Prima pagina - Corriere di Novara

Download Report

Transcript Prima pagina - Corriere di Novara

y(7HB7C1*NTOKKQ( +&!=!"!%!z
Giovedì 30 ottobre 2014
DA L 1 8 7 7 L’ I N F O R M A Z I O N E I N D I P E N D E N T E
Anno 137 - N. 120 - Esce il lunedì, il giovedì e il sabato
www.corrieredinovara.com
Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Novara - Euro 1,40
Lunedì, giovedì e sabato in abbinamento obbligatorio con Il Giorno Euro 1,50
Disagi treni
Ogni lunedì, giovedì e sabato l’abbinamento
del quotidiano Il Giorno con il nostro giornale
a solo 1,50 euro
I pendolari affilano le armi
e Trenord li convoca
a pagina 30
VIETATO L’ACCESSO AD OLTRE 10.000 LOCULI. IL COMUNE ASSUME DUE MURATORI PER ACCELERARE I LAVORI DI RIPRISTINO
Chiude il Cimitero, fioristi sul piede di guerra:
«I nostri fiori adesso finiranno tutti nel bidone!»
La chiusura al pubblico del
quinto recinto del Cimitero,
che contiene 10.800 loculi, ha
scatenato le polemiche. Nella
seduta di ieri mattina la Giunta
ha affrontato il problema verificatosi in quell’area, della quale è stata disposta con ordinanza la chiusura ai fini di salvaguardare l'incolumità dei visitatori.
Per risolvere l’emergenza è stata decisa l'immediata assunzione a tempo determinato di 2
operai fino al 31 dicembre
(prorogabile anche ai primi
mesi 2015) che andranno a integrare la squadra già operante
al Cimitero.
I lavori saranno quindi svolti
in economia, acquistando direttamente il materiale necessario
Questa mattina sono intanto
stati posati 300 vasi di crisantemi (per un totale di 3.000 euro)
come gesto di vicinanza da
parte dell'Amministrazione
comunale alle famiglie che, a
causa dell'ordinanza, non potranno raggiungere le tombe
dei loro cari.
Un gesto, però, che non è stato
apprezzato dai fioristi novaresi, insorti davanti a quella che
definiscono una vera e propria
beffa: “Seppur riconoscendo
la pericolosità della”caduta
massi” - si legge in una missiva
firmata da dieci fioristi e indirizzata al sindaco Ballarè -ciò
che fa arrabbiare è che “si chiude la stalla quando i buoi sono
scappati”. E’ mai possibile proseguono - che si riconosca
la pericolosità a danno avvenuto e mai preventivamente?”
Si sarebbe potuto intervenire
prima? Difficile, resta comunque un dato oggettivo. “Tenendo conto che c’è un’altra parte
del cimitero chiusa per lavori
da mesi, dove i cittadini non
possono raggiungere i propri
defunti - spiegano ancora i fioristi - sommando questa parte
SCHIANTATOSI IN MOTO A 32 ANNI
Borgo Ticino piange Gabriele
I vasi deposti dal Comune davanti all’ingresso del quinto
recinto (foto Martignoni)
ai 10.000 loculi nuovi, forse Lei
può immaginare il danno economico che la categoria, già
fortemente provata dalla crisi,
si trova ad avere”.
Molte infatti sono state le cancellazioni delle prenotazione
dopo che si è sparsa la notizia:
“I cittadini hanno fatto, presso
le nostre attività, degli ordinativi che ora stanno disdettando. Ora tutti quei fiori finiranno nei bidoni che salatamente
paghiamo”.
E infine è arrivata la goccia che,
dal punto di visto della categoria, ha fatto traboccare il vaso:
“Ci risparmi poi la finta pietà
dell’amministrazione
che
pensa di risolvere il problema
con composizioni floreali offerte a conforto della sofferenza dei cittadini coinvolti (se poi
paga l’amministrazione oltre
al danno la beffa...tanto pagano i cittadini”.
E il Comune cosa risponde?
Così il vicesindaco Nicola
Fonzo: «Sappiamo bene che i
prossimi giorni coincideranno con il periodo di maggiore
afflusso al Cimitero dell’anno
e che la decisione di chiudere il
recinto al pubblico è una scelta
impopolare, ma preferiamo
l’impopolarità ai rischi per la
salute dei cittadini. Chiediamo
scusa ai novaresi ma non c’era
alternativa, anche l’ipotesi di
un accesso per un corridoio
non era percorribile. E’ transennata- ha concluso Fonzo anche un’altra area del cimitero, subito a destra dopo l’ingresso e riguardante 2.000 loculi, a causa di un problema alla guaina del tetto. I lavori risalivano agli Anni ‘60-‘70».».
Sandro Devecchi
a pagina 5
n Grande cordoglio nell’Aronese e nella zona lombarda del
lago Maggiore per la tragica
scomparsa di Gabriele Zaza, 32
anni compiuti lo scorso aprile,
rimasto vittima lunedì pomeriggio, mentre era in sella alla
sua Ducati, di un incidente
stradale a Varallo Pombia, lungo la strada che porta a Somma
Lombardo (nella foto di Martignoni).
L’uomo, che lascia una figlia di
soli cinque anni, il papà Piero, la
mamma Laura Faraoni e la sorella Eleonora, di tre anni più
giovane e che l’ha reso zio per
ben due volte, abitava con la famiglia nella frazione Gagnago
di Borgo Ticino.
Zaza ha lottato sino all’ultimo
nel reparto di Rianimazione
dell’ospedale Maggiore, dove
era stato trasportato subito dopo l’incidente. Purtroppo, intorno alla mezzanotte di lunedì, il suo cuore non ce l’ha fatta e
ha smesso di battere. Troppo
Ottobre
rosa
della Lilt:
oggi
l’ultimo
coupon
a pagina 39
gravi le ferite riportate nel sinistro.
L’incidente era avvenuto intorno alle 16,10 di lunedì, all’altezza del chilometro 24+100 della
statale 336. Zaza era alla guida
della sua motocicletta e stava
percorrendo la strada in direzione di Somma Lombardo. All’incrocio tra via Ticino e la
strada provinciale 29 (tratto denominato via Sottomonte) c’è
stato l’impatto con un’autovettura modello station wagon,
una Skoda Fabia, alla cui guida
c’era un altro residente a Borgo
Ticino, un 40enne, che è uscito
illeso dalla collisione.
L’esatta dinamica dell’incidente è in fase di ricostruzione da
parte della Polizia stradale di
Arona, giunta sul posto con una
pattuglia. A soccorrere il giovane, invece, un’ambulanza del
118, che l’aveva poi portato in
ospedale con un codice rosso.
Monica Curino
continua a pagina 10