25 01 14 FG GdM presa la banda dei portavalori

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16 CRONACHE ITALIANE
COME IN UN FILM
IL «COLPO» DEL 6 DICEMBRE
Sabato 25 gennaio 2014
COSÌ AGIRONO I BANDITI
Bloccarono l’autostrada con dei tir dati alle
fiamme, squarciarono il blindato con una
lancia termica e portarono via 2 milioni
Foggiani e baresi alleati
per assalire i portavalori
Tre arresti per la rapina sull’autostrada con i kalashnikov
l FOGGIA. Per assaltare un
furgone portavalori, bloccarono
l’autostrada con dei tir che diedero alle fiamme, spararono raffiche di kalashnikov a scopo intimidatorio e, una volta fermato
il mezzo, squarciarono il furgone
con una lancia termica e si impossessarono di circa due milioni di euro. Subito dopo fuggirono
incendiando altre autovetture e
percorrendo l’autostrada contromano. Per l'assalto, compiuto il 6
dicembre scorso vicino al casello
autostradale di Cerignola (Foggia) ai danni del furgone portavalori dell’Istituto «Np Service»
di Foggia, la polizia ha fermato
tre persone. In carcere sono finiti
i pregiudicati Angelo e Michele
Falco, di 52 e 32 anni, e Pierpaolo
Perez, di 45, sospettati anche di
altre rapine, commesse con le
stesse modalità, nelle province di
Bari, Lecce, Foggia e Matera.
C'erano anche loro - secondo la
Procura di Foggia - tra le dieci
persone del commando che si impossessò dei 28 sacchi custoditi
nel mezzo blindato che i vigilantes stavano andando a depositare
nel caveau della sede foggiana
della Np service. I banditi - hanno
ricostruito le indagini della po-
lizia - arrivarono a bordo di due
autovetture: una Audi Q7 ed
un’Audi Station Wagon. Dai mezzi scesero dieci malviventi incappucciati, di cui almeno tre armati di kalashnikov. Esplosero
una decina di colpi d’arma da
fuoco al solo scopo intimidatorio,
costringendo così le guardie ed
arrestare la marcia del furgone.
Poi, con una fiamma ossidrica,
aprirono il portellone del portavalori, presero i sacchi contenenti il denaro e fuggirono.
Le indagini dello Sco e della
Squadre Mobile che hanno por-
tato ai fermi, erano state avviate
in occasione dell’assalto (fallito)
compiuto il 2 gennaio 2013 in provincia di Lecce. In quella circostanza la polizia riuscì a risalire
a 27 utenze telefoniche «dedicate» con le quali i malviventi comunicavano utilizzando messag-
PRESI L’arresto dei fratelli Falco [foto Luca Turi]
gi cifrati: «Adesso sto andando a
mangiare, quando esco dal ristorante avviso». Oppure: «Sto andando fino al cancello. Quando
prende il cancello dammi l’ok».
Dagli accertamenti è emerso che
il fenomeno degli assalti ai furgoni portavalori in Puglia ha una
caratteristica: i criminali lavorano in modo modulare. Ci sono gli
esperti: cerignolani, andriesi, bitontini e baresi che concordano il
modus operandi e che, all’occorrenza, compiono anche trasferte
nella vicina regione molisana, o
più a Nord, fino in Lombardia.
LA SCHEDA CHI È ANGELO FALCO, UNO DEI TRE FINITI IN MANETTE
Grande esperto di arti marziali
legato agli uomini di Savinuccio
COME IN UN FILM Un’auto e il furgone portavalori dati alle fiamme sull’autostrada
l BARI. Angelo Falco, pregiudicato 52
enne del quartiere San Paolo, ex finanziere finito in manette ieri mattina - è un esperto
di arti marziali. Ed è noto in città per i
rapporti con alcuni esponenti di spicco del
clan Parisi. E già in passato era stato coinvolto in rapine a mano armata e assalti a
portavalori, come il colpo messo a segno il 6
dicembre scorso a Cerignola. Gli accertamenti tecnici sui telefoni cellulari hanno
permesso agli investigatori di individuare i
componenti di un gruppo criminale specializzato in questo tipo di rapine. Un commando di una decina di persone ha partecipato all’assalto di Cerignola, imbrac-
ciando kalashnikov e bloccando l’autostrada con tir dati alle fiamme.
Insieme ad Angelo Falco, la Polizia ha
arrestato suo nipote, Michele Falco di 32anni (anche lui con precedenti di polizia per
rapina) e Pierpaolo Perez, un 45enne di
origini colombiane e residente a Bitetto (Bari), con precedenti per traffico di droga.
Ad accusare i tre, c’è anche un foglietto ritrovato dalla polizia durante una perquisizione - con l’indicazione delle distanze
chilometriche tra Bari e Cerignola (esattamente la tratta percorsa) e dei tempi di
percorrenza probabilmente riferiti agli spostamenti del blindato da colpire.