Algodistrofia del calcagno

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TALLODINIA: UN LABIRINTO DIAGNOSTICO
• Sindromi da intrappolamento nervoso dei nervi pericalcaneari e dei rami dello SPE;
• Algodistrofia del calcagno;
• Tendinopatie rare (FLA, FLC in pazienti con piede piatto, oppure con artrite psoriasica…);
• Radicolopatia compressiva lombare;
• Sinostosi incompleta astragalo-calcaneare;
FASCITE PLANTARE (E SPERONE CALCANEARE)
Con il termine fascite si intende l’infiammazione di una
fascia anatomica, nel caso specifico della fascia plantare, denominata “aponeurosi plantare”, una fascia fibrosa
che decorre in avanti dalla zona mediale del calcagno
sino a fondersi con i legamenti che s’inseriscono sulle
dita. Le modificazioni degenerative dovute a microtraumi
ripetuti a livello inserzionale della fascia plantare causano una periostite da trazione e microlacerazioni che provocano dolore e infiammazione 1. Un’aponeurosi plantare eccessivamente tesa ed iper-sollecitata, da ipercarico
o evento traumatico, diviene quindi automaticamente il
sito di una possibile lesione. La fascite plantare si può
manifestare a livello del calcagno, e viene in questo caso
denominata fascite plantare prossimale, oppure a livello
del mediopiede, in questo secondo caso viene denominata fascite plantare distale. Il processo infiammatorio può
colpire specificatamente l’inserzione della fascia plantare
e la tuberosità calcaneare mediale o può interessare altre
strutture, come il nervo calcaneare mediale ed il nervo
misto per l’abduttore del V dito 4.
Tanz 2 fu il primo a proporre il concetto di intrapplamento
nervoso nella patogenesi del dolore della fascite plantare, osservato in una dissezione su cadavere. Rondhuis
e Huston 3 credono che l’intrappolamento del nervo misto (motorio e sensitivo) si verifichi tra la fascia profonda
dell’abduttore dell’alluce ed il margine mediocaudale del
muscolo quadrato della pianta del piede 4.
All’origine di una fascite possono esserci varie motivazioni; una ricorrente è il sovrappeso, ma l’infiammazione
dei fasci plantari può essere dovuta anche a un indiscriminato e improvviso aumento del chilometraggio settimanale, a una ridotta estendibilità del tendine di Achille, a
determinate caratteristiche anatomiche o a sedute di allenamento eccessivamente veloci e frequenti con calzature
non adatte a questo tipo di preparazione.
Una delle più frequenti cause della talalgia plantare è
lo sperone calcaneare, definito anche spina calcaneare, che consiste in una crescita anomala del tessuto osseo nella zona del calcagno, una sporgenza ossea del
tallone che può essere di origine congenita o formarsi successivamente. Gli speroni calcaneari sono stati associati
per la prima volta al dolore sottocalcaneare nel 1915 5.
Shmokler e coll. 6 hanno rilevato un’incidenza del 13,2%
di spine calcaneari su 1000 pazienti randomizzati e solo
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FIGURA 1.
Achille si volge a guardare il suo tallone colpito dalla freccia
di Paride.
il 5,2% del totale dei pazienti con speroni calcaneari non
accusava nessun dolore al tallone. Williams e coll. 7 hanno osservato che il 75% dei pazienti affetti da talalgia
aveva anche spine calcaneari. Lo sperone calcaneare si
genera perché l’appoggio del piede durante la fase di
deambulazione è alterato e ciò causa un’infiammazione
attraverso una trazione continua della fascia plantare al
punto di inserzione sul calcagno. L’esame istologico ha
messo in evidenza una struttura della trabecolatura ossea
del frammento esostotico pressoché normale 9, tranne verso la periferia dello sperone dove si sono repertati nidi
di elementi cartilaginei e qualche cellula polinucleata. Il
tessuto tendineo circostante, costituito da fasci di connettivo fibroso, presentava infiltrazione linfoistiocitaria. Tra
questi fasci fibrosi talvolta si sono repertate delle aree di
sostanza calcarea ed in tale occasione attorno a queste
più fitta si è manifestata l’infiltrazione linfo-istiocitaria 8.
Tale quadro anatomo-patologico aveva riscontro clinico
in quei casi fortemente dolorosi in cui notevole era la compromissione della statica e della dinamica del piede. In
genere, le radiografie rivelano una sporgenza uncinata,
lunga qualche millimetro, che parte dal centro del tallone e ha la punta orientata verso le dita. Il dolore non si
manifesta sempre: molti soggetti affetti da spina calcaneare convivono serenamente con l’anomalia. Il problema
riguarda soprattutto persone di età superiore ai 40 anni e
in sovrappeso, ma anche gli sportivi, i quali più facilmen-