Diritto del lavoro L’utilizzazione “indiretta” dei lavoratori (il lavoro “ancor più esterno” all’impresa) Gradi di esternalizzazione Lav.

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Transcript Diritto del lavoro L’utilizzazione “indiretta” dei lavoratori (il lavoro “ancor più esterno” all’impresa) Gradi di esternalizzazione Lav.

Diritto del lavoro
L’utilizzazione
“indiretta” dei
lavoratori (il lavoro
“ancor più esterno”
all’impresa)
1
Gradi di esternalizzazione
Lav. Sub.
Cococo
cocopro
Lavoratori
somministrati
Appalto di
servizi
2
Il contesto
organizzativo
3
L’impresa fordista tradizionale
(internalizzazione delle fasi e dei servizi tranne
qualcosa: la verticalizzazione della produzione
con internalizzazione dei servizi)
Promozione vendite
(contratti di agenzia)
Pulizia e
manutenzione
(contratti di appalto)
Produzione (rapporti
di lavoro
subordinato)
Approvvigionamento
di materiali (contratti
di fornitura)
4
L’impresa “segmentata”
Gestione
magazzino
Gestione
amministrativa e
contabile del
personale
Vigilanza
Reti informatiche
Pulizia
etc…
Revisione
bilanci
Distribuzione
PRODUZIONE
Recupero crediti
Pubblicità
Ricerche
di mercato
Progettazione
I segmenti sono imprese si cui si esternalizza l’attività prima
5
Un’impresa può scorporare dalla propria struttura la rete
di vendita (franchising), il servizio di riscossione dei
crediti (factoring), il servizio di marketing, la revisione e
verifica dei bilanci (auditing)….
…si può affidare a terzi anche
l’acquisizione di forza lavoro che si
utilizza in prima persona addirittura
per la produzione “core”?
Attraverso
quali
contratti?
Con quali
problemi
giuridici?
6
I problemi giuridici
• In che misura è possibile utilizzare
prestazioni di lavoro rese da
dipendenti altrui?
• E’ compatibile con lo schema
codicistico della subordinazione lo
svolgimento della prestazione “alle
dipendenze e sotto la direzione” di un
soggetto diverso dal datore di lavoro?
7
L’APPLICAZIONE DI
UN PRINCIPIO…
 Il contratto di appalto di servizi
 Il contratto di somministrazione
di lavoro a tempo determinato
 Lo staff leasing (abolito dalla l.
n. 247/07 e ripristinato dalla
finanziaria 2010)
 Il trasferimento di ramo d’azienda
(trasferimento + appalto)
Principio di imputazione del rapporto
di lavoro a colui il quale
effettivamente, e a prescindere da
ogni apparenza giuridico-formale,
usufruisce della prestazione.
…E L’INCROCIO DI
DIVERSE
DISCIPLINE, TUTTE
RIFORMATE DAL
D.LG.S. 276/03
(Legge Biagi)
8
Cosa deriva
dal principio
di necessaria
coincidenza
tra titolarità
formale
e titolarità
sostanziale
del rapporto
di lavoro?
PER CHI UTILIZZA LA
PRESTAZIONE
L’impossibilità di utilizzare
lavoratori senza un adeguato
titolo giuridico
PER CHI ASSUME I LAVORATORI
L’impossibilità di indirizzare
stabilmente la prestazione di
propri dipendenti a favore di un
terzo
L’INTERPOSIZIONE
ILLECITA
NEI RAPPORTI
DI LAVORO
9
La disciplina normativa
dell’interposizione nei rapporti di
lavoro
1960
L. 1369/1960
(Il divieto
di
interposizione)
1997
L. 196/1997
(Il lavoro
interinale)
2003
D. Lgs. 276/2003
(La
somministrazione
di lavoro)
10
l’art. 1 della l. 1369/1960:
“E’ vietato all’imprenditore affidare in
appalto, subappalto o qualsiasi altra
forma, l’esecuzione di mere prestazioni
prestazi0ni di
lavoro mediante impiego di manodopera
lavoro
assunta e retribuita dall’appaltatore o
intermediario”
11
Soggetto
interposto
RAPPORTO DI
INTERPOSIZIONE
(ILLECITO)
Datore di lavoro
che necessita
di prestazioni
Titolarità
formale
del
rapporto
di lavoro
Lavoratori
Effettiva utilizzazione
della prestazione
12
Perché illecito?
• Può essere uno strumento di “sostituzione”
di lavoratori dipendenti con altri lavoratori
• Può essere uno strumento di
ridimensionamento degli organici a fini di
sottrarsi alle normative
• Può avere l’effetto di ridurre le garanzie dei
dipendenti del terzo somministratore,
normalmente meno solido dell’impresa che
esternalizza
13
Le conseguenze della
violazione del divieto
14
La ricomposizione della scissione tra titolarità formale
e titolarità sostanziale del rapporto di lavoro
Datore di lavoro
che necessita
di prestazioni
Effettiva utilizzazione
della prestazione
e
titolarità formale
del rapporto di lavoro
Lavoratori
15
La “morte annunciata” della l. 1369/1960
Già nell’ottica della legge del 1960 c’erano
casi in cui la somministrazione di
manodopera svolgeva una funzione
economicamente apprezzabile poteva non
essere socialmente pericolosa.
Moltiplicandosi poi questi casi, è
comprensibile che anche giudici e ispettori
del lavoro si siano fatti carico dell’esigenza
di temperare gli effetti del divieto.
C’è un regime di divieto formalmente
assoluto, ma temperato da una «chiusura
d’occhio selettiva» da parte di giudici e
ispettori del lavoro
16
Le prime aperture normative dopo
l’“ammorbidimento” della
giurisprudenza
1997: Il primo
(parziale)
superamento in
via legislativa del
divieto di
interposizione
La legge sul
lavoro
interinale
17
Agenzia
di lavoro
Soggetto
interposto
interinale
RAPPORTO DI
Contratto di fornitura
INTERPOSIZIONE
di manodopera
(ILLECITO)
Datore
di lavoro
Impresa
che necessita
utilizzatrice
di prestazioni
Titolarità
formale
del
rapporto
di lavoro
Lavoratori
Effettiva utilizzazione
della prestazione
18
Interposizioni lecite e illecite nei
rapporti di lavoro dopo la l. 196/97
Area del divieto di
interposizione
nei rapporti
Area della legittimità
di lavoro
dell’interposizione nel
rapporto di lavoro:
Il lavoro interinale
19
Lo schema del lavoro interinale nel 1997
Agenzia
di lavoro
temporaneo
Contratto di
fornitura
(necessariamente
temporaneo)
Impresa
utilizzatrice
Contratto
di lavoro
Lavoratore… Missione
20
Il programma del Libro Bianco
Le rigidità nell’utilizzo
della forza-lavoro
introdotte dalla legge n.
1369/1960, non trovano
pari nella legislazione
degli altri Paesi.
Pratiche di outsourcing,
ampiamente diffuse in
altri contesti (ad esempio
negli Stati Uniti e in Gran
Bretagna), sono in Italia
tuttora vietate
L’analisi
21
Il riferimento è, in particolare,
all’istituto del c.d. leasing di
manodopera:
una tecnica innovativa di
La
gestione del personale
proposta
imperniata su rapporti con
agenzie specializzate nella
fornitura a carattere continuativo
e a tempo indeterminato (e non a
termine, come nel lavoro
interinale) di parte della forzalavoro di cui l’azienda ha 22
bisogno
Le innovazioni della Riforma “Biagi” (2003)
Agenzia
di lavoro
temporaneo
Contratto di
fornitura
(anche a tempo
Indeterminato)
Impresa
utilizzatrice
Contratto
di lavoro
Lavoratore… Missione
23
Lo staff leasing (o somministrazione a tempo
indeterminato) risponde nel nostro ordinamento
ad una duplice funzione economica:
1) Da una parte, il ricorso alla somministrazione di
lavoro a tempo indeterminato può ricondursi alle
prassi di c.d. “esternalizzazione” delle attività non
rientranti in quello che le imprese considerano il
core business.
2) Dall’altra, lo stesso istituto può risultare
funzionale, sia pure in ipotesi estreme, alla
realizzazione dell’idea, sino ad oggi relegabile
nella sfera del sogno, della “fabbrica senza
24
dipendenti”
M. Roccella
Le vicende dello staff leasing:
– Introdotto nel 2003
– Abrogato nel 2007 (l. 247/2007)
– Ripristinato nel 2009 (art.2, c. 143
legge finanziaria per il 2010)
25
(1) Il contratto di somministrazione
• PUÒ ESSERE A TERMINE
– “per ragioni di carattere tecnico, produttivo,
organizzativo o sostitutivo, anche se riferibili
all'ordinaria attività dell'utilizzatore”
• PUÒ ESSERE A TEMPO INDETERMINATO
a) per servizi di consulenza e assistenza nel settore
informatico
b) per servizi di pulizia, custodia, portineria;
c) per servizi di trasporto di persone e di trasporto e
movimentazione di macchinari e merci;
e) per attività di consulenza, programmazione, sviluppo
organizzativo, gestione, ricerca e selezione del personale;
f) per attività di marketing, analisi di mercato,
g) per la gestione di call-center, nonché per l'avvio di nuove
imprese nelle aree Obiettivo 1 di cui al RegCE n. 1260/1999
i) in tutti gli altri casi previsti dai contratti collettivi nazionali
o territoriali stipulati da associazioni comparativamente 26
più
rappresentative.
Somministrazione a termine
Somministrazione a tempo indeterminato
Manca un esplicito divieto
di reiterare contratti
temporanei di
somministrazione
La possibile
equivalenza
funzionale delle due
modalità di
somministrazione per
ricoprire posti di
lavoro “stabili”?
“La somministrazione di
lavoro a tempo
determinato è ammessa a
fronte di ragioni di
carattere tecnico,
produttivo, organizzativo
anche se
se
o sostitutivo, anche
riferibili all'ordinaria
all'ordinaria
riferibili
attività
attività dell'utilizzatore”
dell'utilizzatore”
27
Forma del contratto di
somministrazione
• Forma scritta richiesta
ad substantiam
• L'assenza di forma
scritta determina la
nullità del contratto di
somministrazione e
l'instaurazione di un
rapporto di lavoro
subordinato alle
dipendenze
dell'utilizzatore
(art. 21, co. 4)
Difficoltà per il
lavoratore di
venire a
conoscenza della
mancata
pattuizione in
forma scritta del
contratto di
somministrazione,
al quale lui è
estraneo 28
L’inserimento dei lavoratori
somministrati nell’impresa (I)
• NELLA
SOMMINISTRAZIONE A
TEMPO DETERMINATO
La individuazione di limiti
quantitativi di utilizzazione
della somministrazione a
tempo determinato è
affidata ai contratti
collettivi stipulati da
sindacati comparativamente
più rappresentativi in
conformità alla disciplina di
cui al decreto 368/2001
QUANTI?
• NELLA
SOMMINISTRAZIONE A
TEMPO INDETERMINATO
Nessun limite
29
L’inserimento dei lavoratori
somministrati nell’impresa (II)
“In caso di contratto di
somministrazione, il
prestatore di lavoro non è
computato nell'organico
dell'utilizzatore ai fini della
applicazione di normative di
legge o di contratto collettivo,
fatta eccezione per quelle
relative alla materia dell'igiene
e della sicurezza sul lavoro”
(Art. 22.5)
CON QUALI
EFFETTI SULLA
DIMENSIONSIONE
GIURIDICA
DELL’IMPRESA?
30
L’inserimento dei lavoratori
somministrati nell’impresa (III)
Il contratto di somministrazione di lavoro è vietato:
• a) per la sostituzione di lavoratori in sciopero;
• b) presso unità produttive nelle quali si sia
QUANDO
proceduto, entro i sei mesi precedenti, a
NON SI
licenziamenti collettivi che abbiano riguardato
PUO?
lavoratori adibiti alle stesse mansioni, ovvero
nelle quali sia operante una sospensione dei
rapporti o una riduzione dell'orario, che
interessino lavoratori adibiti alle stesse mansioni
• c) da parte delle imprese che non abbiano
effettuato la valutazione dei rischi ai sensi del
decreto 626/94
31
(2) IL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO,
CONCLUSO FRA L’AGENZIA
DI SOMMINISTRAZIONE E IL LAVORATORE
• PUÒ ESSERE A TERMINE
In caso di somministrazione a tempo determinato
il rapporto di lavoro tra somministratore e
prestatore di lavoro è soggetto alla disciplina di
cui al decreto legislativo 368/2001, per quanto
compatibile, e in ogni caso con esclusione delle
disposizioni di cui all'articolo 5, commi 3 e 4.
Il termine inizialmente posto al contratto di lavoro
può in ogni caso essere prorogato, con il
consenso del lavoratore e per atto scritto 32
(2) IL CONTRATTO DI LAVORO SUBORDINATO,
CONCLUSO FRA L’AGENZIA
DI SOMMINISTRAZIONE E IL LAVORATORE
• PUÒ ESSERE A TEMPO
INDETERMINATO
In caso di somministrazione a tempo
indeterminato i rapporti di lavoro tra
somministratore e prestatori di lavoro sono
soggetti alla disciplina generale dei
rapporti di lavoro di cui al codice civile e
alle leggi speciali.
Anche part-time, inserimento, ripartito,
intermittente, etc…?
33
Il consolidamento del rapporto
di lavoro con l’utilizzatore
In caso di
somministrazione di
lavoro a tempo
determinato è nulla ogni
clausola diretta a
limitare, la facoltà
dell'utilizzatore di
assumere il lavoratore
La disposizione non
trova applicazione
nel caso in cui al
lavoratore sia
corrisposta una
adeguata
indennità
34
Il trattamento dei lavoratori
somministrati
L'utilizzatore è
obbligato in solido
con il
somministratore
1. I lavoratori dipendenti dal
somministratore hanno diritto a un
trattamento economico e normativo
complessivamente non inferiore a quello
Il problema del
dei dipendenti di pari livello
lavoratore
dell'utilizzatore, a parità di mansioni
comparabile
svolte.
2. La disposizione non trova applicazione Un’idea di fondo della
riforma: accrescere
con riferimento ai contratti di
somministrazione conclusi da soggetti l’occupabilità di
categorie deboli
autorizzati nell'ambito di specifici
programmi di formazione, inserimento attraverso una
e riqualificazione professionale erogati deviazione dal principio
di uguaglianza
35
a favore dei lavoratori svantaggiati
Le sanzioni
Art. 27. Somministrazione
irregolare
Quando la
somministrazione di
lavoro avvenga al di
fuori dei limiti…
il lavoratore può chiedere
la costituzione di un
rapporto di lavoro alle
dipendenze
dell’utilizzatore
• in mancanza delle
causali di ammissibilità
• in situazioni nelle
quali essa era vietata
• effettuata da impresa
non autorizzata;
• per un numero di
lavoratori eccedenti
quelli indicati nel
contratto;
• con violazione degli
obblighi di valutazione
dei rischi
36
• Art. 28. - Somministrazione
fraudolenta
Quando la somministrazione di
lavoro è posta in essere con la
specifica finalità di eludere
norme inderogabili,
somministratore e utilizzatore
sono puniti con una ammenda
di 20 euro per ciascun
lavoratore coinvolto e ciascun
giorno di somministrazione.
37
Interposizioni lecite e illecite nei
…dopo
d.lg. 276/03
rapporti di lavoro dopo
la l.il196/97…
Area del divieto
di
interposizione
nei rapporti
di lavoro
Area della legittimità
dell’interposizione nel
rapporto di lavoro:
il lavoro somministrato,
Areaadella
legittimità
termine
e
dell’interposizione
nel
a tempo
rapporto
di lavoro:
indeterminato
Il lavoro interinale
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Interposizione
Illecita, appalti,
esternalizzazioni,
nell’epoca della
“disintegrazione
verticale”
dell’impresa
L’utilizzo di
prestazioni di
lavoro rese da
dipendenti altrui
quando il fornitore
NON è un’agenzia
di lavoro interinale
(oggi di
somministrazione)
39