Albeltaro sotto inchiesta della Procura

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Transcript Albeltaro sotto inchiesta della Procura

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Giovedì 6 marzo 2014
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A “Filo” il futuro del tessile
tra cautela e fiducia
a pagina 9
a pagina 39
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PRIMI RISVOLTI GIUDIZIARI PER IL CASO DELLE BOLLETTE NON PAGATE DALL’AMMINISTRATORE CONDOMINIALE
Albeltaro sotto inchiesta della Procura
Si parte dall’ipotesi di appropriazione indebita ma il caso sembra complicarsi
n Un caso eclatante, che tiene banco da diverse settimane, con un forte impatto sociale in
quanto non riguarda solo il singolo. Per questo il “Corriere” rende pubblico, informa le
decine di famiglie rimaste al freddo e senza
luce pur avendo regolarmente pagato le bollette, di quanto ha potuto apprendere, ovvero
che il loro (ex) amministratore condominiale,
il geometra Stefano Albeltaro, risulta sotto inchiesta della Procura della Repubblica. L’ipotesi di reato iniziale al vaglio (atto dovuto) del
pm Ciro Caramore è quella di appropriazione
indebita, in seguito alle querele di parte pervenute in Procura (necessarie per procedere in
tale fattispecie di reato “semplice”), e motu
proprio, possibile quando si ipotizza la sussistenza dell’aggravante di “avere commesso il
fatto con abuso di autorità o di relazioni domestiche, ovvero con abuso di relazioni di ufficio, di prestazione d'opera, di coabitazione,
o di ospitalità”. Potrebbero però spuntare altre ipotesi di reato (dalla truffa al falso), visto
che la vicenda è assai complicata, senza contare che non tutto sembrerebbe ancora emerso. I condomini amministrati da Albeltaro sono decine, e forse le sorprese non sono finite.
Il geometra non è stato finora sentito dagli
inquirenti: in ogni caso è oggi maggiormente
tutelato, può farsi assistere da un legale, nominare eventualmente suoi periti e, appunto in
caso di interrogatorio, avvalersi della facoltà
di non rispondere. Si indaga poi - a carico di
ignoti, va precisato - su diversi contatori
piombati risultati manomessi: qualcuno, infatti, in alcuni stabili, ha forzato i sigilli ripristinando abusivamente la fornitura di gas.
Ipotesi, dunque, di furto. Al riguardo dice
l’avvocato Celestino Corica, pur non avendo
ricevuto esplicito e formale mandato difensivo dal geometra:«Albeltaro esclude nella maniera più categorica di aver rimosso o anche
solo toccato i sigilli». Potrebbe forse arrivare
al vaglio degli inquirenti anche un quesito sulla bocca di tutti: come mai le società erogatrici, spesso solerti nel tagliare le forniture a singoli utenti morosi, in questo caso sembrano
essere stati per così dire più pazienti, più comprensive?
Il “Corriere”, fin dallo scoppio della vicenda,
ha ripetutamente invitato il geometra Albeltaro a spiegare, a fornire la sua versione dei fatti,
e ancora ieri lo ha contattato offrendogli la
possibilità di una replica anche relativa alle
ultime novità. Invano. Ci ha risposto: «Non
voglio dire niente» e ha interrotto la comunicazione.
Paolo Viviani
Piombato il contatore,
un altro condominio
“condannato” al freddo
Due condomini attoniti davanti ai contatori di via Galilei (foto Martignoni)
Un altro condominio al freddo: ieri Italgas ha piombato il contatore dello stabile di via Galilei 31, sospendendo di fatto
la fornitura. La notizia ci è arrivata da un
arrabbiato, sconfortato e afono dal gran
strillare geometra Francesco Airoldi,
nuovo amministratore condominiale
del palazzo. «Ho scoperto che l’erogazione era già stata sospesa il 7 ottobre
2013 - ci ha detto - e, mentre prendevo
accordi con un nuovo fornitore, ho chiesto a Eni informazioni scritte sull’emissione delle fatture 2013-2014. Non so se
l’interruzione della fornitura sia conseguente a tale doverosa richiesta, ma la ritengo davvero ingiusta in questo momento, che vede noi nuovi amministratori alle prese con situazioni tutte da
chiarire e condòmini, già vittime sotto il
profilo economico, al centro di pesanti
disagi». Intanto emerge chiara una richiesta al sindaco Ballarè: organizzare al
più presto un’assemblea di amministratori, avvocati e residenti in una sede comunale dalle dimensioni consone. Gli
interessati, infatti, sono centinaia.
Serena Fiocchi
continua a pagina 2
Si ribalta autocisterna
di gpl: chiuso a Trecate
il ponte sul Ticino
n Dovrebbe riaprire nella mattinata
di oggi la Regionale 11 per Milano,
chiusa ieri pomeriggio a seguito del
ribaltamento di un’autocisterna carica di gpl. Il pesante automezzo attorno alle 15, mentre procedeva in
direzione Trecate, in località Magnana, in territorio lombardo, poco
prima del ponte sul Ticino, per cause
al vaglio della Polizia locale di Magenta, ha tamponato cinque autovetture e poi è uscito di strada adagiandosi su un terrapieno a bordo
della carreggiata. Nessuna fuoriuscita di liquido ma le operazioni di
messa in sicurezza hanno portato alla chiusura della strada dalla rotonda di S. Martino di Trecate a quella di
Magenta per Marcallo e Malpensa.
m.d.
Anche negli Usa marzo
è dedicato alle donne
n Buona Festa della donna a
tutte le amiche del Corriere di
Novara, da un'America dove l'8
marzo non è celebrato. Ma siccome l'America fa tutte le cose
in grande... invece di una sola
giornata è tutto il mese di marzo
dedicato alle donne e alla loro
storia.
Ma andiamo con ordine. Innanzitutto bisogna sfatare alcuni miti che circolano, soprattutto in Italia, a proposito delle origini dell'8 marzo come Festa
della donna. Non è l'anniversario di lotte o manifestazioni
particolari del movimento femminista, né tantomeno la ricorrenza del terribile incendio newyorkese del 1911 dove morirono 123 donne.
Quell'orrendo incidente avvenne a marzo, il giorno 25, ma
non c'entra con la Festa della
donna. Fu il disastro con più vittime (146, compresi 23 uomini)
nella storia della Grande Mela
prima dell'11 settembre 2001.
Morirono le operaie e gli operai
della fabbrica di camicie Triangle - al cui posto adesso c'è il
Brown Building vicino al Washington Square Park nel
Greenwich Village -, perché le
porte per uscire erano chiuse (
una pratica comune all'epoca,
per impedire furti e pause non
autorizzate) e per sfuggire alle
fiamme molti dipendenti si
buttarono giù dall'ottavo, nono
e decimo piano. Gran parte delle vittime erano immigrate,
molte italiane. Ma, ripeto, questo non è l'evento ricordato l'8
marzo.
Secondo un'altra storia, la festa
risalirebbe a una manifestazione sindacale dell'8 marzo 1857
sempre a New York, in cui le
operaie delle fabbriche tessili
protestarono contro le loro cattive condizioni di lavoro e i bassi
salari: 50 anni dopo, nel 1907 sarebbe stato celebrato per la prima volta l'anniversario e da lì in
poi la "Festa". Ma anche questo
non è vero, come ha spiegato la
storica Temma Kaplan.
L'origine dell'8 marzo ha le sue
radici invece nel movimento
comunista internazionale e nella storia dell'Unione sovietica e
per questo negli Stati Uniti è una
data ignorata. È vero che le prime manifestazioni per il Giorno internazionale delle donne si
tennero in America: a Chicago
il 3 maggio 1908 e a New York il
28 febbraio 1909, ma erano organizzate dai socialisti/comunisti e fu la comunista tedesca
Clara Zetkin a proporre di farne
una ricorrenza annuale. L'8
marzo 1917, poi, la manifestazione per il Giorno internazionale della donna a San Pietroburgo coincise con l'inizio della
rivoluzione bolscevica e fu Lenin, arrivato al potere, a dichiarare quella data una festa ufficiale nella Unione sovietica. Da
allora è sempre stata celebrata
in Russia e nei Paesi del'Est,
mentre è stata adottata anche in
molti Paesi occidentali, Italia
compresa, dopo il 1977, quando l'Assemblea delle Nazioni
unite decise di designare l'8
marzo come giornata per i diritti delle donne e la pace mondiale.
Viste le origini sovietiche, l'8
marzo continua a non essere
popolare negli Usa. Ma dal 1987
è l'intero mese di marzo dedicato alla "Storia delle donne".
Maria Teresa Cometto
continua a pagina 4
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