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La magia della

toupie 6

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PUNTATA

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In queste pagine affrontiamo la lavorazione più sensazionale fra quelle che la combinata può eseguire; il merito è delle macchine robuste, potenti e precise come la nostra Minimax Lab 300 plus, ma anche dell’ampia offerta di utensili da taglio applicabili, con cui si fanno infiniti profili, sagome e battentature

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nche in questo caso bisogna premettere che alla base di tutto ci sono quella robustezza, quella potenza e quella precisione che contrad distinguono, o meglio, devono contraddistingue re, le macchine combinate per la lavorazione del legno. Queste caratteristiche, nel caso della tou pie, si esprimono tramite l’albero che emerge dal piano di lavoro attraverso un’apertura circolare.

Un’albero robusto su cui, a seconda delle esigen ze, si montano gli utensili da taglio, i cosiddetti coltelli o frese, scelti opportunamente per dare la forma voluta al bordo del legno da lavorare.

l La toupie, di fatto, esegue profili la cui confor mazione è scelta dall’operatore. Possono essere modanature per realizzare cornici o bordini di fi nitura, sagomature di corrimano per scale o rin ghiere, profilature per porte, finestre e ante, bat tentature e incastri per giunzioni. Per tutte queste opzioni, la toupie permette di spaziare dalla più lineare semplicità alla più complessa articolazio ne del profilo, grazie alla robustezza e all’altezza dell’albero che può montare contemporanea mente diversi coltelli e lavorare il legno in unica passata. l La precisione è sempre importante ma, realiz zando incastri complessi, diventa un valore im prescindibile. Ovviamente la combinata fa la sua parte, ma anche l’operatore deve metterci di suo parecchia precisione. La macchina, infatti, ha nu merose regolazioni come per esempio la velocità di rotazione dell’albero, l’entità di lavorazione in altezza e in profondità, condizionate queste an che dal corretto posizionamento dei pressatori che tengono il pezzo contro le superfici d’appog gio e rendono il lavoro del tutto sicuro. n

VELOCITÀ CORRETTA

La regolazione dei giri al minuto dell’albero è un’operazione molto importante per la toupie in quanto ogni utensile da taglio, a seconda del suo diametro, non deve superare ben precisi valori di velocità. I dati sono stampati sugli utensili stessi; nel caso mancassero, il manuale della macchina consiglia la velocità da scegliere in base al diametro della fresa. Se si mettono più utensili contemporaneamente comanda quello che richiede la velocità inferiore. La regolazione si effettua agendo sulla cinghia di trasmissione posta fra il motore e l’albero della toupie, spostandola fra le pulegge a disposizione.

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Si mette il selettore del motore nella posizione di folle dell’albero toupie in modo che possa ruotare.

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Si porta in alto il selettore che disattiva l’alimentazione e permette l’apertura dello sportello del vano motore.

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Si allenta il tensionamento della cinghia.

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Guardando lo specchietto presente sulla scocca si rileva su quali pulegge va messa la cinghia per la velocità richiesta.

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Si porta la cinghia ad abbracciare le due pulegge giuste e si rimette in tensione stringendo il morsetto a leva rilasciato precedentemente.

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Controllando il diametro dell’albero e il senso di rotazione si possono scegliere innumerevoli utensili da taglio da montare sulla toupie e in molti casi si possono anche abbinare. Lo scopo può essere di ottenere con una sola passata elementi di notevole effetto estetico, oppure forme complesse per incastri che siano precisi e nel contempo lascino il profilo già pronto per l’incastro del vetro o del pannello centrale, come nel caso delle cornici di finestre, porte e sportelli di mobili.

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MONTAGGIO FRESE, PRECISE REGOLAZIONI, ...

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. Per svitare il bullone in testa all’albero bisogna bloccarne la rotazione. Si procede come visto per la regolazione della velocità di rotazione per aprire lo sportello del motore, poi si allinea il foro posto all’estremità bassa dell’albero con l’asola sulla piastra frontale e si inserisce il perno in dotazione.

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Svitato il bullone sull’albero, si tolgono gli anelli distanziali e, se necessario, si apre ulteriormente il bocchettone sul piano di lavoro per consentire l’immersione della fresa, ovvero la re golazione in altezza dell’entità di lavoro.

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Si inserisce la fresa sull’albero; l’utensile va sempre toccato con i guanti per evitare di tagliarsi con i coltelli affilati. Nell’ope razione bisogna sempre controllare che sia rispettato il senso di rotazione.

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Sopra la fresa si aggiungono gli anelli distanziali quanto basta per poter mettere il bullone e stringerlo pressando il tutto.

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Si procede ora con le regolazioni dell’entità di lavoro laterale, ovvero quanto la fresa deve affondare sul fianco del legno. La prima cosa da fare è allineare le guide laterali con i coltelli: si usa un listello diritto e si allinea il tutto, rilasciando le manopole di fissaggio della cuffia. In questo modo si trova lo zero.

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Presupponendo che dopo aver trovato lo zero siano state serrate le manopole della cuffia, se ne libera nuovamente una, la destra, e si agisce sulla regolazione posteriore che fa arretrare la guida di entrata rispetto alla fresa. Controllando la scala gra duata si ruota la manopola sino a ottenere lo scostamento voluto: in questo caso 15 mm.

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Come si può notare dall’immagine, la guida di entrata è ar retrata rispetto alla fresa, mentre la guida di uscita resta ancora allineata. In caso di profilatura con asportazione la regolazione potrebbe essere terminata a questo punto; nel caso illustrato, invece, si effettua una profilatura senza asportazione che prevede un identico allineamento della guida in entrata e in uscita.

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Si libera la manopola di sinistra della cuffia e poi, agendo sulla manopola posteriore, si fa arretrare la guida di uscita ri portando l’indicatore sulla scala millimetrata a segnare zero millimetri.

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In questo modo le guide di entrata e di uscita sono perfet tamente allineate, ma la rotondità della fresa sporge di 15 mil limetri rispetto alle due. Regolato questo parametro, è il mo mento di avvicinare al massimo le guide alla fresa, rilasciando i morsetti a leva presenti su ognuna di queste. Mantenere il legno in appoggio sulla guida sino al contatto con i coltelli, infatti, aumenta notevolmente la precisione del lavoro, in quanto elimina le oscillazioni che si innescano nella tratta a sbalzo.

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Ruotando il manettino dell’alzo dell’albero, posto sul fianco della macchina, si regola la sporgenza della fresa sul piano. Il raggiungimento del valore desiderato si controlla con un metro o, meglio, con un calibro. In questo caso sono stati im postati 15 mm di sporgenza.

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La cuffia è conformata per raccogliere e incanalare l’ingente quantità di trucioli prodotti dalla lavorazione. È di fondamentale importanza collegare al raccordo il tubo dell’aspiratore, pena il rapido intasamento della zona di lavoro.

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Il primo pressatore ha il compito di impedire al pezzo di sollevarsi dal piano di lavoro, quindi preme dall’alto.

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Il secondo pressatore, con la classica forma a Ω , fatto di acciaio armonico, spinge il pezzo contro le guide laterali.

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In considerazione dell’importanza dell’azione svolta dai pres satori, le relative barre di sostegno, con morsetti di regolazione, devono essere robuste e rigide.

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Una doppia passata con fresa cilindrica, sporgente 15 mm in alto e altri 15 mm di lato, su un pezzo a sezione quadra.

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... ASPIRAZIONE POLVERI E PRESSATORI DI SICUREZZA

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PROFILI MASCHIO E FEMMINA PER CORNICE PORTA O ANTINA

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Il set di frese Gamma Zinken per la realizzazione di cornici porte e ante è componibile e spessorabile con le rondelle in dotazione.

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Lo spessoramento, se necessario, va fatto fra gli ele menti centrali: la loro unione senza rondelle totalizza uno spessore di lavoro minimo (8 mm); mettendole e aumen tandone numero e spessore, i due pezzi si distanziano dando uno spessore di lavoro sempre più ampio (sino a 15 mm).

Abbinando appropriatamente le rondelle si imposta qualsiasi valore intermedio.

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Il sandwich di frese si compone sovrapponendole. Bisogna controllare che ogni strato sia messo nel senso corretto, ovvero rispettando la rotazione dell’albero: la freccia stam pata sulla fresa indica la direzione di marcia, che deve cor rispondere con quella dell’albero della toupie.

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Inserita la serie di frese sull’albero, si applicano gli anelli distanziali in modo che il bullone possa serrare il tutto, com primendo verso il basso.

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Le frese del kit, così composte, permettono di ottenere in un’unica passata il profilo interno di tutti i quattro lati della cornice: le due sagomature laterali di finitura e, al centro, il canale dove prende posto il pannello della porta o dello sportello.

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Lo stesso kit, togliendo la sezione centrale e invertendo le posizioni dei due elementi esterni (attenzione che le ron delle di spessoramento usate prima vanno mantenute), as sume la conformazione esatta per realizzare la femmina del profilo precedente, che è necessario eseguire in testa alle traverse o, in alternativa, ai montanti della cornice per ot tenere gli incastri di giunzione.

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Per ottenere la massima precisione, anche il paraschegge va registrato avvicinandolo al massimo alla fresa.

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Il risultato:

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passata longitudinale sul bordo del listello,

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passata in testa al montante per un incastro perfetto.

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LAVORO IN SPINTA DELLA RIGA TELESCOPICA

Per la fresatura di testa, cioè quella che si effettua a un’estremità di un listello o un travetto, si monta sulla combinata il telaio di sostegno e la riga telescopica. Quest’ultima, però, va impostata per lavorare in spinta del pezzo, al contrario di come si tiene solitamente per le comuni operazioni di taglio, per le quali la riga lavora con il pezzo in appoggio.

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Tolto il fermo e allentate le viti, si rimuove il paraschegge sfilandolo in testa; per la battuta reversibile basta allentare il pomello di regolazione.

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La riga è composta da un profilato d’alluminio con i lati appositamente identici, proprio per poter mettere battuta e paraschegge davanti o dietro.

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Al termine la riga telescopica va rimessa sul telaio di sostegno, ma in questo caso sul suo fianco destro, in modo che sia assicurato al pezzo da lavorare un valido appoggio inferiore e posteriore.

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