli, tassi ai mini-
accompagnate da riforme che cambino la percezione del
mi, grande liquidità nel sistema, euro finalmente più de-
livello di rischio e di complicazione del fare business nel
bole. Se neppure in un contesto così favorevole il nostro
nostro paese».
governo sarà in grado di prendere misure forti e drastiche
In questo ambito il governo sembra riscuotere anco-
per incentivare spesa e investimenti, il rischio di perdere
ra un certo consenso fra analisti e investitori. Ad esem-
l’ultimo treno è veramente elevato».
pio Fabio Fois, economista di Barclays, ricorda: «Una
Sui problemi specifici dell’Italia, inserita comunque in
maggiore efficienza della spesa pubblica e un ribilancia-
un quadro di debolezza europea, insiste Stefano Fabiani,
mento del fisco in una direzione maggiormente favore-
Sorprese negative
anche per il 2015
50%
50%
Maggiore ripresa
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
49
Consensus
L’Italia
vole alla crescita darebbero sostegno alla domanda do-
to il turismo. Molteplici sono gli elementi che potrebbe-
mestica, nel momento in cui le riforme in termini di of-
ro alimentare segnali di ripresa: la debolezza dell’euro (a
ferta del lavoro facessero sentire i propri effetti. In que-
beneficio dell’export), lo sblocco dei pagamenti arretra-
sto ambito guardiamo con favore alle misure con cui l’e-
ti della Pa per ulteriori 6 miliardi e in generale un’acce-
secutivo ha abbassato il cuneo fiscale di 10 miliardi di eu-
lerazione del processo di riforme strutturali a sostegno
ro, a livello di imposte sul reddito, cui vanno aggiunti i 2
della ripresa degli investimenti, in grado di infondere
miliardi di tagli alle tasse sugli utili aziendali. Rimango-
maggiore fiducia, sia ai consumatori, sia alle aziende. La
no però rischi a livello di attuazione dei programmi».
politica monetaria particolarmente espansiva della Bce
Laura Solei, responsabile azionario gestioni patrimo-
dovrebbe produrre maggiori effetti nei prossimi mesi: le
niali di Banca Patrimoni Sella & C., però indica anche
banche, superati stress test e Aqr, dovrebbero godere di
che alcuni problemi sono strettamente congiunturali e
abbondante liquidità e aumentare la concessione di cre-
che il futuro potrebbe portare qualche schiarita: «Dopo
dito alle imprese, a tutto sostegno dell’economia». Anche
i primi segnali di ripresa emersi nella seconda metà del
Didier Van De Veire, head of european equity manage-
2013, il 2014 in Italia ha evidenziato un progressivo ral-
ment di Petercam Asset Management, sembra puntare
lentamento, fino a raggiungere una situazione di mar-
su una ripresa ciclica europea: «Abbiamo un outlook
cato deterioramento durante il periodo estivo. Quest’ul-
positivo per l’economia del Vecchio continente nel suo
timo, tra l’altro, è stato gravato da una situazione meteo-
complesso, di cui l’Italia beneficerà. Oltre alla ripresa
rologica particolarmente avversa (i giorni di pioggia a
ciclica, il ritmo reale del recupero e la crescita potenzia-
luglio e agosto sono stati superiori di tre-cinque volte
le dipendono dal numero delle riforme strutturali e dalla
la media stagionale), che ha probabilmente danneggia-
cadenza con cui saranno attuate».
Qual è la vostra valutazione sulle banche italiane?
Un sistema che sta guarendo
n questo ambito invece tutto sommato le cose
ment officer di Financière de l’Echiquier: «Il sistema ban-
potrebbero andare, come avvenuto nel recente pas-
cario italiano è stato finora in ritardo nel miglioramento
sato, peggio. Stress test e asset quality review non
dell’asset quality rispetto a quello di altri paesi europei.
dovrebbero dunque presentare rischi particolari. Alme-
Guardando al futuro, il Tltro è positivo per le banche, che
no questa è l’opinione di Stefano Fabiani, di Zenit Sgr:
possono beneficiare di migliori margini di interesse e au-
«Il sistema italiano è oggi, nelle sue banche principali,
mentare l’erogazione di prestiti all’economia. L’imminente
ben capitalizzato e con un più che sufficiente livello di
Aqr della Bce dovrebbe portare a una rinnovata fiducia nei
liquidità. Ci aspettiamo infatti che i primi due istituti,
bilanci. Siamo più sicuri sulle grandi aziende di credito na-
Intesa e UniCredit, passino senza particolari problemi sia
zionali e più cauti su quelle regionali, nelle quali il conso-
l’asset quality review, sia lo stress test imposti dalle auto-
lidamento potrebbe avere luogo dopo gli stress test».
I
Minori accantonamenti
e svalutazioni in futuro
50%
50%
Ancora problemi
di redditività
50
rità europee. Ci sono situazioni più critiche nelle ban-
Resta il fatto che gli istituti di credito del Belpaese so-
che regionali e di dimensione minore, ma nel comples-
no comunque legati all’economia nazionale, le cui pro-
so il sistema è saldo. A medio termine gli interrogativi
spettive non paiono entusiasmanti. Ricorda infatti France-
maggiori sono legati alla congiuntura: solo una ripresa
sco Citta, dell’ufficio studi di Copernico Sim: «Come ha
del Pil potrà fare ripartire gli impieghi e fare ritornare
evidenziato recentemente il governatore della Banca d’Ita-
la redditività del settore a livelli accettabili».
lia, Ignazio Visco, negli ultimi anni numerose banche ita-
Indubbiamente, dal punto di vista della qualità degli
liane hanno perseguito un rafforzamento patrimoniale ta-
attivi, miglioramenti possono ancora essere realizzati. Da
le per cui gli esiti dell’imminente valutazione della Bce non
questo punto di vista, però, l’azione della Bce pare provvi-
dovrebbero destare particolari preoccupazioni. Si tratta
denziale, almeno secondo Marc Craquelin, chief invest-
comunque di un settore le cui sorti sono influenzate dal-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
Consensus
L’Italia
l’andamento dei titoli di stato italiani, che sono particolar-
avere sufficiente collaterale. Riteniamo probabile che ul-
mente legati alle variazioni della credibilità del nostro pae-
teriori perdite dovranno essere riconosciute in bilancio».
se. In generale l’attuale stagnazione economica dovrebbe
Da questo punto di vista ottimismo mostra invece
influire negativamente sulle prospettive del settore banca-
l’Investment team di Amundi Sgr: «Se guardiamo al rap-
rio italiano storicamente molto sensibile al procedere del-
porto prezzo/patrimonio, le nostre banche trattano a
l’intera economia».
sconto rispetto a quelle europee; questa differenza è do-
Sulla stessa lunghezza d’onda qualche dettaglio ulte-
vuta alla minore reddittività espressa dagli istituti italia-
riore lo fornisce Christian Solé, senior european buy-si-
ni che sono stati gravati, soprattutto negli ultimi anni, da
de equity analyst & fund manager di Candriam Investors
riserve sulle sofferenze. In futuro il livello di accantona-
Group: «Il maggiore rischio per il sistema bancario italia-
menti dovrebbe gradualmente tornare più vicino alla me-
no è chiaramente costituito dalla deflazione. Gli istituti
dia storica, consentendo alle banche di aumentare la red-
di credito trovano un formidabile alleato nella Bce, ma la
dittività».
guerra non è ancora vinta. La deflazione è un fenomeno
Didier Van De Veire, di Petercam Asset Management,
estremamente pericoloso per le banche, in quanto mette
ricorda, però, che in futuro un maggiore consolidamen-
in pericolo le loro entrate sotto forma di una minore at-
to del sistema potrebbe portare a un miglioramento: «La
tività creditizia, di tassi bassi per un periodo prolungato
redditività del sistema bancario italiano è piuttosto
di tempo (da cui discendono minori margini di interesse),
bassa, a causa della struttura del mercato (troppi player).
nonché di un aumento degli accantonamenti, in quanto
Inoltre, c’è anche un impatto ciclico negativo su guada-
i debitori fanno maggiore fatica a pagare i loro oneri poi-
gni e redditività. Tuttavia, l’elemento ciclico andrà d’ora
ché anche i fatturati calano. Per quanto riguarda la spe-
in poi migliorando. Per un investitore, il potenziale di
cifica questione dei crediti in sofferenza nel comparto
consolidamento potrebbe essere una proposta interes-
immobiliare, colpisce come le banche italiane non ap-
sante».
paiano in grado di liberarsene, nonostante sostengano di
Quali valutazioni presenta l’azionario italiano?
Un mercato ancora economico
I
Valutazioni non
più economiche
20%
40%
40%
Valutazioni Valutazioni
eque a sconto
52
n generale, nonostante un 2014 relativamente
utili che nel 2015 dovrebbero crescere del 25% circa
buono (finora), l’equity nazionale appare ancora
rispetto al 2014. Ovviamente è indispensabile che l’in-
economico, sia rispetto alla media storica, sia se con-
cremento atteso trovi realizzazione: diversamente le
frontato ad altri listini concorrenti. Roberto Bragiotto,
valutazioni non risulterebbero sostenibili. Di particolare
di Cfo Sim, ricorda però che un rerating è tutt’altro che
interesse poi il dividend/yield del mercato italiano, che
un fenomeno scontato: «Le valutazioni di gran parte del
sfiora il 4% (3,8%) e diventa tanto più attraente se con-
listino italiano sarebbero di per sé attraenti, però è indi-
siderato nell’ambito dell’attuale contesto di tassi bassi».
spensabile un consensus positivo sul paese. Solo così si
In questo ambito qualche parola di cautela arriva da
attirerebbero seri e stabili investimenti nelle nostre
Marc Craquelin, di Financière de l’Echiquier: «Le previsio-
società quotate, i cui valori potrebbero altrimenti sof-
ni sugli utili delle aziende italiane per il 2014 e il 2015 so-
frire ancora per lungo tempo».
no scese ulteriormente durante l’estate, con la revisione
In Italia più che mai molto dipenderà dal realizzar-
delle stime di profitto che vede a tutt’oggi per il 2014 un
si delle (non modeste) aspettative di crescita dei profit-
-22% e un -5% per il 2015, con una crescita degli Eps
ti. Specifica infatti Laura Solei, di Banca Patrimoni Sella
stimata del 10% per ognuno dei due anni. Comunque, il
& C.: «Le valutazioni del mercato azionario italiano non
recente calo del mercato azionario ha portato a una cer-
sono care, se raffrontate alle prospettive di incremento
ta stabilizzazione dei multipli di mercato. I P/E 2015 so-
degli utili aziendali: P/E 2014=15,6 e P/E 2015=12,5 con
no attualmente di 18x gli utili, cioè viaggiano a metà del
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
trading range storico (14/22)».
listi del global equity strategy di Credit Suisse: «Rima-
Didier Van De Veire, di Petercam Asset Management,
niamo ancora in sovrappeso sulla periferia europea e in
in particolare si concentra su quelle aziende molto espo-
particolare sull’Italia. Pensiamo che vi sia spazio per un
ste all’ancora depresso mercato domestico: «Le quotazio-
ulteriore 15% di sovraperformance. Infatti il momen-
ni stanno già prezzando un significativo recupero di red-
tum nell’andamento dei profitti rimane superiore alla
ditività delle imprese italiane. Le aspettative per alcuni dei
media europea, mentre le quotazioni in termini di P/B
player più domestici potrebbero essere troppo alte, ma ci
appaiono molto moderate, almeno al di fuori del siste-
sono sicuramente società molto interessanti che operano
ma finanziario. Inoltre operando una normalizzaizone
a livello globale e che sono sottovalutate, in particolare
dei margini si vede come le aziende italiane scambino
nel settore mid-cap (Autogrill, Campari e altre)».
a 9,6x i margini».
Infine parole di ottimismo arrivano dal team di ana-
Quali sono le prospettive di utili?
Ottimismo, ma con cautela
I
n questo ambito una certa cautela sembra regnare,
la comunicazione dei dati semestrali, le stime di profitti
tra rallentamento dell’economia globale e difficoltà
sul 2014 sono state ulteriormente riviste al ribasso e og-
ad avviare un processo di crescita endogeno che,
gi il nostro mercato gira a circa 16,5 volte gli utili di que-
quanto meno, riporti l’Italia al pari di paesi come Fran-
st’anno. Per ora le stime sul 2015 restano non troppo lon-
cia e Spagna. Roberto Bragiotto, di Cfo Sim, sottolinea
tane dai precedenti livelli, con una crescita attesa eleva-
la necessità di fare le famose riforme, per innalzare strut-
ta che ci porterebbe a 12,5 volte gli utili stimati per il
turalmente il livello di redditività delle imprese locali:
prossimo anno. In buona parte l’incremento dei profitti è
«Impossibile generalizzare sulle prospettive di utile,
dovuto al settore bancario, che dovrebbe vedere minori
dipende dai settori. Avremmo sicuramente aspettative
svalutazioni rispetto a quelle messe in bilancio in vista
migliori se intervenissero seri provvedimenti a favore
dell’Aqr, ma anche i segmenti assicurativo e ciclico han-
delle imprese, oggi troppo penalizzate a tutto vantag-
no stime per una crescita double digit».
gio dei competitor esteri».
Crescita nella fascia
alta della singola cifra
50%
Previsioni tutto sommato moderate per Marc Cra-
Stefano Fabiani, di Zenit Sgr, però, prevede, anche se
quelin, di Financière de l’Echiquier: «Il mercato è stato
non nell’immediato, una ripresa dei risultati degli opera-
probabilmente troppo ottimista negli ultimi due anni,
tori del sistema bancario, il cui peso sul mercato italiano
ma con l’effetto valuta e l’impatto significativo delle
è notoriamente molto elevato: «Dopo i recenti dati eco-
misure di Draghi una crescita degli utili dell’8% è ora
nomici e le guidance fornite dalle aziende a seguito del-
plausibile».
20%
Ulteriori
cali
30%
Crescita a
doppia cifra
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
53
Consensus
L’Italia
Infine interessante appare il discorso di Didier Van De Vei-
bero salire, dato che l’impatto negativo delle svalutazioni di
re, di Petercam Asset Management, che punta anch’esso sul
bilancio stanno svanendo e stanno emergendo i benefici de-
credito, i cui principali player dovrebbero riuscire a vedere un
rivanti dal processo di ristrutturazione. Il resto dipende dalla
miglioramento dei risultati anche in assenza di una ripresa
ripresa dell’economia italiana e di quella europea, per le qua-
dell’economia italiana: «Pure senza crescita, gli utili dovreb-
li le aspettative sono attualmente molto basse».
Dove vedete le migliori occasioni sul mercato azionario italiano?
Qualche titolo da cercare col microscopio
I
n generale in questo ambito il denaro facile sembra
Non dispiace ovviamente a diversi investitori anche la
pure in Italia qualcosa che appartiene al passato e un
piccola e media impresa che dimostra di sapere crescere a
approccio caratterizzato da stock picking cautelativo
livello internazionale. Marc Craquelin, di Financière de l’E-
sembra farla da padrone. Laura Solei, di Banca Patrimoni
chiquier, sostiene: «Moncler è una delle nostre preferite tra
Sella & C., spiega: «In un clima di forte incertezza politi-
le piccole e medie aziende all’interno dell’universo soft
ca ed economica, riteniamo che sia ancora importante
luxury e abbiamo particolarmente apprezzato la forte cre-
concentrare gli investimenti su titoli a larga capitalizza-
scita del fatturato (l’incremento delle vendite nei negozi
zione, con bilanci solidi, che potrebbero beneficiare di
aperti almeno da un anno è superiore rispetto ai concor-
indicazioni positive provenienti dagli stress test/Aqr. Inte-
renti). Crediamo che Remo Ruffini stia sviluppando la giu-
ressanti anche le società che beneficiano della debolezza
sta strategia incentrata sul brand Adn e mostri una politi-
dell’euro e del rafforzamento del dollaro, nonché di quel-
ca di apertura di nuovi negozi disciplinata. De Longhi è
le aziende che risultano esposte alla crescita economica
stata uno delle nostre migliori scelte ormai da qualche
Usa. Da non trascurare poi alcune storie di ristrutturazio-
tempo. Nonostante la forte performance del titolo, siamo
ne, facendo attenzione a quelle realtà che potrebbero
convinti che l’investimento rimanga valido, dato che il
essere penalizzate dalle tensioni geopolitiche».
gruppo mantiene un forte ritmo di crescita organica sup-
Stefano Fabiani, di Zenit Sgr, consiglia di concentrarsi
portata da tutte le principali divisioni».
sulla qualità: «Noi continuiamo a preferire un approccio
Anche per quanto riguarda i player che operano sul
basato sullo stock picking. In particolare guardiamo temi
mercato interno, al di fuori dei tradizionali comparti in
nel settore industriale con leadership in nicchie redditizie,
cui l’Italia è forte, c’è interesse. Ken Hsia, portfolio mana-
che magari possano anche beneficiare della svalutazione
ger dell’Investec European Equity Fund di Investec Asset
dell’euro (dollar sensitive). Altra opportunità è rappresen-
Management, aggiunge: «Noi siamo investitori bottom-
tata da società con business anche domestico, buon cash
up che cercano una combinazione di buon potenziale di
flow e capacità di pagare dividendi in modo sostenibile,
crescita e valutazioni interessanti. Pensiamo che il mer-
con spazio per ristrutturazione e taglio dei costi».
cato italiano in effetti sia ricco di gruppi con queste caratteristiche: ad esempio un nome che abbiamo in portafo-
60
glio è Recordati».
50
Infine Armando Carcaterra, direttore investimenti di
40
Anima Sgr, vede effetti positivi su qui titoli beneficiati dal40%
l’azione della Bce: «Per gli istituti di credito domestici non
30
30%
dovrebbero arrivare grosse sorprese da stress test e Aqr e di
30%
conseguenza dovrebbero crearsi le premesse per un rialzo
20
20%
10
abbastanza generalizzato, soprattutto premiante per il
comparto finanziario; sui titoli industriali, invece, potreb-
0
Banche
54
Grandi aziende Piccole e medie Titoli orientati al
esportatrici aziende esportatrici mercato domestico
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
bero esserci sorprese positive per effetto del deprezzamento dell’euro che da 1,40 è già sceso intorno a 1,30».
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Osservatorio previdenza
Cassa nazionale del notariato
L’eccezione
che conferma
la regola
La pensione di questi professionisti è sganciata dai contributi
realmente versati ed è commisurata solo agli anni di servizio.
Finora le prestazioni sono state molto premianti per l’intera
categoria, anche se la crisi economica sta cominciando a
colpire una delle poche oasi serene. Le nuove generazioni
sono infatti penalizzate ed è necessario integrare l’assegno di
base sottoscrivendo un programma di versamenti volontari
per mantenere il proprio tenore di vita
a cura di Epheso Ia
piamente sinora la struttura molto premiante delle
prestazioni erogate da questa cassa previdenziale,
L
56
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
a Cassa nazionale del notariato, istituita
sebbene la solidarietà tra colleghi inizi a vacillare.
nel lontano 1919 e privatizzata ai sensi del
La crisi economica ha colpito anche questa at-
d.lgs. 509/1994, dal punto di vista della
tività professionale sempre riconosciuta come
misura delle prestazioni, rappresenta un’eccezione
molto remunerativa, tanto che i compensi dei no-
nel panorama degli enti professionali. Di fatto la
tai sono decaduti vertiginosamente negli ultimi
pensione dei notai è sganciata dai contributi ver-
due decenni. Dagli ultimi dati disponibili, i redditi
sati durante la carriera lavorativa ed è retta da un
della classe notarile sono quelli che scontano mag-
principio solidaristico per cui è commisurata in
giormente le difficoltà del momento, soprattutto
maniera proporzionale agli anni di servizio: ugua-
per effetto della flessione del mercato immobiliare
le pensione, a parità di anni di contribuzione, a
e dei tagli alle competenze a essa affidati, operati
prescindere dall’entità del montante versato.
in seguito al decreto Bersani. A partire dal 2008 i
È altrettanto utile rilevare come il reddito me-
redditi professionali dei notai si sono dimezzati, su-
dio di categoria, su cui poi sono basati i contributi
bendo un calo del 45%; nel 2012 il reddito medio
previdenziali e quindi anche il ragionamento sul
reale era pari a 72.415 euro. Sempre in numero
calcolo della misura della pensione, giustifichi am-
maggiore poi sono i notai che beneficiano dell’in-
tegrazione al reddito, istituto con carattere solida-
ro. L’innalzamento dell’aliquota contributiva e
ristico previsto dalla Cassa per tutti quei professio-
dell’età pensionabile hanno quindi generato mal-
nisti che, per condizioni particolari, come ad esem-
contento tra tutti quei professionisti che, pur
pio l’operare in località svantaggiate, non raggiun-
pagando maggiori versamenti previdenziali, si
gano una quota dell’onorario medio nazionale de-
vedono corrispondere un assegno pensionistico, a
terminata annualmente con delibera del consiglio
parità di anzianità contributiva, uguale a chi ha
di amministrazione, entro il limite minimo del 20%
versato meno.
e massimo del 40% dell’onorario medio nazionale.
Sebbene sia da sempre considerata una casta
Il sito internet della Cassa nazionale del notariato
chiusa e privilegiata, quella dei notai sta subendo
(www.cassanotariato.it) sottolinea l’importanza
sempre più i contraccolpi di un mondo globalizza-
della funzione svolta dal notaio in qualità di pub-
to, universale, libero, che sempre meno apprezza
blico ufficiale e come «l’assegno di integrazione
corporazioni, rendite di posizione e strutture buro-
garantisca la funzione pubblica del notaio anche
craticamente complesse.
nelle più remote località disagiate».
L’iscrizione alla Cassa ha luogo d’ufficio e at-
Al crollo dei redditi professionali vanno
tualmente conta più di 5 mila iscritti e oltre 2.500
aggiunti inoltre i provvedimenti presi a seguito
pensionati. Sul territorio nazionale, più della metà
dell’entrata in vigore della riforma Monti-Forne-
dei notai è di sesso maschile (71%). I dati smenti-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
57
Osservatorio previdenza
scono inoltre l’accusa da sempre indirizzata a que-
convenzionali in base ad altre disposizioni di
sti professionisti secondo la quale i notai sono fi-
legge, fermo restando il requisito dell’età che
gli di notai: solo il 17,5% è infatti figlio d’arte.
La contribuzione obbligatoria o effettiva è
versata dall’assicurato in costanza di rapporto di
non può essere inferiore a 58 anni;
•
dopo 30 anni di esercizio effettivo, purché abbia almeno 67 anni di età.
lavoro. Il contributo dovuto è calcolato in proporzione al reddito percepito. È dunque di primaria
La pensione erogata, molto premiante, è pari a
importanza ai fini della contribuzione la base im-
53.389,20 euro annui (anno 2014). La pensione ba-
ponibile su cui si applica l’aliquota. Per i liberi pro-
se è incrementata del 2,70%, 1.441,50 euro annui,
fessionisti si considerano come base imponibile
per ogni anno di contribuzione accreditata dal 10°
tutti i redditi derivanti da attività professionali,
anno di esercizio in poi fino a un massimo di
cioè provenienti dall’esercizio della professione che
96.624,60 euro. È inoltre prevista una maggiorazio-
dà titolo all’iscrizione all’albo, dichiarato per l’an-
ne pari al 5% per il trattamento di eventuali figli di
no precedente e al lordo di qualsiasi ulteriore de-
età inferiore a 26 anni a carico del pensionato.
Se da un lato siamo di fronte a una pensione
trazione ai fini fiscali.
La contribuzione dovuta è prevista in una
in cifra fissa di importo rilevante, che può anche
quota percentuale sugli onorari di repertorio per-
aumentare considerevolmente in funzione della
cepiti nell’anno. A partire dal 1° gennaio 2014 le
durata della contribuzione in anni, è altrettanto
aliquote contributive sono variate nella seguente
vero che il versamento in base agli onorari è
misura:
tutt’altro che contenuto.
•
•
atti pubblici e scritture private autenticate con
Pur restando la categoria più abbiente, dopo
valore da 0 a 37.000 euro dal 26% al 22%;
essersi vista in meno di sei anni dimezzare il reddi-
tutto il resto dal 33% al 42%.
to professionale, i notai devono sopportare anche
l’onere di un’aliquota contributiva non di poco
La pensione decorre dal primo giorno successivo a
conto. D’altro canto questi professionisti, solita-
quello in cui è divenuto definitivo il provvedimen-
mente tarati su redditi importanti e decisamente
to di cessazione. Nello specifico, i requisiti per l’ac-
superiori alle cifre di pensione espresse, possono
cesso alla pensione sono:
essere molto interessati a un’integrazione privata,
•
75 anni di età, purché abbia esercitato per al-
che comporta di fatto un ulteriore incremento del-
meno 20 anni la professione notarile;
la prestazione verso un tenore di vita coerente con
inabilità assoluta e permanente a proseguire
quanto percepito durante l’attività lavorativa.
•
nell’esercizio delle funzioni, indipendentemen•
La tabella 1 riporta i tassi di sostituzione atte-
te dagli anni di esercizio effettivi;
si per tre diverse generazioni e altrettanti diffe-
35 anni di anzianità di esercizio, di cui 30 de-
renti livelli di reddito. Ricordando che il tasso di
vono essere di esercizio effettivo e i restanti
sostituzione è dato dal rapporto tra la prima rata
cinque possono o essere riscattati e ricongiun-
di pensione e l’ultimo reddito percepito, è chiaro
ti in base alla normativa vigente in materia, o
che in una situazione come questa, in cui l’asse-
anche derivare dal riconoscimento di anzianità
gno di vecchiaia non è influenzato dai contributi
versati ed è di importo fisso, ciò che fa gioco su
Tabella 1 - Tassi di sostituzione lordi attesi – Notaio inizio attività lavorativa 30 anni
Reddito lordo/anno di nascita
1953
1963
1973
200.000 €
45,03%
36,39%
30,31%
150.000 €
58,58%
48,52%
40,42%
100.000 €
85,74%
67,60%
53,62%
tale grandezza è la dinamica della crescita retributiva futura, in particolar modo il reddito dell’ultimo anno di lavoro. Infatti, la pensione percepita dai tre soggetti di diversa età avrà lo stesso
importo indipendentemente dal livello di reddito
percepito durante la carriera lavorativa e sarà
quello dell’ultimo anno a influenzare il tasso di
sostituzione atteso.
58
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
Ipotizzando una crescita retributiva del 2% ol-
base attraverso forme di previdenza privata, po-
tre l’inflazione, nel migliore dei casi, il tasso di so-
trebbe essere una buona ed efficace soluzione per
stituzione è di oltre l’85%, ma va specificato che
mantenere un tenore di vita in pensione che segua
in tale ipotesi il soggetto analizzato ha poco più di
quello del periodo lavorativo.
I
cinque anni di vita lavorativa davanti a sé prima
del pensionamento a 67 anni. Infatti, la situazione
è estremamente diversa per le generazioni più gio-
Grafico 1 - Tassi di sostituzione in rapporto all’età e al reddito
100
1973
vani, che riescono ad assicurarsi circa il 60% dell’ultimo reddito. Ipotizzando una crescita retribu-
1963
1953
86%
80
tiva di poco inferiore nei casi in cui i guadagni lordi annui siano di importo più elevato, il tasso di so-
68%
60
59%
stituzione tende a dimezzarsi per tutte e tre le generazioni.
40
Anche per la classe notarile vale quindi ciò che
abbiamo più volte descritto e argomentato su que-
36%
20
49%
45%
54%
40%
30%
ste pagine: le nuove generazioni sono penalizzate
in termini di copertura previdenziale. Ecco perché,
nonostante i redditi piuttosto elevati percepiti du-
0
200.000 €
150.000 €
100.000 €
rante la carriera lavorativa, integrare la pensione di
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
59
My life, My Style
Viaggi
Tierrade
gigantes
l Giganotosaurus carolinii è considerato il più grande
I
dinosauro carnivoro mai esistito. Vissuto nel periodo
cretaceo, il Giganotosauro era un feroce teropode lun-
go 13 metri e pesante 13 tonnellate con due metri di pau-
Neuquèn è il capoluogo. È difficile trovare giustifica-
roso cranio, misure che umiliano il più noto Tirannosaurus
zioni diverse dai dinosauri per venire fino a qui. Anche se
Rex. È il sogno di ogni paleontologo, specie se di otto anni.
questa regione ha un suo certo fascino nascosto, intimo.
Il luogo del ritrovamento, recente, del Gigantosauro, non-
Sono i luoghi di Osvaldo Soriano, dei suoi romanzi on the
ché luogo dove sono oggi conservati i fossili originali, è un
road: ombre tristi e solitarie nella polvere della pampa,
minuscolo sperduto paesino perso nelle steppe spazzate dal
acrobati obesi, banchieri in fuga, imprenditori falliti e fo-
vento del sud della desolata Patagonia argentina.
cose cartomanti nel labirinto sudamericano, giocatori di
L'Argentinosaurus huinculensis è invece il più grande di-
truco che hanno perso tutto e a cui restano da puntare so-
nosauro mai rinvenuto. Anch’esso del periodo cretaceo, è un
lo i propri ricordi e le proprie illusioni. Sono i luoghi del
sauropode, cioè un erbivoro, con un tibia di 155 cm, una ver-
Mundial dimenticato, il mondiale di calcio giocato proprio
tebra di 159, una lunghezza stimata di 35 metri, un peso di
qui nel 1942, filmato da Guillermo Sandrini, arbitrato dal
100 tonnellate. È il secondo sogno di ogni paleontologo di
figlio di Butch Cassidy e vinto dagli indios mapuche in finale contro la nazionale tedesca, leggendaria chicca lette-
otto anni. Il luogo del ritrovamento, anch’esso relativamente recente, nonché luogo dove sono conservati i fossili origi-
Testo e fotografie di
raria e cinematografica da conoscere assolutamente. Luo-
nali, è un minuscolo sperduto paesino perso nelle steppe
Gaetano Pappuini
ghi senza tempo, aridi, piatti e desolati, spazzati dal vento
spazzate dal vento del sud della desolata Patagonia argentina, guarda caso a pochi chilometri da quell’altro sperduto
paesino, quello del Giganotosauro.
60
incessante. Luoghi dell’immaginazione.
A 80 km a sud-ovest di Neuquèn c’è Villa El Chocòn. Il
paesino pare costruito intorno al Museo municipal paleon-
Comincia così il racconto di un viaggio strano, nella
tológico “Ernesto Bachmann”, un vero gioiello, dove si trova-
provincia di Neuquén, Patagonia argentina, una regione
no le ossa del Giganotosauro, gigas (gigante), notos (vento del
dimenticata dal mondo, lontana ore di pullman notturni o
sud) e sauros (lucertola), ma anche carolinii, un’assonanza
rari voli interni da ogni altra possibile attrazione turistica.
d’amore per il giovane paleontologo. Un’emozione unica, che
Un luogo per pochi iniziati: la Tierra de Gigantes, la nuo-
lascia un vuoto dentro, quasi triste. Il paesino si affaccia sul
va meta del turismo paleontologico.
lago Exequiel Ramos Mexìa, tanto bello quanto sottovaluta-
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
to. Qua e là, sulla roccia dove un tempo c’erano foreste tropicali, si trovano incredibili impronte di dinosauri: la valle de los
dinosaurios. Stradine sterrate, senza alcuna indicazione, portano a baie spettacolari. Sul lato nord, nascoste al paese da un
promontorio, le maestose rocce Los Gigantes emergono dalle acque. E il vento freddo del sud spazza tutto. A qualche decina di chilometri c’è Plaza Huincul, un paesino ancora più
sperduto, diviso in due dall’unica strada asfaltata; c’è una
pompa di benzina e una panetteria che vende pizze che si
possono mangiare sulla panchina del piccolo parco giochi. E
c’è il museo Carmen Funes, quello con l’Argentinosauro. Ma la
vera meraviglia è 90 km a nord-ovest di Neuquèn: sulle rive
del lago, tra la terra di arenaria rossa, c’è il Centro paleontológico Lago Barreales (Proyecto Dino), un sito attivo dove lavorano i paleontologi. I (rarissimi) turisti possono visitare il sito,
accompagnati da uno dei paleontologi. Un’opportunità
straordinaria per vedere gli scavi, per perdersi nel capannone
che funge da deposito di migliaia di reperti che farebbero la
fortuna di molti musei, per toccare zanne di T-rex, prendere
in braccio uova di 100 milioni di anni fa, scavare, misurare la
propria altezza con quella di un femore appena scoperto, che
dovrebbe appartenere a qualcosa che non ha ancora un nome, ma che pare più grosso di qualsiasi cosa mai vissuta, anche dell’Argentinosauro. E poi, felici, si torna a casa, con la
sensazione di avere cominciato, come diceva Borges, a imparare la via delle stelle e le usanze del vento, le profezie delle
nubi del sud e della luna alonata.
I
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
61
My life, My Style
Ristoranti
A cena
con Cavour
n tempio della ristorazione Italiana, questo è Del
U
Cambio. Ma anche un pezzo di storia, quella con
la S maiuscola, perché buona parte di essa ha
avuto luogo proprio nelle sale di questo leggendario locale sabaudo. È un fascino immenso, un’emozione intensa,
entrare, varcare la porta di questo ristorante, visitare quelcontempo, dare vita a uno spazio polifunzionale. Il proget-
le stanze che hanno visto nascere l’Italia moderna, quel-
to prevede, infatti, un lounge bar, un caffè aperto dalla
l’unità tanto agognata e sofferta.
Il ristorante prediletto di Camillo Benso conte di Ca-
a cura di Alberto Cauzzi
mattina presto sino a tarda notte e una pasticceria-bou-
vour aveva invero attraversato, negli ultimi anni, una fase
www.passionegourmet.com
langerie-gastronomia che offre la possibilità di consuma-
di netta decadenza, ma oggi è stato riportato agli antichi
62
re e di acquistare prelibatezze di qualità.
e meritati splendori da un gruppo di imprenditori che ha
Un progetto quindi complesso, che è ancora in diveni-
molto investito nella sua ristrutturazione e riqualificazio-
re: il cantiere è appena stato aperto e le novità si sussegui-
ne, e che ha scelto di affidare le sue cucine a uno dei più
ranno a raffica nei prossimi mesi. Il ristorante ci sembra già
talentuosi chef italiani.
ben rodato, con un fuoriclasse in cucina che mostra i suoi
Le aspettative sono, quindi, giustamente alte. Matteo
punti forti e sfodera alcuni colpi di talento puro e cristalli-
Baronetto, per anni braccio destro di Carlo Cracco, si è tro-
no che ci hanno fatto letteralmente sobbalzare sulla sedia.
vato ad affrontare una sfida da vincere assolutamente,
Non abbiamo assolutamente dubbi che, se Matteo
una prova stimolante, emozionante e dal coefficiente di
avrà il tempo, la tranquillità e il sostegno della proprietà,
difficoltà elevatissimo: elevare agli onori di critica e pub-
in queste stanze si rischia seriamente di vedere prendere
blico un grande, anzi “Il grande ristorante di Torino” e, nel
forma uno dei più grandi e importanti ristoranti italiani.
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
Con una cucina scintillante e personale che nella nostra
esperienza è stata a tratti quasi stordente. Il fil rouge che
lo lega al maestro è ben evidente, certo. E non potrebbe
essere altrimenti. Ma tra le pieghe dei riferimenti obbligati, posti qua e là, emerge decisa e prorompente una cucina di personalità e qualità molto rare.
Un esempio? Il primo piatto: brodo di capperi, caviale e
uova marinate. Un’elevazione all’ennesima potenza di questi ingredienti, che si rincorrono in un gioco perverso e virtuoso al tempo stesso, tra la cremosa grassezza dell’uovo e
l’elegante sapidità del brodo di cappero, fino a modificare
quasi completamente, a tratti a deridere, il Dna dell’ingrediente più prezioso del piatto, quel caviale che si trasforma,
si modifica geneticamente, diventando non più veicolo di
sapidità ma, udite udite, elemento di incredibile dolcezza.
Altro colpo di classe è il salmone marinato, accostato al
LA SCHEDA
coniglio crudo. All’apparenza un piatto che potrebbe preoccupare anche il gourmet più esperto. Ma liberandosi dalla
Dove si trova
tirannia del pregiudizio ecco una ricetta ardita, avanguardi-
piazza Carignano 2, Torino
sta, che con il burro nocciola e le mandorle in accompagna-
Telefono +39.011546690
mento chiuderà divinamente il cerchio gustativo con il suo
Chiuso la domenica sera e il lunedì.
naturale abbinamento, un Dom Perignon Rosé 2003.
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Intrigante e tutt’altro che scontato o banale l’abbinamento tra il pavé di branzino e la coda di bue brasata. Col-
Menù degustazione: 80€, 110€
po di genio, tra povero e ricco, tra sacro e profano, che so-
Alla carta: 100€
lo i grandi possono ardire di proporre in maniera così naPregi: potere cenare in una delle sale più belle d'Europa; una cucina moderna,
turale quanto irriverente.
Siamo convinti che qui a Del Cambio, se il buon gior-
eclettica, molto intrigante e personale.
no si vede dal mattino, sia nata una grande stella del firmamento italiano, destinata a traguardi importanti e
Difetti: il servizio, ancora non perfettamente a punto e rodato.
molto più alti di quelli odierni. Sempre che, come ci auguriamo, la proprietà sostenga il suo gioiello quanto e come
merita.
I
Per maggiori informazioni visitate il sito www.passionegourmet.com
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
63
My life, My Style
Vino
Un giapponese
a Suvereto
uvereto lo si trova a cercarlo, come (quasi) tutto
S
nella vita. Dopo Grosseto, cambi provincia e, adagiato fra le colline rosse e il mare laggiù in fondo, c’è
il borgo medioevale chiuso fra mura, piccolo che se hai forza, un sasso lo puoi lanciare fra una porta e l’opposta. Ma
che gusto! Che bellezza!
Luca Giovanelli
Appena fuori il paese, verso l’entroterra trovi l’azienda Il Cavatappi, Club in Milano
Bulichella, in località omonima. Proprietà dal 1999 di
Miyakawa Hideyuki, imprenditore giapponese innamorato di auto e di Italia, fino a essere socio di Pininfarina. L’azienda si estende per 35 ettari di cui nove a vite. Con un
bellissimo agriturismo.
Sono andato per vigne con Alessandro, responsabile
AZIENDA AGRICOLA
tecnico dell’azienda, in Vespa. Quanto rosso in questa
BULICHELLA,
terra ricca di metalli ferrosi, che danno acidità e interes-
SUVERETO (LI)
se alle uve. Qui si coltiva sangiovese, merlot, syrah, cabernet sauvignon e franc, aleatico, viogner, vermentino. La
magia del luogo è che le coltivazioni sono miste, fra il
bosco, lasciando spazio al coltivo e agli alberi, misto natura insomma. E la vigna beve questa difformità, si arricchisce del collettivo. Cresce tranquilla, ma in buona compagnia. I vicini sono di quelli importanti: Tua Rita e Petra
per citare i maggiori. Bene. Però nelle bottiglie di Bulichella leggi la forza delle convinzioni forti, godi della suadenza e spinta, soprattutto nelle esecuzioni rosse. Sembra quasi che si sia fuso il carattere potente e irruente
toscano con la convinzione inamovibile e serena dei giapponesi. Sembra.
Da provare il “Coldipietrerosse” che è cabernet in purezza, lo “Hyde” da uve syrah, che spinge come un toro al
lavoro, ma soprattutto avere la fortuna di sentire il “Tuscanio Rosso” se ha qualche anno alle spalle. Allora sì che il
sangiovese rompe la camicia e mostra la tuta con la “S”,
bello morbido, potente, ancora giovanile, intenso e decisamente persistente.
Sempre un ottimo motivo per tornare!
64
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
I
FONDI&SICAV
CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO
Anno 7 - Numero 68 - Ottobre 2014
a decollare
Consensus Italia
F ON D I & S IC A V - O T T OB R E 2 0 1 4 -
N.
LA
Un paese pronto
68 -
SO RP RESA
I N DI A
India
Tanti problemi,
ma anche un po’ di fiducia
America latina
Un continente
a due velocità
&Sicav - Ottobre 2014
Fondi&
numero 68 – Anno 7
Direttore
Giuseppe Riccardi
Coordinamento redazionale e direttore
responsabile
Alessandro Secciani
Ufficio studi
Boris Secciani
Caporedattore
Massimiliano D’Amico
Progetto grafico e impaginazione
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Collaboratori
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Club Il Cavatappi, Marco Colli,
Epheso Ia, Andrea Ferrari, Francesco
Massimino, Andrea Milesio,
Rocki Gialanella, Dario Palladini,
Gaetano Pappuini, David Tonello.
Redazione, amministrazione
e pubblicità
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via Galileo Galilei 9/B
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Autorizzazione n. 297 dell’8 maggio
2008 del Tribunale di Milano
66
FONDI&SICAV/Ottobre 2014
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Purché siano mercati emergenti.
Valentina Chen
Senior Portfolio Manager
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160
105
140
120
100
100
80
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Index: MSCI All Country
World TR net
60
40
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
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