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12° Congresso della Società Italiana di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva 2014 Genova, 24 Ottobre 2014 La dieta mediterranea in una società multietnica Area Dietisti Silvia Brazzo Dietista Fondazione Salvatore Maugeri IRCCS Pavia LA DIETA MEDITERRANEA Dieta mediterranea è sinonimo in tutto il mondo di alimentazione sana, capace di mantenere l ’ organismo in salute, prevenire la gran parte delle patologie del nostro tempo e regalare una lunga aspettativa di vita. Babio N. et al..Mediterranean diets and metabolic syndrome status in the PREDIMED randomized trial. CMAJ. 2014 Oct 1 Bork CI et al. Mediterranean diet and cardiovascular disease. Ugeskr Laeger. 2014 Jul 7;176(28). Sofi F, Abbate R, Gensini GF, Casini A. Accruing evidence on benefits of adherence to the Mediterranean diet on health: an updated systematic review and meta-analysis. Am J Clin Nutr 2010;92:1189–1196. Ancel Keys aveva scoperto che chi consumava una dieta poco densa in calorie, a base di alimenti vegetali, aveva una mortalità per malattie cardiovascolari Andrea Ghiselli. L’attendibile n.46 luglio 2013 estremamente bassa. La dieta mediterranea: quale rappresentazione grafica? La Piramide della popolazione africana comprende le tradizioni dell’Africa, dei Caraibi, dell’America Centrale e Latina (Brasile). http://oldwayspt.org La Piramide latino-americana, comprende la popolazione che va dal Centro al Sud America. Traditional Latin American Diet May Help Explain the Hispanic Paradox Studies show that Hispanics live longer and have lower rates of heart disease than Non Hispanic Whites, despite a higher prevalence of risk factors for heart disease and mortality. Compared to the general U.S. population, Hispanics eat more legumes and fruit, foods known for their antioxidant activity and heart healthy properties. Progress in Cardiovascular Diseases. 2014 September 4. Pii: S00330620(14)00133-9. [Epub ahead of print] La piramide Asiatica comprende Paesi che vanno dalla Cina, all’India e al Giappone fino alle Filippine. Southern Chinese Diet & Risk of Stroke The traditional southern Chinese diet consists of a higher intake of rice and vegetables and moderate intake of seafood, pork, and poultry, while the northern Chinese diet consists of a higher intake of refined wheat cereal products and potatoes. The dietary pattern in southern China was associated with the lowest prevalence of stroke compared to the northern Chinese and Western diets. The Journal of Nutrition. 2011 Oct; 141(10):1834-9. (Li et al.) Quanti sono gli immigrati? All’inizio del 2013 risiedevano in Italia 59.685.227 persone, di cui 4.387.721 (7,4%) di cittadinanza straniera. La popolazione straniera residente è aumentata di oltre 334 mila unità (+8,2% rispetto all’anno precedente). L ’ incremento registrato negli anni, nota l ’Istat, è dovuto principalmente all ’apporto alla natalità dato dalle donne straniere. Infatti, di pari passo con l’aumento degli immigrati che vivono in Italia, anche l’incidenza delle nascite di bambini stranieri sul totale dei nati ha avuto una notevole crescita. Oggi le donne costituiscono il 53% degli oltre 4 milioni e 300 mila stranieri residenti in Italia anche grazie alle varie regolarizzazioni che hanno certamente favorito l’emersione di una rilevante quota di lavoratrici impiegate nel settore domestico. XXIII RAPPORTO IMMIGRAZIONE 2013 CARITAS E MIGRANTES Per quanto riguarda i cittadini non comunitari, al 1 gennaio del 2013 sono risultati 3.764.236, di cui il 49,3% donne e il 24,1% minori. Sopra le 450 mila presenze si trova prima l ’ Albania e, a breve distanza, il Marocco. Seguono altre storiche collettivita di stranieri che, nell’ordine, sono quella cinese, l ’ ucraina, la filippina e la moldava. Le prime cinque nazionalità rappresentano oltre il 50% del totale dei cittadini stranieri in Italia. Pedrazzi P. Cibo e salute nella società multietnica- ed Carocci 2009 Il cibo è cultura: l’uomo pur essendo onnivoro, non si nutre degli stessi cibi in tutte le culture. Il cibo ci permette di sottolineare le differenze tra gruppi e strati sociali e serve a rafforzare l’identità di un gruppo, a separare e distinguere il “noi” dagli “altri”. I Piatti appartengono a tradizioni ben radicate nel tempo che riflettono anche la storia e la specificità locale. SOCIETA’ MULTIETNICA=RELIGIONI DIVERSE ISLAM (“sottomissione”, “abbandono” a Dio) DIVIETO CARNE MAIALE, topo, asini, muli, rana. Obbligo di Macellazione rituale ALCOOLICI La carne suina è sozzura. Corano (VI, 145) La religione islamica è diffusa nel Medio Oriente, in Africa centrosettentrionale (Marocco, Algeria Tunisia, Libia, Egitto, Mauritania, Senegal, Mali, Niger, Ciad, Sudan, Somalia), in Turchia, Iran, Afghanistan, Pakistan e Asia Centrale (azerbaigian, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan e Tagikistan), Bangladesh, Maldive, Malesia e Indonesia. Corano (v,3): Vi sono interdetti gli animali morti di morte naturale, il sangue, la carne di maiale, gli animali su cui sia stato invocato,, all’atto dell’uccisione un nome diverso da quello di Dio, gli animali soffocati, ammazzati a colpi di bastone, morti per caduta o per colpi di corna, quelli che bestie feroci abbiano divorato in parte……….. Pedrazzi P. Cibo e salute nella società multietnica- ed Carocci 2009 16 ISLAM E DIETA MEDITERRANEA Categorie Alimentari Divieti CARNI Maiale, cinghiale,rana, asini, muli DERIVATI DEL MAIALE Strutto, lardo, grassi animali, pancetta, salumi e insaccati a base di carne e grasso di suino PESCE Pesce senza scaglie BEVANTE ALCOLICHE Tutte RITUALE MACELLAZIONE SANGUE Karima El Rhazi1 et al. Adherence to a Mediterranean diet in Morocco and its correlates: cross-sectional analysis of a sample of the adult Moroccan population. BMC Public Health 2012, 12:345 INDUISTI E DIETA MEDITERRANEA Categorie Alimentari Divieti CEREALI NESSUNO (pane al nord e riso al sud) VERDURA NESSUNO (repulsione per aglio, cipolla; alcuni per carote, rape) FRUTTA Nessuno: fico mango e papaia sono serviti come verdure LATTE E DERIVATI Non utilizzare il latte con funghi, verdura, legumi, carne, Pesce, mango, agrumi, pompelmo, noci, aglio, yogurt, miele, sale, olio e farine. Il formaggio è praticamente assente, eccetto una formaggella fresca priva di sale e di agenti caglianti, detta paneer e usata nei piatti cotti SPEZIE Nessuno (al sud > speziati e piccante) CONDIMENTO Nord= ghi (burro chiarificato); olio arachidi, cocco CARNI Bovini. Molti sono Vegetariani. Tra le caste altolocate spesso si evita pollo UOVA Tra le caste altolocate LEGUMI Nessuno. Sono presenti in abbondanza ALCOLICI SI 18 Le religioni cinesi: TAOISMO, BUDDISMO Pedrazzi P. Cibo e salute nella società multietnica- ed Carocci 2009 Categorie Alimentari Divieti/Limitazioni CONFUCIANESIMO Presente in Cina , Corea, Giappone, Filippine, Thailandia TAOISMO Cina e Vietnam. Divieti: alcol, carne BUDDISMO Pollo, uova; bovino concesso con limitazioni La cultura cinese in cucina CEREALI Riso al vapore al Sud; paste e crespelle e pani al vapore al Nord VERDURA A foglia verde e cipolla e aglio Poche: pomodori, carote, zucchine FRUTTA Nessuno: fico mango e papaia sono serviti come verdure LATTE E DERIVATI La cucina tradizionale cinese non prevede latticini a causa dell’intolleranza al lattosio frequente nei paesi asiatici SPEZIE Nessuno (al sud > speziati e piccante) CONDIMENTO Salsa di soia,olio di arachidi, colza, soia SECONDI Carne Suina, pollo, bovina; uova, pesce, tofu 19 L’Italia è davvero così Mediterranea? Classifica dei vari Paesi secondo l’Indice di Mediterraneità della dieta in due differenti periodi di tempo Indice di adeguatezza mediterranea: un indice piuttosto grossolano che definisce il rapporto tra contributo percentuale all’energia di prodotti vegetali più pesce e quello dei prodotti animali più dolciumi Rui da Silva et al. Worldwide variation of adherence to the Mediterranean diet, in 1961–1965 and 2000– 2003; Public Health Nutrition 2009: 12(9A), 1676– 1684 Una maggiore aderenza alla dieta Mediterranea, definita da un incremento di 2 punti nel punteggio, è associata ad una riduzione dell ’ incidenza di MCV e della mortalità cardiovascolare del 10% (RR aggregato 0.90, IC 95% 0.87-0.93) e ad una riduzione della mortalità per tutte le cause dell ’ 8% (RR aggregato 0.92, IC 95% 0.90-0.94). Sofi F. et al. Mediterranean diet and helath status: an updated metaanalysis and a proposal for a literature-based adherence scorePublic Health Nutrition 2013 Lo score della dieta Mediterranea prevede l’assegnazione di un punto per ogni singolo alimento incluso nella dieta, il cui apporto sia superiore (frutta, verdura, legumi, cereali, pesce, consumo moderato di vino rosso) o inferiore (carni rosse o conservate, latticini) al livello di introito mediano della popolazione di studio Media reale dei consumi di sette principali macro-categorie alimentari in quattro Paesi europei European Food Safety Authority : www.efsa.europa.eu/en/datexfoodcdb/datexfooddb.htm Il cambiamento delle abitudini alimentari all ’ arrivo in Italia modifica il loro stato di salute, aumentando l’incidenza di varie patologie. Tra i disturbi maggiori, diabete, disturbi gastrointestinali, ipertensione, che variano a seconda delle etnie: il diabete colpisce soprattutto i romeni e i senegalesi mentre gli ucraini, soprattutto le donne, sono ipertesi. consumo eccessivo di pasta, coca-cola, bibite gassate e caffè troppi dolci Abitudini alimentari della popolazione immigrata della provincia di CagliariServizio promozione della salute della Asl 8 di Cagliari molti cereali e poca frutta La ricerca durata 5 mesi ha preso in esame, attraverso un questionario, 128 immigrati (di cui 58 donne), provenienti da 28 paesi diversi (43% dall’Africa, 20% Medio Oriente, 16% Europa Orientale, 10% America Latina, 8,6% Estremo Oriente); di questi il 31% ambulanti, 12,5% collaboratrici domestiche e badanti, 12% impiegati nei settori commercio e ristorazione, 10% inoccupati, 8% casalinghe. Elaborazione dati Osservatorio consumi alimentari, 2010- Lombardia I prodotti dei carrelli, una volta assemblati in una dieta, tendono, negli immigrati in Lombardia, a formare regimi alimentari piuttosto squilibrati che spiegano perché, tanto tra gli adulti quanto tra i bambini, l ’ Indice di massa corporea (BMI) dia evidenze di preoccupanti segnali di situazioni delicate con la presenza del doppio di soggetti sovrappeso o obesi nei confronti degli italiani. La ricerca Abitudini alimentari, stili di vita e condizioni di salute delle famiglie e dei bambini delle scuole primarie milanesi (Osservatorio consumi alimentari, 2010) è stata condotta da Milano Ristorazione Spa, Fondazione Università Iulm e Università degli Studi di Milano, eseguita sui 45mila genitori di bambini tra i 6 e gli 11 anni, iscritti a 109 scuole primarie milanesi. Il sottocampione di immigrati qui considerato è composto da un totale di 4.321 soggetti ripartiti tra europei UE, non UE, africani, americani e asiatici, di età prevalentemente compresa tra i 30 e i 40 anni, che svolgono un’attività lavorativa come dipendenti, dotati di diploma e di cittadinanza straniera. I dati relativi alle abitudini alimentari degli italiani dimostrano una discrepanza notevole con le raccomandazioni della Dieta Mediterranea. Campione di 1000 persone (rappresentative della popolazione italiana per sesso, età, area geografica e ampiezza del centro della popolazione) intervistate telefonicamente e di oltre 5500 persone che hanno compilato un questionario online * Non rispetta la frequenza per: verdura, latte e yogurt, vino e birra, ** Mangia troppo: carne, salumi, formaggi e cioccolato. 3a Edizione Osservatorio Nestlè - Fondazione ADI sugli stili di vita. Indagine annuale sulle abitudini alimentari de- gli italiani. 2012. http://foodcoaching.nestle.i t/tama_files/ RisultatiOsservatorioADI.pdf . Risultati dell’indagine dell’Osservatorio Nestlè - Fondazione ADI sugli stili di vita La mancata adesione ad una dieta equilibrata dipende fondamentalmente dai seguenti fattori: a)una inadeguata distribuzione dei pasti nella giornata dovuta a una prima colazione insufficiente o spesso inesistente, un pranzo saltato o “ipocalorico” provocato dal contesto lavorativo (orario di lavoro continuativo, pausa per il pasto breve), “fuori pasto” pomeridiani e cena ipercalorica (momento nel quale la famiglia si riunisce) seguita talvolta dal consumo di dolciumi, superalcolici o altro; b)eccessivo consumo di formaggi, alimenti trasformati, piatti pronti e scarso consumo di frutta e verdura dovuti a mancanza di tempo per una spesa più “consapevole”; c)tachifagia nel consumare il pasto che comporta un introito ipercalorico; d)presenza della televisione e/o computer nel luogo dove si consumano i pasti con conseguente disattenzione alla quantità e alla qualità del cibo oltre che al “gusto” di ciò che si mangia; e)scarse conoscenze nutrizionali (legumi utilizzati come contorno, cracker al posto del pane...). Letizia da Vico et al. Dieta Mediterranea: non solo cibo. Monaldi Arch Chest Dis 2012; 78: 147-153. La rappresentazione grafica della “dieta mediterranea” L ’ immagine della “ Mediterranean diet pyramid today” è il risultato di un lavoro di condivisione tra esperti della Mediterranean Diet Foundation e del Forum on Mediterranean Food Cultures discusso durante il 3° incontro internazionale CISCAM “la Dieta Mediterranea modello di dieta sostenibile ” tenutosi a Parma nel 2009 e durante l ’ VIII Congresso sulla Dieta Mediterranea tenutosi a Barcellona nel 2010 . Anna Bach et. al. Mediterranean diet pyramid today. Science and cultural updates. Public Health Nutrition: 14(12A), 2274–2284 “Le diete sostenibili sono a basso impatto ambientale e contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale e ad una vita sana per le generazioni attuali e future. Esse sono protettive e rispettose della biodiversità e degli ecosistemi, culturalmente accettabili, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale, e contemporaneamente ottimizzano le risorse naturali e umane” . Doppia Piramide: alimentazione sana per le persone, sostenibile per il pianeta. Barilla Center For Food Nutri- tion. 2010. http:/www.barillacfn.com/w p-content/uploads/2012/07pp_doppia_pi ramide_alimentazione.pdf. La Dieta Mediterranea oltre a produrre effetti benefici sullo stato di salute della popolazione, in particolare sulla prevenzione cardiovascolare dove appare essere particolarmente efficace, rappresenta un vero e proprio “esempio” di “dieta sostenibile”. Burlingame B, Dernini S. Sustainable diets: the Mediter- ranean diet is an exemple. Public Health Nutr 2011; 14: 2285-2287. La situazione paradossale che si sta verificando nel mondo, dove oltre un miliardo di esseri umani muoiono di fame mentre un numero equivalente di persone soffre per le patologie dell’eccesso di cibo, in presenza di un sistema alimentare globale in grado di garantire a tutti un “apporto nutrizionale equilibrato”, richiede ai professionisti della salute una consapevolezza e un impegno educativo sempre più complesso nei confronti della popolazione. Da Vico et al. Dieta Mediterranea: non solo cibo. Monaldi Arch Chest Dis 2012; 78: 147-153