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CALENDARIO LITURGICO
22 febbraio
DOMENICA
I di Quaresima
7.30 Campus Peppino
9.30 Manca Lauretina
11.30 Ringraziamento (25° matr.)
17.30 Giuseppe
23 febbraio
LUNEDì
Feria di Quaresima
24 febbraio
MARTEDì
Feria di Quaresima
25 febbraio
MERCOLEDì
Feria di Quaresima
26 febbraio
GIOVEDì
Feria di Quaresima
27 febbraio
VENERDì
Feria di Quaresima
28 febbraio
SABATO
Feria di Quaresima
1 marzo
DOMENICA
II di Quaresima
17.30 Lai Tonio
8.45
Pietro, Antonio e Laura
17.30 Perra Lidia
8.45
Isidoro e Daniela
17.30 Cadelano Giuseppe
8.45
Elena e Raffaele
17.30 Piras Efisio ed Efisia
8.45
Campus Gabriele
17.30 Porru Ignazio
17.30 Frau Raffaelina
7.30
9.30
11.30
17.30 Cogoni Rosaria
S. Rosario ogni giorno alle h. 17.00
Venerdì, h. 16.30: Adorazione Eucaristica
h. 18.00: Via Crucis
L’angolo della preghiera
Contro la tentazione
Signore, mio Dio,
nella mia lotta sii tu a lottare!
Sono un uomo fragile e debole,
oppresso dalle tentazioni,
sedotto da suggestioni.
Vieni in mio aiuto,
affrettati a soccorrermi!
L'amore di me stesso
vuole dominarmi, contraddicendo
ogni mio desiderio di comunione.
Signore, tuo Figlio Gesù
ha subito egli pure le tentazioni,
ha lottato contro il demonio
e lo ha vinto con la forza dello Spirito
e della tua Parola.
Vieni in mio aiuto,
affrettati a soccorrermi!
Dammi l'armatura
per resistere e combattere,
la corazza della carità,
l'elmo della speranza,
lo scudo della fede,
la spada che è la tua Parola.
Signore, io so che Gesù
è accanto a me nella lotta
e che con lui riporterò la vittoria
su ogni insidia del Nemico.
Vieni in mio aiuto,
affrettati a soccorrermi!
Amen.
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22 feb. - 1 mar. 2015
I Settimana
di Quaresima
Condivide il deserto con noi
Anche se in Gesù non vi è peccato ed egli stesso ci libera dai peccati, ha voluto tuttavia mostrare condivisione e familiarità verso coloro che
del peccato erano rimasti schiavi. Con essi si
mostra solidale, poiché condivide lo stato d'animo e i sentimenti di chi sa di non essere pienamente dotato nella coscienza davanti a Dio.
Come si trovano gli uomini davanti alle seduzioni del maligno? Quali reazioni adottano nella
situazione di tentazione e di prova? In una situazione del tutto sfavorevole e precaria Gesù
fa esperienza egli stesso
delle prove, delle tentazioni e delle raffinate seduzioni dell'antico avversario, comprendendo che
effettivamente chiunque
potrebbe cedere alla tentazione al male, trovandosi in una situazione del
tutto ostile e perversa
nella quale deve dimenarsi per un periodo lunghissimo contrassegnato
dalla stima simbolica di
quaranta giorni.
Il deserto presenta già in se stesso non poche
tentazioni alla resa e alla fuga e Gesù certo non
ne era stato esente. Le proposte allettanti del
demonio poi fanno tutto il resto: in esse si evince la viltà a la sfacciataggine di chi vorrebbe
approfittare dello stato di indigenza e di estrema difficoltà delle proprie vittime per trarre i
propri successi di seduzione. Il maligno infatti
approfitta della sua debolezza fisica, della sua
fame, della sua apparente impotenza per esporgli progetti ambiziosi e promettenti.
Gesù certamente potrebbe cedere alla tentazione e abbandonare tutti i suoi progetti, perfino
quello di realizzare la volontà salvifica del Padre
nei nostri confronti, ma la sua determinazione e
la sua costanza trionfano sul maligno e riesce
ad uscire forte da quella situazione di pericolo
spirituale. Proprio perché ha la meglio sul demonio e sperimenta gli arcani segreti di vittoria
della tentazione senza tuttavia lasciarsi vincere
Gesù potrà declamare: "Il Regno dei Cieli è vicino, convertitevi e credete al Vangelo."
Con la persona di Gesù Cristo, le sue parole e le
opere di misericordia che attestano l'amore del
Padre, è giunta infatti a noi la novità del Regno,
che vuole costituire la nuova dimensione vitale,
il contesto rinnovato di pace, di giustizia e di
benessere; il Regno di Dio non ha però ancora il
suo compimento definitivo: lo si vedrà realizzato soltanto alla fine dei tempi, quando Cristo
ritornerà vittorioso sul male per la vittoria definitiva e il premio dei giusti. Tuttavia esso è giù
presente e si innesta nella storia dell'uomo: si
insinua nella nostra società per rinnovarla e
renderla più giusta, pacifica, solidale e conforme
ai progetti divini di salvezza.
Gesù ci assicura che la sua grazia interviene
sempre a favore di noi peccatori e che essa è
sufficiente a che noi possiamo rifuggire le tentazioni del maligno in una situazione molto più
semplice di quella che Gesù ha vissuto nel deserto.
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Quaresima
Il Vangelo della domenica
Dal Vangelo di San Marco
(Mc, 140-45)
La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù
nel deserto e nel deserto rimase quaranta
giorni, tentato da Satana. Stava con le
bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù
andò nella Galilea, proclamando il vangelo
di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e
il regno di Dio è vicino; convertitevi e
credete nel Vangelo».
San Paolo, ben conscio di essere vittima della tentazione che lo ossessiona, esclama con fiducia
quanto la grazia di Dio lo consoli e gli dia forza e
ottimismo: "Il Signore mi ha detto: ti basta la mia
grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza. Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me
la potenza di Cristo".
La consolazione che Dio ci garantisce nella debolezza e nell'abbattimento ci rende consapevoli di
dover sempre perseverare in ogni cammino di
perfezione spirituale, soprattutto quando questo
comporti il combattimento interiore contro il peccato e la presa di posizione contro le varie insidie
che contaminano la nostra vitae inducono all'arrendevolezza. Ogni sforzo compiuto non è mai
una vana fatica.
Tempo di Conversione
e Penitenza
Le opere della penitenza quaresimale devono essere compiute nella
consapevolezza del loro valore di
segno sacramentale (cioè di segno
efficace).
Il digiuno e l’astinenza dalle carni, devono esprimere
l’intimo rapporto che c’è tra questo segno e la conversione interiore. Sarebbe inutile astenersi dai cibi, se non ci
si astenesse dal peccato. In questo modo il cristiano accetta la faticosa lotta al peccato con la mortificazione per
allargare sempre di più all’iniziativa di Dio.
La preghiera. La Quaresima è tempo di più assidua e
intensa preghiera, legata molto strettamente alla conversione, per lasciare sempre più spazio a Dio.
La preghiera cristiana così intesa non può essere il tentativo di accaparrarsi Dio per averlo garante dei propri
progetti, ma è disponibilità piena alla sua volontà.
La preghiera va fatta anche comunitariamente per significare che tutta la Chiesa è comunità che prega e perciò
penitente. Infine non va dimenticata la preghiera per
ottenere la conversione dei peccatori.
La carità. La Quaresima è tempo di più forte impegno di
carità verso i fratelli. Non c’è vera conversione a Dio
senza conversione all’amore fraterno.
Martedì 24
h. 16.45: Incontro Bambini di 1a Confessione
h. 18.00: Incontro con i Ragazzi di Cresima
Mercoledì 25
h. 18.00: Incontro Bambini di 1a Comunione.
19.00: Stazione Quaresimale a S. Stefano
Venerdì 27
h. 16.30: Adorazione Eucaristica
h. 18.00: Via Crucis
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